I RISULTATI DI INDAGINI PLURIENNALI SULLO STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI IN PROVINCIA DI VERONA
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1 I RISULTATI DI INDAGINI PLURIENNALI SULLO STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI IN PROVINCIA DI VERONA A cura di: Ottorino Piazzi Attilio Tacconi Dipartimento Provinciale ARPAV di Verona Introduzione L acqua, fino a pochi anni or sono, a causa della sua relativa abbondanza, non era considerata, per se stessa, un bene economico, ma era considerato tale solo la possibilità di utilizzarla. In altri termini, salvo che in zone molto aride, l acqua era spesso più abbondante di quanta se ne potesse utilizzare. Ad esempio, per l agricoltura, che era ed è ancora, di gran lunga, l attività umana che richiede maggiori quantitativi di acqua, il limite non era dato tanto dal fatto che vi fosse una certa disponibilità di acqua, quanto dal costo elevatissimo delle opere necessarie per accumularla e trasportarla dal luogo in cui era disponibile a quello dove era richiesta. Un discorso analogo vale per il potere diluente dei corpi idrici utilizzati per il recapito finale dei rifiuti delle comunità che, salvo casi particolari, attribuibili a forti concentrazioni di popolazione presso corsi d acqua di modesta portata, o alla presenza di opifici particolarmente inquinanti (concerie, macelli,..), era nel complesso assai poco sfruttato. Questo quadro è andato progressivamente modificandosi con lo sviluppo tecnico ed economico degli ultimi due secoli ed a seguito dell esplosione demografica, che in cento anni ha anche raddoppiato, e in qualche caso triplicato, la popolazione delle principali nazioni occidentali. Le maggiori richieste di acqua per l agricoltura, l industria e l uso municipale da un lato e lo smaltimento dei rifiuti dall altro hanno provocato un impoverimento qualitativo e quantitativo della risorsa idrica. L attività di ARPAV di controllo delle acque L attività svolta dal Dipartimento provinciale di Verona dell ARPAV sul controllo delle acque deriva sia dall applicazione di leggi specifiche volte alla tutela delle stesse (o più spesso a tutela della salute delle persone che usano l acqua) sia, in parte, dalla necessità di conoscere, attraverso il monitoraggio dello stato di qualità dell acqua, le fonti di pressione specifiche che ne alterano le caratteristiche. L attività svolta può essere suddivisa in: - attività di monitoraggio sulla qualità dell acqua; - attività di controllo sulle fonti di pressione. L attività di monitoraggio sulla qualità dell acqua si suddivide in: - monitoraggio dello stato di qualità ambientale chimico, biologico e microbiologico; - monitoraggio della qualità in funzione di usi specifici della risorsa idrica quali l uso potabile, l uso irriguo, la balneazione e l idoneità alla vita dei pesci. L attività di controllo sulle fonti di pressione si suddivide in: - attività di controllo degli scarichi da insediamenti produttivi o da pubblici depuratori; - attività di controllo sulla gestione degli impianti di smaltimento rifiuti (discariche, stoccaggi ecc) - attività di controllo sugli smaltimenti dei liquami zootecnici. 1
2 Stato di qualità ambientale IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA Stato di qualità biologico Idoneità alla vita dei pesci Idoneità al consumo umano IL CONTROLLO DELLE ACQUE Idoneità alla balneazione IL CONTROLLO DELLE FONTI DI PRESSIONE Controlli sulle acque di scarico Controlli sulla gestione delle discariche Controlli sullo spargimento di liquami 2
3 IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA Monitoraggio ambientale dei corpi idrici significativi Il controllo è regolato dall allegato 1 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n La legge prevede il monitoraggio e la successiva classificazione, in classi di qualità, dei corpi idrici significativi al fine di valutare quali dovranno essere sottoposti ad azione di risanamento al fine di farli rientrare progressivamente nella classe di qualità migliore. Lo stato ambientale di un corpo idrico è classificato con il seguente ordine: Elevato Buono Sufficiente Scadente Pessimo Sono classificati significativi: - i corsi d acqua naturali di primo ordine, ossia recapitanti direttamente in mare, con superficie imbrifera superiore a 200 Km 2 ; - i corsi d acqua di secondo ordine, o superiore, con superficie del bacino imbrifero superiore a 400 Km 2. In provincia di Verona risultano significativi il fiume Adige, il fiume Mincio ed il Canal Bianco. Sono stati inoltre assoggettati a monitoraggio i fiumi Togna e Fratta, anche se non rientrano nella classificazione di corpi idrici significativi, perché caratterizzati da un carico inquinante elevato, i cui effetti hanno negativo riscontronell uso irriguo delle loro acque. La classificazione del corpo idrico è stata effettuata dopo un periodo di monitoraggio della durata di 2 anni. I controlli per l analisi chimica, chimico-fisica e microbiologica hanno avuto frequenza mensile, mentre i controlli per la misura della qualità biologica (indice biotico esteso) cadenza stagionale. I controlli effettuati nel 2001 hanno portato alla classificazione dello stato ambientale dei corsi d acqua come riportato in figura: FIUME ADIGE FIUME MINCIO FIUME TOGNA FIUME FRATTA CANAL BIANCO Sufficiente Buono Scadente Scadente Sufficiente Il fiume Togna - Fratta ed il fiume Adige mantengono la classificazione dello stato ambientale dell anno precedente. Il Canal Bianco ed il fiume Mincio invece presentano uno stato ambientale che risulta migliorato rispetto all anno precedente passando rispettivamente dallo stato sufficiente a buono per il Mincio e da scadente a sufficiente per il Canal Bianco. 3
