QUALITA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE DEI LAGHI UMBRI

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1 . QUALITA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE DEI LAGHI UMBRI STAGIONE BALNEARE 2012 Documento tecnico Dicembre 2012

2 INDICE 1 PREMESSA 1 2 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 2 3 LE ACQUE DI BALNEAZIONE DELLA REGIONE UMBRIA 6 4 RETI E PROGRAMMI DI MONITORAGGIO - ANNO Programma di monitoraggio ordinario dei parametri microbiologici Programma di monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici per le situazioni di rischio di inquinamento di breve durata Programma di sorveglianza algale del Lago Trasimeno 13 5 ANALISI DEI RISULTATI - STAGIONE BALNEARE Lago Trasimeno Risultati del monitoraggio ordinario e del monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici Risultati della sorveglianza algale Risultati del conteggio algale Composizione della comunità cianobatterica Determinazione delle tossine algali Lago di Piediluco Risultati del monitoraggio ordinario e integrativo dei parametri microbiologici Lago Chico Mendes 35 6 CLASSIFICAZIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE 36 7 CONCLUSIONI 38 ALLEGATO 1a Monitoraggio dei parametri microbiologici del Lago Trasimeno ALLEGATO 1b Monitoraggio dei parametri microbiologici del Lago Piediluco ALLEGATO 1c Monitoraggio dei parametri microbiologici del Laghetto Chico Mendes ALLEGATO 2 Risultati del programma di sorveglianza algale del Lago Trasimeno Gruppo di Lavoro Redazione Coordinamento Visto Alessandra Cingolani Fedra Charavgis Margherita Di Brizio Alessandra Santucci Giancarlo Marchetti Contributi Egiziana Rinaldi Giovanna Tozzi Valentina Stufara

3 1 PREMESSA Con l emanazione del D.Lgs. 116/08 e s.m.i., il quadro di riferimento normativo nazionale in materia di gestione delle acque di balneazione ha subito profonde modifiche, con l introduzione, accanto alle tradizionali valutazioni del rischio sanitario associato all uso ricreativo delle acque, anche degli aspetti di tutela ambientale. In linea con le politiche ambientali europee, la nuova norma affianca alla rilevazione dei fattori di contaminazione microbiologica locale, l analisi delle condizioni di rischio derivanti dalla presenza di attività antropiche nelle aree afferenti le acque di balneazione (profili di balneazione), la definizione degli obiettivi di qualità, nonché l individuazione delle opportune misure ambientali di risanamento. In considerazione dell importanza delle acque di balneazione quaie risorsa ambientale ed economica regionale, ARPA Umbria ha dato avvio, a partire dall anno 2010 e su incarico della Regione, alle attività di campionamento e valutazione delle acque destinate all uso balneare individuate sul territorio umbro secondo i criteri dettati dalla nuova norma. Tali acque comprendono 21 aree, delle quali 15 localizzate nel lago Trasimeno, 5 nel lago di Piediluco ed una nel laghetto Chico Mendes. Le attività di monitoraggio previste sul territorio regionale in attuazione del D.Lgs. 116/08 sono definite nel documento Monitoraggio aree di balneazione Programmazione attività operative, modalità di gestione e controlli aggiuntivi ai sensi della D.D. n del 12 marzo 2010, predisposto da ARPA Umbria sulla base delle indicazioni normative e dei pareri tecnici espressi dall Istituto Superiore di Sanità e approvato con DGR n del 19/07/2010. Il piano di monitoraggio viene annualmente modificato ed integrato in funzione dei risultati analitici delle stagioni balneari precedenti. Il rapporto che segue contiene una sintesi delle attività di monitoraggio svolte nelle aree di balneazione umbre nel corso della stagione balneare 2012, un analisi dei risultati ottenuti e la classificazione delle stesse aree sulla base degli ultimi 4 anni di monitoraggio. 1

4 2 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO La norma di riferimento nazionale in materia di acque di balneazione è rappresentata dal D.Lgs. 30 maggio 2008, n.116, che, in attuazione della Direttiva 2006/7/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, stabilisce disposizioni e principi in materia di: - monitoraggio e classificazione della qualità delle acque di balneazione - gestione della qualità delle aree di balneazione - informazione al pubblico. Le modalità e le specifiche tecniche per l attuazione del D.Lgs 116/08, nonché i criteri per la definizione dei divieti di balneazione, sono contenuti nel Decreto 30 marzo 2010, emanato dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Al fine di fornire una sintesi dei principali aspetti normativi che possa essere di supporto nell interpretazione dei risultati analizzati nei paragrafi successivi, vengono di seguito presentati gli elementi principali del D.Lgs 116/2008: Competenze Agli articoli 3, 4 e 5 del D.Lgs 116/08 vengono definite le competenze dei diversi soggetti istituzionali coinvolti nella gestione delle acque di balneazione. Alle Regioni e alle Province Autonome spetta il compito di individuare le acque di balneazione e i relativi punti di monitoraggio, di istituire ed aggiornare i profili di balneazione, di definire il programma di monitoraggio prima dell inizio di ogni stagione balneare, di classificare le acque di balneazione, di mettere in atto tutte le eventuali azioni volte alla rimozione delle cause di inquinamento e al miglioramento delle acque di balneazione e di assicurare un adeguata informazione al pubblico. Ai Comuni spetta, invece, la delimitazione, prima dell'inizio della stagione balneare, delle acque non adibite alla balneazione e delle acque di balneazione permanentemente vietate ricadenti nel proprio territorio, nonché la delimitazione delle zone vietate alla balneazione, qualora nel corso della stagione balneare si verifichi una situazione inaspettata che ha, o potrebbe verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualità delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti. I Comuni devono inoltre provvedere all'apposizione, nelle zone interessate, in un'ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione, di un idonea segnaletica indicante i divieti di balneazione ed eventuali previsioni di inquinamenti di breve durata. Monitoraggio delle acque di balneazione Il controllo della qualità delle acque di balneazione presenta importanti innovazioni rispetto al passato, sia per i parametri da controllare sia per le modalità operative. Conformemente ai contenuti dell art. 6 del D.Lgs 116/08, per ciascuna acqua di balneazione deve essere definito un programma di monitoraggio prima dell'inizio di ogni stagione balneare, tenendo conto che le date di prelievo devono essere distribuite nel periodo aprile-settembre con un intervallo non superiore ad un mese e che il campionamento deve essere effettuato non oltre quattro giorni dopo la data indicata nel calendario fissato. Il punto di campionamento deve essere individuato, all'interno di ciascuna acqua di balneazione, dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione. Rispetto al DPR 470/82, che prevedeva la rilevazione di 11 parametri tra microbiologici e chimico-fisici, la nuova norma limita il campo di indagine ai soli parametri microbiologici, ritenuti più significativi ai fini della rilevazione dei fenomeni di contaminazione delle acque. A tale proposito, la determinazione dei coliformi totali e fecali è stata sostituita da un unico indicatore, l Escherichia coli, mentre sono stati mantenuti gli streptococchi fecali che, in analogia con la terminologia europea, sono stati denominati Enterococchi intestinali. Nell allegato A al DM 30 marzo 2010 vengono stabiliti i valori limite per singolo campione dei parametri microbiologici (Tab. 1), il cui superamento determina il divieto temporaneo di balneazione. Tab. 1 Valori limite per un singolo campione per le acque interne (DM 30 marzo 2010, Allegato A) PARAMETRI CORPO IDRICO VALORI Enterococchi intestinali Acque interne 500 n*/100ml Escherichia coli Acque interne 1000 n*/100 ml * n = UFC per EN ISO (E. coli) e EN ISO (Enterococchi) o MPN per EN ISO (E. coli) e EN ISO (Enterococchi) Il divieto di balneazione può essere revocato a fronte di un primo esito analitico favorevole, successivo all evento di inquinamento, che dimostri il ripristino della qualità delle acque. 2

