CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA DD. G. PACCHIOTTI DI TORINO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA DD. G. PACCHIOTTI DI TORINO"

Transcript

1 CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA DD. G. PACCHIOTTI DI TORINO La presente Carta dei Servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli art. 3, 33,e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana. E il documento che definisce e rende noti all utenza i principi fondamentali ai quali la scuola ispira la sua attività didattica, amministrativa e gestionale, i modi con cui nel Circolo didattico si concretizza l offerta formativa, nonché il patto d intesa con le famiglie-utenti, nel quadro complessivo dei diritti e doveri presenti nella scuola. La presente Carta, deliberata dal Collegio docenti il con del. n. 2 del 15/05/14, viene altresì deliberata dal Consiglio Di Circolo il 16/05/14 con del. n. 3. Essa si articola in sei parti riguardanti: 1- Principi fondamentali. 2- L area didattica. 3- Il contratto formativo: carta dei diritti e dei doveri. 4- I servizi amministrativi. 5- Le condizioni ambientali della scuola. 6- La procedura di reclamo. PARTE I 1. PRINCIPI FONDAMENTALI 1.1 UGUAGLIANZA, IMPARZIALITÀ, REGOLARITÀ DEL SERVIZIO a. Le scuole della DD G. Pacchiotti di Torino s impegnano a garantire a tutti gli alunni ed ai loro genitori accoglienza ed un servizio scolastico scevro da discriminazioni per motivi di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. b. L organizzazione e le metodologie didattiche, i progetti e gli strumenti utilizzati devono poter consentire a tutti gli allievi il raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali previsti dal Piano dell offerta formativa dell Istituto. c. Nello svolgimento della propria attività il personale scolastico ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. Il rapporto con l utenza é gestito dal personale scolastico secondo criteri di obiettività ed equità. d. La scuola, salvo cause di forza maggiore, garantisce la regolarità e la continuità del servizio. Anche in situazioni di conflitto sindacale, il servizio si svolge nel rispetto dei principi, delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

2 1.2 ACCOGLIENZA- INTEGRAZIONE-OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA a. Il Circolo, in relazione alla prima iscrizione alle scuole dell infanzia e primaria del proprio territorio, accoglierà tutti gli alunni richiedenti, avendo come parametri o come condizioni limitative soltanto la disponibilità dell organico e degli spazi. Le famiglie sono invitate ad aderire al patto di corresponsabilità educativa del Circolo, che impegna alla condivisione delle regole e dei principi per una buona scuola. b. In caso di eccedenza delle domande rispetto ai posti disponibili, ed ove non fosse possibile un adeguamento dell organico o degli spazi, la selezione delle domande, sarà operata applicando integralmente i criteri deliberati dal Consiglio di Circolo, nel regolamento iscrizioni. I criteri saranno comunque conformi alle direttive ministeriali e terranno conto delle esigenze concrete ed obiettive dei genitori, come la possibilità di poter gestire il prelevamento dei propri figli, le ragioni di precedenza previste per gli alunni oggettivamente in difficoltà, la vicinanza territoriale alla scuola, come esposte nelle domande degli aspiranti. c. Il diritto allo studio e l integrazione sono assicurati a tutti gli alunni. d. Gli alunni stranieri con difficoltà linguistiche, sono supportati da interventi mirati di recupero e potenziamento delle competenze linguistiche in italiano, mediante un curricolo di studi individualizzato, attraverso le procedure in uso al Circolo, come descritte nel Piano dell offerta formativa, compatibilmente con le risorse umane, materiali e finanziarie assegnate. e. Gli alunni che hanno esigenze educative speciali sono supportati da progetti di recupero e potenziamento, dall adozione di misure e strumenti compensativi e dispensativi, come individuati dal Piano per l inclusione, all inizio dell Anno Scolastico. f. Particolare impegno è prestato per la realizzazione dei piani educativi individualizzati dedicati agli alunni diversamente abili. g. Gli insegnanti, che hanno il controllo quotidiano della frequenza alle lezioni, hanno l obbligo di informare il Dirigente per tutte le situazioni nelle quali si verifichi una prolungata interruzione della frequenza. Rilevanti irregolarità della puntualità, da parte degli alunni saranno registrate sia dai docenti sia dal personale ATA che provvederà a segnalare il ritardo dell alunno in Direzione. La famiglia sarà immediatamente invitata ad adempiere al suo dovere di assicurare la frequenza regolare dell alunno. In caso di perdurante irregolarità il Dirigente scolastico si avvarrà dell apporto di altre figure istituzionali ( Vigili urbani, Servizi sociali ecc.) per i provvedimenti del caso. h. Il Dirigente e gli insegnanti sottolineando l importanza educativa della regolare frequenza delle lezioni, invitano le famiglie ad evitare la coincidenza di periodi di vacanza con periodi di attività scolastica. 1.3 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA a. Il personale scolastico ed i genitori, sono protagonisti e responsabili dell attuazione della Carta, attraverso una gestione partecipata della scuola nell ambito degli organi e delle procedure vigenti. b. La DD. G. Pacchiotti s impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l uso degli edifici e

