La Valutazione dello Stress del caregiver

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Valutazione dello Stress del caregiver"

Transcript

1 La Valutazione dello Stress del caregiver P.M. Rossini, L. Quintiliani, E. Cassetta AFaR, Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina, Roma

2 CAREGIVING Insieme di processi assistenziali forniti ad un soggetto bisognoso di cure Formale (istituzionale) Informale (familiare o amicale) Famiglia principale risposta assistenziale per l anziano con demenza

3 COSTI ASSISTENZIALI 73,8% donne (figlie e mogli) 70% abbandono o modifica attività professionale ¾ giornata impegnati nell assistenza In caso di demenza grave: 32% oltre 15 ore per sorveglianza 30% oltre 10 ore per assistenza diretta Ripercussioni Sentimenti di isolamento e tensione elevati livelli di sintomi ansiosi e depressivi Aumentato rischio di comportamenti non salutari effetti negativi su stato di salute generale

4 STRESS DEL CAREGIVER Applicabilità di teorie classiche dello stress ipotizzanti che l adattamento dipenda da equilibrio tra fattori di rischio e di protezione Caratteristiche caregiver Età: rischio Sesso F: rischio Qualità precedente rapporto col malato: protezione Fattori stressanti primari Condizioni paziente (comportamento) Percezione di sovraccarico Età esordio della demenza Fattori stressanti secondari Conflitti con altri familiari e sul lavoro Problemi economici Restrizione attività sociali e ricreative Fattori stressanti intrapsichici

5 STRESS DEL CAREGIVER Esistono fattori protettivi capaci di modulare gli effetti dei fattori di stress sugli esiti Supporto sociale Ampia rete di sostegno Maggior livello di coinvolgimento sociale Strategie di coping Attitudine alla soluzione dei problemi Richiesta attiva di informazioni Approccio diretto alle difficoltà Esistono fasi del caregiving ( carriera ) Fattori di rottura predittivi dell abbandono Disturbi comportamentali del paziente Precedente depressione del caregiver Tempo per l assistenza (Uso di servizi domiciliari) Sentimento di isolamento (Ricorso a ricoveri di sollievo)

6 Questionario di valutazione (caregiver primario) Dati sociodemografici sesso titolo di studio grado di parentela professione Dati sul carico assistenziale convivenza con il paziente numero ore per assistenza e supervisione durata del ruolo di caregiver collaborazione di personale / badante Somministrazione del Caregiver Burden Inventory

7 Caregiver Burden Inventory Strumento di misurazione per valutare l impatto sperimentato dal caregiver ( fardello di difficoltà) Dimostrata adeguata validità quale strumento per valutare le difficoltà del singolo scopi di ricerca Questionario di 24 domande con risposta (per nulla, poco, moderatamente, parecchio, molto) esplorante 5 dimensioni (carichi) impegno di tempo (c. obiettivo) sensazione di perdita di opportunità (c. psicologico) sensazioni riguardo la propria salute (c. fisico) sentimenti circa relazioni in famiglia e sul lavoro (c. sociale) sensazioni negative verso l assistito (c. emotivo)

8 Caregiver Burden Inventory Carico obiettivo 1. Il mio familiare necessita del mio aiuto per molte abituali attività 2. Dipende da me 3. Devo vigilarlo continuamente 4. Devo assisterlo anche per molte delle più semplici attività quotidiane 5. Non riesco ad avere un minuto di libertà dai miei compiti di assistenza Carico psicologico 1. Sento che sto perdendo la vita 2. Desidererei poter fuggire da questa situazione 3. La mia vita sociale ne ha risentito 4. Mi sento emotivamente svuotato a causa del mio ruolo assistenziale 5. Mi sarei aspettato qualcosa di diverso a questo punto della vita Carico fisico 1. Non riesco a dormire a sufficienza 2. La mia salute ne ha risentito 3. L assistenza mi ha reso più fragile di salute 4. Sono fisicamente stanco

