infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "infiammazione e tumore: obiettivo della lezione"

Transcript

1 infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro --- esempi

2

3

4 oggi! Fasi dell infiammazione: reclutamento e attivazione dei leucociti! Le molecole che ci permettono di sentire e reagire all agente patogeno: induttori e mediatori dell infiammazione! Infiammazione come fonte di danno?

5 INFIAMMAZIONE La risposta dei tessuti connettivi vascolarizzati a un danno cellulare derivato agenti endogeni/esogeni coinvolgimento dei vasi Passaggio di fluido e leucociti dai vasi allo spazio extra-vascolare. Scopo: Eliminare la fonte del danno Riparare il tessuto danneggiato - Rigenerazione del tessuto con cellule dello stesso tipo - Sostituzione con tessuto connettivo: fibrosi (cicatrice)

6 Apparente paradosso Infiammazione é un essenziale processo protettivo per eliminare la fonte del danno e le conseguenze Infiammazione é potenzialmente dannosa: -Ipersensibilità a punture insetti, tossine, farmaci -Malattia croniche -Cicatrici; sfiguranti, ostruzione intestinali, problemi articolari - cancro?

7 attori

8 INFIAMMAZIONE Acuta: Cronica breve durata (minuti-ore-giorni) edema emigrazione leucociti (neutrofili) lunga durata infiltrato linfociti e macrofagi angiogenesi fibrosi - necrosi

9 fasi Infezione batterica Attivazione Recettori su macrofagi Rilascio di mediatori dell infiammazione Richiamo liquido e leucociti (neutrofili) dal sangue (essudato) Attivazione dei neutrofili Eliminazione del patogeno/danni collaterali Riparo

10 FASI inizio Stimolo infiammatorio Mediatori chimici rilasciati da vasi/cellule/tessuto danneggiato Risposta vascolare-cellulare Amplificazione della risposta Termine Stimolo rimosso Mediatori rimossi Fine infiammazione

11 Inflammation Cardinal Signs

12 Esito infiammazione Riparo: Rigenerazione:il tessuto é ricostituito con cellule dello stesso tipo Fibrosi:sostituzione del tessuto danneggiato con tessuto connettivo, cicatrice (scarring) NB: sono attivati processi di migrazione, proliferazione, differenziamento, angiogenesi.

13 Esito infiammazione

14 Eventi infiammazione acuta Fenomeni vascolari sono fondamentali 1) Alterazione diametro vasi: aumento flusso sangue 2) Cambio struttura vasi: rilascio di fluido e proteine (edema) Fenomeni cellulari 3) reclutamento leucociti: si accumulano nel sito danneggiato 4) fagocitosi

15 Terminologia-1 Pressione oncotica: pressione osmotica dovuta a soluzioni colloidale Soluzione colloidale: soluzione di particelle a alto peso molecolare (le proteine nel plasma sanguigno, il latte) Pressione idrostatica : forza esercitata da un fluido su ogni superficie a contatto con esso.

16 Terminologia-2 Essudato: liquido infiammatorio extravascolare alta conc proteine (peso specifico >1,02) - implica alterazione vasi Trasudato: liquido con bassa conc proteine (peso specifico <1,02), ultrafiltrato del plasma dovuto a variazioni pressione idrostatica in condizoini di permeabilitá normale. Edema: eccesso di liquido in spazio interstiziale (essudato/ trasudato) Pus: essudato ricco in leucociti e frammenti cellulari

17 Fenomeni vascolari

18 Fenomeni vascolari: cambio flusso e diametro vasi Permeabilità vascolare normale; La pressione idrostatica del sangue é bilanciata dalla pressione oncotica delle proteine plasmatiche 1)! vasodilatazione, con apertura di nuovi capillari: aumento flusso (rossore, calore) 2)! Aumento permeabilità della microvascolatura: diminuzione flusso, essudato, accumulo eritrociti (STASI) 3)! Marginazione leucocitaria: leucociti si attaccano all endotelio e emigrano nello spazio interstiziale

19 caratteristica principale dell infiammazione acuta Aumento permeabilità porta al rilascio di essudato:! permeabilità: perdita di proteine plasmatiche: - scende la pressione osmotica del sangue - sale la pressione osmotica interstiziale! aumento della pressione idrostatica per vasodilatazione: EDEMA

20 Aumento permeabilità: come?

21 Fenomeni cellulari 1)! Reclutamento leucocitario 2)! fagocitosi

22 Reclutamento leucocitario Momento fondamentale dell infiammazione é il reclutamento di leucociti nel sito del danno Scopo: 1)! Eliminazione fonte del danno 2)! Degradazione tessuto necrotico 3)! Rilascio di enzimi, mediatori e radicali liberi: possibile prolungamento stato infiammatorio

23 Fasi del reclutamento Marginalizzazione: Il rallentamento del flusso sanguigno cambia le condizioni emodinamiche e si accumulano leucociti sulle pareti. Rotolamento: I leucociti interagiscono blandamente con endotelio e iniziano a rotolare. Attivazione: Interazione con fattori chemiotattici attivano. Adesione: Leucociti attivati legano ora più avidamente l endotelio. Migrazione trans-endoteliale: Leucociti iniziano a inserire pseudopodi nelle giunzioni cellulari fino a superare la membrana basale (DIAPEDESI) e entrare nello spazio interstiziale guidati da fattori chemiotattici.

