CENTRO DI RICERCA SUL MADE IN ITALY (MADEINT)
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- Achille Capone
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1 CENTRO DI RICERCA SUL MADE IN ITALY (MADEINT) Presso l Università degli Studi internazionali di Roma (Facoltà di Economia) è istituito il Centro di Ricerca sul Made In Italy (MADEINT). A tal fine, onde consentire il corretto funzionamento e la gestione delle attività del Centro, viene adottato il seguente REGOLAMENTO DEL CENTRO DI RICERCA SUL MADE IN ITALY (MADEINT) Art. 1 (Durata) Il Centro di Ricerca sul Made in Italy (MADEINT) ha durata di tre anni a decorrere dal 1 giorno del mese successivo alla data del Decreto istitutivo del Centro, con possibilità di rinnovo per analogo periodo. L eventuale domanda motivata di rinnovo, accompagnata da una dettagliata relazione sull attività complessiva del Centro, deliberata dal Consiglio Direttivo almeno sei mesi prima della scadenza, è sottoposta alla approvazione del CdA dell Università con le stesse modalità previste per l istituzione. Qualora al momento della scadenza non venisse manifestata volontà di procedere al rinnovo del Centro, si attiveranno le procedure atte alla sua chiusura. Art.2 (Finalità e Attività) La finalità del Centro è produrre e condividere una conoscenza accessibile delle caratteristiche strutturali e delle dinamiche evolutive del Made in Italy. In particolare, l attività di ricerca avrà ad oggetto prodotti e settori, imprese e sistemi, paesi e mercati del Made in Italy, con un focus speciale sul comparto delle Piccole e Medie Imprese. Il Centro si propone di essere un luogo di incontro e confronto tra sistema universitario e mondo delle PMI nella condivisa convinzione che il dialogo sociale tra studiosi e protagonisti dell economia italiana sia una premessa indispensabile per produrre e condividere una conoscenza fruibile. In tale ottica, i principali destinatari delle attività del Centro sono individuati nei seguenti soggetti: - le PMI del Made in Italy operanti sui mercati internazionali; - i decisori politici, pubblici e privati, che svolgono attività di indirizzo e sostegno delle strategie di internazionalizzazione delle imprese nazionali; - la comunità scientifica nazionale e internazionale (Università e centri di ricerca) impegnata in attività didattiche e di ricerca inerenti tematiche di interesse per le strategie di internazionalizzazione del Made in Italy; - la società in generale e tutti coloro che sono interessati ad incrementare il proprio grado di conoscenza sulle caratteristiche strutturali e le dinamiche evolutive dei settori del Made in Italy. Le attività principali del Centro sono:
2 - la pubblicazione di un Rapporto Annuale sul Made in Italy ; - l elaborazione di una serie di indagini periodiche su tematiche rilevanti, di natura economica, gestionale e giuridica, utili a supportare le strategie competitive delle PMI del Made in Italy sui mercati internazionali; - la predisposizione di Schede-Paese riassuntive dello stato dei rapporti commerciali, delle percezioni della country image e delle potenzialità di sviluppo nei mercati internazionali delle PMI del Made in Italy; - l erogazione di servizi di consulenza e di supporto linguistico per PMI impegnate a definire o perfezionare le proprie strategie competitive sui mercati internazionali; - la predisposizione di strumenti e azioni di supporto alla nascita di nuove imprese nei settori del Made in Italy orientate verso i mercati globali; - la creazione di un laboratorio didattico sul Made in Italy rivolto agli studenti della UNINT impegnati nella stesura dell elaborato finale o in attività di tirocinio; - l organizzazione di attività seminariali, divulgative e di formazione rivolte al mondo scientifico e alle PMI del Made in Italy; - la stipula di accordi di collaborazione con imprese, enti pubblici, università e centri di ricerca in campo nazionale e internazionale per lo svolgimento di attività scientifiche, di formazione, divulgazione e supporto operativo rispetto ai settori del made in Italy; - l elaborazione di progetti e la partecipazione a bandi competitivi predisposti da Enti pubblici e privati in campo nazionale e internazionale ritenuti coerenti con le finalità e la mission del Centro. Art. 3 (Attrezzature, personale e spese di funzionamento) Il funzionamento del Centro è assicurato dall'utilizzo di attrezzature dell Ateneo e si avvale del personale tecnico-amministrativo in servizio presso l Università secondo le indicazioni fornire dal Direttore Amministrativo della stessa. Le spese di funzionamento ordinario del Centro saranno a carico dell Università; quelle per le attività di ricerca saranno di volta in volta determinate anche in relazione ad eventuali altri soggetti finanziatori. Art. 4 (Struttura organizzativa del Centro) Al Centro possono afferire, previa valutazione del Consiglio Direttivo dei curricula presentati dagli interessati: 1. docenti e ricercatori dell'università degli Studi Internazionali di Roma e/o di altre Università, interessati alle aree tematiche di pertinenza del Centro; 2. professionisti che operano presso Istituzioni, Aziende ed Enti italiani, europei ed internazionali e che svolgono la propria attività di ricerca negli ambiti scientifici di interesse del Centro; 3. esperti di chiara fama negli ambiti scientifici di interesse del Centro; 4. Istituzioni pubbliche ed Aziende operanti nel settore.
