Report incentivi ISI 2013

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1 Report incentivi ISI 2013 Il 29 maggio 2014 si è conclusa regolarmente la procedura telematica per l'assegnazione dei 307,359 milioni di euro stanziati dall INAIL nell ambito del bando degli incentivi alle imprese ISI 2013, che ha visto pervenire quasi 23mila domande di finanziamento. Il contributo messo a disposizione dall Inail è pari al 65% dell investimento, per un massimo di euro e verrà erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. Gli oltre 307 milioni di euro messi a disposizione e finalizzati a sostenere le imprese nella realizzazione di interventi mirati a migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati assegnati rispettando la priorità cronologica di arrivo delle domande, fino alla copertura del budget previsto per ogni regione. Il budget regionale è stato determinato considerando la distribuzione sul territorio dei lavoratori coinvolti e la gravità degli infortuni registrati, secondo la seguente tabella di ripartizione percentuale: Tabella 1 Distribuzione % del budget disponibile per regione Regione Ripartizione percentuale Abruzzo 2,45 % Basilicata 1,20 % Bolzano 0,70 % Calabria 2,78 % Campania 8,99 % Emilia Romagna 6,80 % Friuli Venezia Giulia 1,66 % Lazio 13,28 % Liguria 2,96 % Lombardia 16,04 % Marche 3,05 % Molise 0,53 % Piemonte 6,41 % Puglia 3,98 % Sardegna 3,00 % Sicilia 7,77 % Toscana 8,17 % Trento 0,89 % Umbria 1,74 % Valle d'aosta 0,31 % Veneto 7,29 % Italia 100,00 % Pagina 1/10

2 Progetti presentati Il 48% dei progetti afferisce al Nord dell Italia (Nord Ovest 27% e Nord Est 21%) il 31% dei progetti afferisce a Sud e Isole il 21% al Centro. Progetti ammissibili a contributo I progetti collocatisi in posizione utile all ammissibilità al contributo sono risultati oltre e rappresentano il 18% del complesso di quelli presentati. Di seguito riportata la distribuzione regionale dei progetti presentati e di quelli ammissibili al finanziamento: Grafico 1 Distribuzione dei progetti presentati e dei progetti ammissibili a finanziamento rientrati nei budget regionali VENETO VALLE D'AOSTA UMBRIA TRENTO TOSCANA SICILIA SARDEGNA PUGLIA PIEMONTE MOLISE MARCHE LOMBARDIA LIGURIA LAZIO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA CAMPANIA CALABRIA BOLZANO BASILICATA ABRUZZO Presentati Ammissibili Pagina 2/10

3 Di seguito si può apprezzare la percentuale di accoglimento delle domande per singola regione e la relativa posizione rispetto alla media nazionale (18%). Grafico 2 Distribuzione percentuale dei progetti ammissibili su quelli presentati per regione VALLE D'AOSTA LIGURIA LAZIO TRENTO SARDEGNA TOSCANA CAMPANIA VENETO PUGLIA ITALIA ABRUZZO LOMBARDIA EMILIA ROMAGNA SICILIA BOLZANO PIEMONTE FRIULI VENEZIA GIULIA CALABRIA MARCHE UMBRIA MOLISE BASILICATA 22,7% 20,5% 19,1% 18,5% 18,3% 15,8% 15,4% 15,4% 15,2% 15,1% 14,9% 14,7% 13,4% 12,1% 11,7% 10,6% 8,6% 32,8% 31,8% 29,7% 55,6% 51,6% Quasi tutte le regioni hanno usufruito pressoché completamente del budget regionale messo a disposizione dall INAIL Tabella 2 Distribuzione dei progetti presentati, di quelli ammissibili, del relativo importo richiesto, dello stanziamento regionale e del relativo rapporto percentuale per regione Regione Progetti presentati Importo richiesto prog. presentati Progetti ammissibili Importo richiesto prog. ammissibili Budget regionale Rapporto % richiesto/ budget reg. Abruzzo % Basilicata % Bolzano % Calabria % Campania % Emilia Romagna % Friuli Venezia Giulia % Lazio % Liguria % Lombardia % Marche % Molise % Piemonte % Puglia % Sardegna % Sicilia % Toscana % Trento % Umbria % Valle d'aosta % Veneto % Italia % Pagina 3/10

