BILANCIO PREVISIONALE Relazione del Direttore e documento tecnico

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1 BILANCIO PREVISIONALE Relazione del Direttore e documento tecnico Anno 2015 Allegato 04 al Decreto Direttoriale n.120 del 28/11/2014 1/23

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3 INDICE PREMESSA QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE E DELLE SPESE PER COMPETENZA QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE E DELLE SPESE PER CASSA PREVISIONI DI COMPETENZA PREVISIONI DI COMPETENZA E DI CASSA TRASFERIMENTI CORRENTI QUADRO DIMOSTRATIVO DELLE ASSEGNAZIONI VINCOLATE STATALI, COMUNITARIE E REGIONALI ( ART. 13, C. 2 LETT. A) L.R. 29/11/2001 N. 39 DETTAGLIO DELLE SPESE, SUDDIVISE PER FUNZIONE OBIETTIVO ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI 3/23

4 PREMESSA Il Bilancio di previsione relativo all anno 2015 è stato predisposto in conformità ai criteri introdotti dal decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76, recante Principi fondamentali e norme di coordinamento in materia di bilancio e di contabilità delle Regioni, in attuazione dell articolo 1, comma 4, della legge 25 giugno 1999, n. 208, come recepiti dalla legge regionale 29 novembre 2001, n. 39, entrata in vigore il 19 dicembre 2001 e dal Regolamento contabile dell Ente. L Ente ha predisposto il presente bilancio tenuto conto della legislazione statale vigente con particolare riguardo a: D.L. 31 maggio 2010, n. 78 recante Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica; D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito con modificazioni dall L. 15 luglio 2011, n. 111 Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria; D.L. 13 agosto 2011 n. 138 Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo; D.L. 6 luglio 2012 n. 95 Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario; L 183/2011 (Legge di stabilità 2012), L. 24 dicembre 2012 n. 228 ( Legge di stabilità 2013) e L. 27 dicembre 2013 n. 147 ( Legge di stabilità 2014), in materia di Patto di Stabilità interno per il quadriennio A livello regionale, per ricostruire il quadro normativo applicabile a Veneto Lavoro relativamente al patto di stabilità interno, occorre anzitutto richiamare l art. 49 della L.R. 19 febbraio 2007, n. 2 (Legge finanziaria regionale 2007), con il quale la Regione del Veneto, nell estendere le regole del Patto di stabilità ai propri enti strumentali, ha disposto che gli stessi concorrano al contenimento della spesa pubblica, osservando esclusivamente le disposizioni di riduzione della spesa applicabili alla Regione. In seguito, sulla scorta di quanto disposto all art. 6 della L.R. 12 gennaio 2009, n. 1 (Legge finanziaria regionale 2009), è stato ulteriormente precisato che il complesso delle spese correnti e delle spese in conto capitale, calcolato dagli enti strumentali ai fini del patto di stabilità, deve essere conteggiato al netto delle spese correnti e delle spese in conto capitale, destinate dalla Regione ai medesimi per trasferimenti costituenti contributi straordinari e/o finalizzati a specifiche attività. Da ultimo la Regione, con la DGR n. 141 del 20 febbraio 2014, ha diramato, nei confronti degli enti dipendenti, le indicazioni operative per la determinazione degli obiettivi programmatici del Patto di stabilità interno per il triennio Tali obiettivi sono contenuti nella Legge n. 228 del 24 dicembre 2012 (Legge di stabilità 2013); l art. 1, commi 448 e seguenti, con riferimento alle tipologie di spesa soggette al Patto, prevede il superamento del tetto di cassa a favore di un nuovo tetto di spesa di competenza eurocompatibile che permette di rendere più coerente il metodo del calcolo del Patto di stabilità interno alle regole europee di consolidamento dei conti pubblici. Il complesso delle spese finali in termini di competenza finanziaria continua ad essere calcolato sulla base di quanto disposto all articolo 32 della L 183/2011 (Legge di stabilità 2012). Il complesso delle spese finali di competenza eurocompatibile è determinato dalla somma: a. degli impegni di parte corrente al netto dei trasferimenti, delle spese per imposte e tasse e per gli oneri straordinari della gestione corrente; b. dei pagamenti per trasferimenti correnti, per imposte e tasse e per gli oneri straordinari della gestione corrente; 4/23

