Riflessioni sul valore dell amicizia Ogni uomo è un isola - Nessun uomo è un isola
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- Benedetto Gasparini
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1 Riflessioni sul valore dell amicizia Ogni uomo è un isola - Nessun uomo è un isola La frase, tratta da un noto film con Hugh Grant ( About a boy ), apre la strada a importanti riflessioni sul valore a sulla funzione dei legami interpersonali. Durante tutto l arco della vita le persone attraversano fasi evolutive che le portano a sviluppare un proprio sé unico e originale. Lo sviluppo della personalità è un processo che caratterizza l intero arco della vita ed è influenzato, oltre che dai legami famigliari, anche dalle esperienze sociali che viviamo; l immagine che ciascuno di noi ha di sé stesso si fonda, tra le molte cose, anche attraverso il modo in cui avvertiamo di funzionare in determinati ambiti della vita che riteniamo importanti (come la famiglia, la scuola, il lavoro, i gruppi amicali). Fin da quando nasciamo le persone importanti con le quali entriamo in relazione assumono una sorta di funzione specchio, restituendoci diverse immagini di noi. Quello che accade fin da quando nasciamo quindi è un processo lento e continuo di costruzione della propria identità e individualità che cresce e si evolve attraverso processi contrapposti di identificazione e opposizione agli altri, di appartenenza e autonomia dagli altri, attraverso un cammino lungo tutta una vita in cui desiderio-paura di dipendenza e desiderio-paura di autonomia si alternano in continuazione fino a trovare, si spera, un giusto equilibrio. In questo senso nessun uomo è un isola - ogni uomo è un isola sono due verità complementari. Purtroppo si tende a parlare poco dei legami di amicizia e della funzione importante che hanno nella vita delle persone a qualsiasi età. Il legame amicale per certi versi si può paragonare ad altri tipi di rapporti intimi e privati: non a caso nel linguaggio comune vi sono termini che paragonano il legame amicale a quello famigliare; parlando di un amico ad esempio è comune sentir dire per me è come un fratello. Allo stesso tempo però si sente dire spesso i fratelli non si possono scegliere, gli amici si e in questa frase emerge una delle caratteristiche fondanti il legame amicale: l amicizia, insieme alla scelta del partner, sono sempre più diventati nella nostra società parte di quel percorso di libera scelta di cui è costellata la vita quotidiana.
2 Il legame amicale ha quindi delle caratteristiche specifiche che non si ritrovano in altri tipi di legami e che lo rendono perciò diverso e unico nel suo genere: per l amicizia non ci sono rituali sociali e cerimonie pubbliche, non si celebra né l inizio né la fine di un legame amicale; manca persino una forma linguistica che distingua il rapporto formale e impersonale da quello informale e più affettivo...almeno in Italia. Nella lingua francese ad esempio ci sono due termini distinti che contraddistinguono i rapporti amicali affettivi da quelli più formali ( ami e copain ). Il nostro linguaggio invece offre scarse possibilità di diversificare i vari tipi di legami: con la parola amico ci si riferisce infatti ad un ampia e vasta gamma di rapporti scarsamente distinguibili e di natura profondamente differente. Per questo spesso l uso di questo termine nel linguaggio comune è stato forse persino abusato e banalizzato. L idea romantica dell amicizia quale legame esclusivo e sacro che abbiamo ereditato dal secolo scorso è tutt ora presente in tutti noi e in questa fase storica, caratterizzata da incertezza lavorativa e affettiva e dalla paura della solitudine, c è sempre più bisogno di legami speciali. L amicizia quindi è un legame dove hanno luogo scambio e confronto non solo di idee, pensieri e opinioni, ma anche di vissuti, stati d animo, emozioni, personalità, storie...un luogo di esplorazione e di conoscenza di sé, dell altro e della relazione. Avere amici significa condividere, imparare, fidarsi, confrontarsi, scontrarsi, tollerare, comprendere e accettare chi è diverso da noi...e molto altro ancora, in un processo di continua ridefinizione e ricalibrazione del legame. Ma diversamente dal passato, dove era soprattutto in adolescenza che i legami di amicizia svolgevano un ruolo di primo piano nella formazione dell identità, nella società attuale il rapporto di amicizia è un legame che attraversa l intero arco della vita delle persone ed è un legame che spesso completa altri legami importanti (famigliari, lavorativi, di coppia). Questo perché nella società attuale, che è sempre più orientata all incertezza e dove le funzioni di un tempo della famiglia allargata si trasformano sempre più velocemente a causa di svariati fattori sociali e culturali, il legame amicale assume un significato importante verso la ricerca di stabilità, solidarietà, fiducia, appartenenza e intimità. In questo senso l amicizia diventa sempre più un legame socializzante che identifica un bisogno di sicurezza e di senso di appartenenza.
