Metodiche di di sterilizzazione: evoluzione delle delle tecniche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodiche di di sterilizzazione: evoluzione delle delle tecniche"

Transcript

1 Metodiche di di sterilizzazione: evoluzione delle delle tecniche Dott.ssa Patrizia MARCHEGIANO Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena Sig.ra Paola CUGINI Azienda Ospedaliera Sant Orsola Malpighi di Bologna Le tecniche di sterilizzazione dei dispositivi medici si trovano attualmente a vari livelli di sviluppo e di applicazione. Ci sono procedure che, in quanto messe a punto in tempi non recenti, sono state utilizzate per periodi di tempo apprezzabili e sottoposte quindi a verifiche che ne hanno messo in luce vantaggi e svantaggi, e metodiche di sviluppo molto più recente, in qualche caso studiate per la sterilizzazione di specifici prodotti ed in altri casi per un applicazione più generale. E ovvio, considerati gli interessi scientifici e commerciali che ruotano intorno alla materia, che ci siano anche metodi attualmente ancora in fase di sperimentazione più o meno avanzata. La sfida alla ricerca di nuove tecniche di sterilizzazione per l applicazione in ambiente sanitario è legata ad un insieme di fattori tra i quali citiamo la sempre maggiore richiesta di garanzia igienica per i pazienti all emergere di nuovi patogeni, la contemporanea evoluzione delle tecniche chirurgiche e diagnostiche che si avvantaggiano dell utilizzo di nuovi materiali che risultano però spesso inadatti alla sterilizzazione con metodiche tradizionali, la necessità di efficienza. Per gli operatori sanitari e per i dirigenti delle Direzioni sanitarie in particolare, la sfida è costituita dal rispetto della normativa, complessa ed in continua evoluzione. Si riprendono brevemente alcune definizioni: Agente sterilizzante: secondo l Organizzazione Mondiale della sanità si definisce tale un agente capace di distruggere tutte le forme vitali, ed in particolar modo tutti i microorganismi sia in fase vegetativa che in forma di spore sia patogeni che saprofiti Sterilizzazione: in teoria si definisce sterilità la condizione di assoluta assenza di microrganismi vitali. Nella pratica, essendo dimostrato che l inattivazione di una cultura pura di microrganismi da parte degli agenti chimici e/o fisici utilizzati nel processo di sterilizzazione dei dispositivi medici può essere approssimata ad un processo esponenziale, si accetta nella normativa Europea la probabilità teorica di presenza di un microrganismo vitale sul / nel dispositivo inferiore o uguale a 1 x 10-6 ( Sterilità Assurance Level richiesto < 10-6 ). Quali sono le esigenze da soddisfare in ambiente sanitario? Le parole chiave sono: efficacia, efficienza, sicurezza ed economicità. EFFICACIA = garanzia di risultato = assoluta garanzia igienica per il paziente. A tal fine è necessario utilizzare un metodo convalidato e con elevato livello di standardizzazione (e quindi con elevatissima ripetibilità dei risultati), effettuare il controllo sistematico della prestazione e la manutenzione ordinaria della apparecchiatura. Inoltre, poiché è noto a tutti come sia la fase di sterilizzazione vera e propria sia la fase di mantenimento della sterilità siano rispettivamente condizionate in modo critico dalle condizioni di contaminazione iniziale dei presidi e dalle condizioni di stoccaggio, è altrettanto necessario standardizzare ed ottimizzare le procedure di decontaminazione e stoccaggio. 5

