Strumentazione e Controllo dei Processi Chimici I : Introduzione ai Sistemi di Controllo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Strumentazione e Controllo dei Processi Chimici I : Introduzione ai Sistemi di Controllo"

Transcript

1 Strumentazione e Controllo dei Processi Chimici I : Introduzione ai Sistemi di Controllo Claudio Scali Laboratorio di Controllo dei Processi Chimici (CPCLab) Dipartimento di Ingegneria Chimica (DICCISM) Università di Pisa

2 Sommario I parte(*): Sistemi di Controllo - Obiettivi del Corso - Ruolo dell automazione dei processi - Elementi che costituiscono il sistema di controllo - Processo, Regolatore, Attuatore, Misuratore - Dinamica e modelli dei processi - Strutture di controllo e tipi di regolatori - Risposte caratteristiche con diversi tipi di regolatori (*) Riferimenti: testo Word e Presentazione PPT I, 2

3 INTRODUZIONE Gestione di un Processo Industriale = Controllo del Processo: Ragioni di sicurezza Rispetto delle regolamentazioni ambientali Rispetto dei vincoli operativi Mantenimento delle specifiche di produzione Ottimizzazione del funzionamento dell impianto Controllo Automatico: Per garantire specifiche sempre più stringenti Per affrancare l uomo da operazioni ripetitive Evoluzione nel tempo dei sistemi di controllo: da manuale fi automatico calcolatore fi Esempi I, 3

4 INTRODUZIONE Diversi Livelli dell Automazione di un Processo: Gerarchia OTTIMIZZAZIONE CONTROLLO Ottimizzazione: Migliora le condizioni di funzionamento Controllo: Gestisce condizioni ordinarie Priorità SICUREZZA Sicurezza: è prioritario; si basa su dispositivi autoazionanti (valvole di sicurezza, di blocco, dischi a rottura) Ottimizzazione: non prioritaria, ma livello tecnologicamente più elevato (Calcolatore) I, 4 Sicurezza: Gestisce condizioni emergenza

5 INTRODUZIONE Impianto Industriale opera in regime dinamico: Perturbazioni (disturbi); non desiderate, dipendono dal mondo esterno Esempi: cambiamento materie prime, invecchiamento / sporcamento delle superfici; oscillazione di pressione e temperatura rete di raffreddamento o riscaldamento; escursioni notte / giorno Cambiamento di Condizioni Operative; desiderato Scopo: cambio tipologia di prodotto, ottimizzazione funzionamento (minima energia, aumento/diminuzione produzione) Obiettivo del sistema di controllo: Mantenere il processo sui valori desiderati - Abbattere i disturbi - Gestire i cambiamenti di condizioni operative Ottimizzare le prestazioni I, 5

6 INTRODUZIONE Classificazioni delle variabili: Ingresso = Cause Misurabili Disturbi Non misurabili V. Manipolabili V. prestazione (Non misurabili) PROCESSO Osservazioni: - Importanza delle Misure: - Misurabilità di disturbi e di variabili di uscita: permettono schemi di controllo diversi - V. prestazione: controllate (in senso lato) - V. Intermedie: V. controllate vere e proprie I, 6 V. Intermedie (Misurabili) Uscita = Effetti

7 INTRODUZIONE SISO: Riscaldatore a vapore Sistemi SISO e MIMO - V. CTRLT: Temperatura uscita (T) - V. DSTRB: Temperatura ingresso (Ti) - V. MNPL: Portata vapore (V) Il funzionamento del sistema di controllo è immediato I, 7

8 INTRODUZIONE MIMO 3x3 - V. CTRLT: Temperatura e Concentrazione Uscita (T, C), Livello (H) - V. DSTRB: Temperatura, concentrazione, portata n.2 ingresso (T2, C2, F2) - V. MNPL: Portata vapore (V), Flusso n.1 (F1), Flusso uscita (F) più complesso: quali accoppiamenti?, interazione tra le diverse variabili? I, 8

9 INTRODUZIONE Fasi della Progettazione del Sistema di Controllo Definizione Obiettivi di Controllo - Quali variabili?; Priorità? Individuazione delle perturbazioni - Quali disturbi più frequenti? Misurabili? Eliminabili con interventi a monte? Scelta variabili misurabili - Variabili da controllare tutte misurabili? Variabili intermedie? Scelta variabili manipolate - Disponibilità? Efficacia? Scelta configurazione di controllo - Schema SISO o MIMO? Quali accoppiamenti? Scelta legge di controllo - Algoritmo del regolatore? I, 9