3 delle attrezzature fuori dell orario del servizio scolastico, dietro apposito accordo scritto. c. La DD. G. Pacchiotti, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, compatibilmente con le risorse disponibili, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un informazione completa e trasparente. d. La Scuola organizza le proprie attività, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, secondo criteri di efficienza, efficacia e flessibilità dell'attività didattica e dell'offerta formativa. 1.4 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE a. La programmazione educativo - didattica è predisposta collegialmente dall'équipe dei docenti di classe in modo che risulti aderente ai reali bisogni dei propri alunni e rispondente ai principi ed alle modalità procedurali previste dal POF. Essa promuove la formazione dell alunno, facilitandone le sue potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della sua personalità. Essa avviene altresì nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, come recepiti e adeguati nel curricolo d istituto. b. Della sua attuazione viene data informazione ai genitori durante le assemblee di classe e interclasse. Resta indiscussa la libertà di insegnamento dei vari docenti che deve essere finalizzata, comunque, esclusivamente alla migliore crescita formativa degli alunni. c. La Scuola, compatibilmente con le risorse assegnate, anche attraverso l istituzione di reti e accordi con altre scuole, garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione Centrale e dal Collegio docenti. E diritto e dovere del personale docente aggiornarsi. Parte II 2.- AREA DIDATTICA 1.5- QUALITÀ, CONTINUITÀ, ORGANIZZAZIONE DIDATTICA a. La scuola, con l apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità didattica delle attività educative e si impegna a garantirne l adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali come previste dal dettato delle Indicazioni ministeriali. b. Compatibilmente con le risorse disponibili, la scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. c. La continuità intesa come prima conoscenza degli alunni, in Sc. primaria, si esprime, per quanto possibile, attraverso il rapporto con le scuole di provenienza, che consentirà di acquisire gli elementi relativi al percorso educativo compiuto dal bambino: mediante il rapporto diretto degli insegnanti della scuola primaria con quelli della scuola

4 dell infanzia e con quelli delle scuole medie. (anni- ponte). mediante le informazioni raccolte sulle predisposte schede informative. mediante incontri con le famiglie, in forme e modi da concordare. d. La scelta dei libri di testo viene effettuata da parte dei docenti dell equipe in conformità alle vigenti disposizioni, sulla base della miglior validità culturale offerta e sulla base della funzionalità educativa. Nella scelta sono sentiti i rappresentanti di classe. e. Nella programmazione delle attività scolastiche, d intesa con le famiglie, sono adottate soluzioni idonee ad evitare il sovraccarico di materiale scolastico da trasportare, in cartelle e zaini. f. Al fine di stimolare negli alunni autonome abilità individuali di studio, vengono assegnati, anche sulle classi contraddistinte da funzionamento a 40 ore, compiti da fare a casa. Possono consistere in esercizi, riflessioni o parti da studiare, sul programma già svolto, in classe dai docenti. Tale attività deve rispettare razionali tempi di studio degli alunni senza precludere, nelle ore extrascolastiche il tempo da dedicare al gioco, all attività sportiva o altre attività. L impegno deve essere dunque dilazionato, diversificato per gli alunni in difficoltà e richiedere la capacità, da parte dell alunno, di poterlo eseguire senza particolari aiuti o suggerimenti da parte dei genitori. Essi sono chiamati a collaborare accertando che i compiti siano stati eseguiti con diligenza. g. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Nella gestione disciplinare non devono ricorrere a punizioni mortificanti. In altri termini si deve stigmatizzare il comportamento che infrange le regole della buona convivenza senza ferire la dignità della persona. Parimenti gli alunni e i genitori debbono al personale docente ed ausiliario lo stesso rispetto che ricevono. A tal fine la scuola invita i genitori a sottoscrivere il patto educativo ed applica con buon senso il predisposto regolamento di disciplina SPECIFICITÀ - SCUOLA DELL INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA a. La scuola dell infanzia ritiene particolarmente importante il momento dell accoglienza e del primo periodo di inserimento nella scuola, poiché dalla qualità di questi due momenti, che conseguono al primo distacco dalla famiglia, dipenderà la fiducia che il bambino acquisirà nei confronti della scuola. Per favorire un buon inserimento, durante la prima settimana di scuola, le sezioni funzionano con orario ridotto e i due insegnanti sono in compresenza. Gli insegnanti ritengono opportuno, in genere, suddividere gli alunni in piccoli gruppi che verranno accolti per la prima volta a scuola in giornate diverse e successive. b. Gli insegnanti definiscono le modalità di inserimento in un assemblea con i genitori, da effettuarsi prima dell inizio dell anno scolastico. c. La scuola dell infanzia programma il piano di studio per i propri alunni, secondo gli obiettivi formativi e le modalità previste dal POF, uniformandosi per quanto possibile alle modalità di progettazione previste per la scuola primaria. d. La formazione delle classi parallele, in Sc. Primaria, avviene sulla base dei criteri deliberati dal Collegio docenti.

