IL PROCESSO DI BARCELLONA E LA STRATEGIA DI LISBONA: UN BILANCIO A META DEL PERCORSO 1
|
|
- Giacomo Tosi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL PROCESSO DI BARCELLONA E LA STRATEGIA DI LISBONA: UN BILANCIO A META DEL PERCORSO 1 1. Un bilancio del processo d integrazione alla luce dei dati La strategia di Lisbona e il processo di Barcellona sono accomunati dalla stessa data di scadenza e dalla parziale delusione che hanno generato per gli scarsi risultati raggiunti finora. Secondo i programmi, entro il 21 dovrebbe giungere a compimento la strategia di Lisbona ( fare divenire l Europa l economia più competitiva e dinamica basata sulla conoscenza ). Nello stesso anno è anche prevista la realizzazione dell area di libero scambio euro-mediterranea, la più grande al mondo, con oltre 4 paesi e quasi 8 milioni di persone. Secondo le attese, avrebbe dovuto verificarsi un netto rilancio degli scambi tra i paesi dell Unione Europea e quelli della sponda sud del Mediterraneo, oltre che tra questi ultimi, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Al contrario, a una fase caratterizzata dall intensificarsi dell integrazione commerciale iniziata a partire dalla metà degli anni ottanta, ha fatto seguito, negli anni novanta, un rallentamento nella tendenza. È vero che i flussi commerciali hanno mostrato un netto incremento in valore tuttavia, benché la Ue sia rimasta il principale partner commerciale, il suo peso sul totale dei flussi d interscambio dei paesi del Mediterraneo è rimasto immutato. Ed è a sua volta rimasto sostanzialmente invariato e su livelli assai modesti il peso di quest area sulle esportazioni ed importazioni complessive dell Ue (il poco più del 3%). L asimmetria continua a caratterizzare i rapporti tra le due aree, come si osserva da pochi dati 2 : l Ue soddisfa oltre il 45% della domanda d importazioni dei paesi del Mediterraneo e assorbe la metà delle sue esportazioni, ma per i paesi europei l area ha un importanza molto più ridotta sia come mercato si sbocco che come mercato di approvvigionamento (considerando il commercio extra Ue, intorno al 1%). Questa asimmetria si nota anche nel commercio con l Italia, cui i paesi membri dell accordo hanno destinato circa il 12% delle esportazioni, mentre essi per l Italia rappresentano appena il 6% del totale delle esportazioni e l 8,5% degli acquisti dall estero 3. Le cause del ritardo nel cammino dell integrazione commerciale, ribadito da alcune analisi quantitative basate sui modelli gravitazionali, sono anche da attribuire all estrema gradualità prevista fin dall inizio dall accordo, che stabiliva tempi di liberalizzazione diversi per vari gruppi di prodotti: più rapidi per quelli intermedi, più lenti (dodici anni) per i beni di consumo, mentre i prodotti agricoli erano stati in un primo tempo (e fino al 1 Redatto da Giorgia Giovanetti ed Elena Mazzeo, Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Area Studi, Ricerche e Statistiche. Le opinioni espresse non riflettono necessariamente quelle dell Istituto di appartenenza. 2 Dati di fonte FMI DOTS, relativi al periodo gennaio ottobre I dati sull interscambio con l Italia sono di fonte ISTAT e relativi all anno 25. Newsletter Scambi internazionali
2 2) esclusi dal processo di apertura. È inoltre da sottolineare che si è verificata una riduzione del peso degli scambi collegati con i processi di delocalizzazione e, quindi, i flussi legati al traffico di perfezionamento: questo rallentamento può essere collegato anche all accelerazione dell integrazione con i paesi dell Europa Centrale e Orientale (PECO). Dal punto di vista dell attrazione di IDE, il quadro si mostra ancor più deludente: l area è risultata pressoché emarginata dai flussi che a partire dagli anni novanta sono stati maggiormente attratti dai paesi dell Europa centrale e orientale. L ammontare dei flussi in entrata è cresciuto ma la loro quota sugli stock di IDE in entrata nei paesi in via di sviluppo è diminuita dall 11,2 per cento al 7,4 per cento tra il 199 e il Pesano da una parte problemi di natura economica: altre aree e paesi sono divenuti destinazioni più convenienti offrendo costi, in particolare quelli del lavoro, più