10 AZIONE di CONTROLLO Due tipi fondamentali: Anello Aperto (OL) e Anello Chiuso (CL) Anello Aperto (OL) - L azione di controllo è stabilita dall esterno e non dipende dagli effetti sull uscita - E tipica dei dispositivi temporizzati (costanti o con logica programmata) - Esempi: cellula fotoelettrica, tostapane, forno, lavatrice) - Caratteristiche: Semplicità, Bassi costi, Prestazioni non elevate, efficienza dipende dalla calibrazione, - Elementi OL si ritrovano in schemi più complessi Disturbi REGOLATORE S ATTUATORE X PROCESSO Y Azione fissata dall esterno S: segnale all attuatore X: Ingresso al processo Y: Uscita dal processo I, 10

11 Sistemi in Anello Aperto (OL) Tostapane Forno con profilo di Temperatura OL: l azione di controllo NON dipende dal suo effetto sull uscita Lavatrice I, 11

12 Anello Chiuso (CL) AZIONE di CONTROLLO - L azione di controllo dipende dagli effetti sull uscita - E l azione di controllo più comune - Si ritrova nei sistemi naturali (regolazione temperatura corporea), manuali (uomo che guida automobile), automatici (controllo in Retroazione - - -) - Caratteristiche: Prestazioni più elevate, Risposta diviene oscillante (in genere) - Retroazione: l informazione sullo stato dl processo viene trasferita al regolatore per mezzo di un misuratore S: dipende da Y-Y Disturbi Y REGOLATORE S X Y ATTUATORE PROCESSO Y =valore desiderato di Y set-point Ym: Misura di Y Ym MISURATORE I, 12 Y: Uscita dal processo

13 Sistemi (Manuali) in Anello Chiuso Uomo che posiziona oggetti Uomo che guida un Automobile Regolazione Temperatura Doccia CL: l azione di controllo dipende dal suo effetto sull uscita I, 13

14 Sistemi (Automatici) in Anello Chiuso Sistemi di Controllo in Anello Chiuso (CL): l azione di controllo dipende dal suo effetto sull uscita CC LC TC TC Controllo di Temperatura Controllo di Livello, Temperatura, Concentrazione I, 14

15 Strutture di Controllo - Retroazione (FeedBack) In Avanti (FeedForward) In Cascata Inferenziale Importanza delle misure..! I, 15

16 Elementi in uno Schema di Controllo in Retroazione Y E E= Y - Y= Errore REG Disturbi S X Y ATT PROC - Ym MIS 4 Elementi: Regolatore, Attuatore, processo Misuratore Il segnale di controllo S= f(e) dipende dalla differenza Y - Ym La legge di controllo f(e) dipende dall algoritmo del regolatore La risposta del sistema controllato dipende dalle caratteristiche di tutti gli elementi che lo compongono Importanza delle misure..! I, 16

17 Il Calcolatore nel Controllo dei Processi Controllo Digitale Diretto (DDC) (meno usato) - Il Calcolatore sostituisce il regolatore; - Possibilità di leggi di controllo più sofisticate I, 17

18 Il Calcolatore nel Controllo dei Processi Controllo con Calcolatore in Supervisione (SCC) - Il Calcolatore opera in supervisione di più anelli di regolazione controllati con regolatori tradizionali - I valori registrati delle variabili di processo vengono registrati per archivio e trasferiti in sala controllo (Controllo Distribuito DCS) - Il valore di set-point dei regolatori può essere stabilito dal calcolatore esterno (ottimizzazione) I, 18

19 Controllo e Supervisione di Processi Industriali L impianto La sala controllo Registrazione Dati I, 19

20 DINAMICA del PROCESSO e MODELLAZIONE - Per il Progetto del regolatore è necessario conoscere le caratteristiche statiche e dinamiche di tutti gli elementi che lo compongono Il Modello è la rappresentazione quantitativa delle relazioni IN / OUT Modello: può ottenersi dalle equazioni di conservazione in regime dinamico (metodo analitico) Modello: può ottenersi dall analisi delle risposte del sistema a ingressi noti (metodo sperimentale) La risposta del sistema permette di evidenziare transitorio e stazionario I, 20

21 Risposte Dinamiche di sistemi Primo Ordine: - Parametro: costante di tempo t: Y(t)= Y( ) - All aumentare di t la risposta diviene più lenta - t indice della capacità (inerzia) del sistema Esempi: Reattore Miscelato: C(Ci) Termocoppia: fem(t) Riscaldatore: T(Ti, Vap) Sistemi diversi: stessa dinamica I, 21