5 Ad integrazione delle indagini microbiologiche, in ciascun punto devono essere effettuate, inoltre, ispezioni di natura visiva per individuare inquinanti quali residui bituminosi, vetro, plastica, gomma o altri rifiuti, che tuttavia non hanno effetti diretti sulla classificazione delle acque, nonché una serie di parametri meteo-marini da rilevare contestualmente ai parametri microbiologici, quali temperatura dell aria e dell acqua, direzione e intensità del vento, stato del lago (calmo o mosso), direzione di provenienza delle onde, stima visuale dell altezza d onda, corrente superficiale e condizioni meteorologiche. Nell ambito delle attività di controllo, la norma specifica che, nel caso di proliferazione di cianobatteri, macroalghe o fitoplancton marino, le Regioni e le Province Autonome devono provvedere ad effettuare un monitoraggio adeguato per consentire l'individuazione tempestiva dei rischi per la salute umana (Allegato B del DM 30 marzo 2010). Per i cianobatteri, in particolare, il decreto attuativo raccomanda la predisposizione di un programma di monitoraggio basato sull applicazione del seguente albero decisionale (linee guida dell Organizzazione Mondiale della Sanità del 2004), una volta identificati i corpi idrici soggetti a fioriture. Fig. 1 - Albero decisionale per la sorveglianza della proliferazione dei cianobatteri (All. B del DM 30 marzo 2010). Lo schema si riferisce esclusivamente alle specie algali potenzialmente produttrici di tossine appartenenti al gruppo delle microcistine. In ogni caso, qualora siano presenti cianobatteri produttori di cianotossine diverse dalle microcistine, è necessario condurre una valutazione del rischio specifica, consultando, se lo si ritiene opportuno, l Istituto Superiore di Sanità. Valutazione della qualità delle acque di balneazione Sulla base dei risultati delle analisi dei parametri microbiologici, le Regioni e le Province Autonome provvedono alla classificazione dello stato di qualità delle acque di balneazione che deve essere effettuata: a. in relazione a ciascuna acqua di balneazione; b. al termine di ciascuna stagione balneare; c. sulla base delle serie di dati relativi alla stagione balneare in questione e alle tre stagioni balneari precedenti; d. secondo la procedura di cui all'allegato 2 del D.Lgs 116/08. Sulla base dei requisiti di qualità riportati nell Allegato 1 del D.Lgs 116/08 (Tab. 2), le acque di balneazione vengono classificate in quattro classi: scarsa sufficiente buona eccellente 3

6 Tab. 2 - Requisiti di qualità e criteri di valutazione delle acque interne (Allegato 1 D.Lgs. 116/08) Parametri Classi di Qualità (ufc/100 ml) Eccellente Buona Sufficiente Scarsa Enterococchi Intestinali 200 (*) 400 (*) 330 (**) >330 (**) Escherichia coli 500 (*) 1000 (*) 900 (**) >900 (**) (*) sulla base del 95 percentile; (**) sulla base del 90 percentile. La prima classificazione deve essere completata entro la stagione balneare Alla stessa data, tutte le acque di balneazione devono risultare in qualità almeno sufficiente e devono essere adottate misure appropriate per aumentare il numero delle acque di balneazione classificate di qualità eccellente o buona. Se le acque di balneazione sono classificate di qualità scarsa per cinque anni consecutivi, è disposto un divieto permanente di balneazione. Profili di balneazione La valutazione completa delle caratteristiche di ciascuna acqua di balneazione e dei rischi di inquinamento per la tutela della salute dei bagnanti sono contenute all interno dei profili di balneazione che le Regioni devono istituire ed aggiornare secondo i criteri riportati nell'allegato 3 del D.Lgs. 116/08 e nell'allegato E del DM 30 marzo I profili, che rappresentano uno degli elementi più innovativi introdotti dal D.Lgs. 116/08, devono comprendere: a. la descrizione delle caratteristiche fisiche, geografiche e idrologiche delle acque di balneazione e di altre acque superficiali presenti nel relativo bacino drenante che potrebbero essere una fonte di inquinamento; b. l'identificazione e la valutazione delle cause di inquinamento che possono influire sulle acque di balneazione e danneggiare la salute dei bagnanti; c. la valutazione del potenziale di proliferazione cianobatterica; d. la valutazione del potenziale di proliferazione di macroalghe e/o fitoplancton marino; e. in presenza di rischio di inquinamento: previsioni circa la natura, la frequenza e la durata dell'inquinamento di breve durata 1 ; informazioni dettagliate sulle restanti cause di inquinamento, incluse le misure di gestione adottate e le scadenze fissate per l'eliminazione di dette cause; le misure di gestione adottate durante l'inquinamento di breve durata e l'identità e le coordinate degli organismi responsabili della loro adozione; f. l'ubicazione dei punti di monitoraggio. Partecipazione ed informazione al pubblico Infine, le nuove norme in materia di acque di balneazione pongono grande attenzione agli aspetti relativi alla partecipazione ed informazione al pubblico. Le autorità coinvolte, ciascuna per la propria competenza, devono infatti utilizzare adeguati mezzi e tecnologie di comunicazione per promuovere e divulgare con tempestività le informazioni sulle acque di balneazione. I Comuni, in particolare, hanno il compito di predisporre idonee cartellonistiche (Fig. 2), in un'ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione, contenenti tutte le informazioni relative a: classificazione delle acque di balneazione eventuali divieti rischi di inquinamento di breve durata situazioni anomale 1 Per inquinamento di breve durata si intende una contaminazione microbiologica, le cui cause sono chiaramente identificabili e che si presume normalmente non influisca sulla qualità delle acque di balneazione per più di 72 ore circa dal momento della prima incidenza. In questi casi la norma prevede che vengano sviluppati modelli previsionali specifici e adottate idonee misure di gestione. I campioni prelevati durante l'inquinamento di breve durata, comunque, possono non essere presi in considerazione ai fini della valutazione dello stato di qualità e possono essere sostituiti da altri campioni prelevati secondo le modalità ordinarie. 4