5 c. dei pagamenti in conto capitale escluse le spese per concessione di crediti, per l'acquisto di titoli, di partecipazioni azionarie e per conferimenti. La nuova normativa prevede, pertanto, che i pagamenti relativi alle spese correnti per organi istituzionali, personale, acquisto di beni e prestazioni di servizi, utilizzo beni di terzi, interessi passivi e oneri finanziari diversi, non siano più assoggettati ai limiti imposti dal Patto di stabilità, mentre gli impegni sulle medesime tipologie di spesa concorrono alla definizione sia del tetto di competenza finanziaria che del tetto di competenza eurocompatibile. Con DGR n. 939 del 18 giugno 2013 la Giunta regionale ha individuato una metodologia che ha permesso alle amministrazioni pubbliche regionali di cui all'articolo 49 della legge regionale 2/2007 di quantificare il proprio obiettivo di competenza "eurocompatibile" per l'anno 2013 in correlazione a quanto già determinato dalla normativa nazionale per la Regione del Veneto. Ai fini della determinazione degli obiettivi per gli esercizi 2014, 2015, 2016 e 2017, con DGR n. 141 del 20 febbraio 2014 la Giunta regionale ha deliberato di applicare ai tetti di competenza eurocompatibile 2013, determinati ai sensi della DGR n. 939/2013 sopra richiamata le stesse percentuali di riduzione valide per la Regione del Veneto. Di conseguenza: - il tetto eurocompatibile di spesa 2014 risulta determinato applicando una riduzione del -4,71 % al tetto di competenza eurocompatibile 2013 calcolato ai sensi della DGR n. 939/2013 soprarichiamata; - il tetto eurocompatibile di spesa per gli esercizi e 2017 risulta determinato applicando una ulteriore riduzione del -1,98 % al tetto competenza eurocompatibile 2014 come sopra calcolato. Si evidenzia di seguito il calcolo determinato ai fini del rispetto del patto di stabilità anno 2015: Patto di stabilità interno enti strumentali della Regione Veneto - DGR 141 del 20/02/2014 obiettivo competenza eurocompatibile ,89 Riduzione Regione Veneto per il 2015 ( L. 147/2013 art. 1 comma 497 Legge stabilità 2014) -1,98% ,21 obiettivo competenza eurocompatibile Veneto Lavoro ,68 Il bilancio di previsione 2015, sin dalla sua predisposizione, prevederà stanziamenti di cassa a copertura dei pagamenti su tutti i capitoli non soggetti al patto e su tutti i capitoli afferenti spese per organi istituzionali, personale, acquisto di beni e prestazioni di servizi, utilizzo beni di terzi, interessi passivi e oneri finanziari diversi. Per quanto riguarda i limiti imposti dal D.L. n. 78/2010, relativamente alle spese per il personale, si evidenzia che lo stanziamento nel presente bilancio previsionale 2015 è stato effettuato rispettando i parametri previsti, come stabiliti dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e contenuti nella circolare n. 9 del 17 febbraio In essa si dispone che siano escluse dalle spese di personale quelle totalmente a carico di finanziamenti comunitari o privati, che non comportano alcun aggravio per il bilancio dell ente. Si è altresì tenuto conto dell integrazione alle direttive di cui alla DGR n. 516 del 15 aprile 2014, in base a quanto contenuto nella DGR n del 28 luglio L Ente, dopo aver redatto il bilancio tenuto conto della legislazione statale vigente, al fine di dotare Veneto Lavoro dello strumento contabile necessario per consentire allo stesso di operare in piena legittimità, visto il d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42, così come 5/23

6 modificato ed integrato con d. lgs. 10 agosto 2014 n. 126 recante Disposizioni integrative e correttive del d.lgs. 118/2011, che prevedono l adozione di uno schema di bilancio armonizzato, rilevato, in particolare, che l art. 11 del predetto d.lgs. 126/2014, al comma 12, dispone per l anno 2015 l adozione degli schemi di bilancio vigenti nel 2014, che conservano valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, ai quali tuttavia è necessario affiancare il nuovo schema di bilancio, cui è attribuita funzione conoscitiva, premesso che l adozione del nuovo schema di bilancio richiederebbe incontri con la Regione, nonché con i responsabili del sistema contabile informatico al fine di una corretta predisposizione delle procedure che consentano la prevista armonizzazione del bilancio, ha redatto altresì il bilancio alla luce delle nuove disposizioni normative, così come previsto dal d.lgs. 126/2014. Di tale schema si darà evidenza in apposito paragrafo nella presente relazione tecnica. Bilancio tradizionale avente valenza autorizzatoria Il Bilancio di Previsione 2015 è stato formulato in termini finanziari di competenza e di cassa. Nel Bilancio di Previsione 2015 sono rispettati i seguenti principi: Annualità - Le entrate e le uscite sono riferibili all anno in esame e non ad altri esercizi. Universalità - Le entrate e le spese sono state tutte iscritte in bilancio nel loro importo integrale. Integrità - Le entrate e le spese sono iscritte senza riduzione per effetto di correlative spese o entrate. Pareggio finanziario complessivo - Viene rispettato il pareggio di bilancio come appresso dimostrato. Il bilancio si articola in unità previsionali di base, le quali costituiscono l insieme delle risorse finanziarie affidate alla gestione di un unico centro di responsabilità amministrativa. Le funzioni obiettivo, che accorpano le unità previsionali di base, sono individuate con riferimento agli obiettivi da perseguire per la realizzazione del programma di attività dell Ente. La determinazione delle unità previsionali di base e la suddivisione delle medesime in funzioni obiettivo assicura la rispondenza della gestione finanziaria agli obiettivi posti dall Ente per la realizzazione del relativo programma. Ciò consente una maggiore trasparenza delle scelte delle varie strutture in ordine all acquisizione ed alla destinazione finale delle risorse, permettendo nel contempo l individuazione delle responsabilità di gestione. Le unità previsionali di base, che costituiscono sia in entrata che in spesa l unità fondamentale del bilancio, sono disaggregate in uno o più capitoli ai fini della gestione e della rendicontazione. Il presente documento tecnico rappresenta la suindicata disaggregazione del bilancio di previsione, del quale i capitoli costituiscono l unità elementare. Alla luce delle considerazioni suesposte, il Bilancio di Previsione 2015 è costituito: dagli stati di previsione dell entrata, secondo la classificazione di cui all art. 8 del regolamento di contabilità dell Ente; dagli stati di previsione della spesa, secondo la classificazione di cui all art. 9 del regolamento di contabilità dell Ente; dal quadro generale riassuntivo che riporta i totali delle entrate e delle spese per titoli e per funzioni obiettivo. I valori di bilancio risultano espressi in Euro. 6/23

