Rintracciabilità e tracciabilità strumenti di valorizzazione i del prodotto
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- Nicoletta Grandi
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1 MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI Direzione generale della pesca marittima e dell acquacoltura Aggiornamento in acquacoltura Corso di formazione Firenze 12/04/2013 Rintracciabilità e tracciabilità strumenti di valorizzazione i del prodotto Maria Severina Liberati
2 Ruolo dell Amministrazione Concorrere ad elaborare gli indirizzi della Politica europea per la pesca e per l acquacoltura (acquacoltura nella riforma PCP: riduzione dipendenza importazioni, volano crescita zone costiere e rurali) Adeguare in modo sostenibile la legislazione l i sulla pesca e acquacoltura al quadro normativo comunitario (sinergia con Ass. categoria e altri stakeholders); Favorire la formazione degli operatori e l informazione dei cittadini-consumatoriconsumatori 2
3 Riforma PCP Nuovo FEAMP x l acquacoltura: sostegno all imprenditorialità (PMI), allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie per aumentare valore aggiunto, investimenti per diminuire impatto ambientale PIANO NAZIONALE PER L ACQUACOLTURA 3
4 Reg. CE 2065/2001 applicazione del Reg. 104/2000: informazioni obbligatorie lungo la filiera e fino alla vendita al dettaglio Denominazione commerciale della specie (D.M. 27/3/2002); Indicazione del metodo di produzione: prodotto della pesca o prodotto della pesca in acque dolci o prodotto di acquacoltura ; Indicazione della zona di cattura FAO (per cattura in acque dolci il nome dello Stato membro o del Paese terzo, per l allevatoll il nome dello Statot membro o del Paese terzo in cui si è svolta la fase finale di sviluppo del prodotto) possibilità di menzionare una zona di cattura più precisa; L indicazione della denominazione scientifica (facoltativa alla vendita al dettaglio). 4
5 Reg. CE 2065/2001 applicazione del Reg. CE 104/2000 Tracciabilità e controllo: le informazioni obbligatorie devono essere disponibili ad ogni stadio di commercializzazione (doc.commerciale, commerciale fattura, etichettatura); Gli Stati membri istituiscono un sistema di controllo per garantire i requisiti obbligatori riguardanti l informazione e l etichettatura. D.M. 27 marzo 2002 Etichettatura dei prodotti ittici e sistema di controllo 5
6 D.M. 27 marzo 2002 Etichettatura dei prodotti ittici e sistema di controllo Applicazione delle disposizioni sull etichettatura di cui al Reg. 2065/2001; Elenco delle denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche (revisione periodica); Ai controlli provvedono le persone incaricate della sorveglianza sulla pesca e sul commercio dei prodotti di essa ai sensi dell'art. 22 del D.lgs. 9 gennaio 2012, n. 4; Si applicano le sanzioni recate dal D.lgs. n. 109/92. 6
7 Quadro normativo Reg. (CE) n. 178/2002: principi di legislazione alimentare e procedure nel campo della sicurezza alimentare; Reg. (CE) n. 852/2004 e ss.: pacchetto igiene ; Dir. (CE) 2006/88 recepita con D.lgs. 148/2008: norme di polizia sanitaria; Reg. (CE) n. 710/2009: acquacoltura biologica; Reg. (CE) n. 1224/2009 e Reg. (UE) n. 404/2011 applicativo: controlli D.M. 10 novembre 2011 e D.D. 28 dicembre 2011 finalizzati a dare attuazione alle disposizioni di cui al Titolo V del Reg. (CE) n. 1224/09 7
8 Interventi nazionali attuativi del Titolo V del Reg. (CE) 1224/09 Controllo della commercializzazione Il D.M. 10 novembre 2011 ha esplicitato gli adempimenti connessi agli obblighi di tracciabilità e di registrazione, nonché gli adempimenti previsti a carico degli operatori responsabili dell acquisto, della vendita, del magazzinaggio o del trasporto di partite di prodotti della pesca. Il successivo D.D. 28 dicembre 2011 ha definito le procedure informatiche e le modalità attuative degli obblighi di tracciabilità. La Circ. 29 maggio 2012 ha stabilito i dettagli applicativi e procedurali. 8
9 Sito di acquacoltura luogo presso il quale si eseguono attività di allevamento, coltura, custodia di animali di acquacoltura, con indicazione del codice di registrazione ai sensi del D.lgs. 4 agosto 2008 n. 148 e relativo decreto attuativo (art. 2 lettera i) del D.M. 10 novembre 2011,) 9
10 Rintracciabilità Emergenze alimentari degli anni 90: primato della sicurezza alimentare, necessità di sistemi di allerta efficaci, sensibilità dei consumatori verso le garanzie di salubrità lungo l intera filiera. La rintracciabilità ai fini del controllo (ID fornitori/destinatari) viene introdotta tra i principi della legislazione alimentare (Reg. 178/02/CE art. 18), assieme es. al principio di precauzione e all analisi del rischio. 10