bassi oltre che manodopera più qualificata (si pensi ad alcuni paesi asiatici e a quelli dell Europa orientale). A ciò vanno aggiunti i gravi problemi di contesto ambientale, l instabilità politica, gli attacchi terroristici, il perdurare del conflitto israelo-palestinese, uniti a forti carenze istituzionali, tra cui l inefficienza della pubblica amministrazione, l incertezza giuridica che pesa molto sulle transazioni con gli investitori stranieri e la scarsità ed arretratezza delle reti infrastrutturali. La distribuzione dei flussi peraltro si presenta assai disomogenea, essendosi diretti in prevalenza verso Turchia, Marocco, Algeria e, tranne che negli ultimi anni, Israele ed Egitto. In quest ultimo paese la metà circa dei flussi di IDE viene assorbita dal settore manifatturiero, in particolare chimica, materiali da costruzione, agro-alimentare, metallurgico e tessile. In Tunisia sono assai numerose le imprese presenti nei settori del tessile, pelli e calzature, anche se è nel settore degli impianti estrattivi che si rivolgono gli investimenti di dimensioni più rilevanti. In questi due paesi vi sono cospicui investimenti nel settore turistico. In Turchia la distribuzione è molto meno concentrata e si distribuisce tra diversi settori produttivi, tra cui in primo luogo il tessile e abbigliamento, seguito da mezzi di trasporto, meccanica, chimica e alimentare. 2. I rapporti economici tra l Italia e i paesi del Mediterraneo Italia, Germania e Francia rappresentano, tra i paesi dell Ue, i principali partner dei paesi mediterranei coprendo oltre la metà dei flussi da e verso l Unione. L Italia che nel complesso dell area detiene una quota del 7,5% 5, gode in alcuni dei paesi di una posizione privilegiata e ormai consolidata: essa costituisce, dopo Francia e Germania il terzo paese fornitore e, dopo gli Stati Uniti, il secondo mercato di sbocco. La presenza di prodotti italiani è maggiore in Libia (l Italia è il primo paese fornitore con una quota che nei primi dieci mesi del 25 è intorno al 21% delle importazioni totali) e in Tunisia (dove 4 UNCTAD, Word Investment Report, V. nota 1. Newsletter Scambi internazionali
3 l Italia è il secondo fornitore, dopo la Francia, con una quota del 22% nei primi dieci mesi del 25); rimane alta, anche se immutata o leggermente inferiore rispetto alla metà degli anni Novanta, la quota dell Italia in altri paesi del Nord Africa come Egitto, Algeria, Marocco e in Turchia (tra il 6 e il 7%) mentre oscilla intorno al 4 nei paesi più piccoli come Giordania, Israele e Siria. Il saldo dell Italia con i paesi dell area ha segno negativo: nel 25 il suo valore (quasi -9 miliardi di euro, escludendo Cipro e Malta) è stato quasi il doppio di quello registrato nel 24, a causa soprattutto del deficit con Algeria e Libia, due dei nostri principali fornitori di prodotti energetici. Con tutti gli altri paesi dell area, a eccezione della Siria, altro fornitore di petrolio, il saldo dell Italia è attivo. Per quanto riguarda i fenomeni di internazionalizzazione produttiva, secondo i dati dell indagine ICE-Reprint disponibili al 24, si contano nell area MEDA quasi 1. imprese a partecipazione italiana. Nei paesi dell area le nostre multinazionali impiegano oltre 88 mila addetti, realizzando un fatturato superiore ai 1 miliardi di Euro. I paesi del mediterraneo non appartenenti all Ue contano per oltre il 6% delle partecipazioni italiane nel mondo quanto a numero di partecipate, mentre l incidenza degli addetti è superiore e pari all 8% del totale. Dal 1999 agli inizi del 24, la crescita delle partecipazioni nei Meda in termini di imprese è risultata pari al 7,3% (66 unità in più), gli addetti impiegati sono aumentati del 14%, mentre il fatturato delle partecipate è salito del 46%. Per gli investitori italiani i settori di maggiore interesse nei paesi MEDA sono riconducibili ai comparti tradizionali del tessile abbigliamento, che rappresenta circa un quarto delle imprese locali partecipate e assorbe oltre un quarto dei relativi occupati. A questo settore si aggiunge il commercio all ingrosso. Significativa appare inoltre la consistenza degli investimenti italiani nell industria calzaturiera, nella meccanica e nei materiali per l edilizia. Meta privilegiata degli investimenti italiani nell area è la Tunisia che occupa il nono posto nella graduatoria complessiva dei paesi destinatari di IDE. In questo paese sono ubicate quasi la metà delle multinazionali italiane operanti nell area, solo lievemente inferiore risulta essere la quota in termini di occupazione. La presenza italiana appare rilevante anche in Marocco, Turchia ed Egitto. 