UNITA DI APPRENDIMENTO
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- Giacinta Berardi
- 8 anni fa
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1 UNITA DI APPRENDIMENTO Io racconto, tu mi ascolti. Noi ci conosciamo Istituto comprensivo n.8 ( Fe ) SCUOLA PRIMARIA DI BAURA Classe seconda Ins: Anna Maria Faggioli, Marcello Gumina, Stefania Guiducci. 1
2 Cari bambini di Baura, sono un draghetto che vorrebbe conoscervi. Vorrei sapere i vostri sogni, i vostri desideri, le vostre esperienze,i vostri pensieri. Raccontate con il disegno, con le parole e con quello che volete :i vostri sogni, le vostre esperienze e i vostri desideri.. Vi mando questo raccoglitore che potrete decorare, illustrare riempire come vorrete. La cosa che desidero più di ogni altra è che ognuno di voi partecipi come può o come desidera. Fra qualche mese vi farò sapere mie notizie e vi chiederò di prestarmi Il DIARIO DI VIAGGIO della vostra classe. Un bacio a tutti voi e a presto. ACQUASCINTILLA P.S. Ho inviato alla vostra maestra Anna Maria la mia storia, chiedetele di leggervela. 2
3 DIARIO DI VIAGGIO SCUOLA PRIMARIA BAURA ANNO SCOLASTICO
4 ACQUASCINTILLA Acquascintilla era un piccolo drago che viveva in una caverna molto lontana. Ora, come sapete, i draghi sono capaci di soffiare fiamme dalle narici. Quel che non sapete però è che i piccoli di drago devono imparare a farlo. Il nostro amico Acquascintilla però amava più di ogni altra cosa stare in acqua a nuotare, a rincorrere i pesci, a spruzzare acqua agli amici che erano sulla riva del fiume, del torrente o del laghetto. Si divertiva un sacco, e per questo tutti lo chiamavano Acquascintilla, perché invece di spruzzare fuoco spruzzava acqua. Mamma e papà lo incoraggiavano ogni giorno a spruzzare fuoco, perché dicevano che un drago che si rispetti deve spruzzare fuoco e non acqua. Una bella mattina successe che mamma e papà dovevano uscire per andare a fare la spesa al supermercato dei dinosauri e dei draghi e degli animali misteriosi della foresta. Il piccolo draghetto rimase in casa solo e ben presto uscì silenziosamente dalla porta della cucina per andare al laghetto che si trovava dietro casa. A quel punto vide qualche scena non bella. C era una vecchia strega cattiva e brontolona che infastidiva i suoi piccoli amici. C'erano dei draghetti, molti draghetti più piccoli di lui. 4
5 Acquascintilla non sopportava quando quella vecchia strega dalla faccia brutta e cattiva andava a disturbare i suoi amici. Pensò quindi a come fare per risolvere quel problema. In quel momento vide un piccolo draghetto che non sapeva come districarsi da quella brutta strega. Decise allora di andare in suo aiuto e cominciò a fare quello che lui sapeva fare meglio di tutti : lanciarle una bella spruzzata di acqua. La vecchietta rideva dicendo che le stava facendo una bella doccia. Questa storia continuò andò avanti per parecchi mesi. Intanto Acquascintilla cresceva e diventava sempre più forte; i suoi polmoni più robusti. Sapeva sempre risolvere con maggiore facilità tutte le situazioni difficili. La strega intanto continuava a disturbare tutti i piccoli amici di Acquascintilla divertendosi per le belle docce che lui le faceva fare. Mamma e papà si erano accorti di quel che succedeva fra il loro figliolo e la strega ed erano molto preoccupati perché sapevano che la strega prima o poi si sarebbe stancata di quel gioco e avrebbe combinato qualcosa di cattivo. Quello che la strega poteva fare era trasformare i piccoli draghi in teiere e presto anche lui avrebbe subito quella sorte. Un giorno Acquascintilla s' arrabbiò veramente, quando vide che la vecchia strega se l'era presa con un piccolo draghetto che ancora non sapeva camminare. La vecchiaccia pretendeva a tutti i costi che il piccolino andasse a fare qualche lavoretto per lei. Voleva che prendesse della legna e accendesse il fuoco sotto la sua teiera. 5