4 Distribuzione % dei progetti ammissibili L 87% dei progetti ha riguardato la casistica Investimento Il 3% dei progetti ha riguardato Sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio ante 96 Il 10% dei progetti Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale Distribuzione % degli importi relativi ai progetti ammissibili Il 95% dell importo richiesto ha riguardato la casistica Investimento il 4% ha riguardato Sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio ante 96 il residuo 1% da Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale La ripartizione riferita al numero dei progetti e agli importi dei progetti stessi è stata rispettata pressoché in tutte le regioni, fatta eccezione per le realtà territoriali più piccole che presentano una quota più ampia rispetto al dato nazionale per quanto concerne gli importi richiesti per progetti legati a Sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 o, come nel caso di Bolzano, non presentano progetti di Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale concentrando quasi esclusivamente le richieste nell ambito dei fondi legati a progetti di Investimento Distribuzione degli importi dei progetti presentati in alcune regioni Regione Investimento Sostituzione/Adeguamento Adozione modelli Bolzano 97 % 3 % 0 % Molise 89 % 10 % 1 % Trento 91 % 8 % 1 % Valle d Aosta 80 % 17 % 3 % Tabella 3 Distribuzione dei progetti presentati, progetti ammissibili e del relativo importo richiesto per regione e per tipologia di intervento TIPOLOGIA INTERVENTO PROGETTI AMMISSIBILI IMPORTI RICHIESTI Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale Complesso Di seguito si riporta la distribuzione dettagliata per regione e per tipologia di intervento. Pagina 4/10

5 Tabella 4 Distribuzione dei progetti presentati, progetti ammissibili e del relativo importo richiesto per regione e per tipologia di intervento REGIONE PROGETTI IMPORTI RICHIESTI IMPORTI RICHIESTI PROGETTI PROGETTI AMMISSIBILI PRESENTATI PROGETTI PRESENTATI AMMISSIBILI ABRUZZO Adozione di mod organiz. e di resp. sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante BASILICATA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante BOLZANO Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante CALABRIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante CAMPANIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante EMILIA ROMAGNA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante FRIULI VENEZIA GIULIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante LAZIO Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante LIGURIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante LOMBARDIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante MARCHE Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante MOLISE Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante PIEMONTE Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante PUGLIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante SARDEGNA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante SICILIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante TOSCANA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante TRENTO Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante UMBRIA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante VALLE D'AOSTA Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante VENETO Adozione di mod organiz. e di resp. Sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante ITALIA Pagina 5/10

6 Imprese ammissibili al finanziamento, per dimensione aziendale A beneficiare dell ammissibilità prevalentemente le microimprese (61%), in continuo aumento rispetto ai bandi precedenti. Distribuzione delle microimprese ammissibili nei vari bandi ISI: Dimensione aziendale 1-10 ISI 2010 ISI 2011 ISI 2012 ISI % 51 % 54 % 61 % Grafico 3 Progetti ammissibili ISI Distribuzione percentuale delle Imprese per dimensione aziendale 61% 15% 6% 7% 5% 3% 3% oltre 100 Importi richiesti distribuzione territoriale Pressoché invariata rispetto al bando precedente, la distribuzione percentuale degli importi richiesti relativi ai progetti ammissibili nell ambito di ISI 2013 per Macroarea, che vede confermare il Nord del Paese (43%) quale area geografica alla quale è stato destinato l importo più consistente: Grafico 4 Distribuzione percentuale degli importi richiesti dei progetti ammissibili nell ambito di ISI 2013 per macroarea. Centro 26% Nord Est 17% Nord Ovest 26% Altra 31% Sud 20% Isole 11% L importo medio richiesto dei progetti ammissibili si attesta intorno ai 72,5mila euro, importo superiore rispetto ai 42mila euro dell anno scorso, sia per l aumento della percentuale di finanziamento a carico dell Inail che è passata dal 50% al 65% sia per l aumento del massimo finanziabile (da a euro). Ovviamente a seconda della tipologia di intervento si registrano importi medi sensibilmente diversi: Pagina 6/10

