BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA

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1 Spedizione in a.p. - Art. 2 comma 20c legge 662/96 - Filiale di Catanzaro REPUBBLICA Supplemento straordinario n. 2 al n. 12 dell 1 luglio 2002 PartiIeII-Anno XXXIII ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA Catanzaro, lunedì 8 luglio 2002 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE CATANZARO, VIALE DE FILIPPIS, 98 (0961) Il 1 o e il 16 di ogni mese: Le edizioni ordinarie del Bollettino Ufficiale della Regione Calabria sono suddivise in tre parti che vengono così pubblicate: PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE Leggi Regolamenti Statuti SEZIONE I SEZIONE II Decreti, ordinanze ed atti del Presidente della Giunta regionale Deliberazioni del Consiglio regionale Deliberazioni della Giunta regionale Deliberazioni o comunicati emanati dal Presidente o dall Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Comunicati di altre autorità o uffici regionali PARTE SECONDA ATTI DELLO STATO E DEGLI ORGANI GIURISDIZIONALI SEZIONE I Provvedimenti legislativi statali e degli organi giurisdizionali che interessano la Regione SEZIONE II Atti di organi statali che interessano la Regione Circolari la cui divulgazione è ritenuta opportuna e gli avvisi prescritti dalle leggi e dai regolamenti della Regione Ordinariamente il venerdì di ogni settimana PARTE TERZA ATTI DI TERZI Annunzi legali Avvisi di concorso

2 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio 2002 SOMMARIO PARTE PRIMA SEZIONE II ATTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 maggio 2002, n. 414 Approvazione modalità e criteri per la presentazione dei progetti in materia d interventi a favore dei soggetti in situazione di handicap grave privi dell assistenza dei familiari, ai sensi del D.M. del 13 dicembre 2001, n Pag DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 giugno 2002, n. 474 Affidamento Etero-Familiare di minori privi di ambiente familiare idoneo. Determinazione della misura del contributo retta Criteri e modalità di erogazione... Pag DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 giugno 2002, n. 519 Rettifica ed integrazione al DGR n. 414 del 21/5/ Pag ERRATA CORRIGE Comunicato relativo al Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento n. 11 «Sanità» Regione Calabria concernente: «Bando di concorso pubblico per l ammissione di n allievi ai corsi per la formazione della figura dell Operatore socio-sanitario (OSS), nell ambito del programma triennale di formazione di cui alla D.G.R. n. 291 del 15/4/2002». (Avviso pubblicato nel Supplemento Straordinario n. 2 del 21 giugno 2002 al Bollettino Ufficiale della Regione Calabria Parte IeII n.11del15giugno 2002)

3 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio PARTE PRIMA SEZIONE II ATTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 maggio 2002, n. 414 Approvazione modalità e criteri per la presentazione dei progetti in materia d interventi a favore dei soggetti in situazione di handicap grave privi dell assistenza dei familiari, ai sensi del D.M. del 13 dicembre 2001, n PREMESSO che: LA GIUNTA REGIONALE la «Legge Quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate» n. 104/92 e successive modificazioni ed integrazioni, prevedono la programmazione e realizzazione d interventi volti all eliminazione delle condizioni invalidanti che «impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la massima partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività»; l art. 39 della stessa Legge, stabilisce le competenze delle Regioni in materia di interventi sociali, educativo-formativi e riabilitativi in materia di handicap; a supporto di tale norma interviene l art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 che integra il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per l anno 2001 per la programmazione e relativo finanziamento degli «interventi svolti da associazioni di volontariato e altri organismi senza scopo di lucro con comprovata esperienza nel settore dell assistenza ai soggetti con handicap grave di cui all art. 3, comma 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104». VISTO: il Decreto Ministeriale del 13 dicembre 2001 n. 470 «Regolamento concernente criteri e modalità per la concessione e l erogazione dei finanziamenti di cui all art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia di interventi in favore di soggetti con handicap grave privi dell assistenza dei familiari» che all art. 2 rimanda a successivo provvedimento il riparto delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione degli interventi; il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 16 aprile 2002 con il quale ai sensi e per gli effetti dell art. 81 della Legge n. 388/00 è assegnata alla Regione Calabria la somma di C ,83 pari a L vincolata al finanziamento delle attività previste dal citato D.M. n. 470/01. RAVVISATA la necessità di: intervenire sul territorio regionale attraverso la programmazione di interventi in favore di persone in grave situazione di handicap che siano privi dell assistenza dei familiari che ad essi provvedevano; potenziare l ambito territoriale calabrese mediante la realizzazione di nuovi strumenti strutture e professionalità in grado di rispondere con efficacia ed efficienza ai bisogni dei suoi abitanti limitando il ricorso a strutture extraregionali; promuovere la creazione e l attivazione di nuove strutture di accoglienza in tempi brevi e comunque non oltre due anni dall erogazione del contributo (art. 7, comma 2 D.M. n. 470/ 2001). ACCERTATA la disponibilità finanziaria il cui importo è determinato in C ,83 pari a L , per come disposto dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali acquisito agli atti il 6 maggio 2002 al n. di prot VISTA la Legge Quadro n. 104/92. VISTA la Legge n. 162/98. VISTA la Legge n. 241/90. VISTA la L.R. n. 7 del 13 maggio VISTO il D.P.G.R. n. 354 del 24 giugno SU PROPOSTA del Presidente della Giunta Regionale, formulata alla stregua dell istruttoria compiuta dal Dirigente della struttura preposta, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità dell atto resa dal Dirigente Generale. 1. di approvare: DELIBERA le «Modalità e criteri per la presentazione di progetti in materia di interventi a favore dei soggetti in situazione di handicap grave privi dell assistenza dei familiari ai sensi del DM. 470/01» allegato «A», che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; il formulario «Richiesta di finanziamento ai sensi dell art. 81 Legge 23 dicembre 2000 n. 388, «Allegato B», la cui compilazione è a cura dei soggetti di cui all art. 1, comma 5, Legge n. 328/00 interessati al finanziamento per l espletamento delle attività previste; 2. Di autorizzare il Dirigente Generale del Dipartimento n. 15 o suo Delegato per gli atti conseguenti e successivi. 3. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. Il Segretario F.to: Fusco Il Presidente F.to: Chiaravalloti

4 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio 2002 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 giugno 2002, n. 474 Affidamento Etero-Familiare di minori privi di ambiente familiare idoneo. Determinazione della misura del contributo retta Criteri e modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE VISTO l articolo 23 della Legge 4 settembre 2001, n. 19, recante «Norme sul procedimento amministrativo, la pubblicità degli atti ed il diritto di accesso. Disciplina della pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione Calabria «che subordina la concessione di contributi a persona alla predeterminazione di criteri e modalità cui l amministrazione stessa deve attenersi. VISTA la L. 184/83 recante «Disciplina dell Adozione e dell Affidamento di minori» modificata dalla Legge 149/2001. VISTA la L.R. 5/87 che individua tra gli interventi di carattere assistenziali l affidamento etero-familiare di minori privi di ambiente familiare idoneo, con il duplice obiettivo della deistituzionalizzazione e della non istituzionalizzazione dei minori in difficoltà. VISTO l art. 80 della L. 184/83, l art. 5 comma 4 della L. 149/2001 l art. 13, ultimo comma della L.R. 5/87 che garantiscono, tra l altro, ai soggetti affidatari i necessari interventi di sostegno economico. CONSIDERATO che il settore proponente ha riferito che nella Regione Calabria il numero degli affidi è di circa 300, disposti sia direttamente dai Comuni sia dalla Magistratura Minorile. CHE un numero considerevole di questi affidi è a parenti entro il 4 grado. CHE le famiglie affidatarie, ancorchè in una visione solidaristica, assumono la connotazione di soggetti erogatori di servizi e concorrono alla costruzione dei servizi sociali a rete. CHE per potenziare la rete di opportunità di sostegno alla famiglia di origine del minore è previsto l affido diurno che si esplica col prendersi carico del minore affidato durante il giorno e si attua nei sottoelencati casi: a) minori che necessitano di essere seguiti in attività educativo-scolastiche e di sviluppo dell inserimento sociale che la famiglia di origine non è in grado di offrire; b) minori in fase pre-adolescenziale