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1 Le vaccinazioni infantili Le vaccinazioni del viaggiatore internazionale 1

2 Che cos è la Prevenzione La Prevenzione è un insieme di attività, interventi ed opere attuate con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di benessere ed evitare l insorgenza delle malattie. Può essere attuata in forma: Individuale o Collettiva 2

3 La Prevenzione Individuale agisce sulla persona e sul suo comportamento. La Prevenzione Collettiva agisce sul sistema socio-culturale, culturale, sui servizi sull ambiente di vita e di lavoro. 3

4 Perché la Prevenzione? Da circa 20 anni è divenuta, però, particolarmente attuale. Perché? Tre sono le motivazioni: - le modificazioni intervenute nella patologia prevalente - le maggiori possibilità di intervento diagnostico e terapeutico - la crescita della coscienza sanitaria della popolazione 4

5 Perché si attua poco la Prevenzione? Da parte dei singoli: perché non c e sufficiente motivazione e non è adeguatamente organizzata; Da parte degli amministratori pubblici: perché non comporta successi a breve termine; Da parte degli operatori sanitari: perché è ancora troppo carente la formazione in tal senso e soprattutto perchè non rende economicamente. Da parte delle istituzioni: perché è insufficiente o addirittura inesistente l interattività fra i Soggetti deputati alla prevenzione e quelli che pianificano lo sviluppo. ED INFINE : PERCHE SONO ANCORA TROPPO MODESTE LE RISORSE DESTINATE ALLA PREVENZIONE 5

6 La Prevenzione contempla tre livelli di intervento: Primaria (Prevention of occurence) Secondaria (Prevention of progression) Terziaria (Prevention of complications) 6

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8 Prevenzione Primaria Intervento socio-sanitario che attraverso il potenziamento dei fattori utili alla salute e l eliminazione o la correzione del rischio di malattia tende a conseguire e conservare il miglior stato di benessere possibile dei singoli e delle collettività. Agisce sul soggetto sano, o comunque non malato. Agendo su di esso si propone il fine di mantenere o reintegrare le condizioni di benessere e di evitare, comunque, la comparsa delle malattie. 8

9 LE MALATTIE INFETTIVE 9

10 Modello eziopatogenetico generale delle malattie 10

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12 Serbatoi e Sorgenti di Infezione SERBATOIO 1) Habitat naturale (inanimato, vegetale, animale, o uomo) nel quale i microorganismi vivono e si moltiplicano SORGENTE 1) Soggetto (uomo o animale) che elimina i microrganismi consentendone la trasmissione all ospite recettivo 2) La principale sorgente è di solito l uomo malato UOMO o ANIMALE PORTATORE Sano Convalescente Cronico 12

13 Vie di eliminazione - cutanea, - genito-urinaria, - intestinale, - respiratoria, - buccale, - congiuntivale Più frequenti: intestinale e respiratoria 13

14 Modalità di trasmissione Modalità : Diretta; Indiretta; Semidiretta 1) Modalità diretta o per contatto: malato o portatore (es malattie a trasmissione sessuale) sano 2) Modalità indiretta: malato o portatore ambiente esterno es. tifo (diffusione lontana attraverso le fogne) sano 14

15 3) Modalità semidiretta: malato o portatore es. influenza ambiente esterno sano Via di mezzo tra le altre 2, avviene nelle immediate vicinanze e si parla anche di contagio interumano 15

16 Mezzi : Modalità di trasmissione a) Veicoli: sono inanimati (aria, acqua, suolo, alimenti, stoviglie, pettini ecc) b) Vettori: sono viventi e possono essere: - meccanici (trasmettono le malattie passivamente come le mosche) - obbligati (il patogeno si moltiplica nell organismo ospite e a volte viene modificato es. malaria e toxoplasma) 16

17 Vie di penetrazione di un agente infettivo nell organismo umano - PLACENTARE : Es. Rosolia, Toxoplasma, Sifilide, Epatite B, HIV, etc. - CUTANEA : Es. Veneree, Leptospira - MUCOSA : Es. Soluzioni di continuo, variazioni ph - EMATICA : Es. Traumi, Vettori Ematofagi - IATROGENA : Es. Strumenti infetti - TISSUTALE (penetrazione diretta) : Es. Tetano 17