7 Fig. 2 Esempio di cartellonistica per l informazione al pubblico sulla qualità delle acque di balneazione 5

8 3 LE ACQUE DI BALNEAZIONE DELLA REGIONE UMBRIA Gli specchi lacustri presenti sul territorio regionale nei quali sono state individuate acque di balneazione ai sensi del D.Lgs. 116/08 sono il Lago Trasimeno, il Lago di Piediluco e il Lago Chico Mendes, laghetto artificiale della Conca Ternana. Tali acque, già individuate come zone destinate alla balneazione ai sensi del DPR 470/82, comprendono complessivamente 21 aree, delle quali 15 localizzate nel lago Trasimeno, 5 nel lago di Piediluco ed una nel laghetto Chico Mendes (Fig. 3). Il dettaglio delle acque di balneazione della Regione Umbria è riportato nella tabella seguente. Tab. 3 - Acque di balneazione della Regione Umbria ai sensi del D.Lgs. 116/08 Lago ID area Estensione Acqua di balneazione Comune balneazione* (km) IT Lido Dinette Castiglione del Lago 1,1 IT Lido comunale C. del Lago Castiglione del Lago 2,7 IT Lido Rigutini Castiglione del Lago 2,3 IT Isola Maggiore Pontile vecchio Tuoro sul Trasimeno 1,5 IT Isola Maggiore San Francesco Tuoro sul Trasimeno 1,5 IT Isola Polvese Nuova Castiglione del Lago 1 IT Isola Polvese Vecchia Castiglione del Lago 2,9 Trasimeno IT Lido Santino Magione 1,6 IT Albaia Magione 1,1 IT Camping Europa Passignano sul Trasimeno 1,6 IT Camping Kursaal Passignano sul Trasimeno 2,1 IT La Darsena Passignano sul Trasimeno 1,6 IT Lido Arezzo Castiglione del Lago 2,7 IT Caloni Magione 2,5 IT Lido comunale Tuoro Tuoro sul Trasimeno 3,5 IT Ara Marina Terni 1,1 IT Comunanza Terni 0,6 Piediluco IT Eco Terni 0,4 IT Piediluco centro urbano Terni 0,9 IT Sirenetta Terni 0,3 Chico Mendes IT Chico Mendes Terni 1,6 * Codice identificativo dell acqua di balneazione così come riportato nel Portale del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. 6

9 Fig. 3 Acque di balneazione dei laghi Trasimeno, Piediluco e Chico Mendes 7

10 4 RETI E PROGRAMMI DI MONITORAGGIO - ANNO 2012 In base ai contenuti del D.Lgs. 116/08 e del DM 30/03/2010, ARPA Umbria ha predisposto, su incarico della Regione Umbria, un Piano operativo di monitoraggio delle aree di balneazione regionali, presentato nel documento Monitoraggio aree di balneazione Programmazione attività operative, modalità di gestione e controlli aggiuntivi ai sensi della D.D. n del 12 marzo 2010 e approvato con DGR n del 19/07/2010. Nel programma vengono riportate tutte le attività e i parametri di controllo da effettuare nelle aree di balneazione conformemente a quanto stabilito dalle normative. Considerata la complessità del monitoraggio, il Piano Operativo è stato articolato in più programmi di controllo: 1. Monitoraggio ordinario dei parametri microbiologici, per la valutazione della qualità di tutte le acque di balneazione individuate nei laghi Trasimeno, Piediluco e Chico Mendes (art. 6 comma 2 del D.Lgs. 116/08); 2. Monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici nelle aree dei laghi Trasimeno e Piediluco classificate a rischio di contaminazione microbiologica per eventi di inquinamento di breve durata (art. 2, comma 1, lettera d del D.Lgs. 116/08); 3. Programma di sorveglianza algale del Lago Trasimeno, ai fini dell individuazione tempestiva dei rischi per la salute derivanti da proliferazione cianobatterica (art. 11 del D.Lgs. 116/08). Il Piano Operativo di controllo, opportunamente modificato ed integrato anche sulla base dei risultati dei primi anni di applicazione, è stato adottato anche per la stagione balneare 2012 (DD n. 17 del 04/01/2012 della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza). Per ciascuno dei programmi di controllo sopra elencati, vengono forniti di seguito tutti i dettagli relativi alle reti di monitoraggio, ai parametri e alle frequenze di campionamento. 4.1 Programma di monitoraggio ordinario dei parametri microbiologici La rete di monitoraggio ordinaria delle acque di balneazione, attiva per l anno 2012, è costituita da 21 stazioni, rappresentative di tutte le aree di balneazione designate e così distribuite: 15 stazioni sono localizzate nel lago Trasimeno, 5 nel lago di Piediluco ed una nel lago Chico Mendes (Fig. 4 e Tab. 4). Su tali stazioni ARPA Umbria effettua il programma di controllo ordinario che prevede la rilevazione, con frequenza mensile e secondo un calendario fissato prima dell inizio della stagione balneare, di tutti gli elementi utili alla valutazione della qualità delle acque di balneazione: parametri microbiologici: Enterococchi intestinali (metodo UNI EN ISO :2003) ed Escherichia coli (metodo COLILERT-18/QUANTY TRAY); parametri meteo-marini: temperatura dell aria, temperatura dell acqua, direzione e intensità del vento, stato del lago, direzione di provenienza delle onde, stima visuale dell altezza d onda, condizioni meteorologiche ecc.; altri inquinanti: residui bituminosi, vetro, plastica, gomma o altri rifiuti. I risultati del monitoraggio svolto vengono inseriti nel sito Web dell Agenzia e trasmessi al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, mediante upload nel portale specificatamente realizzato ( Nel caso di superamento, per i parametri microbiologici, dei limiti di cui all Allegato A del DM 30 marzo 2010, il Laboratorio Multisito di ARPA Umbria comunica prontamente i risultati al Comune territorialmente competente, al Servizio Prevenzione Sanità veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza e alla ASL territorialmente competente. I Comuni sono tenuti ad attivare quanto previsto dagli art. 5 e 15 del DLgs.116/08 e dall art.2 comma 4 del DM 30 marzo 2010, con particolare riferimento a eventuali divieti in caso di inquinamento di breve durata. 8