e/o adolescenziale che rifiutano l affidamento residenziale, ma che si trovano in situazione a rischio di emarginazione. Tale affidamento si attua sulla base di uno specifico progetto che coinvolga i servizi socio-assistenziali, l affidatario e la famiglia di origine del minore, nel quale devono essere specificati i criteri e gli indicatori di valutazione degli obiettivi a breve e a lungo termine; devono, inoltre, essere previste verifiche semestrali e copia del progetto deve essere inviato al settore 37 Ufficio Affidamento Familiare ed Etero-Familiare di questo Dipartimento. CHE, ciò posto, la Regione Calabria, nell ambito delle proprie competenze e nei limiti della disponibilità di bilancio, interviene con specifiche misure di carattere economico a favore delle famiglie affidatarie che ospitano minori privi di ambiente familiare idoneo. CHE a tal fine, per l anno 2002, si determina la misura del contributo retta giornaliera in C 11,00 per l affido etero-familiare residenziale, in C 8,00 per quello diurno comprensivo della mensa ed in C 5,00 per l affido diurno per un numero non inferiore alle quattro ore giornaliere, con facoltà di variazione del 20% in più per bambini con particolari situazioni sanitarie, certificate dalla U.O. di Medicina Legale della ASL competente per territorio. CHE per i minori con handicap accertato ai sensi dell art. 4 della Legge 5/2/1992 n. 104 la misura del contributo economico viene aumentata del 50%. CHE, qualora la famiglia affidataria sia parente entro il 4 grado, quindi tenuta agli elementi, l intervento viene connaturato come sostegno alla famiglia naturale e viene corrisposto, con facoltà di variazione del 30% in meno della misura individuata per le famiglie non parentali, tenuto conto di quanto disposto dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni e del D.P.C.M. n. 242 del 4 aprile CHE la richiesta del contributo deve pervenire a cura del Comune di residenza della famiglia naturale del minore, espletati gli adempimenti tecnico-amministrativi, entro il mese successivo alla disposizione dell affido stesso l importo relativo viene corrisposto semestralmente per l anno finanziario di riferimento, fermo restando che l erogazione alla famiglia affidataria da parte del Comune può essere effettuata secondo tempi e modalità dallo stesso adottati. CHE l erogazione del contributo da parte della Regione è subordinata alla ricezione della relazione semestrale redatta dal servizio sociale locale, cui è attribuita la responsabilità del programma di assistenza, sulla presumibile durata, sulla evoluzione delle condizioni di difficoltà del nucleo familiare di provenienza e sull andamento dello stesso, così come espressamente sancito dall art. 4, comma 3, della L. 149/2001. CHE la formalizzazione dell affidamento familiare mediante atto amministrativo deve contenere un preciso riferimento ai requisiti previsti dalla normativa in vigore, con indicazione in particolare del provvedimento dell Autorità Giudiziaria, laddove richiesto, il periodo di presumbile durata e la necessità del contributo retta da gravare sul fondo reg.le nei limiti della disponibilità di bilancio. SU PROPOSTA del Presidente della Giunta Regionale, formulata alla stregua dell istruttoria compiuta dal Dirigente della struttura preposta, nonché dall espressa dichiarazione di regolarità dell atto resa dal Dirigente Generale. DELIBERA Per le motivazioni espresse in narrativa, che qui s intendono integralmente ripetute e confermate per costituirne parte integrale e sostanziale del presente atto. DI APPROVARE i criteri e le modalità a cui i Comuni della Calabria, devono uniformarsi per i servizi di affidamento Familiare. DI determinare, con decorrenza 1 gennaio 2002, la misura del contributo retta giornaliera come di seguito indicata:

5 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio Affido Etero-Familiare residenziale C 11,00 Affido diurno comprensivo della mensa C 8,00 Affido diurno per un numero di ore non inferiore alle quattro ore giornaliere C 5,00 Con facoltà di variazione del 20% in più per bambini con particolari situazioni sanitarie, certificate dalla U.O. di Medicina Legale della ASL competente per territorio e del 50% in più per minori con handicap accertato ai sensi dell art. 4 della Legge 5/2/1992 n Affido a parenti entro il 4 grado con facoltà di variazione del 30% in meno della misura individuata per le famiglie non parentali, tenuto conto di quanto disposto dal Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni e D.P.C.M. n. 242 del 4 aprile DI dare mandato al Dipartimento 15 