PROGETTO OIC: NUOVO PRINCIPIO CONTABILE NAZIONALE SU RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO ED INFORMATIVA DI BILANCIO PROF. ALBERTO TRON

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2 PROGETTO OIC: NUOVO PRINCIPIO CONTABILE NAZIONALE SU RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO ED INFORMATIVA DI BILANCIO PROF. ALBERTO TRON Presidente del Comitato Tecnico ANDAF Finance Reporting Standard Amministratore Delegato e CFO, ROIMAX S.r.l. Docente di Economia Aziendale nell Università di Pisa Gruppo di lavoro OIC Ristrutturazione del debito ed informativa del bilancio DOTT. ALESSIO IANNUCCI Project Manager Organismo Italiano di Contabilità (OIC) Gruppo di lavoro OIC Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio Dottore Commercialista Revisore Contabile 2

3 Agenda 3

4 Agenda Crisi di impresa e continuità aziendale La ristrutturazione del debito: il progetto OIC Ristrutturazione del debito: alcune analisi empiriche Ristrutturazione del debito: prassi contabile internazionale Definizione di ristrutturazione del debito Debiti oggetto di ristrutturazione Tipologie di ristrutturazione del debito Effetti contabili derivanti della ristrutturazione Nome e Data Cognome della ristrutturazione + carica relatore carattere arial 10/12 Titolo carattere arial corpo carattere 16/18 Modalità di ristrutturazione del debito Modifica dei termini contrattuali originari del debito Cessione di attività del debitore Conversione del debito in capitale Costi connessi all operazione di ristrutturazione Informativa integrativa 4

5 Crisi di impresa e continuità aziendale 5

6 Crisi di impresa e continuità aziendale In caso di crisi di impresa, un aspetto essenziale su cui amministratori, sindaci e revisori si debbono soffermare ai fini della redazione del bilancio d esercizio, è la presenza, o meno, della continuità aziendale. Il presupposto della continuità aziendale assurge a carattere di protoprincipio, ad elemento definitorio dello stesso concetto di bilancio di esercizio, ed è richiamato dall art bis cod. civ., secondo cui la valutazione delle poste contabili deve avvenire nella prospettiva della continuità dell attività. Il principio della continuazione dell attività (normale) dell impresa non può essere posto una volta per tutte, ma costituisce una presunzione di cui deve essere periodicamente accertata la validità da parte del redattore del bilancio, degli amministratori e dagli organi di controllo (collegio sindacale e/o revisore contabile). 6

7 Crisi di impresa e continuità aziendale In caso di accertamento della mancanza della continuità aziendale, non si dovranno applicare i normali criteri di iscrizione e valutazione; il passaggio ai criteri della liquidazione non potrà, però, avvenire prima della data di inizio della gestione di liquidazione e della cessazione dell attività dell impresa non essendosi ancora verificata quella profonda trasformazione economica, quel mutamento di destinazione del patrimonio dell impresa. Gli amministratori, nella redazione del bilancio dell esercizio precedente a quello in cui sarà verificata la mancanza di continuità aziendale, pur utilizzando i criteri di funzionamento, dovranno tenere conto degli effetti della liquidazione imminente. 7

8 Crisi di impresa e continuità aziendale OIC 5 Bilanci di liquidazione Il tema è stato affrontato dal principio contabile OIC 5, del 2008 relativo ai bilanci di liquidazione, il quale richiamando il principio OIC 29 ricorda che se il presupposto della continuità aziendale non risulta essere più appropriato al momento della redazione del bilancio, è necessario che nelle valutazioni di bilancio si tenga conto degli effetti della mancanza di continuità aziendale. 8

