LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE
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- Agnella Scarpa
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1 Chiesa di S. Maria del Terzo Millennio LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA ROMA - ITALIA BOLLETTINO BIMESTRALE DEL SANTUARIO VERGINE DELLA RIVELAZIONE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2 e 3 - NO/GENOVA 242/ Anno XXVII - Maggio/Agosto 2013 Nuova Serie n. 3
2 EDITORIALE Per l Anno della Fede! D io parla all uomo, parla al suo popolo, Dio chiama a sé, si fa trovare da chi lo cerca. Il suo amore che dà e mantiene la vita, che libera e che salva è per ogni persona, è per tutta l umanità. A Dio che parla, che entra in relazione con l uomo, l uomo risponde con la scelta della propria vita. Dio vuole una risposta libera, consapevole, vuole una risposta di amore e mette l uomo in condizione di dare questa risposta che egli chiede. Perché da all uomo la capacità di amare, il desiderio di conoscere la verità, la volontà di agire con giustizia, l intento di costruire la pace. Rende l uomo capace di intendere il disegno di Dio e di attuarlo. Allora questo cercare Dio, scrutare la sua volontà, comprendere il suo disegno e condurre una vita conforme a ciò che Egli ci chiede costituisce quella adesione libera e consapevole alla sua Parola che chiamiamo obbedienza della Fede, obbedienza cristiana. La mentalità corrente del nostro tempo rifiuta il discorso dell obbedienza, la vede come un limite, come una negazione della propria dignità, della propria libertà. In molta parte delle culture prevalenti si sostiene che l affermazione dell uomo e della sua libertà esiga che l uomo non abbia nessuna regola, nessuna norma che egli stesso non si sia data: solo l uomo è legge a se stesso. Va superata questa falsa contrapposizione tra obbedienza e libertà; come va superato questo riferimento all uomo come norma a se stesso, riferimento che porta ad un soggettivismo, ad un relativismo distruttivi. Bisogna riscoprire che la dignità e la libertà dell uomo si fondano proprio sul disegno di amore di Dio per l uomo, bisogna scoprire che aderire consapevolmente a questo disegno è ciò che da la pienezza di vita, con tutta la ricchezza dei valori umani e cristiani. Sommario 3 La Parola del Papa 6 Maria è la porta d ingresso del Verbo nell umanità P. Aldo Guidi 9 Siamo figli di Dio: e allora? (2( a parte) Dario Pacifi co 12 UN SANTO AL MESE DIRETTORE EDITORIALE: P. Piergiorgio Vitelli DIRETTORE RESPONSABILE: P. Ernesto Piacentini REDAZIONE: San Pasquale Baylon 14 Angolo della poesia 15 La voce della Grotta 23 La nostra Missione in Brasile LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE P. Aldo Guidi P. Enzo Tacca Dario Pacifico Via Laurentina, 450 Roma - Tel Aut. Trib. di Roma n. 394/86. del REALIZZAZIONE E STAMPA: B.N. Marconi - Genova 2 Santuario Vergine della Rivelazione Frati Minori Conventuali Via Laurentina, Roma Tel C.C. Postale
3 La Parola del Papa Grazie BENEDETTO Appena ricevuta la notizia della rinuncia di Sua Santità Benedetto XVI a partire dal 28 febbraio u.s. un ondata di sentimenti e ricordi straordinari hanno letteralmente invaso la mia coscienza e il mio cuore. Ho rivissuto, nella memoria, gli straordinari eventi del Suo Pontificato e soprattutto il Suo altissimo Magistero in una amabilità che lo ha fatto passare fra di noi come un padre pieno di affabilità. Le parole con cui ha comunicato ai Cardinali la sua rinuncia sono state per me una testimonianza straordinaria di fedeltà a Gesù Cristo e di amore incondizionato alla Chiesa nella specifica responsabilità ricevuta e vissuta fino a quel momento in modo esemplare. La consapevolezza esplicita delle difficoltà fisiche a reggere il ministero petrino danno al gesto di Benedetto il segno di un eroica umiltà. Il 19 aprile 2005 è stato eletto Pontefice. Nei giorni immediatamente precedenti l elezione le voci sul nome del possibile successore di Karol Wojtyla erano quasi tutte in favore del cardinale tedesco. Dopo solo 2 giorni di conclave, alle 18,30 circa, il camerlengo annunciò nella piazza S. Pietro gremita il nome del nuovo Papa: Benedetto XVI, al secolo Josef Ratzinger. Anche per me non fu certo una novità. Uomo discreto, al totale servizio della Chiesa, semplice nel parlare, ma dai discorsi illuminanti. Grazie a lui ho capito che la Chiesa non è un insieme di 3
4 regole da rispettare. Da lui ho capito che la fede può essere davvero ragionevole. Ciò però non è frutto di una lezione teorica ma di un percorso. È stato un pontificato difficile che Benedetto ha affrontato con fermezza, mitezza, gentilezza ma anche con rigore. Il Papa ha dovuto affrontare, con determinazione, vari problemi della Chiesa, la questione del relativismo etico con un Occidente che ha un po perso la bussola sul fronte spirituale e non si riconosce più nella sua tradizione di valori millenaria. Vi sono, inoltre, conflitti religiosi in Africa e in Asia che stanno mietendo tante vittime tra i Cristiani, una multiculturalità dirompente in Europa e infine quello che un tempo veniva chiamato Terzo Mondo e che oggi richiede a viva voce il legittimo riconoscimento di una propria identità. Il pontificato di Benedetto XVI è stato sempre segnato alla ricerca sul fronte dell identità cristiana trattando questo problema in relazione all epoca e ai tempi in cui viviamo. Ha puntato i riflettori sul significato dell essere cristiani oggi. Con l ultimo suo gesto, dicendo un no nettissimo, Benedetto XVI ci dice che dobbiamo essere tutti testimoni del messaggio cristiano trasferendolo nella nostra quotidianità. In più ha posto l accento, con una riflessione profondissima, su quello che è il ruolo affidato o come avrebbe detto S. Caterina da Siena, prestato. Con un gesto di coraggio, Ratzinger ha indotto tutti a meditare su quello che oggi è il compito, il ruolo che non può non essere di servizio. Con questa sua testimonianza il servo dei servi di Dio ha ammesso di non sentirsi più in grado di svolgere il suo ruolo: il munus petrinum. Non a caso ha detto lascio per Bene della Chiesa. Grazie Benedetto. Benvenuto Fratello FRANCESCO 4 L elezione del nuovo Papa è per noi cattolici un fatto molto importante. Lo Spirito Santo ha scelto Jorge Mario Bergoglio, con il nome di FRANCE- SCO, il primo Francesco nella storia millenaria dei Papi. E Dio ha scelto la semplicità e la povertà per far ripartire la Chiesa nel momento più delicato dei nostri tempi. Come Francesco, che s inchinava alla sovranità di Innocenzo III, ricevendone il riconoscimento di una regola rivoluzionaria, così Papa Bergoglio, di origine piemontese, s inchina all unico potere che riconosce, dopo Dio, la sua Chiesa, il popolo. E chiede lui, chinando il capo, la benedizione: pregate per me che vengo quasi dalla fine del mondo. Simpatia e segni: si chiama vescovo, non un uomo di curia. Un uomo abituato ad essere uomo tra