7 Tab. 1 Quadro generale riassuntivo delle entrate e delle spese per competenza QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO PER COMPETENZA TITOLO I: Entrate da trasferimenti correnti ,00 FOB I: Organi istituzionali ,00 TITOLO II: Altre entrate ,00 FOB II: Risorse umane e strumentali TITOLO III: Entrate da alienazione di beni patrimoniali - UPB e da riscossioni di crediti 0 Corrente ,00 TITOLO IV: Accensione di - UPB prestiti 0 D'Investimento 5.000,00 TITOLO V: Entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale 0 Totale FOB II: Risorse umane e strumentali ,00 TITOLO VI: Entrate per contabilità speciali ,00 FOB III: Fondi Indistinti ,00 FOB IV: Rimborsi e partite compensative 0,00 FOB V: Oneri finanziari 800,00 FOB VI: Politiche del lavoro ,02 FOB VII: Sistema informativo lavoro ,31 FOB VIII: Osservatorio e ricerca ,00 FOB X: Progetti speciali ,00 FOB XI: Assistenza Tecnica POR 07/ ,00 Totale ,00 FOB IX: Partite di giro ,00 Totale ,33 Avanzo di amministrazione presunto ,33 Disavanzo di amministrazione presunto TOTALE ENTRATE ,33 TOTALE SPESE ,33 7/23

8 Tab. 2 Quadro generale riassuntivo delle entrate e delle spese per cassa QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO PER CASSA TITOLO I: Entrate da trasferimenti correnti ,18 FOB I: Organi istituzionali ,00 TITOLO II: Altre entrate ,00 FOB II: Risorse umane e strumentali TITOLO III: Entrate da alienazione di beni patrimoniali - UPB e da riscossioni di crediti 0 Corrente ,68 TITOLO IV: Accensione di - UPB prestiti 0 D'Investimento 5.000,00 TITOLO V: Entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale 0 Totale FOB II: Risorse umane e strumentali ,68 TITOLO VI: Entrate per contabilità speciali ,00 FOB III: Fondi Indistinti ,65 FOB IV: Rimborsi e partite compensative 0,00 FOB V: Oneri finanziari 800,00 FOB VI: Politiche del lavoro ,00 FOB VII: Sistema informativo lavoro ,00 FOB VIII: Osservatorio e ricerca ,00 FOB X: Progetti speciali ,00 FOB XI: Assistenza Tecnica POR 07/ ,00 Totale ,18 FOB IX: Partite di giro ,00 Totale ,33 Fondo iniziale di cassa presunto ,15 Fondo finale di cassa presunto TOTALE ENTRATE ,33 TOTALE SPESE ,33 Nel Bilancio di previsione 2015 è stato appostato l avanzo presunto della gestione 2014, pari ad Euro ,33. L avanzo risulta quasi interamente vincolato per progetti regionali e comunitari assegnati durante gli esercizi precedenti e quello in corso aventi durata pluriennale. In riferimento all esistenza dei residui attivi presunti alla fine dell esercizio in corso, pari complessivamente ad euro ,18, l Ente evidenzia che è costante il monitoraggio degli stessi in merito alla loro effettiva sussistenza. A tal riguardo si evidenzia come l art.6, comma 17 del d.l. 6/7/2012, n.95, convertito in legge 135/2012, ha posto l obbligo di iscrivere in bilancio un fondo svalutazione crediti di importo non inferiore al 25% dei residui attivi aventi anzianità superiore a 5 anni. 8/23

9 Dopo un attenta verifica della natura dei Residui attivi sopra citati, l Ente ha ritenuto opportuno non stanziare uno specifico fondo in quanto i crediti risultano interamente esigibili. L applicazione dell avanzo sopra indicato, interamente vincolato, nell esercizio 2015 avverrà in subordine alla sua effettiva realizzazione in sede di consuntivo 2014 e sempre nel rispetto del Patto di stabilità e del DL n. 78/2010, nonché delle eventuali normative aventi per oggetto la restrizione della spesa. 9/23

10 Tab. 3 Previsioni di competenza IMPORTI ENTRATE Previsione 2014 Assestato 2014 Previsione 2015 TITOLO I Entrate derivanti da trasferimenti correnti Categoria C0018 Trasferimenti correnti dall UE Categoria C001 Trasferimenti Statali correnti per progetto Categoria C002 Trasferimenti Regionali correnti ordinari , , , ,00 Categoria C003 Trasferimenti Regionali correnti finalizzati Categoria C004 Trasferimenti da parte di altri Enti ed Associazioni TITOLO II Altre Entrate , , , , , , , , ,00 TITOLO III Entrate per alienazione di beni patrimoniali e riscossioni di credito TITOLO IV Accensioni di prestiti TITOLO V Entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale PARTITE DI GIRO Partite di giro , , ,00 Avanzo di amministrazione , , ,33 Totale , , ,33 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE , , ,33 10/23

11 Importi SPESE Previsione 2014 Assestato 2014 Previsione 2015 F.O.B. I Organi Istituzionali , , ,00 F.O.B. II- Risorse umane e , , ,00 strumentali F.O.B. III- Fondi indistinti , , ,00 F.O.B. IV- Rimborsi e partite , ,96 0,00 compensative F.O.B. V- Oneri finanziari 800,00 800,00 800,00 F.O.B. VI- Politiche del lavoro , , ,02 F.O.B. VII- Sistema Informativo , , ,31 lavoro F.O.B. VIII- Osservatorio e , , ,00 Ricerca F.O.B. X Progetti speciali , , ,00 F.O.B. XI Assistenza Tecnica , , ,00 POR 2007/2013 F.O.B. IX- Partite di giro , , ,00 Totale , , ,33 TOTALE GENERALE DELLE , , ,33 SPESE Si riportano di seguito le previsioni di competenza e di cassa relative alle entrate derivanti da trasferimenti correnti. Tab. 4 Previsioni di competenza e di cassa trasferimenti correnti TITOLO I - ENTRATE DA TRASFERIMENTI CORRENTI Competenza Cassa Avanzo di amministrazione presunto anno ,33 Fondo finale di cassa presunto anno ,15 Trasferimenti da parte dell'ue ,00 Trasferimenti da parte dello Stato - - Trasferimenti da parte delle Regioni , ,18 Trasferimenti da parte di altri Enti 2.000, ,00 Totale , ,33 11/23