11 Tab. 4 - Rete di monitoraggio ordinario dei parametri microbiologici Codice Lago regionale stazione Area di balneazione Comune Coordinata X Coordinata Y TRS1 Lido Dinette C. del Lago , ,88 Lago Trasimeno Lago di Piediluco Lago Chico Mendes TRS2 Lido comunale C. del Lago C. del Lago , ,00 TRS4 Lido Rigutini C. del Lago , ,00 TRS13 Isola Maggiore Pontile vecchio T. sul Trasimeno , ,00 TRS14 Isola Maggiore San Francesco T. sul Trasimeno , ,00 TRS15 Isola Polvese Nuova C. del Lago , ,00 TRS16 Isola Polvese Vecchia C. del Lago , ,00 TRS18 Lido Santino Magione , ,00 TRS19 Albaia Magione , ,00 TRS20 Camping Europa Passignano sul T , ,94 TRS21 Camping Kursaal Passignano sul T , ,03 TRS22 La Darsena Passignano sul T , ,00 TRS25 Lido Arezzo C. del Lago , ,50 TRS27 Caloni Magione , ,00 TRS34 Lido comunale Tuoro T. sul Trasimeno , ,00 PIE1 Ara Marina Terni , ,00 PIE4 Comunanza Terni , ,00 PIE5 Eco Terni , ,00 PIE6 Piediluco centro urbano Terni , ,00 PIE7 Sirenetta Terni , ,00 CIC2 Chico Mendes Terni , , Programma di monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici per le situazioni di rischio di inquinamento di breve durata In fase di elaborazione dei profili di balneazione, adottati con DGR n. 383 del 27/04/2011 della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza, è stata effettuata un analisi dei rischi di inquinamento di breve durata per ciascuna area di balneazione individuata nel territorio regionale. Nell analisi sono stati presi in considerazione tutti i principali fattori di pressione antropica gravanti nei relativi bacini, con particolare riferimento a: - sistema fognario-depurativo (infrastrutture fognarie, impianti di depurazione e agglomerati ai sensi della DIR 91/271/CE), - foci dei principali immissari, - altre fonti di carico di tipo puntuale. Sulla base di quanto emerso nei profili, in alcune delle aree di balneazione designate nei laghi Trasimeno e Piediluco sono state individuate criticità legate alla presenza di fonti di inquinamento puntuale (scolmatori di piena, stazioni di sollevamento, foci dei principali immissari ) che, in occasione di fenomeni meteorici consistenti o malfunzionamento della rete fognaria, potrebbero determinare situazioni di inquinamento di breve durata. Per fronteggiare tale rischio, la rete di monitoraggio ordinaria è stata integrata con ulteriori punti di prelievo che vengono attivati per la rilevazione dei parametri microbiologici solo al verificarsi delle situazioni di criticità sopra descritte. Per quanto riguarda il Lago Trasimeno, la rete di monitoraggio integrativa è stata definita sulla base delle seguenti considerazioni: La rete fognaria delle località Torricella, Montecolognola, Monte del Lago, S. Feliciano e S. Savino, appartenenti all agglomerato di Magione, convoglia le acque reflue presso l impianto di depurazione di Magione-Montesperello, al di fuori del bacino idrografico del lago; 9