5 e. Gli insegnanti delle classi prime avranno cura nel promuovere fin dai primi giorni di scuola le condizioni materiali e psicologiche di benessere e di accoglienza degli alunni. Al fine di poter socializzare regole, stili educativi e censire i pre-requisiti degli alunni, le classi prime dedicano una settimana di lavoro ad orario ridotto ( 20 ore distribuite su 5 gg.). f. Le Scuola primarie e le scuole dell infanzia, dopo aver preso atto, attraverso opportune osservazioni e/o prove di ingresso, della situazione iniziale in cui si trovano gli allievi, di tutte le classi, elaborano le strategie di intervento a breve, medio e lungo termine, per garantire un percorso curricolare adeguato. g. Le scuole primarie e dell infanzia svolgono un periodico monitoraggio delle difficoltà di apprendimento degli alunni, al fine di definire ed aggiornare il Piano per l inclusione PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA a. La scuola garantisce l elaborazione, l adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti: Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) collegato mediante il Piano gestionale al Programma finanziario Annuale, deliberato dal CDC. I Regolamenti del Consiglio di Circolo. Le delibere del Consiglio di Circolo. Quanto stabilito in tema di trasparenza dalla vigente normativa per le scuole. b. Il P.O.F è il documento fondamentale, costitutivo dell identità culturale e progettuale del Circolo (sia curricolare che extracurricolare); contiene le scelte educative ed organizzative, che ogni Istituto adotta nell ambito della propria autonomia e costituisce un impegno per l intera comunità scolastica. Esso è composto da una parte permanente contenente l identità culturale e la struttura organizzativa e didattica del progetto educativo scolastico. Ogni anno viene altresì predisposta la parte annuale o mobile che evidenzia la vetrina dell offerta formativa con i progetti che la scuola offre all utenza. La parte annuale chiarisce altresì la struttura organizzativa e logistica che mobilita il personale. Tale parte viene deliberata dagli organi collegiali entro il novembre di ciascun anno scolastico, e pubblicata sia in formato cartaceo che tramite il sito del Circolo. c. Il POF è integrato dalla pianificazione annuale delle attività : integrative, aggiuntive, di aggiornamento del personale. Altresì la programmazione annuale dei piani di studio e la loro verifica, é parte integrante del documento. Esso viene documentato sul Sito web della scuola e presentato in termini sintetici alle famiglie, che intendono iscriversi alle classi prime, presso le nostre scuole. Da questo punto di vista la delibera degli OO.CC da una parte anticipa contenuti e progetti per l AS venturo, dall altra definisce in modo più dettagliato, il Piano dell offerta formativa dell AS corrente, alla luce delle risorse umane, materiali e finanziarie che lo sostengono. d. Il Programma finanziario, documento contabile contenente la destinazione delle risorse alle varie attività e progetti, approvato annualmente dal CDC, é strettamente collegato agli obiettivi previsti dal POF

6 1.8- I REGOLAMENTI INTERNI a. Il Regolamento di circolo comprende, in particolare, le norme relative a: al funzionamento degli Organi Collegiali; al regolamento di disciplina ai sensi art 14/2 DPR 275/99; alla prevenzione infortuni e gestione della sicurezza; all utilizzo dei locali scolastici da parte di terzi; al Rispetto della privacy e policy d istituto per la gestione informatica; all utilizzo arredi e sussidi; alla gestione iscrizioni, trasferimenti, formazione gruppi cl. e sezione; alla gestione delle attività didattiche integrative; alla gestione dell attività negoziale; In specifico intende regolamentare: la vigilanza sugli alunni; il comportamento degli alunni, del personale e dei genitori in particolare rispetto ai ritardi, uscite, assenze, giustificazioni; l uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca, la conservazione delle strutture e delle dotazioni; le procedure e modalità di svolgimento delle visite guidate e viaggi d istruzione, le modalità di comunicazione con i genitori con riferimento ad incontri con i docenti, di mattina e di pomeriggio (prefissati e/o per appuntamento); le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di classe, organizzate dalla scuola o richieste da studenti e genitori, del comitato dei genitori, dei consigli di intersezione, di interclasse e del Consiglio di Circolo ; 1.9- DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI DIRITTI Avere una scuola organizzata, accogliente e gestita in funzione dei propri bisogni di formazione e istruzione. Valorizzazione della propria identità personale, della cultura e religione di appartenenza e di un educazione fondata sul rispetto dei diritti e della libertà Apprendere ed acquisire competenze ed abilità per elaborare un progetto di vita. Vivere la scuola come esperienza realizzante in un clima sereno, coinvolgente, stimolante e motivante. Vedere valorizzate le proprie risorse. Ricevere un adeguato aiuto con attività di recupero, di sostegno, di rinforzo e potenziamento. Avere tempi adeguati alle proprie possibilità. Ricevere una valutazione corretta e trasparente DOVERI Comportarsi correttamente rispettando regole che permettano un modo sereno di vivere insieme.