5 gli uomini, che non indossa la mazzetta rossa per presentarsi emozionato eppure sicuro al mondo, a tratti gioviale. Vuole restare il cardinale che viaggia in metro verso le periferie e baraccopoli argentine. C è da chiedersi perché il Santo di Assisi non abbia mai ispirato un successore di Pietro, finora. Lo sceglie un gesuita, espressione di un Ordine che ha istruito re e creato Santi, ma mai ha avuto un Papa bianco (i successori di S. Ignazio di Loyola sono detti Papi neri). E lo sceglie per dire che si può tornare a parlare del Creato - come S. Francesco - se a mani nude si ricostruisce la Chiesa di S. Damiano pietra su pietra, con umiltà, esaltando la povertà come valore. Auguro che sia un buon successore, con un occhio di eredità, di Giovanni Paolo II prima e di Ratzinger poi. Sappia affrontare un mondo che cambia ad un ritmo sempre maggiore e dove la dimensione della multiculturalità rischia di far disperdere tanti valori che hanno caratterizzato nel tempo la Chiesa. Occorrerà mantenere fermezza nella ricerca di un identità cristiana che, ritrovati i suoi valori, anche alla luce dei tempi, dovrà aprirsi di più al confronto con le altre culture e religioni. Per fare questo, però, la missione primaria dovrà essere quella di compattare, di unire i cristiani del mondo. Un altro messaggio, molto importante, sta proprio nello stile di Francesco d Assisi che è quello della opzione preferenziale dei poveri. Allora tutti noi cristiani dovremo essere un supporto concreto per il Vescovo di Roma, per rendere la Sua missione meno difficile ed improba. Una fitta di impegni cui il Papa, per ora, risponde con la scelta del nome: FRANCESCO, rimanda a semplicità, povertà e apertura al mondo. AUGURI. 5
6 Maria è la porta d ingresso del Verbo nell umanità 6 ato da Donna (Gal N 4,4). Questa parola breve e semplice, nascosta e quasi annidata in quel grande inno alla libertà cristiana che è la lettera ai Galati, se riferita a qualunque creatura umana è così ovvia e superflua da rinseire una mera banalità: da dove mai dovrebbe nascere un uomo? Ma San Paolo la dice a proposito del Figlio proprio di Dio Unigenito del Padre (Gv 1,14) a lui coetaneo e consostanziale. Tutto allora cambia e anche l espressione, da inutile, si trasfigura e si sublima, diventa rivelazione del segreto trascendente e inatteso che la Divina Sapienza ha posto al centro della storia e al cuore dell universo: è la realtà dell Incarnazione di Dio. E, se il Verbo eterno è nato da donna, la femminilità si colloca al vertice dell autentica e assoluta gerarchia dei valori. Ci spieghiamo, allora, perché ancora oggi al di fuori della cultura e civiltà cristiana, la donna appaia, più che altro, funzionale all egoismo maschile, e la sua dignità permanga avvilita e umiliata. Più ancora si capisce come sia naturale e logico che Maria, destinata a così eccelsa missione, debba essere nei divini voleri la più pura, la più perfetta, la più alta delle creature ( più che creatura, Divina Commedia, Par. XXXIII, 2) e sia nel Cristianesimo universalmente venerata. L iniziale palpito di vita della Madre di Dio è stato il primo segno di vittoria sull antico nemico. Nel vecchio mondo di colpa viene immesso il primo lievito di rinnovamento: il lievito della salvezza che Cristo fermenterà interamente. Così l Immacolata Concezione di Maria non è stato un avvenimento che abbia suscitato clamore: nessuno si è accorto del singolare e inedito prodigio donato alla nostra umanità. I prodigi dell amore di Dio si svolgono abitualmente nel silenzio e nell umiltà, nascosti ai dotti e agli intelligenti ma rivolti e rivelati ai piccoli (Mt 11,25). Nonostante il carattere monotono degli elenchi della genealogia di Gesù, riportata in linea discendente e ascendente rispettivamente da Matteo e Luca, tuttavia esse racchiudono una grande
7 densità di significato: il nostro Dio non è una forza primitiva o un ordine cosmico, è il Dio concreto, dei viventi, Padre del Redentore Gesù, colui che non interrompe la storia ma che la porta a compimento insieme agli uomini, che sa fare della loro imperfezione o dell insuccesso umano una cosa compiuta. (K.H. Schelkle) Maria compare per un necessario riferimento a Cristo, che non può essere pensato senza di lei. Maria, dunque, nella Scrittura è situata nella intersezione della storia ed occupa un posto centrale tra gli uomini e Dio; il Figlio di Dio ricevendo la natura umana da Maria entra nella scena storica degli uomini, nato da lei. Per il fatto di essere madre di Cristo, Maria, è il centro e la convergenza della storia della salvezza. In lei si è compiuto il passo decisivo di Dio per la nostra redenzione. La madre sta tra Dio e gli uomini. (I. Larranàga) La Chiesa insegna che Gesù Cristo, in quanto unica persona, fu veramente generato da una madre umana; per cui Maria è madre di Cristo vero uomo e vero Dio (Concilio di Efeso, 431). Il Verbo di Dio è, quindi suo figlio e Maria è sua madre, esattamente come le altre madri lo sono della persona completa del loro figlio. Dio entrò nella umanità attraverso la via normale di un processo biologico: dalla cellula, all embrione, al feto, al bambino. Per questo si parla di maternità divina. L eterno Figlio del Padre è nato da donna, nato dalla stirpe di Davide, secondo la carne. (Rom 1,2) L attività umana prepara una costituzione somatica, infonde direttamente avviene fin dal primo un corpo, nel quale Dio il suo spirito vitale, e ciò momento embrionale. Tuttavia, la madre non dà alla luce un frutto, come una pianta - principio vivente che non genera un altra pianta, ma una persona completa. Noi siamo debitori, in quanto frutto, dell attività materna ma in quanto persone non siamo prodotti totalmente dal processo generatore, perché l anima immortale viene direttamente dal Dio immortale. Così Maria (come anche avviene per noi) è madre (genera) di una persona (corpo e anima). In Maria si incontrarono, unendosi sostanzialmente ( ipostaticamente = personale), l umanità la divinità. L umanità viene assunta dalla preesistente (eterna) divinità del Verbo di Dio. 7