Servizi Sociali per le opportune e successive determinazioni in esecuzione del presente provvedimento. Il Segretario F.to: Fusco Il Presidente F.to: Chiaravalloti DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 giugno 2002, n. 519 Rettifica ed integrazione al DGR n. 414 del 21/5/2002. LA GIUNTA REGIONALE VISTA la circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 13/12/2001 n VISTA la D.G.R. n. 414 del 21/5/2002 con la quale la Giunta regionale ha approvato i criteri per la presentazione dei progetti in materia d interventi a favore dei soggetti in situazione di handicap grave in applicazione della circolare sopra citata. RILEVATO che in sede di successiva predisposizione di atti successivi e conseguenti sono stati riscontrati meri errori materiali nell allegato «modalità e criteri per la presentazione di progetti in materia di interventi a favore di soggetti in situazione di handicap grave privi dell assistenza dei familiari». RITENUTO di dover apportare le dovute integrazioni precisamente al paragrafo 1 di pagina 1 e 2 ed al paragrafo 4 punto A.3 di pagina 4 per come riportato nell allegato «A» del documento approvato con D.G.R. 414 del 21/5/2002 che fa parte integrante e sostanziale del presente atto. SU proposta del Presidente della Giunta Regionale, formulata alla stregua dell istruttoria compiuta dal Dirigente della Struttura preposta, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità dell atto resa dal Dirigente Generale. A voti unanimi. DELIBERA Sulla base delle premesse che formano parte integrante del presente provvedimento che qui si intendono riconfermate: Di prendere atto dei meri errori materiali riscontrati. Di approvare le modifiche di cui al paragrafo 1 di pagina1e2 ed al paragrafo 4 punto A.3 di pagina 4 per come riportato nell allegato «A» alla presente deliberazione che fa parte integrante e sostanziale del presente atto. Di delegare il Dipartimento n. 15 per i successivi adempimenti successivi e conseguenti. Di dare mandato al Dirigente del Dipartimento n. 15 o suo delegato a procedere alla pubblicazione dello stesso a seguito delle integrazioni effettuate. Il Segretario Fto: Fusco Il Presidente F.to: Chiaravalloti Allegato «A» MODALITÀ E CRITERI PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI IN MATERIA DI INTERVENTI A FAVORE DEI SOGGETTI IN SITUAZIONE DI HANDICAP GRAVE PRIVI DELL ASSISTENZA DEI FAMILIARI AI SENSI DEL D.M. 13 DICEMBRE 2001 N. 470 La Regione Calabria, visto il D.M. 13 dicembre 2001, n. 470 recante il «Regolamento concernente criteri e modalità per la concessione e l erogazione dei finanziamenti di cui all art. 81 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, in materia di interventi in favore di soggetti con handicap grave «privi dell assistenza dei familiari che ad essi provvedano» e in ottemperanza a quanto da esso disposto agli artt. 3, comma 2, art. 5 comma 1, art. 7 comma 1, art. 8, in materia di assegnazione ed erogazione dei finanziamenti, si definiscono le seguenti linee-guida per la corretta ed omogenea valutazione dei progetti e la conseguente assegnazione delle risorse; promuove la realizzazione da parte dei soggetti indicati dall art. 1, comma 5 della Legge 328/2000, di nuove strutture destinate al mantenimento, cura, assistenza e riabilitazione di soggetti con handicap grave successiva alla perdita dei familiari che ad essi provvedevano. Le finalità previste dalle presenti disposizioni sono quelle di offrire ai disabili privi di adeguato supporto familiare un servizio utile al proprio sostegno e di vivere così la propria esperienza in maniera più integrata nel territorio nel quale lo stesso vive: una preferenza per ciò che è locale, legato direttamente al territorio più immediato di vita della persona sola e in difficoltà, rispetto a ciò che è lontano e fuori dal contesto ambientale abituale. 1. Soggetti abilitati a presentare la domanda Possono presentare la domanda per la concessione di contributi i rappresentanti legali degli organismi di cui all art. 1, comma 5 della Legge 328/2000: Organismi non lucrativi di utilità sociale (ONLUS); Organismi della cooperazione; Organizzazioni di volontariato; Associazioni ed Enti di promozione sociale;