24

25 Margination and Pavementing

26 diapedesi

27 Quali molecole coinvolte in adesione e migrazione? Concetto: Interazione tra molecole adesive su superficie di endotelio e leucociti Mediatori chimici regolano espressione e avidità di legame Quali molecole: -Selettine: P, E (endotelio) e L (leucociti) e -recettori per selettine -Immunoglobuline: ICAM-1, ViCM-1 (endotelio) -Integrine : recettori per ECM e per ICAM-1/VICAM-1 (leucociti)

28 Come vengono regolate queste molecole di adesione durante attivazione leucocitaria? Ri-distribuzione: P-selectin presente in cell. endoteliali in granuli Weibel-Palade sono ridistribuite sulla superficie su segnale di istamina, trombina, PAF Induzione di molecole di adesione: Neo-sintesi di E-selectin su stimolo di TNF e IL1 Aumento avidità di legame: Le integrine presenti su leucociti aumentano l aviditá di legame con le immunoglobuline ICAM/VCAM in seguito a azione di chemochine

29 Reclutamento neutrofili Su endotelio attivato compaiono le Selettine Chemochine aumentano avidità di legame di integrine per ICAM-1 I neutrofili marginalizati si legano blandamente alle selettine e a ICAM-1 Migrazione, Grazie a interazione integrine/pecam-1,

30 Cinetica di reclutamento Neutrofili: 6-24hrs Macrofagi: 24-48hrs dovuta a -diversa espressione di fattori chemotattici - vitalità cellulare diversa

31 Eliminazione del patogeno: fagocitosi La fagocitosi e il rilascio di enzimi da parte di neutrofili e macrofagi sono due effetti principali dell accumulo di leucociti nel sito infiammato riconoscimento: Il materiale da fagocitare viene ricoperto da fattori fattori che ne facilitano il Riconoscimento: OPSONINE, riconosciute da recettori specifici (IgG, riconosciute da recettore FcgR, e frammento C3 del complemento riconosciuto dai recettori CR1-2-3) Endocitosi: Il legame delle opsonine ai recettori induce endocitosi, e il vacuolo che si forma si fonda con lisosoma con successivo rilascio del materiale dei granuli lisosomiali Degradazione: Principalmente tramite meccanismi ossigeno dipendenti tramite metaboliti dell O2: NADPH ossidasi presente su membrana lisosomi genera O 2 * O 2 * genera H2O2 H2O2 é convertita da Mieloperossidasi in Acido Ipocloroso HOCL rilascio di OH* Questa via H2O2/HOCL é tipica dei neutrofili: battericida potentissimo.

32

33 Ma come i leucociti raggiungono il sito infiammato?

34 Ma come i leucociti raggiungono il sito infiammato? chemotassi Migrazione cellulare orientata lungo un gradiente chimico Fattori endogeni: Mediatori chimici: proteine del complemento (C5a) citochine (IL8) metaboliti acido arachidonico Fattori esogeni: Prodotti batterici: lipopolisaccaridi (LPS) peptidi con N-formyl-metionina (tipici batteri) Effetto dei fattori chemiotattici: attivazione leucocitaria! Movimento ma non solo!

35 attivazione leucocitaria da fattori chemotattici Formazione legame ligando recettore: Attivazione fosfolipasi C Aumento livelli di calcio: - Movimento - produzione Acido arachidonico - produzione molecole di adesione rilascio di enzimi lisosomiali e radicali liberi

36 Quali sono le molecole che segnalano il processo infiammatorio?

37 Quali sono le molecole che segnalano il processo infiammatorio? Si può semplificare la complessa rete di segnali che genera la risposta infiammatoria separandoli in categorie funzionali INDUTTORI: segnali che causano la risposta infiammatoria Sono sentiti da specifici SENSORI. I sensori stimolano la produzioni di mediatori. MEDIATORI: alterano lo stato funzionale del tessuto, mediante EFFETTORI. INDUTTORI " SENSORI " MEDIATORI " EFFETTORI

38 esempio Infezione batterica: LPS é l induttore che viene sentito dal sensore TLR che attiva una cascata di segnali attivando il rilascio da parte di cellule infiammatorie (macrofagi per esempio) di citochine, I mediatori, tra cui il TNF che induce attivazione leucocitaria: I leucociti sono gli effettori. LPS TLR TNF leucociti INDUTTORI " SENSORI " MEDIATORI " EFFETTORI

39 INDUTTORI ESOGENI: Di origine microbica: pathogen associated molecular pattern PAMP, recettori specifici sentono pattern molecolari conservati tra organismi diversi (es Toll like receptor e LPS, vedi slide successive) fattori di virulenza: I sensori rilevano l effetto, cioè la conseguenza di danno tessutale o attività enzimatica o alterazione omeostasi tessutale Di origine non microbica: Irritanti, corpi estranei, sostanze tossiche (Silicati e asbesto)

40 Esempio di recettore immunità PAMP innata:tlr PRR Cellule immunità innata (macrofagi, dendritiche, polimorfonucleati) sono in grado di riconoscere strutture molecolari comune a patogeni diversi: Pathogen Associated Molecular Pattern (PAMP) I PAMP sono riconosciuti dai recettori Pattern Recognition Receptor (PRR), in numero limitato e coespressi sulla stessa cellula. Il legame attiva il processo infiammatorio La classe più importante: I recettori Toll (TLR) Esempio: il lipopolisaccaride LPS, costituente della parete di batteri Gram-, lega il recettore TLR4 e attiva la risposta infiammatoria mediata dalla proteina adattatrice MYD88 effettore é il pathway di NF-kB

