Parte I Dal concorso di persone al reato plurisoggettivo. 1 Concorso di persone nel reato e fattispecie più risoggettive di Valeria Montaruli

Transcript

1 I Gli Autori XIII Parte I Dal concorso di persone al reato plurisoggettivo 1 Concorso di persone nel reato e fattispecie più risoggettive 1. Modelli differenziati nella disciplina del concorso di persone nel reato 3 2. La struttura oggettiva del concorso di persone nel reato: a) pluralità di a- genti; b) realizzazione della fattispecie oggettiva di reato; e) contributo di ciascun concorrente alla realizzazione dello scopo comune 5 3. Il contributo di ciascun concorrente nella fattispecie concorsuale: crisi della causalità e prospettazioni alternative 6 4. Ambito di efficacia e limiti operativi del concorso materiale e morale 7 5. Una particolare forma di concorso morale: la figura dell'agente provocatore. Le speciali cause di non punibilità previste dalla legge n. 49/2006 e dalla legge n. 146/ Cenni sull'elemento psicologico nella fattispecie concorsuale Ammissibilità del concorso doloso nel delitto colposo e del concorso colposo in delitto doloso 13 Rassegna di giurisprudenza 15 2 Profili problematici nella fattispecie concorsuale di Paolo Brigante e Valeria Montaruli 1. La fattispecie dell'autore mediato come esempio di concorso doloso nel reato colposo 19

2 Vili 2. La cooperazione colposa: struttura e ambito applicativo dell'art. 113 c.p Concorso nel reato omissivo e concorso mediante omissione. La posizione di garanzia Il concorso anomalo e il mutamento del titolo di reato per taluno dei concorrenti: gli artt. 116 e 117 c.p Rapporti tra concorso di persone e reati plurisoggettivi 34 Rassegna di giurisprudenza 41 Parte II Dall'associazione per delinquere all'associazione di stampo mafioso 1 L'associazione per delinquere e Giovanni Abbattista 1. Associazione per delinquere e bene giuridico tutelato. Carattere di permanenza del vincolo associativo Reato associativo e concorso di persone I rapporti tra associazione per delinquere e concorso nei delitti-scopo. La clausola «per ciò solo» Le singole ipotesi di condotta descritte nella fattispecie associativa. In particolare, la condotta di partecipazione La responsabilità dell'associato per i delitti-scopo La reviviscenza del dibattito sulla responsabilità dei «capi» per i delitti-fine: l'omicidio Biagi e Cass., sez. V, 27 marzo 2008, n La configurabilità del concorso esterno nei reati associativi. Rinvio Problemi applicativi: la continuazione criminosa, la determinazione del giudice competente L'associazione a fini di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico. I rapporti con la banda armata 70 Rassegna di giurisprudenza 86 2 L'associazione di tipo mafioso 1. La rado della fattispecie 93

3 IX 2. La struttura dell'associazione di tipo mafioso Il «metodo mafioso» Lo sfruttamento della «forza d'intimidazione del vincolo associativo» e la «condizione di assoggettamento e di omertà» Le finalità tipiche dell'associazione di tipo mafioso. Il bene giuridico tutelato Le condotte degli associati e le figure del promotore, del dirigente, dell'organizzatore e del partecipe Profili probatori relativi alla sussistenza e appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso L'elemento soggettivo del reato La responsabilità dei partecipi per la commissione dei reati-fine La natura del reato: la permanenza e la continuazione con i delitti-scopo Le circostanze speciali. In particolare, la circostanza aggravante di cui all'art. 7, d.l. 13 maggio 1991, n. 152 e l'attenuante della dissociazione Elementi costitutivi dell'associazione a fini di spaccio di stupefacenti e rapporti tra la fattispecie di cui all'art. 416 bis c.p. e quella di cui all'art. 74 d.p.r. n. 309/ Il concorso esterno. Rinvio La camorra e le altre associazioni richiamate nell'ultimo comma dell'art. 416 bis c.p. Caratteri delle organizzazioni di stampo mafioso diffuse sul territorio Le modifiche introdotte nel tessuto dell'art. 416 bis c.p. dal «pacchetto sicurezza» e dal «collegato sicurezza». Le associazioni straniere Profili di diritto minorile. I provvedimenti nei confronti dei «figli della mafia» 133 Rassegna di giurisprudenza II concorso esterno in associazione mafiosa: gli orientamenti giurisprudenziali e il patto politico-mafioso 1. Distinzione tra reati plurisoggettivi e concorso eventuale. Il problema del concorso esterno nei reati associativi Le argomentazioni della sentenza Demitry Le evoluzioni giurisprudenziali conseguenti alla sentenza Demitry Il patto politico-mafioso Lo «sdoganamento» del concorso esterno nella giurisprudenza delle Sezioni Unite. Le sentenze Carnevale e Mannino La giurisprudenza di merito ed il patto politico-mafioso 189

