Capitolo 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione

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1 Capitolo 17 Commercio con l estero e internazionalizzazione

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3 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Le statistiche sul commercio con l estero e sulle attività internazionali delle imprese forniscono dati sull interscambio commerciale, sugli operatori e sulle imprese che effettuano transazioni con l estero, sulle imprese a controllo estero residenti in Italia e sulle imprese a controllo nazionale residenti all estero. Per saperne di più... f ISTAT. I.stat: il tuo accesso diretto alla statistica italiana. Roma. f f Aspetti tecnici e normativi delle rilevazioni ISTAT. Commercio estero extra Ue: giugno Roma, (Comunicato stampa). ISTAT, Mse. Commercio estero e attività internazionali delle imprese: Roma, (Annuari n. 13). Le rilevazioni sull interscambio commerciale con l estero hanno per oggetto il valore e la quantità delle merci scambiate dall Italia con gli altri paesi e sono effettuate, per quanto attiene l interscambio con i paesi non appartenenti all Unione europea, secondo i criteri stabiliti dai regolamenti (Ce) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 471/2009 e regolamenti (Ue) della Commissione n. 92/2010 e n. 113/2010; per quanto riguarda l interscambio con i paesi dell Unione europea, secondo quanto previsto dal regolamento (Ce) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 222/2009, che modifica il regolamento (Ce) n. 638/2004 e dai regolamenti (Ue) della Commissione n. 91/2010 e n. 96/2010, che modificano il Regolamento (Ce) n. 1982/2004. I regolamenti europei relativi all Intrastat trovano applicazione in sede nazionale con il Decreto legislativo n. 18/2010, 1 il Decreto del Ministro dell economia e delle finanze del 22/2/ e la Determinazione dell Agenzia delle dogane del 22/2/2010. Le modalità di rilevazione dei dati sono diverse a seconda che gli operatori economici effettuino transazioni commerciali con i paesi extra Ue o con i paesi Ue. Nel caso di transazioni con i paesi extra Ue, la base informativa è costituita dal Documento amministrativo unico (Dau) che viene compilato in riferimento ad ogni singola transazione commerciale. Per gli scambi con i paesi Ue, al fine di semplificare gli adempimenti richiesti per la libera circolazione delle merci nel mercato interno, dal 1 gennaio 1993 il sistema di rilevazione doganale è stato sostituito dal sistema Intrastat in base al quale le informazioni sono desunte dagli elenchi riepilogativi dei movimenti presentati dagli operatori economici agli uffici doganali territorialmente competenti. In particolare, gli operatori che effettuano (o prevedono di effettuare) nell anno di osservazione scambi con l estero per un totale superiore alle soglie fissate dal decreto del Ministero dell economia e delle finanze del 22 febbraio 2010 sono tenuti alla compilazione mensile del modello Intrastat, mentre i rimanenti operatori possono fornire le informazioni con periodicità trimestrale (circa 2 per cento degli scambi). Sia il Dau sia il modello Intrastat hanno valenza statistica e fiscale. Le informazioni del commercio con l estero fanno riferimento al cosiddetto sistema di commercio speciale che comprende: - all esportazione, le merci nazionali o immesse in libera pratica che sono: esportate con destinazione definitiva; imbarcate come provviste di bordo di navi o aerei esteri; esportate temporaneamente per la fabbricazione di prodotti da reimportare o per subire un complemento di manodopera o una riparazione; riesportate a seguito di importazioni in via temporanea. - all importazione, le merci estere: importate in via definitiva o estratte dai depositi doganali che sono in- 1 2 Pubblicato sulla G.U. n. 41 del 19/2/2010. Pubblicato sulla G.U. n. 53 del 5/3/

