INCENTIVI ALL AUTOIMPRENDITORIALITA E ALL AUTOIMPIEGO. (D. lgs. 185/2000 Decreto 28/05/2001 n. 295)
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1 INCENTIVI ALL AUTOIMPRENDITORIALITA E ALL AUTOIMPIEGO (D. lgs. 185/2000 Decreto 28/05/2001 n. 295) OBIETTIVI DELLA NORMATIVA Le iniziative a favore dell'auto impiego previste dal TITOLO II del D.Lgs. 185/2000 divenute operative a seguito dell emanazione del Decreto 28/05/2001, n. 295 recante Criteri e modalità di concessione degli incentivi a favore dell auto impiego costituiscono il principale strumento di sostegno alla realizzazione e all'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o di persone in cerca di prima occupazione. La legge, la cui gestione è affidata a Sviluppo Italia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: LAVORO AUTONOMO (in forma di ditta individuale) MICROIMPRESA (in forma di società) FRANCHISING (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Sviluppo Italia. MISURA A) - AGEVOLAZIONI PER IL LAVORO AUTONOMO Soggetti interessati ad avviare una impresa individuale in possesso dei seguenti requisiti: Residenza alla data del 1 Gennaio 2000 nelle aree di applicazione della normativa (vedi elenco allegato dei N.B. Sono escluse tutte le altre forme giuridiche Le iniziative possono riguardare - la produzione di beni - la fornitura di servizi - commercio Produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli Trasporti ( di merci conto terzi e di persone oltre le 9 unità) 1
2 INVESTIMENTI FINANZIABILI Le iniziative devono essere realizzate con un volume di investimenti complessivi che non può superare la somma Euro ,00 Nella delibera CIPE del 9 maggio 2003, n pubblicata sulla G.U. n. 156 dell 8 luglio sono stati richiamati i principi di cui all art. 72, comma 2 della legge 289 anche in merito alle gestione delle misure agevolative di cui al Titolo II del D.Lgs. 185/00; pertanto le agevolazioni concedibili per la misura Lavoro Autonomo sono le seguenti: A) PER INIZIATIVE CON INVESTIMENTI COMPRESI DA A : mutuo agevolato per gli investimenti, restituibile in cinque anni con le modalità di cui all art. 7 del DM 295 del 28 maggio 2001, nella misura del 50% del totale dei contributi concedibili (investimenti ammissibili + massimale del contributo in conto gestione) e comunque per un importo non superiore a contributo a fondo perduto per gli investimenti nella misura pari alla differenza tra gli investimenti ammessi e l importo del mutuo agevolato contributo sulle spese di gestione per il 1 anno per un ammontare massimo di B) PER INIZIATIVE CON INVESTIMENTI INFERIORI A : mutuo agevolato per gli investimenti, restituibile in cinque anni con le modalità di cui all art. 7 del DM 295 del 28 maggio 2001, pari agli investimenti ammissibili contributo a fondo perduto sulle spese di gestione per il 1 anno per un ammontare massimo pari all importo del mutuo agevolato. Al momento della stipula del contratto di agevolazione, è possibile avere un anticipo pari al 40% del totale dei contributi concessi in c/investimenti; il restante 60% viene erogato in un'unica soluzione a saldo, una volta completati gli investimenti. Anche per la gestione, è possibile richiedere: un anticipo pari al 40% delle spese previste; il restante 60% dei contributi viene erogato a saldo, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, della documentazione giustificativa di spesa. MISURA B) - AGEVOLAZIONI PER LE MICROIMPRESE Società semplici, Società in nome collettivo, Società in accomandita semplice in cui almeno la metà numerica dei soci, che detenga almeno la metà delle quote di partecipazione, sia in possesso dei seguenti requisiti: Residenza alla data del 1 Gennaio 2000 nelle aree di applicazione della normativa (vedi elenco allegato dei N.B. Sono pertanto escluse le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative e le società aventi un unico socio. 2
3 Le iniziative possono riguardare - la produzione di beni - la fornitura di servizi Produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli Trasporti ( di merci conto terzi e di persone oltre le 9 unità) Commercio INVESTIMENTI FINANZIABILI Le iniziative devono essere realizzate con un volume di investimenti complessivi che non può superare la somma Euro ,00 Nella delibera CIPE del 9 maggio 2003, n pubblicata sulla G.U. n. 156 dell 8 luglio sono stati richiamati i principi di cui all art. 72, comma 2 della legge 289 anche in merito alle gestione delle misure agevolative di cui al Titolo II del D.Lgs. 185/00; pertanto le agevolazioni concedibili per la misura Microimpresa comunque entro il limite de minimis - sono le seguenti: contributo a fondo perduto e mutuo agevolato (restituibile in sette anni con le modalità di cui all art. 7 del DM 295 del 28 maggio 2001) a completa copertura dell investimento presentato; contributo a fondo perduto sulle spese di gestione per il 1 anno. Il mix delle agevolazioni potrà, comunque, essere determinato in base alle specificità di ciascun progetto, e sempre nel rispetto dei criteri dell art. 72 della Legge finanziaria 2003 e della regola del de minimis. MISURA C) - AGEVOLAZIONI PER FRANCHISING Soggetti interessati ad avviare un attività in qualità di franchisee (affiliati) con i franchisor (affilianti) che hanno stipulato la Convenzione di accreditamento con Sviluppo Italia. Le iniziative possono essere proposte sia da singoli (sotto forma di ditta individuale) sia in gruppo (costituendosi nelle varie tipologie di società, ad esclusione delle cooperative) È possibile presentare domanda di affiliazione solo con i franchisor convenzionati con Sviluppo Italia. Le ditte individuali possono essere costituite anche successivamente alla presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni, mentre le società devono necessariamente costituirsi prima della presentazione della domanda. I requisiti soggettivi richiesti ai proponenti l'iniziativa in franchising (il titolare nel caso di ditte individuali, almeno la metà numerica dei soci, che detenga almeno la metà delle quote di partecipazione, nel caso di società) sono i seguenti: Residenza alla data del 1 Gennaio 2000 nelle aree di applicazione della normativa (vedi elenco allegato dei 3