22 Risposte Dinamiche di sistemi Secondo Ordine: Parametri: sovrasm: costanti di tempo τ1, τ2 sottosm: τ, ξ (fattore di smorzamento) Esempi: Sistema viscoelastico Termocoppia con guaina 2 serbatoi q h 1 q 1 h 2 q 2 I, 22

23 Risposte Dinamiche di sistemi Ordine Superiore (n): - Parametri: costanti di tempo τ i - Risposte tipiche di sistemi in serie Esempi: N miscelatori o serbatoi in serie I, 23

24 Risposte Dinamiche di sistemi Ritardo Puro: - Parametro: ritardo (tempo morto) θ: Y(t)= 0, t< θ - Tipica di variazioni con velocità finita attraverso distanze non nulle Tubazione: variazione associata ad una portata Misura di composizione con gascromatografo (GC) I, 24

25 Risposte Dinamiche di sistemi Primo Ordine + Ritardo: - Parametri: guadagno K=B/A, ritardo θ, costante di tempo τ: Primo Ordine + Ritardo per approssimare sistemi di ordine n: I, 25

26 Risposte Dinamiche di sistemi Sistemi con Risposta Inversa : - Def: Il segno della risposta allo stazionario è diverso dal transitorio - Dipende da effetti in parallelo: il più rapido (prevale nel transitorio) ha entità minore del più lento (prevale allo stazionario) Evaporatore: a un aumento della portata di alimentazione fredda (F), a regime corrisponde un aumento di livello (H); nel transitorio, a causa delle bolle, si può avere diminuzione. I, 26

27 Risposte Dinamiche di sistemi Sistemi Instabili: - Def: Una piccola perturbazione da una condizione di equilibrio causa una grossa variazione nell uscita oscillante monotono Reattore: Punto di lavoro M instabile se Qgen > Qscam Serbatoio: Se Fi Fu fi serbatoio si svuota o trabocca I, 27

28 Caratteristiche dei Regolatori Schema Y - E Ym REG S S = f(e) la legge di controllo dipende dall algoritmo del regolatore Due tipi fondamentali: - Regolatori ad algoritmo standard (PID: Proporzionale Integrale Derivativo): più usati nei processi industriali; prestazioni accettabili per il controllo delle variabili base (L,P,F,T); nelle risposte: compromesso tra velocità di risposta e oscillazione; algoritmi: P, PI, PID - Regolatori ad algoritmo avanzato (basati su modello); in teoria prestazioni superiori, in pratica limitati dall accuratezza del modello; riservati ad applicazioni particolari I, 28

29 Regolatori Standard (PID) t K Algoritmo PID: c s( t) = Kc e( t) + Kc e( t) dt + Kc τ τ - Presenta tre componenti Componente P: sp( t) = K e( t) c i 0 d de( t) dt - Componente base; problema errore allo stazionario non nullo (offset 0) t = c Componente I: si( t) e( t) dt τi 0 - Elimina errore allo stazionario (offset 0); risposta oscillante Componente D: - Maggiore prontezza nella risposta; aumenta sensibilità ai rumori K sd( t) = K τ c d de( t) dt I, 29

30 Risposte di sistemi controllati con Regolatori Diversi Schema controllo in Retroazione D: R: Disturbi Set-Point E S X Y REG ATT PROC - Ym MIS Due tipi di funzionamento 1) Cambiamento di Condizioni Operative: (R 0; D= 0) 2) Neutralizzazione di Disturbi: (R= 0; D 0) Si esaminano risposte per ingressi di tipo a gradino I, 30

31 Risposta Y(R) con regolatori diversi Obiettivo: Si vuole passare dalla condizione 0 alla 1 nel più breve tempo possibile Osservazioni: Sistema con ritardo: fino al tempo θ non si risente dell azione di controllo Regolatore P non è in grado di raggiungere il nuovo valore (Y=R=1; Offset 0) Regolatore PI elimina offset; ma in genere la risposta diviene oscillante Regolatore PID risposta più veloce I, 31

32 Risposta Y(D) con regolatori diversi Obiettivo: Si vuole neutralizzare l effetto di una perturbazione che senza controllo allontanerebbe il sistema dalla condizione di funzionamento desiderata Osservazioni: Sistema con ritardo: fino al tempo θ non si risente del disturbo; fino a 2 θ dell azione di controllo Regolatore P non è in grado di riportare il sistema alle condizioni desiderate (Y=R=0; Offset 0) Regolatore PI elimina offset; risposta oscillante Regolatore PID risposta più veloce I, 32