7 Fare attenzione agli altri rispettando idee ed esigenze. Rispettare il patrimonio della scuola come bene proprio e bene comune. Rispettare l orario scolastico ed il regolamento di disciplina. Studiare ed eseguire i compiti assegnati con puntualità, impegno e responsabilità (scuola primaria). Partecipare in modo costruttivo alle attività proposte. Imparare a lavorare e collaborare con gli altri. Usare un linguaggio corretto nei confronti dell adulto e del coetaneo DIRITTI E DOVERI DEI DOCENTI DIRITTI 1) Formazione ed aggiornamento 2) Libertà di insegnamento: scelta autonoma di a) strategie b) percorsi c) metodi d) strumenti di verifica. 3) Organizzazione flessibile della didattica ( come da DPR 275/99): a) orario delle discipline b) utilizzo della contemporaneità c) formazione dei gruppi 4) Riconoscimento della professionalità e delle competenze specifiche dell insegnante. DOVERI 1) Formazione ed aggiornamento. 2) Valorizzare le risorse presenti negli alunni. 3) Aiutare gli alunni in difficoltà, organizzando interventi di recupero e di sostegno. 4) Motivare le richieste, le proposte didattiche e le metodologie adottate. 5) Ascoltare gli alunni per capire le loro necessità e organizzare un esperienza scolastica positiva. 6) Interloquire con i genitori con professionalità 7) Dare una valutazione corretta, puntuale e trasparente. 8) Creare un favorevole clima in sezione, in classe, nel plesso. 9) Esplicitare agli alunni e alle loro famiglie il progetto educativo e didattico elaborato dalla scuola. 10) Collaborare con le altre componenti per l attuazione del Piano dell Offerta Formativa

8 11) Firmare la presenza in turno sull apposito registro. 12) Collaborare con la segreteria relativamente alla comunicazione di dati relativi agli alunni. 13) Osservare il regolamento previsto per i pubblici dipendenti DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE DI SEGRETERIA DIRITTI 1) Compatibilmente con le risorse assegnate, disporre di strumenti, tempi e competenze per svolgere in modo efficace il proprio lavoro. 2) Essere partecipi alla vita della scuola. 3) Usufruire della sorveglianza sanitaria prevista per i Video-terminalisti dal Dlgs 81/08. DOVERI 1) Curare le relazioni con l utenza con obiettività, equità e cortesia, nell esclusivo interesse pubblico. 2) Potenziare le competenze professionali personali. 3) Assumere iniziative e responsabilità, nell ambito dell autonomia assegnata. 4) Ricercare modalità innovative al fine di migliorare le procedure amministrative, l organizzazione e l informazione. 5) Osservare il regolamento previsto per i pubblici dipendenti DIRITTI E DOVERI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI DIRITTI 1) Rispetto della figura personale e professionale. DOVERI 1) Curare le relazioni con l utenza con obiettività, equità e cortesia, nell esclusivo interesse pubblico. 2) Contribuire, mediante specifiche mansioni di pulizia, al mantenimento delle strutture ed attrezzature. 3) Certificare ove previsto le pulizie effettuate. 4) Accogliere e vigilare attivamente gli alunni. 5) Compatibilmente con le risorse loro assegnate, rendere la scuola un ambiente organizzato, stimolante ed accogliente per l intera comunità scolastica. 6) Osservare il regolamento previsto per i pubblici dipendenti. (aggiungere di far compilare a partire dalle ore 8.35 il registro dei ritardi degli alunni e dei prelievi anticipati)

