L esperienza di UNIMORE nella gestione sostenibile dei RAEE

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1 L esperienza di UNIMORE nella gestione sostenibile dei RAEE Leonarda Troiano Settore Consulenza Gestione Rifiuti Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

2 RAEE Le Università producono rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di diverso genere provenienti da diverse attività: - Attività di manutenzione/riparazione/sostituzione degli apparati tecnici (quadri elettrici ed elettronici, apparati di refrigerazione e condizionamento, apparati di illuminazione ecc..). - Attività di ufficio (apparecchiature per la comunicazione: telefoni, computer, stampanti ecc.). - Attività di ricerca e didattica (strumentazione scientifica e apparecchiature per la comunicazione ad essa collegata).

3 RAEE pericolosi - Televisioni, monitor, video e tubi catodici in genere (Codice Europeo CER ); - Tubi fluorescenti, lampade al neon (CER ); - Frigoriferi, congelatori, condizionatori (CER ). - Strumentazione di laboratorio dismessa (apparecchiature diagnostiche e medicali, strumentazione scientifica) deve essere valutata singolarmente e classificata in base al contenuto di sostanze pericolose, bonificata da eventuali inquinanti (ag. chimici e/o biologici e/o radioattivi).

4 I RAEE prodotti nelle università sono rifiuti speciali Tutti i rifiuti prodotti da attività non residenziali (attività industriali, commerciali, artigianali, agricole, di servizio) non assimilabili agli urbani sono rifiuti speciali

5 I RAEE professionali I RAEE prodotti dalle attività produttive ed economiche sono definiti RAEE professionali e prevedono un trattamento diverso rispetto ai RAEE prodotti dai nuclei domestici, definiti RAEE domestici. I RAEE professionali non sono smaltibili attraverso i canali che seguono i RAEE domestici, ma tramite operatori espressamente autorizzati dalle autorità competenti e mettendo in atto specifiche procedure tecniche e documentali!!

6 Obblighi per i RAEE professionali Procedure documentali: registro di carico e scarico e FIR; tracciabilità telematica - SISTRI). Procedure tecniche: classificazione, imballaggio, stoccaggio, affidamento a ditte autorizzate Costi: costi di raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE professionali..sisssstri!!!!!

7 RAEE: problemi di gestione e l insostenibilità dei costi! Mancanza sistemi di riparazione in casa riutilizzo del bene o recupero di parti. Strumentazione conferita come RAEE invece che fonte di materie prime/secondarie (ferro, legno, plastica anche commerciabile). Iscrizione SISTRI x i soli RAEE pericolosi. Fondamentale l affidamento a consorzi che ne assicurino il recupero/riutilizzo (es. Remedia x RAEE informatici).

8 Stesso Rifiuto: diverse identità

9 Ed altri problemi. - Decentramento dei siti produttivi (No unico deposito; no unico gestore; necessità di tracciare la movimentazione fino allo smaltimento a partire dal suo sito di produzione (civico!). - Produzione rifiuti variabile nel tempo e per tipologia. - Mancanza di personale formato e qualificato per la gestione dei rifiuti. - La mancanza di consapevolezza (informazione) da parte del personale delle strutture che il rifiuto rappresenti un prodotto collaterale della ricerca e della didattica la cui gestione dovrebbe essere prevista all interno della programmazione (economica e gestionale) delle proprie attività. «Qualcuno lo porterà in discarica»: Il rifiuto del rifiuto!!!

10 Responsabilità della gestione dei rifiuti Articolo 188 del D.lgs. 152/2006 Il produttore iniziale o altro detentore di rifiuti provvedono direttamente al loro trattamento, oppure li consegnano ad un intermediario, ad un commerciante, ad un ente o impresa che effettua le operazioni di trattamento dei rifiuti, o ad un soggetto pubblico o privato addetto alla raccolta dei rifiuti, in conformitàagli articoli 177 e 179. Fatto salvo quanto previsto ai successivi commi del presente articolo, il produttore iniziale o altro detentore conserva la responsabilitàper l'intera catena di trattamento, restando inteso che qualora il produttore iniziale o il detentore trasferisca i rifiuti per il trattamento preliminare a uno dei soggetti consegnatari di cui al presente comma, tale responsabilità, di regola, comunque sussiste.

11 Responsabilità della corretta gestione dei rifiuti: il Produttore La legge (DL 152/2006 parte quarta) impone che la responsabilità della corretta gestione del rifiuto (raccolta, stoccaggio, trasporto e recupero o smaltimento finale) rimanga in capo al produttore del rifiuto! Nell Ateneo di Modena e Reggio Emilia per produttore/detentore deve intendersi non soltanto il soggetto dalla cui attività materiale sia derivata la produzione di rifiuti (Responsabile dell attività e collaboratori), ma anche il soggetto (Responsabile di Struttura) al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione ed a carico del quale sia quindi configurabile, quale titolare di una posizione definibile come di garanzia, l obbligo di provvedere allo smaltimento di detti rifiuti nei modi prescritti per legge (D.L. 92/2015 sentenza corte cassazione).

12 Sistema decentrato di gestione dei rifiuti speciali prodotti in UNIMORE - Responsabili (Centri, Dipartimenti, Uffici) - Addetti locali alla gestione Rifiuti (ALR)/Delegati SISTRI - Settore Consulenza Rifiuti (legislazione, contratti, verifica autorizzazioni, formazione e informazione)

13 Gestione rifiuti: Le Responsabilità delle Università Alla responsabilità del produttore iniziale di rifiuti dettata dalla legge si aggiunge la responsabilità dell Università, in quanto ente di servizio che finalizza la sua attività principalmente alla formazione delle nuove generazioni. Ciò impone alle Università comportamenti virtuosi ed esemplari e la diffusione di politiche improntate al rispetto dell ambiente. Le Università, in quanto produttori di rifiuti, non devono affidarsi ad operatori improvvisati, ma è indispensabile avvalersi di operatori seri, autorevoli ed in grado di fornire garanzie sulla qualità del trattamento dei RAEE ed informazioni dettagliate sul percorso che seguiranno nel loro fine vita, privilegiando, inoltre, azioni di riutilizzo, riciclaggio e recupero e lasciando come ultima soluzione quella dello smaltimento finale dei beni di cui intende disfarsi.

14 Grazie per l attenzione!!!

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