18 Dall Infezione alla Malattia: Fattori Influenti a) Fattori propri del parassita 1) Carica infettante 2) Virulenza b) Fattori propri dell organismo parassitato 1) Resistenza Innata: Refrattarietà, Resistenza naturale 2) Resistenza Acquisita: Immunità 3) Fattori Contingenti: Alimentazione Abitudini di vita (fumo,alcool..) Malattie in atto (Diabete, etc.) Terapie (Immonodepressione) Attività lavorativa 4) Fattori Ambientali : Clima Alimentazione 18

19 Principali interventi preventivi nei confronti dei Veicoli e Vettori di Trasmissione - Controllo dell acqua destinata ad uso potabile ed eventuale bonifica - Installazione dei complessi balneari il più lontano possibile da scarichi con controlli periodici; controlli periodici piscine - Razionale allontanamento e smaltimento dei liquami di fogna e dei rifiuti solidi - Controllo del latte e sua pastorizzazione - Proibizione rigorosa di concimare le verdure e gli ortaggi con liquami di fogna o comunque con acque contaminate - Controllo batteriologico degli alimenti in genere - Lotta contro mosche e gli insetti ematofagi - Controllo dei portatori umani e divieto del loro impiego nella manipolazione di alimenti e bevande - Sterilizzazione accurata di tutto lo strumentario medico-chirurgico 19

20 - NOTIFICA Interventi Preventivi nei confronti dei malati - ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO PRECOCE ( + Sensibilità Antibiotica) - MISURE CONTUMACIALI a) Isolamento (ospedaliero o domiciliare) b) Sorveglianza Sanitaria (portatori) c) Allontanamento (da una attività o da una comunità) 20

21 LE VACCINAZIONI 21

22 Il rapporto 2009 Oms, Unicef e Banca Mondiale - I tassi di immunizzazione nel mondo hanno raggiunto valori mai sfiorati in passato e lo sviluppo di vaccini sta attraversando una forte fase di espansione - Il 20% dei nati nel 2008 non hanno ricevuto il ciclo completo di tre dosi di vaccino contro la difterite, il tetano e la pertosse (DTP). - Di questi ultimi, circa il 75% proviene da soli dieci Paesi: Ciad, Cina, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia, Iraq, Nigeria, Pakistan e Uganda. 22

23 - Tra gli interventi per la tutela della salute, la vaccinazione è uno dei più potenti ed efficaci, soprattutto se si tiene in considerazione il rapporto costi-benefici. - Le morti per meningite, spiega Ann M. Veneman, direttore esecutivo dell Unicef, tra il 2000 e il 2007 sono diminuite del 74% e gran parte di questa riduzione è stata ottenuta grazie alle vaccinazioni. - L Oms ha stimato che, se tutti i vaccini attualmente disponibili per la prevenzione delle malattie dell infanzia fossero adottati in tutto il mondo e se i Paesi raggiungessero coperture vaccinali medie del 90%, entro il 2015 ogni anno si eviterebbero un ulteriore 2 milioni di decessi tra i bambini sotto i 5 anni. Rapporto 2009 Oms,Unicef e Banca Mondiale. State of the world s vaccines and immunization 23

24 - In Europa il numero di bambini che ogni anno muore per malattie prevenibili con vaccino è stimato intorno a Paradossalmente, proprio a queste malattie prevenibili con la vaccinazione, molti genitori e professionisti del settore sanitario non prestano la giusta attenzione. - Sfiducia alimentata da gruppi, siti web o giornali che ne mettono in discussione la sicurezza e la necessità. - Ridotto impegno politico nelle campagne d immunizzazione, determinato da una forte competizione tra le priorità sanitarie. 24

25 Situazione Epidemiologica della patologia infettiva su scala mondiale : bambini che ogni anno muoiono per malattie virali o batteriche : bambini che annualmente si ammalano di malattie infettive in forma grave Principali tipi di malattie infettive letali nell infanzia: Morbillo morti/anno Enteriti virali morti/anno Poliomielite ed Epatiti A e B morti/anno Tetano morti/anno Tubercolosi e Polmonite pneumococcica morti/anno Enteriti batteriche (Shigella, Colera, Tifo, Escherichia coli) morti/anno 25

