REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE

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1 REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEE D AOSTE COMUNE DI SAINT OYEN COMMUNE DE VALORIZZAZIONE DEL RU NEUF CERISEY CHE SI ESTENDE LUNGO I COMUNI CONTIGUI DI SAINT-OYEN E SAINT-RHEMY-EN-BOSSES C.I.G C.U.P. J26J progettazione direzione tecnica Raggruppamento temporaneo di Imprese MANDATARIA MANDANTE Dott. Geologo Otello Bragantini TAU Trasporti e Ambiente Urbano s.r.l. p.iva e c.f t t f via Oslavia, 18/ Milano studio@t-au.com studio@pec.tau.com MANDANTE Geom. Mirko Bosonetto codifica elaborato commessa fase livello tipo prog rev nr scala 3204 PRO E RS 01 B oggetto RELAZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE rev data autore verifica approvazione A Barbara Grassi Marco Salvadori Giorgio Morini B Fabrizio Iotti Marco Salvadori Giorgio Morini La proprietà intellettuale di questo documento è riservata alla società Tau Trasporti e Ambiente Urbano s.r.l. ai sensi di legge. Il presente documento non può pertanto essere utilizzato per alcun scopo eccetto quello per il quale è stato realizzato e fornito senza l'autorizzazione scritta di Tau Trasporti e Ambiente Urbano s.r.l. né venire comunicato a terzi o riprodotto. La società proprietaria tutela i propri diritti a rigore di legge.

2 INDICE 1. INTRODUZIONE STRUTTURE GESTIONE DELLE MATERIE Esiti del bilancio di produzione dei materiali di risulta...6 2

3 1. INTRODUZIONE L Elaborato relativo le Relazioni tecniche e specialistiche del progetto definitivo è predisposto in conformità a quanto previsto dall articolo 26 del D.P.R. 207/2010 e s.m.i. In particolare il D.P.R. 207/2010 e s.m.i. indica che il progetto definitivo deve comprendere almeno le seguenti relazioni: Geologica; Idrologica e idraulica; sulle Strutture; Geotecnica; Archeologica; Tecnica delle Opere Architettoniche; Tecnica degli impianti; del Sistema di Sicurezza; sulla Gestione delle materie; sulle interferenze. In rapporto alla specifica tipologia, localizzazione, e alla dimensione dei lavori da progettare, non si ritiene necessario predisporre, pur salvaguardando la qualità della progettazione, le seguenti relazioni: Geotecnica - Ai sensi del punto delle nuove NTC D.M "Indagini, caratterizzazione e modellazione geotecnica" si ritiene non necessaria predisporre la relazione in quanto gli interventi sono di modesta rilevanza, e ricadano in zone ben conosciute dal punto di vista geotecnico. Pertanto la progettazione è basata sull'esperienza e sulle conoscenze disponibili. Idrologica e idraulica Poiché il progetto non prevede particolari opere idrauliche per il collettamento e lo smaltimento delle acque meteoriche intercettate dalle opere stradali si ritiene non necessaria tale relazione; Archeologica Ai sensi dell art. 95 del D. Lgs. 163 del 2006 e s.m.i. Verifica preventiva dell'interesse archeologico in sede di progetto preliminare la trasmissione della documentazione indicata dal comma 1 dello stesso articolo non è richiesta per gli interventi che non comportino nuova edificazione o scavi a 3

