L importanza della mediazione culturale nella scuola e nei servizi 30 Giugno 2015
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1 L importanza della mediazione culturale nella scuola e nei servizi 30 Giugno 2015 CRINALI DONNE PER UN MONDO NUOVO COOPERATIVA SOCIALE A R.L. ONLUS info@coopcrinali.it -
2 Parliamo di mediazione linguistico culturale in un momento nel quale si verificano due tendenze prevalenti ed opposte: - il rifiuto dell alterità vista come minaccia, disturbo, appesantimento - la negazione delle differenze in nome dell uguaglianza
3 01/07/2015
4 Parliamo di mediazione linguistico culturale non solo da un punto di vista tecnico, ma con l obiettivo della costruzione di un campo relazionale significativo all interno del quale si possa sviluppare un processo di co-costruzione di percorsi meticciati Crinali Cooperativa Sociale
5 Molte famiglie migranti con le quali entriamo in contatto nei servizi sono preoccupate rispetto alla propria adeguatezza nei confronti delle richieste del mondo esterno, che spesso non conoscono e non sanno decodificare. Sono in ansia rispetto ai motivi dell invio e/o utilizzo dei servizi, non conoscono esattamente le finalità del contesto nel quale si trovano e la sua organizzazione
6 Difficoltà degli operatori Difficoltà linguistiche Distanza culturale Difficoltà a fare diagnosi/ raccogliere la storia Spesso accesso inappropriato nel luogo inappropriato ( es. PS ) Problema del troppo tempo per capire e farsi capire Scarsa compliance-possibile conflitto
7 La mediazione funziona a diversi livelli: - preverbale, immediato, attraverso l impatto del riconoscimento di una persona familiare in un contesto estraneo - cognitivo linguistico, per uno scambio reciproco preciso e con la sicurezza che i significati vengano realmente compresi e condivisi.
8 LA MEDIAZIONE COME UN CALEIDOSCOPIO: TANTI MODI DIVERSI DI VEDERE
9 Se gli operatori lavorano con persone del mio paese, vuol dire che non hanno pregiudizi E possibile che diminuisca il senso di inadeguatezza, l imbarazzo e la percezione dello stigma. Questo permette una maggior trasparenza nella comunicazione
10 La mediazione linguistico culturale è una professione Comporta una formazione e supervisione specifica Prevede un codice deontologico Esistono modalità sperimentate di utilizzo nei diversi contesti e servizi diversi progetti hanno definito i Requisiti di qualità per la selezione di un servizio di mediazione linguistico culturale Ma ancora manca un riconoscimento formale
11 Chi è il mediatore linguistico culturale? È una persona immigrata appositamente formata con lo scopo di: permettere e facilitare la comunicazione e la comprensione tra persone appartenenti a culture e lingue diverse permettere le relazioni reciproche tra operatore e immigrato Crinali Cooperativa Sociale
12 Il ruolo e la funzione del mediatore linguistico culturale Attività di traduzione linguistica Attività di mediazione culturale Promuove la conoscenza dei servizi e delle istituzioni italiane
13 LA MEDIATRICE/ IL MEDIATORE riduce i pregiudizi da entrambi le parti stabilisce la possibilita' di comunicare apre canali di comunicazione avvia il processo di conoscenza comunicazione = fiducia da entrambe le parti si raggiunge l'obiettivo = soddisfazione e professionalita' 01/07/2015 CIRCOLO VIRTUOSO
14 Competenze tecniche del mediatore linguistico culturale Buona conoscenza della lingua italiana Elaborazione della propria esperienza migratoria Capacità comunicativa sana Capacità di stare all interno della relazione d aiuto Decentramento culturale Crinali Cooperativa Sociale
15 MLC Un ponte che unisce due sponde due mondi; due lingue, due culture Crinali Cooperativa Sociale