33 Risposta Y(R) con regolatore PI, all aumentare dell azione di controllo (Guadagno) Osservazioni: Un aumento dell azione di controllo (ottenuto, ad esempio, aumentando il guadagno del regolatore Kc) determina: - una risposta più veloce, ma più oscillante - oltre certi valori di Kc possono insorgere instabilità.. fi Esempi nel corso delle esercitazioni I, 33

34 Progetto del sistema di controllo Formulazione del Problema: - Noto il processo (un modello) - Note le caratteristiche di attuatori e misuratori - Noto il tipo di ingressi Variazioni di condizioni operative (R) o disturbi (D) - Assegnate certe specifiche di prestazione Scegliere la struttura di regolazione e la legge di controllo Diversi livelli di progettazione: - Tuning (sintonizzazione): determinare i valori dei parametri Kc, τi, τd di un regolatore PID, in grado di dare prestazioni accettabili - Progetto vero e proprio (Analitico): calcolare la legge di controllo ottimale - Adozione di schemi di controllo più complessi I, 34

35 Tuning di Regolatori PID Specifiche di Prestazione: - Riferimento alla risposta nel tempo per una variazione a gradino - Allo stazionario si vuole raggiungere senza errore il nuovo valore (offset= 0) componente I nel regolatore - Nel transitorio: compromesso tra velocità di risposta e oscillazione velocità tempo di risalita (tr< tr*) oscillazione sovraelongazione (Se< Se*) oscillazione tempo di assestamento (ta< ta*) determinazione dei parametri Kc, ti, td del regolatore I, 35

Capitolo I: Introduzione al Controllo di Processo

Capitolo I: Introduzione al Controllo di Processo Capitolo I: Introduzione al Controllo di Processo I-1: Le problematiche di controllo Un processo industriale è costituito da una serie di unità tra loro integrate in modo razionale con l'obiettivo globale

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Progetto di controllo e reti correttrici Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 053 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1

Dettagli

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso:

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso: 3.1 GENERALITÀ Per sistema di controllo si intende un qualsiasi sistema in grado di fare assumere alla grandezza duscita un prefissato andamento in funzione della grandezza di ingresso, anche in presenza

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO

SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO Requisiti e specifiche Approcci alla sintesi Esempi di progetto Principali reti stabilizzatrici Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione

Dettagli

REGOLATORI STANDARD PID

REGOLATORI STANDARD PID SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html Regolatore Proporzionale, Integrale, Derivativo - PID Tre azioni di combinate

Dettagli

REGOLATORI STANDARD PID

REGOLATORI STANDARD PID CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale REGOLATORI STANDARD PID Ing. Luigi Biagiotti Tel. 5 29334 / 5 29368 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti

Dettagli

Controllori PID, metodi di taratura e problemi d implementazione

Controllori PID, metodi di taratura e problemi d implementazione Controllori PID, metodi di taratura e problemi d implementazione Prof. Luigi Glielmo Università del Sannio L. Glielmo 1 / 23 Contenuto della presentazione Controllori PID Metodi di taratura in anello aperto

Dettagli

REGOLATORI STANDARD PID

REGOLATORI STANDARD PID CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm REGOLATORI STANDARD PID Ing. Federica Grossi Tel. 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale CONTROLLO IN RETROAZIONE

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale CONTROLLO IN RETROAZIONE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale CONTROLLO IN RETROAZIONE Ing. Luigi Biagiotti Tel. 5 29334 / 5 29368 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti

Dettagli

L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo

L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo CONTROLLORI PID PID L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo Può essere applicato ai più svariati ambiti, dal controllo di una portata di fluido alla regolazione

Dettagli

LA REGOLAZIONE. Controllore. Feedback

LA REGOLAZIONE. Controllore. Feedback LA REGOLAZIONE Importantissimo nella strumentazione industriale per l'utilità del suo impiego e per lo sviluppo a cui può dar luogo, è il sistema di controllo automatico (Regolatore Controllore). Questo

Dettagli

SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO

SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 I Disciplina: Sistemi automatici Docenti: Linguanti Vincenzo Gasco Giovanni PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE COMPETENZE

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Reti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico.

Reti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico. Reti sequenziali 1 Reti sequenziali Nelle RETI COMBINATORIE il valore logico delle variabili di uscita, in un dato istante, è funzione solo dei valori delle variabili di ingresso in quello stesso istante.