26 Prevenzione immunitaria - ATTIVA: vaccino-profilassi - PASSIVA: sieroprofilassi sieri eterologhi (s. di animali) sieri omologhi (soluzioni concentrate di immunoglobuline umane) - CHEMIOPROFILASSI: somministrazione di farmaci a scopo preventivo (es. la meflochina per la malaria) 26

27 Cos è un vaccino? Un vaccino è un prodotto costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri) uccisi o attenuati o da una parte di essi, progettato in modo da stimolare nel corpo la naturale reazione immunitaria. Esso fa sviluppare una specifica resistenza alle Infezioni. 27

28 Obiettivo programma vaccinale - Controllo della malattia: riduzione dell incidenza della malattie e delle complicanze. - Eliminazione della malattia: assenza di casi di una malattia infettiva in un determinato territorio - Eradicazione della malattia: scomparsa di una malattia infettiva come conseguenza della completa scomparsa dell agente causale da tutto il mondo (esempio il vaiolo) 28

29 Requisiti che devono possedere i vaccini Efficacia Durata della protezione Innocuità Praticità di impiego 29

30 Il vaccino ideale Il vaccino ideale deve essere: Ben tollerato Efficace Di facile trasporto Di facile conservazione Poco costoso 30 30

31 Cos è l efficacia vaccinale E la capacità del vaccino di prevenire l acquisizione di: - Un infezione. - Una malattia. - Le sue complicanze. 31

32 Effetti collaterali delle Vaccinazioni - Reazioni Indesiderate Avverse - Complicazioni 32

33 Effetti collaterali delle Vaccinazioni Reazioni indesiderate: Sono legate alla formulazione del vaccino: - Locali: gonfiore, arrossamento, dolore in sede di inoculo - Generali: febbre, cefalea, nausea, vomito, anoressia, diarrea Reazioni avverse: (molto rare) - Locali: edema esteso, ascesso, lesione del nervo in prossimità del sito di inoculo - Generali: febbre alta, convulsioni, orticaria diffusa, difficoltà respiratoria, shock anafilattico (reazione anafilattica) Complicazioni: Sono soprattutto di natura neurologica (encefaliti, paralisi flaccide) 33

34 Controindicazioni e precauzioni verso le Vaccinazioni Controindicazioni: condizioni in presenza delle quali un vaccino non deve essere somministrato Precauzioni: circostanze in cui è opportuno valutare attentamente i potenziali rischi e benefici per soggetto da vaccinare 34

35 Controindicazioni alle Vaccinazioni Controindicazioni: - Temporanee: malattie acute febbrili (>38 C), terapia in corso con immunosoppressori a dosaggi elevati, quadri clinici non ancora ben definiti - Assolute: dipendono dal tipo di vaccino e dalle caratteristiche del soggetto da vaccinare. Esse portano ad una sospensione definitiva della vaccinazione od alla sua esecuzione in ambiente ospedaliero. 35

36 Le false controindicazioni alle Vaccinazioni Sono tutte quelle controindicazioni impropriamente ritenute valide motivazioni per rifiutare l offerta vaccinale Esempi di false controindicazioni sono: allattamento al seno (bambino o puerpera) febbre o reazioni locali lievi dopo precedente dose di vaccino convalescenza dopo malattia convulsioni febbrili diabete tipo 1 e 2 disturbi della coagulazione Malattie neurologiche non evolutive o stabilizzate terapia antibiotica in corso patologie croniche o malattia acuta lieve, con o senza febbre Fonte: Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni 2005, terza edizione 36

37 Due successi delle vaccinazioni Il vaiolo è la prima e l unica malattia finora ad essere stata eradicata dal mondo e, il successo dell operazione, e la certificazione globale dell eradicazione del vaiolo nel 1980, incoraggiò la decisione di liberare la terra dalla poliomielite. La poliomielite è stata quasi eliminata in Europa e in alcune regioni OMS, non nel mondo. Italia polio free dal