8 8 È un processo di sonificazione portato a per- termine nel grembo di Maria. Maria, per questo, è al centro della storia accanto al Cristo, suo figlio. La maternità di Maria dà come risultato finale un uomo che è realmente e veramente Dio: l attività generatrice di Maria fu l Uomo - Dio. Theotòkos = Madre di Dio esprime il concetto di generatrice che riveste il Verbo della sua carne umana. Il Verbo è una persona divina che viene a possedere una natura umana, ma è anche vero uomo in possesso della divinità. L operazione creatrice dello Spirito Santo fu concretamente realizzata in Maria e da Maria. Maria fu principio attivo dell umanità di Cristo sebbene subordinata allo Spirito Santo: lo Spirito Santo e Maria operano in comunione di azione. Da parte di Maria è una collaborazione biologica e spirituale. Nella generazione di Gesù l azione fraterna fu sostituita dall intervento eccezionale della potenza creatrice di Dio sulla sostanza (germe organico), offerta unicamente da Maria. È come una invasione dello Spirito, espressa con finezza e delicatezza ( Lo Spirito Santo scenderà su di te, stenderà la sua ombra la potenza dell Altissimo; Lc 1,35), lasciando intatto il soggetto su cui agisce. La ragione di questa scelta di Dio è affermare con chiarezza assoluta che l unico Padre del Signore Gesù Cristo è solo lui: non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo (Gv 1,13), ma generato - originato dalla volontà eterna del Padre. Con la maternità verginale avviene per la prima e unica volta una rottura che rende evidente e operante un nuovo ordine: non più quello delle generazioni a opera della carne e delle leggi naturali, ma per mezzo della resurrezione ( Ecco, io faccio nuove tutte le cose, Ap 25,5). Maria è di Dio, perciò Giuseppe non ha con lei nessun rapporto carnale. Questo, Giuseppe lo ha capito e fa parte dei suoi meriti. La maternità verginale è uno dei portenti se non il più alto, della storia della salvezza, sull onda di quel motivo dominante che percorre tutta la Bibbia: C è forse qualcosa di impossibile per il Signore? (Gn 18,14), e nulla è impossibile a Dio (Lc 1,37). Il miracolo della nascita senza padre, e quindi verginale, di Cristo è manifestazione della libertà d azione di Dio. È incominciata una nuova realtà. Cristo è veramente il nuovo Adamo (1 Cor 15,45-49): è veramente il perfetto nuovo inizio, necessario al genere umano decaduto. Tutto questo attraverso la disponibilità di Maria, che accolse il mistero in sé e collaborò a formare l umanità del Figlio di Dio dal primo istante (fisiologico), come all educazione e al sostegno della sua missione redentrice. Intanto Gesù cresceva sempre più come Maestro di sua Madre. P. Aldo Guidi
9 Siamo figli di Dio: e allora? Il battezzato, dicevamo, è costituito figlio di Dio. I genitori che avviano al sacramento i loro bambini devono considerare che non li hanno solamente sottoposti ad un rito venerabile della tradizione religiosa cui appartengono, ma che si sono soprattutto impegnati ad allevare dei figli di Dio. Dovrebbero aver compreso di non essere proprietari di quelle creature, ma degli amorevoli e operosi affidatari. I sovrani di Francia demandavano a pedagoghi sapienti la formazione dei primogeniti - si pensi ad esempio a Bossuet precettore del delfino Luigi ( ) - perché tirassero su dei re. Tutti i battezzati sono re (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, 783) e quindi la loro educazione è questione delicatissima. Come il delfino di Francia si preparava a fare il monarca da grande - e a questo fine gli veniva messo a disposizione il meglio dell intellighenzia nazionale - così ogni bambino battezzato dovrebbe addestrarsi precocemente a vivere da figlio di Dio per poi raggiungere 2 a parte nell età matura una statura interiore commisurata alla vocazione regale ricevuta. È una regalità, però, tutta declinata sul versante del servizio e per nulla su quello degli stereotipi mondani dell esercizio del potere. Gesù, del resto, indossò le insegne del comando solo quando costrettovi per irrisione (vedi Matteo 26,27-31), mentre interpretò la sua peculiare regalità sempre e solo come dedizione assoluta al bene dell uomo. I battezzati o sono re secondo questa sorprendente modalità, o sono solo delle improbabili caricature. Che differenza c è tra un uomo che si percepisce figlio di Dio ed un altro che non ha questa consapevolezza? Non si tratta di una differenza che attiene al valore della persona, perché nessun cristiano è autorizzato a sentirsi superiore ad un altro essere umano in ragione della sua fede o tradizione religiosa. Il battesimo conferisce senz altro una speciale dignità, che è però totalmente mortificata ogniqualvolta la si confonda con un merito acquisito. Quando si entra nella prospettiva dell amore, perché tale è l ambiente vitale nel quale si viene immersi col battesimo, si depongono le visioni del mondo che tendono a disporre le persone su una scala gerarchica. Le scale gerarchiche - ad eccezione di quelle meramente fun- 9