9 Caregiver Burden Inventory Carico sociale 1. Non vado d accordo con gli altri membri della famiglia come di consueto 2. I miei sforzi non sono considerati dagli altri familiari 3. Ho avuto problemi con il coniuge 4. Sul lavoro non rendo come di consueto 5. Provo risentimento verso i miei familiari che potrebbero darmi una mano ma non lo fanno Carico emotivo 1. Mi sento i imbarazzo a causa del mio familiare 2. Mi vergogno di lui 3. Provo del risentimento nei suoi confronti 4. Non mi sento a mio agio quando ho degli amici in casa 5. Mi arrabbio per le mie reazioni nei suoi riguardi

10 Caratteristiche dei Pazienti assistiti dai Caregiver 276 Caregiver di pazienti NON istituzionalizzati Pazienti n % Ambulatoriali ,9 Domiciliari 71 25,7 UVA 95 34,4 totale donne (69,9%) 83 uomini (30,1%) % età 55,1 19,2 22,5 3,3 < % scolarità 34,2 33,5 12,0 15,3 5, m.i.

11 Caratteristiche dei Caregiver 193 donne (69,9%) 82 uomini (30,1%) Lavoratori attivi: 98 (35,5%) % 2,5 19,2 scolarità 24,6 34,8 nessuno elementari media mediasuperiore 17,4 laurea o equipollente 1,5 m.i. % % ,7 età 24,3 22,8 22,5 14,5 3,3 < m.i. 29,7 coniuge partner 4,4 fratello sorella grado di parentela 50,0 figlio/a 5,4 2,5 7,3 nuora genero 0,7 nipote altro m.i.

12 Valutazione del Carico Assistenziale 151 Caregiver convivono con il paziente (54,7%) % 45,5 41,7 Ore di assistenza diretta 22,3 15,7 12,4 13,9 6,6 6,0 4,1 31,8 nessuna <3 ore 3-5 ore 6-12 ore più di 12 ore % no sì convivenza Ore di supervisione 45,3 37,2 39,7 19,3 10,7 11,6 10,7 14,0 5,0 6,6 nessuna <3 ore 3-5 ore 6-12 ore più di 12 ore convivenza no sì

13 Il CBI INVENTORY Correlazioni delle 5 dimensioni di carico con: variabili di carico di assistenza ore di assistenza durata dell assistenza presenza di badante gravità sintomatologia cognitiva (MMSE) autonomia nelle comuni mansioni quotidiane (BADL, IADL) disturbi del comportamento (NPI, quattro sottogruppi)

14 C B I I N V E N T O R Y profilo di carico pazienti valore medio IC 95% Ambulatoriali 7,0 5,6-8,3 Caregiver Burden Inventory obiettivo Domiciliari 14,8 13,6-16,0 Uva 11,3 10,1-12,5 Totale 10,5 9,7-11,4 Ambulatoriali 4,5 3,4-5,6 psicologico Domiciliari 10,0 8,4-11,6 Uva 8,1 6,9-9,2 Totale 7,2 6,4-7,9 Ambulatoriali 3,2 2,4-4,1 fisico Domiciliari 7,3 6,2-8,4 Uva 5,7 4,9-6,6 Totale 5,2 4,6-5,7 Ambulatoriali 1,9 1,2-2,6 sociale Domiciliari 2,9 1,6-4,3 Uva 2,8 1,9-3,8 Totale 2,4 1,9-2,9 Ambulatoriali 2,4 1,7-3,0 emotivo Domiciliari 1,7 1,1-2,3 Uva 3,2 2,6-3,9 Totale 2,5 2,2-2,9

15 CBI e carico assistenziale (ore di assistenza) carico medio sul caregiver e ore di assistenza diretta nessuna <3 ore 3-5 ore 6-12 ore più di 12 ore c. obbiettivo c. psicologico c. fisico c. emotivo Test per il trend: c. obbiettivo p<0.001, c. psicologico p<0.001, c. fisico p<0.001, c. emotivo p=0.3

16 CBI (carico medio) e durata dell assistenza PROFILO DI CARICO MESI c. obiettivo c. psicologico c. fisico c. sociale c. emotivo ,7 5,4 4,0 2,6 2, ,4 7,8 5,3 1,7 2, ,1 8,5 6,4 2,6 3,1 >60 13,9 9,2 5,8 3,8 2,6 totale 10,5 7,2 5,2 2,4 2,5 Test per il trend: c. obiettivo p<0.001, c. psicologico p=0.003, c. fisico p=0.006, c. emotivo p= % da quanti mesi si occupa del paziente 31,2 19,6 22,8 12,7 13, >60 m.i.

