1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME)
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1 1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME) 1.1. ADEMPIMENTI E RESPONSABILITÀ PER LE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO TAB B1 RUOLI DEI SOGGETTI CHE HANNO COMPETENZA NELL ESECUZIONE DELLO SME SOGGETTI Gestore dell impianto NOMINATIVO DEL REFERENTE Carlo Iozzi Autorità Competente Autorità di Controllo Provincia di Siena ARPAT Siena 1.2. EMISSIONI IN ARIA Emissioni convogliate (significative): assenti. Sistemi di abbattimento delle emissioni (convogliate e non): TAB B2 SISTEMI DI ABBATTIMENTO Origine Capannone disidratazione fanghi e ricezione bottini (E1) Emissioni odorigene reflui sottoposti ai trattamenti Sistema di abbattimento Biofiltro (sempre inserito letto unico di scorze di corteccia di pino) Biofiltro (inserito in sovraccarico - letto a 2 strati di carbone granulare e compost) Biofiltro (non allacciato, di riserva e di emergenza, uguale al n. 2) Biofiltro liquido costituito dalle vasche di aerazione di manutenzione Rivoltamento parte superiore del letto ( 1 ) Sostituzione completa del materiale filtrante ( 1 ) Controllo soffianti e sostituzione diffusori di fondo Periodicità della manutenzione Ogni 2 anni Ogni 5 anni Ogni 3 mesi Ogni 2 anni di controllo Controllo sistema di umidificazione a valle e della superficie del letto, controllo percolato e ph percolato Controllo resistenza specifica Filtro aria, livello olio Resistenza specifica Frequenza controllo registrazione comunicazione trimestrale trimestrale Trimestrale trimestrale - - ( 1 ) Le indicazioni del costruttore in merito alla frequenza e alla modalità di manutenzione degli impianti di abbattimento dovranno essere conservate insieme al registro di manutenzione degli impianti di abbattimento e dovranno essere rese disponibili ogni qualvolta ne venga fatta richiesta dagli organismi di controllo previsti dalla normativa vigente. Nel caso in cui la Ditta non sia in possesso delle suddette indicazioni, la frequenza di manutenzione degli impianti di abbattimento, necessaria per la specifica lavorazione, dovrà essere certificata da un tecnico abilitato e controfirmata dal legale rappresentante.
2 ( 2 ) Ogni interruzione del funzionamento degli impianti di abbattimento, quale ne sia la causa (manutenzione ordinaria o straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell impianto produttivo, ecc.) deve essere annotata nell apposito registro redatto come da Appendice II dell All. VI alla Parte Quinta del D.Lgs. 152/06. ( 3 ) Dovrà essere adottato un registro per gli interventi di manutenzione degli impianti di abbattimento, con pagine numerate, firmate dal responsabile dell impianto e bollate da questo Servizio Ambiente. Il registro deve essere reso disponibile ogni qualvolta ne venga fatta richiesta dagli organismi di controllo previsti dalla normativa vigente. ( 4 ) Qualora il gestore accerti malfunzionamenti o avarie/anomalie di funzionamento dell impianto di trattamento delle emissioni, deve: 1. informare entro le 8 ore successive questo Servizio Ambiente ed il Dipartimento Provinciale A.R.P.A.T. di Siena; 2. adottare le misure necessarie per garantire il ripristino della conformità nel più breve tempo possibile e né dà informazione a questo Servizio Ambiente e Dipartimento Provinciale A.R.P.A.T. di Siena. TAB B3 EMISSIONI DIFFUSE Origine Inquinanti emessi Punto di controllo Emissioni trattamento rifiuti liquidi e liquami S.O.V. Capannone disidratazione fanghi Lato nord - ingresso Stazione carburanti Lato est linea ferroviaria Stazione ecologica Comune Chiusi Metodo misura/stima Frequenza registrazione comunicazione ( 1 ) Metodologia di campionamento con campionatori passivi, costituiti da contenitori con sostanze assorbenti (tipo carbone attivo) e monitoraggi simultanei in diverse postazioni per lunghi periodi. ( 2 ) Dovrà essere adottato un registro per gli autocontrolli delle emissioni, con pagine numerate, firmate dal responsabile dell impianto e bollate da questo Servizio Ambiente. 1. La data, l orario ed i risultati degli autocontrolli, le caratteristiche di marcia degli impianti nel corso del prelievo devono essere annotati nell apposito registro, ed i relativi certificati di campionamento dovranno essere custoditi all interno del registro stesso. 2. Il registro deve essere reso disponibile ogni qualvolta ne venga fatta richiesta dagli organismi di controllo previsti dalla normativa vigente. ( 3 ) I risultati degli autocontrolli dovranno essere inviati all A.R.P.A.T. ed a questo Servizio Ambiente, entro 60 giorni dalla loro effettuazione. Gestione delle fasi di avvio e di arresto dell impianto: l impianto di depurazione funziona in continuo SCARICHI IDRICI Scarichi idrici industriali: TAB B4 INQUINANTI MONITORATI
