LE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI DELLE REGIONI ITALIANE NEL IV TRIMESTRE 2018

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1 LE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI DELLE REGIONI ITALIANE NEL IV TRIMESTRE 2018 Nei giorni scorsi l Istat ha diffuso i dati sulle esportazioni (valore) delle regioni italiane per il quarto trimestre del Data la natura delle pubblicazione che ha incluso i dati relativi a tutto il 2018 vi è stato modo di poter costruire l andamento generale delle esportazioni nazionali per area geografica per l anno appena concluso. Nel grafico riportato sotto è chiaro come per il Sud e le isole, il IV trimestre dell anno si sia chiuso con un andamento fortemente negativo mentre le regioni del Centro e del Nord-Est hanno mostrato segni di ripresa rispetto al terzo trimestre dello stesso anno. Andamento trimestrale (2018) delle esportazioni per ripartizione geografica (numeri indicizzati su dati in valore, I trim.=100). Dati destagionalizzati. Su base nazionale, analizzando le performances del settore agroalimentare se si guarda alle variazioni percentuali per il 2018, rispetto allo stesso periodo di osservazione del 2017 (gennaio-dicembre), l agricoltura (insieme alla silvicoltura e alla pesca) ha visto arretrare il valore delle sue vendite estere del 4.9% mettendo in evidenza una delle contrazioni più marcate tra le attività economiche italiane (preceduta solo da quella dei prodotti dell estrazione da cave e miniere pari al -7.6%). L export alimentare, invece, a fronte di un incremento tendenziale del 2,5%, si è attestato poco al di sotto della crescita media nazionale avutasi fra tutte le attività manifatturiere (+3%). Le due dinamiche appena 1

2 osservate, hanno determinato una crescita annua delle vendite estere agroalimentari Made in Italy dell 1%. Le aree geografiche che hanno segnato le performances peggiori in termini di prodotti agricoli sono state quelle del Nord-est (-7.1%) insieme a quelle del Sud e delle isole (- 7.6%). Queste ultime saranno, sicuramente, state le regioni ad aver maggiormente contribuito alla spinta al ribasso della variazione relativa nazionale. Per lo stesso comparto non è stato possibile segnalare importanti performances positive rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, poiché gli unici valori sopra lo zero sono stati quelli delle regioni del Nord-ovest e del Centro che, comunque, hanno registrato tassi di crescita abbastanza stazionari. È andata meglio, invece per l export di prodotti alimentari per i quali la variazione nazionale positiva è stata trainata dalle regioni del Nord-ovest (+3.2%), del Nord-est (2.5%) nonché del Sud e delle isole (+2.2%). Valore dell export agroalimentare: variazioni tendenziali (gen-dic 2018/gen-dic 2017,%) Se si osservano i grafici che seguono è possibile analizzare il contributo che ciascuna ripartizione geografica italiana ha dato all export di prodotti dell agricoltura e di prodotti alimentari: Per il primo gruppo, il 40% dell export è stato coperto dalle regioni del Nord-est, seguite da Sud e isole (29%), Nord-ovest (18%) e Centro (13%); Per il secondo gruppo, il 39% dell export è stato assorbito dalle regioni del Nord-est, seguite dal Nord-ovest (36%), Sud e isole (15%) e Centro (10%). 2

3 Il contributo delle Regioni all export agroalimentare nazionale (gen-dic 2018/gen-dic 2017,%) Continuando l analisi su base regionale, l istogramma che segue mostra le differenze in termini di peso delle esportazioni sul totale nazionale, suddivise tra le due categorie (agricola e alimentare). Dal grafico si nota che la maggioranza dell export agricolo proviene dall Emilia-Romagna (14.5%), seguita dal Veneto (13.9%), dalla Puglia (10.4%) e dal Trentino Alto-Adige (9.2%). Allo stesso modo, le redini dell export alimentare sono tenute dalla Lombardia (18.8%), Veneto (16.7%), Emilia-Romagna (16%) e Piemonte (15.6%). Quinta piazza per la Campania con il 7.6%. 3

4 Il peso (%) delle esportazioni regionali agroalimentari sul totale nazionale (2018, valori). Venendo alla dinamica regionale in termini di variazioni percentuali rispetto all anno precedente le regioni che hanno registrato le performances peggiori rispetto al 2018 per l export agricolo sono quelle del Sud e le Isole; a fronte di un valore generale negativo pari al -7.6% quasi tutte le regioni meridionali hanno chiuso in rosso rispetto allo scorso anno. Senz altro, però, è stata la Puglia a detenere il primo posto per peggiore performance con una perdita dell export pari al -13%. Da segnalare, però, nell area geografica del Sud la performance più che positiva della Sardegna che ha guadagnato ben il 37.4% dallo scorso anno. Allo stesso modo il valore negativo delle regioni del Nord-est che hanno perso nell insieme il 7.1% dell export agricolo è stato sostenuto dalle perdite del Trentino Alto- Adige (-16.7%) e del Veneto (-8.3%). Per quanto riguarda l export alimentare l area geografica che ha registrato la performance più importante è stata quella delle regioni del Nord-ovest. Tale valore è stato trainato dal Piemonte e dalla Valle d Aosta che ha avuto una variazione positiva delle esportazioni pari al +18.5%. Da tenere in considerazione, sempre per il comparto alimentare, la variazione positiva della Sicilia (+10.9%) e dell Umbria (+8.9%), le quali hanno occupato primi gradini del podio delle aree geografiche di appartenenza. Infine, chiude in forte calo l export sardo con un tasso di crescita negativo pari al -17.8%. E utile precisare che le variazioni appena osservate sono da riferirsi in termini relativi rispetto ai valori fatti registrare nel 2017 all interno degli specifici ambiti territoriali. 4

5 Esportazioni agroalimentari delle regioni italiani. Variazione percentuale 18/ 17. Nord-Ovest Piemonte (+3.6%), Liguria (-7.5%), Nord-Est Friuli V.G. (+0.7%), Trentino A.A. (-16.7%), Agricoltura Centro Umbria (+8.5%) Marche (-11.5%) Sud e Isole Sardegna (+37.4%) Puglia (-13%) Nord-Ovest Valle d Aosta (+18.5%) Liguria (-10.8%) Nord-Est Emilia-Romagna (+4.7%) Trentino A.A. (-1.8%) Alimenti Centro Umbria (+8.9%) Toscana (-1.8%) Sud e Isole Sicilia (+10.9%) Sardegna (-17.8%) Infine, può risultare utile ai fini dell analisi uno sguardo ai principali mercati di sbocco dell export agroalimentare Made in Italy. La lettura dei dati mette in evidenza la marcata incidenza del mercato comunitario sull export agroalimentare delle regioni italiane che ha rappresentato la prima area di destinazione per tutte le circoscrizioni territoriali con la punta massima raggiunta dall Italia nord-orientale (71%). Da evidenziare, inoltre, il dato delle esportazioni che dal centro Italia che hanno eguagliato l America settentrionale e che da sole coprono un quarto del totale dell export di questa area geografica (25%). Le esportazioni verso i paesi asiatici si sono distribuite in maniera omogenea in tutte le parti d Italia con la più alta percentuale assegnata al Nord-ovest (12%). Principali mercati di sbocco dell export agroalimentare delle aree geografiche italiane (gen-dic 2018). Dati in valore.. 5