3. Conclusioni e strategie per il futuro In conclusione, a meno di cinque anni dal traguardo è ormai quasi certo che entrambi gli obiettivi, quelli fissati con la strategia di Lisbona per l Unione Europea e quelli previsti dall accordo di Barcellona, stabiliti forse in maniera troppo ambiziosa ed ottimistica, non siano più raggiungibili, ma appare chiara l importanza che entrambi i processi ricevano una nuova spinta propulsiva. Peraltro, un rilancio di ciascuno dei due processi avrebbe certamente conseguenze positive sull altro. Newsletter Scambi internazionali
4 Infatti, un area del Mediterraneo più pacifica, dinamica e più integrata potrebbe costituire senza dubbio un fattore positivo per l Europa intera e in particolare per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, come l Italia e, in primo luogo, le regioni del Mezzogiorno, che vi troverebbero un partner economico più dinamico, sicuro e affidabile. D altro canto anche un Europa più competitiva e innovativa non potrebbe che favorire i paesi della sponda Sud del Mediterraneo, che trarrebbero indubbi vantaggi dalle ricadute positive di un rinnovato flusso d investimenti produttivi, soprattutto se compiuti da imprese con un maggiore tasso di conoscenza e innovazione. È molto importante che l Unione Europea abbia intrapreso la strategia, chiamata di Politica Europea di Vicinato (European Neighborhood Policy) rivolta specificamente ai paesi vicini non coinvolti nel processo di allargamento, quindi oltre che ai paesi del partenariato euro-mediterraneo anche ai tre paesi del Caucaso (Georgia, Azerbaijan e Armenia) e ad altri paesi dell Europa dell Est (Ucraina, Moldavia, Bielorussia e Russia con uno status particolare). In termini di politica commerciale questa strategia non sostituisce la rete di accordi bilaterali esistenti, ma la integra con un sostegno alla realizzazione di riforme economiche. I prossimi anni avranno dunque una fondamentale importanza per dare un impulso rinnovato a questi due processi, tentando di superare alcuni degli ostacoli che ne hanno finora impedito la realizzazione. Alle istituzioni politiche dell Unione Europea nella delicatissima fase attuale viene richiesto di mostrare maggiore coraggio nel dialogo con i paesi dell area del Mediterraneo, affrontando anche le questioni politiche più spinose, quali quelle relative al rispetto dei diritti umani universali, alla prevenzione del terrorismo, ai problemi connessi con i flussi migratori e alla realizzazione delle riforme necessarie, sempre nel rispetto delle specificità culturali di ogni paese. Newsletter Scambi internazionali
5 Integrazione commerciale tra Unione Europea e paesi del Mediterraneo (pesi in % sul totale, in dollari correnti) ,1 Esportazioni 48,1 51,6 5,2 2 8,7 8,7 9,2 8,8 3, 3,3 3,5 3, Esportazioni dei MED verso la UE Esportazioni UE verso i MED Esportazioni UE verso i MED sul totale extra UE 35. Flussi di IDE in entrata (valori in milioni di dollari) Fonte: elaborazioni ICE su dati UNCTAD, WIR 25 Paesi del Mediterraneo Europa centro orientale Newsletter Scambi internazionali
6 Dinamica degli stock di IDE in entrata (variazioni percentuali dei valori in dollari correnti) Mondo Paesi del Mediterraneo PVS Europa centro orientale Fonte: elaborazioni ICE su dati UNCTAD, WIR 25 grafico 3 INTERSCAMBIO DELL'ITALIA CON PAESI DELL'ACCORDO DI BARCELLONA* (25, valori in milioni di euro) * i paesi sono ordinati in base alla graduatoria delle esportazioni italiane, Cipra e Malta sono entrati nella Ue Turchia Tunisia Israele Egitto Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT Libia Algeria Marocco Libano Siria Giordania Cisgiordania/Striscia di Gaza Esportazioni Importazioni Saldi Newsletter Scambi internazionali