3 Sigla Punto emissione Parametro E1 Scarico impianto di depurazione Sistema utilizzato Frequenza ( 4 ) Metodi di rilevamento Unità di misura Incertezza associata registrazione comunicazione ph Giornaliera - ( 1 ) BOD Settimanale mg/l ( 1 ) COD Giornaliera mg/l ( 1 ) Cloruri Cl - Giornaliera mg/l ( 1 ) Azoto totale Mensile mg/l ( 1 ) Ammoniaca N-NH 4 + Giornaliera mg/l ( 1 ) Nitrati N-NO 3 Giornaliera mg/l ( 1 ) Nitriti N-NO 2 Giornaliera mg/l ( 1 ) Arsenico Mensile µg/l ( 1 ) Cadmio Mensile µg/l ( 1 ) Mercurio Mensile µg/l ( 1 ) Nichel Mensile µg/l ( 1 ) Piombo Mensile µg/l ( 1 ) Rame Giornaliera µg/l ( 1 ) Zinco Giornaliera µg/l ( 1 ) Fosforo Mensile mg/l ( 1 ) Solfati Giornaliera mg/l ( 1 ) Solidi sospesi totali Settimanale mg/l ( 1 ) Floruri Mensile mg/l ( 1 ) Cromo totale Settimanale mg/l ( 1 ) Idrocarburi totali Mensile mg/l ( 1 ) ( 1 ) Dovrà essere adottato un registro degli autocontrolli del sistema di trattamento dei reflui, con pagine numerate, firmate dal responsabile dell impianto e bollate da questo Servizio Ambiente, dove dovranno essere annotati risultati analitici e relative procedure di campionamento. ( 2 ) Dovrà essere adottato un libro marcia dell impianto di depurazione, con pagine numerate, firmate dal responsabile dell impianto e bollate da questo Servizio Ambiente, nel quale annotare: 1. il nominativo del responsabile dell impianto; 2. le varie fasi di gestione e manutenzione dell impianto sia ordinarie che straordinarie; 3. annualmente, sia i volumi totali di acqua trattata, con l indicazione delle relative fonti di approvvigionamento, dell effettiva lettura e del numero di matricola dei contatori volumetrici usati per questa determinazione; sia i volumi effettivamente scaricati, indicando il corpo recettore e la causa dell eventuale non rispondenza nei confronti dei volumi prelevati
4 ( 3 ) I risultati degli autocontrolli dovranno essere inviati all A.R.P.A.T. ed a questo Servizio Ambiente, entro 60 giorni dalla loro effettuazione. ( 4 ) Semestralmente è previsto un controllo completo dello scarico da parte di ARPAT. Sistemi di depurazione: dovrà essere comunicato all ARPAT ed a questo Servizio Ambiente ogni guasto o disfunzione nel sistema di trattamento delle acque. Nella comunicazione dovranno essere indicati: a) descrizione dell inconveniente con data e ora in cui è stato riscontrato, b) tempi di ripristino, c) provvedimenti adottati per minimizzare l impatto sul corpo idrico recettore. Alla ripresa del normale funzionamento del sistema di trattamento dovrà essere trasmessa una relazione conclusiva sull incidente. In caso di manutenzione ordinaria o straordinaria dell impianto dovrà essere data comunicazione preventiva a questo Servizio Ambiente ed al Dip. A.R.P.A.T RIFIUTI TAB B5 CONTROLLO QUANTITÀ DEI RIFIUTI GESTITI CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO UNITÀ DI MISURA QUANTITÀ PRODOTTA FREQUENZA CONTROLLO Tutti Rifiuti in ingresso t/a Ad ogni ingresso all impianto MODALITÀ RILEVAMENTO Dal formulario di trasporto e tramite pesata TAB B6 CONTROLLO QUALITÀ DEI RIFIUTI GESTITI CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO TIPO CONTROLLO FREQUENZA CONTROLLO Prelievo aliquota Sempre Gruppi I, II e III Rifiuti in ingresso Analisi completa: ph, COD, TOC, conducibilità, Azoto tot, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zi, F, SO 4 Trimestrale a campione Prelievo aliquota Sempre Gruppi IV, V, VI, VII e VIII Rifiuti in ingresso Analisi completa: ph, COD, TOC, conducibilità, Azoto tot, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zi, F, SO 4 Mensile a campione Rifiuti provenienti da attività di trattamento parziale Effluente del trattamento biologico percolati in ingresso ph, COD, NH 4, Cu, Zn, Pb, Cr tot Giornaliero Effluente dai trattamenti chimico- fisici ph, COD, NH 4, Cl -, Cu, Zn, Pb, Cr tot Giornaliero
5 TAB B5 CONTROLLO QUANTITÀ DEI RIFIUTI PRODOTTI CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO UNITÀ DI MISURA QUANTITÀ PRODOTTA Vaglio t/a Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane t/a Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce Fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, diversi da quelli di cui alla voce Filtri dell olio t/a Ferro t/a Imballaggi in plastica t/a Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio t/a t/a t/a FREQUENZA CONTROLLO MODALITÀ RILEVAMENTO TAB B5 CONTROLLO QUALITÀ DEI RIFIUTI PRODOTTI CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO FREQUENZA CONTROLLO TIPO CONTROLLO Vaglio Trimestrale Idrocarburi, BTEX, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zn Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce Trimestrale %SS, Idrocarburi, BTEX, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zn Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane trimestrale %SS, Cu, Zn, Pb, idrocarburi totali Fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, diversi da quelli di cui alla voce Trimestrale %SS, Idrocarburi, BTEX, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zn 1.5. RUMORE La valutazione di impatto acustico sarà aggiornata nel caso di modifiche apportate all impianto che possano modificare il clima acustico dell area limitrofa allo stabilimento.