9 Crisi di impresa e continuità aziendale Nel seguito vengono elencati alcuni esempi di eventi o circostanze, che possono comportare rischi per l impresa connessi all attività svolta, che presi singolarmente o nel loro complesso possono far sorgere significativi dubbi riguardo il presupposto della continuità aziendale. Tale elenco non è esaustivo, né la presenza di uno o più elementi riportati nel seguito significa necessariamente che esiste un incertezza significativa: 1. Indicatori finanziari situazione di deficit patrimoniale o di capitale circolante netto negativo; prestiti a scadenza fissa e prossimi alla scadenza senza che vi siano prospettive verosimili di rinnovo o di rimborso; oppure eccessiva dipendenza da prestiti a breve termine per finanziare attività a lungo termine; indicazioni di cessazione del sostegno finanziario da parte dei finanziatori e altri creditori; bilanci storici o prospettici che mostrano cash flow negativi; principali indici economico-finanziari negativi; consistenti perdite operative o significative perdite di valore delle attività che generano cash flow; mancanza o discontinuità nella distribuzione dei dividendi; incapacità di saldare i debiti alla scadenza; incapacità nel rispettare le clausole contrattuali dei prestiti; cambiamento delle forme di pagamento concesse dai fornitori dalla condizione a credito alla condizione pagamento alla consegna ; incapacità di ottenere finanziamenti per lo sviluppo di nuovi prodotti ovvero per altri investimenti necessari. 9

10 Crisi di impresa e continuità aziendale 2. Indicatori gestionali perdita di amministratori o di dirigenti chiave senza riuscire a sostituirli; perdita di mercati fondamentali, di contratti di distribuzione, di concessioni o di fornitori importanti; difficoltà nell organico del personale o difficoltà nel mantenere il normale flusso di approvvigionamento da importanti fornitori. 3. Altri indicatori capitale ridotto al di sotto dei limiti legali o non conformità ad altre norme di legge; contenziosi legali e fiscali che, in caso di soccombenza, potrebbero comportare obblighi di risarcimento che l impresa non è in grado di rispettare; modifiche legislative o politiche governative dalle quali si attendono effetti sfavorevoli all impresa. 10

11 La ristrutturazione del debito: il progetto OIC 11

12 La ristrutturazione del debito: il progetto OIC Background A causa della crisi economica e finanziaria, nel corso del biennio 2008/2009 si è assistito, con crescente frequenza, a situazioni in cui le imprese non sono state in grado di soddisfare le obbligazioni assunte verso fornitori e finanziatori, a causa di gravi e perduranti situazioni di difficoltà economiche e/o finanziarie La ristrutturazione del debito è divenuto tema di grande attualità, in quanto è un operazione che può consentire: i. al debitore, di risanare la propria esposizione debitoria (e in alcuni casi evitare l assoggettamento a procedure concorsuali) e; ii. al creditore, di soddisfare (seppur parzialmente) il proprio credito. In molti casi l operazione di ristrutturazione del debito è strumentale al rispetto del principio della continuità aziendale Tenuto conto dell importanza della materia, dello sviluppo crescente di tali operazioni e del fatto che non vi sono specifiche indicazioni nei principi contabili nazionali, l Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha avviato un progetto volto all elaborazione di un principio contabile nazionale che potesse fornire indicazioni circa il trattamento contabile delle operazioni di ristrutturazioni nel bilancio del debitore, per i soggetti local gaap. 12

13 La ristrutturazione del debito: il progetto OIC Finalità Lo scopo del presente principio è quello di definire il trattamento contabile e l informativa integrativa da fornire in merito agli effetti prodotti da un operazione di ristrutturazione del debito, nel bilancio d esercizio di un impresa debitrice e nella redazione del bilancio consolidato riferito a un gruppo d imprese, tenuto conto delle opportune rettifiche da consolidamento. Il principio contabile si riferisce alle ipotesi in cui la ristrutturazione del debito viene posta in essere da un impresa che.rediga il proprio bilancio ipotizzando il rispetto del principio della continuità aziendale. Le indicazioni contenute nel principio vanno applicate anche per la redazione dei bilanci intermedi dell impresa debitrice, compatibilmente alla struttura e al contenuto di tale bilancio. 13