2 EFFICIENZA Coincide con il contenimento dei tempi di riutilizzo degli strumenti e, soprattutto nel caso di un utilizzo diffuso dell apparecchiatura di sterilizzazione in una struttura sanitaria, è anche in correlazione con la facilità d uso. La breve durata complessiva del processo di sterilizzazione porta infatti ad una maggiore rotazione della strumentazione (o di presidi), consentendo anche la eventuale gestione delle urgenze, e riducendo il numero di strumenti in dotazione e di scorta. In ultima analisi porta alla ottimizzazione delle risorse ed al rapido ammortamento degli investimenti. SICUREZZA Massima sicurezza per gli operatori e per il paziente significa ridurre il rischio di esposizione a residui di sostanze sterilizzanti che possono risultare dannose. ECONOMICITA Una metodica risulta più economica quanto più mostra flessibilità d uso (ad es. possibilità di processazione contemporanea di numero variabile di strumenti), minimo livello di aggressione e danneggiamento dei materiali ( con riduzione degli interventi di manutenzione e sostituzione parti di ricambio, aumento della vita media dei dispositivi ), compatibilità con il maggior numero di materiali (compatibilità con le nuove tecniche chirurgiche) oltre ad investimenti iniziali e costi di gestione contenuti. L avvento dei presidi e degli strumenti polimerici ha stimolato produttori ed utilizzatori alla ricerca di nuovi metodi per sterilizzare i materiali termolabili, cioè quei materiali che non sono autoclavabili o che subiscono danni progressivi se autoclavati. Quali sono le attuali possibilità? I metodi efficaci si distinguono classicamente in fisici e chimici. Citiamo per completezza tra i metodi fisici la irradiazione a raggi gamma e la sterilizzazione con microonde. Nessuno dei due metodi ha infatti diffuse applicazioni nell ambito delle strutture sanitarie; in particolare la tecnologia a raggi gamma ha caratteristiche interessanti, ma a causa dell alto costo e della necessità di una struttura adeguata ed isolata (bunker) per la sua utilizzazione in condizioni di sicurezza è praticamente riservata alle strutture di produzione. In aggiunta oltre a danneggiare la superficie degli oggetti, come peraltro tutti i sistemi di sterilizzazione, la irradiazione gamma altera le proprietà elastiche dei polimeri rompendo legami e creando ponti fra le catene all interno del materiale. Gli sviluppi maggiori in realtà si sono ottenuti nel campo della sterilizzazione chimica; in questo caso il presidio è immerso in un agente sterilizzante o esposto ad esso nello stato di vapore in determinate condizioni di temperatura e di pressione (ad es. formaldeide, Ossido di etilene, Perossido di idrogeno, Acido peracetico). La tecnica più comune fino ad oggi è stata la sterilizzazione ad Ossido di Etilene che rimane ancora il Gold Standard come confermato da uno studio condotto da Alfa et al. nel 1996 (confronto tra metodo di sterilizzazione a plasma di ioni, a vapore di perossido di idrogeno e a EtO 100% vs EtO 12/88). La prima versione di questo metodo è stata modificata a seguito della regolamentazione internazionale che ha ridotto l uso dei Clorofluorocarburi che venivano aggiunti all EtO per ridurre le sue caratteristiche di infiammabilità (oggi in associazione all EtO come gas stabilizzante è spesso usata l Anidride Carbonica). Il meccanismo d azione si basa sull alchilazione di differenti gruppi chimici sia delle spore che delle forme vegetative dei microrganismi, con alterazione dei processi di ionizzazione 6

3 delle proteine e delle attività enzimatiche. Viene di solito utilizzato in autoclavi a bassa temperatura (compresa tra i 30 C ed i 60 C) e con predeterminati valori di pressione, umidità e tempi di contatto. L intero trattamento di sterilizzazione e successiva degasificazione richiede un tempo di almeno ore, tempo estremamente lungo rispetto alle esigenze operative ed organizzative dell ospedale. A causa delle caratteristiche di tossicità, mutagenicità e sospetta carcinogenicità è un sistema che andrebbe sostituito con altri metodi più sicuri per operatore e paziente. L utilizzazione dell Ossido di etilene è regolata dalla Circolare 56/ 83 del Ministero di Sanità che ne definisce le norme di impiego, i requisiti delle attrezzature, dei locali e del personale, nonché le tecniche di controllo; è inoltre riconosciuto come processo di sterilizzazione convalidato ai sensi della Direttiva CEE 93/42 recepita in Italia con il Decreto legislativo n. 46 del Secondo tale Direttiva concernente i dispositivi medici, è possibile indicare un dispositivo medico come STERILE solo quando è stato utilizzato un processo di sterilizzazione CONVALIDATO. I requisiti per i dispositivi medici che recano l indicazione sterile (e sterilizzati terminalmente ) sono contenuti nella norma UNI EN 556-1, 2002 ( EN Ottobre 2001 ) che fa riferimento per i requisiti di convalida e per i controlli sistematici dei processi di sterilizzazione alle norme EN 550, EN 552, EN 554, EN ISO e EN ISO In realtà la EN è stata recentemente aggiornata proprio a seguito della necessità di recepire la norma EN ISO che stabilisce, per la prima volta, i requisiti generali per la caratterizzazione degli agenti sterilizzanti e lo sviluppo, la validazione ed i controlli di routine di un processo di sterilizzazione per dispositivi medici. Viene precisato che tale norma è destinata, tra l altro, sia ai produttori che agli utilizzatori di sistemi di sterilizzazione in ambiente sanitario per i quali non esistono Standard Internazionali. In questa norma vengono, tra l altro, sottolineati i livelli di responsabilità relativi ai produttori di sistemi di sterilizzazione e degli utilizzatori sia in fase di acquisto che successivamente, nonché dei produttori di dispositivi medici ai quali si è tenuti a richiedere, e da quali si deve ottenere,preliminarmente all acquisto la dichiarazione di compatibilità del prodotto fornito con i sistemi di sterilizzazione che si intendono utilizzare. In pratica questa norma ha colmato un vuoto fornendo gli strumenti per la validazione dei sistemi di più recente commercializzazione, già ampiamente presenti nei nostri Ospedali, ma che, ai sensi della normativa Europea non potevano considerarsi Sterilizzatrici e cioè il sistema ad acido peracetico (STERIS ) ed il sistema tipo gas-plasma a perossido di idrogeno (STERRAD ). L ACIDO PERACETICO è un prodotto chimico che combina in sé l azione disinfettante e germicida del perossido di idrogeno, una aumentata liposolubilità e la resistenza alla scomposizione da parte di perossidasi e catalasi. E una soluzione in equilibrio instabile (perossido dotato di alta energia): CH3COOH + H2O2 < - > CH3COOOH + H2O che in acqua si dissocia velocemente in Acido acetico con liberazione di ossigeno:in pratica l ossigeno attivo costituisce il principio attivo dell intero sistema. Le sue proprietà si evidenziano in una azione rapida a basse concentrazioni (da a 0.2 %) ed attività anche a basse temperature (in concentrazioni del 3% agisce contro le spore anche a 40 C ). E infatti considerato uno sterilizzante chimico a freddo. 7