6 2. CONTROLLO DELL IMPIANTO IN ESERCIZIO 2.1. AUTOCONTROLLI DI COMPETENZA DEL GESTORE DELL IMPIANTO (RIEPILOGO) Macroattività Dettaglio attività Frequenza Rifiuti in ingresso Prelievo aliquota Sempre Analisi Trimestrale a campione (Gruppi I, II e III) Analisi Mensile a campione (Gruppi IV, V, VI, VII e VIII) Dicembre Novembre Ottobre Settembre Agosto Luglio Giugno Maggio Aprile Marzo Febbraio Gennaio NOTE Parametri: ph, COD, TOC, conducibilità, Azoto tot, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zi, F, SO 4 Parametr: ph, COD, TOC, conducibilità, Azoto tot, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zi, F, SO 4 Rifiuti provenienti Effluente dal trattamento biologico da attività di percolati in ingresso Giornaliera Parametri: ph, COD, NH 4, Cu, Zn, Pb, Cr tot trattamento parziale Effluente dei trattamenti chimico-fisici Giornaliera Parametri: ph, COD, NH 4, Cl -, Cu, Zn, Pb, Cr tot Giornaliera Parametri: COD, NH 4, NO 2, NO 3, Cl -, SO 4, Cu, Zn Settimanale Parametri: Solidi Sospesi Totali, Pb, Cr tot Mensile Parametri: BOD 5, Fosforo totale, F -, As; Cd; Hg, Ni, Idrocarburi totali Effluente finale Rifiuti prodotti da avviare a trattamento Monitoraggio acque sotterranee (n 3 piezometri) Controlli qualità Analisi Parametri: ph, COD, TOC, conducibilità, Cl -, Azoto tot, NH 4, Trimestrale NO 2, NO 3, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zi, F, SO 4, idrocarburi, BTEX, Hg Semestrale Controllo completo scarico Trimestrale Parametri: idrocarburi, BTEX, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zn Fanghi Trimestrale Parametri: idrocarburi, BTEX, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zn Vaglio Trimestrale Parametri: idrocarburi, BTEX, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zn Fanghi Trimestrale Parametri: %SS; Cu; Zn, Pb, Idrocarburi totali Fanghi Soggiacenza della falda Trimestrale analisi Semestrale Parametri: ph, COD, TOC, conducibilità, Cl -, Azoto tot, NH 4, NO 2, NO 3, As, Cd, Cr tot, Ni, Pb, Cu, Zi, F, SO 4 Vasche di areazione impianto a fanghi Giornaliera Parametri: Ossigeno Disciolto, T, velocità di sedimentazione attivi finale Settimanale Parametri: SST, SVI, osservazione microrganismi al microscopio Relazione su entrate e uscite discriminate per CER, gruppi omogenei, linee, trattamenti Semestrale Rendicontazione sulla gestione Report Relazione su emissioni, risultati analitici ecc Come da prescrizione atto
7 1.1. ATTIVITÀ PREVISTE E RICHIESTE DA PARTE DELL AUTORITÀ DI CONTROLLO Oltre agli autocontrolli previsti a carico del gestore dell impianto, sono previste le seguenti attività da parte dell Autorità di Controllo (ARPAT): una ispezione annuale dell impianto; analisi annuale completa dello scarico in acque superficiale; analisi annuale completa per i 3 piezometri; analisi annuale per 2 campioni di rifiuti in ingresso; analisi annuale per 3 campioni di rifiuti in uscita. 3. GESTIONE E COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO Il gestore si impegna a conservare su idoneo supporto informatico e/o registro tutti i risultati dei dati di monitoraggio e controllo per un periodo di almeno 5 anni. I risultati delle analisi previste dal presente piano di monitoraggio sono comunicati entro 60 giorni dalla loro effettuazione alla Provincia Ufficio Ambiente ed al Dipartimento Provinciale ARPAT di Siena. Entro il mese di aprile di ogni anno solare il gestore trasmette una sintesi dei risultati del Piano di Controllo (report annuale Ambientale) raccolti nell anno solare precedente ed una relazione che evidenzi la conformità dell esercizio dell impianto alle condizioni prescritte nell Autorizzazione Integrata Ambientale di cui il presente Piano è parte integrante.
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