17 CBI e presenza di personale pagato / badante Pazienti domiciliari (n=78) profilo di badante carico assente presente obiettivo 16,0 14,3 psicologico 10,9 9,7 fisico 9,1 6,6 emotivo 2,5 1,5 Test differenza fra le medie significativo per: c. fisico (p=0.05)

18 CBI e presenza di personale pagato / badante Pazienti ambulatoriali Pazienti UVA profilo di carico personale a pagamento assente presente c. obbiettivo 5,5 11,3 c. psicologico 4,2 5,3 c. fisico 2,7 4,8 c. emotivo 2,4 2,3 Test differenza fra le medie significativo per: fisico (p=0.05) e obiettivo (p<0.001) profilo di carico personale a pagamento assente presente c. obbiettivo 11,2 11,6 c. psicologico 7,9 8,5 c. fisico 5,7 5,8 c. emotivo 3,0 3,6 Nessuna differenza significativa fra le medie

19 CBI e gravità della demenza Fitted values μ = -0,24 p<0.001 μ = -0,17 p<0.001 μ = -0,51 p<0.001 μ = -0,01 p=0, MMSE grezzo c. obbiettivo c. psicologico c. fisico c. emotivo

20 CBI e stato funzionale (ADL) Valori mediani, range inter-quartile e test per il trend c. obbiettivo c. psicologico p<0.001 p< c. fisico c. emotivo p<0.001 p=

21 CBI e stato funzionale (IADL) Valori mediani, range inter-quartile e test per il trend c. obbiettivo c. fisico p< IADL p<0.001 c. psicologico c. emotivo p< IADL p= IAD L IADL

22 CBI e disturbi comportamentali (NPI) (euforia, disinibizione, attività motorie aberranti) Risultati della regressione lineare Fitted values μ = 0,25 p=0.001 μ = 0,24 p<0.001 μ = 0,17 p<0.001 μ = 0,12 p< NPI (euforia, disinibizione, attività motorie aberranti) c. obbiettivo c. psicologico c. fisico c. emotivo

23 CBI e disturbi comportamentali (NPI) (irritabilità, ansia, agitazione): Risultati della regressione lineare Fitted values μ = 0,21 p<0.001 μ = 0,19 p<0.001 μ = 0,18 p<0.001 μ = 0,10 p< NPI (irritaribilità, ansia, agitazione) c. obbiettivo c. psicologico c. fisico c. emotivo

24 CBI e disturbi comportamentali (NPI) (depressione, apatia): Risultati della regressione lineare Fitted values μ = 0,19 p=0.003 μ = 0,20 p=0.001 μ = 0,15 p=0.001 μ = 0,11 p< NPI (depressione, apatia) c. obbiettivo c. psicologico c. fisico c. emotivo

25 CBI e disturbi comportamentali (NPI) (deliri, allucinazioni): Risultati della regressione lineare Fitted values μ = 0,38 p<0.001 μ = 0,18 p=0.002 μ = 0,12 p=0.003 μ = 0,04 p= NPI (deliri, allucinazioni) c. obbiettivo c. psicologico c. fisico c. emotivo

26 Stress del caregiver Caratteristiche del caregiver, tra cui strategie di coping attribuzione di significati alla situazione Stato del paziente Percezione del burden Caratteristiche relazione paziente/caregiver Caratteristiche del contesto supporto sociale risorse disponibili

27 Stress e contesto del caregiving Gli stili con cui i diversi caregiver fronteggiano lo stress dell assistenza sono molto differenti ma vi sono alcuni punti fermi: importanza della piena consapevolezza dei problemi e delle risorse; le risorse non possono essere esclusivamente interne al caregiver ma è necessario poter contare su un adeguato supporto esterno alla famiglia in grado di fornire assistenza