Dettagli

Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche:

Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche: 3. Specifiche dei Sistemi Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche: nel dominio del tempo (tempo di salita, tempo di assestamento, sovraelongazione, ecc.); nel dominio della

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA CLASSE 5H Docenti: Raviola Giovanni Moreni Riccardo Disciplina: Sistemi elettronici automaticih PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE COMPETENZE FINALI Al termine

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Indice. 1 Introduzione 1

Indice. 1 Introduzione 1 Indice Prefazione XIII 1 Introduzione 1 2 Elementi di modellistica 9 2.1 Introduzione... 9 2.2 Equazioni di conservazione per processi a fluido... 9 2.2.1 Portata massica e volumetrica... 9 2.2.2 Principio

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

Orlando Allocca Regolatori standard

Orlando Allocca Regolatori standard A09 159 Orlando Allocca Regolatori standard Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4882-7

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Proportion-Air, Inc. Controllo della temperatura ad anello chiuso utilizzando la pressione del vapore saturo

Proportion-Air, Inc. Controllo della temperatura ad anello chiuso utilizzando la pressione del vapore saturo Proportion-Air, Inc. Controllo della temperatura ad anello chiuso utilizzando la pressione del vapore saturo Benefici della regolazione elettronica del vapore ad anello chiuso Vs. valvole a modulazione

Dettagli

ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI. Lezione I: Introduzione ai sistemi dinamici

ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI. Lezione I: Introduzione ai sistemi dinamici ANALISI E SIMULAZIONE DI SISTEMI DINAMICI Lezione I: Introduzione ai sistemi dinamici Cosa è un sistema dinamico Un pò di storia Principio di causalità Concetto di stato Esempi di sistemi dinamici 1-1

Dettagli

Revision Date Description Paragraph TickRef 01 11-05-15 New release All #8416

Revision Date Description Paragraph TickRef 01 11-05-15 New release All #8416 Document Title Business Unit Product Line Controllo Multimotore Power Controls IRIS BLUE Revision Date Description Paragraph TickRef 01 11-05-15 New release All #8416 INDICE 1 Introduzione... 2 2 Controllo

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Fondamenti di Controlli Automatici Ing. Federica Grossi

Fondamenti di Controlli Automatici Ing. Federica Grossi Fondamenti di Controlli Automatici Docente: Ing. Federica Grossi Tel: 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it url: http://www.dii.unimore.it/wiki/index.php/federica_grossi Ricevimento: Martedì dalle

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Risposte canoniche e sistemi elementari Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 0532 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

L ERRORE A REGIME NELLE CATENE DI REGOLAZIONE E CONTROLLO

L ERRORE A REGIME NELLE CATENE DI REGOLAZIONE E CONTROLLO L ERRORE A REGIME NELLE CATENE DI REGOLAZIONE E CONTROLLO Per errore a regime si intende quello rilevato dopo un intervallo sufficientemente lungo dal verificarsi di variazioni del riferimento o da eventuali

Dettagli

MODALITA DI UTILIZZO DEL TELEDISTACCO APPLICATO AD IMPIANTI DI PRODUZIONE DA FONTE EOLICA

MODALITA DI UTILIZZO DEL TELEDISTACCO APPLICATO AD IMPIANTI DI PRODUZIONE DA FONTE EOLICA MODALITA DI UTILIZZO DEL TELEDISTACCO APPLICATO AD IMPIANTI DI PRODUZIONE DA FONTE EOLICA 2 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. SCOPO... 4 3. UTILIZZO DEL TELEDISTACCO DA ATTUARE IN MODALITA LENTA. 4 3.1 PROCEDURA

Dettagli

Caratteristiche dinamiche e criteri di messa a punto dei regolatori P.I.D. NOTE TECNICHE 06-02 - 1998. RigaSoft

Caratteristiche dinamiche e criteri di messa a punto dei regolatori P.I.D. NOTE TECNICHE 06-02 - 1998. RigaSoft aratteristiche dinamiche e criteri di messa a punto dei regolatori P.I.D. NOTE TENIHE 06-02 - 1998 RigaSoft 2 >

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Dinamica di sistemi controllati in retroazione. Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano

Dinamica di sistemi controllati in retroazione. Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano L5 Dinamica di sistemi controllati in retroazione Davide Manca Strumentazione e Controllo di Impianti Chimici Politecnico di Milano L5 Tipologie di problemi di controllo Esistono due tipologie distinte

