Corso Integrato di Malattie Organi di Senso IV anno Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

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1 Dipartimento di Specialita Medico- Chirurgiche Sezione di Chirurgia Plastica Direttore: Prof. F. Mazzoleni Corso Integrato di Malattie Organi di Senso IV anno Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Prof. Franco Bassetto Prof. Associato Chirurgia Plastica Corso di Chirurgia Plastica Canale B Dove studiare: - Appunti di lezione - GRABB-SMITH : Chirurgia Plastica Ed. IDELSON NAPOLI 5 ed FREQUENZA : Reparto: Maschile-Femminile-Pediatrico-Centro Grandi Ustioni 4 Sale Operatorie Ambulatori Specialistici: - V Piano MONOBLOCCO OSPEDALIERO (tel.049/ ) Divisionale : Visite Medicazioni - Chir. Plastica Pediatrica - Chir. delle Ustioni - Chir. Mammaria - Oncologia Cutanea - Chir. della mano - Ulcere difficili - Chirurgia plastica dell Obesità Nel nostro Istituto sono attive diverse linee di Ricerca, alcune tra le quali nei seguenti ambiti: Colture cellullari (Ingegneria Tissutale) Rigenerazione Muscolare Anatomia dissetoria Microchirurgia Sperimentale Collaborazioni con Istituti di Ricerca: Harvard- Boston (USA) Ginevra (Svizzera) Fab (Fidia Advanced Biopolymers) Abano (Italia) Aachen (Germania) Parte metodologica: PROGRAMMA DI CHIRURGIA PLASTICA Principi generali di riparazione chirurgica Principi generali di ricostruzione chirurgica Fisiopatologia della guarigione delle ferite La guarigione chirurgica delle ferite La guarigione chirurgica di perdita di sostanza Meccanismi di attecchimento degli innesti (cute osso tendine vaso cartilagine) Meccanismi di allestimento di lembi (cutanei fasciali muscolari microchirurgici) Basi razionali della medicazione Tecniche e materiali di sutura (Corso Opzionale: Principi e tecniche di Sutura Chirurgica ) 1

2 Parte Clinica: La malattia ustione Fisiopatologia e principi di trattamento delle ulcere e delle piaghe Malformazioni congenite e acquisite Oncogenesi e trattamento dei principali tumori cutanei Classificazione e trattamento delle deformità principali Principi di riparo in traumatologia della mano Classificazione e trattamento delle principali patologie della mano CHIRURGIA PLASTICA Perché al IV anno di medicina? ricostruttiva? Chirurgia di Metodo estetica? MODALITA DI RIPARAZIONE E DI RICOSTRUZIONE NEL TRATTAMENTO DI: perdite di tessuto ustioni deficit anatomici complessi traumi del volto demolizioni oncologiche (testa, collo, arti) malformazioni congenite traumi della mano esiti cicatriziali deformanti inestetismi da invecchiamento RUOLO DELLA CHIRURGIA PLASTICA Influenzare le regole biologiche che controllano la guarigione delle ferite per: GUARIRE PRIMA GUARIRE MEGLIO Assicurare il migliore recupero morfofunzionale possibile ATTO CHIRURGICO terapia che rimuove o previene INCISIONE - ENUCLEAZIONE FERITA Lineare cavitaria GUARIGIONE DELLE FERITE spontanea indotta guidata. 2

3 FERITA e/o PERDITA DI SOSTANZA Interruzione della continuità corporale Superficiale/Profonda; lineari,contuse,lacere LA CHIRURGIA PARTECIPA O ASSUME UN RUOLO ATTRAVERSO LA SUTURA, NELL AMBITO DELLA GUARIGIONE DA FERITA interazione tra ambiente e omeostasi interna (perdita di liquidi, proteine, liquidi) L organismo tenta di riparare attraverso: meccanismi tissutali (endoteli, collagene IV e VII, etc.) meccanismi cellulari (fibroblasti, cheratinociti, leucociti, macrofagi) meccanismi di guarigione della ferita LA CHIRURGIA PLASTICA CONCORRE O HA RUOLO ESCLUSIVO NELLA GUARIGIONE CON RIPRISTINO MORFO- FUNZIONALE SE L ORGANISMO NON E IN GRADO DI RIPARARE DOVREMO AFFRONTARE: ULCERE PIAGHE ESITI CICATRIZIALI DESTRUENTI (Deformità) RUOLO DELLA CHIRURGIA PLASTICA Indurre una guarigione morfo-funzionale mediante: INNESTI DI CUTE SEMPLICI INNESTI DI CUTE A RETE COLTURE CELLULARI DI FIBROBLASTI E CHERATINOCITI LEMBI DI CUTE E SOTTOCUTE LEMBI FASCIOCUTANEI MIOFASCIOCUTANEI MUSCOLARI COMPOSITI PEDUNCOLARI COMPOSITI MICROCHIRURGICI 3

4 LA CHIRURGIA PLASTICA TENTA DI SOSTITUIRE L ORGANISMO IN CIO CHE SPONTANEAMENTE NON SA FARE COMPITO DELLA CHIRURGIA PLASTICA E IL RIPRISTINO DELLA NORMALITA MORFO-FUNZIONALE DEL CORPO COME NEL CASO DELLE DEFORMITA, CHE POSSONO ESSERE CLASSIFICATE IN: 1. CONGENITE 2. ACQUISITE 3. INESTETISMI da INVECCHIAMENTO 1. CONGENITE 2. ACQUISITE AGENESIE E MALFORMAZIONI: difetti di sviluppo con alterazioni di grado e costituzione diversa in forma e funzione LABIOSCHISI GNATOPALATOSCHISI SDR. GENETICHE (CROUZON,APERT) MALFORMAZIONI MANO (SINDATTILIE) POST TRAUMATICHE PERDITA DI SOSTANZA AMPUTAZIONE ONCOLOGICA DA USTIONE CICATRICI RETRAENTI BRIGLIE ARTICOLARI ECTROPION PALPEBRALE ALOPECIA 4

5 3. INESTETISMI DEFORMITA PIRAMIDE NASALE ORECCHIE AD ANSA IPOPLASIA LABBRA AGING VOLTO E COLLO (Blefarocalasi, ernie di grasso) IPOPLASIA MAMMARIA DEFORMITA MAMMARIA (Tuberosa, Sdr. Polland) IPERPLASIA MAMMARIA PTOSI MAMMARIA ADDOME A GREMBIULE LIPODISTROFIE AGING MANTELLO CUTANEO 5