4 Rimane efficace anche in presenza di materiale organico e presenta inoltre il vantaggio che i suoi prodotti di degradazione ( acido acetico, ossigeno, perossido di idrogeno ed acqua) non sono pericolosi e non costituiscono problema per lo smaltimento. E, come il perossido di idrogeno, corrosivo nei confronti di alcuni metalli, ma questi effetti sono ridotti dall utilizzo di additivi e dall abbassamento del ph. Si ritiene che il meccanismo biocida sia legato all azione ossidante sulle membrane lipidiche, il DNA ed altre componenti essenziali alla vita della cellula. La sua azione sporicida può essere spiegata dalla sua caratteristica di denaturante proteico. L acido peracetico esiste in commercio in diverse formulazioni; ai fini del rispetto della normativa vigente sui sistemi di sterilizzazione (UNI EN ISO ),e quindi della validazione del metodo, è attualmente in commercio il Sistema brevettato STERIS System 1. E un sistema per strumenti immergibili, che utilizza acido peracetico liquido allo 0.2% e ph 6.4 ad una temperatura compresa tra 50 e 56 C a ciclo chiuso. Il tempo di contatto con lo sterilizzante è di 12 minuti; l intero ciclo dura circa minuti. Trattandosi di un sistema di sterilizzazione convalidato sono previsti una serie di controlli di processo : controllo chimico, controllo biologico, ciclo diagnostico, registrazione e stampa dei parametri relativi al ciclo di sterilizzazione. Il sistema presenta alcuni svantaggi : permette una sterilizzazione rapida degli strumenti, ma non permette il confezionamento degli strumenti, per cui non è possibile il mantenimento della sterilità nel tempo. Inoltre la camera di immersione permette, nei modelli attuali, il posizionamento di un unico strumento (sono allo studio prototipi per un maggior numero di strumenti). I costi sono effettivamente condizionati da motivi commerciali : l effettiva attuale posizione di esclusiva del sistema, degli accessori e dei relativi indicatori. 8 I SISTEMI DI STERILIZZAZIONE TIPO GAS-PLASMA I gas-plasma, comunemente chiamati plasma dai fisici, possono essere considerati il quarto stato della materia, successivi, in ordine crescente di contenuto di energia, allo stato solido, liquido e gassoso. In natura si incontrano nel cosmo quali componenti delle stelle mentre nella nostra esperienza sono visibili in forma di aurora boreale, nel fulmine e nella luce al neon. Il gas-plasma stellare ( gas-plasma propriamente definito ) è composto solo da ioni e da elettroni liberi, mentre i gas-plasma utilizzati per la sterilizzazione sono molto più freddi e sono composti anche da particelle non cariche elettricamente ( molecole, atomi o radicali liberi), ma chimicamente instabili per la presenza di elettroni spaiati e quindi altamente reattive. In questo caso si tratta in effetti di gas ionizzati, anche se si continua ad indicarli impropriamente come gas-plasma. Il primo brevetto di sistema di sterilizzazione a gas-plasma risale al 1968 ( Menashi ). In pratica i gas-plasma artificiali a bassa temperatura sono prodotti sottoponendo uno o più gas ad un campo elettrico, o a radio frequenza ( RF ) o a microonde. Il campo elettrico ( o altro metodo ) provoca l accelerazione delle particelle cariche contenute nel gas ( di solito gli elettroni, in quanto gli ioni sono più pesanti ); le collisioni successive producono la formazione di specie chimiche reattive ( elettroni,ioni, atomi e molecole instabili e radicali liberi ) nonché di radiazioni Ultra Violette ( fotoni ). E una materia molto complessa; i numerosi dati sperimentali disponibili hanno dimostrato