12 I trasferimenti da parte della UE, della Regione e dello Stato, riepilogati secondo i capitoli sono così previsti: N. Cap. Denominazione Competenza Cassa Vincolo 63 Contributo finalizzato della UE 6.877,00 progetto Skil-T 20 Contributo ordinario della Regione , ,00 nessuno 58 Contributo finalizzato della Regione ,00 Osserv. Reg. Immigraz Contributo finalizzato della Regione , ,00 Progetto POR fse 2007/ Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto Apprendiveneto.it Contributo finalizzato della Regione ,99 Progetto Civis Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto Unità di crisi Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto contratto di mobilità Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto Beams Contributo finalizzato della Regione , ,00 Progetto integrazioni Portali Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto Desk CRPMoperativo attività Contributo finalizzato della Regione ,00 internazionali Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto Noi@Lavoro Contributo finalizzato della Regione ,20 Progetto Radar Contributo finalizzato della Regione ,99 Progetto Immigrazione Contributo finalizzato della Regione ,00 Progetto formazione e integraz Contributo finalizzato della Regione , ,00 Progetto E-Work 57 Contributo finalizzato dello Stato ,00 Borsa Nazionale Continua Totale , ,18 QUADRO DIMOSTRATIVO DELLE ASSEGNAZIONI VINCOLATE STATALI, COMUNITARIE e REGIONALI ( art. 13, c. 2 lett. A) L.R. 29/11/2001 n. 39 QUADRO DIMOSTRATIVO DELLE ASSEGNAZIONI VINCOLATE STATALI, COMUNITARIE e REGIONALI ( art. 13, c. 2 lett. A) L.R. 29/11/2001 n. 39 ENTRATA SPESA UPBE DESCRIZIONE COMPETENZA UPB DESCRIZIONE COMPETENZA E0009 CONTRIBUTI A DESTINAZIONE VINCOLATA DA PARTE DELLA REGIONE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI ,00 U0065 Progetto Sistema Telematico integrato ,00 U0300 Por fse 2007/ ,00 U102 Progetto E-Work , ,00 TOTALE ,00 Le previsioni relative ai trasferimenti regionali come sopra indicati verranno accertate in relazione alle effettive assegnazioni da parte della Giunta Regionale, in particolare per quanto concerne il contributo ordinario regionale (Cap/E n. 20). 12/23

13 DETTAGLIO DELLE SPESE, SUDDIVISE PER FUNZIONE OBIETTIVO. Le Funzioni Obiettivo sono state individuate con riferimento agli obiettivi da perseguire per la realizzazione di attività dell Ente, per assicurare la rispondenza della gestione finanziaria agli obiettivi posti dall Ente per la realizzazione del relativo programma. Ciò consentirà una maggiore trasparenza delle scelte delle varie strutture funzionali in ordine all acquisizione ed alla destinazione finale delle risorse, permettendo nel contempo l individuazione delle responsabilità di gestione. Per raggiungere tali obiettivi, si rende noto che l Ente ha implementato all interno della sua struttura delle procedure di controllo di gestione. Secondo i principi suesposti, si rende noto che l Ente ha individuato undici Funzioni Obiettivo, di cui alcune (I, II, III, IV e V) relative alle Spese di funzionamento ed altre (VI, VII, VIII, X e XI) relative alle attività istituzionali dell Ente, quali Politiche del Lavoro, Sistema informativo Lavoro, Osservatorio e Ricerca del Mercato del Lavoro, Progetti Speciali e Assistenza Tecnica al POR FSE 2007/2013. La Funzione obiettivo IX si riferisce alle Partite di Giro dell Ente. Prima di procedere ad una esamina dettagliata delle spese correnti, classificate per capitoli, si ritiene opportuno evidenziare che, nonostante le spese di seguito indicate siano state imputate nel bilancio di previsione alla Funzione Obiettivo Risorse umane e strumentali, tra di esse sussistono alcune (in primo luogo gli oneri per il personale e le spese per attività di informazione) riferibili pro quota alla realizzazione di quelle attività istituzionali identificate singolarmente nelle altre Funzioni Obiettivo. La puntuale attribuzione delle spese suindicate alle attività istituzionali avverrà in sede di rendiconto generale, mediante un attenta analisi dei costi imputabili alle singole Funzioni obiettivo. Seguono le tabelle riepilogative delle spese previste per l anno /23