Dettagli

La funzione di trasferimento

La funzione di trasferimento Sommario La funzione di trasferimento La funzione di trasferimento Poli e zeri della funzione di trasferimento I sistemi del primo ordine Esempi La risposta a sollecitazioni La funzione di trasferimento

Dettagli

Manuale Gestore. STWS Web Energy Control - Servizio di telelettura sul WEB

Manuale Gestore. STWS Web Energy Control - Servizio di telelettura sul WEB Manuale Gestore STWS Web Energy Control - Servizio di telelettura sul WEB SOMMARIO 1.0 PRESENTAZIONE... 4 2.0 UTENTI... 4 2.1 GESTORE... 4 2.2 AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO... 4 2.3 INQUILINO... 4 3.0

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma:

Nome: Nr. Mat. Firma: Controlli Automatici - A.A. 1/11 Ingegneria Gestionale 13 Settembre 11 - Esercizi Nome: Nr. Mat. Firma: Rispondere alle seguenti domande. a) Calcolare la trasformata di Laplace X(s) dei seguenti segnali

Dettagli

IL CONTROLLO AUTOMATICO: TRASDUTTORI, ATTUATORI CONTROLLO DIGITALE, ON-OFF, DI POTENZA

IL CONTROLLO AUTOMATICO: TRASDUTTORI, ATTUATORI CONTROLLO DIGITALE, ON-OFF, DI POTENZA IL CONTROLLO AUTOMATICO: TRASDUTTORI, ATTUATORI CONTROLLO DIGITALE, ON-OFF, DI POTENZA TRASDUTTORI In un sistema di controllo automatico i trasduttori hanno il compito di misurare la grandezza in uscita

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Controllo di velocità angolare di un motore in CC

Controllo di velocità angolare di un motore in CC Controllo di velocità angolare di un motore in CC Descrizione generale Il processo è composto da un motore in corrente continua, un sistema di riduzione, una dinamo tachimetrica ed un sistema di visualizzazione.

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

Differenziazione sistemi dinamici

Differenziazione sistemi dinamici Il controllo di sistemi ad avanzamento temporale si basa sulle tecniche di controllo in retroazione, ovvero, elabora le informazione sullo stato del processo (provenienti dai sensori) in modo sa inviare

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

2.5 Stabilità dei sistemi dinamici 20. - funzioni di trasferimento, nella variabile di Laplace s, razionali fratte del tipo:

2.5 Stabilità dei sistemi dinamici 20. - funzioni di trasferimento, nella variabile di Laplace s, razionali fratte del tipo: .5 Stabilità dei sistemi dinamici 9 Risulta: 3 ( s(s + 4).5 Stabilità dei sistemi dinamici Si è visto come un sistema fisico può essere descritto tramite equazioni differenziali o attraverso una funzione

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Reti sequenziali sincrone

Reti sequenziali sincrone Reti sequenziali sincrone Un approccio strutturato (7.1-7.3, 7.5-7.6) Modelli di reti sincrone Analisi di reti sincrone Descrizioni e sintesi di reti sequenziali sincrone Sintesi con flip-flop D, DE, T

Dettagli

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA' PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare

Dettagli

Fondamenti di automatica

Fondamenti di automatica Fondamenti di automatica Dr. Davide M. Raimondo Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell Informazione Università degli Studi di Pavia davide.raimondo@unipv.it Informazioni utili Due classi in parallelo:

Dettagli

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato

Dettagli

SISTEMI DI CONDOTTE: Il dimensionamento idraulico

SISTEMI DI CONDOTTE: Il dimensionamento idraulico SISTEMI DI CONDOTTE: Il dimensionamento idraulico Carlo Ciaponi Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale Posizione del del problema Rete da progettare di cui è

Dettagli

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO PACHINO (SR) APPUNTI DI SISTEMI AUTOMATICI 3 ANNO - I MODELLI A cura del Prof S. Giannitto I MODELLI Scopo della disciplina Teoria dei Sistemi è quello

Dettagli

Località. Piacenza. Progetto ECATE. Progetto E.C.A.T.E. Efficienza e Compatibilità Ambientale delle Tecnologie Energetiche

Località. Piacenza. Progetto ECATE. Progetto E.C.A.T.E. Efficienza e Compatibilità Ambientale delle Tecnologie Energetiche Località Piacenza Doc. n. R 4.1/4 CONSORZIO LEAP Laboratorio Energia Ambiente Piacenza Progetto ECATE Rev 0. Progetto E.C.A.T.E. Efficienza e Compatibilità Ambientale delle Tecnologie Energetiche > REALIZZAZIONE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

SISTEMA DI CONTROLLO REMOTO DRC Decsa Remote Check

SISTEMA DI CONTROLLO REMOTO DRC Decsa Remote Check Decsa srl I-27058 Voghera (Italy) / Via Cappelletta 1 Tel. ++39 0383 6941.1 / Fax 0383 62244 www.decsa.it / e-mail:info@decsa.it SISTEMA DI CONTROLLO REMOTO DRC Decsa Remote Check Cap. Soc. 500.000 int.