10 10 zionali (che servono cioè a distribuire le cariche per far funzionare gli uffici) - sono bugiarde e svianti, anche se sembrano giustificate dalle differenze che la natura e le circostanze più disparate stabiliscono tra gli individui; un tempo si era pacificamente convinti che il maschio valesse più della femmina, il ricco più del povero, il sacerdote più del laico, il notabile più del villano, il sano più del malato e così via. Persino il Pietro uscito rinvigorito nel cuore e nella mente dall effusione pneumatica di Pentecoste fece una resistenza enorme prima di arrendersi all evidenza evangelica che un pagano potesse valere quanto un ebreo: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone» (At 10,34). Cristo aveva messo in discussione tutta la civiltà alla quale apparteneva, fondata sul culto del vero Dio e sulla Legge mosaica, la quale conteneva però moltissimi elementi transitori e sempre in attesa di essere superati da qualcosa di meglio. Fu san Paolo a farsi carico di diffondere nella Chiesa nascente l idea che gli uomini sono tutti uguali di fronte all amore di Dio: «Non c è più giudeo né greco; non c è più schiavo né libero; non c è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Galati 3,28). A nessuno era più consentito - se non commettendo una sorta di alto tradimento delle intenzioni del Messia - salire sul piedistallo per proclamarsi superiore a chicchessia. L umiltà doveva essere il primo segno distintivo di un vero discepolo di Gesù (e quindi di un sincero figlio di Dio), il quale ha voluto liberamente venire incontro all uomo solo dopo aver svuotato se stesso ( eautón ekénosen, secondo quanto apprendiamo dal meraviglioso inno della lettera ai Filippesi) ed essersi presentato nella storia come uno di noi. L umiltà calamita il consenso divino (vedi Luca 1,52) ed è la premessa indispensabile di qualunque apostolato attendibile. Essa scaturisce dalla consapevolezza che quanto vi è di buono e bello in noi è ricevuto in dono e porta frutto solo nella condivisione generosa. La società individualista ci ha fatti crescere nella convinzione che il talento serva a primeggiare nella competizione sociale e che le abilità e le competenze debbano produrre arricchimento e benessere in capo a chi le possiede. Il battezzato, in quanto figlio di Dio, è chiamato a riconoscere la vanità di questa logica ed a scegliere la modalità squisitamente esistenziale del dono, del mettersi a disposizione del prossimo dimenticando la prospettiva egoista del tornaconto personale. D altro canto, se ammettiamo che l Amore (con la a maiuscola) è la sola forza spirituale che intesse giuste e vivificanti relazioni degli uomini con Dio, degli uomini tra di loro e degli uomini col resto del creato, allora è necessario deporre ai piedi della croce tutto ciò che vi si oppone. Sappiamo tuttavia che il battesimo non rimuove le conseguenze temporali del peccato (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1264), tra le quali spiccano le debolezze caratteriali e la concupiscenza che ci porta in direzione del piacere e della soddisfazione degli impulsi egoistici. Tutta roba che fa letteralmente a pugni con l idea di amore disinteressato. In noi dimorano perciò due dinamiche divergenti che abitano l interiorità e spesso si azionano simultaneamente, finendo col rendere contraddittorio il nostro operato. Quando sono generoso senza mezze misure, ecco che un senso di frustrazione mi pervade, anche solo nel constatare che gli altri mi negano la gratitudine o addirittura mi accusano di aver agito per motivi abietti. L essere incompreso mi ferisce, scopre i nervi, offusca la lucidità e mi fa perdere le staffe. Comprendo allora
11 che il mio amore è imperfetto, che l intenzione bella si è corrotta a contatto con l esperienza avversa e dispero di migliorare, di poter fare a meno dell approvazione altrui e di tirare dritto per la mia strada senza voltarmi a destra o a sinistra. Ed è allora che debbo ricordarmi di essere un figlio di Dio, nonostante la mia debolezza, la mia inconsistenza, la mia incoerenza, la mia tendenza a ripiegarmi su me stesso ed a concepire cattivi sentimenti quando contrariato. Devo ricordarmi che il Padre mi da sempre la possibilità di ricominciare daccapo, di percorrere sereno a ritroso la distanza che ho maldestramente posto tra me e Lui; devo ricordarmi - per averlo letto da qualche parte nel vangelo - che Lui conosce i miei limiti e non aspetta altro che riabbracciarmi e riavermi con Sé (vedi Luca 15,11-32). Un giorno il male sarà estromesso definitivamente dall universo e noi saremo come dobbiamo essere, come siamo stati pensati da sempre; nel frattempo ci troviamo come in una grande palestra, dove dobbiamo imparare tutto, fare esercizio, magari sbagliare e cadere, ma mai rinunciare a rialzarci. L unica vera insidia per noi figli di Dio - al di là di tutti gli ostacoli che possiamo incontrare nel cammino - è quella raccontata dalla meravigliosa ricostruzione sapienziale dei primordi offertaci da Genesi 2,4-3,24. Senza addentrarmi nell analisi di questo testo tanto bistrattato dai luoghi comuni, richiamo solo l obiettivo conseguito con geniale astuzia dal serpente - Satana o espediente letterario che sia - quello di insinuare nella prima coppia il dubbio che Dio potesse essere un avversario perfino invidioso («Non morirete affatto! Anzi Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio...» [Genesi 3,4-5]) sulla strada che conduce alla felicità ed alla pienezza esistenziale; l insidia ha fatto inciampare e cadere non solo Adamo ed Eva, ma miliardi di esseri umani appresso a loro, propiziando il sorgere di civiltà affette da una mortale carenza di bene e di vero. Chi vuole mettere Dio alla sbarra ha sempre a disposizione un imponente numero di solidi argomenti a sostegno di una prospettiva animosa dalla quale giudicare rancorosamente il creatore. Tuttavia, dopo i fatti incontestabili del giovedì e venerdì santi narrati nei vangeli da testimoni degni di fede, ce ne vuole di coraggio per continuare ad affermare che Dio sia un limite all affermazione dell umano e che possa essere trattato alla stregua di una gigantesca impostura! Il male è il nonsenso della storia che agisce dall interno del cuore dell uomo come principio disumanizzante e proprio perché nonsenso esso non è fondabile razionalmente. Tuttavia una cosa è certa: esso non ha origine in Dio, ma solo da Dio può essere ricacciato nel nulla dal quale proviene. Essere figli Suoi, dunque, vuol dire anzitutto confidare nel suo amore, nella sua sapienza e da ultimo nella sua potenza, la stessa potenza che ha risuscitato Gesù davvero morto per noi. Sarebbe bello dare immediatamente lo sfratto alle cose vecchie che abitano il nostro cuore ed accogliervi solo i sentimenti che animarono l azione di Cristo nel mondo! La fede è proprio questo appassionarsi a tutto ciò che Egli ha reso possibile con la sua vittoria sul male e sulla morte. Non stanchiamoci mai, dunque, di perseguire l obiettivo della nostra vocazione divina. Dario Pacifi co dario.pacifi co65@gmail.com 11