4 X 7. La questione della contiguità tra mafia e imprenditori 193 Rassegna di giurisprudenza 197 Parte MI Le misure di prevenzione patrimoniali e l'amministrazione dei patrimoni aggrediti 1 Le misure di prevenzione patrimoniali e l'aggressione dei patrimoni dei sodalizi mafiosi 1. L'evoluzione della normativa antimafia e la nascita delle misure di prevenzione patrimoniali L'aggressione del patrimonio illecito e le modalità di accertamento dell'illiceità Le tipologie di sequestro di prevenzione La confisca come strumento di contrasto alla criminalità mafiosa. Le variegate forme di confisca previste nell'ordinamento giuridico nazionale La nozione di appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso nella normativa prevenzionale antimafia L'ampliamento dell'ambito di applicazione delle misure di prevenzione patrimoniale apportato da cosiddetto «collegato sicurezza» del luglio I rapporti tra le misure patrimoniali e le misure di prevenzione personali. La morte del proposto nel corso del procedimento ed il recepimento dell'elaborazione giurisprudenziale nella novella del Rinvio I presupposti e l'onere probatorio nel procedimento di prevenzione. Le modifiche introdotte dal «pacchetto sicurezza» Presupposti per l'applicazione delle misure di prevenzione antimafia ai sensi del nuovo art. 2 bis, comma 6 bis, legge n. 575/ L'impresa mafiosa e la tutela dei terzi di buona fede. La confisca per equivalente e la declaratoria di nullità dei trasferimenti fittizi ai terzi L'estensione dell'applicabilità delle misure patrimoniali ai soggetti pericolosi di cui all'art. 1, nn. 1 e 2, legge n. 1423/ Il sequestro e la confisca di cui all'art. 12 sexies, d.l. n. 306/ Le modifiche introdotte dal «pacchetto sicurezza» e dal «collegato sicurezza» alla confisca ex art. 12 sexies 282 Rassegna di giurisprudenza 284

5 XI pii- I profili di criticità del sistema delle misure di prevenzione patrimoniali dopo le riforme sulla «sicurezza pubblica». In particolare: l'estensione del perimetro soggettivo di operatività, la sopravvivenza ultra mortem del modulo ablativo e la caduta del principio di accessorietà di Giovanni Abbattista 1. Il modulo ablativo prevenzionale nel vigente assetto normativo: profili di criticità del sistema dopo il «pacchetto sicurezza» del 2008 ed il «collegato sicurezza» del Il procedimento applicativo e la rimodulazione dei poteri di impulso L'estensione del perimetro soggettivo di operatività del modulo ablativo Le origini e l'evoluzione del sistema: la fondamentale legge prevenzionale, gli anni di piombo e la «legge Reale», le misure patrimoniali antimafia e la «legge Rognoni-La Torre» La natura giuridica del rinvio operato dall'art. 19 della legge n. 152/1975 e l'introduzione dell'art. 14 della legge n. 55/ L'intervenuta abrogazione, ad opera della legge n. 125/2008, dell'art. 14 della legge n. 55/1990: generalizzazione indiscriminata del modello ablativo o vuoto normativo sopravvenuto? Verso l'ampliamento della platea dei destinatari: Cass., sez. I, n. 6000/2009, Ausilio I profili di diritto intertemporale e l'applicazione retroattiva della novella Il decesso del proposto nelle more del procedimento: la sopravvivenza ultra mortem del modulo ablativo prevenzionale Il superamento del principio di accessorietà. Un nodo interpretativo nelle pieghe della novella: pericolosità sociale del proposto e intervento ablativo prevenzionale Dopo la stagione delle riforme in materia di «sicurezza pubblica»: un sistema in bilico tra funzionalità e garantismo 361 Rassegna di giurisprudenza Amministrazione giudiziaria e confisca ex lege n. 575/1965: aspetti gestionali, societari ed adempimenti tributari di Antonio Polignano 1. Scopi dell'amministrazione giudiziaria: importanza e compiti dell'amministratore giudiziario nella legge antimafia Diverse tipologie di patrimoni confiscati Patrimoni «statici» 384

6 XII 2.2. Patrimoni costituiti da aziende Gestione indiretta dell'azienda sequestrata Gestione diretta dell'azienda sequestrata 387 Sub a) Programmi (piano previsionale o budget) 389 Sub b) I debiti ante e post sequestro e la tutela dei diritti dei terzi 390 Sub e) I debiti personali del proposto 394 Sub d) Effetti del sequestro sui rapporti giuridici in essere Cessione, liquidazione o fallimento dell'azienda o società oggetto di sequestro Gestione congiunta Documentazione delle operazioni di gestione nel sequestro di azienda Amministrazione giudiziaria di partecipazioni di maggioranza o di minoranza delle società di capitali Amministrazione di quote di società di persone Sospensione temporanea dall'amministrazione dei beni Relazione particolareggiata dell'amministratore giudiziario Il rendiconto dell'amministratore giudiziario Compenso dell'amministratore giudiziario Adempimenti fiscali delle amministrazioni giudiziarie Adempimenti gestionali in fase di confisca: la destinazione dei beni Le recenti novità legislative: Pacchetto sicurezza del 2008 e Fondo Unico Giustizia Collegato sicurezza del luglio Considerazioni finali 425 Appendice di aggiornamento: Finanziaria Appendice normativa e fonti subprimarie 429 fonti giurisprudenziali 471 Bibliografia 481