14 La ristrutturazione del debito: il progetto OIC Ambito di applicazione Il presente documento è destinato specificatamente alle società italiane che redigono i bilanci in base alle disposizioni del codice civile e ai principi contabili nazionali Sono escluse dall ambito di applicazione del presente documento le operazioni di ristrutturazione del debito che hanno finalità liquidatoria dell impresa debitrice, alle quali si devono applicare le regole previste dal principio contabile OIC 5 Bilanci di liquidazione. Sono esclusi dall ambito applicativo : le modalità di redazione dei documenti di natura amministrativo-contabile (la relazione aggiornata sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria e lo stato analitico ed estimativo delle attività) che si devono predisporre in occasione della proposta di concordato preventivo ex art. 161 l.f. e dell accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis l.f.; il contenuto e le modalità di predisposizione della proposta di concordato preventivo o dell accordo di ristrutturazione dei debiti o del piano di risanamento dell esposizione debitoria; il contenuto e le modalità di predisposizione delle relazioni redatte dal professionista nei menzionati istituti di composizione negoziale della crisi. 14

15 La ristrutturazione del debito: il progetto OIC Contenuto la definizione di operazione di ristrutturazione del debito; le principali tipologie di debiti oggetto di ristrutturazione; la data della ristrutturazione, ovvero il momento a partire dal quale si devono rilevare nel bilancio del debitore gli effetti economici e/o finanziari dell operazione di ristrutturazione e fornire le relative informazioni; gli effetti contabili di un operazione di ristrutturazione a seconda della modalità di ristrutturazione seguita; il trattamento contabile da seguire per gli oneri legati all operazione di ristrutturazione, quali ad esempio: costi di consulenza, compensi a professionisti e commissioni per servizi finanziari. l informativa integrativa da fornire nella nota integrativa 15

16 Ristrutturazione del debito: alcune analisi empiriche 16

17 Ristrutturazione del debito : alcune risultanze empiriche Alcune informazioni tratte da un campione di società quotate Valori in termini assoluti Numero di società quotate coinvolte (anno ) 22 Operazioni di ristrutturazione in corso alla data del Tipologie di ristrutturazione seguita Art. 67, comma 3, lettera d) LF 6 Art. 182-bis LF 4 Art. 161 LF 1 Forme di ristrutturazione non specificatamente riconducibili agli istituti della LF 11 Società che hanno ricevuto disclaimer dalle società di revisione in relazione al bilancio 7 Società che sostengono che il perfezionamento dell operazione di 11 17

18 Ristrutturazione del debito : alcune risultanze empiriche Alcune informazioni tratte da un campione di società non quotate Valori in termini assoluti Numero di società non quotate coinvolte (2009) 9 Operazioni di ristrutturazione in corso alla data del Tipologia di ristrutturazione seguita Altre forme di ristrutturazione diverse da quelle previste dalla L.F. 7 Istituti previsti dalla L.F. 2 Modalità di ristrutturazione Cessione di beni Riduzione parziale del debito Trasformazione del debito in capitale Modifiche intervenute nel sistema delle garanzie

19 Ristrutturazione del debito : alcune risultanze empiriche Principali tendenze emerse dalle analisi svolte Nella maggior parte dei casi, l operazione di ristrutturazione è strumentale al rispetto del principio della continuità aziendale Nella maggior parte dei casi, l operazione di ristrutturazione non si è ancora conclusa alla data di riferimento del bilancio Per quanto riguarda la tipologia di ristrutturazione effettuata, la tendenza è quella di ricorrere ad altre forme di ristrutturazione del debito diverse rispetto a quelle richiamate dalle norme della legge fallimentare: concordato preventivo ex art. 160 LF, accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis LF e accordi ex art. 67 LF Le principali modalità di ristrutturazione, sono: a) la modifica dei termini originari del debito; b) la cessione di asset da parte del debitore; e c) la conversione del debito in capitale Per quanto riguarda l informativa nella relazione sulla gestione, la maggioranza delle imprese adotta quella di tipo descrittivo; per quanto riguarda l informativa nella nota integrativa, viene adottata in egual misura un informativa di tipo descrittivo e/o tabellare. 19

