RECUPERO DI CALORE IN UNA LAVANDERIA INDUSTRIALE CASO STUDIO. Ing. Chiara Magnani EGE certificato Secem UNI CEI

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1 RECUPERO DI CALORE IN UNA LAVANDERIA INDUSTRIALE CASO STUDIO Ing. Chiara Magnani EGE certificato Secem UNI CEI Ing. Chiara Magnani EGE certificato SECEM dal 01/07/2013, settore industriale Certificazione n SI/059 Da maggio 2008 dipendente presso Energika srl società di servizi energetici accreditata presso l AEEG e il GSE. In qualità di Esperto in Gestione dell Energia mi occupo principalmente di: Audit energetici; Progetti per l ottenimento di titoli di efficienza energetica; Studi di fattibilità impianti a fonti rinnovabili; Realizzazione di indagini termografiche; Sistemi di monitoraggio dei consumi energetici; Analisi e ottimizzazione dei contratti per le forniture energetiche. Realizzazione contratti per i servizi energetici (ESCO).

2 Contenuti: il processo produttivo e i fabbisogni energetici in una lavanderia industriale Peculiarità Risultati Nel settore tessile i processi a umido rappresentano quelli con i consumi più elevati di risorse: i servizi di lavanderia hanno un consumo energetico elevato, dato che il processo di lavaggio rappresenta più del 13% del consumo energetico totale. In Italia il settore della lavanderia comprende circa 600 imprese; da uno studio del 2006, emerge che la lavanderia industriale incideva per 0,7 miliardi di kwh sul consumo energetico nazionale complessivo.

3 Generatore di vapore ENERGIA TERMICA Lavatrici Mangani Essiccatoi Rete elettrica ENERGIA ELETTRICA Funzionamento dei macchinari Servizi generali

4 Il recupero di calore rappresenta una delle maggiori possibilità di applicazione della pratica dell efficienza energetica sia nel settore industriale sia nel settore civile. Gli impianti accessori necessari per l ottimizzazione dei recuperi di calore descritti sono solitamente destinati alla regolazione di temperature e portate in modo da soddisfare due principi: alimentare l utenza asportare calore dalla fonte di recupero al fine di massimizzare la quantità di calore trasferita ed evitare sovratemperature all impianto da raffreddare Il recupero di calore inoltre risulta spesso incentivabile con il meccanismo dei titoli di efficienza energetica che solitamente, caso abbastanza unico, consente di realizzare l intervento a costo zero. alla linea VAPORE al generatore Legenda U1, U2 = unità di calcolo energia termica RV8 = rievaporatore Sc1 SC8 = scambiatori acqua/acqua DME1, DME2 = dispositivi di telegestione = ritorno condense = acqua per il lavaggio ACQUA di scarico (dalle lavatrici) Condensa di ritorno dalle utenze al lavaggio SC1 SC8 (n. 8 scambiatori a tubi concentrici) ACQUA di scarico (alle fogne) al lavaggio ACQUA dal pozzo

5 Il recupero di calore in questo impianto ha tre contributi: Rievaporatore (RV8): parte delle condense in ingresso, grazie ad una differenza di pressione, subisce una rievaporazione; il vapore recuperato viene miscelato alla linea vapore in uscita dal generatore. Scambio condense /boyler: all interno del boyler l acqua utilizzata per le operazioni di lavaggio viene riscaldata dal calore ceduto dal ritorno delle condense. Scambiatori calore acqua/acqua: l acqua calda in uscita dalle lavatrici (50-60 C), prima di essere scaricata nell impianto fognario, viene fatta circolare all interno di 8 scambiatori a tubi concentrici, preriscaldando l acqua di lavaggio. Energia risparmiata (gas metano) Smc/anno In euro euro/anno Titoli di Efficienza Energetica 302 TEE/anno Incentivo economico da TEE euro/anno

6 Un ulteriore efficientamento è stato raggiunto con l installazione di essiccatoi alimentati a gas al posto di essiccatoi a riscaldamento indiretto (vapore); Gli interventi hanno portato un risparmio pari a circa il 28% dei consumi di gas totali dell azienda; L intervento è REPLICABILE nel settore delle lavanderie industriali. Grazie per l attenzione! Ing. Chiara Magnani Cell chiara.magnani@energika.it