BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE FAMIGLIE
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- Cristoforo Conti
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1 BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE FAMIGLIE Ad aprile continua la flessione della domanda di credito da parte di famiglie e imprese: -3% i prestiti, -9% i mutui richiesti dalle famiglie; -1% i finanziamenti richiesti dalle imprese Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Il mese di aprile si è concluso all insegna del segno negativo per le richieste di credito da parte sia delle famiglie sia delle imprese. Se per i mutui questo non rappresenta certamente una novità, considerando la dinamica di forte contrazione che perdura ininterrottamente ormai da molti mesi, desta sicuramente più interesse la debolezza della domanda di prestiti dalle famiglie e di finanziamenti da parte delle imprese, che negli ultimi due mesi hanno invertito il trend virando sul segno meno. Queste evidenze emergono dal Barometro CRIF sulla domanda di credito, elaborato sulla base del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF. LA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE FAMIGLIE Nel mese di aprile appena concluso la domanda di credito da parte delle famiglie (espressa come numero di richieste) appare indebolita per il secondo mese consecutivo dopo un trimestre precedente che aveva fatto registrare una confortante crescita. Per quanto riguarda nello specifico le richieste di prestiti (nell aggregato di presiti personali e finalizzati) il mese di aprile ha infatti fatto registrare un -3% che conferma il dato negativo rilevato nel mese precedente (-5%). Nella tabella seguente le variazioni rispetto allo stesso mese dell anno precedente sono indicate in valori ponderati, cioè al netto dell effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi. PRESTITI % su anno precedente ponderata (a parità di gg. lavorativi) Totale % Totale % Totale % Totale % Gennaio -15% Febbraio -17% Marzo -9% Aprile -6% Maggio 0% Giugno 0% Luglio -4% Agosto +1% Settembre +6% Ottobre -5% Novembre -4% Dicembre +5% Totale -4% Gennaio +5% Febbraio +4% Marzo -5%
2 Aprile -3% La rappresentazione grafica dell andamento mensile a partire dal mese di gennaio 2009, quando la crisi economica aveva appena iniziato a far sentire i suoi effetti, consente di meglio comprendere la dinamica in atto. L analisi dell andamento delle richieste di credito (quindi vere e proprie istruttorie formali presentate agli istituti di credito, non semplici richieste di informazioni o ricerche sul web) rappresenta uno strumento unico per valutare con estrema tempestività ed in modo esaustivo la propensione degli italiani a richiedere finanziamenti per sostenere i propri consumi o per l acquisto dell abitazione spiega Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF -. Rispetto al trend dei finanziamenti effettivamente concessi, che potrebbero dipendere sia dalla prudenza della domanda sia da politiche di erogazione più restrittive adottate dagli istituti di credito, la debole dinamica in atto descrive in modo inequivocabile l atteggiamento estremamente cauto da parte delle famiglie, alle prese con la fragilità del mercato del lavoro, la riduzione dei redditi disponibili e la conseguente preoccupazione riguardo la capacità di far fronte agli impegni finanziari. Il dato aggregato della domanda di prestiti nei primi 4 mesi del risulta invariato rispetto allo stesso periodo del ma è a 2 cifre la flessione rispetto al I quadrimestre degli anni precedenti. DOMANDA DI PRESTITI (numero di richieste) a a parità di giorni lavorativi DOMANDA DI PRESTITI (numero di richieste) Gennaio-Aprile 0% -12% -12% -16%
