ALZATI, Coraggio, ti chiama! PRIMO ANNO: Piano Pastorale Diocesano. per il biennio BOLLETTINO ECCLESIALE AGRIGENTINO. Schema sintetico del

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1 ARCIDIOCESI DI AGRIGENTO BOLLETTINO ECCLESIALE AGRIGENTINO Coraggio, ALZATI, ti chiama PRIMO ANNO: Schema sintetico del Piano Pastorale Diocesano per il biennio

2 In copertina: R. POLITI, Guarigione del cieco, tela, particolare Siculiana (AG), Santuario del SS. Crocifisso Fotocomposizione: CURIA ARCIVESCOVILE DI AGRIGENTO - Dipartimento Pastorale

3 PREMESSA Per continuare a realizzare il profondo rinnovamento ecclesiale auspicato durante l Anno dell Ascolto ( ), dopo il quadriennio dedicato ai valori della Comunione - Missione - Formazione ( ) e l anno-cuscinetto riservato all acquisizione di uno stile permanente di evangelizzazione attenta alla cura dell altro e finalizzata a un riscatto integrale dell uomo e della sua storia ( ), la Chiesa Agrigentina intende programmare il proprio agire pastorale alla luce dell Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium del Santo Padre Francesco e in sintonia con gli orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale Italiana sulla nuova evangelizzazione nello spirito e nello stile del catecumenato. OBIETTIVO GENERALE A. A lungo termine (da definire sulla base di verifiche intermedie) Le comunità e le diverse componenti delle realtà diocesane maturano la logica dell essere Chiesa per il Regno, superando una pastorale di autoconservazione e assumendo una pastorale decisamente missionaria, con una maggiore attenzione al territorio e al mondo per evangelizzarli e scoprirvi i segni della presenza di Dio. B. A breve termine (biennio tappa di Primo Annuncio ) Si avvia una nuova tappa evangelizzatrice che rivolgendosi a ogni uomo (sia battezzato praticante, sia battezzato non praticante, sia non battezzato) e valorizzando la domanda di senso generata dall attuale contesto sociale e culturale favorisca l incontro con Cristo, susciti la conversione e predisponga l inserimento sempre più pieno nella comunità ecclesiale. OBIETTIVI SPECIFICI per il perseguimento dell obiettivo generale a breve termine (biennio ) 1. Attraverso la proposta di percorsi di primo annuncio e accompagnamento negli ambiti ordinari della pastorale parrocchiale (tempi forti e feste religiose, celebrazioni liturgiche e opere caritative, richiesta dei sacramenti, itinerari per giovani, adulti e famiglie, ecc.) si opera progressivamente una conversione pastorale in chiave kerygmatica e missionaria. 2. Attraverso la lettura del territorio le comunità parrocchiali acquisiscono gli strumenti necessari per una conoscenza sempre più completa e oggettiva del tessuto sociale, culturale, economico e religioso nel quale vivono e operano, al fine di individuare le esigenze reali delle comunità e predisporre interventi specifici di azione pastorale. 1

4 3. Attraverso la Visita Pastorale del Vescovo le comunità cittadine focalizzano l attenzione sulle criticità e gli aspetti postivi rilevati mediante la lettura del territorio e avviano, con il discernimento del Pastore, un cammino di evangelizzazione attento ai bisogni concreti delle comunità. 4. Attraverso uno studio attento della storia e della geografia delle parrocchie, congiuntamente con il lavoro dell apposita commissione del Consiglio Presbiterale, si elabora un direttorio che contenga elementi teologico-pastorali e proposte operative per guidare la costituzione di nuove unità pastorali e ripensare quelle già costituite. 5. Attraverso l avvio di una nuova esperienza di missione ad gentes si approfondisce la dimensione missionaria già maturata con l esperienza di Ismani. PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI per l anno pastorale Ambiti ordinari della pastorale momenti di annuncio nei tempi forti di Avvento e Quaresima e durante le feste religiose, secondo le indicazioni contenute negli appositi sussidi; formazione unitaria e specifica degli operatori pastorali; formazione e prima sperimentazione per il ripensamento della preparazione al Battesimo e al Matrimonio. 2. Lettura del territorio ripresa del lavoro a partire dai contatti con i referenti parrocchiali e dalla classificazione delle parrocchie in quattro categorie secondo il lavoro già svolto; acquisizione degli strumenti per l indagine dei contesti e l elaborazione del profilo di comunità; coinvolgimento dei referenti e dei Consigli Pastorali Parrocchiali. 3. Visita Pastorale costituzione di una commissione diocesana coordinata dal Vicario Generale; definizione dei criteri e delle modalità della Visita ed elaborazione del calendario; avvio della Visita in Quaresima. 4. Unità Pastorali costituzione di un equipe diocesana coordinata dal Vicario per la Pastorale, in sinergia con l apposita commissione del Consiglio Presbiterale; definizione dei criteri e delle modalità per la raccolta dei dati e l elaborazione del direttorio; coinvolgimento dei Consigli Pastorali Foraniali. 5. Missione ad gentes scelta della diocesi con cui avviare la cooperazione missionaria; definizione dei criteri e delle modalità della cooperazione; predisposizione e avvio della cooperazione. 2

