OGGETTO: DETERMINAZIONE TARIFFE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI ANNO 2009 LA GIUNTA COMUNALE

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1 DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 125 DEL 03/12/2008 OGGETTO: DETERMINAZIONE TARIFFE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI ANNO 2009 LA GIUNTA COMUNALE Visto: L art. 238, comma 11, del D.Lgs. n. 152 del 03 aprile 2006 recante: Norme in materia ambientale, in combinato disposto con l art. 264, comma 1, lettera i) del medesimo Decreto, in forza dei quali continua ad applicarsi il D.Lgs n. 22/97 (Decreto Ronchi) secondo le modalità vigenti fino all emanazione dei Regolamenti di competenza ministeriale attuativi del medesimo Codice Ambientale; Considerato che alla data attuale non sono stati ancora emanati i Regolamenti di cui sopra, per cui si ritiene di procedere mantenendo invariato il regime di prelievo di cui all anno 2008; Dato atto che dal 01/01/2000 il Comune di Bagnolo in Piano applica la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, secondo quanto previsto dall art.49 del Decreto Ronchi; Richiamato quindi il DPR n. 158 del Regolamento per l elaborazione del metodo normalizzato per definire le componenti dei costi e determinare la tariffa di riferimento ; Considerato: che la tariffa di riferimento costituisce la base per la determinazione della tariffa nonché per orientare e graduare nel tempo gli adeguamenti tariffari e che essa è determinata dagli enti locali anche in relazione al piano finanziario degli interventi relativi al servizio ed è applicata dagli enti gestori, affinchè copra tutti i costi ; che l ente gestore, per il Comune di Bagnolo in Piano, e Enia Spa di Reggio Emilia, che svolge la gestione dei rifiuti urbani e assimilati ; Definito: che la tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e utenza non domestica (art. 4 D.P.R. 158/99) e che nella suddivisione dei costi da coprire si vuole garantire l agevolazione per l utenza domestica (come prevede il D.Lgs. 22/97, art. 49 comma 10, richiamato dal D.P.R. 158/99 all art. 4 ; che il calcolo della tariffa per le utenze domestiche (art. 5 del D.P.R. 158/99) dovuta per la parte fissa è collegata al numero di mq. occupati, rapportata al numero dei componenti il nucleo, secondo quanto specificato nel punto 4.1 dell' allegato 1 del D.P.R. 158/99 e, per la parte variabile, alla quantità di rifiuto prodotto, secondo quanto indicato nel punto 4.2 dell allegato 1 dello stesso decreto ; che per le utenze non domestiche la parte fissa della tariffa è attribuita alla singola utenza facendo riferimento al numero dei mq. occupati dall attività (secondo quanto indicato nel punto 4.3 dell allegato 1 del D.P.R. 158/99) e la parte variabile è calcolata con criteri presuntivi con riferimento alla produzione annua per mq., nel rispetto del parametri indicati nel punto 4.4 dell allegato 1 dello stesso decreto; Considerato che: Pagina 1 di 8

2 alcune attività (gestione isola ecologica, spazzamento programmato o straordinario, raccolta rifiuti ingombranti a domicilio, recupero e smaltimento rifiuti abbandonati) vengono gestite direttamente dal Comune; i costi relativi alle attività gestite direttamente dal Comune ammontano ad e devono essere coperti da tariffa; i costi sostenuti da Enia per la riscossione della tariffa ammontano ad ,48; per la determinazione delle entrate da recuperare tramite la tariffa, occorre tenere conto anche delle agevolazioni tariffarie previste dal Regolamento di applicazione della tariffa ( utenze distanti dal cassonetto stradale, utenze che utilizzano la compostiera, avvia al recupero, ecc...); il preventivo proposto da ENIA Spa ( All.1 ), integrato dai costi di gestione diretta del Comune, dai costi per la riscossione della tariffa e dalle agevolazioni tariffarie, presenta un totale generale di ,99, IVA esclusa, come da tabella sottoesposta; che la costruzione della tariffa dovrà avvenire, in primo luogo, ripartendo i costi secondo la loro natura fissa o variabile e quindi secondo il seguente schema : COSTI PARTE FISSA PARTE VARIABILE TOTALE (euro) RACCOLTA E SMALTIMENTO , , ,16 Quota su raccolta e smaltimento 30% 70% SPAZZAMENTO , ,35 SERVIZI COMUNE , ,00 RISCOSSIONE , ,48 TOTALE , , ,99 Agevolazioni previste da regolamento 8.804, , IMPORTO TOTALE DA COPRIRE CON TARIFFA ENTRATE TARIFFARIE (Euro) , , , ,99 Quote sul totale(%) 48,91% 51,09% 100% per quanto riguarda l attribuzione di tali costi, fissi e variabili, alle diverse categorie di utenza, domestiche e non domestiche, la costruzione della tariffa e avvenuta secondo il seguente schema : Pagina 2 di 8

