Risoluzione della Conferenza dei Presidenti dell Assemblea, dei Consigli regionali e delle Province autonome approvata martedì 14 giugno 2005
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1 Risoluzione della Conferenza dei Presidenti dell Assemblea, dei Consigli regionali e delle Province autonome approvata martedì 14 giugno 2005 I Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome - riuniti nella loro Conferenza dopo l avvio della VIII legislatura nelle regioni a statuto ordinario, - all indomani di un periodo di grandi difficoltà, ma di particolare fervore e di forte crescita per tutte le regioni, esprimono la convinzione che in questa nuova fase le Assemblee legislative regionali possano e debbano rafforzarsi assicurando innanzitutto le condizioni del loro buon funzionamento in una cornice di collaborazione e di corretta dialettica interistituzionale con gli Esecutivi; consapevoli che, in particolare grazie all attuazione dei nuovi statuti, dovrà essere possibile creare condizioni di maggior equilibrio tra Legislativi ed Esecutivi; manifestano l intento di rivolgere alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome la proposta di un iniziativa comune per valorizzare il percorso fin qui compiuto dall insieme delle istituzioni regionali e per rilanciare la collaborazione tra le due Conferenze a tutela dei comuni interessi di ordine istituzionale. In una situazione che resta complessa e aperta al cambiamento, le Conferenze - che coordinano la visione d insieme dei profili istituzionali regionali - possono innanzitutto agire di intesa per una maggiore conoscenza e una maggiore consapevolezza del cammino che le regioni stanno concretamente compiendo e del cambiamento, che si è già in larga parte verificato, nella posizione delle regioni tra i pubblici poteri. via Pietro Cossa, Roma - tel fax segreteria@parlamentiregionali.it 1
2 Nella visione comune restano in primo piano gli aspetti più conflittuali e controversi, che persistono in ordine alla attuazione e all ulteriore svolgimento delle riforme costituzionali. Mentre non è stata ancora messa adeguatamente a fuoco la portata sostanziale del trasferimento di responsabilità che è in atto anche a seguito di numerose riforme settoriali intervenute prima e dopo la riforma costituzionale, in ambito tanto nazionale quanto europeo. Il principale asse di responsabilità in molti settori si è decisamente spostato a favore delle regioni. Nuove e complesse funzioni legislative e di governo sono esercitate nel segno di una diretta ed effettiva responsabilità nei confronti dei cittadini e degli altri livelli territoriali e sono caratterizzate da esigenti parametri di qualità e di coerenza. Alla piena responsabilizzazione delle Regioni, ed in particolare degli Esecutivi, non corrisponde tuttavia una strumentazione ordinamentale e finanziaria adeguata al grado di complessità e di differenziazione delle politiche pubbliche trasferite, con la conseguenza di una distribuzione spesso diseguale dei pesi e dei ruoli sia tra i livelli territoriali, sia tra gli Esecutivi e le Assemblee, sia tra i diversi settori di intervento. I nuovi Statuti regionali rappresentano la prima, necessaria, ma non sufficiente risposta, cui devono seguire altri mirati interventi in ambito nazionale e regionale. In ambito regionale, l approfondita discussione sui nuovi Statuti, svoltasi contemporaneamente in tante regioni, ha rappresentato uno sforzo di riflessione senza precedenti in ordine al ruolo delle diverse Istituzioni nei nuovi sistemi di governo ed ha consentito di superare molte questioni che dividevano le istituzioni medesime e gli schieramenti politici, anche al loro interno. Il passaggio tra le due legislature segna un salto di qualità rispetto alla situazione precedente. Si sono poste nuove basi per una diversa impostazione dei rapporti istituzionali nelle singole regioni così come, in ambito nazionale, vi è materia per un nuovo rapporto tra le Conferenze dei Presidenti delle Regioni e dei Presidenti delle Assemblee regionali, basato sulla reciproca valorizzazione dei loro rispettivi e ruoli. via Pietro Cossa, Roma - tel fax segreteria@parlamentiregionali.it 2