12 UN SANTO AL MESE 17 MAGGIO San Pasquale Baylon Religioso francescano Torre Hermosa (Aragona), 16 maggio Villa Real (Valenza), 17 maggio 1592 Cominciamo col dire che il nome Pasquale è di origine cristiana ed è molto usato anche nel femminile Pasqualina; veniva dato ai bambini nati il giorno di Pasqua, ma le sue lontane origini sono ebraiche (Pesah = passaggio) volendo indicare il passaggio del popolo ebraico del Mar Rosso e il passaggio dell angelo di Iahweh che salvò, segnandone le case con il sangue sacro dell agnello, i primogeniti ebrei per distinguerli da quelli egiziani destinati alla morte nell ultima piaga d Egitto. Il nostro Pasquale Baylon fu un concentrato di testimonianza di quanto la Provvidenza può operare nella vita dei singoli uomini e Pasquale passò da illetterato a teologo, dalla povertà assoluta alla ricchezza degli straordinari doni dello Spirito Santo, fra cui quello della sapienza infusa, da umile portinaio e fratello laico alla santità. Nacque il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa in Aragona, Spagna, da Martino Baylon e da Isabella Jubera; fin da bambino dimostrò una spiccata devozione verso l Eucaristia, che sarà poi la caratteristica di tutta la sua vita religiosa. Fu pastore prima del gregge della famiglia poi a servizio di altri padroni, la solitudine dei campi favorì la meditazione, il suo desiderio di spiritualità, la continua preghiera; prese anche a mortificare il suo giovane corpo con lunghi digiuni e flagellazioni dolorose. A 18 anni Pasquale Baylon chiese di essere accolto nel convento di S. Maria di Loreto, dei Francescani Riformati detti Alcantarini, da s. Pietro d Alcantara loro ispiratore, non fu accettato forse per la giovane età. Pasquale pur di rimanere nei dintorni del convento, si occupò sempre come pastore, al servizio del ricchissimo possidente Martino García, il quale ammirato di questo suo giovane dipendente, gli propose di adottarlo così da poter diventare suo erede universale, ma Pasquale diede un deciso rifiuto, perché più che mai era deciso ad entrare tra i frati di s. Francesco. Sebbene così giovane, si acquistò una certa fama di santità per le virtù cristiane e morali, ma anche per fatti prodigiosi di cui fu l artefice. Dopo due anni nel 1560, venne ammesso nel convento di S. Maria di Loreto, dove fece la sua professione religiosa il 2 febbraio 1564; non volle mai ascendere al sacerdozio, nonostante il parere favorevole dei superiori, perché non si sentiva degno e nella sua umiltà si contentò di rimanere sempre un semplice fratello laico. Fu per anni addetto ai vari servizi del convento, specialmente come portinaio, compito che espletò sempre con grande bontà, anche nei conventi di Jatíva e Valenza. Fu davvero pentecostale, cioè favorito dagli straordinari doni dello Spirito Santo, tra cui quello della sapienza infusa, benché illetterato era
13 costantemente richiesto per consiglio da tanti illustri personaggi. Anche il Padre Provinciale degli Alcantarini di Spagna nel 1576, dovendo comunicare con urgenza col Padre Generale risiedente a Parigi, pensò di mandare con la missiva frate Pasquale, ben sapendo le gravi difficoltà del viaggio per l attraversamento di alcune province francesi, che in quell epoca erano dominate dai calvinisti. Infatti fra Pasquale fu fatto oggetto di continue derisioni, insulti, percosse e ad Orléans fu anche in pericolo di morte per lapidazione, dopo aver tenuto una serrata disputa sull Eucaristia, tenendo testa agli oppositori e rintuzzando le loro false argomentazioni. Al ritorno della sua delicata e pericolosa missione, Pasquale Baylon compose un piccolo libro di definizioni e sentenze sulla reale presenza di Gesù nell Eucaristia e sul potere divino trasmesso al pontefice romano. Per il suo desiderio di maggiore perfezione, si sottoponeva a continue pesanti mortificazioni e penitenze sempre più numerose, al punto che la sua salute era ormai ridotta male. Aveva solo 52 anni appena compiuti, quando fu sorpreso dalla morte il 17 maggio 1592 nel convento del Rosario a Villa Real (Valenza), era il giorno di Pentecoste, così come fu per la nascita. I funerali videro la partecipazione di una folla di fedeli, che volle fare omaggio di una sentita venerazione alla salma dell umile fratello laico francescano, la cui santità per i miracoli che avvennero, fu conosciuta in tutto il mondo cattolico. Particolarmente venerato fu a Napoli, soggetta alla dominazione spagnola e il cui culto si concentrò in due grandi e celebri conventi francescani alcantarini ancora esistenti, S. Pasquale a Chiaia e S. Pasquale al Granatello, piccolo porto di Portici; il suo nome fu dato a generazioni di bambini, come del resto in tutto il Sud Italia. Viene chiamato il Serafino dell Eucaristia, di questa grande devozione ci sono pervenuti i suoi pensieri personali e preghiere, che aggiungeva alle raccolte di scritti su temi eucaristici che meditava. Fu beatificato 26 anni dopo la morte, il 29 ottobre 1618 da papa Paolo V e proclamato santo il 16 ottobre 1690 da papa Alessandro VIII; papa Leone XIII il 28 novembre 1897 lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici. I suoi resti che si veneravano con grande devozione a Villa Real, furono profanati e dispersi durante la famigerata Guerra Civile Spagnola ( ); una parte furono successivamente recuperati e restituiti alla città nel La sua appassionata devozione per l Eucaristia, ha ispirato nei secoli i tanti artisti che l hanno raffigurato, infatti egli compare sempre nell atto di adorare l ostensorio, come del resto compare nelle immaginette devozionali. È considerato patrono dei cuochi e dei pasticcieri, secondo la tradizione sarebbe l inventore dello zabaione; è patrono anche delle nubili in cerca di marito e popolarmente delle donne in generale, secondo un detto con la rima San Pasquale Baylonne, protettore delle donne. La sua festa si celebra il 17 maggio. Antonio Borrelli 13