3 RIPARTIZIONE UTENZE DOMESTICHE UTENZE NON DOMESTICHE QUOTA FISSA Quota % da attribuire 55% 45% TOTALE ENTRATE QUOTA FISSA (euro) , , ,22 QUOTA VARIABILE Rifiuti prodotti (Kg) Quota % da attribuire 57% 43% 100% ENTRATE VARIABILE (Euro) QUOTA , , ,77 ENTRATE (Euro) TARIFFARIE , , ,99 la ripartizione dei costi fissi rispetta i criteri di cui all art. del DPR 158/99 che consentono di introdurre correttivi razionali ai costi attribuibili alle famiglie; per la ripartizione dei costi variabili tra utenze domestiche e non domestiche, si e fatto riferimento alla rispettiva produzione specifica di rifiuto, cosi come si e potuto stimare sulla base dei coefficienti stabiliti dal citato DPR 158/99; Pagina 3 di 8

4 UTENZE DOMESTICHE I dati rilevanti per la valutazione di tali utenze, sono stati cosi elaborati: 1. anagrafe, presso gli archivi AGAC, della popolazione residente: n dei nuclei iscritti al ; 2. n.dei nuclei-utenti nell anno 2008, comprensive anche delle utenze non residenti, pari a 3.541; 3. suddivisione in nuclei famigliari da 1 a 6 componenti e oltre, e individuazione a superficie media occupata per tipologia di nucleo; 4. applicazione dei coefficienti di adattamento (stabiliti dal D.P.R. 158/99, tabelle 1a e 2) ; 5. quantitativo complessivo di rifiuto raccolto (al ); L applicazione di tali parametri alle formule per il calcolo della parte fissa e variabile prevista dal DPR 158/99 allegato 1, determinano le quote tariffarie sulla base del numero dei componenti cosi come indicato nella seguente tabella: UTENZE DOMESTICHE ANNO 2009 APPLICAZIONE METODO NORMALIZZATO Famiglie Ka (Q.fissa) Kb (Q.variabile) Quota Fissa /Mq Quota Variabile /anno Componenti >5000 abit 1 0,8 1 0, , ,94 1,8 0, , ,05 2,3 0, , ,14 3 0, , ,23 3,6 0, , ,3 4,1 0, ,9906 Pagina 4 di 8

5 UTENZE NON DOMESTICHE I dati presi a riferimento sono le utenze tariffate nell anno La suddivisione delle utenze non domestiche è stata rielaborata, rispetto alla tabella 3a e 4a dell allegato 1 del citato DPR 158/99, tenendo conto della realtà territoriale, della tipologia del rifiuto prodotto, e della nuova normativa in tema di licenze commerciali (le autorizzazioni sono rilasciate con riferimento al settore merceologico alimentare e non alimentare). Rispetto alle superfici, si precisa che esse sono unicamente quelle produttive di rifiuto urbano o assimilato, per le quali vale il regime di privativa previsto dall art. 49 del decreto Ronchi. Nel rispetto della scelta dei coefficienti di adattamento (tab. 3a e 4a allegato 1) lasciata all ente locale, si sono adottati valori tali da orientare e graduare nel triennio gli adeguamenti tariffari (art 49, comma 7, D.Lgs 22/97). L applicazione di tali criteri alle formule matematiche previste per le utenze non domestiche al punto 4.3 e 4.4. dell allegato 1 DPR 158/99 determinano le tariffe di ogni singola categoria come evidenziato nella tabella : Pagina 5 di 8