41

42 INDUTTORI ENDOGENI: segnali derivati da tessuti danneggiati o malfunzionanti Come? Un tessuto danneggiato é caratterizzato dal rilascio di molecole o cellule che normalmente sono compartimentalizzate in cellule o tessuti integri. Cellula necrotica: persa integrità membrana, rilascio di ATP, K +, acido urico. In tessuto danneggiato, la rottura della membrana basale porta in contatto cellule epiteliali e mesenchimali, questo viene sentito e attiva la risposta. Se succede nell intestino, batteri commensali vengono in contatto con macrofagi residenti e attivano I recettori TLR. Danno all endotelio vascolare: proteine plasmatiche vengono attivate dal contatto con ECM il fattore di Hageman si attiva a induce una cascata proteolitica che produce mediatori dell infiammazione (via Kallikreina, via fibrinolitica, cascata del complemento, coagulazione) Le piastrine a contatto con ECM si attivano e rilasciano mediatori (tromboxano serotonina). Cristalli endogeni: sali di calcio e di sodio, coinvolti nelle infiammazioni articolari, sentiti come corpi estranei. Degradazione di componenti di ECM: esempio, acido ialuronico durante danno tessutale viene degradato in frammenti che attivano I recettori TLR

43 Mediatori Gli induttori dell infiammazione causano la produzione di mediatori che alterano la funzionalità degli effettori dell infiammazione, cioè organi/tessuti/cellule. Effetto comune dei mediatori é : -reclutamento dei leucociti -la alterazione del sistema vascolare Origine cellulare proteine presenti nei granuli dei leucociti ammine vasoattive (istamina/serotnina) Fosfolipidi di membrana citochine Precursori nel plasma complemento proteine della coagulazione (hageman factor)

44 Mediatori Amine vasoattive Proteasi plasmatiche Proteine del complemento La coagulazione Mediatori lipidici NO Citochine Enzimi proteolitici, degradazione ECM

45 mediatori Amine vasoattive: vasodilatazione periferica e alterazione permeabilità Istamina, rilasciata dai granuli dei mastociti adiacenti gli endoteli vascolari. Serotonina, rilasciata dalle piastrine. Proteasi plasmatiche Proteine del complemento: cascata proteolitica di proteasi plasmatiche che culmina nella produzione di membrane attack complex (C5-C9): lisi membrane C3 opsonizzazione C5 fattore chemotattico per leucociti C3 e c5 attivano rilascio di istamina e pathway acido arachidonico Le 4 vie della coagulazione attivate dal fattore di Hageman. - vedi figura obiettivo é: la formazione/rimozione del coagulo di fibrina la produzione di trombina (coagulo, attivazione dei leucociti) attivazione C3 Mediatori lipidici: -Metaboliti acido arachidonico (AA): acido grasso presente in fosfolipidi di membrana il cui metabolismo genera una serie di di mediatori lipidici biologicamente attivi, detti eicosanoidi (leucotriene, prostaglandine, tromboxano) - vedi figura -PAF: Platelet activating factor, fosfolipide prodotto mastociti, neutrofili, macrofagi, endotelio, piastrine. Attivazione leucociti e piastrine, permeabilit á vascolare. NO: monossido di azoto, prodotto da sintetasi del NO, costitutivamente espresse in endotelio e cellule neuronali (enos, nnos) e indotta da TNFe IFN# in cellule endoteliali e macrofagi (inos): vasodilatazione e effetto antimicrobico. Chemochine: una particolare classe di citochine, sono piccoli peptidi che stimolano e guidano il movimento dei leucociti. IL-8 prodotta da macrofagi o cell. endoteliali e agisce sui neutrofili Proteasi: sono contenute nei granuli dei neutrofili e determinano la degradazione della ECM e membrana basale -> migrazione leucocitaria e rimodellamento/danno tessutale (elastasi, catepsina G, metalloproteasi di matrice). Citochine: vedi dopo.

46 coagulazione

47 coagulazione Coagulo attivazione dei leucociti Coagulo

48 coagulazione Feedback loop Coagulo attivazione dei leucociti vasodilatazione Coagulo Opsonizzazione Lisi membrane attivazione dei leucociti vasodilatazione Rimozione coagulo

49 Metabolismo acido arachidonico (AA) Cox1, cox2 Aumento permeabilità vascolare Vasodilatazione Inibisce agg. piastrine Febbre dolore Vasocostrizione Promuove aggregazione piastrine

50 Monossido di azoto, NO 1)! Vasodilatazione 2)! Feedback loop: riduzione richiamo leucocitario 3)! potenti antimicrobico generati da interazione con specie reattive dell O2 (diossido di N)

51 Citochine Proteine prodotte da linfociti, macrofagi, endotelio che modulano la funzione di diversi tipi cellulari Caratteristiche: Agiscono su più tipi cellulari Espresse transientemente Effetto pleiotropico Regolano altre citochine Feedback loop Recettori anch essi regolati Classi Regolano risposta immunitaria: IL2, IL4 (crescita differenziamento, attivazione linfociti) Regolano infiammazione: TNF$, TNF%, IL1, IFN$-%, IL6. Chemochine (Il8) Regolano ematopoiesi: IL3, ckit ligand, GM-CSF, G-CSF, SCF.