7 Nella tabella seguente la distribuzione degli importi richiesti dei progetti ammissibili che rispecchia ampiamente la distribuzione dei budget messi a disposizione delle varie regioni. Grafico 5 Distribuzione percentuale degli importi richiesti relativi ai progetti ammissibili nell ambito di ISI 2013 per regioni. LOMBARDIA LAZIO CAMPANIA TOSCANA SICILIA VENETO EMILIA ROMAGNA PIEMONTE PUGLIA MARCHE SARDEGNA LIGURIA CALABRIA ABRUZZO UMBRIA FRIULI VENEZIA GIULIA BASILICATA TRENTO BOLZANO MOLISE VALLE D'AOSTA 3,98% 3,03% 2,96% 2,92% 2,75% 2,44% 1,71% 1,65% 1,16% 0,88% 0,66% 0,50% 0,30% 9,04% 8,21% 7,81% 7,31% 6,80% 6,44% 13,35% 16,11% Il 23% delle imprese ha richiesto l importo massimo previsto, pari a 130mila euro; tra queste, oltre la metà è distribuita tra Centro (28%) e Nord Ovest (26%). Importi richiesti tipologia di intervento Tabella 5 Importo medio richiesto dai progetti ammissibili nell ambito di ISI 2013 per tipologia di intervento Tipologia intervento Importo medio richiesto Adozione di mod. organiz. e di resp. sociale Investimento Sostituzione/adeguamento di attrezzature ante 21/9/1996 Complesso Nel dettaglio: Progetti per Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale : l importo medio più basso spetta a Centro ed Isole che si mantengono al di sotto dei 10mila euro, mentre quello più alto afferisce al Nord Est (quasi 11mila euro); Progetti di Investimento : il Nord Est registra l importo medio più basso (meno di 75mila euro), mentre quello massimo riguarda il Sud del Paese (quasi 84mila euro). Progetti per Sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 : si registra il più alto divario tra importo medio massimo, quasi 93mila euro del Nord Ovest, e importo medio minimo, 64,5mila euro delle Isole. Pagina 7/10

8 Progetti con coinvolgimento delle Parti Sociali In lieve flessione rispetto al bando ISI 2012 la quota dei progetti ammissibili che ha visto il coinvolgimento delle parti sociali (44% contro 52%), ma comunque maggiore del dato registrato in ISI 2011 (41%): Tabella 6 Distribuzione regionale dei progetti ammissibili nell ambito di ISI 2013 per coinvolgimento parti sociali Intervento Intervento Intervento progettato progettato progettato Nessuna e/o e/o e/o condivisione Totale REGIONE effettuato effettuato effettuato con le Parti complessivo attraverso 2 nell'ambito attraverso 1 Sociali o più parti della parte sociale sociali bilateralità Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria Valle d'aosta Veneto Italia Progetti per attività economica Le prime quindici attività economiche, che rappresentano il 77% dei progetti ammissibili, sono ordinate nella tabella 7: Tabella 7 Distribuzione dei progetti presentati, dei progetti ammissibili e del relativo importo richiesto nell ambito di ISI 2013 per tipo di attività economica dell azienda richiedente Importo Tipo di attività economica Progetti Progetti richiesto presentati ammissibili progetti ammissibili Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi Costruzione di edifici Lavori di costruzione specializzati Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli Industrie alimentari Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Pagina 8/10