38 Tipi di vaccino in commercio - Vaccini costituiti da microrganismi viventi e attenuati (antimorbillo, antipolio tipo Sabin) - Vaccini costituiti da microrganismi inattivati (anticolerico, antipolio tipo Salk) - Vaccini costituiti da componenti antigenici purificati (antinfluenzale) - Vaccini costituiti da anatossine (antidifterico,antitetanico) 38

39 Vaccini combinati Vaccini combinati sono costituiti dalla presenza di antigeni multipli derivati da patogeni diversi ed inclusi nello stesso preparato vaccinale; - vaccino esavalente: contro difterite, tetano, pertosse, Poliomielite, Epatite B, Haemophilus influentiae di tipo b - vaccino trivalente: contro morbillo,parotite e rosolia 39

40 Vantaggi dei vaccini combinati - Proteggere contemporaneamente il soggetto da patogeni diversi - Ridurre il numero delle somministrazioni e delle sedute vaccinali - Incrementare l adesione - Ridurre i costi delle pratiche vaccinali 40

41 Vie e modalità di somministrazione - Orale (antitifico, anticolerico) - Intramuscolare o sottocutanea (antitetanica) - Intradermica (antitubercolare) - Percutanea (pochissimo usata) - Intranasale (infezioni vie respiratorie) 41

42 Strategia vaccinale In riferimento ai requisiti di legge - Vaccinazioni Obbligatorie - Vaccinazioni Facoltative (consigliate) In riferimento al tempo = Calendario Vaccinale 42

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44 Calendario vaccinale 2008/2010 Legenda DTaP: : vaccinazione antidifterico-tetanico-pertossica (Pertossica = quest'ultimo vaccino NON e' obbligatorio) Tdap: : vaccino difto-tetanico-pertossico acellulare per adulti (Pertossico = quest'ultimo vaccino NON e' obbligatorio) IPV: : vaccino antipoliomielitico iniettabile - inattivato (obbligatorio obbligatorio) HB: : vaccino antiepatite B (obbligatorio) Hib: : vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b (questo vaccino NON e' obbligatorio) MPR: : vaccino antimorbillo-parotite-rosolia rosolia (questi vaccini NON sono obbligatori) PCV: : vaccino pneumococcico coniugato eptavalente (vaccino NON obbligatorio) Men C: : vaccino meningococcico C coniugato (vaccino NON obbligatorio) HPV: vaccino antipapilloma virus (vaccino NON obbligatorio) 44

45 Vaccinazioni obbligatorie per - Antidifterica (D) - Antitetanica (T) - Antipoliomielitica (IPV) - Antiepatite B (HB) l'infanzia 45

46 Vaccinazioni consigliate per Antimorbillo l'infanzia Antiparotite (MPR) Antirosolia Antipertosse (P) Haemophilus influenzae b (Hib) Antipneumococco Antimeningococco sierotipo C 46

47 La copertura vaccinale nazionale per morbillo è pari al 78,1% per una dose con notevoli differenze tra le Regioni (range compreso tra il 53,2% della Calabria e il 97,1% del Veneto). Per la MPR, nonostante il notevole miglioramento (dal 56% nel 1998 al 90,2% nel 2008)la copertura raggiunta è ancora inferiore all obiettivo del Piano Sanitario Nazionale di eliminazione di morbillo e rosolia congenita che prevede il raggiungimento di una copertura vaccinale del 95%. Per le vaccinazioni contro polio, DT, pertosse, Hib sono state raggiunte gli obiettivi prefissati dal Piano Sanitario Nazionale (95%). Rapporto ICONA

48 Obiettivi del calendario vaccinale - Rendere uniforme il programma di immunizzazione e quindi garantire livelli di copertura vaccinale omogenei a livello nazionale - Raggiungere una massima efficacia protettiva - Raggiungere una precoce protezione immunitaria 48

49 Obiettivi di copertura vaccinale Per ridurre significativamente la morbosità per influenza e le sue complicanze, nonchè l'eccesso di mortalità, è necessario raggiungere coperture elevate nei gruppi di popolazione target della vaccinazione, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età. 49