12 L agglomerato di S.Arcangelo è attualmente servito dal depuratore omonimo, i cui reflui afferiscono allo specchio lacustre. Si fa presente che è in programma l intervento di collettamento dei reflui dell agglomerato di S.Arcangelo all impianto di Magione-Montesperello; L agglomerato di Castiglione del Lago è servito dal depuratore di Madonna del Soccorso, che scarica i propri reflui nel Fosso Paganico, immissario del Lago Trasimeno; L agglomerato Castiglion del Lago-Pineta è servito dal depuratore omonimo, che scarica i propri reflui nel Fosso dell Anguillara, immissario del Lago Trasimeno. E previsto tuttavia l allaccio della rete fognaria al depuratore di Madonna del Soccorso; L agglomerato Tuoro-Borghetto è servito dall impianto omonimo, che recapita i reflui depurati direttamente nel Lago; L agglomerato Tuoro-Passignano è servito dall impianto Le Pedate, che recapita i reflui depurati direttamente nel Lago; L isola Polvese è dotata di un piccolo impianto di fitodepurazione a servizio degli usi temporanei non residenziali; L agglomerato di Paciano è servito dall impianto omonimo che scarica i reflui depurati nel Torrente Tresa, artificialmente connesso al Lago Trasimeno; attraverso lo stesso collegamento, viene convogliata al lago anche una piccola frazione dei reflui dell agglomerato di Panicale. Gran parte delle acque di balneazione delle aree di Monte del Lago-Torricella, Castiglion del Lago, Tuoro e Passignano presenta, quindi, livelli di rischio potenziale di inquinamento di breve durata associati al verificarsi dei seguenti eventi: - malfunzionamento temporaneo delle stazioni di sollevamento, con conseguente sversamento dei reflui nello specchio lacustre; - attivazione degli scolmatori di piena posti in prossimità del lago in occasione di eventi meteorici significativi che determinano portate liquide in fognatura superiori a 4-8 volte la portata di esercizio. Tale situazione può essere indicativamente correlata a spessori cumulati giornalieri superiori a 20 mm o ad un evento temporalesco concentrato (20 mm nelle 2 ore) nelle zone urbane contigue. Sulla base della localizzazione degli scolmatori di piena, delle stazioni di sollevamento e delle foci degli immissari recettori di scarichi, sono state individuate 6 aree di balneazione critiche, da sottoporre a monitoraggio integrativo per il controllo della contaminazione di breve durata. Per tali aree, quindi, sono stati selezionati ulteriori punti di prelievo da attivare, insieme alle stazioni della rete ordinaria, ai fini del monitoraggio integrativo (Fig. 4 e Tab. 5). Tab. 5 Rete di monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici per le situazioni di rischio di inquinamento di breve durata Lago Trasimeno Stazione Stazione Integrativa Area Pluviometro di Acqua di balneazione oggetto di Rete critica riferimento monitoraggio integrativo Ordinaria Codice Coordinata X Coordinata Y 1 Passignano Lido comunale Tuoro TRS34 TRS Passignano Passignano sul T. - Camping Kursaal TRS21 TRS Passignano Passignano sul T. - La Darsena TRS22 TRS San Savino Magione - Lido Santino TRS18 TRS TRS Castiglion del Lago C. del Lago - Lido Arezzo TRS25 TRS Castiglion del Lago Lido comunale C. del Lago TRS2 TRS

13 Fig. 4 - Reti di monitoraggio integrativo e ordinario dei parametri microbiologici Lago Trasimeno (evidenziate in rosso le aree di balneazione nelle quali viene effettuato anche il monitoraggio integrativo). Il monitoraggio integrativo viene attivato, nel giorno o nei giorni successivi all evento a rischio, in funzione di due possibili segnali di allerta: Allerta tipo 1 - Interruzione di funzionamento di una stazione di sollevamento della rete fognaria: il malfunzionamento viene comunicato dal Gestore del Servizio Idrico al Laboratorio ARPA (Sito di Perugia) e al Sindaco del Comune territorialmente competente. ARPA procede al campionamento, con frequenza giornaliera, delle stazioni di controllo dell area critica interessata dal mancato funzionamento dell impianto di sollevamento, fino alla conferma del rientrato allarme. Se non si rilevano superamenti dei valori limite dei parametri microbiologici al primo campionamento, il monitoraggio viene sospeso. Allerta tipo 2 - Superamento delle soglie pluviometriche: il superamento delle soglie fissate viene segnalato in automatico dal Centro Funzionale Decentrato della Regione Umbria al Laboratorio ARPA (Sito di Perugia). Ai fini dell ottimizzazione delle procedure di campionamento, è stato associato, ad ogni area critica, un pluviometro di riferimento tra quelli presenti nel bacino idrografico del lago, come di seguito specificato: pluviometro di Passignano sul Trasimeno, per le aree critiche della zona nordorientale; pluviometro di S.Savino, per l area critica localizzata nella zona di Magione; pluviometro di Castiglion del Lago, per le aree critiche localizzate nello stesso comune. Nel caso di superamento delle soglie in uno o più dei settori pluviometrici individuati, ARPA procede al campionamento delle stazioni di controllo localizzate nelle relative aree critiche, fino alla conferma del rientrato allarme. Se non si rilevano superamenti dei valori limite dei parametri microbiologici al primo campionamento, il monitoraggio viene sospeso. Qualora dai prelievi integrativi venga rilevato il superamento dei valori limite per singolo campione dei parametri microbiologici, i risultati vengono prontamente comunicati dal Laboratorio Multisito di ARPA al Comune territorialmente competente, alla ASL n.2 ed al Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza. 11

14 Sulla base dei risultati del monitoraggio, l autorità comunale ha il compito di definire eventuali divieti temporanei di balneazione sull intera area o porzioni di essa, dandone comunicazione al Servizio Regionale competente e ad ARPA Umbria, assicurando la comunicazione e informazione al pubblico delle misure adottate. Per quanto riguarda il Lago di Piediluco, il quadro dei dati e delle pressioni ricostruito indica che i recenti interventi di rifacimento della rete fognaria urbana di Piediluco e di adeguamento dell impianto di depurazione omonimo garantiscono il convogliamento delle acque reflue al di fuori del bacino idrografico direttamente scolante. Ciononostante, si ritiene che sussistano ancora fattori di rischio potenziale in alcune porzioni delle aree di balneazione Piediluco Centro Urbano, Sirenetta e Comunanza, legati alla presenza di stazioni di sollevamento e scolmatori di piena. I rischi individuati sono, quindi, associabili al verificarsi di uno dei seguenti eventi: - malfunzionamento temporaneo delle stazioni di sollevamento con conseguente sversamento dei reflui nello specchio lacustre; - attivazione degli scolmatori di piena posti in prossimità del lago in occasione di eventi meteorici significativi che determinano portate liquide in fognatura superiori a 4-8 volte la portata di esercizio. Tale situazione può essere indicativamente correlata a spessori cumulati giornalieri superiori a 20 mm o ad un evento temporalesco concentrato (20 mm nelle 2 ore) nelle zone urbane contigue. Sulla base della localizzazione degli scolmatori di piena e delle stazioni di sollevamento, sono state individuate 3 aree di balneazione critiche, da sottoporre a monitoraggio integrativo per il controllo della contaminazione di breve durata. Per tali aree sono stati selezionati, quindi, ulteriori punti di prelievo da attivare, insieme alle stazioni della rete ordinaria, ai fini del monitoraggio integrativo (Fig. 5 e Tab. 6). Tab. 6 - Rete di monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici per le situazioni di rischio di inquinamento di breve durata Lago Piediluco. Stazione Stazione Integrativa Area Pluviometro di Acqua di balneazione oggetto di Rete critica riferimento monitoraggio integrativo Codice Coordinata X Coordinata Y Ordinaria 1 Piediluco Terni - Piediluco centro urbano PIE6 PIE Piediluco Terni - Sirenetta PIE Piediluco Terni - Comunanza PIE4 PIE Fig. 5 - Reti di monitoraggio integrativo e ordinario dei parametri microbiologici Lago di Piediluco (evidenziate in rosso le aree di balneazione nelle quali viene effettuato anche il monitoraggio integrativo). 12