52 TNF (o TNF $) Scoperto per il suo effetto antitumorale, in realtà é la piú importante citochina del sistema infiammatorio EFFETTI: rilascio di citochine e chemochine, proliferazione cellulare, attivazione leucociti e endotelio Legame al recettore tipo 1 TNFR1: induzione di apoptosi via caspasi Legame al recettore tipo 2 TNFR2: induzione pathway infiammatorio e inibizione apoptosi via NF-kB IL6 Effettore di TNF: induzione di chemochine e molecole adesive Fattore di crescita emopoietico Ha chiari effetti pleiotropici (vedi slide successiva) IL10 Temporalmente espressa dopo TNF e IL6 ha ruolo antinfiammatorio: Spegnimento della risposta infiammatoria

53 IL-6: A PLEIOTROPIC CYTOKINE

54 IL-6 blood levels are high in infectious, inflammatory, autoimmune diseases and cancer IL-6 in diseases

55 Cinetica induzione citochine LPS: lipopolisaccaride, induttore esogeno

56 EFFETTI INDESIDERATI

57 EFFETTI INDESIDERATI: danno leucocitario infiltrato leucocitario diventa fonte di danno I leucociti sono portatori di radicali liberi, enzimi lisosomiali e proteasi estremamente dannosi se rilasciati nello spazio extracellulare " Amplificazione della risposta infiammatoria " danno tessutale Protezione?: antiossidanti e e antiproteasi Il danno tissutale dipendente da leucociti e alla base di malattie infiammatorie acuto asma Reperfusion injury Vasculite cronico artrite asma aterosclerosi

58 Esito infiammazione Riparo: Rigenerazione:il tessuto é ricostituito con cellule dello stesso tipo Fibrosi:sostituzione del tessuto danneggiato con tessuto connettivo, cicatrice (scarring) NB: sono attivati processi di migrazione, proliferazione, differenziamento, angiogenesi.

59 Esito infiammazione

60 Infiammazione cronica Infiammazione di lunga durata in cui si hanno simultaneamente -!infiammazione attiva -!danno tissutale -!tentativi di riparo Perché? - Evoluzione di infiammazione acuta - prima risposta a infezione Cause: -Infezione persistente -Esposizione prolungata a effettori (es.: asbestosi) -!Malattie autoimmuni (artrite reumatoide)

61 Caratteristiche istologiche infiammazione cronica 1) Infiltrato leucocitario che indica la continua attività infiammatoria 2) Danno tissutale dovuto a citochine infiammatoria prodotte localmente 3) Tentativo continuo di riparo del tessuto: fibrosi e angiogenesi

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la INFIAMMAZIONE Risposta protettiva che ha lo scopo di eliminare sia la causa iniziale del danno cellulare (es. microbi, tossine etc), sia i detriti cellulari e le cellule necrotiche che compaiono a seguito

Dettagli

Danno cellulare ipossico ed ischemico

Danno cellulare ipossico ed ischemico Danno cellulare ipossico ed ischemico ipossia: meno ossigeno, ma nutrienti costanti ischemia: mancato apporto ematico = ossigeno + nutrienti (substrati glicolisi), oppure ostacolo al deflusso venoso in

Dettagli

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro --- esempi oggi Fasi dell infiammazione: reclutamento

Dettagli

FORMAZIONE DELL ESSUDATO

FORMAZIONE DELL ESSUDATO FORMAZIONE DELL ESSUDATO del flusso della permeabilità vascolare P idrostatica intravascolare fuoriuscita di proteine plasmatiche TRASUDAZIONE ESSUDAZIONE TUMOR Effetti della formazione dell essudato

Dettagli

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago Eosinofilo Cellule tumorali Virus Piastrina Batterio Fungo Antigeni estranei Tessuti necrotici Mastocita Linfocita Plasmacellula INFIAMMAZIONE STIMOLO DANNOSO

Dettagli

INFIAMMAZIONE ACUTA. Dott.ssa Erminia La Camera

INFIAMMAZIONE ACUTA. Dott.ssa Erminia La Camera INFIAMMAZIONE ACUTA Dott.ssa Erminia La Camera INFIAMMAZIONE La reazione locale ad un danno è chiamata infiammazione. Segni caratteristici dell infiammazione sono: rossore (rubor) rigonfiamento (tumor)

Dettagli

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro esempi Risposta immunitaria La reazione del nostro organismo

Dettagli

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro esempi Risposta immunitaria La reazione del nostro organismo

Dettagli

Argomento della lezione

Argomento della lezione Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le

Dettagli

Downloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare

Downloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare Downloaded from www.immunologyhomepage.com Migrazione cellulare Migrazione dei leucociti I leucociti migrano nei diversi tessuti dell organismo l interazione tra le cellule migranti e le cellule dei tessuti

Dettagli

Citochine dell immunità specifica

Citochine dell immunità specifica Citochine dell immunità specifica Proprietà biologiche delle citochine Sono proteine prodotte e secrete dalle cellule in risposta agli antigeni Attivano le risposte difensive: - infiammazione (immunità

Dettagli

Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico

Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Ruolo biologico: Messaggero del segnale cellulare Molecola regolatoria nel sistema cardiovascolare Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Componente

Dettagli

ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE

ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE ESOCITOSI ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE SECREZIONE COSTITUTIVA (modalità continua): - proteine, glicoproteine e glicolipidi di membrana - proteine, glicoproteine e proteoglicani della matrice extracellulare