50 Definizione di copertura vaccinale La copertura vaccinale è la principale misura per valutare risultati delle attività di vaccinazione e fare confronti con le varie Nazioni. Copertura vaccinale = soggetti vaccinati / soggetti candidati alla vaccinazione 50

51 Tasso critico di copertura vaccinale E la quota di popolazione suscettibile che deve essere vaccinata, in grado di conferire protezione anche ai soggetti non vaccinati. Ciò avviene tramite l interruzione della catena del contagio. 51

52 Tasso critico di copertura vaccinale Morbillo: 92-95% Pertosse: 92-95% Parotite: 90-92% Rosolia: 80-87% Difterite: 80-85% Poliomielite: 80-85% 52

53 Novità introdotte dal nuovo calendario vaccinale - L implementazione delle vaccinazioni: antipneumococcica antimeningococcica antivaricella (alcune regioni garantiscono la vaccinazione universale nel secondo anno di vita ma molte offrono la vaccinazione solo a gruppi a rischio e ad adolescenti suscettibili) - l introduzione di vaccinazione contro l HPV 53

54 Il viaggiatore internazionale 54

55 Rischi connessi ai viaggi - Destinazione - Durata del soggiorno - Scopo del viaggio - Standard igienici dell alloggio - Sicurezza alimentare - Comportamento del viaggiatore 55

56 Prevenzione Igiene alimentare Vaccinazioni Malaria Malattie specifiche locali (es.rabbia) 56

57 Igiene alimentare Utilizzare solo acqua imbottigliata e sigillata Non utilizzare ghiaccio Non assumere bevande preparate con acqua non imbottigliata (es.thè o caffè) Mangiare solo alimenti cotti e caldi Non mangiare verdure crude Mangiare frutta che si possa sbucciare Evitare piatti contenenti uova crude o insufficientemente cotte Assumere solo prodotti lattiero-caseari pastorizzati 57

58 Farmacia da viaggio - Antibiotico ad ampio spettro (es. Amoxicillina-acido acido clavulanico e Ciprofloxacina) - Antidiarroici sintomatici (es. Loperamide) e disinfettanti intestinali (es. Rifaximina) - Fermenti lattici - Fans e paracetamolo - Sali per la reidratazione orale - Collirio monodose - Farmaci per malattie croniche - Repellenti per insetti - Creme solari protettive 58

59 Potenziale rischio di malattie infettive per i viaggiatori - Malattie causate da cibo e acqua: Epatite A, Colera, Tifo, Poliomielite - Malattie trasmesse da un vettore: Febbre gialla, Malaria - Malattie trasmesse per via aerea: Meningite meningococcica, Poliomielite 59

60 Epatite A Causata dal virus HAV, membro della famiglia dei picornavirus. Trasmissione per via orofecale. In genere il contagio avviene per contatto diretto da persona a persona, solo raramente osservati casi di contagio per trasfusioni di sangue o prodotti derivati. Causa comune di infezione è il consumo di acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza, soprattutto molluschi, contaminati con materiale fecale contenente il virus. 60

61 Diffusione mondiale Epatite A 61

62 Sintomatologia Disturbi improvvisi e di breve durata. Gli adulti possono presentare sintomi simil-influenzali influenzali lievi, generalmente da 2 a 7 settimane dopo il contatto con il virus. Si tratta di astenia, febbre (fino a 38 C), perdita di appetito, nausea, cefalea, mialgie, addominalgie. Successivamente compaiono altri sintomi, quali una colorazione molto scura delle urine, una colorazione molto chiara delle feci, ittero e prurito. Le complicanze gravi dell epatite A sono estremamente rare, tanto che la maggior parte delle persone colpite va incontro a una remissione spontanea dei sintomi entro 1 o 2 mesi. 62

63 Vaccinazione Immunizzazione attiva contro l epatite A di bambini a partire da 1 anno di età e degli adulti. Per ottenere una protezione a lungo-termine, si deve somministrare una seconda dose (richiamo) di vaccino. Questa deve essere somministrata preferibilmente tra 6-12 mesi dopo la prima dose, ma può essere somministrata fino a 4 anni dopo la prima dose, sulla base dell esperienza nei viaggiatori adulti. 63

