LA LUCE E IL FUOCO. Scuola dell Infanzia di Ciconicco Anno scolastico 2011/2012 Istituto Comprensivo di Fagagna SCHEDA SINTETICA
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1 SCHEDA SINTETICA LA LUCE E IL FUOCO Scuola dell Infanzia di Ciconicco Anno scolastico 2011/2012 Istituto Comprensivo di Fagagna Sede: Fagagna (UD) - Via del Castello 1 Tel Fax Sito internet: dirigente@fagagnascuole.eu
2 Docente/docenti coinvolti: Raffaella Del Forno Classe/i: gruppo dei grandi Tempo richiesto per le attività: 1 settimana (giugno 2012) Finalità: I traguardi di competenza in base al Curricolo d Istituto sono: - Saper formulare domande e ipotesi e accettare soluzione - Saper atteggiarsi in modo esplorativo nei confronti della realtà - Saper usare un linguaggio appropriato per descrivere le situazioni - Saper classificare e ordinare secondo semplici criteri - Saper orientarsi nel tempo e nello spazio - Si prende cura, conosce e rispetta la natura Questo percorso si sintonizza con le recenti Nuove Indicazioni Nazionali 2012, in cui si pone l importanza di far comprendere ai bambini i fenomeni e le proprietà della luce, delle ombre e del calore. Obiettivi: - Raggruppa, ordina per colore, forma e grandezza - Discrimina oggetti in base a criteri dati - Esegue le consegne - Scopre le relazioni di causa-effetto - Manipola materiali diversi usando i sensi - Registra gli eventi - Ricostruisce sequenze temporali - Coglie la ciclicità della vita Metodologie didattiche: utilizzo del metodo sperimentale dell osservazione attraverso esperimenti concreti presentati in forma ludica. Si cerca di far osservare i singoli passi ad ogni bambino. Materiali: Sono relativi agli esperimenti descritti nelle Attività. Borsa degli esperimenti contenente i materiali per creare curiosità. Attività: Introduzione alla luce. L insegnante arriva con la borsa della luce. La borsa è tutta chiusa e si crea la curiosità nello scoprire la luce intrappolata dentro (Ci sarà forse il Sole?...). Si oscura l aula dicendo che si vedrà la luce, successivamente si va a cercare nella borsa e si aprirà una pila dentro la borsa in modo da illuminarla. Alla fine si farà scoprire la pila. Funzione della luce. Si va a comprendere il perché dell importanza della luce, cioè essa illumina e ci fa vedere. Data una scatola su cui è stato applicato un foro (1 cm diametro) al centro di una delle pareti più piccole della scatola, si pongono degli oggetti all interno (Pokemon o altri personaggi vicini al mondo dei bambini). Si chiude la scatola con un coperchio e si chiede di ipotizzare: Vedrete qualcosa adesso attraverso il buchetto?. Ovviamente non si vedrà nulla perché nella scatola non entra la luce. Poi si alza il coperchio e si chiede: Ora si vedrà?. Visione degli oggetti. Con una pila si illuminano diversi oggetti: - TRASPARENTI: bottiglia d acqua, vetro della finestra dell aula, sagome in plastica trasparente. - OPACHI: tutti gli oggetti che hanno un ombra ben definita (libri, sagome delle ombre cinesi )
3 Oggetti bianchi e neri. Si osserva come gli oggetti bianchi riflettono meglio la luce (il bianco è anche negli studi fotografici) mentre gli oggetti neri assorbono la luce. Questo concetto complesso verrà poi reso più concreto negli esperimenti successivi sui Percorsi di luce. Riflessione. La luce può essere riflessa da specchi: - PIANI: si prova ad osservare l immagine riflessa di un piccolo oggetto su uno specchio, su due specchi e su tre specchi consecutivi (ossia il caleidoscopio), su due specchi posti in modo parallelo a 45 (ossia il periscopio). - CURVI: un cucchiaio ha una superficie curva che deforma l immagine. Sulla faccia concava addirittura l immagine appare anche capovolta. Si passa davanti ad ogni bambino facendolo specchiare su uno specchio piano, poi sul cucchiaio (prima parte