16 Percorso formativo Sul piano del sapere: Necessaria formazione specifica nei diversi ambiti di lavoro Area medico sanitaria Area sociale e psicologica Area giuridica Area scolatica Sul piano del saper fare: Area comunicativa e relazionale Area culturale e antropologica Sul piano del saper essere: Sviluppare un attitudine all approccio interculturale L elaborazione della propria esperienza migratoria Crinali Cooperativa Sociale
17 La deontologia professionale SEGRETO PROFESSIONALE NEUTRALITA RISPETTO AI CONTENUTI DELLA CONVERSAZIONE CAPACITA DI DECENTRAMENTO MANTENIMENTO DI UN RAPPORTO PROFESSIONALE CON GLI UTENTI E CON GLI OPERATORI NON SFRUTTAMENTO A FINI PERSONALI, ANCHE SE LEGALI, DELLE RELAZIONI CON LE UTENTI ( AUTENTICA LEALTA RISPETTO ALL UTENTE E ALL OPERATORE (TRADUZIONE NON UTILIZZO A FINI PERSONALI O NON DICHIARATI DELLA PROPRIA POSIZIONE DI ( PRESENTE POTERE (UNICA PERSONA BILINGUE PRESERVAZIONE DELLA RELAZIONE A TRE (COME GESTIRE L EVENTUALE RICHIESTA DI SEGRETO DA PARTE DELL UTENTE) Crinali Cooperativa Sociale
18 La lingua Importanza della lingua madre come lingua del cuore La nostra lingua madre è uno dei fondamenti del sistema socioculturale a cui apparteniamo: ci consente non solo di comunicare, ma ci riporta all interno del nostro universo affettivo, cognitivo ed esperenziale. E ciò che c'identifica confermando il nostro senso d appartenenza e ci rassicura. Accuratezza della traduzione dei test e del materiale di valutazione nel rispetto dei diversi setting Distinzione dei diversi contesti per un utilizzo della parola adeguato Crinali Cooperativa Sociale
19 La madrelingua permette una comunicazione più vicina agli aspetti emotivi connessi con la migrazione (solitudine, trauma migratorio, nostalgia, insicurezza dei ruoli), anche sulle preoccupazioni riguardanti i bambini e i loro eventuali problemi.
20 La mediazione linguistico culturale costituisce una chiave di accesso agli elementi impliciti della comunicazione: - il non verbale - il livello culturale d origine - le specifiche zone di provenienza - le abitudini di cura
21 Per i bambini la presenza della mediazione costituisce una importante testimonianza della possibilità di passare da una lingua (e da un mondo) all altro senza porli in contraddizione fra loro, occasione raramente sperimentata nel mondo esterno
22 Gli operatori hanno l opportunità di discutere con le/gli mediatrici/mediatori le situazioni che necessitano un approfondimento in relazione a particolari difficoltà, complessità, resistenze, in particolare nelle restituzioni diagnostiche o nei percorsi terapeutici. Gli aspetti culturali possono essere molto significativi.
23 E indispensabile che gli operatori abbiano una formazione al lavoro con la mediazione linguistico culturale perché: - sono abituati a lavorare da soli con i propri pazienti - possono provare sentimenti di esclusione o di diffidenza per la situazione triangolare che si sperimenta - possono essere in imbarazzo di fronte a un testimone di un altra cultura, in relazione ai nostri strumenti abituali
24 Nella relazione tra mediatrice e operatore: E importante trovare dei momenti di scambio prima e dopo il colloquio: Questo permette di scambiarsi impressioni e commentare il colloquio, di condiverede vissuti ed emozioni Supervisione, discussione dei casi e formazione comune Crinali Cooperativa Sociale
25 La mediatrice come nodo importante della rete Passa informazioni e dà continuità al lavoro dei diversi servizi e anche alla presa in carico della famiglia 25
26 FILI COMUNI DELLA RETE dimensione di genere approccio transculturale MLC approccio multiprofessionale nuovi modelli organizzativi formazione comune e continua per operatori e mlc 26
27 IL RUOLO DELLA MEDIATRICE NEI DIVERSI SERVIZI Visite mediche colloqui psicologici visite domiciliari UONPIA servizi sociali Scuola sportelli Servizi dedicati ( clinica trasculturale) Tribunale questura Crinali Cooperativa Sociale