9 Parte III SERVIZI AMMINISTRATIVI Ai fini di un migliore servizio per l utenza, la scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi e i relativi standard. a. Va garantita la massima celerità possibile, nel rispetto delle priorità fissate dalle norme o ritenute necessarie. (occorre evidenziare che in un piccolo ufficio amministrativo quale è il nostro gli standard di celerità variano in rapporto con la temporanea disponibilità dell organico del personale, con il tipo e la complessità delle procedure, con il periodo dell anno in cui le procedure vengono attivate). b. Tutti gli atti devono essere conoscibili dagli interessati alle condizioni previste dalle norme sulla trasparenza degli atti, purché non rivestano carattere riservato per espressa disposizione normativa (Legge sulla tutela della Privacy). c. E ormai acquisita un automatizzazione di buona parte dei dati e delle informazioni di cui si avvale l ufficio: l automatizzazione completa consente di collegare in rete l ufficio con tutti gli altri soggetti del sistema scolastico nazionale; l aggiornamento costante del software e l accurata manutenzione e rinnovo di PC sono fattori di efficienza amministrativa e miglioramento del servizio. d. Gli orari dell ufficio e la sua organizzazione (in termini di flessibilità e di potenziamento) sono definiti in modo da consentire normalmente una risposta immediata all utenza, senza code o tempi di attesa. e. L iscrizione alle scuole del Circolo viene effettuata nel periodo stabilito e secondo le modalità definite dal MIUR, mediante l annuale circolare, nonché dal Regolamento di Circolo. f. Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico: normalmente il rilascio avviene entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. g. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti di classe entro quindici giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. h. Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionante con accessi su fascia mattutina, pomeridiana e centrale in orario di pausa pranzo. Apertura antimeridiana : dal Lunedì al giovedì ore 11,30-14,30 il venerdì dalle 8,30 alle 10,00 Apertura pomeridiana : il Martedì e il giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00 i. Il Dirigente scolastico e il Direttore dei servizi amministrativi, ricevono utenti e personale interno esclusivamente dietro appuntamento. Per fissare l appuntamento si contatta la segreteria didattica. j. L ufficio di segreteria, assicura all utente, compatibilmente con il traffico sulle linee, la tempestività del contatto telefonico, fornendo le informazioni richieste in modo cortese e pertinente. k. Per l informazione sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:

10 Albo Sindacale Albo dell E.N.A.M. e degli enti previdenziali e assistenziali del personale Bacheca (o Albo) dei genitori Sito web della scuola : l. Presso l ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili in quanto muniti di cartellino gli operatori scolastici in grado di fornire all utenza le prime informazioni del servizio. m. Per la riconoscibilità degli operatori, nelle porte di accesso agli uffici devono essere indicati il nome e la qualifica del funzionario o dell impiegato: nelle porte di accesso alle aule devono essere indicati i nomi degli insegnanti della classe ospitata o dell attività che vi si svolge. n. Il regolamento d Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante l affissione nell Albo della Direzione Didattica e nell Albo di ogni scuola. Parte IV CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA a. L ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. b. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi certificando le operazioni di sanificazione. Ugualmente deve lavare periodicamente il pavimento delle palestre, certificando l avvenuta operazione. c. Ogni scuola individua un referente per il servizio prevenzione e protezione a cui rivolgersi per segnalazioni o richieste in merito alla qualità delle condizioni ambientali dei locali. d. Ogni scuola affigge all albo la documentazione sulla sicurezza predisposta secondo le norme di legge (Dlg 626/94 e successive modificazioni), ivi compreso il piano di evacuazione in caso di emergenza. e. I piani di evacuazione degli edifici in caso di calamità sono consultabili all albo di ogni plesso. Le strutture edilizie del Circolo sono: scuola dell infanzia di Cs. Matteotti 6/bis scuola dell infanzia di Via Bellezia 27 scuola primaria Giosué Carducci scuola primaria Ricardi di Netro scuola primaria Federico Sclopis

11 Parte V PROCEDURA DEI RECLAMI a. Si ritiene importante stimolare e sostenere una cultura del dialogo e del confronto aperto e costruttivo, fondato sul rispetto reciproco da realizzarsi fra le varie componenti della comunità scolastica mediante forme dirette di comunicazione. b. Osservazioni in forma orale saranno accolte dal Dirigente Scolastico come sintomi di un disagio da analizzare per individuare e attuare procedure di soluzione. Qualora il reclamo sia espresso in forma scritta, esso deve contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. In nessun caso saranno accolti reclami anonimi. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito eventuale indagine in merito, risponde di norma, in forma scritta, non oltre 30 giorni dal ricevimento del reclamo, attivandosi, se esso risulta fondato, per rimuovere le cause che lo hanno prodotto. c. La presente Carta, elaborata dalle componenti la comunità scolastica, è stata approvata dal consiglio di Circolo in data 16/05/2014

Carta dei servizi. La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli art. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana.