20 Ristrutturazione del debito: prassi contabile internaziona 20

21 Ristrutturazione del debito: prassi contabile internazionale Principi contabili americani US GAAP Principi contabili internazionali IAS/IFRS SFAS 15 Troubled debt Restructurings IAS 1, IAS 32, IAS 37, IAS 39, IFRS 5, IFRIC 19 21

22 Definizione di ristrutturazione del debito 22

23 Definizione di ristrutturazione del debito Ai fini del presente documento, per ristrutturazione del debito s intende un operazione mediante la quale il creditore (o un gruppo di creditori), per ragioni economiche o giuridiche, effettua una concessione al debitore in considerazione delle difficoltà finanziarie dello stesso, concessione che altrimenti non avrebbe accordato. Titolo carattere arial corpo carattere 16/18 La concessione del creditore si sostanzia nella rinuncia dello stesso ad alcuni Nome e diritti Cognome contrattualmente + carica relatore definiti, carattere che arial si traducono 10/12 in un beneficio economico e/o finanziario per il debitore che dovrebbe trarre vantaggio da tale rinuncia. Gli effetti di tale rinuncia possono essere espressi o misurati dalla variazione del valore economico della passività 23

24 Definizione di ristrutturazione del debito Condizioni per il rispetto della definizione Il debitore si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria Il creditore a causa dello stato di difficoltà finanziarie del debitore effettua una concessione al debitore rispetto alle condizioni originarie del contratto Esempi il debitore è attualmente in una situazione di difficoltà ad adempiere ad alcune delle sue obbligazioni, per capitale e/o interessi; vi sono fondati dubbi in merito al fatto che il debitore si trova in una situazione di continuità aziendale (going concern); il debitore stima che i flussi finanziari generati dalla propria gestione non siano sufficienti ad estinguere il debito, sia in termini di quota capitale che di quota interessi, in base agli originari termini contrattuali e fino alla sua scadenza; il debitore non è in grado di ottenere risorse finanziarie a tassi correnti di mercato, per debiti con caratteristiche similari non oggetto di ristrutturazione, se Esempi Se la ristrutturazione del debito comporta una modifica dei termini originari del debito, la rinuncia da parte del creditore può riguardare: il valore originario, il credito vantato, il valore a scadenza del debito; l ammontare dei crediti per interessi (anche moratori) maturati e non ancora pagati; l ammontare degli interessi che matureranno dal momento della concessione fino al momento dell estinzione dell obbligazione; la tempistica dei pagamenti che il debitore deve effettuare, 24

25 Debiti oggetto di ristrutturazione 25

26 Debiti oggetto di ristrutturazione Principali tipologie di debiti oggetto di ristrutturazione Debiti commerciali Debiti finanziari Debiti per contratti di leasing finanziario Alcune tipologie di debiti tributari e previdenziali Il documento non disciplina specificatamente gli aspetti relativi agli strumenti finanziari derivati. Tuttavia, esso può fornire utili indicazioni volte a orientare gli operatori nella risoluzione delle problematiche contabili relative alla ristrutturazione dei derivati che possono assumere valori negativi e pertanto essere assimilati a passività oggetto di ristrutturazione e/o dei derivati di copertura di debiti oggetto di ristrutturazione. 26

27 Tipologie di ristrutturazione del debito 27

28 Tipologie di ristrutturazione del debito Legge Fallimentare (LF) Forme di ristrutturazione diverse da quelle previste dalla LF Concordato Preventivo (Artt. 160 ss. LF) Accordo di ristrutturazione dei debiti (Art 182 bis LF) Piano attestato di risanamento (Art. 67 c.3, LF) Moratoria dei debiti per Pmi (Art. 5 L. n /08/09) 28