4 Il monitoraggio dei corsi d acqua per la definizione del livello di inquinamento da macrodescrittori Al fine di approfondire la conoscenza sullo stato di qualità della rete idrica del territorio provinciale, si è esteso il monitoraggio, oltre ai corpi idrici significativi, anche ad altri corsi d acqua del territorio provinciale. Una parte di questi corsi d acqua è stata inserita nel programma regionale di monitoraggio dei fiumi, mentre una seconda parte è stata inserita nel programma provinciale di monitoraggio. Su tali corsi d acqua si è rilevato il livello di inquinamento mediante l utilizzo dei macrodescrittori previsti dal Decreto legislativo 152/99: Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Ossigeno disciolto, BOD 5, COD, Fosforo totale ed Escherichia Coli. A cinque diversi intervalli di concentrazione, associati ad ogni macrodescrittore, sono assegnati dei punteggi (variabili tra 5 ed 80) che, sommati tra loro, danno un valore che individua il livello di inquinamento del corso d acqua: Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello <60 Il livello 1 indica un basso livello di inquinamento mentre il livello 5 indica un alto livello di inquinamento. In figura sono riportati i risultati del monitoraggio svolto nel corso dell anno 2001: ogni corso d acqua monitorato viene rappresentato con il colore corrispondente al livello misurato. 4
5 Il monitoraggio dei corsi d acqua per la definizione della classe di qualità biologica Il monitoraggio biologico dei principali corsi d acqua della provincia di Verona è stato effettuato attraverso l applicazione dell Indice Biotico Esteso I.B.E., sulla base di quanto previsto anche dalla vigente normativa in materia (D.Lgs. 152/99 e sue modifiche). Tale metodologia di analisi permette di dare un giudizio sintetico di qualita, sullo stato di salute di un corso d acqua, tramite un valore numerico, il valore di I.B.E.. Nella metodica I.B.E. si utilizza la comunita biologica dei macroinvertebrati bentonici, ossia quell insieme di invertebrati, visibili ad occhio nudo, che vivono stabilmente in un corso d acqua: larve e adulti di insetti, molluschi, crostacei, tricladi, oligocheti e irudinei. Essa si basa sul principio, secondo cui le comunita animali bentoniche reagiscono al variare del grado di inquinamento e delle alterazioni ambientali, secondo un determinato succedersi di eventi: - decremento delle abbondanze relative fino alla scomparsa dei taxa piu sensibili all inquinamento; - diminuzione del numero dei taxa totali presenti; - aumento delle abbondanze relative dei taxa piu tolleranti nei confronti dell inquinamento. Le classi di qualità biologica, da 1 a 5, dove 1 è la classe migliore e 5 la classe peggiore, sono ottenute raggruppando i valori di I.B.E. sotto riportati: Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 > , 2, 3 In figura sono riportati i risultati del monitoraggio I.B.E. svolto nel corso dell anno 2001: ogni corso d acqua monitorato viene rappresentato con il colore corrispondente alla classe biologica rilevata. 5
6 Il monitoraggio dei corsi d acqua per la verifica di idoneità alla vita dei pesci salmonicoli e ciprinicoli Tale attività di controllo è regolata dall Allegato 2 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n. 152 ed è gestita dal Settore Faunistico Ambientale del Servizio Caccia e Pesca della. L attività di ARPAV consiste nel prelievo e nell analisi chimica di campioni di acqua, con frequenza mensile, e nell analisi dell Indice Biotico Esteso con frequenza annuale nei corsi d acqua designati e non ancora completamente idonei alla vita dei pesci salmonicoli e ciprinicoli. I corsi d acqua controllati nel corso del 2001 e la relativa classificazione sono di seguito riportati: Rio Mondrago Torrente Antanello Fossa Baldona Torrente Tramigna Acqua salmonicola Acqua salmonicola Acqua ciprinicola Acqua salmonicola Dall analisi dei dati dei controlli effettuati nel corso dell anno passato, nessuno dei corsi d acqua è risultato conforme per tutti i parametri stabiliti nel Decreto Legislativo 152/99. 6