14 14 Angolo della Poesia Madre Nostra Con gli amici, con gli affetti più cari, su questo ALTARE le nostre vite uniamo, tutto TE affidiamo con cuore puro. Donaci, MARIA, le premure degli sposi di CANA. Oggi e sempre TUA GRAZIA cada su noi di GESÙ ogni Benedizione... AMEN Speranza Celeste L odierno disordine ideologico ed il FOLLE comportamento dell intera SOCIETÀ TERRESTRE, gradualmente sviluppano e diffondono uno stile di vita che si traduce in una amara realtà sempre più nuda, più muta, più sorda ai disperati richiami di TROPPE MANI inutilmente protese nell attesa di coscienti assensi, che non arrivano! Sia in ogni istante l UMANITÀ unita, si concretizzino tutte le bramate pacifiche strutture destinate finalmente ad una RINNOVATA ERA di universale UMANA GIUSTIZIA nell imminente FUTURO che le SACRE SCRITTURE PROFETIZZANO! La Bisnonna Testimonianze Io mi chiamo Savini Fabiola, scrivo questa lettera perché la mia storia sia la testimonianza della Madonna delle Tre Fontane. Nel novembre 2009 facevo delle ricerche per concepire un figlio, mi era stato detto che non potevo diventare mamma nel modo naturale. Nella mia sofferenza venni a conoscenza di questa Madonna, tutte le settimane (come ad oggi) venivo a pregare. Dopo tante cure e preghiere rimasi incinta a Maggio 2011 e nel Gennaio 2012 è nata Benedetta (dal nome lascio già immaginare perché). Poi quest anno mio fratello Fabrizio ha avuto un brutto incidente con la moto, stava in sala rianimazione, aveva subito 2 interventi molto gravi, tra cui la ricostruzione della vena aorta. Tutti i giorni mi recavo dalla mia madonnina, ho portato anche una foto di mio fratello, le chiedevo se dava un altra possibilità a mio fratello. Prima di questo lui non aveva una vita regolare, brutte compagnie e poco credente. Mentre lui lottava con la vita io e i mie familiari eravamo aggrappati alla fede, e soprattutto pregavamo questa Madonna, la sua immagine era vicino a mio fratello. Fabrizio dopo 2 settimane è uscito dal pericolo e soprattutto dalle diagnosi che i medici ogni giorno ci davano problemi a livello cerebrale. Lui è tornato come prima e raccontare la sua esperienze è un MIRACOLO perché c erano pochissime speranze. Ora Fabrizio è in convalescenza a casa, e ha raccontato che nel suo viaggio percorreva un lago a piedi e all alto c erano due persone distinte, che lo invitavano ad entrare nella finestrella, lui ha chiesto di dargli un altra possibilità perché ha un figlio e non poteva lasciarlo senza padre. Questi due Signori hanno parlato tra loro dando un altra occasione a mio fratello; lui a riaperto gli occhi in quel momento. Spiritualmente è cambiato, oltre che apprezza la vita, ha voluto recarsi dalla Madonna che l ha protetto e la tiene sempre vicino a lui. Spero di poter continuare a raccontare di persona questa nostra esperienza e portare Fabrizio perché anche lui possa testimoniarlo. Grazie. In fede Savini Fabiola
15 OMELIA DEL CARDINALE JOSE SARAIVA MARTINS AL SANTUARIO DELLA VERGINE DELLA RIVELAZIONE - 12 APRILE 2013 Fratelli e sorelle, sono molto lieto di presiedere questa solenne concelebrazione eucaristica nel sessantaseiesimo anniversario dell Apparizione della Madonna della Rivelazione. Vi saluto tutti con affetto e, in particolare, rivolgo un cordiale pensiero al padre rettore del santuario Piergiorgio Vitelli e a tutti i religiosi francescani conventuali che sono al servizio del popolo di Dio che frequenta con devozione questo luogo santo e benedetto di santa Maria del terzo millennio. Ogni anno, il 12 aprile celebriamo l anniversario della prima delle 26 apparizioni della Madonna, verificatesi nell arco di 35 anni in questa grotta delle Tre Fontane in Roma, ad un tranviere romano di nome Bruno Cornacchiola. 15
16 Cornacchiola era di fede protestante ed anche un fanatico anticattolico al punto che voleva addirittura uccidere il Papa. Il 12 aprile del 1947, proprio mentre stava preparando un discorso, che avrebbe dovuto tenere in un pubblica piazza in cui avrebbe invitato a rifiutare l Eucaristia e ad attaccare con durezza i dogmi mariani, gli accadeva qualcosa che cambiava totalmente la sua vita. Bruno andava a rincorrere i suoi tre fi gli che giocavano in questo luogo e, in questa grotta li vedeva inginocchiati a pregare. La Vergine appariva a loro in tutta la sua sfolgorante bellezza indossando un lungo abito bianco, trattenuto nella vita da una fascia rosa, e un mantello verde che, appoggiato sui capelli neri, le scendeva fino ai piedi; stringeva inoltre al petto una Bibbia, che simbolicamente rappresenta la fonte della Rivelazione. In quegli istanti la Madonna si rivolgeva a Bruno dicendo: Io sono Colei che sono nella Trinità Divina, sono la Vergine della Rivelazione... Tu mi perseguiti, ora basta! Rientra nell Ovile Santo, corte celeste in terra. Il giuramento di Dio è e rimane immutabile, i nove venerdì del Sacro Cuore che facevi, amorevolmente spinto dalla tua fedele sposa, prima di iniziare la via dell errore, ti hanno salvato! ; rivelando anche come avveniva la sua Assunzione in cielo: Il mio corpo non poteva marcire e non marcì. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso. Gli chiedeva inoltre che lì venisse venerata come: Vergine della Rivelazione e Madre della Chiesa ; spiegando: In questa grotta, proprio dove sono apparsa più volte, sarà eretto il santuario delle espiazioni come un purgatorio sulla terra. Nelle ultime apparizioni rivelava ancora che l allora Papa Giovanni Paolo II - oggi beato della santa Chiesa - avrebbe corso: un grave pericolo per la sua persona fisica, ma la protezione non mancherà: Io gli sarò vicino. Prometteva ancora un grande prodigio del sole così come avvenne a Fatima e che si verificava puntualmente il 12 aprile