15 Anche in questo caso, il monitoraggio integrativo viene attivato, nel giorno o nei giorni successivi all evento a rischio, in funzione di due possibili segnali di allerta: Allerta tipo 1 - Interruzione di funzionamento di una stazione di sollevamento della rete fognaria: il malfunzionamento viene comunicato dal Gestore del Servizio Idrico al Laboratorio ARPA (Sito di Terni) e al sindaco del Comune territorialmente competente. ARPA procede al campionamento, con frequenza giornaliera, delle sole stazioni dell area critica interessata dal mancato funzionamento della stazione di sollevamento, fino alla conferma del rientrato allarme. Se non si rilevano superamenti dei valori limite dei parametri microbiologici al primo campionamento, il monitoraggio viene sospeso. Allerta tipo 2 - Superamento delle soglie pluviometriche: il superamento delle soglie fissate in corrispondenza del pluviometro localizzato a Piediluco, individuato come riferimento per tutte le aree critiche, viene segnalato in automatico dal Centro Funzionale Decentrato della Regione Umbria al Laboratorio ARPA (Sito di Terni). ARPA procede al campionamento di tutte e cinque le stazioni (ordinarie ed integrative) localizzate nelle aree critiche, fino alla conferma del rientrato allarme. Se non si rilevano superamenti dei valori limite dei parametri microbiologici al primo campionamento, il monitoraggio viene sospeso. Qualora venga rilevato il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici, i risultati vengono prontamente comunicati dal Laboratorio Multisito ARPA all Ufficio Comunale territorialmente competente, alla ASL n. 4 ed al Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza. Sulla base dei risultati del monitoraggio, l autorità comunale ha il compito di definire eventuali divieti temporanei di balneazione sull intera area o porzioni di essa, dandone comunicazione al Servizio Regionale competente e alla Direzione Generale di ARPA Umbria e assicurando l informazione al pubblico delle misure adottate. 4.3 Programma di sorveglianza algale del Lago Trasimeno In considerazione dei fenomeni di proliferazione cianobatterica che ogni anno interessano il lago Trasimeno nei mesi estivi e sulla base dei dati di monitoraggio pregressi che evidenziano la consistente presenza di specie potenzialmente produttrici di tossine, è stata rilevata la necessità di predisporre, come per le stagioni balneari precedenti, uno specifico programma di sorveglianza algale ai sensi dell art. 11 del D.Lgs. 116/08, finalizzato al riconoscimento e conteggio dei cianobatteri e alla determinazione delle eventuali tossine prodotte nelle acque di balneazione individuate. Il programma di sorveglianza algale è stato predisposto da ARPA Umbria sulla base di: 1. Criteri riportati nell albero decisionale di cui alla Fig. 1 per i cianobatteri che formano schiume e fioriture visibili e in grado di produrre microcistine (All. B al DM 30 marzo 2010); 2. Indicazioni contenute nei pareri tecnici espressi dall Istituto Superiore di Sanità (Prot. n. 5186/AMPP.IA.12 del e prot. N /AMPP/IA.12 del 02/02/2012) in merito al rischio per la salute umana derivante dalla presenza nelle zone balneabili di specie algali potenzialmente tossiche; 3. Risultati dei controlli algali effettuati negli anni precedenti. I dati rilevati nelle ultime stagioni balneari nel Lago Trasimeno sembrano indicare che la presenza di cianobatteri potenzialmente tossici sia piuttosto rara fino a giugno, mentre, a partire dal mese di luglio e per l intera stagione balneare, si assiste alla proliferazione della specie algale Cylindrospermopsis raciborskii (cianobatterio potenzialmente produttore di citotossine e neurotossine, e che, anche a densità elevate, non forma fioriture e schiume evidenziabili all ispezione visiva) affiancata, dal mese di settembre, anche dalla specie Plantothrix agardhii, potenziale produttrice di microcistine. Inoltre, i risultati dei controlli algali hanno evidenziato una recente variazione nella composizione in specie della comunità di cianobatteri, con la comparsa, seppur sporadica, di specie di Microcystis potenzialmente tossiche. 4. Analisi effettuate per la ricerca delle tossine algali. I dati relativi alla presenza di cilindrospermopsina o di neurotossine non hanno mai evidenziato positività, mentre, per la prima volta, alla fine della stagione balneare 2011 è stata rilevata, in alcune aree, la presenza di microcistina anche se in concentrazioni molto basse e inferiori al limite di quantificazione. 13

16 Sulla base di tutti gli elementi sopra elencati, si è ritenuto opportuno modulare il programma di controllo algale relativo alla stagione balneare 2012, armonizzando un attività routinaria mensile con un monitoraggio supplementare, graduato sull evoluzione reale della criticità, come indicato in Tab. 7. Tab. 7 Programma di sorveglianza algale del lago Trasimeno Anno 2012 Date di monitoraggio* Condizione Campionamento e conteggio algale 16 aprile stazioni Attività prevista Campioni IZS per determinazione cilindrospermopsina Campioni IZS per determinazione microcistine 14 maggio stazioni 11 giugno stazioni 8 stazioni (se da conteggio algale cianobatteri pot. tossici > cell/l) 25 giugno stazioni 8 stazioni 09 luglio stazioni 8 stazioni (se da conteggio algale cianobatteri pot. tossici > cell/l) 8 stazioni (se da conteggio algale cianobatteri pot. tossici > cell/l) 23 luglio stazioni 8 stazioni 8 stazioni 30 luglio 2012 Se da campionamento precedente presenza di cilindrospermopsina e/o 3 stazioni 8 stazioni 8 stazioni microcistine >0,2 µg/l 6 agosto stazioni 8 stazioni 8 stazioni 13 agosto 2012 Se da campionamento precedente presenza di cilindrospermopsina e/o 3 stazioni 8 stazioni 8 stazioni microcistine >0,2 µg/l 20 agosto stazioni 8 stazioni 8 stazioni 27 agosto 2012 Se da campionamento precedente presenza di cilindrospermopsina e/o 3 stazioni 8 stazioni 8 stazioni microcistine >0,2 µg/l 3 settembre stazioni 8 stazioni 8 stazioni 10 settembre 2012 Solo se da campionamento precedente Planktothrix 3 stazioni 8 stazioni 8 stazioni agardhii > cell/l 17 settembre stazioni 8 stazioni 8 stazioni * In grassetto le date previste dal calendario di monitoraggio 14