7 gen-ott gen-ott Algeria 8,6 9, 9,9 9, 1,7 9,6 9,5 8,2 7,9 7,1 Cipro 8,2 9,4 9, 9,2 8,5 9,2 9,8 1,5 1,6 11,4 Egitto 7,1 6,7 6,6 7,1 5,1 6,3 7, 6,6 6,7 6, Giordania 6, 5, 4,2 3,6 3,3 3,5 3,8 3,8 3,6 3,4 Israele 6,9 6,7 5,3 4,7 5, 4,6 4,1 3,8 3,8 4, Libano 13,2 11,5 1,9 1,9 11,3 11,3 1,8 11,3 11,7 1,9 Libia 2,1 21,6 23,8 25,9 28,7 25,1 27,9 25,2 26,1 2,7 Malta 2,2 21,4 16,7 16,8 16,8 22,2 23,1 25,4 25, 31,6 Marocco 5,4 6,3 5,9 4,7 5, 5,8 7,1 6,6 6,3 5,4 Siria 7,3 6,5 5,6 8,8 8,4 8, 6,9 4,3 4,3 3,9 Tunisia 19, 19,6 19,8 19,1 19, 19,5 19,9 19, 19, 22,2 Turchia 9,2 9,2 7,9 8, 8,4 7,9 7,9 7,1 7,1 7, MONDO 4, 4,2 3,9 3,5 3,6 3,7 3,7 3,6 3,6 3,4 Fonte: elaborazioni ICE su dati FMI-DOTS Quote di mercato dell'italia (calcolate sulle importazioni dei paesi) Newsletter Scambi internazionali
Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliL internazionalizzazione del sistema economico milanese
L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità
DettagliGli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita
Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita A cura del Centro Studi Confindustria Toscana Qualche dato generale Gli investimenti diretti dall estero in Italia Secondo i dati dell Ufficio Italiano
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliIndagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia
Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati
DettagliUTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI.
29 marzo 2012 Anno 2011 USO DELL E-GOVERNMENT DA PARTE DI CONSUMATORI E IMPRESE L Istat, in collaborazione con il Dipartimento per l innovazione tecnologica (Dit), ha svolto nel 2011 un indagine sull utilizzo
DettagliREGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena
5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto
DettagliINDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa
INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE Sintesi per la stampa Roma, 11 settembre 2014 Sintesi per la Stampa L attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi
DettagliNOTA STUDIO CONFESERCENTI
Ufficio Stampa NOTA STUDIO CONFESERCENTI IMPRESE, STUDIO CONFESERCENTI: GLI IMMIGRATI RESISTONO MEGLIO ALLA CRISI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 LE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARI EXTRA UE CRESCONO DI
Dettaglisuperiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono
13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che
DettagliProspettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali
Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per
DettagliNote e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop
Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre
DettagliLa partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi
discussione di Scenari economici n. 20 La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi Alessandra Staderini Servizio Struttura economica, Banca d Italia Roma, 26 giugno 2014 Confindustria,
DettagliFatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007
Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007 luglio 2008 1 IL SETTORE DELLA ROBOTICA NEL 2007 1.1 L andamento del settore nel 2007 Il 2007 è stato un anno positivo per
DettagliLo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo. Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane
Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Antonio Ventresca a.ventresca@ice.it ICE - Agenzia per la promozione
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliIl mercato spagnolo del riciclaggio
Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO
ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia
DettagliINCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA
INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i
Dettagli2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro
2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliFIG. 2.14 FIG. 2.15 7LSRORJLDGLROLRGLROLYD HVSRUWDWRGDOO,WDOLD LPSRUWDWRGDOO,WDOLD 9ROXPH W 9DORUH
&$5$77(5,67,&+('(//,17(56&$0%,2,7$/,$12 E interessante osservare, a questo punto, verso quali paesi l Italia realizza la sua attività commerciale, per porre un confronto con quelli diretti concorrenti.