28 A SCUOLA: ACCOGLIENZA INSERIMENTO SUPPORTO INSEGNATE L2 ORIENTAMENTO RAPPORTO CON LA FAMIGLIA LABORTATORI INTERCULTURALI
29 Dove è inserita la MLC In un servizio a chiamata Chiamata nelle emergenze, difficoltà di percepire la complessità dell intervento ( TC d urgenza), turn over degli operatori e rischi che i due soggetti della prestazione non si conoscono: quale fiducia? La MLC si sente in balia degli operatori e non parte integrante di un gruppo di lavoro. Soggetto passivo In un servizio dedicato La partecipazione ad un progetto permette il MLC di potersi inserire attivamente in un particolare contesto - reparti, consultorio,intervento di emergenza in particolari situazioni e permette agli operatori diversi di avere un tramite chi lavora nel servizio dedicato è più formato - che facilita l intervento, anche quando c è l emergenza. L utilizzo dei MLC dipende dal tipo di servizio in cui è inserito e dalla sua organizzazione
30 Condizioni per la mediazione linguistico culturali Disponibilità da parte del servizio ad accettare e a riconoscere la figura e il ruolo del mediatore Formazione da parte degli operatori sul lavoro di mediazione L inserimento dei mediatore deve avvenire attraverso una dimensione progettuale che porti il servizio a darsi degli obiettivi e valuti ipotesi e quindi strumenti e tempi di verifica Scelta accurata da parte dei servizi di mediatori qualificati e altamente formati
31 CRITICITA Instabilità dei finanziamenti Cambio degli operatori Differenza tra lavoro a chiamata e inserimento in giornate fisse Dicotomia tra: Valorizzazione della MLC nella progettazione Nell esperienza acquista gli operatori si sentono più sicuri, sentono di aver superato il problema linguistico e viene a meno il valore della mediazione culturale Formazione del personale sanitario Riconoscimento della figura del mediatore linguistico-culturale 31
32 La mediazione non compete solo al mediatore, ma a tutto il sistema: praticarla è compito di tutti. Costruzione complessa Crinali Cooperativa Sociale
33 Crinali Cooperativa Sociale
34 Progetto Centro di salute e ascolto per le donne immigrate e i loro bambini H. San Carlo Coop. Crinali H. San Paolo Consultori sul territorio Reparti dell ospedale
35 TAPPE DI COSTRUZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI OSPEDALIERI E TERRITORIALI PER L ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE IMMIGRATE CORSO PER MLC DAL 2010 COUN SELING E MLC NELLE SCUOLE DAL 2006 MLC IN UOMPIA E CPBA DAL 99 MLC NEI CF DELL ASL MILANO DAL 2000 CENTRI DI SALUTE E ASCOLTO IN DUE AZ.OSP. DAL 2003 CLINICA TRANSCULTURALE IN DUE ASL 35
36 Decentramento culturale Uscire dalle proprie referenze, Mettersi al posto dell interlocutore Capire le logiche culturali e psicologiche dell altro
37 Tutori di resilienza Tutti i professionisti che operano nei servizi (medici, pediatri, ostetriche, insegnanti, assistenti sociali psicologi/ghe, educatori/educatrici ) possono essere potenti tutori di resilienza Il/La mediatore/trice linguistico culturale come figura che potenzia i servizi come luoghi di resilienza Crinali Cooperativa Sociale Onlus
38 L operatrice /operatore come tutore di resilienza Accoglie i migranti con una attitudine di decentramento culturale E aperto al confronto con la diversità culturale E consapevole di essere lui stesso portatore di una cultura (non della verità) E disponibile ad una negoziazione culturale delle sue pratiche (per es. modi diversi di educare il bambino) Sostiene le competenze individuali e valorizza le risorse Collabora con la mediatrice linguistico culturale
39 GRAZIE DELL ATTENZIONE!! COOPERATIVA CRINALI ONLUS PAGINA FACEBOOK: CRINALI COOPERATIVA SOCIALE
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