3 Alla luce delle considerazioni che precedono, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome Per quanto concerne le singole Regioni, invita le forze politiche rappresentate in ciascuna Assemblea a trovare punti di larga convergenza, che sono l unica vera indefettibile condizione per il rafforzamento dell Istituzione assembleare, assicurando in primo luogo una dialettica positiva ed efficiente tra i poteri, quali risultano dai nuovi ordinamenti di ciascuna regione. Pertanto, attraverso ampie intese istituzionali si dovrebbe: - adeguare l organizzazione interna, in particolare quella dei gruppi e delle commissioni permanenti, le procedure, i tempi e le altre modalità di lavoro ovunque permangano fattori che contrastino con le condizioni di alta e intensa funzionalità essenziali nella nuova fase; - accrescere la capacità di interagire con i processi decisionali esterni introducendo nella legislazione per i grandi settori di intervento regionale procedure specifiche di collegamento, di indirizzo, controllo e informazione mirate agli atti esecutivi di maggiore rilevanza politica per ciascuna delle politiche pubbliche poste in essere nelle singole regioni. Per quanto concerne i suoi compiti in ambito nazionale, propone alla parallela Conferenza dei Presidenti un accordo per collegare e valorizzare le rispettive e autonome sfere di azione in modo da: - favorire il massimo scambio di informazioni; - coordinare, ove occorra, le rispettive iniziative ovvero negli altri casi, distinguere i rispettivi campi di intervento; via Pietro Cossa, Roma - tel fax segreteria@parlamentiregionali.it 3
4 - ricercare la massima collaborazione per la tutela dei comuni interessi legati al miglior funzionamento del sistema regionale. La Conferenza esprime l orientamento che spetti alle Assemblee, anche nei rapporti esterni, quella forma specifica di rappresentanza democratica, unitaria e pluralista delle comunità regionali che si riferisce alla presenza di tutte le diverse componenti politiche e territoriali. Ciò significa che le Assemblee e i loro organismi di coordinamento dovrebbero essere chiamate in causa in tutte quelle procedure in cui è prevista la rappresentanza o la partecipazione al procedimento delle minoranze (come già succede per l elezione del Presidente della Repubblica) e di conseguenza essa dovrebbe essere ritenuta necessaria o opportuna su temi attinenti al funzionamento complessivo del sistema istituzionale regionale, alle regole del gioco e in generale ai valori che si intendono considerare come permanenti e condivisi al di là delle maggioranze contingenti. Un ambito di specificità per valorizzare il ruolo delle Assemblee nell interesse dell efficienza e della trasparenza di tutta l istituzione regionale è assicurato da un corretto sviluppo delle funzioni di controllo e valutazione. Inoltre le Assemblee e i loro organismi di coordinamento nei rapporti esterni provvedono direttamente a tutelare in via istituzionale il proprio ruolo e le proprie esigenze istituzionali nell ambito dei processi di governo, e in particolare nell organizzazione del processo legislativo. Esse proiettano al loro esterno le stesse competenze che appartengono alla loro tipica autonomia organizzativa e funzionale interna, con riferimento, cioè, alle tematiche del buon funzionamento del sistema istituzionale, ai metodi, alle procedure ed alle tecniche della legislazione ed alla qualità delle politiche nonché alle modalità per assicurare a questi ultimi le condizioni di partecipazione, trasparenza e piena democraticità. In tale cornice di sostanziale cooperazione si collocano gli sviluppi di un quadro istituzionale in discussione nel territorio, nelle dinamiche nazionali, nel processo di integrazione europea. La concatenazione dei rapporti è oggi materia di presidio costante secondo un coerente e innovativo principio di via Pietro Cossa, Roma - tel fax segreteria@parlamentiregionali.it 4
5 sussidiarietà che va favorito da un ulteriore impegno culturale e istituzionale, oggi in particolare nella dimensione europea in cui la difficoltà e in molti casi la criticità del rapporto tra dimensione comunitaria e dimensione inter-statale può essere affrontata positivamente solo riportando alla sua naturale centralità l Europa delle Regioni e delle autonomie. via Pietro Cossa, Roma - tel fax segreteria@parlamentiregionali.it 5
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