3 Entrando maggiormente nel dettaglio, il grafico seguente mette a confronto l andamento della domanda di prestiti personali e di prestiti finalizzati (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi). Particolarmente significativo è l andamento dei prestiti finalizzati in quanto riflettono direttamente le dinamiche dei consumi durevoli, in particolare dell auto dove le immatricolazioni stanno facendo registrare pesanti contrazioni rispetto al recente passato. In significativo calo anche i consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti dall accensione di un finanziamento. A fronte del persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie quelli di importo più consistente, il credito retail permane fortemente condizionato e procede con il freno a mano tirato commenta Capecchi -. Conseguentemente, in questa delicata fase un atteggiamento improntato alla grande prudenza caratterizza la domanda di credito da parte delle famiglie, che si riflette anche su rate più contenute e importi medi più ridotti rispetto al recente passato, ma anche l offerta da parte degli Istituti di credito, alle prese con la crescita degli indicatori di rischiosità. A conferma di questa dinamica, nel mese di aprile, nel complesso dei prestiti personali più finalizzati, l importo medio delle richieste da parte delle famiglie si è assestato a euro. Più in dettaglio, per i prestiti finalizzati l importo medio è stato pari a euro mentre per i prestiti personali la media è stato di euro. LA DOMANDA DI MUTUI Il numero di domande di mutui (relative a istruttorie formalmente presentate alle Aziende di credito) ad aprile si conferma nuovamente in contrazione rispetto al corrispondente mese del e risulta pari a -9%. Nulla di nuovo, quindi, in un trend negativo che perdura senza sosta dall inizio del 2011 in un preoccupante susseguirsi di record negativi. Il dato rilevato nei primi mesi del appare distante rispetto alla flessione su valori prossimi al -50% registrato per l intero ma non deve trarre in inganno in quanto, appunto, la contrazione di questi mesi va a sommarsi alla brusca frenata registrata nel corrispondente periodo dell anno scorso, che aveva di fatto portato ad un dimezzamento delle richieste di finanziamenti per la casa. Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili (indicate in valori ponderati, cioè al netto dell effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi) relative alle domande di mutui raccolte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
4 DOMANDA DI MUTUI % su anno precedente ponderata (a parità di gg. lavorativi) Totale % Totale % Totale % Totale % Gennaio -44% Febbraio -48% Marzo -47% Aprile -45% Maggio -38% Giugno -42% Luglio -44% Agosto -39% Settembre -43% Ottobre -40% Novembre -32% Dicembre -27% Totale -42% Gennaio -14% Febbraio -10% Marzo -9% Aprile -9% Anche aggregando l andamento delle richieste nei primi 4 mesi dell anno in corso la dinamica registrata si conferma sostanzialmente analoga. DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) a parità di giorni lavorativi Gennaio-Aprile -10% -52% -54% -54% Rispetto al recente passato, negli ultimi 2 anni le famiglie italiane hanno assunto un diverso atteggiamento rispetto all investimento immobiliare e, conseguentemente, verso i mutui richiesti per finanziare l acquisto commenta Simone Capecchi -. In particolare, le famiglie tendono a posticipare a momenti più favorevoli l acquisto di un immobile residenziale e questo atteggiamento di estrema cautela non è stato stimolato neppure dalla diminuzione dei prezzi delle abitazioni registrata nel corso dell ultimo anno. In altre parole, le famiglie sembrano essersi autocensurate, evitando di appesantire il proprio indebitamento rispetto al reddito
5 disponibile, in una sorta di deleveraging, nel timore di poter trovare difficoltà nel ripagare nel tempo il finanziamento acceso. In più, va registrata la sostanziale scomparsa dei mutui di surroga e sostituzione, di fatto oggi non più convenienti per i richiedenti, mentre negli anni scorsi avevano sostenuto il mercato dando la possibilità alle famiglie di rinegoziare le condizioni del proprio finanziamento. Anche in questo caso, a ulteriore conferma della cautela adottata dalle famiglie italiane va considerata la progressiva diminuzione dell importo medio richiesto per i mutui, che a fine aprile si è attestato a euro contro una media di euro rilevata nel. Inoltre, analizzando la distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell importo si conferma ulteriormente lo spostamento verso le fasce più basse: nei primi 4 mesi dell anno, infatti, la classe in cui si sono maggiormente concentrate le preferenze degli italiani è stata, ancora una volta, quella compresa tra i e i Euro, con una quota pari al 29,47% del totale. Distribuzione importo medio richiesto mutui ,19% ,82% ,47% ,35% Oltre ,18% 100% Relativamente alla durata dei mutui richiesti, infine, ancora una volta è la classe compresa tra i 25 e i 30 anni a essere risultata la preferita dalle famiglie italiane, con una quota prossima al 29% del totale. Classi di durata domande di mutui Fino a 5 anni 1,4% Da 5 a 10 anni 9,8% Da 10 a 15 anni 16,2% Da 15 a 20 anni 22,3% Da 20 a 25 anni 20,0% Da 25 a 30 anni 28,7% Oltre 30 anni 1,6% La debolezza della domanda di mutui da parte delle famiglie continua ad accoppiarsi con la perdurante cautela da parte degli Istituti di credito, alle prese con un tasso di default in lento ma continuo aumento nonostante gli interventi varati a supporto delle famiglie e le numerose rinegoziazioni dei piani di rimborso aggiunge Capecchi -. Per altro bisogna considerare che le compravendite assistite da mutui nel nostro Paese risultano in ulteriore diminuzione, passando dal 44,8% del totale nel 2011 al 37% nel, a conferma che gli italiani in questa delicata fase tendono a finanziare l acquisto della casa attingendo prevalentemente ai risparmi propri o del nucleo familiare. LA DOMANDA DI FINANZIAMENTI DA PARTE DELLE IMPRESE Dopo un inizio d anno in cui il numero di finanziamenti richiesti da parte delle imprese italiane (analizzati sulla base delle anagrafiche riconducibili sia a imprese individuali sia a società di persone e capitali) aveva confermato il segno positivo che aveva caratterizzato quasi l intero
6 , negli ultimi 2 mesi la propensione a richiedere credito si è raffreddata e anche il mese di aprile confermato una dinamica negativa, con un -1,04% rispetto allo stesso mese del, ponderato a parità di giorni lavorativi. La rappresentazione grafica dell andamento del numero di finanziamenti richiesti a partire da gennaio 2009 consente di meglio comprendere la dinamica in atto. L analisi della domanda di credito - elaborata sulla base del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 8 milioni di posizioni creditizie attribuite a utenti business - fornisce anche una fotografia aggregata a livello di I quadrimestre dell anno, che complessivamente fa registrare una crescita del +0,5% rispetto al corrispondente periodo del. DOMANDA DI CREDITO DELLE IMPRESE (numero di richieste) a Gennaio-Aprile - a parità di giorni lavorativi IMPRESE Gennaio-Aprile +0,5% -4% +1% -1% Entrando maggiormente nel dettaglio e suddividendo la domanda di credito tra Imprese Individuali e Società, la dinamica rilevata negli ultimi mesi mostra un andamento più regolare, nonché un segno lievemente positivo (+0,67% nel mese di aprile e +3,41% nel quadrimestre), per le società rispetto a quello che caratterizza le ditte individuali (-3,4% ad aprile e -3,5% nei primi 4 mesi ).
7 Una lettura più completa della dinamica in corso è resa possibile anche dall analisi dell importo medio dei finanziamenti richiesti da parte delle imprese: nei primi quattro mesi del, per il complesso di imprese individuali e società, esso si è attestato a Euro, ma con quasi un terzo delle richieste (il 32,4% del totale per le precisione) di importo inferiore ai Euro. Questo dato evidentemente è giustificato dal peso preponderante delle richieste effettuate da ditte individuali e società di piccole dimensioni, che rappresentano il segmento più numeroso tra le imprese attive sul territorio nazionale. Entrando maggiormente nel dettaglio, l importo medio dei finanziamenti richiesti è risultato pari a Euro per quanto riguarda le ditte individuali contro gli Euro delle società. Per quanto riguarda la distribuzione per classi di importo, invece, nei primi 4 mesi del quasi 1/3 del totale delle richieste si è concentrata nella fascia inferiore ai Euro. Distribuzione 4 mesi per classi di importo Fino a ,40% Da 5 a ,45% Da 10 a ,28% Da 20 a ,38% Oltre ,49% 100% La rilevazione del Barometro CRIF non consente di identificare la finalità dei crediti richiesti ma è plausibile che, in questa fase caratterizzata da una perdurante debolezza del quadro economico complessivo, l esigenza prevalente da parte delle imprese sia riconducibile più al sostegno all attività corrente che al finanziamento di nuove iniziative e investimenti conclude Capecchi.
Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
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