29 Tipologie di ristrutturazione del debito Tipologia di ristrutturazione e finalità perseguita Il legislatore della riforma fallimentare ha dato diverse finalità aziendali con ciascuna procedura concorsuale c.d. minore : concordato preventivo ex art. 160 L.F.: piano propedeutico alla proposta è finalizzato a: a) soddisfazione dei creditori: b) ristrutturazione dei debiti accordi di ristrutturazione ex art. 182-bis L.F.: sola ristrutturazione dei debiti piano di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), L.F.: continuità aziendale attraverso il riequilibrio della situazione finanziaria dell impresa mediante il risanamento, anche parziale, dell esposizione debitoria 29

30 Effetti contabili derivanti dalla ristrutturazione 30

31 Effetti contabili derivanti dalla ristrutturazione Le problematiche amministrativo-contabili e d informativa esterna d impresa interessano il/i bilancio/i relativo ai seguenti esercizi: L esercizio in cui sono in corso le trattative tra il debitore e il creditore per la ristrutturazione del debito, sebbene non si sia ancora pervenuti ad un accordo al termine dell esercizio L esercizio in cui l operazione di ristrutturazione del debito si è perfezionata Gli esercizi successivi a quello in cui l operazione si è perfezionata che vede il compimento degli atti di gestione conseguenti all accordo intercorso tra il debitore e il creditore 31

32 La data della ristrutturazione 32

33 La data della ristrutturazione La data della ristrutturazione rappresenta il momento a partire dal quale si devono riflettere nella contabilità e nel bilancio del debitore gli effetti economici e/o finanziari dell operazione, nonché essere fornite nella nota integrativa le informazioni previste dal presente principio. La ristrutturazione del debito è un operazione che, in molti casi, può richiedere un significativo periodo di tempo tra il momento in cui il debitore e il creditore avviano le contrattazioni e il momento in cui si giunge alla conclusione dell accordo tra le parti. Nell ambito di un operazione di ristrutturazione vi possono essere, dunque, diversi momenti ed eventi significativi da tenere in adeguata considerazione. Vi possono essere dei casi in cui non vi è perfetta coincidenza tra: il momento in cui si raggiunge l accordo tra le parti o il momento in cui lo stesso si perfeziona giuridicamente; e il momento in cui l accordo produce i suoi effetti economici-finanziari tra i soggetti coinvolti. 33

34 La data della ristrutturazione Ai fini del principio contabile la data della ristrutturazione coincide con il momento di perfezionamento giuridico dell operazione o con il momento della sottoscrizione dell accordo Concordato preventivo La data in cui il concordato viene omologato da parte del Tribunale Accordo di ristrutturazione dei debiti La data in cui l accordo viene pubblicato presso il Registro delle Imprese Piano attestato ex art. 67 Qualora risulti formalizzato un accordo con i creditori, con la data di adesione dei creditori Altre operazioni di ristrutturazione, diverse rispetto a quelle previste dalla LF La data di sottoscrizione e/o perfezionamento dell accordo tra le parti 34

35 La data della ristrutturazione Qualora non vi sia coincidenza tra il momento di perfezionamento giuridico dell operazione o il momento della sottoscrizione dell accordo e il momento in cui l accordo di ristrutturazione produce i suoi effetti economico-finanziari tra le parti, tenuto conto del principio della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica, la data della ristrutturazione è quella in cui l accordo di ristrutturazione produce i suoi effetti tra le parti. Laddove un operazione di ristrutturazione del debito dovesse prevedere una combinazione di differenti modalità di ristrutturazione i cui effetti tra le parti si producessero in date differenti, tali effetti dovrebbero essere rilevati nel bilancio del debitore in modo autonomo in relazione a ciascuna differente modalità. Nel caso in cui un operazione non abbia ancora prodotto effetti alla data di riferimento del bilancio, ma è destinata a produrli nell esercizio successivo entro la data di formazione del bilancio, laddove ricorrano le condizioni previste dal principio contabile OIC 29, occorrerà rilevare gli effetti economico-finanziari e fornire l informativa integrativa nel bilancio in corso di predisposizione. 35

