Dalle indicazioni nazionali alla costruzione del curricolo
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- Adelmo Meloni
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1 Ufficio XVI - Ambito territoriale per la provincia di Reggio Emilia Ufficio Educazione Fisica e Sportiva Dalle indicazioni nazionali alla costruzione del curricolo Prof.
2 DALLE INDICAZIONI AL CURRICOLO [...] Il curricolo di istituto è espressione della libertà d insegnamento e dell autonomia scolastica [...]. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all interno del Piano dell offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. (p. 17 A.P.I.)
3 TRA AUTONOMIA E PROFESSIONALITÀ DOCENTE AZIONI E ATTORI DEL CAMBIAMENTO Indicazioni nazionali per il curricolo CURRICOLO (DI SCUOLA / ISTITUTO) ISTITUTO COMPRENSIVO PROGETTAZIONE (DI CLASSE / I) TEAM DOCENTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO
4 LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO Cfr. Cerini G. (a cura di ), Passa... Parole. Chiavi di lettura delle Indicazioni Questo processo richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del dirigente scolastico per la direzione, il coordinamento e la promozione delle professionalità interne e, nello stesso tempo, per favorire la collaborazione delle famiglie, [...] L elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e rappresentano per la comunità scolastica un occasione di partecipazione e di apprendimento continuo. I traguardi sono prescrittivi e rappresentano «le mete» da raggiungere. Curricolo di scuola : Obiettivi specifici, contenuti, metodi (Discrezionalità dei docenti)
5 DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO DI SCUOLA / ISTITUTO Regolamento dell autonomia scolastica DPR 275/1999 L istituzione scolastica dovrà: Aumentare le occasioni di ascolto, ricerca, confronto culturale. Promuovere formazione in servizio e l innovazione didattica. Offrire punti di riferimento culturali, fiducia professionale agli operatori della scuola. CORRETTEZZA ISTITUZIONALE, VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITÀ, TRASPARENZA COMUNICATIVA E AMMINISTRATIVA.
6 * All. alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell Unione Europea del CONOSCENZE, ABILITÀ, COMPETENZE CONOSCENZE: sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro - sono descritte come teoriche e/o pratiche. ABILITÀ: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare knowhow per portare a termine compiti e risolvere problemi - sono descritte come cognitive e pratiche. COMPETENZE: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche - sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto * «Parlare di competenze è parlare di intelligenza nel senso più ampio, del sapere come piuttosto che del sapere cosa. La competenza presume in effetti l azione, la modificazione dell ambiente come adattamento a esso». Jerome Bruner (*) Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF)
7 Competenza motoria: un termine condiviso? Una competenza motoria è l utilizzo concreto delle conoscenze, è l applicazione pratica di una o più conoscenze non solo teoriche o astratte e rinvia ad uno stretta relazione tra sapere, saper fare, saper essere Dario Colella - Bologna Una competenza motoria è costituita dall integrazione di abilità motorie, conoscenze e comportamenti socioaffettivi della persona che sottendono ogni processo di apprendimento significativo.
8 PROGETTAZIONE PROGRAMMAZIONE: modalità lineare di pensare un percorso didattico PROGETTAZIONE: modalità reticolare di pensare un percorso didattico Tratto da: Carraro A., Bertollo M., Le scienze motori e sportive nella scuola primaria, Cleup, Padova, 2005 La progettazione permette di tenere insieme teoria, metodo e pratica con continui aggiustamenti in itinere, perché permette di recuperare l errore e perché assegna all adulto un ruolo di regia educativa. Negli ultimi anni si è passati da: un focus centrato sul docente (Unità Didattiche), un focus basato sull allievo (Unità di Apprendimento)
9 LE FASI DELLA PROGETTAZIONE ANALISI DEI BISOGNI VALUTAZIONE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGIE E TECNICHE DIDATTICHE STRUTTURE CONOSCENZA E SCELTA DEI CONTENUTI
10 I CAMBIAMENTI PREVISTI Criticità Indicazioni Nazionali 2012 Legge n (Moratti) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO la declinazione è al termine della classe 3^ second 1 gr. Classi SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 (#) Discipline «fondamentali»: la declinazione è al termine della classe 3^ e 5^ Educazione fisica (Musica, Arte e immagine, Tecnologia) solo al termine della classe 5^ Sezioni Classi 4 (#) a. 4 a. 3 a. SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL INFANZIA
11 IL «NUOVO» CHE AVANZA NON SEMPRE TUTTI I DOCENTI SVOLGONO CON REGOLARITÀ DURANTE L A. S. L EDUCAZIONE MOTORIA. NON SEMPRE LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEDICANO IL GIUSTO RICONOSCIMENTO ALLA MATERIA CENERENTOLA IN ALCUNE REALTÀ SIA DI SCUOLA PRIMARIA, SIA DI SCUOLA DELL INFANZIA, I PROGETTI CON ESPERTI ESTERNI SONO (PURTROPPO) L UNICA ESPERIENZA MOTORIA DEGLI ALUNNI SBAGLIA CHI CONSIDERI GLI EDUCATORI M. S. CHE SVOLGONO PROGETTI NELLE SCUOLE, SEMPLICI FIGURE DI PASSAGGIO CHE NON HANNO RESPONSABILITÀ ANCHE SE OPERANO NELLA SCUOLA PER UN PERIODO CIRCOSCRITTO O LIMITATO
12 IL NUOVO CHE AVANZA: GLI EDUCATORI MOTORI E SPORTIVI L Educazione motoria e sportiva proposta da personale qualificato (Laurea Scienze Motorie, Diploma ISEF) e con formazione specifica documentata. Anno 2001: Seclì lancia la proposta di una sinergia che mobilitasse le migliori risorse del mondo della scuola e del mondo dello sport. Nasce (dal 2005) il Coordinamento provinciale per l educazione motoria e sportiva nella scuola primaria,composto da: - Consulta Provinciale per le Attività Sportive, - Ufficio Scolastico Provinciale Reggio Emilia, - C.O.N.I. e C.I.P. Comitato Provinciale, Scuola Regionale dello Sport E. R., - Enti di Promozione Sportiva (C.S.I., U.I.S.P.), - Università Modena e Reggio Emilia - Facoltà di Scienze della Formazione. Corsi di formazione per Educatori Motori e Sportivi nella scuola primaria con un percorso formativo di base, aggiornamenti annuali e la creazione di un Elenco Provinciale (pubblicato sul sito della Provincia). Coordinatore dei corsi prof.