14 Funzione obiettivo I: Organi istituzionali N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 10 Assegni e indennità alla presidenza , ,00 20 Compensi ai componenti il collegio dei revisori , ,00 21 Organismo indipendente di valutazione 4.200, ,00 Totale , ,00 Funzione Obiettivo obiettivo II: Risorse II: Risorse Umane Umane e strumentali e strumentali Spese correnti Le spese correnti riepilogate secondo i capitoli sono così previste: TITOLO I - SPESE CORRENTI N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 30 Stipendi ed altri assegni fissi al personale , ,00 31 Compensi per lavoro straordinario - 32 Indennità rimborso spese di trasporto , ,00 33 Oneri previdenziali ed assist. A carico dell'ente , ,00 35 Corsi per il personale 3.000, ,00 36 Spese per acquisto ticket restaurant , ,00 37 Fondo per il trattamento economico accessorio , ,00 50 Acquisto di cancelleria, libri, riviste, giornali , ,00 52 Attrezzatura e materiale di consumo 3.000, ,00 53 Spese di rappresentanza Consulenze e incarichi professionali 8.000, ,00 61 Canoni di locazione , ,68 62 Man. Rip. Adatt. locali ed impianti 5.000, ,00 63 Spese per telefonia fissa , ,00 64 Spese energia elettrica illuminazione , ,00 65 Canoni di assistenza e manutenzione , ,00 66 Premi per assicurazione , ,00 67 Spese condominiali, comprese acqua e risc , ,00 68 Spese di pulizia , , Spese per manutenzioni automezzi Spese per noleggio automezzi 3.500, , Spese per visite fiscali 1.000, ,00 72 Spese postali 3.000, ,00 71 Spese per liti, arbitraggi e risarcimenti 8.000, , IRAP su redditi da lavoro dipendente , , Imposte e tasse a carico dell'ente , , Spese per biblioteca 6.000, , Spese per acquisto di carburante e manut. automezzi 2.000, ,00 73 Spese per le utenze 2.000, ,00 74 Spese per la gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro 8.000, ,00 75 Prestazione di servizi e assistenza tecnica ammi.va , ,00 76 Spese per visite mediche del personale 2.500, , Spese per telefonia mobile 7.000, ,00 Totale , ,68 14/23

15 Spese in conto capitale N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 400 Acquisti di impianti attrezzature e macchinari 5.000, , Acquisti di mobili e macchine d'ufficio Totale 5.000, ,00 Funzione obiettivo III Fondi Indistinti FONDI INDISTINTI N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 300 Fondo di riserva per spese obbligatorie e d'ordine , , Fondo di riserva di cassa , Fondo svalutazione crediti - Totale , ,65 Funzione obiettivo V oneri finanziari FUNZIONE OBIETTIVO ONERI FINANZIARI N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 261 Spese e commissioni bancarie 300,00 300, Contributi ad enti ed organismi diversi 500,00 500,00 Totale 800,00 800,00 Si evidenziano di seguito le spese istituzionali che l Ente si prefigge di realizzare durante l anno 2015 FUNZIONE OBIETTIVO VI - POLITICHE DEL LAVORO N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 515 Promozione sviluppo servizi impiego , , Progetto Gestione Flussi , Fondo riqualificazione e ricollocazione , , Progetto E-Work , ,00 Totale , ,00 FUNZIONE OBIETTIVO VII - SISTEMA INFORMATIVO LAVORO REGIONALE N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 505 Sistema Infomativo Lavoro regionale , , Portale regionale orientamento , Progetto Sistema Telematico Integrato , , Progetto Apprendiveneto.it , Anagrafe degli studenti ,00 Totale , ,00 15/23

16 FUNZIONE OBIETTIVO VIII - OSSERVATORIO E RICERCA N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 500 Osservatorio del Mercato del Lavoro , , Osservatorio Regionale immigrazione , , Progetto formazione e integrazione soggetti deboli , ,00 Totale , ,00 FUNZIONE OBIETTIVO X - PROGETTI SPECIALI N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA Progetto Unità di crisi aziendali , , Civis , , Progetto Contratto di mobilità , , Progetto Beams , Progetto Crpm , , Progetto Desk operativo attività internazionali , ,00 Totale , ,00 FUNZIONE OBIETTIVO XI - ASSITENZA TECNICA POR FSE 2007/2013 N. CAP DENOMINAZIONE COMPETENZA CASSA 6100 Por fse 2007/ , ,00 Totale , ,00 16/23