5 TEMA E ICONA EVANGELICA Tema generale: Coraggio, alzati, ti chiama a. l invito gioioso alla speranza oltre ogni forma di pessimismo e scoraggiamento (Evangelii Gaudium); b. la luce che viene dall incontro con Cristo attraverso un nuovo annuncio che coinvolge tanto coloro che lo ricevono (comunità ecclesiale e territorio) quanto coloro che lo portano (operatori pastorali); c. l itinerario della fede a partire dal dialogo con Cristo, mediato dal dialogo con la comunità ecclesiale. Icona generale per il biennio: la guarigione del cieco nel Vangelo di Marco a. Marco, il Vangelo del primo annuncio ; b. la valenza simbolica dell essere ciechi e del vedere, in ordine alla fede; c. lo snodo del Vangelo di Marco intorno alla professione di fede in Gesù, Cristo e Figlio di Dio, in riferimento ai due ciechi di Gerico e di Betsaida. Icona specifica per il primo anno ( ): il Cieco di Gerico (Mc 10, 46-52) tappe dell itinerario di trasmissione/risveglio della fede a. la situazione iniziale: sedeva lungo la strada a mendicare b. il primo annuncio: sentendo che era Gesù Nazareno c. la conversione e la richiesta di aiuto, l incontro e il dialogo: Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me d. la conoscenza: subito vide di nuovo e. la sequela: lo seguiva lungo la strada Icona specifica per il secondo anno ( ): il Cieco di Betsaida (Mc 8, 22-26) esigenza della conversione del discepolo a. il cieco di Betsaida e l esperienza di fede dell apostolo Pietro; b. un cammino più complesso per una comprensione più piena e un discepolato più autentico; c. il rimettersi in gioco per seguire Gesù senza condizioni fino al dono della vita. PROPOSTA FORMATIVA UNITARIA per il biennio sulla base dell icona evangelica della guarigione del cieco di Gerico 1. La situazione iniziale riconoscere le tensioni dell epoca post-moderna; individuare/provocare la domanda di senso; cogliere le ambiguità e le contraddizioni dell azione pastorale. 2. Il primo annuncio distinguere e coniugare evangelizzazione e catechesi; individuare i momenti e le forme del primo annuncio; ripensare in chiave kerigmatica gli ambiti ordinari della pastorale parrocchiale. 3

6 3. La conversione favorire il passaggio dalla fede per consuetudine e dalla conoscenza per sentito dire all incontro personale con Cristo; scoprire i luoghi della presenza di Cristo nel territorio; valorizzare la testimonianza. 4. La conoscenza elaborare percorsi di catechesi sulla storia della salvezza, la fede trinitaria, l appartenenza ecclesiale e la vita nuova nello Spirito; scandire il cammino di fede mediante tappe e consegne; promuovere la circolarità tra fede e vita. 5. La sequela curare l inserimento nella comunità ecclesiale; compiere scelte di vita cristiana e di natura vocazionale; suscitare l impegno nella dimensione sociale. PIANIFICAZIONE DELLA PROPOSTA FORMATIVA UNITARIA per l anno pastorale Contenuti e scansione temporale a. Avvento-Natale: la domanda di senso dell uomo nell attuale contesto socioculturale e i limiti dell azione pastorale di fronte a tale domanda; b. Quaresima: la dinamica di evangelizzazione e catechesi per un nuovo primo annuncio nel territorio e negli ambiti ordinari della pastorale parrocchiale; c. Tempo Pasquale: i luoghi della presenza di Cristo nel rapporto Chiesaterritorio; d. Tempo Ordinario 2 (estate): suggerimenti pratici per la pastorale estiva ; e. Tempo Ordinario 2 (autunno): suggerimenti pratici per la ripresa della pastorale ordinaria. 2. Modalità e strumenti a. il Dipartimento Pastorale curerà la preparazione di sussidi uno per ciascun tema con la traccia per la formazione, i riferimenti per l approfondimento, gli spunti per le omelie domenicali e festive dei tempi forti, i suggerimenti per i momenti di preghiera e di spiritualità e le indicazioni per adattare la proposta formativa diocesana alle esigenze e consuetudini locali; b. i sussidi saranno presentati e consegnati ai parroci e agli operatori pastorali in appositi incontri di formazione a livello foraniale; c. le comunità a livello parrocchiale, unitario e/o cittadino articoleranno la proposta formativa coniugando le esigenze e consuetudini locali con le indicazioni contenute nei sussidi. 4

7 PROPOSTA FORMATIVA SPECIFICA per gli operatori pastorali dei vari settori I sei Centri del Dipartimento Pastorale elaboreranno la proposta formativa specifica per gli operatori pastorali dei vari settori, avendo cura di limitare quantitativamente gli incontri e di coordinarli in riferimento ai contenuti comuni e agli obiettivi specifici. 5

8 Spedizione abbonamento postale Art. 2, Comma 20, Lettera C), Legge n. 662/96