UNO STALLO INSIDIOSO. Stillicidio dei posti di lavoro e stress delle politiche di contrasto Rapporto 2013

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1 UNO STALLO INSIDIOSO Stillicidio dei posti di lavoro e stress delle politiche di contrasto Rapporto 2013

2 Sommario Il contesto Cosa accade nel MdL veneto Le politiche del lavoro negli anni della crisi Gli effetti della L. 92/2012

3 Il contesto L economia europea è elemento di freno alla crescita mondiale: nel 2012 solo Germania (+0,9%) e Polonia (+2%) hanno avuto una crescita positiva L Italia registra nel 2012 un 2,4% Le prospettive continuano ad essere negative o di bassissima crescita per tutta l Unione.

4 Il contesto La prolungata congiuntura sfavorevole ha prodotto effetti severi sulla occupazione Nell Europa a 27 tra il 2008 e il 2012 gli occupati sono diminuiti di 5 milioni Le situazioni più pesanti si registrano nell area mediterranea: Spagna -2,9 ml Grecia -0,9 ml Portogallo -0,6 ml Italia -0,5 ml

5 Il contesto L economia veneta Nel periodo ha perso 7,8 punti di PIL - 8,2 nel (perdita secca) +2,9 nel (parziale recupero) - 2,3 nel 2012 (ricaduta) Nel 2013 si prevede una ulteriore perdita dell 1,2%

6 145 Andamento del Pil in Veneto (valori a prezzi concatenati, rif. anno 2005) Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Prometeia

7 Il contesto Riflessi sul mdl veneto Tasso di occupazione in calo: 66,4% nel ,0% nel 2012 Tasso di disoccupazione in crescita 3,4% nel ,7% nel 2012 nella definizione allargata si passa da 8,0% a 11,6% Tasso di attività in aumento prossimo al 70% (effetto lavoratore aggiuntivo)

8 I tassi di occupazione in calo Veneto. Tasso di occupazione della popolazione anni Per genere ( ) 90,0% 80,0% 77,0% Maschi Femmine Totale 75,1% 75,3% 74,8% 74,8% 70,0% 66,4% 64,6% 64,5% 64,9% 65,0% 60,0% 55,5% 53,9% 53,3% 54,8% 55,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Istat-Rfl

9 La crescita della disoccupazione 9,0% Veneto. Tasso di disoccupazione 15 anni e più Per genere ( ) 8,0% Maschi Femmine Totale 7,5% 7,8% 7,0% 6,4% 6,4% 6,6% 6,0% 5,8% 5,7% 5,0% 5,2% 4,8% 4,5% 5,0% 4,0% 3,5% 3,6% 4,0% 3,0% 2,3% 2,0% 1,0% 0,0% Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Istat-Rfl

10 Cosa accade nel MdL veneto Approfondimenti Epicentro della crisi: il lavoro dipendente Nel quinquennio 1 aprile marzo 2013 il saldo è negativo per posti di lavoro

11 L occupazione dipendente. La flessione dei posti di lavoro Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* Variazioni rispetto al 30 giugno Saldi mensili cumulati. TOTALE giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 Fonte: Silv

12 Cosa accade nel MdL veneto Selettività della crisi La crisi, per quanto diffusa, produce effetti selettivi sulle imprese e sull occupazione: I settori più colpiti sono Costruzioni Manifatturiero (meccanico legno arredo sistema moda) Logistica/trasporti Lenta diffusione ad altro terziario Pubblico impiego (- 4,5% tra 2008 e 2011)

13 Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* per SETTORE Variazioni rispetto al 30 giugno Saldi mensili cumulati Agricoltura Industria Servizi Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte: Silv

14 Cosa accade nel MdL veneto Selettività della crisi Dal 2009 oltre imprese sono state coinvolte in procedure di crisi formali Un primo approfondimento per tipologia di impresa: 36% senza variazioni occupazionali 44% con variazioni non significative (comunque posti di lavoro in meno) 11% con variazioni negative ( posti di lavoro distrutti) 9% con variazioni positive ( posti di lavoro creati)

15 Cosa accade nel MdL veneto Effetti sui soggetti Coinvolti soprattutto i maschi più presenti nei settori più colpiti (effetti di composizione) Donne: parzialmente al riparo dalla crisi come aggregato (perché occupate in settori meno colpiti e per effetto dell espansione del lavoro di cura) Permane però un differenziale di 20 punti tra tasso di occupazione maschile e femminile

16 Veneto. Posizioni di lavoro dipendente*. Variazioni cumulate rispetto al 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza. Dati giornalieri Maschi Femmine Giu Lug Ago Set Ot t Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ot t Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ot t Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ot t Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ot t Nov Dic * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv

17 Cosa accade nel MdL veneto Effetti sui soggetti Giovani: troppo enfatizzata la questione della disoccupazione giovanile Se si considera la quota di giovani disoccupati in età anni sull intera popolazione della medesima classe d età la nostra situazione è in linea con il resto dell UE: Italia 10% - Francia 9% - Regno Unito 12% - Germania 4% (ma per effetto dell istituto dell apprendistato) In Veneto siamo all 8% (ma nel 2008 eravamo al 4%) Il tasso di disoccupazione (quota disoccupati su attivi) vicino al 25% è comunque inferiore a quello dei primi anni 80