17 Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni e degli enti locali Il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni e degli enti locali, è stato introdotto con lo scopo di rendere i bilanci degli enti territoriali omogenei e confrontabili tra loro, anche ai fini del consolidamento con i bilanci delle amministrazioni pubbliche. Modificato ed integrato con d. lgs. 10 agosto 2014 n. 126 recante Disposizioni integrative e correttive del d.lgs. 118/2011, prevedono l adozione di uno schema di bilancio armonizzato; Tra le principali novità che interessano tutti, con particolare riferimento ai comportamenti da adottare nella gestione delle risorse pubbliche, sia quanto quest ultime sono accertate tra le entrate ed impegnate nella spese, figura una nuova formulazione del principio di competenza finanziaria, denominato PRINCIPIO DELLA COMPETENZA FINANZIARIA POTENZIATO, secondo la quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate, che danno luogo a entrate e spese per l ente di riferimento, sono registrate nelle scritture contabili con l imputazione all esercizio nel quale esse vengono a scadenza, ferma restando, nel caso di attività di investimento che comporta impegni di spesa che vengono a scadenza in più esercizi finanziari, la necessità di predisporre la copertura finanziaria per l effettuazione della complessiva spesa dell investimento. Il nuovo principio di contabilizzazione delle entrate e delle spese, e più in particolare per come è stato configurato nel DPCM 28 dicembre 2011 dia attuazione del d.lgs. 118/2011, tende ad avvicinare sempre di più la gestione della competenza finanziaria a quella della cassa, nella quale le entrate sono riscosse e versate e le spese sono pagate, imputando gli incassi ed i pagamenti nello stesso esercizio in cui sono stati effettuati. Alla base di tale principio è stato posto il concetto di esigibilità. Infatti le obbligazioni giuridiche perfezionate sono registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell obbligazione, imputandole all esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza. La scadenza dell obbligazione è il momento in cui l obbligazione diventa esigibile. La consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l adempimento. Non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito. Sul fronte delle entrate, pertanto, in fase di gestione dell accertamento sarà necessario effettuare particolare attenzione alle condizioni di esigibilità, unico requisito stabilito per poter mantenere il relativo residuo evidentemente non riscosso o pagato entro la fine dell esercizio. Diversamente, sarà necessario trasferire la scritture contabili all esercizio o agli esercizi finanziari successivi in cui l obbligazione viene a scadenza. Il principio della competenza finanziaria, con particolare riferimento alle entrate, si ripercuote come ovvio sul grado di copertura delle spese, poiché il trasferimento in tutto o in parte della registrazione contabile legata all accertamento delle entrate determina una correlata capacità di spesa nei rispettivi esercizi finanziari. Quanto detto sopra ha come conseguenza la necessità di avviare il processo di rideterminazione dei residui attivi e passivi al fine di eliminare quelli che non sono più legati ad obbligazioni giuridiche attive e passive e rinviare quelli la cui esigibilità si manifesterà negli esercizi successivi. Le altre importanti novità sono: 1. l introduzione del piano dei conti integrato nel quale sono state individuate e codificate tutte le voci di entrata e di spesa ai vali livelli di governo regionale e locale, allo scopo di creare il collegamento contabili con le scritture di contabilità economico patrimoniale; 2. la suddivisione delle spese nel bilancio in base a missioni e programmi e raccordate con la codificazione COFOG, ovvero la classificazione della spesa pubblica per funzione utilizzata nei conti nazionali. La codificazione Cogof è articolata in 3 livelli di analisi: il primo livello è costituito da dieci divisioni, ciascuna delle quali è suddivisa in gruppi, a loro volta ripartiti in classi. Le spese per 17/23

18 interventi e servizi di tipo collettivo sono oggetto delle prime sei divisioni; quelle di tipo individuale vengono incluse nelle rimanenti divisioni; 3. l introduzione degli ammortamenti per gli investimenti; 4. il bilancio pluriennale che diventa autorizzatorio; 5. la codificazione della transazione elementare; 6. il Piano degli indicatori di bilancio. A tal fine, l articolo 5 del d.lgs. 118/2011 definisce la transazione elementare ogni atto gestionale genera al quale va attribuita una codifica che deve consentire di tracciare le operazioni contabili e di movimentare il piano dei conti integrato. Per fare ciò, le amministrazioni coinvolte nel processo di armonizzazione organizzano il proprio sistema informativo contabile in modo tale da non consentire l'esecuzione delle transazioni in assenza di una codifica completa che ne permetta l'identificazione. Pertanto, al fine di consentire la tracciabilità di tutte le operazioni gestionali e la movimentazione delle voci del piano dei conti integrato, la transazione elementare deve essere costituita dal: a) codice funzionale per missioni e programmi (solo per le spese); b) codice economico attribuito alle articolazioni del piano dei conti integrato; c) codice identificativo della classificazione Cofog al secondo livello, per le spese; d) codice identificativo delle transazioni dell Unione europea; e) codice SIOPE; f) codice unico di progetto, identificativo del progetto d investimento pubblico realizzato dall amministrazione (solo per le spese di investimento); g) codice identificativo dell entrata ricorrente e non ricorrente. Un ulteriore riflessione deve essere fatta riguardo alla disposizione contenuta nell articolo 14. L intera disposizione fornice i criteri per la specificazione e la classificazione delle spese, che si snoda attraverso: missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni e sono definite in relazione al riparto di competenza di cui agli articoli 117 e 118 della Costituzione; programmi, che rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni. I programmi devono raccordarsi con la relativi codificazione COFOG, ovvero la classificazione della spesa pubblica per funzione utilizzata nei conti nazionali, di secondo livello; macroaggregati che costituiscono un'articolazione dei programmi, secondo la natura economica della spesa. I macroaggregati si raggruppano in titoli e, ai fini della gestione, sono ripartiti in capitoli. I capitoli si raccordano con il livello minimo di articolazione del piano dei conti integrato. Proseguendo con l analisi dell articolo 14, il secondo comma contiene una indicazione rispetto ad una possibile ripercussione sigli assetti organizzativi di ciascun ente, laddove viene stabilito che la realizzazione di ciascun programma e' attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa. Il processo di armonizzazione entrerà in vigore nel In attesa di condividere schemi di bilancio e procedimenti contabili con la Regione, Veneto Lavoro, ai fini conoscitivi come previsto dalla normativa, ha redatto lo schema di bilancio armonizzato a seguito di un processo iniziato attraverso la ricodifica dei capitoli di entrata e di spesa al piano del conti integrato, alla allocazione dei capitoli di spesa alle missioni e programmi come individuati dell allegato 7 al DPCM 28/12/2011, al riaccertamento dei residui attivi e passivi ed alla relativa quantificazione del fondo pluriennale vincolato, che rappresenta una tra più importanti novità del nuovo sistema contabili definitivo dai provvedimenti del Governo. Infatti, la disciplina del fondo pluriennale vincolato è stata introdotto per gestire lo sfasamento temporale tra le fasi di acquisizione delle entrate e le fasi di erogazione delle spese. Tale disciplina, come evidenziato in precedenza, impone in via indiretta, una revisione dei comportamenti gestionali amministrativi non direttamente legate ad operazioni contabili, ma che a loro volta determinano ed integrano le fasi contabili precedenti e/o successive. Con i provvedimenti di assestamento del bilancio che verranno effettuati nell esercizio 2015, si provvederà a trasferire agli esercizi successivi le somme riferite a residui attivi e passivi di obbligazioni giuridiche perfezionate ed ancora in essere la cui esigibilità si manifesterà negli esercizi futuri, sulla base delle informazioni trasmesse o rilasciate da tutti gli uffici di Veneto Lavoro. Tale operazione consentirà altresì la quantificazione dei fondi pluriennali vincolati (corrente e capitale), ed il fondo svalutazione crediti (altra novità introdotta). Seguono le tabelle e schemi riepilogativi secondo l allegato 9 del dlgs 118 del 23 giugno 2011 e successivamente modificato dal dlgs 126 del 10/08/ /23