4 Annuario statistico italiano 2011 trodotte nel territorio doganale per consumo; importate in via temporanea per la fabbricazione di prodotti da riesportare o per subire un complemento di manodopera o una riparazione; reimportate a seguito di esportazioni in via temporanea. Non sono comprese nelle statistiche del commercio speciale le merci in transito sul territorio nazionale e quelle estere introdotte nei depositi doganali e non estratte per consumo, temporanea importazione o rispedite all estero. 3 Oltre al valore e alla quantità, quest ultima espressa in chilogrammi e/o in una delle altre unità di misura indicate da Eurostat, le principali informazioni contenute nei modelli di rilevazione della merce oggetto di transazione riguardano: a) il codice merceologico (Nomenclatura combinata a 8 posizioni); b) il paese di origine e di provenienza; c) il paese di destinazione; d) la provincia di provenienza o destinazione; e) il modo di trasporto; f) la natura della transazione; g) la moneta di fatturazione; h) le condizioni di consegna. Le rilevazioni sulla struttura e le attività delle imprese a controllo estero residenti in Italia (Inward Fats) e sulla struttura e le attività delle imprese a controllo nazionale residenti all estero (Outward Fats) hanno per oggetto i principali aggregati economici relativi a queste particolari popolazioni di imprese. La produzione di queste statistiche è prevista dal Regolamento Ce N. 716/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno Queste due rilevazioni prevedono la raccolta di informazioni presso imprese residenti in Italia. L unità di rilevazione è la controllata estera nel caso della rilevazione Inward Fats ed il vertice di un gruppo di imprese a controllo nazionale con controllate residenti all estero nel caso della rilevazione Outward Fats. In particolare, nel caso della produzione di statistiche Inward Fats le informazioni raccolte presso le imprese sono limitate alla nazionalità del controllante ultimo residente all estero e ad alcune specifiche variabili sull interscambio con l estero (scambi complessivi ed intra-gruppo), essendo le altre variabili economiche disponibili tramite l integrazione con altre rilevazioni o fonti amministrative. Diversamente, nel caso della rilevazione Outward Fats le informazioni raccolte riguardano le principali variabili economiche nonché la localizzazione geografica e l attività economica delle controllate italiane all estero. 3 Dal 2010, dalle statistiche del commercio estero restano escluse le seguenti voci: a) oro detto monetario; b) strumenti di pagamento aventi corso legale e valori; c) merci che beneficiano dell immunità diplomatica, consolare o simile; d) merci destinate ad un uso temporaneo, purché non sia prevista né effettuata alcuna lavorazione e la durata prevista dell uso temporaneo non sia superiore a 24 mesi e non sia previsto né sia stato effettuato alcun cambio di proprietà; e) beni che veicolano informazioni personalizzate, software compreso; f) software scaricato da Internet; g) beni riparati o destinati a riparazione, nonché i pezzi di ricambio associati; h) merci spedite alle forze armate nazionali stazionate fuori del territorio statistico e merci provenienti da un altro Stato membro che hanno accompagnato le forze armate nazionali al di fuori del territorio statistico, nonché merci acquistate e cedute nel territorio statistico di uno Stato membro dalle forze armate di un altro Stato membro che vi stazionano; i) mezzi di trasporto che si spostano durante il loro funzionamento, compresi i mezzi di lancio spaziali al momento del lancio; j) beni forniti a titolo gratuito che non siano oggetto di transazioni commerciali, che siano movimentati unicamente al fine di favorire una transazione commerciale successiva, illustrando le caratteristiche di beni o servizi (ad esempio materiale pubblicitario, campione commerciali). In aggiunta alle voci precedentemente elencate, dalle statistiche del commercio extra-comunitario sono esclusi: (a) beni immessi in libera pratica dopo essere stati posti sotto il regime doganale del perfezionamento attivo o della trasformazione sotto controllo doganale; (b) le merci ammesse all importazione in esenzione dei diritti doganali in virtù degli articoli 12, 13 e 14 delle disposizioni preliminari alla Tariffa doganale d uso integrata e le corrispondenti merci esportate; (c) le merci dichiarate oralmente alle autorità doganali, sia di natura commerciale, purché il loro valore non superi la soglia statistica di euro o chilogrammi, sia di natura non commerciale. Fino a dicembre 2006 l Istat ha applicato le soglie seguenti, relative al valore della transazione: 516 per i capitoli 1-24 della Nomenclatura combinata (animali vivi e prodotti del regno animale, prodotti del regno vegetale, prodotti