La decisione. Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Indirizzo Gruppi A.A Contents First Last Prev Next
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1 La decisione Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Indirizzo Gruppi A.A
2 Contents 1 Dimensioni della decisione Modalità della decisione Tre aspetti della decisione Non c è scelta senza alternative Decisioni rischiose Misura della frequenza Probabilità Soggettiva Scelte ponderate vs. automatiche Scelte automatiche Automatismi e competenza professionale Regole per decidere Teorie della decisione Approccio normativo Approccio descrittivo Teorie a confronto
3 1. Dimensioni della decisione Decisione vuole dire: SCEGLIERE ESPRIMERE UNA PREFERENZA EVITARE UNA PERDITA RISCHIARE AZZARDARE
4 2. Modalità della decisione Possiamo indicare i seguenti tipi di decisioni : SCELTA : aut aut, logico deduttiva PREFERENZA : possibile, vel PREVENZIONE : probabilità AZZARDO : probabilità vs. statistica SCOMMESSA : probabilità vs. statistica
5 3. Tre aspetti della decisione [1] presenza di una serie di alternative, possibilità, opzioni (mondi possibili) [2] rischio insito nella scelta: non prevedibilità dell esito (non deduttivo nè probabile in senso stretto) [3] consapevolezza del decisore, decisione = atto deliberato (etica: libertà, giudizio, intenzione)
6 4. Non c è scelta senza alternative Numero e qualità delle alternative rilevanti dipendono dal grado di conoscenza, esperienza, preparazione del DECISORE ALTERNATIVE : esplicite vs. implicite ESITI : certi vs. probabili vs. indeterminati
7 5. Decisioni rischiose Scelta di alternative con esiti non certi, ma probabili, o indeterminati. Se devo comprare un automobile, devo scegliere tra modelli diversi, ma è certo che alla fine dell esame, avrò una delle auto esaminate. ESEMPIO del gioco d azzardo La probabilità di uscita di ogni numero è certa, la misura di rischio è indicata dalla : PROBABILITA NECESSARIA
8 ESEMPIO del gioco in borsa Non certezza, ma stima, previsione. Grado di rischio valutabile da esperti, usando la statistica o altri metodi matematici; previsioni statistiche: frequenza di dati. Misura del rischio è data dalla misura dell incertezza : PROBABILITA FREQUENTISTICA
9 6. Misura della frequenza Nozione di probabilità che si basa sulla analogia, corrispondenza, tra le frequenze relative ad eventi passati e la probabilità di eventi futuri. Tale valore dipende dall assunto che i processi che si sono manifestati in passato continueranno a manifestarsi nel futuro : p.es. la corrosione della vernice di un auto continuerà ad avere la stessa frequenza nel futuro che è stata osservata nel passato.
10 7. Probabilità Soggettiva Ma è piuttosto raro che le nostre decisioni riguardino esiti incerti di cui è possibile conoscere la probabilità con cui possono verificarsi. Nella maggioranza dei casi basiamo le nostre valutazioni su : PROBABILITA SOGGETTIVE P.es. scommetto che l attore X vincerà l Oscar nel 2005 Chiamiamo le scelte che si basano su questo tipo di valutazioni: non ponderate, scelte per cui non abbiamo valutato con cura e precisione le alternative.
11 8. Scelte ponderate vs. automatiche Le decisioni prese con cura e ponderazione da una persona sono molto poche rispetto a quelle non ponderate. Non si tratta di mancanza di attenzione o prudenza, ma di una necessità della nostra esistenza (ragioni sociali, culturali, di sopravvivenza): nella vita quotidiana è necessario decidere in fretta, senza pensare, la perdita di tempo può essere dannosa, pericolosa, anche letale. Gli esseri umani comunemente effettuano innumerevoli scelte in modo automatico.
12 9. Scelte automatiche fare acquisti al supermercato guidare l automobile preparare il pranzo fare le pulizie domestiche camminare per strada salire e scendere dai mezzi pubblici usare il computer o altro stumento esercitare una professione
13 10. Automatismi e competenza professionale Il professionista (medico, pilota, vigile del fuoco, ecc.) si avvale di procedure automatiche nelle decisioni che deve prendere abitualmente. Tuttavia, possiede anche un repertorio di alternative per potere affrontare situazioni critiche. Il decisore si basa su una organizzazione in categorie già in suo possesso, tipi di comportamento, tipi di soluzione per i problemi decisionali che si aspetta di dovere affrontare.
14 Automatismi nella decisione garantiscono: risparmio di risorse cognitive, di tempo, ecc. vantaggi materiali, sociali, ecc. simultaneità e parallelismo con altre azioni, comportamenti. Tali automatismi sono acquistati dall individuo attraverso l esperienza, l educazione, l addestramento, ma sono in parte anche frutto dell evoluzione della specie (istinto).
15 11. Regole per decidere Abbiamo due tipologie di regole decisionali. Il primo tipo riguarda i criteri ottimizzanti, che conducono alla scelta dell opzione che ha il grado più elevato di attrattività o di utilità. Scelta ottimale Regola della somma Massimizzazione dell utilità attesa
16 Il secondo tipo di regole decisionali comporta strategie decisionali parziali, limitate da vari fattori che intervengono nel processo decisionale come tempo, contesto, ecc. In queste regole giocano un ruolo fondamentale gli aspetti o attributi che caratterizzano la situazione decisionale. Scelta soddisfacente Regola congiuntiva Eliminazione per aspetti Focalizzazione
17 12. Teorie della decisione Gli studi sulla decisione possono essere raccolti sotto DUE fondamentali orientamenti teorici: Teoria o approccio normativo Teoria o approccio descrittivo Approccio normativo I modelli prescrittivi presentano il modo giusto o più corretto di prendere una decisione, cercando di imporre quella che è considerata la miglior scelta possibile, il miglior metodo possibile.
18 Il modello razionale o classico indica il percorso che si deve seguire per raggiungere la soluzione ottimale, che soddisfi il principio della massimizzazione dei risultati. In particolare questo modello postula la perfetta razionalità dell individuo la disponibilità di tutte le informazioni necessarie la simultanietà delle alternative Approccio descrittivo I modelli descrittivi rappresentano il processo decisionale come avviene nella realtà di tutti i giorni, dandone un immagine il più
19 possibile obiettiva, realistica, senza imporre regole astratte. Sono stati sviluppati partendo dalla considerazione che l ipotesi della razionalità perfetta è contraria ai fatti: i processi decisionali degli esseri umani si basano su aspetti di altra natura (studi di Simon), in particolare: limitata capacità di eleborazione delle informazioni uso di euristiche principio di soddisfazione metodi procedurali
20 13. Teorie a confronto Modello razionale alternative migliori valutazione simultanea obiettivi chiari, condivisi elaborazione completa elaborazione dei fatti Modello descrittivo alternative soddisfacenti valutazione sequenziale obiettivi ambigui, non condivisi elaborazione parziale elaborazioni anche soggettive
21 References [Girotto & Legrenzi 1999] Girotto, V. & P. Legrenzi, 1999, Psicologia del pensiero, Il Mulino, Bologna. [Rumiati 2000] Rumiati, R., 2000, Decidere, Il Mulino, pp.128 [Tesio 2003] Tesio, L., Decidere, Raffaello Cortina, pp. 104 REFERENCES
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