28 Sostegno e promozione del caregiver Necessità di: strutture capaci di risultare punto di riferimento e sostegno servizi di ricovero temporaneo assistenza domiciliare integrata ospedalizzazione domiciliare centri diurni prassi consolidata di interventi per valorizzare le risorse del caregiver aspetti informativi (medici di base) servizi psicologici di supporto individuali e di gruppo gruppi di sostegno

(MALATI DI ALZHEIMER, MALATI DI MORBO DI PARKINSON E MALATTIE CRONICHE CON DISTURBI COGNITIVI E NON SOLO): ORGANIZZATO DA 4 ASSOCIAZIONI:

(MALATI DI ALZHEIMER, MALATI DI MORBO DI PARKINSON E MALATTIE CRONICHE CON DISTURBI COGNITIVI E NON SOLO): ORGANIZZATO DA 4 ASSOCIAZIONI: BOZZA CONVEGNO MULTIDISCIPLINARE 11.02.2012 PER AVVIARE E REALIZZARE UN PROGETTO X MIGLIORARE L ASSISTENZA AL PAZIENTE FRAGILE MEDIANTE LA COMPILAZIONE DI UN QUESTIONARIO - PERSONALIZZATO COMPRESO IL C.B.I.

Dettagli

LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679

LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679 LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679 Rilevazione dalla Linea Verde: 2009/2010 2010/2011 (base: circa 1500 2000) www.alzheimer-aima.it Profilo sociodemografico del caregiver Età del caregiver (media) 56 anni

Dettagli

Il caregiving nell invecchiamento. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Il caregiving nell invecchiamento. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Il caregiving nell invecchiamento 02 marzo 2016 Il caregiving Caregiverinformale: familiari che forniscono assistenza a persone con difficoltàcognitive, fisiche ed emotive, non sono ricompensati finanziariamente

Dettagli

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza 52 Congresso Nazionale SIGG Paese vecchio, assistenza nuova: il caso Italia Firenze, 1 dicembre 2007 Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità

Dettagli

BISOGNI E BURDEN DEI CAREGIVER DI PAZIENTI CON DEMENZA: INDAGINE NEL TERRITORIO MILANESE

BISOGNI E BURDEN DEI CAREGIVER DI PAZIENTI CON DEMENZA: INDAGINE NEL TERRITORIO MILANESE VIII CONVEGNO: Il contributo delle unità di valutazione Alzheimer (UVA) nell assistenza dei pazienti con demenza BISOGNI E BURDEN DEI CAREGIVER DI PAZIENTI CON DEMENZA: INDAGINE NEL TERRITORIO MILANESE

Dettagli

Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza

Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Dott.ssa Amparo Ortega Ambulatorio di Neuropsicologia Dipartimento di Neurologia ASL 3 Genovese La malattia di Alzheimer è la più comune causa di

Dettagli

Rita D Alfonso, Daniela Bertazzoni, Cinzia Siviero, Anna Molteni, Stefania La Rocca- Fondazione Casa Famiglia San Giuseppe Onlus Vimercate

Rita D Alfonso, Daniela Bertazzoni, Cinzia Siviero, Anna Molteni, Stefania La Rocca- Fondazione Casa Famiglia San Giuseppe Onlus Vimercate Rita D Alfonso, Daniela Bertazzoni, Cinzia Siviero, Anna Molteni, Stefania La Rocca- Fondazione Casa Famiglia San Giuseppe Onlus Vimercate RSA Aperta: le norme (DGR 856/2013 e successiva 2942/2014 Regione

Dettagli

Il volontariato nell assistenza ai malati di Alzheimer

Il volontariato nell assistenza ai malati di Alzheimer Il volontariato nell assistenza ai malati di Alzheimer Un progetto sperimentale A.Tognetti, P.Monini,L.Bartorelli U.O.C. di Geriatria Ospedale S.Eugenio Roma IL PROGETTO FORNIRE UN SUPPORTO AI FAMILIARI

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Parte VI - SUPPORTO E FORMAZIONE AI CAREGIVER. David Simoni, Claudia Cantini, Sandra Passini