Carta dei servizi. La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli art. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE M A C E D O N I O M E L L O N I Viale Maria Luigia, 9/a 43125 Parma Tel 0521.282239 Fax 0521.200567 info@itemelloni.gov.it www.itemelloni.gov.it PRINCIPI FONDAMENTALI

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI

LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 1 PARTE TERZA I SERVIZI AMMINISTRATIVI ORARIO DI APERTURA DELL ISTITUTO art. 3.1 3.3 SERVIZI AMMINISTRATIVI

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA (art.2 D.P.C.M. 7 giugno 1995)

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA (art.2 D.P.C.M. 7 giugno 1995) CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA (art.2 D.P.C.M. 7 giugno 1995) La Carta dei servizi è il documento, espressione dell autonomia progettuale della scuola, che definisce e rende noti all utenza le finalità,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSO MARCONI

CARTA DEI SERVIZI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSO MARCONI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSO MARCONI Via Porrettana, 258 40037 SASSO MARCONI (Bologna) Tel.:

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI DEL CPIA NAPOLI CITTA 1 (Riferita al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/06/1995)

CARTA DEI SERVIZI DEL CPIA NAPOLI CITTA 1 (Riferita al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/06/1995) CARTA DEI SERVIZI DEL CPIA NAPOLI CITTA 1 (Riferita al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/06/1995) La Carta dei servizi del CPIA Napoli città 1 ha quali principi ispiratori gli articoli

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 Ente promotore e gestore E il Centro Studi Don Bosco ONLUS - Società Cooperativa Sociale, con sede legale in Perugia via Cortonese,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO CENTALLO - VILLAFALLETTO

CARTA DEI SERVIZI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO CENTALLO - VILLAFALLETTO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CENTALLO VILLAFALLETTO Scuola dell infanzia Scuola primaria - Scuola secondaria di primo grado Via delle Scuole 8-12044 Centallo (CN) Tel. 0171214049 fax 0171214049 email cnic84300r@istruzione.it

Dettagli

PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA

PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA Piano della performance a.s. 2012/2013 Per dare senso al fare della scuola, per rilevare la coerenza tra le dichiarazioni strategiche e politiche, la progettazione dell

Dettagli

Carta dei Servizi Scolastici. ITI Buonarroti Trento

Carta dei Servizi Scolastici. ITI Buonarroti Trento Carta dei Servizi Scolastici ITI Buonarroti Trento PREMESSA La Carta dei Servizi dell I.T.I. Buonarroti è il documento che riassume i principi ispiratori delle attività della scuola e rende esplicite tali

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Statale Gino Capponi via Pestalozzi 13-20143 Milano Tel: 02 88444729 - Fax: 02 89123381 e-mail: miic8cy00p@istruzione.it - pec: miic8cy00p@pec.istruzione.it

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA. Scuola primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VITTORIO LOCCHI

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA. Scuola primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VITTORIO LOCCHI PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA Scuola primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VITTORIO LOCCHI L istituto comprensivo V. Locchi ha predisposto il seguente Patto educativo, per la Scuola Primaria, finalizzato

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO REGINA ELENA VIA PUGLIE, 4 ROMA. VALUTAZIONE e QUALITA'

ISTITUTO COMPRENSIVO REGINA ELENA VIA PUGLIE, 4 ROMA. VALUTAZIONE e QUALITA' Questionari Distribuiti n 89 Elaborati n di cui in bianco n ISTITUTO COMPRENSIVO REGINA ELENA VIA PUGLIE, 4 ROMA VALUTAZIONE e QUALITA' ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 Rilevazione della qualità del servizio

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I 1 CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004 I nidi d Infanzia e i servizi integrativi costituiscono il sistema dei servizi educativi e si configurano come centri territoriali

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana. Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,

Dettagli

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI INTRODUZIONE NORMATIVA I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all istruzione indipendentemente dalla regolarità

Dettagli

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, 16029 TORRIGLIA (GE)

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, 16029 TORRIGLIA (GE) AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti Via Giordano Bruno sn 97100 RAGUSA

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. a) l accettazione e il rispetto della personalità dello studente,quali che ne siano le condizioni personali, sociali e culturali;

CARTA DEI SERVIZI. a) l accettazione e il rispetto della personalità dello studente,quali che ne siano le condizioni personali, sociali e culturali; CARTA DEI SERVIZI Premessa 1. LA carta dei servizi si ispira agli articoli 3, 21, 30, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana e all art.149 del Trattato dell Unione Europea. 2. Alla luce di

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

HANDICAP E INTEGRAZIONE

HANDICAP E INTEGRAZIONE HANDICAP E INTEGRAZIONE Inserimento ed Integrazione degli alunni diversamente abili L integrazione degli alunni diversamente abili costituisce, per la nostra scuola, un impegno fondamentale che si ispira

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI

PRINCIPI FONDAMENTALI DIREZIONE DIDATTICA STATALE SEREGNO 1 CIRCOLO PIAZZALE CADORNA, 3 20038 SEREGNO MILANO Tel/fax: 0362 231325 SCUOLA DELL INFANZIA NOBILI, SCUOLA PRIMARIA CADORNA CARTA DEI SERVIZI PREMESSA La presente Carta

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI UGUAGLIANZA

CARTA DEI SERVIZI UGUAGLIANZA Liceo Classico Statale "Pitagora" Piazza Umberto I, 15 0962/905731 Fax 0962/20922 Cod. Fisc. 81004910790790 e-mail: KRPCO2000L@istruzione.it sito web www.liceopitagoracrotone.it 88900 CROTONE CARTA DEI

Dettagli

Istituto Comprensivo di Casalserugo

Istituto Comprensivo di Casalserugo Istituto Comprensivo di Casalserugo scuola primaria di... scuola sec.1 grado di... denominazione progetto PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME anno scol 08/09 Progetto di miglioramento gestionale a livello

Dettagli

Direzione Didattica Statale di Caluso. Protocollo d accoglienza per alunni stranieri.