3 Durante l età adulta il legame amicale diventa più complesso e completo ed assume caratteristiche proprie di questa età, abbandonando alcune caratteristiche tipiche dell adolescenza. L adolescenza è un perdio della vita caratterizzato da emozioni travolgenti e della necessità di rinforzare un identità ancora confusa e incerta: il legame amicale in adolescenza risponde ai bisogni tipici di questa età (la ricerca della propria identità, del proprio ruolo, delle proprie competenze) e riflette caratteristiche specifiche di questa fase della vita (maggior entusiasmo, capacità di farsi travolgere spesso quasi in modo fusionale, bisogno di omologazione). Mentre nell adolescenza l amicizia è più spontanea e meno riflessiva, e quindi per certi versi anche più superficiale (ma non per questo poco importante), man mano che si cresce il legame amicale assume caratteristiche nuove e risponde a necessità diverse. L amicizia, come sentimento liberamente scelto, sembra quindi esser il legame più esposto ai mutamenti che si attraversano col diventare adulti; assumersi nuove responsabilità e ruoli, fare famiglia, allontanarsi da casa, sottomettono il legame amicale alla prova del tempo e questo, oltre che per ovvie ragioni legate a fattori pratici, anche perché come abbiamo detto l amicizia è la cartina di torna sole della nostra personalità che cresce ed evolve e, insieme ad essa crescono ed evolvono i nostri bisogni, i nostri valori, e le aspettative che abbiamo circa gli altri e le relazioni che instauriamo. In questo senso il legame amicale, libero da regole e da vincoli prestabiliti, è un legame altamente dinamico e fluido, in continua evoluzione e cambiamento, un rapporto che va costruito, scelto e coltivato perché possa sopravvivere alle prove del tempo. E proprio per questa sua caratteristica di flessibilità, proprio per la sua connotazione di libera scelta, permette alle persone di instaurare legami profondi e intensi, per alcune persone ancor più profondi di quelli famigliari, e allo stesso tempo è sempre sensibile a perdite. Con la transizione all età adulta le amicizie diminuiscono e diventano sempre più personalizzate ed esigenti, più ristrette e non più necessariamente legate a un fare qualcosa insieme ma più impostate al dialogo e allo scambio di pensieri, emozioni e vissuti. Perdono il loro carattere fusionale ed esclusivo, per lasciare spazio alla costruzione di molteplici amicizie diverse tra loro che possono offrire ciascuna cose diverse: alcune confidenza e sostegno, altre svago e divertimento, altre ancora cooperazione e condivisione di progettualità.
4 Col crescere dell età si diventa più selettivi, più alla ricerca di rapporti significativi e gratificanti. Una caratteristica dell amicizia che invece rimane stabile durante tutto l arco della vita, è l essere un luogo che permette processi di identificazione e condivisione importanti. Pensiamo ad esempio alle fasi di normale transizione quali il matrimonio, la gravidanza, la genitorialità, l infanzia e l adolescenza dei figli, gli studi universitari lontano da casa, la vecchiaia, la morte: in queste fasi è comune che le persone instaurino legami che le aiutano a condividere e a confrontarsi con persone che stanno vivendo le stesse loro esperienze in un processo di aiuto e scambio reciproco di informazioni e di vissuti emotivi. Non è raro ad esempio che tra donne che non si conoscono e che si incontrano in gravidanza o, una volta diventate mamme all ingresso dell asilo, nasca un amicizia che diventa luogo indispensabile per i processi di identificazione materna, che permette di mettere a confronto esperienze, conoscenze, di condividere paure e gioie in un naturale processo di condivisone e trasmissione di saperi a cui non sempre al giorno d oggi la famiglia nucleare riesce a rispondere. Pensiamo ad esempio all esperienza che sempre più spesso ragazzi e famiglie vivono quando si decide di andare a studiare in un altra città; quanto diventa importante e rassicurante, quando si è lontano da casa e dalle abitudini quotidiane, conoscere persone nuove, affidarsi gli uni agli altri, confrontarsi con abitudini diverse, aiutarsi l un l altro nell affrontare un mondo nuovo e sconosciuto per imparare a crescere. E ancora, a quanto è importante per i genitori potersi confrontare con altri genitori sulla crescita dei figli per sentirsi capiti, rassicurati, sostenuti in quel lungo percorso che a ogni nuova tappa evolutiva dei figli mette a dura prova mamma e papà. Quanto, in una società dove si diventa sempre più longevi e il rischio di sentirsi soli è sempre più alto, è importante creare non solo luoghi di cura ma anche di scambio di storie e di esperienze per creare perché no nuovi legami. Allo stesso tempo penso anche a quelle fasi della vita che alcune persone devono attraversare come la malattia, la perdita precoce di una persona cara, la perdita del lavoro, la separazione. Anche in questi casi l incontro a volte casuale, a volte ricercato, con persone che stanno o hanno attraversato quel percorso doloroso può diventare un importante e curativo luogo di scambio e di riparazione al dolore, alla rabbia, alla disperazione, al senso di vuoto, alla preoccupazione.
5 I rapporti di amicizia e le relazioni sociali in genere, ci permettono se vissuti con partecipazione, cura della relazione, impegno e trasporto ad accettare l interdipendenza: Nessun uomo è un isola-ogni uomo è un isola. La vera crescita di una persona nasce infatti dall accettazione consapevole del bisogno affettivo e materiale che tutti noi abbiamo degli altri tenendo viva allo stesso tempo la nostra individualità e unicità. Dipendenza vuol dire riconoscere il bisogno degli altri e quindi riconoscere gli altri: riconoscimento vuol dire riconoscenza, relazione, rispetto degli altri (A. Imbasciati) Dott.ssa Chiara Borghi
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