6 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio 2002 Fondazioni; Enti di Patronato; Altri soggetti privati. I soggetti suddetti dovranno dimostrare, ai sensi del comma 2 dell art. 3 del D.M. n. 470/2001, la propria esperienza almeno biennale nell assistenza diretta ai soggetti in situazione di handicap grave per come definito dall art. 3, comma 3, Legge n. 104 del 5 febbraio 92. Tale esperienza dovrà essere avvalorata mediante la produzione di idonea documentazione, che indichi: il numero dei soggetti ospitati in regime residenziale e/o semiresidenziale; il numero dei soggetti assistiti in regione di Assistenza Domiciliare; la gestione di progetti di tipo «servizi alla persona» destinati a soggetti con handicap grave, specificandone durata e numero di partecipanti; il numero di dipendenti occupati; una dettagliata descrizione dell organizzazione e metodologia che s intende rendere operativa. Nella valutazione dell esperienza maturata verrà assegnata priorità specifica ai soggetti che dimostrino, mediante la presentazione di apposita documentazione, di aver attivato modelli di gestione della struttura integrati e collegati con i servizi sociali di base, con le strutture sanitarie e formative e con altre iniziative, servizi e strutture diffuse sul territorio. 2. Fruitori finali dei servizi Beneficiari degli interventi sono soggetti con handicap grave rimasti privi dei familiari che ad essi provvedevano e la cui situazione di gravità èstata accertata dalla Commissione medica dell ASL territorialmente competente per come disposto dall art. 4 della legge n. 104/92, che ne attesta lo stato di difficoltà connesso allo svolgimento dei fondamentali atti della vita quotidiana. 3. Criteri per l individuazione dei progetti da ammettere al finanziamento L assegnazione delle risorse verrà operata, ai sensi dell art. 5, comma 2 del D.M. n. 470/2001, sulla base della qualità del progetto in ordine ai seguenti criteri di selezione: 1. requisiti oggetti della struttura; 2. modalità di gestione della struttura; 3. integrazione nel contesto sociale e nella rete di strutture, servizi sanitari e formativi già esistenti sul territorio per l assistenza ai soggetti in situazione di handicap grave. 4. Caratteristiche generali dei progetti Sono finanziabili i progetti indicati dall art. 4, comma 1, D.M. n. 470/01 che devono riguardare essenzialmente: Punto A) acquisto, ristrutturazione o locazione di immobili necessari per il funzionamento e l espletamento delle attività di accoglienza, sostegno, tutela delle persone in situazione di handicap grave privi dei familiari; Punto B) acquisto e messa in opera di impianti ed attrezzature arredamento compreso, che deve essere di primo acquisto e conformi alle normative statali e regionali in materia di sicurezza per l assistenza ai portatori di handicap; Punto C) avvio e prosecuzione per un anno dall apertura del servizio delle attività assistenziali da realizzare all interno della struttura. PUNTO A A.1. Requisiti strutturali e di funzionamento Sono finanziabili i progetti che pianificano l apertura o la riorganizzazione e/o adeguamento/ammodernamento di strutture di accoglienza destinate ai soggetti di cui al punto 2, che: 1. abbiano dimensioni ridotte per favorire la creazione di un contesto di tipo familiare classificata come struttura residenziale, avente la tipologia edilizia della casa di abitazione; 2. garantiscano le condizioni di piena accessibilità e fruibilità degli spazi, rispettando le normative statali e regionali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, che rispettino i requisiti minimi stabiliti dalla normativa e dai regolamenti statali e regionali per le strutture residenziali destinate all assitenza delle persone in situazione di handicap grave; 3. il requisito della fruibilità degli spazi interni ed esterni alla struttura, va inteso in senso ampio e deve garantire agli utenti autonomi o relativamente autonomi la completa fruizione degli spazi ed alle persone non autosufficienti gli spazi necessari per la mobilità supportata da ausili; 4. rispettino i requisiti minimi di igiene edilizia stabiliti dalla legislazione vigente in materia di igiene edilizia ed in particolare, quelli dettati dai regolamenti edilizi comunali; 5. prevedano e programmino attività assistenziali qualificate di assistenza socio-terapeutica, acquisizione e/o mantenimento di capacità comportamentali cognitive e relazionali. 6. garantiscano il collegamento di rete con i servizi sociosanitari di base e con altre strutture eventualmente presenti del territorio. I soggetti, devono disporre pena l esclusione alla data di presentazione della domanda, di un edificio da ristrutturare di priorità o con promessa di vendita o locazione, su cui proporre la realizzazione dell intervento in conformità alla strumentazione urbanistica generale, attestata dalla certificazione comunale o da autocertificazione resa da un tecnico abilitato. A.2. Cantierabilità del progetto Al fine di favorire l attivazione rapida delle strutture sarà valutato l effettivo grado di cantierabilità del progetto, in ordine: al grado di definizione dettaglio del progetto in merito a requisiti e prestazioni, professionalità ed attrezzature impiegate, stima dei costi;