4 Sono agevolabili le iniziative di - commercializzazione di beni - commercializzazione di servizi Trasporti ( di merci conto terzi e di persone oltre le 9 unità) Produzione, trasformazione e commercializzazione e distribuzione di prodotti agricoli; in particolare sono escluse attività di presentazione e/o trasporto di prodotti agricoli al mercato (imballaggio, stoccaggio, movimentazione) e attività connesse all esportazione Ai sensi della delibera CIPE del 9 maggio 2003, n pubblicata sulla G.U. n. 156 dell 8 luglio sono stati richiamati i principi di cui all art. 72, comma 2 della legge 289 anche in merito alle gestione delle misure agevolative di cui al Titolo II del D.Lgs. 185/00; pertanto le agevolazioni concedibili per la misura Franchising comunque entro il limite de minimis - sono le seguenti: un contributo a fondo perduto e mutuo agevolato (restituibile in un minimo di 5 anni e in un massimo di dieci anni con le modalità di cui all art. 7 del DM 295 del 28 maggio 2001); un contributo a fondo perduto sulle spese di gestione (con le modalità previste all art. 29 del D.M. 295 del 28 maggio 2001 e sue successive modifiche) Il mix delle agevolazioni potrà, comunque, essere determinato in base alle specificità di ciascun progetto, e sempre nel rispetto dei criteri dell art. 72 della Legge finanziaria 2003 e della regola del de minimis. ITER PROCEDURALE E TEMPI DI EROGAZIONE DELL AGEVOLAZIONE Il percorso per ottenere le agevolazioni prevede: la compilazione on line della domanda sul sito internet nella specifica area di interesse (è necessario registrarsi e quindi accedere al formulario) la compilazione in forma cartacea degli allegati previsti l invio, entro 5 giorni dal completamento online, della stessa senza alcuna modifica, tramite raccomandata A.R., insieme agli allegati, alla società regionale di Sviluppo Italia competente per territorio (dove si intende localizzare l'attività). ASSISTENZA TECNICA Nella fase di avvio dell'iniziativa è previsto un servizio gratuito di assistenza tecnica per un periodo massimo di un anno. ULTERIORI INFORMAZIONI SVILUPPO ITALIA LOMBARDIA Corso Magenta, Milano Tel: 02/ Fax: 02/ Sito Internet: E - mail: info@sviluppoitalialombardia.it 4
5 MAPPA DEI COMUNI AGEVOLATI NELLA PROVINCIA DI CREMONA Codice Comune Comune Tipologia aree agevolate AGNADELLO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro BAGNOLO CREMASCO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CAMISANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CAMPAGNOLA CREMASCA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CAPERGNANICA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CAPRALBA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CASALE CREMASCO-VIDOLASCO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CASALETTO CEREDANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CASALETTO DI SOPRA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CASALETTO VAPRIO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CASTEL GABBIANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CHIEVE Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CREDERA RUBBIANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CREMA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro CREMOSANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro DOVERA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro IZANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro MADIGNANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro MONTE CREMASCO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro MONTODINE Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro MOSCAZZANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro OFFANENGO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro PALAZZO PIGNANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro PANDINO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro PIANENGO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro PIERANICA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro QUINTANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro RICENGO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro RIPALTA ARPINA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro RIPALTA CREMASCA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro RIPALTA GUERINA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro RIVOLTA D'ADDA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro ROMANENGO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro SALVIROLA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro SERGNANO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro SPINO D'ADDA Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro TORLINO VIMERCATI Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro TRESCORE CREMASCO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro VAIANO CREMASCO Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro VAILATE Aree di squilibrio occupazionale individuate dal Ministero del Lavoro [Data di aggiornamento Dicembre 2004] 5
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