11 Tracciabilità Trend positivo costante e ruolo di traino per la produzione ittica mondiale, necessità di disporre di maggiori informazioni lungo la filiera, mutamento dei consumi alimentari con ricerca di qualità costanti, rapporti commerciali con la GDO. La tracciabilità ai fini dell informazione sul prodotto, strumento di trasparenza per gli operatori e per i consumatori (scelte consapevoli) 11
12 Reg. (CE) 20 novembre 2009 n. 1224/2009 Regolamento del Consiglio che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca Tracciabilità -1 gennaio Tutte le partite di prodotti della pesca e dell'acquacoltura sono rintracciabili in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio - Tutti i prodotti della pesca e dell'acquacoltura, catturati o raccolti, per poter essere commercializzati devono essere suddivisi in partite anteriormente alla prima vendita; 12
13 Reg. (CE) 20 novembre 2009 n. 1224/2009 Regolamento del Consiglio che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca Tracciabilità -1 gennaio Tali prodotti sono adeguatamente etichettati per assicurare la rintracciabilità di ogni partita - Gli Stati membri provvedono affinché gli operatori dispongano di sistemi e procedure per identificare gli operatori le informazioni sono messe a disposizione delle Autorità 13
14 Reg. (CE) n. 1224/2009 Titolo V L art. 58 introduce la tracciabilità della filiera ittica al fine di valorizzare il prodotto e per perseguire le finalità di contrasto alla pesca illegale, garantendo che non siano immessi nel circuito commerciale prodotti non provenienti dalla pesca professionale Tutela operatori onesti, tutela indiretta per i prodotti dell acquacoltura, rilancio del settore 14
15 IN REALTA NON PUO SUSSISTERE UN SISTEMA DI QUALITA SE NON SI ALLESTISCE UN ADEGUATO, EFFICACE SISTEMA DI CONTROLLO 15
16 Valorizzazione del prodotto Qualificare l offerta di prodotto con informazioni affidabili in etichetta, grazie allo strumento della tracciabilità. Fidelizzare i consumatori rispetto a caratteristiche qualitative garantite e trasparenza reale lungo la filiera Qualificare la domandad di prodotto che vuol dire maggiore remunerazione per gli operatori 16
17 Informazione lungo la filiera Tracciabilità e rintracciabilità forniscono informazioni fruibili ai vari livelli della filiera pesca e acquacoltura: Produttori e trasformatori hanno necessità di regole chiare rispetto a pratiche di concorrenza sleale; La distribuzione mira alla fidelizzazione del cliente; I consumatori hanno bisogno di comprendee le caratteristiche ti degli alimenti loro proposti; Le Autorità di controllo devono garantire il cittadino-consumatore consumatore e il buon funzionamento del mercato. Quaderni dell acquacoltura API Etichettatura (2010) e Tracciabilità e rintracciabilità (2011), progetti per trasferire maggiori informazioni al consumatore (es. etichetta tt elettronica QR-code) 17
18 Prospettive per l acquacoltura Gestire nuovi potenziali rischi connessi alla globalizzazione di mercati meno regolamentati in termini di sicurezza alimentare; Garantire un approvvigionamento costante di prodotti ittici per soddisfare la domanda mondiale; Diffusione di metodi produttivi più compatibili con esigenze ambientali e di benessere degli animali (acquacoltura biologica); i Ruolo di nuove filiere ittiche certificate (es. requisiti più restrittivi in materia di alimentazione, dettaglio dell origine origine, plus nutrizionali, specificazione degli attributi di freschezza, peculiarità di impiego gastronomico, ); Ruolo del settore acquicolo per lo sviluppo rurale e costiero (ruolo socioeconomico per le comunità locali, attività turistiche connesse). 18
19 La pesca, compresa l'acquacoltura, lt fornisce una risorsa vitale di cibo, di attività lavorative, ricreative, commerciali e di benessere economico per le persone di tutto il mondo, per le generazioni presenti e future, e dovrebbe perciò essere condotta in modo responsabile. (FAO - Code of Conduct for Responsible Fisheries) 19
20 MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Maria Severina Liberati - ms.liberati@mpaaf.gov.it 20
Regolamento (CE) 104/2000 Regolamento (CE) 2065/2001 Regolamento (CE) 1224/2009 Regolamento (CE) 404/2011
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