Dettagli

Infiammazione (Flogosi)

Infiammazione (Flogosi) Infiammazione (Flogosi) Processo dinamico comprendente l insieme l delle modificazioni reattive che compaiono nelle strutture vascolari e connettivali di un distretto organico, per arginare e riparare

Dettagli

Ipersensibilità e Autoimmunità

Ipersensibilità e Autoimmunità Ipersensibilità e Autoimmunità Gli effetti delle risposte immunitarie Effetti fisiologici (Benefici) - Attivazione dell immunità specifica per eliminare i patogeni infettanti (batteri, virus e tossine)

Dettagli

Marginazione polimorfonucleati

Marginazione polimorfonucleati Marginazione polimorfonucleati STIMOLI ATTIVANTI IL-1, TNFa SELETTINE MOLECOLE DI ADESIONE FASE DELL ADESIONE INIZIALE LASSA E-SELETTINA sulle cellule endoteliali P-SELETTINA cellule endoteliali e piastrine.

Dettagli

ELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE. Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

ELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE. Corso di Laurea Magistrale in Farmacia ELEMENTI DI EZIOPATOGENESI DELLE MALATTIE UMANE Corso di Laurea Magistrale in Farmacia INFIAMMAZIONE O FLOGOSI FLOGOSI La flogosi è un processo morboso che si manifesta, negli organismi forniti di un sistema

Dettagli

Effetti biologici e meccanismi d azione indotti da PM10 su sistemi in vitro

Effetti biologici e meccanismi d azione indotti da PM10 su sistemi in vitro Effetti biologici e meccanismi d azione indotti da PM10 su sistemi in vitro R. Bengalli, E. Longhin, E. Molteni, M. Camatini, M. Gualtieri Centro di Ricerca POLARIS - DISAT Università di Milano - BICOCCA

Dettagli

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi

Dettagli

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione.

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione. Livello 2 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/6 Riferimento Tutto il quaderno di lavoro Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro individuale Tempo

Dettagli

In alcuni casi, il sistema immunitario di un individuo reagisce verso un antigene in modo eccessivo e causa danno. Queste reazioni eccessive,

In alcuni casi, il sistema immunitario di un individuo reagisce verso un antigene in modo eccessivo e causa danno. Queste reazioni eccessive, In alcuni casi, il sistema immunitario di un individuo reagisce verso un antigene in modo eccessivo e causa danno. Queste reazioni eccessive, definite reazioni di ipersensibilità, sono mediate dagli anticorpi

Dettagli

La pressione osmotica del plasma è 28mmHg

La pressione osmotica del plasma è 28mmHg PRESSIONE OSMOTICA capacità di una soluzione più concentrata di richiamare acqua attraverso una membrana semipermeabile (cioè permeabile solo all H 2 O). La pressione osmotica del plasma è 28mmHg 1 SPAZI

Dettagli

Applied Nutritional Medicine

Applied Nutritional Medicine Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad

Dettagli

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014 Mediatori di infiammazione Lezione del 21 Novembre 2014 Che cos è un mediatore? Un mediatore è una qualunque molecola generata in un focolaio infiammatorio che modula in qualche modo la risposta flogistica

Dettagli

logo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE

logo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base

Dettagli

Citochine e Chemochine aspetti generali

Citochine e Chemochine aspetti generali Citochine e Chemochine aspetti generali per esempi specifici, ruolo in funzione, attivazione e differenziamento Th, cambio di classe, migrazione cellulare, etc., vedi lezioni precedenti Citochine Proteine

Dettagli

Regione cerniera monomero regione cerniera

Regione cerniera monomero regione cerniera Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)

Dettagli

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento

Dettagli

Alterazioni processo infiammatorio

Alterazioni processo infiammatorio Obesità Ipertensione Aterosclerosi Malattie cardiovascolari Alterazioni processo infiammatorio Cancro MAMMELLA, COLON, ENDOMETRIO, PANCREAS, PROSTATA I lipidi influenzano le varie tappe della cancerogenesi

Dettagli

Funzioni delle proteine del sangue:

Funzioni delle proteine del sangue: PROTEINE DEL SANGUE Funzioni delle proteine del sangue: 1. Funzioni nutrizionali 2. Regolazione dell equilibrio acido base 3. Ripartizione dell acqua nei vari distretti 4. Funzione di trasporto 5. Coagulazione

Dettagli

Infiammazione (flogosi)

Infiammazione (flogosi) Infiammazione (flogosi) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare Componente cellulare Infiammazione acuta Calor Rubor Tumor Dolor Functio laesa Equilibrio dei fluidi

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Profilo Pr di Prodot Pr t odot o t Direzione Medica 28/02/2012

Profilo Pr di Prodot Pr t odot o t Direzione Medica 28/02/2012 Profilo di Prodotto Direzione Medica 28/02/2012 Introduzione Sommario La cellulite e il razionale di prodotto I componenti di Fortilase Cll Cell Bromelina Estratto dicaffèverde Estratto di Meliloto Estratto

Dettagli

Corso di Laurea in Infermieris0ca. Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO

Corso di Laurea in Infermieris0ca. Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO Corso di Laurea in Infermieris0ca Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO L anatomia patologica studia le alterazioni di cellule e tessu? provocate dalle mala@e, allo scopo d

Dettagli

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad Esotossine ed Endotossine prof. Vincenzo Cuteri Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad attività