19 VENETO LAVORO BILANCIO DI PREVISIONE RIEPILOGO GENERALE ENTRATE PER TITOLI TITOLO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE RESIDUI PRESUNTI AL TERMINE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO PREVISIONI DEFINITIVE DELL'ANNO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO (3) PREVISIONI ANNO 2015 PREVISIONI DELL'ANNO 2016 PREVISIONI DELL'ANNO 2017 Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (1) previsioni di competenza 0, , ,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (1) previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 Utilizzo avanzo di Amministrazione previsioni di competenza , ,33 0,00 - di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente (2) previsioni di competenza 0,00 0,00 Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di riferimento previsioni di cassa , TITOLO 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0, TITOLO 2 Trasferimenti correnti ,18 previsione di competenza , , , ,00 previsione di cassa 0, ,18 0,00 0, TITOLO 3 Entrate extratributarie 0,00 previsione di competenza 62655, , , ,00 previsione di cassa 0, ,00 0,00 0, TITOLO 4 Entrate in conto capitale 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0, TITOLO 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0, TITOLO 6 Accensione prestiti 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0, TITOLO 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0, TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 0,00 previsione di competenza , , , ,00 previsione di cassa , ,00 0,00 0,00 TOTALE TITOLI ,18 previsione di competenza , , , ,00 previsione di cassa , ,18 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE ,18 previsione di competenza , , , ,00 previsione di cassa , ,33 (1) Se il bilancio di previsione è predisposto prima del 31 dicembre dell'esercizio precedente, indicare la stima degli impegni al 31 dicembre dell'anno in corso di gestione imputati agli esercizi successivi finanziati dal fondo pluriennale vincolato (sia assunti nell'esercizio in corso che negli esercizi precedenti) o, se tale stima non risulti possibile, l'importo delle previsioni definitive di spesa del fondo pluriennale vincolato del bilancio dell'esercizio in corso di gestione. Se il bilancio di previsione è approvato dopo il 31 dicembre, indicare l'importo degli impegni assunti negli precedenti con imputazione agli esercizi successivi determinato sulla base di dati di preconsuntivo. Nel primo esercizio di applicazione del titolo primo del decreto legislativo n. 118/2011 si indica un importo pari a 0 e, a seguito del riaccertamento straordinario dei residui previsto dall'articolo 3, comma 7, l'importo del fondo pluriennale vincolato determinato in tale occasione. (2) Indicare l'importo dell'utilizzo della parte vincolata del risultato di amministrazione determinato nell'allegato a) Risultato presunto di amministrazione (All a) Ris amm Pres ). A seguito dell'approvazione del rendiconto è possibile utilizzare la quota libera del risultato di amministrazione. (3) Nel bilancio di previsione è possibile indicare solo le previsioni di competenza dell'esercizio precedente, esclusi gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione che indicano anche le previsioni di cassa dell'esercizio precedente. 19/23

20 VENETO LAVORO BILANCIO DI PREVISIONE RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER TITOLI RESIDUI PRESUNTI AL TERMINE PREVISIONI DEFINITIVE TITOLO DENOMINAZIONE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO DELL'ANNO PRECEDENTE QUELLO CUI SI RIFERISCE IL BILANCIO PREVISIONI ANNO. PREVISIONI DELL'ANNO N+1 PREVISIONI DELL'ANNO N+2 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 TITOLO 1 SPESE CORRENTI ,00 previsione di competenza , , , ,00 di cui già impegnato* ,76 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) 50000, , ,00 previsione di cassa 0, ,33 0,00 0,00 TITOLO 2 SPESE IN CONTO CAPITALE 0,00 previsione di competenza di cui già impegnato* 0 (0,00) 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) (0,00) (0,00) (0,00) previsione di cassa 0, TITOLO 3 SPESE PER INCREMENTO DI ATTIVITA' FINANZIARIE 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) 0,00 (0,00) (0,00) previsione di cassa 0,00 0,00 TITOLO 4 RIMBORSO DI PRESTITI 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) 0,00 (0,00) (0,00) previsione di cassa 0,00 0,00 TITOLO 5 CHIUSURA ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnato* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) 0,00 (0,00) (0,00) previsione di cassa 0,00 0,00 TITOLO 7 SPESE PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO 0,00 previsione di competenza di cui già impegnato* ,61 (0,00) 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) 0,00 0 (0,00) previsione di cassa 0, TOTALE TITOLI ,00 previsione di competenza , , , ,00 di cui già impegnato* ,37 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0, , , ,00 previsione di cassa 0, ,33 TOTALE GENERALE DELLE SPESE ,00 previsione di competenza , , , ,00 di cui già impegnato* ,37 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0, , , ,00 previsione di cassa 0, ,33 * Si tratta di somme, alla data di presentazione del bilancio, già impegnate negli esercizi precedenti, nel rispetto del principio contabile generale della competenza potenziata e del principio contabile applicato della contabilità finanziaria. 20/23