3 Art. 6 (Organi del Centro) Organi del Centro di Ricerca sul Made In Italy (MADEINT) sono: 1. Il Consiglio Direttivo; 2. Il Comitato Scientifico; 3. Il Direttore Scientifico. Art. 7 (Consiglio Direttivo) Del Consiglio Direttivo fanno parte di diritto: - il Presidente del CdA dell Università degli Studi Internazionali di Roma che lo coordina e lo presiede di diritto; - il Vice-Presidente del CdA; - Il Presidente di CONFAPI; - Il Direttore Generale di CONFAPI; - Il Preside della Facoltà di Economia - il Direttore Scientifico. In conformità a quanto stabilito dai successivi articoli del presente Regolamento, il Consiglio Direttivo svolge le seguenti funzioni: a) propone e accoglie le nomine dei membri del Comitato Scientifico; b) valuta e approva le richieste di afferenza al Centro; c) approva le proposte di modifica dello Statuto; d) approva le proposte di scioglimento del Centro; e) nomina il Direttore del Comitato Scientifico. Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno una volta l'anno in riunione ordinaria come organo propositivo, consultivo e di indirizzo. Il Presidente del CdA della UNINT convoca e presiede la riunione ordinaria annuale del Consiglio Direttivo al fine di consentire: a) l'esame della relazione annuale sull'attività svolta dal Centro e dell'associato rendiconto annuale predisposti dal Consiglio Direttivo e approvati dal Comitato Scientifico; b) l'esame del programma annuale dell'attività del Centro e dell'associato piano finanziario annuale di utilizzazione dei fondi predisposti dal Presidente del Consiglio Direttivo e approvati dal Consiglio Direttivo; c) la formulazione di pareri e proposte in merito all'attività del Centro. Quando non sia diversamente specificato, per la validità delle riunioni ordinarie o straordinarie del Consiglio Direttivo è richiesta la partecipazione di non meno della metà più uno degli aderenti al Centro. Al fine della determinazione della validità delle riunioni non sono considerati gli assenti giustificati. Le deliberazioni vengono assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente del Consiglio Direttivo. Ai fini dell espressione di voto si considerano vincolanti i pareri dei rappresentanti dell Ateneo e consultivi quelli degli altri componenti.