Parte VI - SUPPORTO E FORMAZIONE AI CAREGIVER. David Simoni, Claudia Cantini, Sandra Passini Parte VI - SUPPORTO E FORMAZIONE AI CAREGIVER David Simoni, Claudia Cantini, Sandra Passini INTRODUZIONE La famiglia costituisce in Italia la principale risorsa assistenziale per l anziano disabile. La

Dettagli

WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione

WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione ISRAA ISTITUTO PER SERVIZI DI RICOVERO E ASSISTENZA AGLI ANZIANI WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione RETE ALZHEIMER TREVISO: UN MODELLO DI INTERVENTO A DOMICILIO

Dettagli

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita

Dettagli

La valutazione comportamentale. Dr. C. Marra e Dr. D. Quaranta Istituto di Neurologia - UCSC

La valutazione comportamentale. Dr. C. Marra e Dr. D. Quaranta Istituto di Neurologia - UCSC La valutazione comportamentale Dr. C. Marra e Dr. D. Quaranta Istituto di Neurologia - UCSC Ruolo dei disturbi comportamentali nella demenza sono la prima causa di stress nel care-giver (Rabins et al,

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta SOPRAGGIUNGE LA MALATTIA ROTTURA DELL EQUILIBRIO La scoperta della malattia comporta uno scompenso omeostatico nei diversi

Dettagli

Il Comune per le demenze: che cosa fa

Il Comune per le demenze: che cosa fa Il Comune per le demenze: che cosa fa Roberta Papi Assessore Politiche Sociosanitarie Comune di Genova La demenza non colpisce solo il paziente, ma tutta la sua famiglia, sulla quale grava l enorme carico

Dettagli

Il rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers. FReNeSys Azione e-welfare

Il rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers. FReNeSys Azione e-welfare Il rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers FReNeSys Azione e-welfare Obiettivo generale Conoscere le difficoltà e i bisogni dei familiari che assistono o hanno

Dettagli

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA Ricordare che l 80% dei malati vive in famiglia! (indagine Censis 2006) Chi è il caregiver? (letteralmente: colui che presta assistenza) Un familiare Un

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento

Dettagli

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto

Dettagli

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG)

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Razionale - 1 L età avanzata rappresenta un fattore di rischio indipendente di ipoglicemie Le modificazioni fisiologiche

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi

Dettagli

I servizi per anziani non autosufficienti

I servizi per anziani non autosufficienti I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

CHI E ALICe? Associazione per la Lotta all Ictus Cerebrale. QUANDO E DOVE E STATA FONDATA? 1997 ad Aosta da G. D Alessandro

CHI E ALICe? Associazione per la Lotta all Ictus Cerebrale. QUANDO E DOVE E STATA FONDATA? 1997 ad Aosta da G. D Alessandro CHI E ALICe? Associazione per la Lotta all Ictus Cerebrale QUANDO E DOVE E STATA FONDATA? 1997 ad Aosta da G. D Alessandro COME E STRUTTURATA? Federazione di Associazioni regionali CHI E IL PRESIDENTE?

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

FORMAZIONE UMANA GLOBALE

FORMAZIONE UMANA GLOBALE FORMAZIONE UMANA GLOBALE Effetti di un ciclo di otto sessioni di Meditazione Vigile (Mindfulness) sulla qualità di vita, la riduzione del livello di stress e il miglioramento di alcune abilità cognitive

Dettagli

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico 2013 Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati delle indagini svolte sul personale CiVIT ai sensi

Dettagli

Nicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma

Nicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma Nicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma Finalità Questo studio indaga le relazioni tra caratteristiche individuali, fattori di rischio professionali fisici e psicosociali e disturbi

Dettagli

AL PAZIENTE CON MIELODISPLASIA E AI SUOI FAMILIARI

AL PAZIENTE CON MIELODISPLASIA E AI SUOI FAMILIARI ASSISTENZA PSICOLOGICA AL PAZIENTE CON MIELODISPLASIA E AI SUOI FAMILIARI dott.ssa Carmela Tanese (Taranto) psiconcologa con il supporto incondizionato di Persone famiglie Spesso le persone le famiglie

Dettagli

Comprendere come sfruttare le differenze individuali per attirare, motivare e trattenere collaboratori di talento Topics

Comprendere come sfruttare le differenze individuali per attirare, motivare e trattenere collaboratori di talento Topics Comportamento manageriale A.A. 2012/2013 Dott.ssa Monia La Verghetta Obiettivo Comprendere come sfruttare le differenze individuali per attirare, motivare e trattenere collaboratori di talento Topics Valori

Dettagli

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?