13 Innovazione In progetto nazionale «ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA Ormai alla 4^ edizione. Prevede la presenza di laureati in Scienze Motorie nelle classi, per due ore settimanali e per l intera durata del secondo quadrimestre. A Reggio Emilia 10 istituzioni scolastiche coinvolte con 100 classi e 10 Esperti, Supervisore
14 PROGETTAZIONE CONDIVISA La progettazione scaturisce dalla condivisione e dagli accordi tra docenti di classe ed Esperti (operatori esterni) partendo dalla proposta del progetto. PROPOSTA PROGETTO ESTERNO PROGETTAZIONE CURRICOLO SCUOLA ESIGENZE DELLA SCUOLA STRUTTURA FLESSIBILE, ADATTABILE ALLA SITUAZIONE CONTINGENTE ED ALLE VERIFICHE IN ITINERE Il progetto così integrato può dare origine ad un percorso in equilibrio tra le richieste del PROGETTO e le esigenze della scuola.
15 RUOLI E RESPONSABILITÀ Le attività previste dal progetto dovranno essere svolte in situazione di contemporaneità (co-docenza) ed in collaborazione tra docenti di classe ed Esperto. Ciò consentirà un potenziamento della qualità dell offerta formativa rivolta agli alunni e una ricaduta sulla formazione in situazione dei docenti. LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ ESCLUSIVAMENTE DA PARTE DI ESPERTI NON SOLO NON CREA ALCUNA RICADUTA SUL BAGAGLIO FORMATIVO DEI DOCENTI MA RISCHIA DI DERESPONSABILIZZARLI PROGRESSIVAMENTE POICHÈ L EDUCAZIONE FISICA VIENE COSÌ «DELEGATA» AD ALTRI.
16 VERIFICHE, OSSERVAZIONE, VALUTAZIONE PROVE D INGRESSO VERIFICHE TEST La misurazione non è «valutazione» Educatore motorio e sportivo (Esperto) OSSERVAZIONI SISTEMATICHE VERIFICHE IN ITINERE (ADEGUAMENTI DELLA PROGETTAZIONE) E FINALI EMS può dare una consulenza e dei consigli sulla valutazione ma NON VALUTA. DOCENTE DI CLASSE VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
17 VALUTAZIONE * Cfr. Cerini G. (a cura di ), Passa... Parole. Chiavi di lettura delle Indicazioni Nelle I.N emerge una chiara cultura della valutazione: Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. «La valutazione accompagna, descrive, regola i processi, piuttosto che giudicare, classificare, sanzionare gli allievi» * La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Prove d ingresso, valutazione intermedia, valutazione finale Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate. Si invita a non strumentalizzare le prove del Sistema nazionale di valutazione, le quali dovranno produrre una cultura della valutazione e non l obiettivo di superare i test (teaching to test). (p.19 API)
18 Certificazione delle competenze La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. [...] Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. [...] Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. (p.19 API)
19 Testi consigliati Seclì P. et al., Chiamatela Educazione fisica, Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 Numero monografico sulle Indicazioni 2012, pp Bimestrale Maggioli Editore, Rimini. Seclì P. et al., Educazione fisica
20 Testi consigliati Anno 2007 Anno 2010 Queste due pubblicazioni sono anche inserite nella Mediateca Educazione Fisica sul sito internet
21 «Sogno un mondo abitato da persone [ ] che siano capaci di pensiero critico e creativo, nonché di partecipazione attiva ai dibattiti su scoperte e scelte nuove, disposte ad affrontare i rischi per ciò in cui credono». Howard Gardner
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