Dettagli

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Aureli Selena 1_Sistema di controllo e contabilità analitica Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione,

Dettagli

(Osservazioni sulla proposta dei referee del calcolo LHC) Lamberto Luminari

(Osservazioni sulla proposta dei referee del calcolo LHC) Lamberto Luminari Tier-2 ATLAS (Osservazioni sulla proposta dei referee del calcolo LHC) Lamberto Luminari CSN1 Roma, 3 Aprile 2006 Considerazioni generali La richiesta di infrastruttura di calcolo di ATLAS Italia risponde

Dettagli

Implementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM. Esempio

Implementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM. Esempio Implementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM Esempio Contesto di riferimento Alla fine degli anni 90, sei ospedali vennero fusi allo scopo di formare un unica organizzazione lo University Hospital

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di oma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TEMOTECNIC 1 IMPINTI DI ISCLDMENTO D CQU: DIMENSIONMENTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI APPUNTI DI OPTOELETTRONICA (ad uso libero ed esclusivo degli studenti) FOTORIVELATORI Autore: Massimo Brenci IROE-CNR Firenze Termopile Sfruttano il principio della termocoppia, nella quale il riscaldamento

Dettagli

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Esame di Stato 2015 Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Il problema proposto riguarda un sistema di acquisizione dati e controllo. I dati acquisiti sono in parte di natura digitale (misura del grado

Dettagli

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del

Dettagli

INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI

INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI INVERTER ELMO ELMO, produttore di motori per ascensori idraulici da oltre 40 anni, presente con questo prodotto su tutti i mercati mondiali, ha realizzato una serie di

Dettagli

Modello generale di trasduttore Come leggere la scheda tecnica di un trasduttore

Modello generale di trasduttore Come leggere la scheda tecnica di un trasduttore Modello generale di trasduttore Come leggere la scheda tecnica di un trasduttore Modello generale di trasduttore Informazioni sulle caratteristiche fisiche Sistema di misura Catena di misura Dati numerici

Dettagli

PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG

PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG SISTEMA DI GESTIONE DOCUMENTALE DMS24 PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG APPLICAZIONE PER LE PROCEDURE DI GARE D AMBITO 1 AGENDA 1. Introduzione 2. I Livelli di accesso 3. Architettura di configurazione 4. Accesso

Dettagli

Metodi Frequenziali per il Progetto di Controllori MIMO: Controllori Decentralizzati

Metodi Frequenziali per il Progetto di Controllori MIMO: Controllori Decentralizzati Metodi Frequenziali per il Progetto di Controllori MIMO: Controllori Decentralizzati Ingegneria dell'automazione Corso di Sistemi di Controllo Multivariabile - Prof. F. Amato Versione 2.2 Ottobre 2012

Dettagli

Report di valutazione Fiona Clark_Live

Report di valutazione Fiona Clark_Live Report di valutazione Fiona Clark_Live Analysis Aptitude Generato il: 28-gen-2011 Pagina 2 2005-2009 Saville Consulting. Tutti i diritti riservati. Indice Introduzione al report di valutazione... 3 Attitudine

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

fit-up), cioè ai problemi che si verificano all atto dell assemblaggio quando non si riescono a montare i diversi componenti del prodotto o quando il

fit-up), cioè ai problemi che si verificano all atto dell assemblaggio quando non si riescono a montare i diversi componenti del prodotto o quando il Abstract Nel presente lavoro di tesi è stata analizzata l importanza che riveste l assemblaggio meccanico nelle diverse fasi del processo produttivo, centrando l attenzione sulle fasi di progettazione

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

Valvola per avviamento progressivo cilindri: (Valvola SSC) Serie ASS

Valvola per avviamento progressivo cilindri: (Valvola SSC) Serie ASS Valvola per avviamento progressivo cilindri: (Valvola SSC) Serie ASS Esecuzione con modalità Meter-out: Valvola di controllo velocità cilindro, farfalla fissa e alimentazione pneumatica rapida Esecuzione

Dettagli

TRACKING SYSTEM TO WELD Guida e controllo qualità dei processi relativi alle attività di saldatura

