RELAZIONE ( Febbraio 2011)

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1 RELAZIONE ( Febbraio 2011) Care donatrici, cari donatori, graditissimi ospiti, benvenuti all annuale Assemblea dell A.V.I.S. comunale di Cervia. Ogni anno quando mi accingo a scrivere questa relazione mi pongo sempre la stessa domanda: - come si fa a rendere una relazione come questa interessante, o quanto meno non scontata? - come si fa a parlare ai Soci AVIS di questo comune senza annoiarli con i soliti numeri, le solite statistiche, i soliti bilanci? - come si fa poi a non rischiare di essere patetici con l immancabile finalone dei buoni propositi??? RISPOSTA: MISSIOME IMPOSSIBILE!!! Qualche regola però me la sono data, la relazione deve essere: 1. breve; 2. chiara, 3. sincera. Per quanto riguarda l introduzione direi che ho scritto fin troppo Bene, cerchiamo di riassumere un po di dati. Le statistiche parlano chiaro, nel 2010, la sede dell AVIS Comunale di Cervia ha raccolto meno sacche di sangue e plasma dell anno precedente, (- 49) mentre il numero dei donatori è rimasto pressochè invariato (- 2) quindi i donatori cervesi donano ad intervalli più lunghi. I motivi? A mio avviso, la gente ha altro a cui pensare! 1

2 In un periodo di crisi economica come quella che stiamo attraversando diciamo che le priorità cambiano, le persone pensano per prima cosa al problema lavoro, a come trovarlo un lavoro o nei migliore dei casi a come mantenerlo. La gente pensa a come riuscire a pagare le rate del mutuo, a come arrivare a fine mese con il proprio salario, con il proprio stipendio sempre più povero o a come riuscire a non chiudere i battenti del proprio bar, del proprio negozio, della propria azienda. Poi, dopo aver affrontato i problemi di sopravvivenza si può ricordare che può fare qualche cosa anche per gli altri, come per esempio venire a donare il sangue. La mia vuol essere ne più ne meno che una semplice fotografia della realtà odierna senza peraltro dare alcun giudizio. Il numero dei donatori effettivi tiene, sono diversi anche i nuovi donatori, pare chiaro quindi che il sentimento di solidarietà verso chi soffre non sia affatto venuto a meno, ma è altrettanto chiaro che i donatori fanno in media poco più che una donazione pro capite l anno. Il bilancio economico invece quest anno è in perdita, non di molto 330,42 euro, ma comunque in perdita e la ragione principale è da imputare all acquisto delle medaglie per premiare i donatori, oltre 7000,00 euro. Una spesa quella dell acquisto delle medaglie OBBLIGATORIA!!! Lo prevede lo statuto nazionale. Spesa che si è cercato di arginare introducendo alcune modifiche per il conteggio delle donazioni Modifica che però ha anche incontrato alcune critiche negative in merito. Nel suo piccolo Cervia ha cercato di tagliare alcune spese come ad esempio quelle per le sponsorizzazioni sportive riducendole sensibilmente. 2

3 La propaganda al dono del sangue passa però anche attraverso l acquisto di gadget, oggetti riportanti il logo AVIS per avere una maggiore visibilità come ad esempio il piccolo omaggio che avete ricevuto all ingresso questa sera. Un oggetto che però ha una sua utilità perché vi segue ogni giorno quando andate a far la spesa ed una volta appeso al carrello il nome AVIS viene visto da tutti. Così come i bloc notes che vengono dati in omaggio ai bambini delle scuole dove l AVIS va a fare lezione una sorta di quadernetto dove i bimbi scrivono i propri appunti con la copertina con il logo AVIS e con in più le informazioni relative alle donazioni come l indirizzo, i giorni e gli orari della nostra sede, utile, si spera, ai genitori dei bambini. Piccole cose, piccoli oggetti, anche perché piccole sono le nostre risorse economiche, tutti messaggi però atti a ricordare che l AVIS c è e che cerca nuovi donatori. Per chi donatore lo è già e quindi per premiarlo e cercare di mantenerlo questo consiglio a cercato di puntare sul versante sanitario. Se da una parte è risultato praticamente impossibile riuscire a ristabilire quella sorta di privilegio di un tempo dove al donatore di sangue si assicuravano tutte le analisi richieste dal medico gratuite, dall altra Cervia ha cercato di introdurre una figura importante come la dietista, una professionista che aiuta tutti i donatori che lo vogliano ad affrontare tutti quei problemi di alterazione dei valori delle analisi del sangue come il colesterolo, i trigliceridi, la glicemia ecc Gli esami delle urine che con le nuove regole sarebbero a pagamento, il donatore cervese non le paga. E una spesa che si accolla l AVIS. Si è cercato infine di stipulare delle interessanti convenzioni con i due centri medici presenti sul territorio cervese (Salus e Centro Medico Cervia), così che i donatori possano usufruire in quanto tali di sconti su ogni prestazione medica specialistica. 3