alimentari); 620 per gli altri capitoli (dal 25 al 99). Dal 1 gennaio 2007 invece sono stati applicati i seguenti limiti: 700 per i capitoli 1-14 (animali vivi e prodotti del regno animale, prodotti del regno vegetale); per i capitoli (tutti gli altri prodotti). Dal 1 gennaio 2010, con l entrata in vigore dei nuovi Regolamenti comunitari, la soglia statistica è posta pari ad euro per tutti i capitoli della nomenclatura combinata. L Istat aggrega in un unico dato mensile, per ciascun flusso, tutti i movimenti sotto la soglia su menzionata. Con effetto dai dati di gennaio 2010, i nuovi regolamenti comunitari hanno modificato le regole di inclusione nelle statistiche di commercio estero dei dati relativi agli scambi di navi ed aeromobili. In particolare, si definisce il concetto di proprietà economica come il diritto di un soggetto di reclamare i vantaggi collegati all utilizzo di una nave o di un aeromobile nell ambito di un attività economica mediante l accettazione dei rischi associati. Conseguentemente vanno inclusi nelle statistiche di commercio estero gli scambi di navi e aeromobili, quando si verifica un trasferimento della proprietà economica di una nave o di un aeromobile. 448

5 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Definizioni e classificazioni Per le rilevazioni sugli scambi di merci, il valore statistico della merce è definito, in conformità agli accordi internazionali, come valore Cif (comprendente cioè le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera nazionale) per le importazioni e come valore Fob (franco frontiera nazionale) per le esportazioni. Le merci sono rilevate in base ad apposite voci (circa 10 mila posizioni a otto cifre), definite a livello comunitario dalla Nomenclatura combinata (Nc), che costituisce una disaggregazione del Sistema armonizzato (circa 5 mila posizioni a sei cifre) stabilito a livello internazionale dal Comitato di cooperazione doganale. Nel presente capitolo sono adottate le classificazioni merceologiche: Ateco 2007, adattata alle statistiche del commercio con l estero (Cpa); e quella per raggruppamenti principali di industrie (Rpi). La classificazione geografica utilizzata è la Geonomenclatura stabilita da Eurostat con riferimento all anno La rilevazione degli scambi commerciali con l estero viene effettuata in relazione al territorio doganale, rispetto al quale il territorio della Repubblica italiana si differenzia per le sole inclusioni dei comuni di Campione d Italia e di Livigno. Tuttavia, a fini statistici, la zona franca di Livigno è compresa nell interscambio commerciale. San Marino, pur essendo un paese terzo, non è incluso nella fonte dei dati impiegata per produrre le statistiche sul commercio estero data l assenza di barriere doganali rispetto all Italia, mentre la Santa Sede (Stato della Città del Vaticano) in quanto Stato indipendente è un paese terzo a tutti gli effetti. Infine, sono esclusi dal territorio doganale i punti e i depositi franchi. Il paese di importazione è: a) il paese di origine per le merci provenienti dai paesi extra Ue e non messe in libera pratica in uno degli altri paesi dell Unione europea; b) il paese di provenienza, per le merci originarie dei paesi extra Ue e messe in libera pratica in uno dei paesi dell Unione europea e per le merci originarie dei paesi dell Unione europea. Il paese all esportazione è il paese che costituisce l ultima destinazione nota all esportatore stesso al momento della dichiarazione. L analisi territoriale viene realizzata con riferimento a province, regioni e ripartizioni di provenienza e destinazione delle merci. Tali informazioni territoriali sono desunte, secondo il dettaglio provinciale, a partire dai modelli di rilevazione per gli scambi intra e extra Ue. La produzione di statistiche sulle imprese a controllo estero residenti in Italia (Inward Fats) e sulle imprese a controllo nazionale residenti all estero (Outward Fats) si basa su uno stesso insieme di definizioni e classificazioni, mentre il numero di variabili economiche è più limitato nel caso delle statistiche Outward Fats rispetto a quello Inward Fats, al fine di tener conto delle maggiori difficoltà nella raccolta e produzione di queste statistiche. Le definizioni fanno riferimento ai concetti di controllo e controllante ultimo riportate nel Glossario. Elaborazioni