5 che l efficacia sterilizzante dei vari sistemi dipende da numerose variabili, tra le quali il tipo di gas, la sua pressione, il flusso, la temperatura e la frequenza del campo applicato. Inoltre solo recentemente sono state avanzate ipotesi sofisticate sui meccanismi di inattivazione dei microrganismi, la cui cinetica mostra un andamento bifasico o trifasico, e quindi profondamente diverso da quello dei tradizionali metodi di sterilizzazione (cinetica monofasica ). Sinteticamente i meccanismi coinvolti sarebbero : 1) inattivazione del materiale genetico del microrganismo da parte degli UV 2) erosione del microrganismo atomo per atomo attraverso la formazione, provocata dall effetto degli UV, di composti volatili a partire da atomi del microrganismo 3) erosione del microrganismo atomo per atomo attraverso la reazione di atomi di ossigeno o radicali del plasma con gli atomi del microrganismo (una sorta di lenta combustione ) Questi meccanismi risultano molto interessanti in prospettiva, perché potrebbero essere utilizzati nei confronti di agenti infettivi non convenzionali emergenti quali i prioni. E importante precisare che nella sterilizzazione a gas-plasma nella sua forma pura il gas utilizzato non ha effetto biocida fino a quando non viene attivato dal campo elettrico; inoltre le specie chimiche reattive che si formano non sono più presenti pochi millisecondi dopo che il campo elettrico è stato interrotto, quindi non c è necessità di ventilazione successiva e non ci sono residui nocivi per il personale e per l ambiente. Questa premessa si rende necessaria perché in una recente pubblicazione un gruppo di ricercatori canadesi ( Moisan et al. ) ha contestato che i due sistemi di sterilizzazione tipo gas-plasma attualmente in commercio nel mondo STERRAD (a perossido di idrogeno) e Plazlyte (ad acido peracetico) si possano definire come sistemi a gas-plasma puri secondo la definizione enunciata. Pur confermando che si tratta di sistemi di sterilizzazione efficaci, evidenziano che le curve di sopravvivenza dei microrganismi nei due sistemi presentano una cinetica monofasica, quindi identica a quella dei metodi di sterilizzazione tradizionale ( vapore ed ossido di etilene ad esempio). Ciò indicherebbe che il meccanismo di sterilizzazione è legato rispettivamente all azione del perossido di idrogeno e dell acido peracetico in quanto tali, e si realizza nella prima fase del processo durante la quale le due sostanze chimiche entrano in contatto in fase gassosa con il materiale da sterilizzare. La fase di gas-plasma, successiva all attivazione del campo a radiofrequenza, avrebbe solo un effetto detossificante, permettendo l allontanamento delle specie nocive dai materiali e limitando l effetto ossidante degli elementi chimici altamente reattivi. Nella Sterrad, dopo una fase in cui nella camera viene raggiunto un vuoto moderato, viene iniettato perossido di idrogeno in soluzione acquosa, alla temperatura di 45 C e si raggiunge una pressione di circa 10 Torr a bassissimo tasso di umidità; successivamente viene applicato un campo di radiofrequenza ed infine c è la fase di ritorno alla pressione atmosferica. L intero ciclo dura circa 75 min. Vengono utilizzati indicatori di processo chimici e biologici (per quest ultimo si utilizza Bacillus Subtilis varietà Niger). Il sistema presenta il vantaggio di poter essere utilizzato per una grande quantità di dispositivi termosensibili, non immergibili che devono essere confezionati in materiale speciale in polipropilene. Per i dispositivi con lume lungo e stretto è previsto l utilizzo di specifici diffusori di perossido di idrogeno. 9