TRACKING SYSTEM TO WELD Guida e controllo qualità dei processi relativi alle attività di saldatura CKG YM WD Guida e controllo qualità dei processi relativi alle attività di saldatura 1 BV G CC W biettivi idea progettuale prevede la definizione di strumenti e metodi per l assicurazione della qualità

Dettagli

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre A cura dell Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i

Dettagli

Valutazione delle Prestazioni. Valutazione delle Prestazioni. Architetture dei Calcolatori (Lettere. Tempo di risposta e throughput

Valutazione delle Prestazioni. Valutazione delle Prestazioni. Architetture dei Calcolatori (Lettere. Tempo di risposta e throughput Valutazione delle Prestazioni Architetture dei Calcolatori (Lettere A-I) Valutazione delle Prestazioni Prof. Francesco Lo Presti Misura/valutazione di un insieme di parametri quantitativi per caratterizzare

Dettagli

Lezione 8. (BAG cap. 7) IL MEDIO PERIODO Il mercato del lavoro. Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia IL MEDIO PERIODO

Lezione 8. (BAG cap. 7) IL MEDIO PERIODO Il mercato del lavoro. Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia IL MEDIO PERIODO Lezione 8 (BAG cap. 7) IL MEDIO PERIODO Il mercato del lavoro Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia IL MEDIO PERIODO 2 1 Nel breve periodo la domanda determina la produzione =>

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,

Dettagli

L abbattimento rapido di temperatura è una tecnologia che sfrutta le note proprietà di conservazione del freddo per

L abbattimento rapido di temperatura è una tecnologia che sfrutta le note proprietà di conservazione del freddo per L abbattimento rapido di temperatura è una tecnologia che sfrutta le note proprietà di conservazione del freddo per mantenere gli alimenti nel tempo in perfette condizioni di igienicità e sicurezza, senza

Dettagli

Simulazioni accoppiate 1D-3D per scenari d incendio

Simulazioni accoppiate 1D-3D per scenari d incendio Simulazioni accoppiate 1D-3D per scenari d incendio Applicazione a tunnel stradali e linee metropolitane Luca Iannantuoni Dipartimento di Energia - Politecnico di Milano 29 Ottobre 2009 Luca Iannantuoni

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

MESSA IN SCALA DI ALGORITMI DIGITALI

MESSA IN SCALA DI ALGORITMI DIGITALI Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica MESSA IN SCALA DI ALGORITMI DIGITALI Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO

NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO ADRIANO GOMBA & C. NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO Installazione. Un sistema di pesatura è costituito da un serbatoio, il cui contenuto deve essere tenuto sotto

Dettagli

P1 Verificatore di codici a barre IN LINEA

P1 Verificatore di codici a barre IN LINEA P1 Verificatore di codici a barre IN LINEA - Verifica in linea o statica - Verifica 100% sulla linea di produzione - Adatto per le applicazioni print-and-apply e print-on-demand - Gestione personalizzato

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper I risultati dei test mostrano che è possibile ottenere prestazioni significativamente maggiori impiegando

Dettagli

SISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult

SISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult SISTEM INRIO DI DUE IQUIDI OTII MENTE MISCIII che seguono Raoult Consideriamo due liquidi e totalmente miscibili di composizione χ e χ presenti in un contenitore ad una certa temperatura T=T 1. o strato

Dettagli

Tecniche di riconoscimento statistico

Tecniche di riconoscimento statistico On AIR s.r.l. Tecniche di riconoscimento statistico Applicazioni alla lettura automatica di testi (OCR) Parte 4 Reti neurali per la classificazione Ennio Ottaviani On AIR srl ennio.ottaviani@onairweb.com

Dettagli

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.

Dettagli

1a Edizione Risorse Comuni

1a Edizione Risorse Comuni 1a Edizione Risorse Comuni Gli strumenti innovativi per la gestione efficiente della finanza dell ente Focus sulle tecniche di gestione attiva del debito Relatore: Giampiero Bergami Milano, 22 gennaio

Dettagli

Strutture di Memoria 1

Strutture di Memoria 1 Architettura degli Elaboratori e Laboratorio 17 Maggio 2013 Classificazione delle memorie Funzionalitá: Sola lettura ROM, Read Only Memory, generalmente usata per contenere le routine di configurazione

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua

6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua 6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua L insieme di equazioni riportato di seguito, costituisce un modello matematico per il motore in corrente continua (CC) che può essere rappresentato

Dettagli