17 Il programma routinario (evidenziato in rosa) prevede: la rilevazione, il riconoscimento e il conteggio di cianobatteri totali e potenzialmente produttori di cianotossine (secondo la metodologia descritta nella nota del Ministero della Sanità n.400.4/13.1/3/562 del 9/4/1998) nel periodo aprile-settembre in tutte le 15 stazioni della rete di monitoraggio ordinario del lago Trasimeno, con frequenza mensile, in concomitanza al prelievo dei parametri microbiologici e sulla base del calendario di monitoraggio approvato; la determinazione analitica di cilindrospermopsina e microcistine in acqua (metodo ELISA), effettuata dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Ancona, in 8 stazioni individuate tra quelle della rete di monitoraggio ordinario e ritenute più rappresentative dei settori del lago dove sono localizzate le aree balneabili (TRS4 - Lido Rigutini, TRS13 - Isola Maggiore Pontile vecchio, TRS15 - Isola Polvese Nuova, TRS19 Albaia, TRS21 - Camping Kursaal, TRS22 - La Darsena, TRS25 - Lido Arezzo, TRS27 Caloni, TRS34 - Lido comunale Tuoro). La ricerca delle tossine viene effettuata a partire dal mese di giugno in concomitanza con il conteggio algale. In considerazione dell aumento delle densità di cianobatteri che, in base alle serie storiche, si verifica progressivamente a partire dal mese di giugno, il programma routinario è stato integrato con ulteriori campionamenti (evidenziati in celeste in tabella) finalizzati sempre al riconoscimento e conteggio delle specie algali potenzialmente tossiche e alla determinazione analitica delle tossine. Il prelievo viene effettuato a circa 15 giorni di distanza dalle date di calendario nelle stesse 8 stazioni ritenute più rappresentative dei settori del lago dove sono localizzate le aree balneabili. Qualora dovessero verificarsi criticità legate o alla presenza di specie algali potenzialmente tossiche in densità significative o alla rilevazione di microcistine e cilindrospermopsina in concentrazioni superiori alle soglie di attenzione, è inoltre prevista l attivazione, nelle settimane intermedie tra i campionamenti routinari, di una serie di attività di controllo supplementari (evidenziate in giallo in tabella) che prevedono: - il campionamento e il conteggio di cianobatteri totali e potenzialmente tossici solo in 3 delle 8 stazioni più rappresentative (TRS21 Camping Kursaal, TRS25 - Lido Arezzo, TRS34 - Lido comunale Tuoro); - la determinazione delle tossine algali in tutte le 8 stazioni rappresentative. In occasione di ciascun campionamento, vengono effettuate inoltre, come previsto dalla norma, ispezioni visive per la rilevazione di schiume e analisi per la determinazione di alcuni parametri chimici, quali trasparenza e ossigeno disciolto, che, anche se non rilevanti ai fini della valutazione dell idoneità, consentono comunque di approfondire le conoscenze sulle acque di balneazione ed in particolare sulla proliferazione cianobatterica. Infine, a completamento del programma di sorveglianza algale viene effettuata, sempre dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Ancona, la determinazione analitica, mediante metodo biologico (Mouse test), delle neurotossine PSP (Paralytic Shellfish Poisoning) su 3 campioni di retinato algale, raccolti in tre aree individuate nelle zone comprese tra Isola Maggiore e Isola Polvese, tra Castiglione del Lago e Tuoro sul Trasimeno e tra Magione e Passignano sul Trasimeno. Il prelievo viene effettuato a partire dalla metà di luglio qualora il conteggio algale evidenzi una densità significativa di Cylindrospermopsis raciborskii. La rete di monitoraggio attiva per il programma di sorveglianza algale è riportata in Tab. 8 e Fig. 6. Tab. 8 - Rete di monitoraggio del programma di sorveglianza algale del Trasimeno Attività Attività routinaria Attività Area di balneazione Codice routinaria integrativa supplementare stazione Conteggio Analisi Conteggio Analisi Conteggio Analisi algale tossine algale tossine algale tossine Lido Dinette TRS1 X Lido comunale C. del Lago TRS2 X Lido Rigutini TRS4 X X X X X Isola Maggiore Pontile vecchio TRS13 X X X X X Isola Maggiore San Francesco TRS14 X Isola Polvese Nuova TRS15 X X X X X Isola Polvese Vecchia TRS16 X Lido Santino TRS18 X Albaia TRS19 X X X X X Camping Europa TRS20 X Camping Kursaal TRS21 X X X X X X La Darsena TRS22 X Lido Arezzo TRS25 X X X X X X Caloni TRS27 X X X X Lido comunale Tuoro TRS34 X X X X X X 15

18 Fig. 6 - Rete di monitoraggio del programma di sorveglianza algale del Trasimeno I risultati del conteggio algale vengono di volta in volta inviati dal Laboratorio Multisito ARPA al Servizio Igiene e Sanità Pubblica Area del Trasimeno del Dipartimento di Prevenzione dell ASL n. 2 dell Umbria, mentre i risultati delle analisi delle cianotossine vengono comunicati solo qualora il conteggio algale risulti significativo. In caso di criticità, i Comuni territorialmente competenti, il Dipartimento di Prevenzione dell ASL n. 2 e il Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza vengono informati dei risultati analitici secondo le procedure di seguito definite: - comunicazione, a mezzo fax, del superamento della soglia relativa al numero di cianobatteri potenzialmente tossici pari a cell/l; - comunicazione, a mezzo fax, della presenza di tossine algali superiori ad un livello di attenzione fissato pari a 0,2 µg/l; - segnalazione urgente, mediante comunicazione telefonica e a mezzo fax, del superamento della soglia relativa alla concentrazione di tossine algali, pari a 25 µg/l per le microcistine (Allegato B del DM 30 marzo 2010) e 6 µg/l per cilindropermopsina (parere ISTISAN Prot. n del ). Alla comunicazione telefonica o via fax segue inoltre una nota ufficiale trasmessa per posta ordinaria. Sulla base dei risultati del monitoraggio, l autorità comunale ha il compito di definire eventuali divieti temporanei di balneazione sull intera area o porzioni di essa, dandone comunicazione al Servizio Regionale competente e ad ARPA Umbria, e assicurando l informazione al pubblico delle misure adottate. Considerata la complessità delle attività di monitoraggio, in Tab. 9 viene presentato il quadro dettagliato di tutte le reti attive nelle acque di balneazione del territorio regionale. 16