6 Esiste invece incompatibilità con i materiali di cellulosa, con i tessili ed i liquidi; un altro svantaggio è costituito dalle dimensioni limitate della camera di sterilizzazione. Anche per questo sistema i costi sono condizionati dalla attuale presenza in esclusiva sul mercato. NORMATIVA DI RIFERIMENTO UNI EN 550 -Metodo per la convalida e per il controllo sistematico della sterilizzazione ad Ossido di Etilene 1996 UNI EN Metodo per la convalida e per il controllo sistematico della sterilizzazione con radiazioni ionizzanti 2002 UNI EN 554 Sterilizzazione dei dispositivi medici Metodo per la convalida e per il controllo sistematico della sterilizzazione a vapore 1996 UNI EN Sterilizzazione dei dispositivi medici - Requisiti per i dispositivi medici che recano l indicazione "sterile" Requisiti per i dispositivi medici sterilizzati terminalmente 2002 UNI EN Sistemi biologici per la prova delle sterilizzatrici e dei processi di sterilizzazione Parte 1: Requisiti generali 1997 UNI EN Sistemi biologici per la prova delle sterilizzatrici e dei processi di sterilizzazione Parte 2: Sistemi particolari per l uso in sterilizzatrici ad ossido di etilene 1997 UNI EN Sistemi Non Biologici per l uso nelle sterilizzatrici Parte 1: Requisiti generali 1997 UNI EN Sistemi Non Biologici per l uso nelle sterilizzatrici - Parte 2: Indicatori di processo ( Classe A) 1997 UNI EN Materiali e sistemi di imballaggio per i dispositivi medici che devono essere sterilizzati Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova 1999 UNI EN Sterilizzazione dei dispositivi medici Valutazione della popolazione dei microrganismi sul prodotto 1996 UNI EN Sterilizzazione dei dispositivi medici Valutazione della popolazione dei microrganismi sul prodotto Linee guida 1998 UNI CEI EN ISO Sistemi qualità Dispositivi medici requisiti particolari per l applicazione della EN ISO 9001 ( revisione della EN : 1996 ) 2002 UNI CEI EN ISO Sistemi qualità Dispositivi medici requisiti particolari per l applicazione della EN ISO 9902 ( revisione della EN : 1996 ) 2002 UNI EN ISO Sterilizzazione dei prodotti sanitari Indicatori biologici Guida per la selezione, l uso e l interpretazione dei risultati 2002 UNI EN ISO Sterilizzazione dei prodotti sanitari Requisiti generali per la caratterizzazione di un agente sterilizzante e per lo sviluppo, la convalida ed il confronto sistematico di un processo di sterilizzazione per dispositivi medici 2002 Circolare 56/ 83 del Ministero di Sanità Impiego del gas tossico Ossido di etilene D.lgs. 24 Febbraio 1997 n.46 Attuazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici 10 BIBLIOGRAFIA 1. Alfa et al. Comparison of ion plasma, vaporized hydrogen peroxide and 100% ethylene oxide sterilizers to the 12/88 ethylene oxide gas sterilizer. Infect. Cont. Hosp. Epidemiol. 17 ( 1996 ) pp Seymour Block Peracetic acid. Disinfection, Sterilization and preservation, 4 th

7 edition; edited by Seymour Block, Ph D Copyright Lea & Febiger, Philadelphia Duc et al. Evaluation of the microbicidial efficacy of Steris System I for digestive endoscopy using GERMANDE and ASTM validation protocols J. Hosp Infection 48 ( 2 ) ( 2001 ) pp: Rutala et al. Disinfection of endoscopes : review of new chemical sterilants used for high level disinfection Infect. Control. Hosp. Epidemiol. 20 (1) ( 1999 ) pp: Moisan et al. Low-temperature sterilization using gas plasmas: a review of the experiments and an analysis of the inactivation mechanisms. International Journal of Pharmaceutics Vol 226( 2001) pp

STERILIZZAZIONE CON PLASMA

STERILIZZAZIONE CON PLASMA STERILIZZAZIONE CON PLASMA CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO 2006-2007 GENERALITA LA STERILIZZAZIONE OSSIDATIVA A BASSA TEMPERATURA PER DISPOSITIVI MEDICI E STRUMENTI CHIRURGICI

Dettagli

Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici

Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Sterilizzatrici per uso medico - Sterilizzazione UNI EN 285 Sterilizzazione