7 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio alle procedure edilizie necessarie per la realizzazione dei progetti (concessione edilizia rilasciata, ovvero intervento eseguibile tramite D.I.A. già depositata, progetto esaminato con parere favorevole dalla commissione edilizia) A.3. Priorità specifica per interventi di recupero Ai requisiti oggettivi già stabiliti, al fine di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e di garantire l integrazione della struttura in un tessuto sociale attivo, sarà assegnata priorità specifica a: progetti compresi all interno di zone omogenee «A» di cui al D.M. n del 2 aprile 1968; interventi compresi in aree soggette a Piano di Recupero approvato; interventi all interno di un ambito territoriale che sia sprovvisto o presenti delle carenze rispetto ai bisogni A.4. Modalità e criteri di gestione della struttura I progetti presentati devono contenere: 1. certificazione attestante esperienza almeno biennale nell ambito dell assistenza alle persone in grave situazione di handicap; 2. modalità progettuali e metodologia che s intende attuare attraverso le diverse attività; 3. il personale da inserire nelle attività previste; 4. eventuale compresenza di personale volontario adeguatamente formato; 5. analisi dettagliata dei costi e della eventuale compartecipazione. Il Centro dovrà essere collocato in area urbana o di facile collegamento con essa. Deve avere dimensioni ridotte e un organizzazione di tipo familiare a bassa utenza che garantisca forme di vita comunitaria e favorisca la creazione di un contesto di tipo familiare. Il personale impiegato per la conduzione della struttura sarà funzionale alla tipologia dei soggetti assistiti. In ogni caso il rapporto operatori/utenti non dovrà essere inferiore a 1 su 3;la struttura può avvalersi anche di personale volontario adeguatamente formato, che potrà svolgere funzioni di supporto e non potrà in nessun caso sostituirsi al personale proprio della struttura. La struttura dovrà garantire l erogazione di servizi e prestazioni sanitarie attraverso la presenza programmata di personale medico e paramedico. Ogni struttura individuerà un Responsabile cui potranno essere affidati più gruppi d utenti. Ogni gruppo di utenti dovrà essere formato tenendo conto le caratteristiche del singolo, quali ad esempio l età, la patologia e quant altro ritenuto utile alla costituzione di gruppi che abbiano carattere di omogeneità ed affinità. La gestione delle attività di accoglienza dovrà garantire l integrazione dei soggetti ospitati in un contesto sociale allargato, attraverso il collegamento della struttura sia con altri servizi socio-assistenziali, sia con strutture sanitarie e formative, al fine di garantire il potenziamento delle autonomie individuali acquisite e/o residue. L effettiva capacità dei progetti di potenziare il network socio-assistenziale e sanitario, dovrà essere documentata in un apposito piano di gestione e integrazione, all interno del quale i soggetti proponenti, dovranno indicare le modalità di collegamento ed integrazione della struttura nel contesto, in riferimento alle attrezzature, alle professionalità impiegate e coinvolte. La documentazione da allegare alla richiesta di finanziamento consiste in un progetto preliminare dell intervento, corredata della cartografia necessaria ad individuare la localizzazione dell area interessata, le relative destinazioni ed i vincoli di PRG. La richiesta di finanziamento potrà riguardare anche opere e spese sostenute nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda e adeguatamente documentate mediante elenco delle relative fatture. Attrezzature Beni mobili PUNTO B Le attrezzature, compreso l arredamento e gli impianti necessari al funzionamento della struttura devono essere di primo acquisto e conformi alle prescrizioni tecniche previste dalle leggi e regolamenti vigenti in materia e delle leggi della CEE. Le attrezzature, gli arredi e gli impianti devono essere collaudati e garantiti per un minimo di 12 mesi a decorrere dalla data dell avvenuto collaudo. PUNTO C Sono altresì finanziabili i progetti che prevedono l avvio e/o la prosecuzione per un anno dall apertura del servizio delle attività assistenziali di tutela e di sostegno da realizzare nell interno della struttura. 