Dettagli

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G. I Sessione ore 9,30 La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G. Gabriele Carbone Responsabile medico Centro Demenze Unità

Dettagli

Questionario di gradimento sulle cure domiciliari ricevute con il credit e/o con il voucher socio-sanitario

Questionario di gradimento sulle cure domiciliari ricevute con il credit e/o con il voucher socio-sanitario Questionario di gradimento sulle cure domiciliari ricevute con il credit e/o con il voucher socio-sanitario Gentile gnora/gentile gnore, Le chiediamo di aiutarci ad offrire un servizio migliore e sempre

Dettagli

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE ASSISTENZA A DOMICILIO DI SOGGETTI DESTINATARI DEL VOUCHER SOCIALE COMUNE DI SCHEDA PRESA IN CARICO PROGETTO DI ASSISTENZA INDIVIDUALIZZATO di Dati personali: Nome Cognome Nato a il Residente a via ISEE

Dettagli

PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA

PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Francesco Tramonti Peculiarità della malattia L intervento psicologico non può prescindere da una valutazione delle principali caratteristiche

Dettagli

QUESTIONARIO SUL BENESSERE DEL PERSONALE DEL CRA

QUESTIONARIO SUL BENESSERE DEL PERSONALE DEL CRA COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA', LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI (CUG) QUESTIONARIO SUL BENESSERE DEL PERSONALE DEL CRA DATI ANAGRAFICI SESSO

Dettagli

Dipartimento di Psicologia Università di Bologna

Dipartimento di Psicologia Università di Bologna Rabih Chattat Rabih Chattat Dipartimento di Psicologia Università di Bologna La Salute Salute: completo stato di benessere fisico, psichico e sociale e non solo assenza di malattia o infermità. (OMS, 1948)

Dettagli

Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare

Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare Grazia D Onofrio 1, Daniele Sancarlo 1, Francesco Paris 1, Leandro Cascavilla 1, Giulia Paroni 1,

Dettagli

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA

INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA ABUSE IN FINNISH ELDERLY CARE INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA Henriikka Laurola Carpi, Italy, May 2015 ABUSE IN FINNISH CONTENUTI ELDERLY CARE Suvanto Chi siamo Definizioni Prevalenza in

Dettagli

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

Scala di autoefficacia percepita nella gestione di problemi complessi M. L. Farnese, F. Avallone, S. Pepe, R. Porcelli

Scala di autoefficacia percepita nella gestione di problemi complessi M. L. Farnese, F. Avallone, S. Pepe, R. Porcelli In collaborazione con la Facoltà di Psicologia 2 Università degli Studi di Roma Sapienza Scala di autoefficacia percepita nella gestione di problemi complessi M. L. Farnese, F. Avallone, S. Pepe, R. Porcelli

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

LO STRESS LAVORO- CORRELATO IN OSPEDALE: IL PUNTO DI VISTA DELLO PSICOLOGO

LO STRESS LAVORO- CORRELATO IN OSPEDALE: IL PUNTO DI VISTA DELLO PSICOLOGO LO STRESS LAVORO- CORRELATO IN OSPEDALE: IL PUNTO DI VISTA DELLO PSICOLOGO Dott.ssa Patrizia Portolan, Azienda Ospedaliera S. Maria degli Angeli Dott. Luca Libanora, Dott.ssa Valentina Partenio Trieste

Dettagli

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE La Promessa O.N.L.U.S. Via Catone 21 00192 Roma Tel / Fax 06.397.391.06 (46) Fasi Trattamentali PERCORSO TERAPEUTICORIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE Attualmente il Centro

Dettagli

Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso

Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso Maria Angela Becchi Taranto