Dettagli

Angiogenesi 09/05/2013. Inibitori dell angiogenesi ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] VEGF and FGF-2. Cathepsins, MMPs

Angiogenesi 09/05/2013. Inibitori dell angiogenesi ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] VEGF and FGF-2. Cathepsins, MMPs Angiogenesi Inibitori dell angiogenesi VEGF and FGF-2 Cathepsins, MMPs ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] L angiogenesi, ossia, l induzione di una nuova crescita di capillari per gemmazione a partire di vasi

Dettagli

Sfingolipidi. Ceramidi SEMINARIO!!! 20/12/2013 SFINGOLIPIDI

Sfingolipidi. Ceramidi SEMINARIO!!! 20/12/2013 SFINGOLIPIDI SEMINARIO!!! SFINGOLIPIDI Sfingolipidi Ceramidi Lipidi derivati dall aminoalcool sfingosina. Un acido grasso è legato al gruppo aminico della sfingosina. I diversi gruppi polari (R) legati al gruppo OH

Dettagli

Le interazioni con i microrganismi sono gerarchiche. Popolazione microbica. Interazione diretta

Le interazioni con i microrganismi sono gerarchiche. Popolazione microbica. Interazione diretta MICROSCALA (µm) Altre cellule Le interazioni con i microrganismi sono gerarchiche Popolazione microbica Comunità microbica Insiemi di Comunità microbiche Interazione diretta Cellula batterica Interazione

Dettagli

Nutraceutici in Valle d Aosta (NUTRALP)

Nutraceutici in Valle d Aosta (NUTRALP) Nutraceutici in Valle d Aosta (NUTRALP) Dott.ssa Daniela Palmieri Laboratorio di Biologia Vascolare Clinica e Sperimentale IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino IST Dipartimento di Scienze

Dettagli

Acqua: nutriente essenziale

Acqua: nutriente essenziale Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette

Dettagli

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

MODULO 2: infiammazione e immunità innata MODULO 2: infiammazione e immunità innata Lezione 2-7: Infiammazione: definizione caratteristiche generali Infiammazione acuta: eventi vascolari eventi cellulari Dott.ssa Chiara Porta: Chiara.porta@unipmn.it

Dettagli

INFIAMMAZIONE. Nabissi 15

INFIAMMAZIONE. Nabissi 15 INFIAMMAZIONE CARATTERISTICHE GENERALI DELL INFIAMMAZIONE L infiammazione è una reazione complessa ad agenti lesivi, come microbi e cellule danneggiate, in genere necrotiche, e consiste nella risposta

Dettagli

Attivazione dei linfociti T

Attivazione dei linfociti T Attivazione dei linfociti T Attivazione linfociti T: caratteristiche generali Eventi extracellulari - Riconoscimento dell antigene - Interazione dei recettori costimolatori Eventi intracellulari - Trasduzione

Dettagli

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono

Dettagli

Clostridium perfrigens

Clostridium perfrigens Clostridi Bacilli G+, mobili, raramente capsulati. producono spore con diametro maggiore di quello batterico Anaerobi obbligati, non hanno citocromi e catalasi, producono ATP fermentando zuccheri o aminoacidi.

Dettagli

INFIAMMAZIONE una storia lunga

INFIAMMAZIONE una storia lunga L infiammazione INFIAMMAZIONE una storia lunga INFIAMMAZIONE L infiammazione è una risposta adattativa ad uno stimolo dannoso o stressante per il tessuto Sequenza di eventi biologici specifici che si verificano

Dettagli

La biostimolazione, alcuni passaggi obbligati. Durante l invecchiamento

La biostimolazione, alcuni passaggi obbligati. Durante l invecchiamento La biostimolazione, alcuni passaggi obbligati Durante l invecchiamento L invecchiamento è l incapacità di organi, tessuti, cellule e molecole a mantenere la propria integrità funzionale e strutturale perturbata

Dettagli

LAUREA TRIENNALE IN TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA AUDIOMETRICHE E AUDIOPROTESICHE. Anno accademico 2007-2008 C.I. SCIENZE BIOMEDICHE II

LAUREA TRIENNALE IN TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA AUDIOMETRICHE E AUDIOPROTESICHE. Anno accademico 2007-2008 C.I. SCIENZE BIOMEDICHE II LAUREA TRIENNALE IN TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA AUDIOMETRICHE E AUDIOPROTESICHE Anno accademico 2007-2008 C.I. SCIENZE BIOMEDICHE II PATOLOGIA GENERALE Prof. Lina Matera Lezione 7 L infiammazione cronica

Dettagli

Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai

Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO consiste in una serie numerosa di proteine plasmatiche che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria come nell infiammazione (immunità

Dettagli

L endocitosi dell EGFR

L endocitosi dell EGFR L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della

Dettagli

Argomento della lezione

Argomento della lezione Argomento della lezione CITOCHINE DELL IMMUNITÀ INNATA II parte 1 Chemochine Le chemochine sono una grande famiglia di circa 50 citochine, omologhe per la struttura, che hanno il compito di: Richiamare

Dettagli

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi)

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) INFIAMMAZIONE Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) Processo biologico Processo biologico complesso, alla cui genesi difensivo e riparativo contribuiscono avente lo scopo di diluire, modificazioni

Dettagli

STENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco

STENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco STENOSI CAROTIDEA Influenza del controllo glicemico Este, 29 novembre 2013 giuseppe panebianco Difficoltà di determinare una correlazione tra correzione terapeutica dell iperglicemia e riduzione delle

Dettagli

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici. Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.