36 Modalità di ristrutturazione del debito 36

37 Modalità di ristrutturazione del debito 1. Modifica dei termini originari del debito 2. Trasferimento di un attività 3. Conversione del debito in capitale 37

38 Modifica dei termini originari del debito 38

39 Modifica dei termini originari del debito La modifica dei termini del debito può riguardare uno (o una combinazione) dei seguenti elementi: i.la riduzione del valore nominale o del valore a scadenza del debito; ii.la riduzione per la vita residua del debito del tasso di interesse originariamente definito; iii.la rinuncia da parte del creditore a tutti o parte dei crediti per interessi (anche moratori) maturati e non ancora incassati; iv.una dilazione della/e data/e di scadenza del debito, ovvero uno spostamento in avanti dei termini previsti per il suo adempimento (in termini di quota capitale e/o di quota interessi); si parla in questo caso di sospensione o moratoria dei debiti. 39

40 Modifica dei termini originari del debito Gli effetti sul conto economico e lo stato patrimoniale Alla data della ristrutturazione, la differenza tra il valore contabile (o d iscrizione) del debito ante-ristrutturazione e il minor valore contabile del debito postristrutturazione va rilevata nel conto economico tra i proventi straordinari quale Utile da ristrutturazione. Se di importo rilevante, tale differenza è evidenziata nello schema di conto economico mediante un apposito dettaglio informativo ( di cui ) della voce E. 20 Proventi straordinari. La contropartita dell utile da ristrutturazione corrisponde alla riduzione del valore contabile del debito iscritto tra le passività. Il debitore non rileva alcun utile nel conto economico, e conseguentemente non riduce l ammontare del debito iscritto tra le passività, quando: una modifica nella tempistica e/o nell ammontare degli interessi passivi che matureranno a partire dalla data della ristrutturazione fino al momento dell estinzione dell obbligazione; o la sola modifica nella tempistica di rimborso della quota capitale del debito. 40

41 Modifica dei termini originari del debito Le informazioni nella nota integrativa All interno della nota integrativa sono fornite le informazioni che permettono ai lettori del bilancio di apprezzare il valore economico del debito e il beneficio economico per il debitore derivante dall operazione di ristrutturazione. Ai fini del presente documento: per valore economico del debito si intende il valore attuale dei flussi di cassa effettivi attesi che il debitore dovrà corrispondere, a titolo di capitale e interessi, al creditore in base ai nuovi termini previsti, scontati al tasso di interesse effettivo dell operazione ante-ristrutturazione; per beneficio economico per il debitore derivante dall operazione di ristrutturazione si intende la differenza tra il valore contabile del debito ante-ristrutturazione ed il suo valore economico post-ristrutturazione. 41

42 Modifica dei termini originari del debito 42

43 Modifica dei termini originari del debito Riclassificazione della passività all interno dello stato patrimoniale A seguito delle modifiche intervenute nella tempistica dei pagamenti che il debitore deve effettuare in base ai nuovi termini contrattuali, il valore contabile del debito può essere oggetto di processi di riclassificazione all interno del passivo dello stato patrimoniale. Ad esempio, un debito il cui pagamento era originariamente atteso entro dodici mesi dalla data del bilancio - e pertanto risultava correttamente iscritto all interno dei debiti correnti - deve essere riclassificato tra i debiti non correnti, se dopo la ristrutturazione, il suo adempimento è previsto oltre dodici mesi dalla data del bilancio. 43

