IL P.A.E.Sdell Isola d Elba: un progetto territoriale condiviso Portoferraio 20 marzo 2014 PROVINCIA DILIVORNO Giovanna Rossi, Roberto Bianco

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1 IL P.A.E.Sdell Isola d Elba: un progetto territoriale condiviso Portoferraio 20 marzo 2014 PROVINCIA DILIVORNO Giovanna Rossi, Roberto Bianco International Elba conference Elba -Integrated eco -friendly mobility services for people and goods in small islands Centro culturale De Laugier- Portoferraio Marzo

2 IL PATTO DEI SINDACI Il Patto dei sindaci, campagna europea lanciata dalla Commissione nel 2008 E la prima iniziativa pensata dalla Commissione Europea per coinvolgere direttamente le amministrazioni locali, i soggetti privati e i cittadini nella lotta contro il riscaldamento globale 2

3 Cosa Chiede Il Patto Alle AutoritàLocali Mettere in atto sul territorio politiche per : a) Ridurre di almeno il 20% le emissisonidi CO 2 rispetto ad un preciso anno base (2004) b) Aumentare del 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili; c) Aumentare del 20% l efficienza e il risparmio energetico nel proprio territorio 3

4 Gli IMPEGNI DEI COMUNI (1) Cosa devono fare Predisporre un Inventario Base delle Emissioni che quantifichi le emissioni d i CO2; Elaborare un Piano d Azione per l Energia sostenibile (PAES) approvato dal Consiglio Comunale entro un anno dall adesione ufficiale al Patto dei Sindaci con misure concrete per ridurrre le emissioni al 2020; Pubblicare ogni 2 anni dalla presentazione del PAES, un Rapporto sull attuazione approvato dal C.C. che indichi il grado di realizzazione del Piano e i risultati intermedi, includendo le attività di monitoraggio 4

5 GLI IMPEGNI DEI COMUNI (2) Cosa devono fare Attivare la società civile per sviluppare il Piano di Azione Organizzare in collaborazione con la Commissione Europea, eventi specifi (Giornate dell Energia) finalizzate a diffondere un uso intelligente della risorsa energia e informare sugli sviluppi del Piano di Azione Monitorare le azioni intraprese e i risultati ottenuti, considerando eventuali azioni correttive sugli sviluppi del Piano di Azione 5

6 GLI IMPEGNI DEI COMUNI (3) Cosa hanno fatto In qualità di firmatari del Patto si sono assunti l impegno volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi dell Unione Europea in termini di riduzione delle emissioni di CO2. L impegno si è concretizzato nella definizione del documento denominato PAES (acronimo di Piano d Azione per l Energia sostenibile )congiunto per tutta l Elba che, grazie al coordinamento della Provincia, ha permesso di individuare azioni sia a breve che a medio-lungo termine e predisporre studi di fattibilità tecnico-economici per la riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 almeno del 30% rispetto al valore del

7 PERCHÉ UN PAES CONGIUNTO La scelta di fare un JOINT SEAP nasce dalla volontà di unire le risorse nello sviluppo delle azioni concrete previste dallo strumento in modo tale da ottenere risultati migliore rispetto a quelli raggiungibili se ciascun Comuni avesse presentato un proprio Piano di Azione. La scelta è stata concordata con l Ufficio europeo del Patto che ha condiviso l idea strategica di lavorare per creare collaborazioni in alcune aree territoriali con caratteristiche comuni: e questo che è stato applicato all Isola d Elba 7

8 UN ISOLA AD EMISSIONI ZERO Ma il progetto ha un obiettivo strategico in più: fare dell Isola d Elba la prima isola del Mediterraneo a zero emissioni e tendenzialmente Oil free. Quindi la realizzazione del Piano nel medio e nel lungo periodo può favorire oltre il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, anche il conseguimento di importanti ricadute in termini economici su tutto il territorio, in particolare per la sostenibilità ambientale delle attività turistiche 8

9 PERCHE LA P.P.P.èuno strumento funzionale alla strategia di progetto: I Comun elbani hanno l esigenza di: Coordinarsi fra di loro Coordinarsi con gli attori del territorio che possono assumere impegni per la riduzione delle emissioni di gas serra. Per questo la Provincia di Livorno ha proposto ai Comuni un modello di governance del PAES che prevede la creazione di partnership pubblico-privato fin dall avvio del Progetto. E questi partenariati costituiti da istituzioni pubbliche, attori dell economia locale e organizzazioni non governative sono il soggetto promotore e realizzatore dell intero percorso di costruzione e successivamente di attuazione del PAES 9

