DELIBERAZIONE N. 50/24 DEL

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1 Oggetto: Interventi a favore del sistema cooperativistico regionale. - Modifica parziale della Delib.G.R. n. 23/2 del POR FSE L Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, ricorda che con deliberazione n. 23/2 del 29 maggio 2012 concernente Presa d atto della decisione della Commissione Europea C(2012)2362 del che modifica la decisione C(2007)6081 che adotta il Programma Operativo Regionale Sardegna Competitività Regionale ed Occupazione FSE CCI 2007IT052PO016 Modifica Delib.G.R. n. 4/24 del Aggiornamento del quadro riepilogativo delle competenze e rimodulazione finanziaria interna agli assi per il POR FSE Modifica Delib.G.R. 68/1 del , la Giunta regionale ha provveduto a definire e adeguare il nuovo quadro riepilogativo delle competenze amministrative e il relativo quadro delle risorse per l attuazione del POR FSE. Con la citata deliberazione n. 23/2, è stata tra l altro evidenziata la necessità di avviare una tempestiva verifica sullo stato di avanzamento del POR e sulle eventuali criticità che ne rallentassero l attuazione, al fine di ridurre i rischi di disimpegno delle risorse comunitarie e di valutare l opportunità di provvedere a destinare le risorse, anche ove precedentemente stanziate, verso iniziative che garantissero risultati tangibili nel rispetto dei tempi della programmazione comunitaria. In quest ottica, prosegue l Assessore, l Amministrazione regionale ha avviato una attività di concertazione e dialogo con il mondo della Cooperazione al fine di integrare e diversificare gli interventi già in essere e dedicati al settore, per creare sinergie e sviluppo. I dati rilevati nel 2010 dall albo delle Cooperative, precisa l Assessore, evidenziano la presenza in Sardegna di società, di cui la maggior parte operanti nei settori: produzione e lavoro (45%) e sociale (24%). Le cooperative costituiscono il 12,3% delle imprese sarde (dato 2010). Nel 2010 la Sardegna era la decima regione per numero di cooperative presenti, preceduta da: Lazio (11.551), Sicilia (10.346), Lombardia (10.249), Campania (8.277), Puglia (8.253), Emilia Romagna (5.760), Toscana (4.523), Veneto (4.083) e Piemonte (4.056). La posizione della Sardegna diventava sesta se rapportata alla popolazione (preceduta da: Basilicata, Valle d Aosta, Sicilia, Lazio e Puglia). 1/6

2 È stato rilevato che l effetto generato da un investimento in una cooperativa è, in termini di reddito prodotto, estremamente più impattante su questa tipologia di impresa che su qualsiasi altra e per tale ragione si ritiene sfidante favorire lo sviluppo del sistema cooperativistico. Annualmente il Servizio delle Politiche Sociali, Cooperazione e Sicurezza sociale finanzia: - circa 246 cooperative (media anni ), tramite la L.R. n. 5/1957, con trasferimenti in conto capitale pari ad una percentuale del piano di spesa ammesso in genere non superiore ai euro negli ultimi tre anni, fatta eccezione per le cooperative in start up che nel 2011 hanno avuto un finanziamento pari al 50% del piano di investimenti approvato (pari a massimo euro); - circa 36 cooperative sociali (media anni ), tramite la L.R. n. 16/1997, con trasferimenti in conto occupazione. Le erogazioni vanno da un minimo di euro a un massimo di euro. Le risorse destinate al mondo della Cooperazione tramite le due leggi sopra citate, prosegue l Assessore, sono state pari a: - L.R. n. 5/ Euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011 ed Euro nel 2012; - L.R. n. 16/ Euro nel 2010 e nel 2011 ed Euro nel Considerata pertanto la tipologia degli interventi in essere, le risorse attualmente disponibili e la necessità di integrare diversi strumenti finanziari per generare sinergie e sviluppo nel settore della cooperazione, l Assessore rappresenta quanto di seguito riportato. La programmazione regionale ha messo in campo nelle ultime annualità finanziarie diversi strumenti di sviluppo. In particolare, questo Assessorato ha portato avanti il piano del lavoro, con fondi regionali e comunitari, in cui si inquadrano una serie di interventi integrati, finalizzati a garantire stabili livelli occupazionali e orientati in diversi settori di intervento. Parallelamente sono stati avviati, con l impiego di fondi comunitari, altri interventi destinati allo sviluppo dei territori: il Fondo per i PISL e i POIC. Entrambe le tipologie di progetti prevedono la concessione di incentivi rimborsabili, finalizzati a promuovere la creazione d'impresa, lo sviluppo dell'imprenditorialità e le opportunità lavorative per disoccupati e inoccupati, con priorità per giovani e donne. Nel contempo, si ritiene strategico favorire la diffusione nel territorio regionale di nuove cooperative ed il potenziamento di quelle già esistenti. Da un analisi condotta con gli operatori del settore, tenendo conto dei possibili canali in cui indirizzare le risorse comunitarie, è emersa la possibilità di destinare: - Linea A) euro sull Asse II Occupabilità del PO FSE - Obiettivo: diffusione nel territorio regionale di nuove cooperative, tramite l erogazione di incentivi a fondo perduto a favore di cooperative di nuova costituzione con almeno un socio disoccupato; 2/6