Direzione Didattica Statale di Caluso. Protocollo d accoglienza per alunni stranieri. Direzione Didattica Statale di Caluso Protocollo d accoglienza per alunni stranieri. 1 Indice Premessa Finalità Contenuti Prima fase di accoglienza : - domanda di iscrizione; - compiti della segreteria.

Dettagli

Piano Offerta Formativa

Piano Offerta Formativa Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012)

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012) ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA (Anno scolastico 2011/2012) Il Protocollo di Accoglienza è un documento programmatico, rappresenta il contatto iniziale

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

PREMESSA FINALITA' OBIETTIVI PER GLI ALUNNI. Trovare un ambiente accogliente.

PREMESSA FINALITA' OBIETTIVI PER GLI ALUNNI. Trovare un ambiente accogliente. PREMESSA L inserimento degli studenti in un contesto scolastico nuovo rappresenta sicuramente un momento di preoccupazione. L intervento degli insegnanti è volto a limitare quanto più possibile le incertezze

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI (approvata dal Consiglio di Istituto in data 8 febbraio 2013)

CARTA DEI SERVIZI (approvata dal Consiglio di Istituto in data 8 febbraio 2013) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA ELIO TONELLI DI PESARO Istituto Comprensivo Elio Tonelli di Pesaro dall'a.s. 2013/14 Strada Statale Adriatica, 151-61121 PESARO

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni

Dettagli

LA TRASPARENZA E PRIVACY. E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti

LA TRASPARENZA E PRIVACY. E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti LA TRASPARENZA E PRIVACY E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti della scuola che riguardano il percorso scolastico e formativo dei propri figli secondo le modalità

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

Patto di Corresponsabilità Educativa

Patto di Corresponsabilità Educativa LICEO SCIENTIFICO Paritario LICEO delle SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Paritario ISAAC NEWTON Patto di Corresponsabilità Educativa P.E.C. A.S. 2014/2015 0 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

CALENDARIO IMPEGNI COLLEGIALI A.S. 2014-2015 (ottobre 2014 - agosto 2015)

CALENDARIO IMPEGNI COLLEGIALI A.S. 2014-2015 (ottobre 2014 - agosto 2015) MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA ISTITUTO COMPRENSIVO CREMONA TRE Via San Lorenzo, 4-26100 Cremona Tel. 0372 27786 - Fax 0372 534835 e-mail: CRIC82000X@ISTRUZIONE.IT

Dettagli

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO in collaborazione con il Comune di Gubbio, la Caritas Diocesana, con il contributo del M.I.U.R.(Art.9 del C.C.N.L.Comparto Scuola 2002/2005) e della Regione Umbria, L.R.18/90. PROGETTO DI INTEGRAZIONE

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

PROGETTO "Diversità e inclusione"

PROGETTO Diversità e inclusione MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO CERVARO Corso della Repubblica, 23 (Fr) Tel. 0776/367013 - Fax 0776366759 - e-mail:fric843003@istruzione.it

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI

LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE GALLARATE LICEO SCIENTIFICO STATALE Leonardo da Vinci GINNASIO LICEO CLASSICO "Giovanni Pascoli" LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI Principi fondamentali La carta dei servizi

Dettagli

Gestione servizio di segreteria (Processo di Supporto)

Gestione servizio di segreteria (Processo di Supporto) Istituto Comprensivo E. Curti di Gemonio Gestione servizio di segreteria (Processo di Supporto) Codice PQ 043 Modalità di distribuzione Copia non controllata Copia controllata numero 1 consegnata a: Dirigente

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE SERVIZIO DI SEGRETERIA 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROCEDURA GESTIONE SERVIZIO DI SEGRETERIA 02 30/09/2006 SOMMARIO Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW ATTIVITÀ...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 4 RACCOLTA DATI E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONEERRORE. IL SEGNALIBR

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA La CARTA DEI SERVIZI delle scuole elementari e medie dell'istituto Comprensivo Pietrocola Mazzini di Minervino Murge si fonda sui seguenti articoli della Costituzione: art.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E

COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E Allegato A Deliberazione G.C. n. del COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E TRA IL COMUNE DI NERVIANO E L ISTITUTO COMPRENSIVO NERVIANO PER L ASSEGNAZIONE E L EROGAZIONE DEI FONDI