Dettagli

NUOVE PROSPETTIVE GESTIONALI E TECNOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO STRUMENTALE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA

NUOVE PROSPETTIVE GESTIONALI E TECNOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO STRUMENTALE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA NUOVE PROSPETTIVE GESTIONALI E TECNOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO STRUMENTALE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA DOTT. ALESSANDRO BARSOTTI U.O. DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO A.O.U.P. Sterilizzazione Qualsiasi processo,

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

L evoluzione della sterilizzazione chimica liquida

L evoluzione della sterilizzazione chimica liquida System 1 Express Sistema di sterilizzazione L evoluzione della sterilizzazione chimica liquida Per una rapida rotazione Eccellenza ed efficienza: SYSTEM 1 EXPRESS rispetta la tradizione SYSTEM 1 Efficienza

Dettagli

Area Ricerca e Sviluppo

Area Ricerca e Sviluppo Documento Informativo nr. 119 Data di emissione: 04/05/2005 Revisione n. 0 Area Ricerca e Sviluppo LA SHELF-LIFE DEGLI ALIMENTI Riferimento interno: dr.ssa Bastianon Martina - Area Ricerca e Sviluppo,

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell Unione sull armonizzazione)

(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell Unione sull armonizzazione) C 173/92 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea 13.5.2016 Comunicazione della Commissione nell ambito dell applicazione della direttiva 90/385/CEE del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni

Dettagli

TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI

TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI LUGANO 16/10/2008 MONITORARE UN PROCESSO SIGNIFICA: controllo costante dei parametri registrazione archiviazione dati

Dettagli

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Convalida delle LAVAENDOSCOPI 1 Fulvio Toresani CONVALIDA Convalide e controlli sulle attrezzature Prove di Tipo / Prove di Fabbrica Prerequisiti

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI

Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il settore dei dispositivi medici e più in generale della medicina è in forte

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

SCELTA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE CLASSE III CAT a.s. 2014-2015 L1 1 CONCETTO DI QUALITA Un edificio è di qualità se risponde agli scopi per i quali è stato costruito. Passato: Presente: Il riferimento

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Test di stabilità: applicazione della norma R. BRUSCHI M.C. ZANNI S. SAVINI A. DE NITTIS

Test di stabilità: applicazione della norma R. BRUSCHI M.C. ZANNI S. SAVINI A. DE NITTIS Test di stabilità: applicazione della norma UNI EN ISO 11607 R. BRUSCHI M.C. ZANNI S. SAVINI A. DE NITTIS LO STOCCAGGIO DEI DISPOSITIVI MEDICI IN UN BLOCCO OPERATORIO!!! PROBLEMA SPESSO DIMENTICATO DAI

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Pulizia e disinfezione endoscopi flessibili

Pulizia e disinfezione endoscopi flessibili Pulizia e disinfezione endoscopi flessibili Carlotta Annunziata ENDOSCOPI Specifiche apparecchiature che permettono di esplorare visivamente l interno di alcuni organi e cavità del corpo allo scopo di

Dettagli

building applications TECNO Med

building applications TECNO Med Europa Metalli S.p.A. building applications TECNO Med copper inside tecno Med Campi di utilizzo Medico-ospedaliero Stabilimenti termali nel rispetto e nei limiti previsti dalle normative Tubi di rame per

Dettagli

(Informazioni) INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA COMMISSIONE

(Informazioni) INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA COMMISSIONE 15.7.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 163/1 IV (Informazioni) INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA COMMISSIONE Comunicazione della Commissione nell

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

È importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa

È importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa Premessa Le nozioni di acido e di base non sono concetti assoluti ma sono relativi al mezzo in cui tale sostanze sono sciolte. L acqua è il solvente per eccellenza, scelto per studiare le caratteristiche

Dettagli

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Riferimenti normativi Qualità UNI EN ISO 9001 Ambiente UNI EN ISO 14001 Sicurezza OHSAS 18001 Tutte e tre le normative sono compatibili ed in alcuni casi

Dettagli

Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati.

Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati. Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati. Servizi di approvvigionamento professionale. Essere più informati, fare scelte migliori. Supplier Management System delle Communities (CSMS) Prequalifiche

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Nebbie, Oli, Fumi, Vapori, Polveri Etichettatura protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Fildrop è una società con esperienza ultraventennale produttrice di apparecchiature per il trattamento

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Relatore: Lon Bruso Vice Presidente, Steritec Products

Relatore: Lon Bruso Vice Presidente, Steritec Products Relatore: Lon Bruso Vice Presidente, Steritec Products Storia del Test di Bowie-Dick Le autoclavi a gravità lavoravano a 121 C La pressione era pari a 2 volte quella atmosferica Il tempo di esposizione

Dettagli

UNI 9994-2 (U70001742) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio

UNI 9994-2 (U70001742) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio 1 UNI 9994-2 (U70001742) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio Parte 2: definizione di conoscenza, abilità e competenza del Tecnico Manutentore di estintori d incendio Marino

Dettagli

AMBIENTE DI LAVORO SALDATURA FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEL MONDO DELLA SALDATURA. 24 maggio 2007, Vicenza

AMBIENTE DI LAVORO SALDATURA FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEL MONDO DELLA SALDATURA. 24 maggio 2007, Vicenza ULSS N.6 VICENZA SPISAL Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro con il contributo Istituto Italiano della Saldatura SALDATURA & AMBIENTE DI LAVORO FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE

Dettagli

Disinfezione con UV. Uccisione dei microrganismi. Luce ultravioletta

Disinfezione con UV. Uccisione dei microrganismi. Luce ultravioletta Il sistema a raggi ultravioletti UV Healt della gamma CTX è considerato uno dei migliori metodi per l igienizzazione dell acqua, complementare al cloro o ad altri prodotti residuali, grazie al suo potere

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al

Dettagli

ihp la TECNOLOGIA INNOVATIVA" per la STERILIZZAZIONE AMBIENTALE Relatori: L. Monaco, D. Lazzari

ihp la TECNOLOGIA INNOVATIVA per la STERILIZZAZIONE AMBIENTALE Relatori: L. Monaco, D. Lazzari ihp la TECNOLOGIA INNOVATIVA" per la STERILIZZAZIONE AMBIENTALE Relatori: L. Monaco, D. Lazzari SANITIZZAZIONE La cleaning di un ambiente a contaminazione controllata prevede tre step principali: Fase

Dettagli

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo

Dettagli

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ]

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ] La molecola d acqua è un dipolo perché l atomo di ossigeno è molto elettronegativo ed attira più vicini a sé gli elettroni di legame. Questo, unito alla forma della molecola, produce un accumulo di carica

Dettagli

UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE

UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE I CARRELLI VDM SONO TRATTATI CON PROTEZIONE ANTIBATTERICA MICROBAN Lo sapevate che...? ci sono in media più batteri su una mano che abitanti

Dettagli

TUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. L Ambulatorio Monospecialistico è una struttura privata tesa all esercizio dell Odontoiatria.

CARTA DEI SERVIZI. L Ambulatorio Monospecialistico è una struttura privata tesa all esercizio dell Odontoiatria. CARTA DEI SERVIZI Presentazione dello Studio L Ambulatorio Monospecialistico è una struttura privata tesa all esercizio dell Odontoiatria. L Ambulatorio è privo di barriere architettoniche per l'accesso

Dettagli

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Relatore: Alessandro De Luca DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Relatore: Alessandro De Luca DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Con il recepimento, del decreto legislativo 81/08, relativo alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, sono stati stabiliti, per ciò

Dettagli

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Soluzioni di sistemi innovativi Perché l aria compressa pulita e asciutta è importante In quasi tutti i settori dell industria l aria compressa è uno strumento

Dettagli

Novità per la classificazione ambientale

Novità per la classificazione ambientale Novità per la classificazione ambientale Debora Romoli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Conferenza CLP 2015 Verso la piena attuazione del Regolamento 1272/2008: 1 giugno 2015

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Tecnologia dei filtri a nanofibre

Tecnologia dei filtri a nanofibre dei filtri a nanofibre dei filtri a nanofibre I vantaggi offerti dalla tecnologia sono evidenti Essendo in grado di assicurare prestazioni eccezionali in un ampia gamma di settori e condizioni estremamente

Dettagli

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento.