DettagliTHE NEEDS OF THE OFDI AND THE CORRESPONDING GOVERNMENTAL ROLE. LUO Hongbo Chinese Academy of Social Sciences Rome, 18 June, 2013
THE NEEDS OF THE OFDI AND THE CORRESPONDING GOVERNMENTAL ROLE LUO Hongbo Chinese Academy of Social Sciences Rome, 18 June, 2013 I.Una rinnovata teoria sugli investimenti diretti all estero(ofdi) II. L
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliIL COMMERCIO CON L ESTERO DI APPARECCHI ELETTRICI
ŀ IL COMMERCIO CON L ESTERO DI APPARECCHI ELETTRICI Il settore degli Apparecchi elettrici rappresenta una voce importante dell interscambio commerciale locale, soprattutto se si pensa che da tempo 1 genera
DettagliCONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA
CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato
DettagliIL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA
CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
Dettaglidelle Partecipate e dei fornitori
... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014
DettagliUMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014
UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto
DettagliAPPALTI e CONCESSIONI
DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliNote Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti
Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura
DettagliInvestimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009
1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliIndagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo
Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia
DettagliExecutive Summary Rapporto 2013/2014
Executive Summary Rapporto 2013/2014 In collaborazione con Anticipazione dei risultati Il settore del management consulting presenta Un mercato molto frammentato, dove sono presenti 18.450 imprese di cui
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliLa Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005
7 ottobre 2005 La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 L Istat presenta i principali risultati delle rilevazioni sulla Ricerca e Sviluppo intra-muros 1 (R&S) in Italia, riferiti alle imprese,
DettagliVendere per crescere. Il caso della vendita di diritti di edizione nell editoria per ragazzi
Vendere per crescere. Il caso della vendita di diritti di edizione nell editoria per ragazzi Giovanni Peresson (giovanni.peresson@aie.it) Elisa Molinari (elisa.molinari@ediser.it) La compravendita di diritti
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliINTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI
INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,
DettagliElaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015
Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti
DettagliCongiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)
La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest
DettagliProblematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario
Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Novembre 2006
DettagliUn analisi storica e comparativa dell apertura internazionale delle imprese venete
Il modello di internazionalizzazione del Veneto Gli argomenti trattati Il commercio estero le esportazioni e le importazioni Gli investimenti diretti esteri le partecipazioni delle imprese venete all estero
DettagliIl mercato tedesco del vino
Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.
DettagliQuadro dei consumi energetici
Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una
Dettagli1. Orientamento alle esportazioni. 2. Esperienza turistica. 3. Impegno verso l ambiente. 4. Comunicazioni di livello mondiale. 5.
1. Orientamento alle esportazioni Oggi il Cile detiene il primato mondiale per quanto riguarda la rete di trattati di libero scambio commerciale: oltre venti accordi sottoscritti con sessanta paesi, e
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliIL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015)
IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA (aggiornamento maggio 2015) Il Sistema Legno-Mobile Sedia costituisce uno degli assi portanti del manifatturiero in Provincia di Udine
DettagliExport agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020
Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020 Sono passati due anni da quando il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il 9 aprile 2014, in occasione del Vinitaly, ha indicato, per il 2020, l
DettagliPRODOTTI ALIMENTARI. Return on Investment (ROI) (%) 5,6 3,7 Return on Sales (ROS) (%) 4,6 3,2 Return on Equity (ROE) (%) 6,0 1,4
L INDUSTRIA ALIMENTARE E IL COMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI ALIMENTARI 1. L Industria alimentare (Indagine sui bilanci delle imprese) Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un aumentato interesse
Dettagli13. Consumi di energia elettrica
13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e ovviamente Roma
DettagliUfficio studi IL LAVORO NEL TURISMO
Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,
DettagliRientro dei dividendi a titolo degli investimenti diretti marocchini in africa
Gli Investimenti Diretti del Regno del Marocco in Africa Il flusso degli investimenti diretti marocchini in africa Il portafoglio commerciale degli investimenti diretti marocchini in africa Rientro dei