Dettagli

L accompagnamento del morente in RSA

L accompagnamento del morente in RSA Gruppo di Studio La cura nella fase terminale della vita L accompagnamento del morente Massimo Petrini Centro di Promozione e Sviluppo dell Assistenza Geriatrica Facoltà di Medicina e Chirurgia A.Gemelli

Dettagli

IL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE

IL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE IL DOLORE ONCOLOGICO CARATTERISTICHE E VALUTAZIONE 1 LE CURE CONTINUATIVE Il dolore del paziente oncologico varia nel tempo, anche rapidamente, in relazione all evoluzione della malattia Necessità di frequente

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 LazioSanità Agenzia Sanità Pubblica Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 Domenico Di Lallo La prevenzione degli effetti sulla salute delle

Dettagli

Alcool, disagio psichico e terza età.

Alcool, disagio psichico e terza età. Alcool, disagio psichico e terza età. L ANZIANO PROBLEMATICO E L ACCOGLIENZA NEI SERVIZI 1 DOTT.SSA ANTONELLA SPADA COORDINATRICE DI STRUTTURA DELL ASP DISTRETTO DI FIDENZA PUNTI AFFRONTATI: 1) PRESENTAZIONE

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integritàdelle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione

Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integritàdelle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integritàdelle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione Allegato A Indagini sul personale dipendente Gentilecollega, La

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

ADHD. LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA

ADHD. LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA ADHD LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA Bisogna prima di tutto ricordare che il bambino/ragazzo/adolescente con ADHD non

Dettagli

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del

Dettagli

PROGETTO CAREGIVER ''Sostenere chi sostiene''

PROGETTO CAREGIVER ''Sostenere chi sostiene'' PROGETTO CAREGIVER ''Sostenere chi sostiene'' Studio Associato di Psicologia Dott.ssa Boschetti Manuela Dott.ssa Bronzetti Romina Dott.ssa Croatti Roberta Dott.ssa Zanotti Ilenia Cell. 334 8458393 Cell.

Dettagli

Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella

Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella Torino, 10 giugno 2014 La donna con il tumore al seno: Assistenza a 360 gradi. Aggiornamento e novità Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella Dott. Maria Rosa STANIZZO Direttore

Dettagli

Un indagine sui processi emotivi e sulla capacità empatica dei bambini con ADHD

Un indagine sui processi emotivi e sulla capacità empatica dei bambini con ADHD Un indagine sui processi emotivi e sulla capacità empatica dei bambini con ADHD Elena Tironi (Centro per l Età Evolutiva Bergamo) Gian Marco Marzocchi (Università di Milano-Bicocca) ADHD coinvolge e compromette

Dettagli

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463. L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344

Dettagli

Servizio di Psicologia

Servizio di Psicologia OSPEDALE GENERALE REGIONALE F. MIULLI ENTE ECCLESIASTICO U.O.C. OSTETRICIA E GINECOLOGIA - CONSULTORIO FAMILIARE ACQUAVIVA D.F.(BA) STRADA PROVINCIALE PER SANTERAMO KM 4 TEL. 080/3054634 Direttore UOC:

Dettagli

La relazione d aiuto: lavorare con i soggetti fragili

La relazione d aiuto: lavorare con i soggetti fragili La relazione d aiuto: lavorare con i soggetti fragili (a cura di Federica Giannetto) Concetto di fragilità la malattia la cronicità l handicap la vecchiaia Perdita del passaporto di buona salute e necessità

Dettagli

ASPETTI PSICOLOGICI NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE CON GRANDI INSUFFICIENZE D ORGANO END STAGE

ASPETTI PSICOLOGICI NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE CON GRANDI INSUFFICIENZE D ORGANO END STAGE GRANDI INSUFFICIENZE D ORGANO END STAGE : CURE INTENSIVE E/O CURE PALLIATIVE? Aula Magna Nuovo Arcispedale S. Anna Cona, Ferrara - Sabato 4 Ottobre 2014 ASPETTI PSICOLOGICI NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

QUAL E IL LUOGO DI RESIDENZA?