64 Colera Vibrio Cholerae, sierogruppi 01 e L infezione avviene attraverso l ingestione di cibo o acqua contaminati direttamente o indirettamente da feci o vomito di soggetti infetti. Il colera colpisce solo l uomo, non esiste un animale ospite. Frequente nei paesi con sistemi fognari inadeguati e mancanza di acque potabili. 64

65 Distribuzione mondiale del colera 65

66 Sintomatologia Malattia enterica acuta a severità variabile. Nei casi lievi la diarrea non si accompagna ad altri sintomi. Nei casi più severi si presenta diarrea acquosa con nausea, vomito e rapida disidratazione. In casi severi e non trattati, la morte può avvenire in poche ore con collasso circolatorio dovuto a disidratazione. 66

67 Vaccinazione Vaccino orale, disponibile dal 2005 in Italia. Contiene batteri uccisi e subunità B non tossica ricombinante della tossina colerica. Somministrato in due dosi a distanza di una settimana l una dall altra. Il livello di protezione raggiunge ancora il 62% alla fine dei due anni nelle persone d età superiore ai 5 anni. Il vaccino anticolerico ucciso offre, in una certa misura, una protezione crociata contro l Escherichia Coli, vale a dire contro la diarrea del viaggiatore. Somministrato al di sopra dei due anni di età. 67

68 Febbre tifoide Causata da Salmonella typhi. Il bacillo infetta esclusivamente l uomo. L infezione è provocata dal consumo di acqua e alimenti contaminati. I molluschi raccolti in specchi d acqua contaminati da scarichi fognari sono un importante fonte di contaminazione, ma anche verdura cruda, latte e prodotti caseari contaminati. Le mosche possono contaminare gli alimenti, e quindi l uomo. 68

69 Diffusione mondiale febbre tifoide 69

70 Sintomatologia Malattia sistemica più o meno grave. Nei casi gravi: febbre, cefalea, pessimo stato generale, anoressia e insonnia. Stipsi più frequente della diarrea. In assenza di trattamento, evolve con febbre, bradicardia, epatosplenomegalia, sintomi addominali. Dalla terza settimana i casi non trattati sviluppano complicazioni gastro-intestinali anche mortali. Dal 2 al 5% dei soggetti affetti diventa portatore cronico. 70

71 Vaccinazione Vaccino orale che contiene germi vivi del ceppo mutante attenuato Ty21a della Salmonella Tiphi. Tre capsule da assumere per os in tre dosi, a giorni alterni. L immunità compare dieci dopo l ultima dose e persiste per tre anni. 71

72 Poliomielite Malattia del SNC causata da tre enterovirus strettamente correlati: il poliovirus di tipo 1,2 e 3. Trasmissione per via oro-fecale, localizzazione del virus nella faringe e nell intestino. Invasione del SNC in poche ore, provocando una paralisi permanente, che colpisce più spesso i lattanti e i bambini piccoli. Rischio di infezione nei soggetti che si recano in aree endemiche. 72

73 Diffusione geografica della poliomielite 73

74 Il ministero della Salute in una nota del 18/07/2013 ha dichiarato la Poliomielite endemica nei seguenti Paesi: - Afghanistan - Nigeria - Pakistan (59 casi nel 2013) - Epidemia in corso in Somalia (65 casi nel 2013) - Epidemia in corso in kenya (8 casi nel 2013) - Israele (inquinamento delle acque reflue da Poliovirus selvaggio di tipo 1). 74

75 Vaccinazione Preparato con poliovirus di tipo 1, 2 e 3, e inattivato con formaldeide (IPV inattivato tipo Salk). Per coloro che abbiano completato il ciclo vaccinale di base a 3 dosi ed abbiano ricevuto una dose di richiamo, è opportuna la somministrazione di un ulteriore dose booster prima della partenza. Per i viaggiatori non vaccinati o vaccinati in maniera incompleta è opportuno un ciclo vaccinale completo di 3 dosi prima della partenza. 75