6. Monitoraggio, verifica e valutazione dell attuazione dei progetti Ai sensi dell art. 8, del DM 13 dicembre 2001 n. 470, la Regione Calabria procederà al monitoraggio, verifica e valutazione dell attuazione dei progetti finanziati, nonché alla eventuale revoca dei finanziamenti approvati, qualora. 1) le opere non siano iniziate entro 12 mesi dalla data di esecutività dell atto di concessione, salvo che detto termine non venga prorogato; 2) le opere non vengano terminate entro il termine stabilito nell atto di concessione del contributo, fatte salve le proroghe ed i casi di forza maggiore o eventi estranei alla volontà del soggetto beneficiario; 3) l opera venga realizzata solo in parte, oppure risulti sostanzialmente difforme da quella autorizzata;

8 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio ) nel corso della realizzazione delle opere il beneficiario del contributo non abbia rispettato le vigenti norme urbanistiche ed edilizie; La concessione e l erogazione dei contributi avverrà, sulla base della graduatoria regionale, in conformità a quanto disposto all art. 7 del DM 13 dicembre 2001, n ) siano state accertate gravi irregolarità nella contabilizzazione della spesa; 6) le attrezzature compresi gli arredi e gli impianti siano difformi da quanto previsto dalle normative vigenti in materia e delle leggi della CEE; 7) il personale impiegato sia inadeguato dal punto di vista quali-quantitativo alle necessità ed alla ricettività della struttura. Le eventuali proroghe, potranno essere concesse a seguito di motivata richiesta da parte degli interessati per un limite massimo di mesi 12. Regione Calabria Giunta Regionale 15 Dipartimento Delegazione di Roma e Servizi Sociali RICHIESTA DI FINANZIAMENTO AI SENSI DELL ART. 81 LEGGE 23 DICEMBRE 2000, N. 388 Anno di riferimento 2001 Allegato «B» PROSPETTO RIEPILOGATIVO ELABORATO DA 7. Modalità e termini di presentazione dei progetti I progetti presentati dovranno essere inviati presso la Regione Calabria Dipartimento 15 Delegazione di Roma e Servizi Sociali Via Alberti, Catanzaro entro e non oltre 30 gg. dalla pubblicazione del presente atto sul BURC. Le domande dovranno essere corredata dagli elaborati necessari al fine di consentire una valutazione oggettiva delle caratteristiche della struttura del progetto e di una relazione illustrativa atta ad evidenziare la filosofia di progetto e gli obiettivi che s intendono perseguire, la metodologia che s intende utilizzare, la particolare valenza sociale dell intervento e le caratteristiche di innovazione, con riferimento all uso di tecnologie ed attrezzature finalizzate al miglioramento dei livelli d indipendenza dei soggetti in situazione di handicap grave destinatari dell intervento. Un apposito piano di gestione ed integrazione dovrà dimostrare le modalità di collegamento della struttura con gli altri servizi socio-assistenziali già presenti sul territorio. I progetti saranno valutati da apposita Commissione composta da un numero massimo di 3 unità e da un dipendente regionale di categoria D con funzioni di segretario. A tale Commissione, nominata dal Dirigente Generale del Dipartimento n. 15 o suo delegato, sarà riconosciuto un gettone di presenza pari ad C 103,30 al giorno e il rimborso spese se e in quanto dovuto, rapportato alle effettive giornate di lavoro svolte e vaglierà i diversi aspetti dei progetti presentati sia dal punto di vista strettamente strutturale e di rispondenza alle normative di riferimento, sia da quello tecnico/metodologico e di impatto sociale. Tali spese graveranno sulle risorse finanziarie attribuite alla Regione Calabria ai sensi del DM 470/01. Alla relazione dovrà essere allegato uno studio di fattibilità tecnico-economica completo di un piano finanziario dell intervento che definisca chiaramente il preventivo di spesa ed una stima preliminare dei costi dell esercizio e la relativa copertura. h Esperienza biennale nell ambito dell Assistenza alle persone in grave situazione di handicap h Esperienza triennale h Esperienza quadriennale h Superiore Specificare DATI DEMOGRAFICI GENERALI Popolazione residente nell ASL di riferimento n. Soggetti in situazione di handicap grave presenti nell ASL di riferimento ai sensi dell art. 3, comma 3, legge n. 104/92, in possesso della documentazione di cui all art. 4 stessa legge n. TIPOLOGIA DELL INTERVENTO h NUOVA COSTRUZIONE h RISTRUTTURAZIONE h RICONVERSIONE h AMPLIAMENTO ALTRO Le domande dei soggetti proponenti saranno selezionati e ordinati in un unica graduatoria regionale a seguito di valutazione e attribuzione dei punteggi associati ai criteri di selezione.