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PRINCIPI FONDAMENTALI

CARTA DEI SERVIZI PRINCIPI FONDAMENTALI ISTITUTO COMPRENSIVO V. MONTI VIA BOLDORINI, 2 62010 POLLENZA MC Tel/fax. 0733/549800 Codice ISTITUTO MCIC817008 CF. 80007300439 E-MAIL: mcic817008@istruzione.it POSTA PEC: mcic817008@pec.istruzione.it

Dettagli

PREMESSA I - PRINCIPI FONDAMENTALI. Articolo 1 (Uguaglianza e imparzialità)

PREMESSA I - PRINCIPI FONDAMENTALI. Articolo 1 (Uguaglianza e imparzialità) PREMESSA La presente Carta dei servizi si ispira agli articoli 3, 30, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana e all art. 149 del Trattato dell Unione Europea e costituisce un documento di

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

BVS VOLLEY ROVIGO CARTA DEI SERVIZI SCUOLE FEDERALI DI PALLAVOLO FIPAV

BVS VOLLEY ROVIGO CARTA DEI SERVIZI SCUOLE FEDERALI DI PALLAVOLO FIPAV BVS VOLLEY ROVIGO CARTA DEI SERVIZI SCUOLE FEDERALI DI PALLAVOLO FIPAV PRESENTAZIONE La carta dei servizi è un documento che nasce dalla volontà della Federazione Italiana Pallavolo, Settore Scuola e Promozione,

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto REGOLAMENTO GLHI Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto 1.- I Gruppi di Lavoro per l Handicap I gruppi di lavoro per l handicap sono istituiti per contribuire a garantire il diritto allo studio degli

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

Procedura GESTIONE DEL POF

Procedura GESTIONE DEL POF SOMMARIO Pag 1 di 7 1. Scopo... 2 2. Applicabilità... 2 3. Termini e Definizioni... 2 4. Riferimenti... 2 5. Responsabilità ed Aggiornamento... 2 6. Modalità operative... 3 6.1 Individuazione esigenze

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA. Segreteria tel. 010 5577254

PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA. Segreteria tel. 010 5577254 Delibera n.34/2011 Carta dei Servizi Sistema Educativo Integrato dei servizi ai bambini di 0-6 anni Anno Scolastico 2011-2012 PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA

Dettagli

ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ. Anno scolastico 2010/2011. Istituto Cesare Arici - Via Trieste, 17-25121 - Brescia

ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ. Anno scolastico 2010/2011. Istituto Cesare Arici - Via Trieste, 17-25121 - Brescia ISTITUTO CESARE ARICI PROGETTO CONTINUITÀ Anno scolastico 2010/2011 Istituto Cesare Arici - Via Trieste, 17-25121 - Brescia tel. 030.42432 fax 030.2400638 sito www.istitutoarici.it mail info@istitutoarici.it

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE Arese, 22 settembre 2013 Prot. n. 3233 / viaggi A tutto il personale docente e non docente IC Don Gnocchi Loro Sedi REGOLAMENTO PER VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa All Albo Le iniziative

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Piazza della Sapienza 82021 APICE (BN) Con sede distaccata a Paduli Tel.-fax- 0824-922063- C.M. BNIC81700B- Web- http://www.icapice.gov.it CARTA

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione In riferimento alla normativa vigente (leggi 104/92, 170/2010 e direttiva del Miur sui BES del 27/12/2012) si è costituito dallo scorso a.s.

Dettagli

Prot. n. 1455 /B17 Avellino, lì 05/04/2014

Prot. n. 1455 /B17 Avellino, lì 05/04/2014 Prot. n. 1455 /B17 Avellino, lì 05/04/2014 Ai Docenti della Scuola Primaria Ai Genitori rappresentanti di Classe OGGETTO: Adozione Libri di Testo a. s.2014/15 - Adempimenti Per l adozione dei libri di

Dettagli

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze)

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze) GARA D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI PRE SCUOLA E POST SCUOLA 4.09.20-30.06.204 CIG. 3570808D3 ALLEGATO DESCRIZIONE SERVIZI PRE E POST SCUOLA E SITUAZIONE A.S. 20/202

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

N. 423 DEL 09.09.2008

N. 423 DEL 09.09.2008 N. 423 DEL 09.09.2008 ASILI NIDO - APPROVAZIONE PROGETTO PER L INSERIMENTO DI BAMBINI CON DISABILITÀ NEGLI ASILI NIDO COMUNALI - ANNO SCOLASTICO 2008/2009 LA GIUNTA COMUNALE Vista la Legge Regionale 27/94

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali Bisogni Educativi Speciali BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. CHE FARE? Di Lucia ZANELLATO Disturbi Evolutivi

Dettagli