relative agli indici di volume e valore medio unitario Il sistema dei numeri indice del commercio con l estero a base 2005=100 prevede la diffusione di indici dei valori medi unitari e dei volumi secondo un break-down articolato per gruppi di prodotto della classificazione Ateco 2007 e per specifiche aree geografiche e/o geo-economiche, nonché per raggruppamenti principali di industrie (Rpi). Gli indici mensili dei valori medi unitari relativi ai diversi gruppi di prodotti e con riferimento alle aree geografiche o geo-economiche di provenienza o destinazione delle merci sono ottenuti utilizzando la formula di Fisher in cui l anno base è rappresentato dall anno immediatamente precedente (indici a base mobile ). L aggiornamento a cadenza annuale del sistema di ponderazione consente di calcolare le variazioni dei valori medi unitari seguendo più da vicino l evoluzione in composizione del mix di prodotti movimentati. Tuttavia, poiché gli indici a base mobile di anni diversi non sono direttamente confrontabili tra loro, per consentire l analisi economica su orizzonti temporali superiori ai dodici mesi, le serie storiche previste dal piano di diffusione sono ricondotte all anno di riferimento 2005, assunto come base, attraverso opportuni coefficienti di raccordo che legano 449

6 Annuario statistico italiano 2011 tra loro gli indici riferiti alle diverse basi annuali. Contestualmente al passaggio all anno di riferimento 2005, è stata adottata una nuova metodologia di calcolo. 4 La metodologia prevede il calcolo diretto degli indici dei valori medi unitari e dei valori, mentre gli indici dei volumi sono ottenuti dal rapporto tra gli indici di valore e i corrispondenti indici del valore medio unitario in modo da assicurare la relazione di complementarietà tra i tre indici. Il piano di diffusione dispone la pubblicazione dei soli indici dei valori medi unitari e dei volumi. Gli indici annuali e trimestrali dei valori medi unitari presentati nell Annuario sono calcolati come media aritmetica dei corrispondenti indici mensili, che non includono le dichiarazioni trimestrali e annuali relative all indagine Intrastat. Al contrario, gli indici dei volumi annuali e trimestrali e quelli mensili vengono calcolati a partire dall anno base 2005 utilizzando indici del valore riferiti al totale delle transazioni, in modo da consentire una più precisa scomposizione delle variazioni dei valori in volume e valori medi unitari. Elaborazioni per operatore economico e impresa che effettuano scambi commerciali con lʼestero A partire dal 2011 e con anno di riferimento 2009, la produzione di statistiche armonizzate a livello europeo sugli operatori e sulle imprese che realizzano scambi di beni è inclusa negli output previsti dai regolamenti statistici sugli scambi con l estero (art. 3 del regolamento n. 222/2009 e art. 15 del regolamento n. 471/2009). L operatore economico è identificato sulla base della partita Iva. La fonte informativa per la produzione delle statistiche sugli operatori del commercio estero è relativa al registro dei soggetti Iva residenti che realizzano scambi di beni con l estero. L introduzione del Sistema Intrastat ha comportato l obbligo per gli Istituti nazionali di statistica di istituire un archivio degli operatori economici che effettuano scambi commerciali nell ambito dell Ue. L Istat, oltre a recepire la normativa comunitaria, ha integrato tale archivio con una lista aggiornata e completa degli operatori economici che effettuano transazioni di beni con i paesi extra Ue. L impresa esportatrice ed importatrice è identificata sulla base dell integrazione a livello elementare del registro degli operatori del commercio estero con l ultima versione disponibile del registro statistico delle imprese attive (Asia). L identificativo dell operatore del commercio estero, relativo alla partita iva, è riclassificato per codice fiscale attraverso l Anagrafe tributaria. Sulla base di questo nuovo identificativo, è possibile effettuare l integrazione con l Archivio statistico delle imprese attive (Asia). Tale operazione, oltre a identificare l universo delle imprese dell industria e dei servizi che realizzano scambi commerciali con l estero, permette di ottenere informazioni di tipo strutturale quale il numero di addetti, la forma giuridica e l attività economica prevalente. Da