4 quote diverse da quelle già impegnate dai manufatti esistenti. Pertanto non è necessario predisporre la relazione archeologica; Tecnica delle Opere Architettoniche - Il progetto non riguarda opere architettoniche particolari. Pertanto si ritiene non necessaria tale relazione ritenendo sufficiente quanto descritto nella RELAZIONE GENERALE; Tecnica degli impianti Il progetto non prevede impianti; del Sistema di Sicurezza Considerata la natura dell opera, stradale, non sono necessarie prescrizioni particolari relativo la sicurezza per l esercizio. Pertanto si ritiene non necessaria tale relazione ritenendo sufficiente quanto verrà descritto nell Elaborato delle PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA ; sulle interferenze A seguito di sopralluogo e delle informazioni acquisite dalla Stazione Appaltante, relativamente le caratteristiche tecniche e la localizzazione dei sottoservizi è possibile affermare che sono presenti solamente la rete gas e l'oleodotto che però considerata la tipologia delle lavorazioni e la profondità esigua rispetto al piano campagna non costituiscono interferenza. Pertanto si ritiene non necessaria tale relazione. Inoltre, poiché la progettazione non implica soluzioni di ulteriori questioni specialistiche, non si ritiene di redigere nessun altra apposita relazione se non le seguenti: Geologica si rimanda all elaborato 1.3.2; sulle Strutture; sulla Gestione delle materie. 4

5 2. STRUTTURE La tipologia strutturale considerata è l opera di sostegno a gravità in pietrame. La verifica delle sezioni degli elementi strutturali è eseguita con il metodo degli Stati Limite. Le combinazioni di carico adottate sono esaustive relativamente agli scenari di carico più gravosi cui l'opera sarà soggetta. L'analisi strutturale sotto le azioni sismiche è condotta con il metodo dell'analisi statica equivalente secondo le disposizioni del capitolo 7 del DM 14/01/2008 (NTC). I parametrici sismici sono funzione della posizione geografica del sito oggetto dei lavori e della categoria di opera. Con riferimento al 2.4 delle NTC, considerando che il tipo di costruzione è un opera ordinaria, si sono determinate: Vita nominale dell opera strutturale V N 50 anni Classe d uso Classe II Periodo di riferimento per l azione sismica V R = V N * C U = 50 Considerando le condizioni stratigrafiche di Tipo D e le condizioni topografiche T4 si sono determinati i seguenti parametri che caratterizzano l azione sismica: 5

6 3. GESTIONE DELLE MATERIE Di seguito si descrivono i fabbisogni di materiali da approvvigionare da cava, al netto dei volumi reimpiegati, gli esuberi di materiali di scarto, provenienti dagli scavi e si individua la cava per approvvigionamento delle materie, le aree di deposito per lo smaltimento delle terre di scarto e la discarica Esiti del bilancio di produzione dei materiali di risulta Gli esiti del bilancio di produzione dei materiali di risulta, e rifiuti in genere, derivanti dalle lavorazioni eseguite all'interno del cantiere in oggetto, ai sensi della L.R. n.31 del 03/12/2007, così come riportati da progetto, sono di seguito illustrati. Seguendo le definizioni dell art. 13 della suddetta Legge i materiali saranno divisi nelle seguenti categorie: a) materiali inerti da scavo: i materiali inerti, non pericolosi, derivanti da operazioni di scavo e costituiti da materiale naturale terroso, litoide, roccioso o limoso privo di inquinanti chimici, compresi i materiali derivanti da versanti in frana, da operazioni di disalveo e da attività di sistemazione idraulica di torrenti e fiumi, destinati ad essere riutilizzati, direttamente o presso impianti fissi di lavorazione di inerti per aggregati, o ad essere avviati a operazioni di reimpiego in recuperi ambientali, recuperi di versante, bonifiche ambientali ed agrarie, ricopertura periodica o definitiva di discariche; b1) materiali inerti da demolizione e costruzione: i materiali inerti non pericolosi, costituiti da miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e materiali in gesso, derivanti da attività di demolizione e costruzione, e le miscele bituminose non contenenti catrame di carbone, destinati ad essere riutilizzati direttamente all'interno del cantiere, previo eventuale trattamento di selezione, vagliatura e riduzione volumetrica; b2) materiali inerti da demolizione e costruzione, relativi alle costruzioni stradali: il materiale inerte, proveniente dalla sovrastruttura stradale composta da strati base, binder e tappeti di usura, avente leganti bituminosi non contenenti catrame di carbone e il materiale sciolto da sottofondi stradali; 6