44 Modifica dei termini originari del debito Sospensione nel pagamento della quota capitale nei leasing finanziari Un accordo tra il debitore e il creditore che preveda la sospensione per un determinato periodo nel pagamento della quota capitale implicita nei canoni di leasing finanziario non determina l iscrizione di un utile al conto economico. Le quote capitale previste dal piano di ammortamento finanziario originario interessate dalla sospensione costituiranno le quote capitale che l impresa dovrà rimborsare al termine del periodo di sospensione. Rimodulazione dell'imputazione a conto economico dei canoni di leasing residui posticipati al termine del periodo di sospensione e dell eventuale risconto iscritto a fronte del maxicanone pattuito. 44

45 Cessione di attività del debitore 45

46 Cessione di attività del debitore Alla data della ristrutturazione, la differenza tra il valore contabile del debito estinto e il valore contabile dell attività ceduta va rilevata nel conto economico tra i proventi o gli oneri straordinari quale utile (o perdita) da ristrutturazione. Se di importo rilevante, tale differenza è evidenziata nello schema di conto economico mediante un apposito dettaglio informativo ( di cui ) della voce E. 20 Proventi straordinari o E. 21 Oneri straordinari. Il valore del debito iscritto in bilancio viene stornato dal passivo a fronte del valore contabile dell attività ceduta. Nella nota integrativa occorre chiarire e motivare l eventuale differenza tra il valore contabile dell attività ceduta e il suo valore di presumibile realizzo. 46

47 Cessione di attività del debitore Qualora la data della ristrutturazione ricada in un esercizio diverso da quello del perfezionamento giuridico dell operazione o della sottoscrizione dell accordo, alla data del perfezionamento giuridico dell operazione o alla sottoscrizione dell accordo il debitore dovrà: qualora le attività da cedere sono iscritte tra le immobilizzazioni, classificare tali attività in un apposita voce dell attivo circolante; in caso di attività materiali e immateriali non vengono rilevati ammortamenti a partire dalla data di riclassifica; valutare le attività da cedere al minore tra il costo, al netto di eventuali ammortamenti e perdite durevoli di valore, e il valore di presumibile realizzo; l eventuale minusvalenza è rilevata alla voce E. 21 Oneri straordinari del conto economico, a meno che non sia imputabile a perdite di valore precedentemente non evidenziate. 47

48 Conversione del debito in capitale 48

49 Conversione del debito in capitale Il debitore non dovrà rilevare alcun utile o perdita alla data della ristrutturazione, in quanto l aumento del capitale sociale (e del relativo eventuale sovrapprezzo) viene reso convenzionalmente pari al valore contabile del debito che, di fatto è convertito in capitale. In alcuni casi la conversione del debito in capitale può essere solo eventuale e può realizzarsi in un momento successivo rispetto alla data della ristrutturazione. Infatti, l impresa debitrice può ricorrere all emissione di un prestito obbligazionario (o altre forme di finanziamento) a fronte del quale il creditore si impegna, fino dalla data di sottoscrizione del prestito obbligazionario (o del finanziamento) e al verificarsi di determinati condizioni, a sottoscrivere le quote o azioni del capitale del debitore: Laddove vi siano delle differenze tra il valore contabile del debito oggetto di ristrutturazione e il valore d iscrizione del prestito obbligazionario sottoscritto dal creditore, il debitore iscrive la differenza tra i due valori nel conto economico tra i proventi o gli oneri straordinari, fornendo adeguata informativa nella nota integrativa 49

50 Costi connessi all operazione di ristrutturazion 50

51 Costi connessi all operazione di ristrutturazione Esempi di costi direttamente connessi ad un operazione di ristrutturazione del debito: commissioni e oneri per servizi finanziari spese legali e notarili compensi professionali per soggetti incaricati della predisposizione del piano compensi dovuti ai professionisti incaricati dell attestazione della validità del piano compensi per attività di due diligence effettuata sull'impresa altri costi direttamente collegati all operazione I costi direttamente riconducibili ad un operazione di ristrutturazione del debito devono essere rilevati nell esercizio di maturazione all interno degli oneri straordinari del conto economico. Se di importo rilevante, tali costi saranno separatamente evidenziati all interno dello schema di conto economico ricorrendo ad un apposito dettaglio informativo ( di cui ) della voce E. 21 Oneri derivanti dalla ristrutturazione. 51