76 Febbre gialla Malattia endemica ed epidemica delle aree tropicali dell'africa e del Sud America, causata da un virus del genere Flavivirus.. Colpisce l'uomo e varie specie di primati non umani, ed è trasmessa da zanzare del genere Aedes in Africa ed Haemagogus in Sud America. Si manifesta con febbre elevata, epatite con ittero, insufficienza renale, emorragie e può esitare in insufficienza multiorgano, shock e morte nel 20-50% dei casi. Non esiste una terapia contro il virus febbre gialla, ma è possibile la prevenzione attraverso un vaccino vivo attenuato. Il vaccino attualmente in uso è costituto dal ceppo 17D, è molto efficace ed è utilizzato per proteggere la popolazione che vive nelle aree endemiche ed i viaggiatori che vi si recano. 76

77 Aree endemiche per febbre gialla 77

78 Paesi in cui la vaccinazione è obbligatoria, indipendentemente dalla provenienza - Benin - Mali - Burkina faso - Niger - Camerun - Repubblica centro africana - Ciad - Repubblica democratica del Congo - Niger - Sao tomè e Principe - Congo - Ruanda - Costa d avorio - Togo - Gabon - Zanzibar - Ghana - Mali - Liberia 78

79 Vaccinazione antiamarillica Vaccino 17D anti-amarillico,basato amarillico,basato su un ceppo virale vivo attenuato. Somminitrata a soggetti di età superiore a 9 mesi che affrontino un viaggio verso un area endemica, di passaggio attraverso un area endemica o che vivono in un area endemica, o siano in viaggio verso paesi che richiedono un Certificato Internazionale di Vaccinazione per l ingresso. In accordo con la regolamentazione vaccinale ed affinché la vaccinazione sia ufficialmente riconosciuta, i vaccini della febbre gialla devono essere somministrati in un centro di vaccinazioni autorizzato dall OMS e la vaccinazione deve essere registrata su un Certificato di Vaccinazione. 79

80 Il certificato ha una validità di 10 anni a partire dal decimo giorno successivo alla vaccinazione e subito dopo la somministrazione di una dose di richiamo. Somministrato per via sottocutanea, almeno 10 giorni prima di entrare in un area endemica in quanto la protezione immunitaria potrebbe non essere ottenuta prima che questo intervallo sia trascorso. Richiamo, se necessario, dopo 10 anni. 80

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83 Somministrazione Adulti e bambini di età pari o superiore ai nove mesi: una dose singola da 0,5 ml di vaccino ricostituito. Il vaccino non deve essere somministrato ai bambini di età inferiore ai 6 mesi. A causa di un più alto rischio di grave e fatale malattia associata alla vaccinazione in persone di età pari o superiore ai 60 anni, il vaccino deve essere somministrato soltanto quando si ritiene che esista un rischio consistente ed inevitabile di contrarre l infezione. 83

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85 Malaria Diffusa e potenzialmente mortale in numerose aree tropicali e subtropicali. Più di cento paesi o aree a rischio visitati annualmente da più di 125 milioni di viaggiatori. Causata da protozoo Plasmodium di 4 specie differenti: P. falciparum, P.vivax, P.ovale, P.malariae. Trasmissione attraverso zanzare femmine Anopheles che pungono soprattutto tra il tramonto e l alba. Periodo di incubazione di 7-30 giorni o più. 85

86 Aree endemiche per malaria 86

87 Sintomatologia Forma più grave causata da P.falciparum, si manifesta con febbre, brividi, cefalea, mialgie, astenia, vomito, tosse, addominoalgie. Possono comparire altri sintomi quali insufficienza renale, convulsioni, collasso circolatorio, seguiti da coma e morte. Sintomi iniziali non sempre facili da riconoscere. La forma da P.falciparum può essere mortale se il trattamento è differito per più di 24 ore. Forme meno gravi causate dalle altre specie di Plasmodium. 87

88 Comparsa di febbre in un viaggiatore entro tre mesi dal momento in cui ha lasciato un paese o area a rischio malarico= urgenza medica!!! 88