7 Il monitoraggio quantitativo delle acque sotterranee A partire dal mese di maggio del 1999 è iniziata, a livello regionale, la campagna di monitoraggio qualiquantitativo delle acque sotterranee, come previsto dal Decreto Legislativo 152/99. I pozzi sottoposti a controllo fanno parte delle rete di controllo messa a punto dalla Regione Veneto per l elaborazione del Piano Regionale di Risanamento delle Acque nel Nel territorio della provincia di Verona sono sottorposti a controllo quantitativo, ossia alla misura del livello statico, 24 pozzi dei quali 6 di tipo artesiano e 18 di tipo freatico. La misurazione del livello statico della falda avviene con frequenza trimestrale. Nei grafici sotto riportati, sono rappresentanti gli andamenti misurati nel tempo, dei livelli statici di cinque pozzi caratteristici. Livello statico 15 14, ,5 13 Pozzo freatico - Pressana Livello statico 18 17, , ,5 Pozzo Artesiano - Nogara Livello statico 75, ,5 74 Pozzo freatico - Peschiera del Garda Livello statico 9,5 9 8,5 8 7,5 7 Pozzo Artesiano - Castagnaro Livello statico Pozzo freatico - Vago di Lavagno 7
8 Il monitoraggio qualitativo delle acque sotterranee: i nitrati La principale causa di degrado della risorsa idrica sotterranea è dovuta alla presenza di ioni nitrato in soluzione. La concentrazione dei nitrati è massima nelle falde superficiali e decresce scendendo verso livelli di falda sempre più bassi. Le fonti di nitrati sono per il 63% la zootecnia, il 21% gli scarichi civili, l 11% le altre attività ed infine il 5% deriva dall attività del suolo. Il DPR 236/88, che pone i limiti di qualità perché un acqua possa essere utilizzata a scopo potabile, fissa, per lo ione nitrato, il limite di 50 mg/l. Mentre tale valore è largamente superato nel caso di acque sotterranee superficiali, in maniera pressochè ubiquitaria sul territorio provinciale, nelle acque sotterranee profonde (oltre gli 80 m di profondità dal piano campagna) si sono rilevati superamenti nella sola zona del comune di Grezzana.. Nelle figura è riportata la mappa delle concentrazioni medie di nitrati misurate in acque sotterranee profonde ed in sorgenti, nel territorio provinciale di Verona, nel corso del
9 Il controllo sugli scarichi degli impianti di depurazione pubblici. La principale causa di degrado delle acque superficiali è dovuta alla presenza di scarichi da insediamenti civili e produttivi: il controllo del rispetto dei limiti degli scarichi è diventata la principale forma di tutela dal degrado della risorsa idrica. Il sistema pubblico di depurazione delle acque reflue comprende: - impianti autorizzati a trattare acque esclusivamente da insediamenti domestici; - impianti autorizzati a trattare acque reflue miste sia civili che industriali; - sistemi di trattamento con sola vasca Imhoff; - sistemi di collettamento del refluo civile sprovvisti di qualsiasi trattamento finale. Il sistema degli impianti pubblici presenti nel territorio provinciale veronese è costituito da 69 impianti di depurazione, 35 vasche Imhoff e 11 condotte fognarie. Dall analisi della distribuzione del carico inquinante trattato si rileva che: - il 72% viene trattato in impianti con potenzialità superiore a A.E. (3 impianti); - il 19% viene trattato in impianti con potenzialità compresa tra e A.E. (11 impianti); - l 8,4% viene trattato in impianti aventi potenzialità inferiore ai A.E. (55 impianti). Nel corso del 2001 il Dipartimento ARPAV ha effettuato il controllo di 49 scarichi di impianti pubblici di depurazione tori, contro i 69 presenti nel territorio provinciale. All atto del controllo sono risultati non conformi ai limiti imposti 8 scarichi. Scarichi da impianti pubblici di depurazione controllati nel 2001 risultati non regolamentari 7% Scarichi da impianti pubblici di depurazione controllati nel % Il controllo degli scarichi prodotti da insediamenti produttivi ha riguardato 49 scarichi sui 250 autorizzati dalla. Sui controlli eseguiti alle acque di scarico, 14 campioni sono risultati non regolamentari perche contenenti una o più sostanze in concentrazione superiore a quella imposta dalla normativa in vigore (tab.a della Legge Merli o Tab. 3 dell allegato 5 del D.Lgs 152/99). Numero scarichi da insediamenti produttivi controllati nel 2001 non regolamentari 4% Scarichi da insediamenti produttivi controllati nel % 9
10 ATTIVITA SVOLTA DA ARPAV NEL 2001 NEL CONTROLLO DELLE ACQUE Numero punti di rilevamento o siti N. campioni prelevati N. campioni analizzati Monitoraggio ambientale dello stato chimico corsi d acqua superficiali Monitoraggio ambientale dello stato biologico corsi d acqua superficiali Il controllo idoneità vita pesci sui corsi d acqua superficiali Il controllo per la valutazione della qualità ambientale del lago di Garda Il controllo per la verifica idoneità balneazione del lago di Garda I controlli per la sorveglianza algale del lago di Garda Il controllo dei sedimenti del lago di Garda I controlli per le acque del lago di Garda destinate al consumo umano 8 72 Rete di rilevamento per monitoraggio corpi idrici sotterranei Il controllo delle acque destinate al consumo umano 3123 Il controllo delle acque di piscina 351 Il controllo delle acqua minerali Il controllo degli scarichi degli impianti pubblici di depurazione Il controllo sugli scarichi delle vasche Imhoff e sulle condotte fognarie Il controllo delle acque reflue industriali Interventi in emergenza per casi di inquinamento delle acque
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