9 Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte Ingegneria civile Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Fabbricazione di mobili Altre o non specificate Complesso Progetti per classe di tasso di tariffa La classe di tasso di tariffa più interessata, in termini di progetti ammissibili e di importo richiesto, è quella massima, Tabella 8 Distribuzione dei progetti ammissibili e del relativo importo richiesto nell ambito di ISI 2013 per tasso di tariffa aziendale Tasso di tariffa Progetti Importo richiesto non definito Totale complessivo Progetti con adozione di buone prassi Rispetto al bando ISI 2012 i progetti con adozione di Buone Prassi registrano un aumento di tre punti percentuali (dal 6% al 9%): Tabella 9 Distribuzione dei progetti ammissibili e relativo importo richiesto nell ambito di ISI 2013 con adozione o meno di Buone Prassi Buone Prassi Progetti Importo richiesto No Si Complesso Pagina 9/10

10 Gli interventi prevenzionali ammissibili a finanziamento attraverso la tipologia di intervento Investimento hanno mirato per il 31% alla riduzione delle principali cause di infortunio, mentre per il restante 69% all abbattimento di uno dei fattori di rischio connessi all ambiente di lavoro come specificato nel bando Tabella 10 Distribuzione dei progetti d investimento e relativo importo richiesto nell ambito di ISI 2013 per causa di infortunio o fattore di rischio TIPOLOGIA DI INTERVENTO INTERVENTO TECNICO Progetti Importo richiesto causa infortuni Investimento fattori di rischio Complesso Investimento Progetti per causa di infortunio Per quanto concerne i progetti destinati a ridurre le principali cause di infortunio (oltre 93 mln di euro), la prima causa è stata contrastata nel 61% dei progetti con un assorbimento del 62% del richiesto dei progetti ammissibili. Le cause di infortunio maggiormente contrastate sono state: I. La Caduta del lavoratore dall'alto (impalcatura, scala, sedia) nel 33% dei progetti II. Lo Sforzo fisico a carico del sistema muscolo-scheletrico nel 28% dei progetti Tabella 11 Distribuzione dei progetti ammissibili e relativo importo richiesto nell ambito di ISI 2013 per contrastare le principali cause di infortunio Causa infortunio Progetti Importo richiesto Caduta del lavoratore dall'alto (impalcatura, scala, sedia...) Sforzo fisico a carico del sistema muscolo-scheletrico Ferita o taglio con oggetti appuntiti o taglienti Ferita per contatto con materiale duro o abrasivo Urto o collisione con oggetto in movimento, inclusi i veicoli Caduta in piano (scivolamento, inciampo) Caduta di oggetto dall'alto Inalazione, ingestione o contatto con sostanze pericolose Schiacciamento o incastramento sotto qualcosa Incastramento, schiacciamento in genere (escluso da grave dall'alto) Complesso Progetti per fattore di rischio Per quanto riguarda i progetti destinati all eliminazione e alla riduzione dei principali fattori di rischio presenti nei luoghi di lavoro, si è rilevato che: I. Il 31% dei progetti ha riguardato la movimentazione manuale di carichi - movimenti e sforzi ripetuti - posture incongrue II. Il 27% dei progetti ha riguardato la bonifica amianto (escluso mero smaltimento) Tabella 12 Distribuzione dei progetti ammissibili e relativo importo richiesto nell ambito di ISI 2013 per contrastare i principali fattori di rischio Fattore di rischio Progetti Importo richiesto movimentazione manuale di carichi - movimenti e sforzi ripetuti bonifica amianto (escluso mero smaltimento) vibrazioni trasmesse al corpo intero agenti chimici pericolosi rumore Altro agenti chimici cancerogeni (escluso amianto) e mutageni vibrazioni al sistema mano-braccio spazi confinati incendio, esplosione ed emergenze rischio elettrico Complesso Pagina 10/10

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