DettagliMigrazioni e statistiche demografiche dei migranti
Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti Questo articolo presenta le statistiche dell'unione europea (UE) in materia di migrazioni internazionali, la popolazione di cittadini autoctoni e stranieri
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliInternazionalizzazione delle imprese
Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 3 Marzo 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;
DettagliRegione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014
1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliTITOLO GLOBAL ADVERTISING EXPENDITURE FORECAST JUNE
10 Fonte Elaborazioni ANES Monitor su dati ZENITH OPTIMEDIA 2 10 Previsione della spesa pubblicitaria globale e PIL 2014-2017 (%) ZenithOptimedia (una delle più grandi centrali media del mondo) prevede
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliTerzo settore. risorsa economica e sociale del VCO
risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce
DettagliVariazione % tendenziale 2,9 1,1. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29
La produzione industriale in Italia cresce del 2,9% ad ottobre 2015. L industria automotive è tra i comparti che registrano la maggiore crescita da inizio anno: +28,5%. Secondo i dati diffusi da ISTAT,
DettagliCONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015
CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434
DettagliCoordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica
Centro Studi Il Report IL RECENTE STUDIO DELLA SVIMEZ CONFERMA NOTEVOLI DIFFERENZE TERRITORIALI ED EVIDENZIA SVANTAGGI COMPETITIVI ANCE SALERNO: CREDITO, CONFIDI A DUE VELOCITA Nel 2013 su oltre 22 miliardi
DettagliLIBANO PARCO VETTURE NEL
LIBANO PARCO VETTURE NEL 29 Febbraio 211 Dati aggiornati il 1 febbraio 211: - le nuove auto vendute nel 21 (pag. 5) - l interscambio Libano/Mondo 21 (pag. 5-6) Nel 29, il numero delle auto private circolante
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliL Italia delle fonti rinnovabili
L Italia delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili in Italia Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, pubblica periodicamente dati e statistiche sulle fonti rinnovabili utilizzate in Italia. L uscita
DettagliIndagine sui fabbisogni formativi in materia di Internazionalizzazione
Indagine sui fabbisogni formativi in materia di Internazionalizzazione Roma, 13 ottobre 2015 Focus internazionalizzazione Nei primi mesi del 2015 si rafforzano i primi segnali positivi per l economia italiana,
DettagliIL MEDITERRANEO E L ITALIA: 1976-2015
IL MEDITERRANEO E L ITALIA: 1976-2015 Giuseppe Garofalo Prof. ordinario di Economia politica Dipartimento di Economia e impresa Università della Tuscia Giuseppe Garofalo Lo spunto Un articolo del 1976
DettagliCOMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015
COMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015 Presidenza Comm. Graziano Di Battista Positive anche le previsioni degli imprenditori per il futuro. Unico elemento negativo l occupazione che da gennaio alla
DettagliConiugare la qualità con il mercato: i nuovi sistemi di certificazione sotto accreditamento
Coniugare la qualità con il mercato: i nuovi sistemi di certificazione sotto accreditamento Cremona 22 Ottobre 2014 Francesco Santini Responsabile Area Agroalimentare Dipartimento Certificazione & Ispezione
DettagliIl mercato del credito
Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
Dettagli2. GLI INTERNATIONAL STUDENT A MILANO: QUANTI SONO
CAPITOLO 2 indagine QuAntitAtivA Maria Teresa Morana 1. INTRODUZIONE Gli studenti stranieri che decidono di studiare nel Comune di per un breve o lungo periodo possono scegliere tra i corsi di istruzione
DettagliLA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese
FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliDossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes
Migranti nel mondo, in Sardegna,nel Medio Campidano ASSESSORATO AL LAVORO - IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE Osservatorio provinciale sui flussi migratori Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2007
DettagliIl mercato internazionale dei prodotti biologici
Marzo 2014 Il mercato internazionale dei prodotti biologici In sintesi Il presente Report sintetizza i principali dati internazionali diffusi di recente in occasione della Fiera Biofach di Norimberga.
DettagliOSSERVATORIO STATISTICO
OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013
DettagliLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA
COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA Edizione 1/ST/st/26.10.2006
DettagliLe risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere
Il bilancio delle risorse in Piemonte: recuperare il federalismo fiscale per tornare a crescere Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie,
DettagliEconomia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori
Economia Internazionale Movimento internazionale dei fattori Adalgiso Amendola adamendola@unisa.it Organizzazione del capitolo Introduzione La mobilità internazionale del lavoro I prestiti internazionali
Dettagli