convessa, poi concava). Rifrazione. La luce può essere rifratta dall acqua. Si osserva una cannuccia poi la si immerge in un bicchiere d acqua. Si ipotizzerà se si è rotta o è solo una riflessione storta (cioè la rifrazione). Si mette una monetina in un bicchiere vuoto, poi si riempie d acqua e le monete diventano 2. Oppure si può partire dal bicchiere d acqua e poi svuotarlo. Si osserva anche la diversa grandezza delle monete osservate. La luce può essere rifratta da lenti. Ogni bambino osserva con una lente d ingrandimento il suo dito. Percorsi di luce. Si consiglia di oscurare moderatamente l aula. - LUCE PIEGATA. Si riveste una scatola di scarpe con fogli bianchi. Su una delle pareti più piccole si fanno delle incisioni verticali alla distanza di 4 cm. Dentro si pone un bicchiere d acqua e si punta la pila verso l interno della scatola contro i fori verticali. La luce passerà attraverso il bicchiere e dietro il bicchiere si vedrà che i due fasci di luce entranti nel bicchiere usciranno invertendosi. Si osserveranno così la rifrazione della luce dovuta al bicchiere d acqua e la riflessione della luce sul mezzo bianco, cioè la scatola.
4 - LUCE GUIDATA. Si riveste una scatola di scarpe con cartoncino nero e si allungano le pareti verticali con cartoncino nero in modo che diventino alte almeno 40 cm. Su una delle pareti più piccole, in basso al centro, si fa un foro dentro il quale passerà un tubo trasparente (fissato con lo scotch sul fondo della scatola) la cui estremità verrà rinforzata esternamente con del pongo, per tamponare gli spazi tra il foro e il tubo, entro i quali potrebbe passare la luce. Si accende la pila e si avvicina la pila all estremità del tubo che fuoriesce di 1/2 cm dalla scatola. La luce verrà trasmessa nel tubo ma sarà assorbita dalla superficie nera, che rimarrà nera. - CAMERA OSCURA. Data una camera oscura costruita con una scatola di cartone con due fori (uno rivestito in carta velina trasparente e l altro per inserire il tubo di cartone con all estremità una lente d ingrandimento), si punta la lente verso un oggetto stando contro luce o illuminando l oggetto con una pila. Si regola la distanza della lente con il tubo fino a mettere a fuoco l immagine dell oggetto sulla carta velina. Si fa osservare a ogni bambino l oggetto reale e quello della camera oscura. Si vedrà l oggetto capovolto. Il fuoco. Ci si interroga allora sulla provenienza della luce. La luce proviene dal Sole che è ricoperto di fuoco. I bambini colorano a piacimento il Sole (cerette ). Si fa l esperimento delle candeline. Si sistemano due candeline da compleanno con del pongo sopra un vassoio di metallo (non infiammabile), si accendono e una candelina verrà coperta con un bicchiere di vetro. Prima si ipotizza cosa può succedere poi si osserva l esperimento. Il fuoco brucia l ossigeno e consuma l aria. Senz aria il fuoco si spegne. Si parla della scoperta del fuoco e di come è facile trovare in casa cose che fanno fuoco. I bambini disegnano il Vigile del Fuoco che con l acqua spegne il fuoco.
5 Risultati: I bambini hanno partecipato con grande interesse con la voglia di esprimere le loro idee e di formulare domande. Hanno saputo rispettare il momento per esprimere le loro osservazioni, anche se l entusiasmo è stato sempre vivo. Molti hanno osservato i particolari dei fenomeni affrontati e altri hanno avuto difficoltà in particolare nell accorgersi dell oggetto capovolto nella camera oscura, pur essendo un oggetto asimmetrico. Nel complesso questo percorso ha acceso la curiosità nei bambini che aspettavano impazienti ogni giorno una nuova sorpresa dalla borsa degli esperimenti. Strumenti allegati: Allego le schede di registrazione delle osservazioni rimpicciolite per poter essere caricate con meno KB.
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