9 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio CARTOGRAFIA h SI h NO TIPOLOGIA DELLA STRUTTURA COLLEGAMENTO CON I SERVIZI TERRITORIALI (DA EVIDENZIARE SULLA CARTOGRAFIA) h SI h NO h RESIDENZIALE CAPACITÀ RICETTIVA PREVISTA PERSONALE IMPIEGATO QUALIFICA NOMINATIVO ESPERIENZA PLANIMETRIA DELLA STRUTTURA E RELAZIONE TECNICA h SI h NO SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE (L. N. 13/89 e L.R. n. 8/98): h TOTALE h PARZIALE h NESSUNA/ALTRO RISPONDENZA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA (L. N. 626/94) ATTIVITÀ PREVISTE: h TOTALE h PARZIALE h NESSUNA/ALTRO ASPETTI GENERALI DELL AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO: TIPOLOGIA DELLA STRUTTURA h RESIDENZIALE FINALITÀ DEL PROGETTO CAPACITÀ RICETTIVA PREVISTA CRITERI ED INDICATORI PER LA VERIFICA DEI RI- SULTATI:

10 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio 2002 METODOLOGIA (indicare il percorso di realizzazione dell iniziativa che s intende avviare): COSTI DEL PROGETTO: TITOLO DEL PROGETTO: ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO (specificare il percorso che s intende perseguire): PROSPETTO ECONOMICO* Voci di costo Importo Cofinanziamento Finanziamento richiesto alla R.C. Totale TITOLO DEL PROGETTO: * Inserire ogni eventuale onere economico per cui si richiede il finanziamento regionale, specificando eventuale compartecipazione.

11 Supplemento straordinario n. 2 al B. U. della Regione Calabria - PartiIeII-n.12dell 1 luglio ERRATA-CORRIGE Comunicato relativo al Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento n. 11 «Sanità» Regione Calabria concernente: «Bando di concorso pubblico per l ammissione di n allievi ai corsi per la formazione della figura dell Operatore sociosanitario (OSS), nell ambito del programma triennale di formazione di cui alla D.G.R. n. 291 del 15/4/2002». (Avviso pubblicato nel Supplemento Straordinario n. 2 del 21 giugno 2002 al Bollettino Ufficiale della Regione Calabria Parte I e II n. 11 del 15 giugno 2002). Per un errore tipografico, nel Supplemento Straordinario n. 2 del 21 giugno 2002, Parti I e II, pag , all art. 6, settimo rigo, è stato omesso, davanti allo «0,25» il segno meno (-). Pertanto deve leggersi: -0,25 punti per ogni risposta sbagliata

12 Vendita: un fascicolo ordinario di Parti I e II: L (euro 0,77); arretrato: L (euro 1,55); un fascicolo di supplemento straordinario: prezzo di copertina in ragione di L (euro 0,77) ogni 32 pagine. Un fascicolo di Parte III: L (euro 0,52); arretrato: L (euro 1,03). Prezzi e condizioni di abbonamento: Per le Parti I e II: abbonamento annuale (dal 1 o gennaio al 31 dicembre) L (euro 36,15). Per la Parte III: abbonamento annuale (dal 1 o gennaio al 31 dicembre) L (euro 18,08). Condizioni di pagamento: l abbonamento deve essere fatto a mezzo di conto corrente postale n intestato al «Bollettino Ufficiale della Regione Calabria» Catanzaro, entro trenta giorni precedenti la sua decorrenza specificando sul retro del C/C medesimo, in modo chiaro, i dati del beneficiario dell abbonamento cognome e nome (o ragione sociale), indirizzo completo di CAP e Provincia scritti a macchina o stampatello. La fotocopia della ricevuta postale del versamento dell importo dovuto per l abbonamento deve essere inviata all Amministrazione del BUR Viale De Filippis, Catanzaro. Per gli abbonamenti richiesti in data posteriore alla decorrenza non si garantisce l invio dei fascicoli arretrati. I fascicoli disguidati saranno inviati solo se richiesti alla Direzione del Bollettino Ufficiale entro trenta giorni dalla data della loro pubblicazione. Le stesse modalità di pagamento devono essere osservate per le richieste di vendita di singoli fascicoli. Editore: REGIONE CALABRIA AUT. TRIBUNALE CATANZARO N. 31/1994 Direttore responsabile: OLDANI MESORACA Redattore: FRANCESCO LE PERA Stampa: GRAFICHE ABRAMO S.p.A. CATANZARO

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