Accoglienza come costruzione e condivisione di regole comuni. BENVENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA Convegno 10 settembre 2015 Mirella Cova UST - Mantova
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1 Accoglienza come costruzione e condivisione di regole comuni BENVENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA Convegno 10 settembre 2015 Mirella Cova UST - Mantova
2 Accoglienza Integrazione scolastica sociale Alfabetizzazione
3 Integrazione scolastica sociale avviene attraverso Rapporti con le famiglie Conoscenza delle diverse culture Motivazione allo studio Orientamento scolastico
4 Integrazione scolastica sociale avviene attraverso Rapporti con le famiglie Partecipazione attiva della famiglia al progetto educativo che la scuola attua al fine di valorizzare le specificità dello studente (scarsa comprensione della lingua, regole scolastiche molto diverse rispetto al paese di provenienza, ) Prestare attenzione alle nuove tipologie di famiglie e di studenti con problematiche interculturali e di integrazione, con o senza cittadinanza italiana (alunni figli di coppie miste, alunni arrivati per adozione internazionale, alunni con ambiente familiare non italofoni)
5 Integrazione scolastica sociale avviene attraverso Conoscenza delle diverse culture Comprendere le peculiarità e i condizionamenti socio culturali delle diverse nazionalità permettono alla scuola, ai docenti e ai compagni degli studenti di origine straniera di : Utilizzare linguaggi e comportamenti adatti a favorire una corretta comunicazione/relazione Realizzare attività di conoscenza e confronto Valorizzare le potenzialità di ogni soggetto
6 Integrazione scolastica sociale avviene attraverso Motivazione allo studio I genitori degli alunni stranieri come ogni genitore, desiderano che i propri figli sviluppino le proprie attitudini e interessi, ma nella scelta del percorso educativo le famiglie sono influenzate dai : condizionamenti culturali (più opportunità per i figli maschi ) condizionamenti economici (scarse disponibilità economiche) condizionamenti e pregiudizi sociali ( scarse competenze di base e attitudini per il lavoro pratico) Tali fattori influenzano negativamente la motivazione dello studente
7 Integrazione scolastica sociale avviene attraverso Rimotivazione allo studio Per rimotivare il ragazzo/a allo studio è importante il confronto continuo con i genitori e lo studente nelle varie fasi del percorso scolastico per valutare: Aspettative e motivazioni dei genitori Competenze/abilità/interessi/difficoltà degli studenti Attività e/o interventi da attuare per modificare e/o potenziare il percorso scolastico dello studente
8 Integrazione scolastica sociale avviene attraverso Orientamento scolastico Scuola dell infanzia Considerata poco importante dai genitori dei bambini stranieri Da stimolare l iscrizione sottolineando la valenza socializzante e l importanza per l apprendimento della lingua italiana Scuola e enti locali devono cercare di incentivare le famiglie a compiere questa scelta Scuola primaria e secondaria di prima grado Le scuole del territorio di residenza devono avere una particolare attenzione per gli alunni con cittadinanza non italiana e le loro famiglie, sia dal punto di vista informativo che nelle modalità di accoglienza e preiscrizioni Importante l eterogeneità nella composizione della classe, pur considerando la concentrazione dei gruppi immigrati presenti nei vari territori.
9 Gli alunni stranieri «sono BES»? Gli alunni stranieri NAI vengono considerati dalla normativa come possibili portatori di bisogni educativi speciali Tutti gli alunni, in determinati momenti possono avere dei bisogni..specifici. Per periodi più o meno lunghi, a seconda dell età, della provenienza, della lingua di origine, della scolarità pregressa e degli elementi contestuali. In attuazione delle indicazioni ministeriali, considerando la specificità dei bisogni degli alunni NAI, bisogna considerare le fasi del percorso di ogni studente,individuando obiettivi principali approcci didattici in relazione ai livelli di competenza linguistica del Quadro Comune Europeo.
10 Percorsi linguistici FASE D AVVIO Laboratori linguistici L2 - NAI - (A0/A1 ) italiano per comunicare lettura/scrittura (italbase), approccio «figurativo e didascalico» alle discipline FASE PONTE Laboratori linguistici L2 lingua dello studio (A2/B1) italiano per studiare (italstudio) ; selezione e riduzione di contenuti disciplinari ;testi «semplici, ad alta comprensione», glossari in lingua L1 FASE DI PARTECIPAZIONE AL CURRICOLO COMUNE (B2) Facilitazione sui testi di studio delle discipline
11 Laboratori linguistici L2 lingua italbase italiano per comunicare Numeri di presenze dei neo arrivati è in continua contrazione (numeri apprezzabili solo negli istituti secondari di secondo grado) INTERVENTI PREVISTI laboratorio linguistico L2 curricolari devono prevedere circa 8-10 ore settimanali per una durata di 3-4 mesi gestiti da docenti specializzati (fondi aree a forte processo migratorio) Inserimento nella classe di appartenenza, socializzazione e apprendimento linguistico attraverso la relazione con i pari Laboratori linguistici L2 extra-curricolari insegnamento mirato per piccoli gruppi ( fondi piani di zona e enti locali) Nel caso di alunni di 15 anni corsi pomeridiani anche in collaborazione con i CPIA territoriali
12 Laboratori linguistici L2 - italstudio italiano per studiare Coinvolge il maggior numero di alunni stranieri presenti negli istituti del territorio è un percorso lungo e deve coinvolgere tutti i docenti della classe. Ogni docente, nel proprio ambito disciplinare, deve attuare strategie di apprendimento che facilitino l apprendimento dell italiano settoriale, astratto, riferito a concetti disciplinari L acquisizione dell italiano concreto è resa più rapida ed efficace attraverso situazioni di apprendimento miste, a scuola attraverso interventi mirati e fuori scuola con i pari italofoni che rappresentano il modello linguistico di riferimento.. Nella fase ponte possono funzionare moduli laboratoriali, vale a dire blocchi di interventi su tematiche e argomenti specifici (linguistici e/o disciplinari), così come la partecipazione ad attività di doposcuola nel quale l alunno è seguito nel fare i compiti e nello studio.
13 Laboratori linguistici L2 partecipazione al curricolo comune Facilitazione sui testi di studio delle discipline L alunno pare ormai in grado di comunicare, leggere e scrivere in italiano. L individualizzazione dell insegnamento in questo periodo si baserà sull attenzione degli insegnanti alle difficoltà della lingua scritta dello studio, avendo cura di non dare nulla per scontato nella comprensione dei significati.
14 Laboratori linguistici L1 lingua madre Molti studenti di seconda generazione non conoscono la lingua madre o sanno parlarla e comprenderla ma non sanno scriverla. I laboratori linguistici di L1 sono importanti per: Rafforzare l identità e l appartenenza culturale Rafforzare le strutture linguistiche/grammaticale di base Rafforzare le relazioni/comunicazioni studenti famiglia/scuola ESPERIENZE TERRITORIALI Accordi tra USR Lombardia e Consolati del Marocco (dal 2005 al 2013) numero 1 docente lingua madre araba e della Romania (dal 2006 al 2015) numero 2 docenti lingua madre romena Corsi di Romeno attuati presso: IC Bozzolo, Roverbella, Roncoferraro, Mantova 1, Ostiglia, San Giorgio e IS «Bonomi/Mazzolari» Mantova, «Greggiati» Ostiglia Corsi di Arabo attuati presso: IC Bozzolo, Mantova 1, Viadana, Marmirolo e IS «Bonomi/Mazzolari» Mantova
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