3 - Linea B) euro sull Asse I Adattabilità del PO FSE - Obiettivo: potenziamento delle cooperative già esistenti, tramite la creazione di un fondo di ingegneria finanziaria per l acquisizione di partecipazioni al capitale delle cooperative esistenti. Gli interventi declinati nelle due linee sono illustrati nel dettaglio nella allegata tabella A, che costituisce parte integrante della presente deliberazione. L Assessore prosegue precisando che gli interventi di cui alla linea A) potranno essere gestiti direttamente dal competente Servizio dell Assessorato del Lavoro. Per tali finalità, occorre potenziare il Servizio delle Politiche Sociali, Cooperazione e Sicurezza Sociale, garantendo un supporto alla linea c.1.3 incentivi alle imprese private per promuovere la competitività e l imprenditorialità. Per il perseguimento di tale obiettivo, prosegue l Assessore, occorre destinare una quota parte delle risorse presenti nell asse VI assistenza tecnica linea n.2.1 rafforzamento delle risorse umane coinvolte nella programmazione, gestione, sorveglianza e controllo del POR, nella misura di euro Le figure all uopo selezionate dovranno provvedere alla gestione dell intervento ed in particolare: redazione dell avviso pubblico, realizzazione di un programma che consenta una efficace gestione della procedura di selezione degli interventi, gestione della procedura di evidenza pubblica fino all aggiudicazione definitiva. Per l assistenza alla redazione del piano d impresa, l accompagnamento alla presentazione della domanda di finanziamento, lo sviluppo del gruppo di progetto candidato a costituire la cooperativa attraverso formazione manageriale, la definizione degli ambiti di mercato e del piano organizzativo, la definizione del piano finanziario, la formazione degli operatori economici nella fase successiva al finanziamento, l Amministrazione regionale potrà avvalersi del supporto delle Centrali delle cooperative. Considerato che le attività richieste rientrano tra i compiti istituzionali previsti dalla L.R. n. 5/1957, le risorse per il finanziamento delle attività sopra declinate graveranno sul bilancio 2013, a valere sul capitolo SC , che dovrà essere all uopo incrementato di euro. Gli interventi descritti alla linea B) dell Allegato alla deliberazione, hanno l obiettivo di rafforzare la capacità di adattamento degli imprenditori (in particolare, titolari di PMI) con riferimento alle sfide dell'innovazione e alle trasformazioni indotte dall'internazionalizzazione dei mercati, attraverso il potenziamento delle cooperative già esistenti. In virtù di tali finalità, prosegue l Assessore, la costituzione di uno strumento di ingegneria finanziaria ai sensi dell articolo 44, Regolamento CE 1083/2006 e ss.mm.ii rappresenta la modalità attuativa che maggiormente si adatta alle peculiarità degli interventi. L Assessore richiama a tal proposito la Comunicazione (2006/C 194/02) Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato destinati a promuovere gli investimenti in capitale di rischio nelle piccole e medie imprese ricordando come la stessa Commissione Europea abbia più volte sollecitato la necessità di migliorare il clima commerciale in cui operano le imprese, facilitare 3/6