21 VENETO LAVORO QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO* ENTRATE CASSA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 COMPETENZA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 COMPETENZA ANNO 2016 COMPETENZA ANNO 2017 SPESE CASSA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 COMPETENZA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 COMPETENZA ANNO 2016 COMPETENZA ANNO 2017 Fondo di cassa presunto all'inizio dell'esercizio , Utilizzo avanzo presunto di amministrazione ,33 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato 0, , ,00 Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Trasferimenti correnti , , , ,00 Titolo 1 - Spese correnti , , , ,00 - di cui fondo pluriennale vincolato 50000, , ,00 Titolo 3 - Entrate extratributarie 20000, , , ,00 Titolo 4 - Entrate in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 5000, , , ,00 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale entrate finali , , , ,00 Totale spese finali , , , ,00 Titolo 6 - Accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro , , , ,00 Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro , , , ,00 Totale titoli , , , ,00 Totale titoli , , , ,00 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE , , , ,00 TOTALE COMPLESSIVO SPESE , , , ,00 Fondo di cassa finale presunto 0,00 * Indicare gli anni di riferimento N, N+1 e N+2. 21/23

22 VENETO LAVORO Allegato a) Risultato presunto di amministrazione TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO (ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 2015 )* 1) Determinazione del risultato di amministrazione presunto al 31/ : (+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio ,03 (+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio N-1 0,00 (+) Entrate già accertate nell'esercizio N ,52 (-) Uscite già impegnate nell'esercizio N ,56 +/- Variazioni dei residui attivi già verificatesi nell'esercizio N ,91 -/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell'esercizio N ,91 = Risultato di amministrazione dell'esercizio N-1 alla data di redazione del bilancio di previsione dell'anno N ,99 + Entrate che prevedo di accertare per il restante periodo dell'esercizio N-1 - Spese che prevedo di impegnare per il restante periodo dell'esercizio N ,78 +/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio N ,66 -/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio N ,78 - Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio N-1 (1) 0,00 = A) Risultato di amministrazione presunto al 31/12/ ,33 2) Composizione del risultato di amministrazione presunto al 31/12 N-1: Parte accantonata (3) Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/N-1 (4) Fondo..al 31/12/N-1 (5) Fondo..al 31/12/N-1 B) Totale parte accantonata 0,00 Parte vincolata Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti ,10 Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli da specificare C) Totale parte vincolata ,10 Parte destinata agli investimenti D) Totale destinata agli investimenti E) Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) ,23 Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare (6) 3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione presunto al 31/12/N-1 (7) : Utilizzo quota vincolata Utilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti ,1 Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall'ente Utilizzo altri vincoli da specificare Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto ,10 (* ) Indicare gli anni di riferimento N e N-1. (1) Indicare l'importo del fondo pluriennale vincolato totale stanziato in entrata del bilancio di previsione per l'esercizio N. (2) (3) Non comprende il fondo pluriennale vincolato. Indicare l'importo del fondo crediti di dubbia esigibilità risultante nel prospetto del risultato di amministrazione allegato al consuntivo dell'esercizio N-2, incrementato dell'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di (4) previsione N-1 (importo aggiornato), al netto degli eventuali utilizzi del fondo successivi all'approvazione del consuntivo N-2. Se il bilancio di previsione dell'esercizio N-1 è approvato nel corso dell'esercizio N, indicare, sulla base dei dati di preconsuntivo o di consuntivo, l'importo del fondo crediti di dubbia esigibilità del prospetto del risultato di amministrazione del rendiconto dell'esercizio N-1. (5) (6) (7) Se negativo, le regioni indicano in nota la quota del disavanzo corrispondente al debito autorizzato e non contratto, distintamente da quella derivante dalla gestione ordinaria. Indicare l'importo del fondo... risultante nel prospetto del risultato di amministrazione allegato al consuntivo dell'esercizio N-2, incrementato dell'importo realtivo al fondo... stanziato nel bilancio di previsione N-1 (importo aggiornato), al netto degli eventuali utilizzi del fondo successivi all'approvazione del consuntivo N-2. Se il bilancio di previsione dell'esercizio N è approvato nel corso dell'esercizio N, indicare, sulla base dei dati di preconsuntivo o di consuntivo, l'importo del fondo... indicato nel prospetto del risultato di amministrazione del rendiconto dell'esercizio N. In caso di risultato negativo, le regioni indicano in nota la quota del disavanzo corrispondente al debito autorizzato e non contratto, distintamente da quella derivante dalla gestione ordinaria e iscrivono nel passivo del bilancio di previsione N l'importo di cui alla lettera E, distinduendo le due componenti del disavanzo. A decorrere dal 2016 si fa riferimento all'ammontare del debito autorizzato alla data del 31 dicembre Indicare i riferimenti normativi delle quote vincolate del risultato di amministrazione iscritte in entrata del bilancio di previsione N 22/23

23 PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA Per quanto riguarda gli obiettivi e le fasi di realizzazione dei suindicati interventi, verrà predisposto dall Organo Direttivo, come richiesto dalla normativa regionale, il Piano annuale delle attività, nel quale verranno descritte in termini programmatici le singole attività istituzionali dell Ente. Tale piano di attività, come il presente Bilancio di Previsione 2015, viene redatto avendo a riferimento i finanziamenti annuali della Regione nei medesimi importi dell anno in corso. Qualora tali finanziamenti non trovino corrispondenza nel Bilancio della Regione, si determinerà una necessaria corrispondente ridefinizione delle attività e del correlato bilancio di previsione. 23/23

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