18 Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel Nord Est, per genere 45,0 40,0 35,0 Maschi Femmine Tot ale 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Istat

19 Cosa accade nel MdL veneto Effetti sui soggetti Non esiste perciò un problema di occupazione giovanile? Certamente la crisi ha determinato maggiori difficoltà per i giovani ad entrare nel mercato del lavoro (la riduzione del turn over ne ritarda l esordio) Inoltre si registrano maggiori difficoltà ad avere un inserimento coerente, stabile e con prospettive di carriera Veneto. Quote assunzioni di ESORDIENTI su assunzioni totali* ( ) Totale Tempo indeterminato Apprendistato Tempo determinato Somministrazione % 20% 30% 15% 11% % 18% 25% 11% 7% % 16% 26% 10% 7% % 15% 25% 10% 6% % 14% 21% 9% 5% * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 gennaio 2013)

20 Le dinamiche dell occupazione dipendente: i contratti. Variazioni tendenziali Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* per CONTRATTO Variazioni tendenziali a 12 mesi T. indeterminato Apprendistato T. determinato Somministrato Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 gennaio 2013)

21 Le politiche del lavoro negli anni della crisi Negli anni della crisi c è stato un notevole incremento delle politiche del lavoro A partire dall accordo 2009 Linee guida misure anticrisi Regione e Parti sociali hanno perseguito questi obiettivi: 1. Garantire il sostegno al reddito ai lavoratori sospesi o licenziati 2. Integrare nella misura di sostegno al reddito una politica attiva (attivazione, riqualificazione, ricollocazione) 3. Migliorare i servizi per il lavoro 4. Rilanciare le politiche per i giovani

22 Le politiche del lavoro negli anni della crisi Il sostegno al reddito Il prolungarsi della crisi ha prodotto inevitabilmente un effetto moltiplicatore nella spesa per ammortizzatori sociali In primo luogo per il maggior numero di lavoratori coinvolti In secondo luogo per la maggiore durata dei trattamenti Le politiche c.d. passive hanno richiesto la maggior parte delle risorse destinate alle politiche del lavoro Per il 2012 stimiamo una spesa di 22 miliardi di euro in Italia e di 1,8 miliardi di euro in Veneto

23 Le politiche del lavoro negli anni della crisi Beneficiari di sostegno al reddito Crescono notevolmente e progressivamente persone nel 2012 hanno beneficiato di una indennità di disoccupazione, di mobilità o di cassa integrazione straordinaria o in deroga Se si considera anche la disoccupazione a requisiti ridotti, la ds agricola e la cig ordinaria il dato complessivo sale a circa

24 Le politiche del lavoro negli anni della crisi I servizi per l impiego La crisi ha avuto effetti significativi anche sui servizi pubblici per l impiego (Spi) Aumento utenza: Flusso disponibili: Patti di servizio: (91%) Incremento attività amministrativa Domande iscrizione mobilità: Istanze mobilità in deroga: Avviamento Lsu: 4.883

25 Le politiche del lavoro negli anni della crisi I servizi per l impiego Le politiche attive Curricula pubblicati Richieste di personale evase Profili segnalati Tirocini promossi Disabili avviati 1.531

26 Le politiche del lavoro negli anni della crisi Le politiche attive regionali Doti lavoro milioni di euro a partire dal 2009 Circa lavoratori coinvolti Circa percorsi individuali di riqualificazione e ricollocazione Circa 2,2 milioni di ore di attività erogate Lavori di utilità sociale 9 milioni per 288 progetti per 915 lavoratori Progetti di outplacement per 6 milioni di euro

27 Le politiche del lavoro negli anni della crisi La formazione professionale Buona performance del sistema nonostante la crisi Il tasso lordo di occupazione si aggira sul 50% Il rientro nei circuiti di istruzione è intorno al 10% Il tasso di disoccupazione è intorno al 9% Resta un 30% di non osservati

28 Le politiche del lavoro negli anni della crisi Incentivi alle assunzioni Incentivi per la stabilizzazione di donne e giovani (DM ottobre 2012) Due risultati: Effetto positivo: crescita del 50% del numero normale di stabilizzazioni senza spiazzamento dei non incentivati (maschi adulti) Costi di questo risultato di fatto tripli rispetto al costo della singola stabilizzazione

29 Gli effetti della L. 92/2012 Effetti sui contratti Lavoro intermittente (caduta assunzioni con significativo tasso di passaggio ad altri contratti) Lavoro parasubordinato (caduta assunzioni) Lavoro in associazione (caduta assunzioni e trasformazioni)

30 Gli effetti della L. 92/2012 Effetti sui soggetti Contratti a termine Variazione tendenziale modesta + 3% Gli effetti delle modifiche normative: Incremento degli esordienti aziendali per via dell acausalità (+3% nel secondo semestre a fronte di un 16% nel primo) Incremento dei contratti a termine successivi a tipologie contrattuali disincentivate (intermittente, parasubordinato) Contrazione dei contratti a termine in successione (-6%) Complessivamente valutazione di sostanziale elisione tra norme incentivanti e disincentivanti

31 Gli effetti della L. 92/2012 Effetti sui licenziamenti Misura n. 46 Tendenziale modesto decremento dei licenziamenti Stima di circa 10 milioni di incassi Inps (1 T 2013) per effetto del ticket