10 LA PRIMA ESPERIENZA DIP.P.P. Da dove nasce l approccio di partnership pubblico-privato? Dalla sperimentazione sviluppata dal Progetto LIFE/ L.A.C.R.e (Local Alliance for Climate Responsibility) che ha promosso un percorso volontario per la riduzione delle emissioni di gas serra nelle aziende del territorio provinciale di Livorno. Tutti sono responsabili, in funzione delle loro attività, delle emissioni di CO2 e quindi Tutti devono ridurle 10

11 SEMPRE A PROPOSITO DIP.P.P. Criticità del modello classico di coinvolgimento degli stakeholderper affontarela sfida del cambiamento climatico : il sostegno e la collaborazione di organizzazioni del settore privato è centrale per raggiungere obiettivi comuni (e per il bene pubblico). Deve essere modificato il modello di coinvolgimento. Come? 11

12 QUAL ÈIL FATTORE DISUCCESSO DELLA P.P.P? Il Partenariato Pubblico-privato rappresenta lo strumento più funzionale per coinvolgere soggetti privati nel perseguire obiettivi pubblici di crescita e di sviluppo sostenibile, in particolare relativi ai problemi di mitigazione dei cambiamenti climatici. Il fattore di successo si basa sulla capacitàdi fare in modo che la comunitàsia parte del cambiamento invece di prenderne atto 12

13 IL RUOLO DEL PUBBLICO La nascita della Partnership è legata alla volontà della P.A. di beneficiare delle competenze e dei principi di funzionamento propri dell impresa privata, mantenendo il ruolo di promotore e di guida e valutando l efficacia complessiva delle azioni intraprese. Il valore aggiunto del partenariato pubblicoprivato deriva dalla condivisione di competenze, conoscenze, azioni, risorse economiche e soluzioni innovative che questo tipo di rapporto è in grado di raggiungere. 13

14 Il Ruolo Della Provincia Di Livorno. Struttura Di Coordinamento Del Patto. Adesione della Provincia di Livorno come struttura di coordinamento nel febbraio L ente ha lavorato da subito per questi tre obiettivi: Promuovere l adesione al Patto di tutti i Comuni del territorio Supportare tecnicamente i Comuni per consentire l approvazione del PAES entro 1 anno dall adesione Qualificare i Paes attraverso la stretta collaborazione tra istituzioni e soggetti economici in un ottica di partnership pubblico-privato e lavorando per aree territoriali omogenee. 14

15 IL SUPPORTO DELLA PROVINCIA AI COMUNI 1. Supporto tecnico strategico di governance nell impostazione dei processi locali 2. Supporto tecnico nella realizzazione del PAES attraverso l Agenzia Energetica della Provincia di Livorno (EALP) Gli output : La realizzazione dell Inventario delle Emissioni dell intera isola L elaborazione del Piano d Azione per l Energia sostenibile dell intera isola Il supporto al coinvolgimento degli stakeholder, attraverso la creazione di partenariati locali pubblico-privati che avranno il compito di sostenere la successiva attuazione del PAES 15

16 L ORGANIZZAZIONE DEL PROGETT0 GRUPPO DI LAVORO E GRUPPO PROMOTORE Nel maggio 2012 si ècreato un gruppo di lavoro (INFORMALE) che ha: Raccolto i dati Elaborato i bilanci energetici e delle emissioni Fissato l obiettivo di riduzione delle emissioni al 2020 e predisposto le azioni del PAES I componenti: Provincia di Livorno, Ealp, Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano, i tecnici degli 8 comuni elbani 16

17 L ORGANIZZAZIONE DEL PROGETT0 (2) Gruppo di lavoro e Gruppo promotore Maggio 2012 costituzione del gruppo promotore che ha lavorato allo sviluppo dell intero progetto e che ha visto il coinvolgimento di: Enti locali (Provincia di Livorno, Comuni Elbani e PNAT) Istituzioni pubbliche e loro organizzazioni: AutoritàPortuale di Piombino, Camera di Commercio di Livorno, Ancim Associazioni di impresa: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Associazione degli Albergatori, CNA, Coldiretti, Lega Coop. La collaborazione saràistituzionalizzata con la sottoscrizione di un Protocollo d Intesa finalizzato all Attuazione delle linee di intervento e alla realizzazione dei progetti inseriti nel PAES 17

18 L ORGANIZZAZIONE DEL PROGETT0 (3) L E IMPRESE Fin dall inizio si è voluto costruire progetti calati sulla realtà produttiva dell Isola d Elba. Sono state raccolte adesioni per 2 gruppi di aziende che hanno realizzato una autodiagnosi della propria carboon footprint, individuato interventi di riduzione della CO2 e fornito indicazioni utili alla definizione di azioni mirate al Settore turistico e ai consumi sostenibili che costituiscono una sezione rilevante del PAES 1.Turismo sostenibile che coinvolto 6 strutture ricettive 2.Grande Distribuzione sostenibile che ha coinvolto i 2 principali operatori (Unicoop Tirreno e Conad) della grande distribuzione dell isola, gestori di circa 14 punti di vendita su tutto il territorio dell Isola 18