QUAL E IL LUOGO DI RESIDENZA? QUAL E IL LUOGO DI RESIDENZA? Base: 65 caregiver RESIDENZA PAZIENTE 80% 10% 9% 2% Abita con care givers Abita da solo Abita con altri familiari Altro 20 QUAL E IL GRADO DI VICINANZA TRA CG E MALATO? L

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Studio condotto presso i 5 Istituti di cura per anziani della Città di Lugano. Giornata RAI 2011 Lugano 27

Dettagli

analisi della normativa formazione indicatori condivisi

analisi della normativa formazione indicatori condivisi analisi della normativa formazione indicatori condivisi Normativa Equità di accesso alle cure domiciliari in generale e palliative in particolare Qualità di prestazioni adeguata agli standard Le cure non

Dettagli

Premessa. Il Questionario per i cittadini

Premessa. Il Questionario per i cittadini Premessa Buongiorno/Buona sera Sig./Sig.ra...,sono (nome dell intervistatore) e la chiamo da parte della Fondazione per la Sussidiarietà che sta conducendo una ricerca per valutare la conoscenza e la percezione

Dettagli

Psiconcologi e Assistenti Sociali

Psiconcologi e Assistenti Sociali LA PRESA IN CARICO INFERMIERISTICA: LE PRINCIPALI CRITICITÀ Rapporti con Psiconcologi e Assistenti Sociali Rita Reggiani Torino, 23 Settembre 2015 CPSI CAS AO Ordine Mauriziano di Torino Psiconcologo e

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

NEVROSI. Di Italo Dosio

NEVROSI. Di Italo Dosio NEVROSI Sindromi caratterizzate da sintomi psicologici, comportamentali e vegetativi, senza alcun substrato organico, determinate da situazioni conflittuali intrapsichiche o ambientali e legate a strutture

Dettagli

Stress sul posto di lavoro: segnali e cause. Check list personale (Versione 02.2006)

Stress sul posto di lavoro: segnali e cause. Check list personale (Versione 02.2006) Stress sul posto di lavoro: segnali e cause Check list personale (Versione 02.2006) Questa check list la aiuterà a identificare lo stress vissuto personalmente e a deteminarne le cause. Poi, sulla base

Dettagli

L intervento clinico breve per la disassuefazione da nicotina

L intervento clinico breve per la disassuefazione da nicotina Corso di formazione di counselling per la disassuefazione da nicotina rivolto a Medici di Medicina Generale L intervento clinico breve per la disassuefazione da nicotina U.O. Ser.T. Azienda Usl di Cesena

Dettagli

BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA

BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA BENESSERE ORGANIZZATIVO IN UN AZIENDA SANITARIA Analisi integrata dello stress lavoro-correlato e degli Standard 1 e 4 HPH Marco Rizzo 1, Maria Peresson 1, Fabio Aizza 1, Francesca Larese Filon 2 1. ASS

Dettagli

L esperienza del medico di medicina generale

L esperienza del medico di medicina generale L INFORMAZIONE INDIPENDENTE SUL FARMACO: I FARMACI NEL DOLORE ONCOLOGICO Tavola rotonda: L esperienza del medico di medicina generale Sassari 21 Giugno 2008 Chiara Musio Il Sole 24 ore Sanità 10-16 Aprile

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

L avversario invisibile

L avversario invisibile L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE SOCIALE

SCHEDA DI VALUTAZIONE SOCIALE SCHEDA DI VALUTAZIONE SOCIALE DATI ASSISTITO Cognome Nome Data di nascita Cod. fiscale INDICATORE ADEGUATEZZA CONDIZIONE AMBIENTALE (Valutazione rete assistenziale + valutazione economica di base + valutazione

Dettagli

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Dettagli

Capitolo I Principi generali

Capitolo I Principi generali CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI ANNO 2014/2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità dell intervento.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

Live the Life: intervento di coterapia integrato per

Live the Life: intervento di coterapia integrato per XVI CONGRESSO AIAMC- PESCARA - 25/28 OTTOBRE 2012 Benessere e consapevolezza in psicoterapia: Nuove tendenze nell approccio cognitivo comportamentale. Live the Life: intervento di coterapia integrato per

Dettagli