7 c) rifiuti inerti: i rifiuti, non pericolosi, derivanti da attività di demolizione e costruzione, che residuano dalle attività di riutilizzo diretto di cui alla lettera b1) e che rientrano nella classificazione di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 13 gennaio 2003 n 36 (Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti); d) rifiuti da costruzioni stradali non pericolosi: il materiale inerte, proveniente dalla sovrastruttura stradale composta da strati base, binder e tappeti di usura, avente leganti bituminosi non contenenti catrame di carbone e il materiale sciolto da sottofondi stradali che residuano dalle attività di riutilizzo diretto di cui alla lettera b2); e) rifiuti pericolosi da demolizione e costruzione, comprese le costruzioni stradali: i rifiuti derivanti da dette attività e classificati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti, di cui alla decisione 2000/532/CE della Commissione del 3 maggio 2000, destinati allo smaltimento o al recupero. 1) PRODUZIONE DI MATERIALI DI RISULTA Le principali categorie di materiale inerte o rifiuto prodotti risultano: a) 931 m 3 ; b1) 166 m 3 ; b2) 0 m 3 ; e) 0 m 3. 2) RIUTILIZZO DEL MATERIALE DI RISULTA Alcuni dei materiali di risulta prodotti nelle lavorazioni di cantiere hanno la possibilità di essere riutilizzati all interno dello stesso per la realizzazione delle nuove opere. Altri potrebbero essere stoccati in aree dedicate per essere successivamente riutilizzati in altri cantieri o siti. I quantitativi riutilizzati risultano: TIPOLOGIA DI MATERIALE RIUTILIZZATO IN CANTIERE a) 931 m 3 ; b1) 0 m 3 ; b2) 0 m 3 ; e) 0 m 3. TIPOLOGIA DI MATERIALE STOCCATO PER IL RIUTILIZZO FUORI DAL CANTIERE a) 0 m 3 ; b1) 0 m 3 ; 7

8 b2) 0 m 3 ; e) 0 m 3. 3) RIFIUTI DA CONFERIRE AD IMPIANTI DI TRATTAMENTO, RECUPERO O SMALTIMENTO FINALE Una parte del materiale di risulta prodotto non utilizzato potrà essere conferito in via preliminare ad impianti di recupero e riciclaggio e solo qualora non recuperabili in discariche per rifiuti speciali inerti. Il materiale inerte da scavo - a), visto il divieto di conferimento in discarica a scopo smaltimento finale a partire dal 30 giugno 2008, se presente in tabella 4, dovrà essere stoccato in apposito sito e/o impianto avente le prescritte autorizzazioni o iscrizioni ai sensi della Parte IV del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n 152, per essere successivamente avviato ad operazioni di recupero. I quantitativi da conferire risultano: MATERIALE DA CONFERIRE A: Sito di stoccaggio a) 360 m 3 ; Discarica per rifiuti inerti b1) 166 m 3 ; b2) 0 m 3 ; Discarica per rifiuti speciali e) 0 m 3. Ubicazione finale di conferimento dei materiali da scavo non riutilizzati all interno dell intervento. Caratterizzazione effettuata: NO Ubicazione del sito di recupero/riciclaggio (depositi preliminari, impianti di recupero): Comune di Saint-Rhèmy-en-Bosses Discarica La Rosières del Comune di Saint-Rhèmy-en-Bosses da riutilizzare per la copertura finale Ubicazione della discarica per rifiuti speciali inerti: Comune di Saint-Rhèmy-en-Bosses 8

9 Discarica La Rosières del Comune di Saint-Rhèmy-en-Bosses 4) CAVA PER APPROVVIGIONAMENTO DELLE MATERIE Per la fornitura di misto granulare stabilizzato con legante naturale, circa 360 m 3, si segnala che ci sono varie cave. Quella più vicina all intervento è quella localizzata in Comune di Sarre, loc. La Remise n 9, denominata "Montrosset Alfonso s.r.l.", tel

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