19 GLI ADERENTI Turismo sostenibile Eco-resort Poggio di sole; Hotel del Golfo; Hotel Magnifico de Luxe: Hotel Montemerlo; Hotel Villa Rita; La Cota Quinta (2 strutture presso località Nisporto e Grassera) Grande Distribuzione Sostenibile Conad 6 punti di vendita: Superstore Portoferraio, Conad City Porto Azzurro, Conad City Pietri, Conad City Orti, Conad City Capoliveri, Conad City Campo Coop 8 punti di vendita: Supermercato Portoferraio, Capoliveri, Maceratoio, Porto Azzurro, Campo Elba (via Roma), Campo Elba (Via Venezia), Capoliveri(via Mazzini), Capoliveri(via Mazzini). 19

20 A CHE PUNTO SIAMO Il Paescongiunto èstato inviato all Ufficio del Patto di Bruxelles per la validazione (Dicembre 2013) Avvio contatti con il Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano per la gestione futura dei progetti inseriti nel PAES (il passaggio del testimone in condivisione con i Comuni Elbani) Organizzazione di un convegno finale a Portoferraio in collaborazione con il Ministero Ambiente e Territorio e l Ufficio del Patto dei Sindaci di Bruxelles 20

21 Il PAES dell Isola d Elba I Progetti e le linee di intervento

22 Emissioni CO 2 Isola d Elba ed obiettivo al 2020 Emissioni CO ton Emissioni CO ton Emissioni CO ton Riduzione del 15%, di cui: 3% per riduzione PIL 12% per miglioramento efficienza energetica Riduzione del 30% rispetto al 2004 con incremento consumi energia elettrica del 5% tra 2011 e 2020 riduzione emissioni di ton con attuazione azioni previste dal PAES

23 Schede Progetto PAES Elba congiunto (per gli 8 Comuni) Per alcuni interventi previsti dal PAES sono stati sviluppati specifici studi di fattibilità tecnico-economici Questi interventi sono riferiti nella maggior parte dei casi a progetti pilota e rappresentano la base per avviare lo sviluppo di progetti di maggiori dimensioni. Per le altre azioni, soprattutto di medio-lungo termine, la progettazione preliminare potrà essere sviluppata successivamente alla approvazione del PAES.

24 Riduzioni di CO 2 conseguibili da ciascuna azione (ton) 1. Miglioramento efficienza energetica settore civile 2. Miglioramento efficienza energetica settore trasporti 3. Turismo sostenibile Miglioramento efficienza energetica impianti e edifici Efficientamento della rete di illuminazione pubblica 446 Efficientamento energetico impianti pubblici 23 Totale Sviluppo del trasporto pubblico Trasporto Pubblico Locale con mezzi ibridi 509 Piste ciclabili e bike sharing 45 Mezzi elettrici / ibridi nel trasporto passeggeri 139 Ottimizzazione della distribuzione delle merci n.q. Totale Strutture turistiche sostenibili n.q. Grande distribuzione organizzata Totale 2.932

25 4. Produzione ed utilizzo di energia da fonti rinnovabili 5. Riduzione produzione e consumi fonti fossili Fotovoltaico Eolico 24 Solare termico n.q. Geotermia 530 Biomassa 589 Energia dalle onde Impiego di biocarburanti nel settore trasporti Energia idrotermica 794 Stagno solare 566 Smantellamento della centrale Enel di Portoferraio Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione Ottimizzazione utilizzo risorse 7. Educazione e ricerca Riduzione complessivo di CO 2 al 2020 ton

26 PAES Elba: alcuni esempi di azione TPL e mezzi a basso impatto ambientale Organizzazione di un servizio aggiuntivo di trasporto a livello urbano di tutti i Comuni ad integrazione del TPL extraurbano con bus ibridi (gasolio/elettriche) per il trasporto verso spiagge e centri turistici nei periodi a forte afflusso turistico Interventi 18 tratte con l impiego di almeno 6 bus e 17 minibus Costo acquisto bus ibridi [ ] Energia totale risparmiata [MWh/anno] 543 Modalità di finanziamento Costo acquisto dei mezzi e costi di gestione solo in parte coperti con tariffe e minori oneri. Contributo a fondo perduto per acquisto bus Rendere definitiva ed estendere la sperimentazione del progetto LIFE+ ELBA SPIAGGE (navetta ecologica per le spiagge della costa nord di Portoferraio), LIFE+ ELBA EST (minibus ecologici per i centri di Rio nell Elba, Rio Marina, Cavo, Ortano) e sulla logistica della distribuzione delle merci