89 Profilassi antimalarica - Aspecifica - Specifica 89

90 Profilassi aspecifica - Abiti chiari, maniche e pantaloni lunghi. Scarpe chiuse. - No profumi. - Stanze con zanzariere e se possibile condizionamento d aria. - Zanzariere sopra il letto, impregnadole con insetticidi a base di permetrina. - Repellenti per gli insetti a base di N,N-dietil-n-toluamide toluamide (off active), o KBR (autan plus o bayrepel), da usare sulla cute. - Repellenti a base di piretroidi (es. repel insect spray), da usare sugli abiti. 90

91 Profilassi specifica Lariam Malarone 91

92 Meflochina in cpr da 250 mg. Lariam Una compressa alla settimana cominciando 1 settimana prima della partenza e continuando, senza interruzione, fino a 4 settimane dopo il rientro in Italia. Assumere a stomaco pieno, la sera, dopo cena, insieme ad abbondanti liquidi. Possibili effetti collaterali: dolore addominali, nausea, vomito, diarrea, insonnia, ansia, incubi, vertigini, depressione. Non utilizzare meflochina se storia di psicosi, convulsioni, malattie psichiatriche, crisi epilettiche, sd ansioso-depressiva. 92

93 Malarone Atovaquone 250 mg + Proguanile 100 mg. Una compressa al giorno, iniziando 2 giorni prima della partenza e continuando senza interruzione fino ad una settimana dopo l allontanamento dalla zona malarica. Assumere a stomaco pieno, la sera, preferibilmente alla stessa ora, dopo cena, con abbondanti liquidi. Non superare i 28 giorni totali di assunzione. Profilassi non indicata se peso inferiore a 11 Kg. Effetti secondari più frequenti: dolore addominale, cefalea, disturbi del sonno, anoressia, nausea, vomito, diarrea e tosse. 93

94 Meningite meningococcica Neisseria meningitidis, diplococco Gram negativo, di cui sono stati identificati diversi sierogruppi: A, B, C, X, Y, Z, W-135, L. La trasmissione avviene per contatto diretto da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie. Il periodo di incubazione varia da 1 a 10 giorni, solitamente è inferiore a 4 giorni. La malattia meningococcica, pur essendo prevalentemente una malattia che colpisce la prima infanzia, si manifesta spesso in bambini e giovani adulti, e in particolare tra giovani adulti che vivono in condizioni di sovraffollamento, come caserme e comunità chiuse. 94

95 L incidenza in Italia é bassa rispetto al resto dell Europa (3-6 casi/ abitanti, rispetto alla media europea di 14,5 casi ogni di abitanti), con circa 180 casi segnalati ogni anno. Una quota sempre crescente di meningococchi identificati in Italia negli ultimi anni (69%) è risultata appartenere al sierogruppo B mentre il sierogruppo C è stato identificato nel 24% dei pazienti ed la restante proporzione è divisa tra gruppo A e W135, che sono più rari. 95

96 Sintomatologia La meningite meningococcica è una malattia acuta ad esordio improvviso. E caratterizzata da febbre, cefalea intensa, rigidità nucale, nausea, vomito e spesso anche esantema, che all inizio può essere orticarioide e poi maculopapulare o petecchiale. Nei casi fulminanti possono verificarsi porpora e CID, shock, coma e morte. L infezione di solito causa soltanto una rino-faringite acuta oppure una infezione subclinica della mucosa rino- faringea. Una piccola percentuale di soggetti sviluppa la meningite o la sepsi. Non sempre i segni di meningite da meningococco sono distinguibili da quelli della meningite acuta causata da altri microrganismi: Hib, Streptococcus pneumoniae, o altri batteri patogeni. 96

97 Vaccinazione Il vaccino utilizzato è un tetravalente contro i sierogruppi A,C,W135 e Y. Quest ultimo è consigliato per tutti i viaggiatori diretti in paesi della cintura subsahariana dove la meningite è endemica; obbligatoria nei pellegrini che si recano alla Mecca. Somministrato a partire dai due anni di età. 97

98 GRAZIE PER L ATTENZIONE! 98

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