Dettagli

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus

Dettagli

Basi cellulari della risposta immune. Cellule linfoidi. F 9a. Precursori cellule ematiche

Basi cellulari della risposta immune. Cellule linfoidi. F 9a. Precursori cellule ematiche Basi cellulari della risposta immune F 9a Cellule linfoidi Precursori cellule ematiche Feto (fegato) Adulto (midollo osseo) F 9a F 9a F 9a F 9a Idiotipo: disegno antigenico della regione ipervariabile

Dettagli

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche.

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche. L etanolo, nonostante l elevato valore energetico, non può essere considerato un nutriente poiché: non svolge una funzione plastica non è essenziale. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente

Dettagli

Il sistema immunitario utilizza strategie diverse di difesa che operano in tempi e con meccanismi diversi. Ci sono numerosi e complessi meccanismi

Il sistema immunitario utilizza strategie diverse di difesa che operano in tempi e con meccanismi diversi. Ci sono numerosi e complessi meccanismi Il sistema immunitario utilizza strategie diverse di difesa che operano in tempi e con meccanismi diversi. Ci sono numerosi e complessi meccanismi che impediscono agli invasori di entrare dentro all organismo

Dettagli

Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma

Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma Lezione 3 membrana cellulare Le membrane, sia quelle che delimitano e costituiscono gli organuli cellulari che quelle che rivestono

Dettagli

FISIOPATOLOGIA. dello SHOCK

FISIOPATOLOGIA. dello SHOCK FISIOPATOLOGIA dello SHOCK SHOCK O COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO insufficienza acuta del circolo periferico, causata da uno squilibrio tra massa liquida circolante e capacità del letto vascolare Si verificano:

Dettagli

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas

Dettagli

Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.

Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana. Membrana cellulare Proteine inserite nella membrana cellulare: Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.

Dettagli

Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1%

Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1% Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1% 5% CFU=unità formante colonie Le cellule effettrici più numerose del SI innato sono cellule derivate dal midollo osseo che circolano nel sangue e migrano

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC

Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC Immunità umorale = immunità mediata dagli anticorpi ADCC 1 2 Necessari 2 segnali per attivare i linfociti B Primo segnale: BCR Secondo segnale = - Antigeni timo-dipendenti (TD):. cellule T adiuvanti (T

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido

Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido extracellulare e dalla loro regolazione. Membrana cellulare Ogni cellula presenta

Dettagli

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI I farmaci possono essere introdotti nell organismo per via enterale e per via parenterale.. Con la somministrazione enterale (enteron = intestino), il farmaco

Dettagli

Il trattamento infiltrativo con il gel piastrinico

Il trattamento infiltrativo con il gel piastrinico Il trattamento infiltrativo con il gel piastrinico Dr Alberto Siclari Direttore f.f. S.C. Ortopedia e Traumatologia Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella PRP Secondo i criteri internazionali è un volume

Dettagli

Danno tessutale. Infiammazione. Meccanismo di difesa. Circoscrizione Eliminazione Riparazione agente agente danni eziologico eziologico tessutali

Danno tessutale. Infiammazione. Meccanismo di difesa. Circoscrizione Eliminazione Riparazione agente agente danni eziologico eziologico tessutali Danno tessutale Infiammazione Meccanismo di difesa Circoscrizione Eliminazione Riparazione agente agente danni eziologico eziologico tessutali Guarigione Danno tessutale Infiammazione Meccanismo di difesa

Dettagli

LINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC

LINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC LINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC DEEP OSCILLATION Il principio d azione Attrazione elettrostatica tra mano/applicatore e il tessuto del paziente Movimento = impulsi di attrazione

Dettagli

2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi

2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi 2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Diffusione semplice e mediata da

Dettagli

EVOLUZIONE IN MEDICINA ESTETICA E CHIRURGIA ESTETICA

EVOLUZIONE IN MEDICINA ESTETICA E CHIRURGIA ESTETICA 1 MEDICINA ESTETICA Terapia infiltrativa - Riempitiva - Stimolante rigenerativa (vitamine PRP) - Bloccante (Botulino) - Lipolitica Terapia Stimolante rigenerativa mediante - Laser - Radiofrequenza A sinistra:

Dettagli

Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze. Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo

Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze. Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo 1 Categorie di reazioni ai cibi reazioni immunologiche mediate da anticorpi IgE

Dettagli

DIPARTIMENTO DI FARMACIA, CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE CORSO DI BASI BIOCHIMICHE PER L AZIONE DEI FARMACI. Martina Rossetti Pisa, 17/03/2014

DIPARTIMENTO DI FARMACIA, CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE CORSO DI BASI BIOCHIMICHE PER L AZIONE DEI FARMACI. Martina Rossetti Pisa, 17/03/2014 DIPARTIMENTO DI FARMACIA, CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE CORSO DI BASI BIOCHIMICHE PER L AZIONE DEI FARMACI Martina Rossetti Pisa, 17/03/2014 Spiegazione della fisiopatologia del dolore emicranico,

Dettagli

SLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1

SLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1 SLA e mitocondri sporadica attività del Complesso II e IV stress ossidativo genetica SOD1 citosolica e mitocondriale Huntington e mitocondri attività del Complesso II e III acido 3-nitropropionico (C2)