27 PAES Elba: alcuni esempi di azione Mobilità elettrica all Elba Realizzazione di un sistema costituito da pensiline fotovoltaiche e colonnine di ricarica per auto, scooter, bici elettriche per il servizio di car/bike sharing o noleggio disponibili nel porto di arrivo per i turisti. Gestione facilitata da monitoraggio in tempo reale su veicoli, stato batterie e produzione impianti FV Sistema modulabile e sperimentale costituito da: 1 Parcheggio a Portoferraio pensilina FV 12 kw, 8 posti auto, 4 colonnine ricarica, 8 auto elettriche e 10 bici a pedalata assistita 3 parcheggi: Marina di Campo, Procchio e Porto Azzurro pensilina FV 2,25 kw, 2 posti auto, 1 colonnina ricarica, 2 auto elettriche e 4 bici a pedalata assistita Costo totale di realizzazione [ ] Modalità di finanziamento Sistema gestito da cooperative ad hoc e finanziamento agevolato per start up

28 PAES Elba: alcuni esempi di azione Trasporto via mare con barche elettriche Impiego di barche elettriche come mezzi di trasporto pubblico e di noleggio rifornite di energia attraverso impianti fotovoltaici Servizio Dogale : collegamento con barche elettriche da 50 posti per il trasporto via mare di passeggeri e turisti tra Cavo, Rio Marina e Porto Azzurro. Individuato potenziale gestore Servizio Econoleggio : noleggio imbarcazioni 7 posti per la mobilità a mare a scopo escursionistico Individuati 3 arenili / approdi a Rio Marina: spiaggia del Portello a Vigneria, San Bennato, Cala Seregola. Individuato potenziale gestore (e acquisto imbarcazioni) a condizione che si rendano gli arenili agibili per l approdo delle imbarcazioni costo 10 imbarcazioni da 7 posti costi start-up (primi 5 anni) costo realizzazione 3 approdi Totale costi [ ] ricavi annui noleggio (mag sett) costi annui gestione utile annuo [ ]

29 PAES Elba: alcuni esempi di azione Piste ciclabili e bike sharing Realizzazione di piste ciclabili (ed estensione di quelle già esistenti) e stazioni di bike sharing in prossimità delle piste (parcheggi provvisti di pensilina fotovoltaiche) Comuni piste ciclabili [m] costo piste ciclabili [ ] n. postazioni bike sharing costo bike sharing [ ] Campo Elba Capoliveri Marciana M.na Totale Energia risparmiata [MWh/anno] 126 Modalità di finanziamento ESCo per bike sharing Contributo a fondo perduto per le piste ciclabili (i Comuni non sono in grado di sostenere i costi di investimento)

30 Progetti realizzabili attraverso ESCo Sostituzione lampade con LED Installazione lampioni fotovoltaici Riqualificazione energetica impianti Installazione bike sharing Trasporto via mare barche elettriche Solare fotovoltaico Eolico Solare termico Realizzazione impianti geotermici Realizzazione centrale biomassa Investimenti parzialmente recuperabili con risparmi/tariffe TPL e mezzi a basso impatto ambientale Mobilità elettrica sperimentale Investimenti non recuperabili con risparmi / tariffe Piste ciclabili Centro ricerche Progetti realizzabili prevalentemente / esclusivamente privati Convertitore di energia delle onde Teleriscaldamento con energia idrotermica Stagno solare TOTALE Investimenti PAES Elba (su studi fattibilità e progetti pilota) Totale Totale Totale Totale

31 Attuazione del PAES realizzazione interventi pubblici e privati parte tecnica definizione progetti esecutivi con coinvolgimento delle aziende locali parte finanziaria -individuare un soggetto che attui il PAES: partenariato pubblico - privato (PPP) per progettazione e realizzare opere pubbliche o di pubblica utilità che assuma rischio finanziario -finanziamenti comunitari / regionali: Regione Toscana sta predisponendo il prossimo Programma Operativo Regionale per il FESR (processo partecipativo in corso e confronto con istituzioni e stakeholders ): tra gli obiettivi tematici: n. 4 - verso un economia a basse emissioni di carbonio [20%] n. 5 promuovere l adattamento al cambiamento climatico [8%] progetti di innovazione urbana (PIU), secondo logica smart city [8%]

32 GRAZIE PER L ATTENZIONE!! Provincia di Livorno &pa=showpage&pid=751 dott.ssa Giovanna Rossi g.rossi@provincia.livorno.it Agenzia Energetica Provincia di Livorno dott. Roberto Bianco direttore@ealp.it