4 Art. 8 (Comitato Scientifico) Il Comitato Scientifico è composto da professori, ricercatori e docenti dell Università degli Studi Internazionali di Roma e/o di altre Università che abbiano afferenza con le tematiche oggetto del Centro di Ricerca. Al Comitato Scientifico possono inoltre partecipare soggetti aventi riconosciuta qualificazione scientifica e/o professionale indicati da associazioni che hanno preventivamente stipulato accordi di partenariato con UNINT. I membri del Comitato partecipano con voto deliberante alle riunioni del Comitato, restano in carica tre anni e possono essere rinominati. I componenti del Comitato esterni all Ateneo non possono essere in numero superiore ad un terzo del totale. Il Comitato Scientifico può anche cooptare un rappresentante per ciascuno degli Enti finanziatori. Tali rappresentanti partecipano alle riunioni del Comitato con voto consultivo. Il Comitato Scientifico si riunisce almeno tre volte all'anno e quando non meno di un terzo dei membri ne facciano richiesta motivata. Per la validità delle riunioni del Comitato Scientifico è richiesta la partecipazione della metà più uno dei membri con voto deliberante. Al fine della determinazione della validità delle riunioni non sono considerati gli assenti giustificati. Il Comitato Scientifico è convocato e presieduto dal Direttore Scientifico. Il Consiglio delibera validamente con il voto della maggioranza dei suoi componenti. In caso di parità prevale il voto del Direttore. Il Comitato: a. coordina le attività del Centro, in conformità agli indirizzi del Consiglio Direttivo; b. predispone annualmente il programma dell attività di ricerca; c. delibera in ordine ai progetti da attivare, operando in particolare la selezione tra le proposte pervenute attribuendo le risorse; d. richiede al Direttore Scientifico ogni informazione utile per valutare l attuazione dei programmi di ricerca; e. formula proposte sulle questioni riguardanti l amministrazione dei fondi del Centro; Il Comitato Scientifico può eleggere un Segretario del Comitato, scegliendolo fra i membri elettivi del Comitato stesso. Il Segretario del Comitato redige un verbale di ciascuna riunione del Comitato Scientifico. Il verbale resta a disposizione di tutti gli aderenti al Centro ed è inviato in copia per conoscenza al Presidente del CdA dell Università entro trenta giorni dalla riunione. Quando non sia diversamente specificato, le deliberazioni del Comitato Scientifico sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità nelle votazioni si adotta la deliberazione alla quale aderisca il Direttore del Comitato Scientifico. Art. 10 (Nomina del Comitato Scientifico) I membri del Comitato Scientifico sono designati mediante nomina diretta da parte del Consiglio Direttivo. Qualora per qualsiasi motivo si renda vacante un posto nel Comitato Scientifico, è a discrezione del Consiglio Direttivo valutarne l eventuale sostituzione.
5 Art. 10 (Direttore del Comitato Scientifico) Il Direttore del Comitato Scientifico, nominato dal Consiglio Direttivo, dura in carica tre anni e può essere rinominato. Il Direttore del Comitato Scientifico: 1. rappresenta il Comitato Scientifico nelle riunioni del Consiglio Direttivo e nei rapporti con le realtà esterne; 2. convoca e presiede il Comitato Scientifico; 3. presenta al Consiglio Direttivo e al Comitato Scientifico, per l'esame e l'approvazione, la relazione annuale sull'attività svolta dal Centro e l'associato rendiconto economico annuale; 4. presenta al Consiglio Direttivo per l'esame e l'approvazione il programma annuale dell'attività del Centro e l'associato piano finanziario annuale di utilizzazione dei fondi; 5. fornisce al Presidente del CdA dell Università la documentazione finanziaria; 6. sovraintende al funzionamento generale del Centro. Art. 11 (Disposizioni amministrative) Nell'ambito delle proprie finalità e competenze scientifiche, e sempre su proposta del Consiglio Direttivo, il Centro può svolgere attività di ricerca commissionate da Enti pubblici e privati su contratto e convenzione, secondo le disposizioni stabilite al riguardo dal Consiglio di amministrazione della UNINT, in conformità alle norme di legge e regolamentari vigenti. Tutti i ruoli rivestiti dai componenti del Centro sono a titolo gratuito. L'eventuale attribuzione al personale docente e non docente di compensi relativi allo svolgimento, nell'ambito del Centro, di attività di ricerca commissionate da Enti pubblici e privati su contratto e convenzione può aver luogo secondo le disposizioni di volta in volta stabilite al riguardo dal Consiglio di amministrazione, in conformità alle norme di legge e regolamentari vigenti. Art. 12 (Programmazione finanziaria) Al termine del primo triennio di vita del Centro, almeno sei mesi prima della scadenza, il Direttore Scientifico del Centro dovrà documentare al Presidente del CdA dell Università di quali finanziamenti il Centro potrà disporre per il successivo anno e così di anno in anno. Art. 13 (Modifiche statutarie e proposte di scioglimento) 1. Ogni modifica dello Statuto del Centro deve essere proposta dal Consiglio Direttivo al Consiglio di Amministrazione. Lo stesso vale per le proposte di scioglimento del Centro. 2. Le proposte di variazione dello Statuto e le proposte di scioglimento del Centro, una volta approvate dal Consiglio Direttivo entrano in vigore solo dopo essere state ratificate dagli organi competenti dell'università.
6 Art. 14 (Norma finale) Per quanto non previsto dal presente Regolamento, valgono le disposizioni contenute nello Statuto e nel Regolamento generale di Ateneo. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di UNINT il 6 Luglio 2015.
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