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento. Gentile paziente, Desideriamo informarti circa i rigorosi protocolli di disinfezione e sterilizzazione che vengono routinariamente adottati nel nostro studio, nell interesse tuo e di tutto il personale,

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

1. Chi è il produttore secondo GSE? Vi sono delle conseguenze per me?

1. Chi è il produttore secondo GSE? Vi sono delle conseguenze per me? 1. Chi è il produttore secondo GSE? Vi sono delle conseguenze per me? Produttore nel campo di applicazione del GSE è la società che immette per la prima volta a titolo professionale, un pannello fotovoltaico

Dettagli

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con

Dettagli

Procedure di disinfezione e sterilizzazione

Procedure di disinfezione e sterilizzazione Procedure di disinfezione e sterilizzazione Opuscolo informativo per il paziente Gentili pazienti, lo scopo di questo opuscolo è quello di informarvi sulle rigorose procedure di disinfezione e sterilizzazione

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Concetto di validazione per piccole strutture. rif. SN ISO 17665

Concetto di validazione per piccole strutture. rif. SN ISO 17665 Concetto di validazione per piccole strutture rif. SN ISO 17665 T. Balmelli Servizio medico-tecnico Ente Ospedaliero Cantonale Ottobre 2012 Obbiettivo finale Per poter operare in sicurezza dobbiamo disporre

Dettagli

Eco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02

Eco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02 LINEE GUIDA GESTIONE e ANALISI DELLE CARTUCCE TONER ESAUSTE Le linee guida di seguito proposte rappresentano una breve analisi dell attuale normativa vigente nel campo della gestione dei rifiuti applicata

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE 1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici

Dettagli

Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa

Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa Il 15 marzo 2015 ha rappresentato la data di passaggio effettivo dal regime certificativo a quello dichiarativo per la

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

TITOLO SISTEMI DI BIODECONTAMINAZIONE. difendiamo la qualità

TITOLO SISTEMI DI BIODECONTAMINAZIONE. difendiamo la qualità TITOLO SISTEMI DI BIODECONTAMINAZIONE difendiamo la qualità BIODECONTAMINAZIONE AM INSTRUMENTS AM Instruments, azienda di riferimento nel settore della contaminazione controllata, presenta una gamma completa

Dettagli

Trasformazioni materia

Trasformazioni materia REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini Sostenibilità I Vantaggi degli Imballaggi Metallici Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini La Sostenibilità è definita come Andare incontro alle necessità delle generazioni

Dettagli

Stazione Sperimentale per l Industria. Area Validazione di Processo

Stazione Sperimentale per l Industria. Area Validazione di Processo Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari Area Validazione di Processo Stefania Quintavalla Giuseppe Dipollina Roberto Loiudice 1 Obiettivi Studi - Tematiche Assistere le aziende

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Generalità SACE Emax 2 è il nuovo interruttore aperto di ABB SACE

Dettagli

REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA

REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA Il nuovo regolamento sulla chimica europea, denominato REACH (Reg. n. 1907/2006) è entrato in vigore il 1 giugno 2007 anche se la prima

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

Agenti chimici: il regolamento CLP

Agenti chimici: il regolamento CLP Informazioni sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Gennaio 2013 Pillole di sicurezza A cura del RSPP e dell Unità Organizzativa a Supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione

Dettagli

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

La catalasi: un enzima in azione

La catalasi: un enzima in azione Percorso di Didattica laboratoriale La catalasi: un enzima in azione Scuola Secondaria di Secondo Grado IISS - IPSIA E. Majorana Bari Classe IV B Docente: Miralma Serio Organizzatore cognitivo: Le trasformazioni

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Il Progetto Formazione

Il Progetto Formazione Il Progetto Formazione II MEETING MANUTENTORI ANTINCENDIO Milano, 12 maggio 2011 1 La formazione nel settore della manutenzione antincendio Il gruppo, costituito nel 2003, ha l obiettivo di supportare

Dettagli

Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene

Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene I risultati di una ricerca sugli standard di qualità da rispettare Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene a cura di ALSCO Italia L E.T.S.A., con il supporto di un Istituto di ricerca

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE INDICE LA PREMESSA PAG. 2 VITA UTILE RESIDUA E DURATA DELLA FORNITURA: LE APPARECCHIATURE RICONDIZIONATE

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.

Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips. Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.com STUDI E VERIFICHE DI FATTIBILITÀ... 2 PROGETTAZIONE MECCANICA...

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

SETTORI DI APPLICAZIONE

SETTORI DI APPLICAZIONE SETTORI DI APPLICAZIONE TECNOLOGIA DI FUSIONE Le richieste che arrivano dal settore della pressofusione sono sempre più esigenti in termini di assenza di porosità, riduzione del peso, alta resistenza e

Dettagli

BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS

BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS RELAZIONE TECNICA BIO-DESOLF ECOCHIMICA 1 di 14 ECOCHIMICA SYSTEM s.r.l. - 36051 CREAZZO (VI) - Via Zambon 23

Dettagli