6 Lo prendeva in giro e continuava a dargli dei calci perché si alzasse in piedi, lui che ancora gattonava. Acquascintilla andò di corsa, un po' nuotando e un po' saltellando a zampe levate nell'acqua del laghetto e arrivò verso la strega e cominciò a spruzzare acqua e a gridare verso di lei ogni cattiveria, ma. non uscivano parole. Ad un certo punto le fiamme cominciarono a sgorgare forti, immense, potenti, luminose, luccicanti ed inaspettate. Uscivano dalla bocca di Acquascintilla. In un primo momento lui si meravigliò poi si rese conto che finalmente avevo imparato non solo a spruzzare acqua o scintille, ma vere e proprie fiamme. Era diventato un vero drago. La strega intanto era stata trasformata a sua volta in una teiera, perché questo è ciò che succede alle streghe che vengono raggiunte dalle fiamme dei draghi. Da quel giorno Acquascintilla, prima riempiva la teiera,poi accendere il fuoco sotto di essa e si faceva un bel tè pensando alla vecchia strega impertinente che aveva tanto disturbato i suoi amici. Tutti continuarono a chiamarlo Acquascintilla per ricordare quanto di bello lui aveva fatto per i suoi amici: li aveva liberati da una strega cattiva. Cari bambini della scuola primaria di Baura vi ho raccontato la mia storia e piacerebbe a me e a tutti i miei amici draghetti conoscere le vostre avventure, le vostre storie, quello che succede a voi nella vostra scuola, nelle vostre giornate. Mi piacerebbe raccontare e sentire raccontare da ognuno di voi le cose che lo hanno colpito: un bel sogno, un avvenimento particolare, un pomeriggio con gli amici o anche sentir parlare di qualche oggetto misterioso, di qualche oggetto simpatico, di qualche oggetto, anche Inutile, che vi piace molto. 6
7 Vorrei che voi mi raccontaste tutte queste storie o mi faceste tanti bei disegni o qualche puzzle di stoffa, di carta o di legno, o tutto quello che vi viene in mente, tutto quello che le vostre fantasie vi suggeriscono. Mi piacerebbe raccogliere tutti i vostri lavori in un bel libro che vi mando, così potrò far vedere quello che vuoi raccontate insieme alla mia storia a tanti altri bambini. Ho chiesto questo a tanti altri amici, poi tutti insieme raccoglieremo queste informazioni, queste notizie, questi racconti, questi sogni e li metteremo insieme per raccontare a tutti che cosa Acquascintilla ha fatto e che cosa i suoi amici hanno fatto. Volete aiutarmi? Aspetto vostre notizie e vi mando un bacio. 7
8 DIARIO DI VIAGGIO DELLA NOSTRA CLASSE LE REGOLE: 1 - trattare con estrema cura il diario. 2 - scrivere le esperienze personali su un foglio volante da inserire nel raccoglitore. 3 - sul diario si possono scrivere: pensieri, racconti, poesie, filastrocche si possono fare disegni, lavoretti. e tutto quello che si vuole 4 - il diario viene consegnato settimanalmente ad uno scolaro, scelto, tramite sorteggio, fra quelli che si candidano ad averlo. 5 - quando ci sono avvenimenti riguardanti la classe, tutti i bambini possono portare materiale da inserire nel diario. 6 - una o due volte alla settimana, quando ci siano molte esperienze da condividere, ci si riunisce in circle time in un territorio neutro. ( non in classe) 8
9 7 - il bambino che ha avuto a casa il diario legge od illustra, il suo elaborato. 8 - i compagni a questo punto e solo a questo punto, possono rivolgere domande pertinenti secondo l ordine del circle time. 9 - il diario viene consegnato ad un nuovo compagno. 10- sarà compito dell insegnante verificare che tutti i bambini, a rotazione abbiano ricevuto il diario. 11- la copertina de diario viene decorata da tutti bambini a piacere. 12- il diario è di proprietà della classe. 9
10 Elaborati degli alunni L auto di mio nonno. Bomba a Baura. Una brutta caduta. Un bel picnic. Il mio dentino. La granata. I piatti rotti. La storia della pesca. La festa dell accoglienza. e il viaggio continua. 10
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