Dettagli

APOPTOSI NECROSI: PROCESSO PASSIVO APOPTOSI: PROCESSO ATTIVO HORWITZ E SULSTAN NOBEL 2002 CED = Caenorhabditis Elegans Death genes CASPASI = Cistein-proteasi caratterizzate da un residuo Cys, necessario

Dettagli

INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI

INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Seminario Rafts INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Motivi strutturali coinvolti nell interazione di proteine con sfingolipidi e colesterolo (1) Uno dei primi passi per l identificazione di tale motive

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it

scaricato da www.sunhope.it Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato

Dettagli

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare

Dettagli

OBESITA. 11 Aprile 2013

OBESITA. 11 Aprile 2013 OBESITA 11 Aprile 2013 L obesità è una patologia cronica caratterizzata dall eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell organismo ed è causata da fattori ereditari e non ereditari che determinano un introito

Dettagli

La risposta immune innata

La risposta immune innata La risposta immune innata Le tre fasi della risposta ad un agente infettivo La prima linea di difesa In molti casi, I microrganismi potenzialmente patogeni (che scatenano una malattia nell individuo colpito

Dettagli

Difese dell organismo

Difese dell organismo Difese dell organismo Gli organismi hanno essenzialmente 3 tipi di difese, disposte sequenzialmente, che il virus deve superare: Difese di superficie Barriere fisiche Difese sistemiche Immunità innata

Dettagli

Modulo di Patologia Generale

Modulo di Patologia Generale A.A. 2009/2010 Modulo di Patologia Generale dott.ssa Vanna Fierabracci ricevimento: su appuntamento Tel 050 2218533 e-mail: v.fierabracci@med fierabracci@med.unipi.itit Dipartimento di Patologia Sperimentale,

Dettagli

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia A.A. 2013-2014. 2 anno / II semestre (marzo-giugno 2014) Sedi delle Attività Didattiche

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia A.A. 2013-2014. 2 anno / II semestre (marzo-giugno 2014) Sedi delle Attività Didattiche Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia A.A. 2013-2014 2 anno / II semestre (marzo-giugno 2014) Versione 05.03.2014 Sedi delle Attività Didattiche Aula Sede Attività Didattica A1 Aula Anatomia DIMES, Anatomia

Dettagli

Immunità naturale o aspecifica o innata

Immunità naturale o aspecifica o innata Immunità naturale o aspecifica o innata E' la resistenza che ogni individuo possiede nei confronti dei patogeni indipendentemente da ogni precedente contatto E dovuta al riconoscimento di strutture tipicamente

Dettagli

PRP (plasma ricco di piastrine)

PRP (plasma ricco di piastrine) PRP (plasma ricco di piastrine) MEDICINA ESTETICA CHIRURGIA ESTETICA 9 Sostanza naturale dello stesso paziente Stimola la proliferazione cellulare mesenchimali in particolare delle cellule staminali Stimola

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO

I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO I I SEGNALI COSTIMOLATORI DEI LINFOCITI T FEDERICA COLLINO ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T L attivazione dei linfociti T vergini richiede la presenza di una particolare regione di contatto tra le cellule T

Dettagli

Il Taping Neuromuscolare

Il Taping Neuromuscolare Studio medico di riabilitazione Sarita Il Taping Neuromuscolare Il Taping Neuromuscolare è una tecnica basata sui processi di guarigione naturale del corpo. I muscoli non sono solo legati ai movimenti

Dettagli

La Riparazione Tessutale

La Riparazione Tessutale La Riparazione Tessutale Vl Valentina Dini i Sezione di Riparazione Tessutale Cutanea Clinica Dermatologica Università di Pisa wwwsirtes.it Anatomia cutanea Epitelio squamoso pluristratificato Strato corneo

Dettagli

EPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES. Cristina Valacca 18 Maggio 2012

EPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES. Cristina Valacca 18 Maggio 2012 EPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES Cristina Valacca 18 Maggio 2012 DEFINIZIONE L'EMT è un processo biologico che consente a una cellula epiteliale di iniziare numerosi

Dettagli

MEDIATORI DELL INFIAMMAZIONE. Nabissi 15

MEDIATORI DELL INFIAMMAZIONE. Nabissi 15 MEDIATORI DELL INFIAMMAZIONE Nabissi 15 MEDIATORI DELL INFIAMMAZIONE DANNO RICONOSCIMENTO SISTEMI POLIMOLECOLARI CELLULE SOLUBILI SEGNALI (mediatori) TRASFORMAZIONE DEI SEGNALI IN EVENTI CELLULARI CLAMOROSI

Dettagli

ANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE

ANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE ANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE ANTIOSSIDANTE Sostanza che, pur presente in concentrazione ridotta rispetto al substrato ossidabile, può prevenire o ritardare l ossidazione iniziata da un fattore proossidante.

Dettagli

Argomento della lezione

Argomento della lezione Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le

Dettagli

Biosintesi dei triacilgliceroli

Biosintesi dei triacilgliceroli Biosintesi dei triacilgliceroli Destino della maggior parte degli acidi grassi sintetizzati o ingeriti: Ø triacilgliceroli (riserva) Ø fosfolipidi (membrane) in base alle necessità metaboliche I triacilgliceroli

Dettagli

www.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914

www.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914 La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza il magnetismo terrestre, risorsa presente in natura necessario per tutte le forme di vita. La magnetoterapia può essere di bassa e alta frequenza

Dettagli