17 Le apparizioni sono oggi ancora oggetto di studio da parte della Santa Sede, il culto è però riconosciuto e la custodia del santo luogo è affidata ai Frati Minori Conventuali vuole tramandare di generazione in generazione questa consegna e di far rivivere questo messaggio. Oggi, tutti noi siamo qui per cogliere sempre più in profondità il messaggio che scaturisce della divina rivelazione. Dio si è a noi rivelato, prima attraverso la sua parola e poi con l incarnazione del suo Figlio, per liberarci dalla schiavitù del peccato e per trasferirei nel suo regno di bontà, di misericordia, di perdono e di luce pasquale. Attraverso il suo Figlio Gesù, Dio si è rivelato nella Vergine Maria e le apparizioni mariane - da Lourdes a Fatima - continuano a mostrarci il cuore misericordioso di Dio che non si stanca di rivelarci il suo amore misericordioso. La rilevazione è il nostro quotidiano compagno di viaggio. Siamo sorretti dalla rivelazione, siamo illuminato dalla rivelazione, siamo guidati dal- la rivelazione. Dio si è rivelato, si è manifestato, ma continua a rivelarsi e a manifestarsi. Abbiamo vissuto, o meglio stiamo ancora vivendo giorni carichi di rivelazione. L elezione del Papa nuovo Francesco non deve essere per noi come una nuova rivelazione? E quanto lui in questi primi giorni di servizio petrino ci sta rivelando: camminare insieme, edificare insieme la santa Chiesa, confessare insieme Gesù Cristo, non sono per noi i nuovi impegni della rivelazione che in questo nostro tempo, Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, la Vergine e il nuovo Papa continuano a ricordarci e ad 17
18 di Fatima, come Bruno Cornacchiola che si è convertito dopo la divina rivelazione in questo luogo santo. Ascoltare, osservare, testimoniare: questo triplice impegno vogliamo prendere tutti noi, oggi, ai piedi della Vergine della Rivelazione, confidando sempre nel suo amore materno e nella sua infinita misericordia. Il Signore risorto ci doni la pace della Pasqua! Amen! 18 impegnarci, rivelandoci la nuova strada da percorrere per convertirci a Dio e per essere anche segno di rivelazione ai fratelli e alla sorelle che incontriamo nel nostro quotidiano cammino? Siamo nel cuore della celebrazione della Anno della Fede. Maria è madre della fede. «Beata te che hai creduto alla parola del Signore!». Maria ha creduto al momento dell annunciazione, della natività del suo Figlio, della fuga in Egitto, della perdita al tempio, ai piedi della Croce. Tutta la vita di Maria è questa una quotidiana risposta di fede. Nel Vangelo di Luca 11, 27-28, che abbiamo or ora scolato, il Signore ci consegna la vera beatitudine: «Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». La rivelazione è quindi ascolto e osservanza della Parola di Dio. Ascoltare e mettere in pratica la Parola, come la Vergine Maria, come santa Bernadette, come i tre pastorelli 17 Aprile. XXXV Anniversario del transito della serva di Dio Luigina Sinapi. È stato ricordato il pio transito con una solenne celebrazione - S. Rosario e S. Messa - presso la Grotta della Vergine della Rivelazione, al Santuario di S. Maria del III Millennio alle Tre Fontane in Roma. Mons. Fortunato Frezza, nella sua qualità
19 di Presidente dell associazione Amici di Luigina Sinapi ha organizzato e guidato questo momento solenne. Fra Vittorio Trani è stato rieletto Ministro Provinciale della Provincia Romana dei frati minori conventuali il 9 maggio 2013 nel corso del capitolo tenutosi dal 6 all 11 maggio al Piglio (FR) presso il Convento di S. Lorenzo. Sono stati nominati anche i frati che accompagneranno P. Vittorio nel suo compito all interno del Definitorio: fra Francesco Trani (vicario); fr. Umberto Fanfarillo (segretario); fr. Agostino Mallucci (economo); fr. Antonio Scardella e fr. Francesco Bartolucci (consiglieri). Si è conclusa così la prima parte del capitolo ordinario della Provincia, presieduto da fr. Vincenzo Marcoli, fr. Valentino Redonto nella qualità di visitatore generale ed il delegato del Brasile (Maranhao) fr. Clevis. La redazione porge vivissimi auguri perché si possa rivitalizzare la vita fraterna, portare avanti la Nuova Evangelizzazione nella Provincia. La seconda fase si è tenuta ad Assisi congiuntamente con le Province (Marche, Toscana, Umbria, Sardegna) per un cammino di unificazione e con le elezioni dei nuovi Superiori dei Conventi. 18 Maggio. Si è tenuto presso la Grotta della Vergine della Rivelazione il centenario della nascita di Bruno Cornacchiola, attraverso testimonianze e commenti, filmati, musica e canto. Ha aperto la serata con il ricordo dell apparizione avvenuta il 12 aprile 1947 il prof. P. Ernesto Piacentini dei frati minori conventuali. Hanno partecipato il poeta Angelo Segnelli, gli artisti Sydne Rome e Fabrizio Barbone, il giornalista e autore televisivo Fabrizio Gatta, il rettore P. Pier Giorgio Vitelli. È seguita la solenne concelebrazione presieduta da Sua Ecc.za Mons. Giovanni Marra Arciv. Metr. Em. di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela. 19
20 2 Giugno - Solennità del Corpus Domini. La S. Messa delle ore 18.30, sempre gremita di fedeli, presieduta dal P. Enzo Tacca, si è conclusa con una processione suggestiva di adorazione a Gesù dalla Grotta alla Chiesa dell Immacolata. Chiusura annuale della Scuola di preghiera: il 20 giugno alle ore si è concluso l anno della Scuola di preghiera presso la Grotta. Sua Ecc.za Mons. Gianfranco Girotti, gioioso di essere presente a questo momento conclusivo, ha rivolto parole toccanti di plauso e d incoraggiamento ai numerosi partecipanti, che hanno accolto con grande emozione, lasciando in tutti un vivo desiderio di crescita interiore. La prosecuzione assidua del cammino della Scuola di preghiera, come anche gli incontri con i giovani del venerdì pomeriggio, vissuti come un vero dono di grazia, hanno ri- 20