19 Tab. 9 - Reti di monitoraggio ordinaria ed integrativa delle zone destinate alla balneazione Programma di sorveglianza Codice Monitoraggio algale regionale parametri Area di balneazione Lago Coordinata X Coordinata Y stazione microbiologici Conteggio algale Analisi tossine CIC2 O Chico Mendes Chico Mendes , ,00 PIE1 O Ara Marina Piediluco , ,00 PIE10 I Piediluco centro urbano Integrativa Piediluco , ,00 PIE11 I Comunanza Integrativa Piediluco , ,00 PIE4 O/I Comunanza Piediluco , ,00 PIE5 O Eco Piediluco , ,00 PIE6 O/I Piediluco centro urbano Piediluco , ,00 PIE7 O/I Sirenetta Piediluco , ,00 TRS1 O R Lido Dinette Trasimeno , ,88 TRS13 O R/RI R/RI/S Isola Maggiore Pontile vecchio Trasimeno , ,00 TRS14 O R Isola Maggiore San Francesco Trasimeno , ,00 TRS15 O R/RI R/RI/S Isola Polvese Nuova Trasimeno , ,00 TRS16 O R Isola Polvese Vecchia Trasimeno , ,00 TRS18 O/I R Lido Santino Trasimeno , ,00 TRS19 O R/RI R/RI/S Albaia Trasimeno , ,00 TRS2 O/I R Lido comunale C. del Lago Trasimeno , ,00 TRS20 O R Camping Europa Trasimeno , ,94 TRS21 O/I R/RI/S R/RI/S Camping Kursaal Trasimeno , ,03 TRS22 O/I R La Darsena Trasimeno , ,00 TRS25 O/I R/RI/S R/RI/S Lido Arezzo Trasimeno , ,50 TRS27 O R/RI R/RI/S Caloni Trasimeno , ,00 TRS34 O/I R/RI/S R/RI/S Lido comunale Tuoro Trasimeno , ,00 TRS36 I Lido Comunale Tuoro 2 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 TRS37 I Camping Kursaal 2 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 TRS38 I La Darsena 2 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 TRS39 I Lido Santino 2 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 TRS4 O R/RI R/RI/S Lido Rigutini Trasimeno , ,00 TRS40 I Lido Santino 3 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 TRS41 I Lido Comunale C. del Lago 2 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 TRS42 I Lido Arezzo 2 (stazione integrativa) Trasimeno , ,00 Legenda: O ordinario microbiologico; I integrativo microbiologico; R routinario algale; RI - routinario integrativo algale; S supplementare algale 17

20 5 ANALISI DEI RISULTATI - STAGIONE BALNEARE 2012 Nei paragrafi seguenti vengono presentati, per ciascun lago e per ogni programma di monitoraggio attivo nelle acque di balneazione, i risultati dei controlli effettuati nella stagione balneare Lago Trasimeno Risultati del monitoraggio ordinario e del monitoraggio integrativo dei parametri microbiologici Nelle acque di balneazione del Lago Trasimeno sono stati effettuati i 6 campionamenti mensili programmati su tutte le stazioni della rete ordinaria; le condizioni previste per l attivazione del monitoraggio integrativo (superamento delle soglie pluviometriche o malfunzionamento delle reti fognarie) non si sono mai verificate nell intero periodo di campionamento. Dall analisi dei dati raccolti si evidenzia che in nessuno dei campionamenti effettuati sono stati rilevati superamenti dei limiti previsti dall Allegato A del DM 30 marzo 2010 per i parametri microbiologici Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Nella maggior parte dei casi, infatti, le concentrazioni rilevate sono risultate o nulle o comunque inferiori a 10 ufc/mpn 100 ml e i valori massimi registrati per i due parametri si sono sempre mantenuti molto inferiori ai valori limite per singolo campione previsti dalla norma (500 ufc/100ml per gli Enterococchi intestinali e 1000 MPN/100ml per Escherichia coli). In Tab. 10 vengono presentati i valori massimi rilevati in ciascuna acqua di balneazione per i due parametri microbiologici mentre in Allegato 1a viene fornito il dettaglio dei dati raccolti. Tab Sintesi dei risultati del monitoraggio dei parametri microbiologici nelle acque di balneazione del Lago Trasimeno Stagione balneare Escherichia Enterococchi ID Stazione coli Campionamenti Area di ufc/100ml Area di di MPN/100ml balneazione (valore balneazione monitoraggio (valore ordinari integrativi massimo) massimo) (n) (n) Lido Dinette IT TRS Isola Maggiore Pontile vecchio IT TRS Isola Maggiore San Francesco IT TRS Isola Polvese Nuova IT TRS Isola Polvese Vecchia IT TRS Lido Santino IT TRS Albaia IT TRS Lido comunale C. del Lago IT TRS Camping Europa IT TRS Camping Kursaal IT TRS La Darsena IT TRS Lido Arezzo IT TRS Caloni IT TRS Lido comunale Tuoro IT TRS Lido Rigutini IT TRS Tutti i dati rilevati nell ambito del monitoraggio ordinario (parametri microbiologici e altre informazioni ambientali) sono stati pubblicati, nei tempi e modi previsti dalla norma, nel sito web dell Agenzia e nel portale del Ministero della Salute ( In Fig. 7 e in Fig. 8 vengono presentati, rispettivamente, l andamento dei parametri microbiologici Enterococchi intestinali ed Escherichia coli registrati nel lago Trasimeno durante la stagione balneare

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