4 l'avvio rapido di nuove iniziative e sopperire ai fallimenti del mercato nel finanziamento del capitale di rischio, fornendo una concreta risposta alla richiesta di capitale di rischio proveniente da imprese con potenziale di crescita e che, anche a causa del contingente credit crunch, non hanno sufficiente accesso ai mercati dei capitali. L Assessore richiama, pertanto, la necessità di fornire uno strumento di intervento in tal senso che possa essere sostenibile nel tempo. A tal fine, l Assessore ricorda inoltre come la rotatività degli strumenti di ingegneria finanziaria, che prevedono l erogazione di contributi rimborsabili, garantisca la rigenerazione delle risorse in seguito alla restituzione dei finanziamenti concessi, con conseguente effetto moltiplicatore delle risorse e possibilità di intervenire nel tempo su una platea di beneficiari maggiore rispetto agli interventi a fondo perduto. L Assessore intende, quindi, intervenire attraverso la costituzione di uno strumento di ingegneria finanziaria Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna, finalizzato a fornire contributi rotativi a sostegno il capitale di rischio delle cooperative con partecipazioni di tipo equity e quasi-equity, partecipando al seed capital, start-up capital e capitale di espansione delle cooperative beneficiarie, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale applicabile agli Aiuti di Stato. L Assessore ritiene inoltre opportuno che la gestione del Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna sia affidata alla SFIRS S.p.A., società finanziaria interamente di proprietà regionale e soggetta al controllo della Regione Sardegna, in possesso dei requisiti necessari per la gestione in house del suddetto Fondo e che già riveste il ruolo di Soggetto Gestore di altri strumenti di ingegneria finanziaria a valere sul POR FSE. Il coordinamento degli interventi previsti nelle due linee, l assistenza alla redazione del piano di investimenti propedeutico all accesso al fondo di rotazione, l analisi di impatto e la formazione successiva all ammissione al finanziamento (follow up), potranno essere parimenti garantite dalle Centrali Cooperative in raccordo con la Sfirs Spa. La Giunta regionale, sentita e condivisa la proposta dell Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, acquisito il parere favorevole di legittimità del Direttore generale dell Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale DELIBERA - di approvare la tabella A Interventi a favore delle cooperative, che costituisce parte integrante della presente deliberazione; - di attribuire al Servizio delle Politiche Sociali, Cooperazione e Sicurezza sociale una quota parte delle risorse presenti sull asse II Occupabilità, obiettivo operativo e.1 linea di 4/6

5 attività e.1.1. progetti integrati di politiche attive finalizzate all inserimento in favore dei disoccupati/inoccupati, pari a complessivi euro per le finalità di cui alla tabella A (linea A); le risorse saranno reperite dalla stessa linea del PO FSE attribuite al Servizio Politiche del Lavoro e per le pari opportunità, a parziale modifica della DGR n. 23/2 del 29 maggio 2012; - di attribuire al Servizio delle Politiche Sociali, Cooperazione e Sicurezza sociale una quota parte delle risorse presenti sull asse I Adattabilità, obiettivo operativo c.1 linea di attività c.1.3. incentivi alle imprese private per promuovere la competitività e l imprenditorialità, pari a complessivi euro per le finalità di cui alla tabella A (linea B), comprensivi delle quote per il gestore del Fondo di ingegneria finanziaria e delle altre spese connesse; le risorse saranno reperite dalla linea c.2.1 percorsi integrati destinati a lavoratori coinvolti in contesti di ristrutturazione aziendale del PO FSE attribuite al Servizio Politiche del Lavoro e per le pari opportunità, a parziale modifica della DGR n. 23/2 del 29 maggio 2012; - di attribuire al Servizio delle Politiche Sociali, Cooperazione e Sicurezza sociale una quota parte delle risorse presenti sull asse VI assistenza tecnica, obiettivo operativo n. 2 rafforzare la capacità amministrativa connessa all attuazione delle politiche finanziarie, anche attraverso il sostegno alla circolazione di pratiche e modelli per migliorare l efficacia e l efficienza della gestione del programma, linea di attività n.2.1. rafforzamento delle risorse umane coinvolte nella programmazione, gestione, sorveglianza e controllo del POR, pari a complessivi euro ; le risorse saranno reperite dalla stessa linea del PO FSE attribuite al Servizio di Supporto all Autorità di gestione del PO FSE, a parziale modifica della DGR n. 23/2 del 29 maggio 2012; - di costituire il Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna per la realizzazione degli interventi di cui alla Linea B), con una dotazione iniziale di ,00 a valere sul citato obiettivo operativo c.1 linea di attività c.1.3. incentivi alle imprese private per promuovere la competitività e l imprenditorialità ; - di dare mandato al Servizio delle Politiche Sociali, Cooperazione e Sicurezza sociale di predisporre tutti gli atti successivi necessari all immediata implementazione del Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna: Accordo di finanziamento, Piano operativo e Direttive di attuazione; - di stabilire di affidare la gestione del Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna - POR FSE , a seguito della stipula dell Accordo di finanziamento, alla SFIRS S.p.A. che in forza dello statuto si configura quale organismo in house della Regione Sardegna; 5/6

6 - di dare mandato all Autorità di Gestione del P.O. FSE di adempiere a tutte le procedure necessarie relative al monitoraggio e alla sorveglianza delle operazioni nell ambito del Fondo in oggetto; - di dare mandato all Assessore della Programmazione e all Assessore del Lavoro per l iscrizione delle variazioni della destinazione delle risorse POR FSE nel bilancio regionale nel rispetto degli obblighi di legge. Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Vicepresidente Giorgio La Spisa 6/6

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