4 Sicuramente poco rispetto a prima, ma le condizioni sono cambiate e purtroppo sono cambiate in peggio. Alla fine eccomi qua a riportarvi i soliti bilanci, le solite statistiche, i soliti numeri di fine anno. NON SE NE SCAPPA!!! Lasciatemi però tentare di fare qualcosa di diverso per il BILANCIO PREVENTIVO. Per cercare di illustrarvi il bilancio preventivo 2011 farò una sorta di tema di terza elementare dal titolo: L AVIS CHE VORREI L AVIS che vorrei è una Associazione di volontariato a COSTO ZERO, dove la parola volontario deve valere per TUTTI, indistintamente!!! Come voi Soci ben sapete sono anni che noi dirigenti emaniamo comunicati stampa per ricordare che le donazioni di sangue non bastano che rischiamo di non coprire più la famosa autosufficienza. Vi chiediamo di essere più presenti, di donare ad intervalli più regolari, di non dimenticarvi ad esempio che in estate il fabbisogno di sangue aumenta a causa di un incremento di incidenti stradali ecc. Intanto capita che dobbiamo sopprimere delle sedute di prelievi o addirittura chiudere delle sedi AVIS perché non si trova il personale medico e paramedico. Qualcuno dice che medici ed infermieri non si trovano perché vengono sottopagati, altri asseriscono che questi lavorando tutta la settimana poi la domenica preferiscono riposare. Io dico che anche i soci donatori lavorano tutta la settimana eppure vengono nelle nostre sedi, fanno la fila, perdono parte della loro domenica di festa e donano il loro sangue gratuitamente!!! 4

5 Quindi mi chiedo perché un medico non può donare la sua prestazione professionale??? A Cervia si contano circa 20 medici di base, attualmente l AVIS Comunale di Cervia effettua un centinaio di sedute l anno. Ogni medico cervese dovrebbe fare una uscita ogni 3 mesi, 4 uscite all anno, esattamente quello che chiediamo ai donatori. Non mi si replichi poi che i medici di base non sono formati per essere anche medici prelevatori perché chi seleziona i donatori deve conoscere regole specifiche, particolari e bla, bla, bla I medici sono persone laureate che con un corso specifico imparerebbero velocemente qualsiasi regola specifica. BASTA VOLERLO!!! Infondo si parla di 4/5 mattinate l anno, nulla di più. Ogni donatore dopo aver donato ha diritto ad una colazione gratuita e per la nostra associazione anche questo risulta essere un costo. A Cervia esistono più di 60 bar, se ognuno di questi bar partecipasse dovrebbe donare due sole sedute all anno e cioè circa 25/30 colazioni gratis a bar ogni anno. Ogni donatore dopo un certo numero di donazioni ha diritto ad essere premiato. L anno scorso l AVIS comunale di Cervia ha speso in medaglie e diplomi oltre 7000,00 euro. 7000,00 euro spesi per premiare se stessa. 5

6 Il bilancio del Comune della nostra Città è di certo esiguo, ma mai quanto quello della nostra Associazione di volontariato, è mio modesto parere che a premiare i donatori dovrebbero essere le Istituzioni, dovrebbe essere il Comune a riconoscere un premio a quei cittadini che hanno scelto di privarsi di qualcosa di molto prezioso come parte del loro sangue per metterlo a disposizione di tutte quelle persone che ne hanno bisogno per vivere. Sarebbe di certo un riconoscimento con una valenza diversa, più ampia, più alta. I cittadini cervesi sono circa 30000, i donatori di sangue circa 1000, basterebbe che chi non è donatore e non lo è per motivi diversi come raggiunti limiti di età, problemi legati alla salute, problemi psicologici, ringraziasse chi è donatore donando 50 centesimi l anno, in questo modo sarebbero i cittadini cervesi non donatori a premiare i donatori di sangue della loro città magari pagandogli quegli esami di laboratorio (analisi del sangue) che per legge oggi purtroppo ogni donatore si deve pagare di tasca propria. 50 centesimi l anno per cittadino per cercare di mantenere sani quei 1000 donatori che aiutano l intera comunità. Se ognuno di noi partecipasse con un piccolo contributo l AVIS sarebbe a COSTO ZERO. Non è una missione impossibile!! Sarebbe solo civiltà, infondo il sangue donato da pochi serve a tutti! 6