52 Informativa integrativa 52

53 Informativa integrativa Ristrutturazione del debito e continuità aziendale Qualora la ristrutturazione del debito risulti strumentale per garantire il rispetto del principio di continuità aziendale (going concern), tale circostanza deve chiaramente essere indicata nella nota integrativa (e/o nella relazione sulla gestione) al bilancio. Se la ristrutturazione non si è ancora perfezionata alla data del bilancio, ove il mancato realizzo dell operazione dovesse far venir meno la sussistenza dei requisiti per il rispetto della continuità aziendale, occorre illustrare nella nota integrativa i motivi per i quali il bilancio in corso di predisposizione viene redatto in un ottica di going concern. 53

54 Informativa integrativa Situazione di difficoltà finanziaria e indebitamento complessivo 54

55 Informativa integrativa Principali caratteristiche dell operazione di ristrutturazione la tipologia di ristrutturazione del debito la data della ristrutturazione una descrizione sintetica delle fasi mediante le quali si è svolta (o è in corso di avvio o svolgimento) l operazione di ristrutturazione del debito la/e modalità mediante la/e quale/i è stata operata la ristrutturazione del debito la tipologia dei debiti oggetto della di ristrutturazione la presenza di eventuali condizioni risolutive o sospensive dell accordo la tempistica prevista per la definizione della ristrutturazione, qualora l accordo di ristrutturazione del debito non si sia concluso (o non si sia ancora perfezionato da un punto di vista giuridico) alla data di riferimento del bilancio la presenza di eventuali pagamenti potenziali (ad esempio in presenza di success fee) che il debitore si impegna ad effettuare nei confronti del creditore al raggiungimento di certi obiettivi economici o finanziari o al verificarsi di determinate circostanze la presenza di eventuali covenant al cui rispetto è legato il successo dell operazione 55

56 Informativa integrativa Posizione finanziaria netta Il modello di riferimento adottato per il calcolo della posizione finanziaria netta deve essere mantenuto costante nel periodo della ristrutturazione e deve presentare anche i valori comparativi per l esercizio precedente. 56

57 Informativa integrativa Altre informazioni un indicazione analitica e completa dei proventi e/o degli oneri derivanti dalla ristrutturazione che sono iscritti nelle voci E.20 e E.21 del conto economico per ciascun gruppo omogeneo di debiti oggetto di ristrutturazione, compresi i debiti per leasing finanziari: a) il valore contabile del debito alla data della ristrutturazione e alla data di riferimento del bilancio; b) il valore economico del debito alla data di riferimento del bilancio; c) la durata residua del debito ante e post-ristrutturazione; d) il tasso contrattuale ante e post-ristrutturazione; l esistenza di eventuali garanzie e/o impegni se di ammontare significativo l ammontare dei costi connessi all operazione 57

58 Informativa integrativa Stato di avanzamento del piano Ai fini di informare i destinatari del bilancio in merito all avanzamento e/o al rispetto delle condizioni previste nel piano di ristrutturazione del debito, occorre alternativamente indicare: Il fatto che le condizioni previste dal piano sono state rispettate nel corso del periodo di riferimento del bilancio Il fatto che il piano verrà comunque rispettato nella sostanza anche quando nel corso del periodo di riferimento del bilancio alcune condizioni non si sono realizzate il fatto che il piano, sulla base di elementi consuntivi e/o previsionali, garantisce il ripristino delle condizioni di equilibrio ma se mediante modalità diverse da quelle originariamente previste; il fatto che, dall andamento consuntivo del piano, emergono elementi tali da far ritenere che le condizioni previste all interno del piano non si potranno realizzare, con conseguente possibilità di mancato ripristino delle condizioni di equilibrio e/o superamento delle difficoltà finanziarie. 58

59 Informativa integrativa Tabella di sintesi 59

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