6 UTENZE NON DOMESTICHE ANNO 2009 Cat Kc Kd Parte Fissa /mq Parte Variabile /mq Totale /Mq 1 Musei, biblioteche, scuole, 0,67 5,50 0,6948 0,6955 1,3903 associazioni, luoghi di culto 2 Cinematografi e teatri 0,43 3,5 0,4459 0,4426 0, Autorimesse e magazzini senza 0,6 4,9 0,6222 0,6196 1,2418 alcuna vendita diretta 4 Campeggi, distributori 0,88 7,21 0,9126 0,9118 1,8244 carburanti, impianti sportivi 5 Esposizioni, autosaloni 0,51 4,22 0,5289 0,5337 1, Alberghi con ristorante 1,64 13,45 1,7008 1,7009 3, Alberghi senza ristorante 1,08 8,88 1,1200 1,1229 2, Casa di cura, collegi e convitti 1 8,2 1,0371 1,0370 2, Ospedali e case di cura 1,18 9,68 1,2237 1,2241 2, Uffici, agenzie, studi 1,52 12,45 1,5763 1,5744 3,1507 professionali e banche 11 Attività commerciali per la 1,41 11,55 1,4622 1,4606 2,9228 vendita di beni non alimentari non altrimenti specificati 12 Banchi di mercato beni 1,78 14,58 1,8460 1,8438 3,6898 durevoli 13 Attività artigianali tipo botteghe: 1,48 12,12 1,5348 1,5327 3,0675 parrucchiere, barbiere e estetista 14 Attività artigianali tipo botteghe: 0,93 7,62 0,9645 0,9636 1,9281 falegname, idraulico, fabbro, elettricista 15 Carrozzeria, autofficina, 1,09 8,95 1,1304 1,1318 2,2622 elettrauto 16 Attività artigianali e industriali 1,09 8,91 1,1304 1,1267 2,2571 con capannoni di produzione 17 Pubblici esercizi classe a 4,85 39,78 5,0297 5, ,0602 (ristoranti- pizzerie) 18 Bar, caffè pasticceria 5, ,3201 5, , Attività commerciali per la 3,74 30,62 3,8786 3,8722 7,7508 vendita di beni alimentari, fiori e piante 20 Supermercati e ipermercati per la 2,74 22,45 2,8415 2,8390 5,6805 vendita di generi misti 21 Banchi di mercato generi 6,92 56,78 7,1764 7, ,3567 alimentari 22 Discoteche, night club 1,91 15,68 1,9808 1,9829 3,9637 Pagina 6 di 8

7 Considerato: che nel Regolamento per l applicazione delle tariffe sono state debitamente contemplate le agevolazioni e le riduzioni previste per raccolta differenziata o recuperi che produrranno un parziale abbattimento della parte variabile della tariffa, proporzionale ai risultati conseguiti; che il comma 17 dell art 49 del decreto Ronchi fa salva l applicazione del tributo ambientale (la addizionale Provinciale) che per il Comune di Bagnolo in Piano e applicato nella percentuale del 5% sulla tariffa rifiuti; che attualmente, sulle tariffe per erogazione dei servizi pubblici è prevista un aliquota IVA pari al 10%; Visto il D.Lgs n. 267 del ; Visto: - il comma 169 dell art. 1 della Legge n. 296 del 27/12/2006, il quale fissa il termine per la deliberazione delle aliquote e delle tariffe dei tributi locali entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Se le stesse sono approvate successivamente all inizio dell esercizio, ma entro il termine prima indicato, hanno effetto dal 1 gennaio dell anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro lo stesso termine si intendono prorogate le tariffe e le aliquote dell anno precedente. Vista la bozza, in corso di redazione, del bilancio di previsione per l anno 2009, predisposta dal Settore Finanziario; Preso atto degli allegati pareri favorevoli, espressi dal Responsabile del Settore Finanziario, in merito alla regolarità tecnica e contabile della presente delibera, ai sensi dell art. 49 comma 1 del D.Lgs 267\00 ; Con voto unanime favorevole, anche per quanto attiene la immediata eseguibilità da conferire all atto, espresso nelle forme di legge; DELIBERA 1. di approvare le tariffe per la gestione dei rifiuti urbani per l anno 2009 così come specificato nelle tabelle esposte in premessa ; 2. di applicare il tributo ambientale nella misura del 5% sulle singole tariffe; 3. di applicare l aliquota IVA nella misura del 10% sulle singole tariffe ; 4. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 134 comma 4 del D.Lgs. 267/2000. Pagina 7 di 8

8 La sottoscritta Rag. Ricco Maria, Responsabile del Settore Finanziario, esprime, ai sensi dell art. 49 comma del D.Lgs. 267/00, parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e contabile della presente proposta di deliberazione, in quanto rispondente alle normative che regolano la materia. Bagnolo in Piano lì, 03/12/2008 IL RESPONSABILE DI SETTORE (Rag. Maria Riccò) Pagina 8 di 8

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