21 scosso un successo d interesse e di partecipazione superiore ad ogni previsione. È opportuno ringraziare il P. Enzo per l amore e la dedizione a questa Scuola di Preghiera, da lui fondata. Nei mesi di Aprile, Maggio, Giugno è stato registrato un notevole flusso di pellegrini sia di passaggio che di soggiorno. Man mano che trascorre il tempo va incrementando il numero di coloro che vengono a questo luogo sacro per una giornata intera di spiritualità, per sostare in preghiera davanti all immagine della Vergine della Rivelazione. Sono molti i pellegrini che vengono con tanta fede e fiducia verso la Vergine e ripartono da questo luogo benedetto dal Signore con tanta pace nel cuore. Ogni sabato e domenica la Grotta è gremita soprattutto nelle S. Messe. 21
22 22 PELLEGRINAGGI Mese di Febbraio Argentario; Terracina; Mantova; Corea; Napoli; Usa. Mese di Marzo Roma - Centro Anziani S. Domitilla; Ostia (RM); Gruppo di fidanzati; Unitalsi di Firenze; Andria (BA); Roma - Gruppo ragazzi; Prato - Gruppo di Sacerdoti; Ostia (RM) - Ragazzi della Prima Comunione; Medjugorje; Roma - Gruppo di giovani della Parrocchia S. Raffaele; Roma - Parrocchia del Trullo; Roma - Parrocchia S. Famiglia; Caserta; Roma - Parrocchia S. Francesca Romana; Roma - Centro Anziani; Frascati (RM). Mese di Aprile Verona; Francia; Anzio (RM); Caserta; Napoli; Aprilia (LT); S. Pietro in Formis; Sapri (SA); Spagna - Gruppo Serve di Maria; Germania; Roma - Parrocchia S. Andrea di Avellino; Colleferro (RM); Ardea (RM); Spoleto; Napoli; Roma - S. Basilio; Gruppo Natività di Maria; Assisi (PG); Giovani della Guardia di Finanza; Pescara; Napoli; Vasto; Foggia; Putigliano (BA); Terracina (LT); Caserta; Napoli; Brescia; Altamura (BA); Melfi (PZ); Corea; Roma - Parrocchia di Torrevecchia; Olanda; Ascoli Piceno; Cervaro (FR); Velletri; Milano; Sezze (LT); Torino - Giovani; Lanciano (PE); Crotone (RC); Novara - Ragazzi; Lavinio (RM) - Ragazzi; Bassano del Grappa; Altamura (BA); Cepagatti (PE); Colli a Volturno (IS); Brasile; Torino. Mese di Maggio Roma - Parrocchia S. Giulia; Sorrento; Aquila; Caserta; Anzio-Nettuno; Velletri; Giappone; Roma - Parrocchia S. Silvia; Roma Testaccio - Giovani; Firenze; Arezzo; Poggio Cinolfo (AQ); Brasile; Arezzo; Anastasia (NA); Roma - Gruppo Sacri; India; Roma - Midaf; Afragola (NA); Teramo; Cina; Malta; Roma - Gruppo giovani; Roma - Parrocchia di Ognissanti; Roma - S. Dorotea; Cerignola (FG); Raduno Nazionale Lambrette; Pallagoria (CR); Napoli - Movimento biblico; Battapaglia (SA); Roma - Parrocchia della Salute; Viterbo; Orvieto. Mese di Giugno Roma - Parrocchia S. Maria della Speranza; Scampia (NA); Firenze - Parrocchia S. Elio; S. Benedetto del Tronto; Prato (FI); Rieti; Pescara; Francia; Foggia; Civita Castellana (VT); Ucraina; Latina; Monsummano Terme (PT); Nettuno (RM); Pomigliano d Arco (NA); Torre Annunziata (NA); Mottola-Castellaneta (BA); Barra (NA); Bari; Monza - Brianza; Ostuni; Nettuno; Cosenza; Corsica (Francia); Isernia; Ercolano; Velletri; Colleferro (RM); Artena (RM); Sabaudia (LT); Mondovì; Bari; Corea; Napoli - Parrocchia S. Francesco e Matteo; Fossano - Como; Atina (FR); Pordenone; Frosinone; Gela; Napoli; Bari; Aversa; Reggio Calabria.
23 Dalla nostra Missione in Brasile Frutti vocazionali meravigliosi Grandi avvenimenti vocazionali sono stati vissuti nella nostra missione in Brasile, precisamente nello Stato del Maranhao e Cearà nei mesi di febbraio/ marzo u.s. Sono stati momenti pieni di intensità e di speranza. La nostra comunità dei frati minori conventuali si è vestita di festa ed ha raccolto frutti, dopo anni di lavoro vocazionale. Frei Alexandre e frei Allan, che hanno terminato il noviziato, hanno emesso i voti temporanei; mentre frei Augusto e frei Roberto i voti solenni, facendo un passo definitivo nella nostra vita religiosa. La gioia delle varie celebrazioni si riflettevano sui volti dei nostri confratelli, soprattutto di coloro che li hanno accompagnati e guidati nel cammino vocazionale. La gioia più grande si è manifestata, quando il 19 marzo, festa di S. Giuseppe, frei Carlito riceve l Ordinazione Diaconale e frei Gleison l Ordinazione Presbiterale, tutta la comunità (religiosa e parrocchiale) si è stretta con affetto e nella preghiera intorno a questi due figlioli. La preghiera di tutti sosterrà il cammino di questi giovani nella perseveranza e nella crescita della loro vocazione alla scuola di Francesco d Assisi. Questi eventi vocazionali rappresentano un forte richiamo ad acquisire la consapevolezza della necessità della preghiera perché il Signore susciti operai per il Regno. Queste ricorrenze meritano di essere celebrate, meditate e rilette riflettendo sul brano di Giovanni 21,15-19, brano che riporta l incontro di Gesù risorto con Pietro, incontro fondamentale durante il quale Gesù affida a Pietro la sua Chiesa. È così che l amen di Dio diventa l eccomi di ogni sacerdote, di ogni consacrato. L 11 agosto frei Carlito è diventato sacerdote, mentre frei Augusto ha ricevuto l ordinazione diaconale. Auguri!!! Frei Carlito, Diacono che ha ricevuto l 11 Agosto l Ordinazione Sacerdotale Frei Augusto, che ha ricevuto l 11 Agosto il Diaconato Frei Gleison, Sacerdote 23
24 Attività nella Grotta CARITAS FRANCESCANA: ogni 15 giorni. SCUOLA DI PREGHIERA: ogni sera dalle ore 21,00 (da lunedì a venerdì). BIBLIOTECA che raccoglie molti volumi (biblici, teologici, filosofici e di vario genere religioso). RIVISTA BIMESTRALE La Vergine della Rivelazione - Chiesa di S. Maria del III Millennio con tiratura di più di copie. ADORAZIONE EUCARISTICA: tutti i primi venerdì del mese; ogni 12 di ogni mese; tutte le domeniche dopo la S. Messa delle ore 17,00). Confessione e Direzione spirituale giornaliera. ATTIVITÀ CULTURALI Nella Grotta operano i seguenti gruppi: - La Milizia di Maria Immacolata - Gruppo Corale - Ministri dell Eucaristia - Volontari per l ordine pubblico e varie programmazioni. Chiesa di S. Maria del Terzo Millennio - Frati Minori Conventuali Via Laurentina, Roma - Tel / C.C.P
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