Prof. Avv. Alfonso Celotto Ordinario di diritto costituzionale UniRoma3

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4 ART. 116, COMMA 3, COST. Destinatari della disposizione Materie oggetto del trasferimento Iter di approvazione rinforzato Le «altre Regioni», ossia quelle «non» a statuto speciale tutte le materie di potestà concorrente, ai sensi dall art. 117, comma 3, nonché: l organizzazione della giustizia di pace [art. 117, comma 2, lett. l)]; le norme generali sull istruzione [art. 117, comma 2, lett. n)]; tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali [art. 117, comma 2, lett. s)] legge dello Stato; iniziativa della Regione; sentiti gli enti locali; rispetto dei principi di cui all'art. 119 Cost.; approvazione a maggioranza assoluta; intesa fra lo Stato e la Regione

5 TENTATIVI FALLITI ( ) Toscana 2003 Lombardia 2006/2007 Veneto 2006/2007 Piemonte 2008 Proposta di delibera (n. 1237/2003) recante «autonomia speciale nel settore dei beni culturali e paesaggistici» Due atti di indirizzo (una risoluzione e una mozione) adottati dal Consiglio con lo scopo di impegnare la Giunta ad avviare un confronto con il Governo per giungere ad un intesa Documento approvato dal Consiglio a dicembre 2007, contenente le materie su cui avviare le trattative con il Governo Deliberazione del Consiglio regionale di approvazione di un documento di indirizzo per l avvio del procedimento

6 TENTATIVI PIÙ RILEVANTI ( ) Emilia Romagna No referendum Varie risoluzioni dell Assemblea legislativa (ottobre 2017 febbraio 2018) Lombardia Referendum Risoluzione del 7 novembre 2018 Avvio negoziati con il Governo Stipulazione di tre separati Accordi Preliminari (o Pre intese) con il governo Gentiloni Veneto Referendum Progetto legge statale n. 43 del 2017

7 Nello specifico... Non si è svolto il referendum popolare consultivo Emilia Romagna Risoluzione n dell Assemblea legislativa regionale del 3 ottobre 2017, che ha impegnato il Presidente della Regione ad avviare il negoziato con lo Stato in vari settori (lavoro, salute, territorio) In data 18 ottobre 2017 è stata sottoscritta una dichiarazione di intenti tra il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio dei Ministri Stipulazione dell Accordo Preliminare con il governo Gentiloni (28 febbraio 2018) Autorizzazione all Accordo Preliminare concessa con la risoluzione dell Assemblea legislativa del 12 febbraio 2018 Risoluzione n dell Assemblea legislativa del 15 novembre 2017, di «aggiornamento» dell iter avviato

8 Nello specifico... Si è svolto il referendum popolare consultivo (22 ottobre 2017) Lombardia Il Consiglio regionale ha approvato in data 7 novembre 2018 la Risoluzione concernente l iniziativa per l attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione Stipulazione dell Accordo Preliminare con il governo Gentiloni (28 febbraio 2018) Il Presidente della Regione deve impegnarsi: ad avviare le trattative; esplicitare tramite intesa l assetto delle potestà regionali; garantire il coinvolgimento degli enti locali; ottenere chiarimenti in merito alle risorse finanziarie attribuibili

9 Nello specifico... Veneto Si è svolto il referendum popolare consultivo (22 ottobre 2017) «Vuoi che alla regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?» Progetto legge statale n. 43 del 2017 Stipulazione dell Accordo Preliminare con il governo Gentiloni (28 febbraio 2018) Di iniziativa della Giunta, in ordine all individuazione di modalità e contenuti per il riconoscimento delle ulteriori e specifiche forme di autonomia Effettivo avvio del negoziato

10 ACCORDI PRELIMINARI Sono formati da testo + allegati (che specificano i settori dell autonomia); individuano i principi generali, la metodologia da seguire e un (primo) elenco di materie in vista della definizione dell intesa Profilo comune: si prevede che l intesa abbia una durata decennale, con possibile modifica in qualunque momento, di comune accordo, qualora nel corso del decennio si verifichino situazioni di fatto o di diritto che ne giustifichino la revisione Nei tre Accordi risultano di prioritario interesse : tutela dell ambiente e dell ecosistema; tutela della salute; istruzione; tutela del lavoro; rapporti internazionali e con l Unione europea

11 SITUAZIONE NELLE ALTRE REGIONI (dicembre 2018) Sette Regioni ordinarie hanno formalmente conferito al Presidente l incarico di chiedere al Governo l avvio delle trattative per ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia: Campania, Liguria, Lazio, Marche, Piemonte, Toscana e Umbria: con esse il Governo potrebbe avviare immediatamente i negoziati Tre Regioni hanno assunto iniziative preliminari (atti di indirizzo) senza tuttavia giungere ad una formale approvazione di un mandato: Basilicata, Calabria e Puglia Due Regioni, Abruzzo e Molise, non risultano ad oggi aver intrapreso iniziative formali per l avvio della procedura de quo

12 CRITICITÀ OPERATIVE E FINANZIARIE Difficoltà, riconosciuta anche a livello ministeriale, di addivenire ad una procedura uniforme (oltre ai contenuti, ogni Regione può adottare una procedura differenziata) Altro problema: la copertura dei costi da sostenere, da parte delle Regioni, per vedersi attribuite e poter efficacemente gestire le nuove competenze L art. 4 delle Pre intese, intitolato alle Risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie per l esercizio delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, prevede una Commissione paritetica Stato Regione preposta a determinare le risorse da assegnare o trasferire alla Regione In una prima fase occorrerà prendere come parametro i «costi storici», per poi pervenire alla determinazione dei «fabbisogni standard»

13 I «costi storici» rappresentano la spesa storica sostenuta dallo Stato nella Regione interessata in ordine alle funzioni oggetto del possibile funzionamento CRITICITÀ OPERATIVE E FINANZIARIE dovranno essere definiti nel corso dell anno successivo al raggiungimento dell Intesa dovranno rappresentare l unico criterio utilizzabile al termine di un periodo di cinque anni (inteso a favorire un meno traumatico superamento del criterio della spesa storica) I «fabbisogni standard», invece: saranno misurati in relazione alla popolazione residente e al gettito dei tributi maturati nel territorio regionale in rapporto ai rispettivi valori nazionali, con la previsione che rimangano inalterati gli attuali livelli di erogazione dei servizi

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