quest anno è stata rivista la serie delle imprese importatrici ed esportatrici per il periodo al fine di migliorare la qualità dell informazione fornita per classe di addetti. In particolare, è stato effettuato un trattamento statistico ad hoc per le imprese riconducibili ad operatori anomali (Special purpose entities con funzioni non operative). Per gli operatori anomali che realizzano elevati volumi di interscambio si è provveduto a riclassificare i flussi attribuendoli ad un altra impresa del gruppo selezionando l unità più idonea a rappresentare le fasi produttive e/o di commercializzazione. Nei casi residuali, il flusso commerciale è stato attribuito ad una nuova classe di addetti denominata Addetti non specificati. 4 Le principali innovazioni introdotte riguardano il calcolo degli indici elementari ad un livello più fine di dettaglio merceologico, l adozione di un metodo per l individuazione e il trattamento di eventuali errori di misura e l aggregazione degli indici elementari mediante medie troncate (Istat, Nota informativa del 25/02/2008). 450

7 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Struttura ed evoluzione del commercio estero nel 2010 Nel corso del 2010, secondo stime preliminari di fonte internazionale, il commercio mondiale ha registrato un aumento in valore del 21,7 per cento per effetto di un crescita sia dei volumi (+ 14,5 per cento), sia dei valori medi unitari (+ 6,3 per cento) (Prospetto 17.1). In un quadro internazionale caratterizzato da forti pressioni competitive, la quota di mercato dell Italia è diminuita, passando dal 3,3 per cento del 2009 al 3,0 per cento del 2010 (Prospetto 17.2). La bilancia commerciale dell Italia ha registrato nel 2010 un disavanzo di 29 miliardi di euro, in peggioramento rispetto agli anni precedenti: nel 2009 il disavanzo era di 6 miliardi. Sia per le esportazioni, sia per le importazioni si è rilevato un incremento pari, rispettivamente, a + 15,8 per cento e + 23,4 per cento. La crescita in termini di volumi è stata del 9,1 per cento per le esportazioni e dell 11,5 per cento per le importazioni. In termini di valori medi unitari l aumento è stato del 6,1 e del 10,7 per cento, rispettivamente, per le esportazioni e le importazioni. Prospetto 17.1 Commercio mondiale (a) - Anni (in miliardi di dollari) Valori (b) VARIAZIONI PERCENTUALI DEGLI INDICI Volumi -0,2 3,5 5,6 9,7 6,5 8,6 6,5 2,2-12,0 14,5 Valori medi unitari -3,9 1,3 10,7 10,9 6,9 6,5 8,7 12,8-12,0 6,3 (a) Elaborazioni dell Istituto nazionale per il commercio estero (Ice) su dati dell Organizzazione mondiale del commercio (Omc); Commercio internazionale delle imprese Annuario (b) Comprese le riesportazioni di Hong Kong. Prospetto 17.2 Interscambio commerciale e quote di mercato dellʼitalia - Anni (in milioni di euro) ANNI Interscambio commerciale Quote di Esportazioni Var.% Importazioni Var.% Saldi mercato (a) , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , (b) , , ,0 (a) Risultano dal rapporto tra valore delle esportazioni italiane ed esportazioni mondiali, espressi in dollari. (b) Dati provvisori. Il maggiore contributo negativo al saldo complessivo è dovuto, per quanto riguarda le aree geografiche, all Asia orientale ( milioni di euro) e all Africa settentrionale ( milioni). Seguono i paesi dell Unione europea ( milioni) e il Medio Oriente ( milioni). A ridimensionare il disavanzo commerciale complessivo contribuiscono i saldi positivi di America settentrionale ( milioni di euro), Oceania e altri territori ( milioni di euro) e Paesi europei non appartenenti all Ue ( milioni di euro). Germania e Francia rappresentano i principali mercati di sbocco delle esportazioni nazionali (Prospetto 17.3) con quote pari, rispettivamente, al 13,0 e all 11,6 per cento; gli Stati Uniti sono il terzo paese partner con quota 451

8 Annuario statistico italiano 2011 Prospetto 17.3 Esportazioni e importazioni per paese - Anno 2010 (a) (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) PAESI Variazioni% 2010/2009 Germania ,8 Francia ,0 Stati Uniti ,9 Spagna ,4 Regno Unito ,8 Svizzera ,3 Belgio ,9 Cina ,9 Polonia ,8 Paesi Bassi ,5 Austria ,9 Turchia ,1 Russia ,0 Grecia ,0 Romania ,7 Giappone ,5 Brasile ,1 Emirati Arabi Uniti ,9 Hong Kong ,6 Repubblica Ceca ,2 Germania ,8 Francia ,8 Cina ,9 Paesi Bassi ,9 Spagna ,8 Belgio ,8 Russia ,5 Regno Unito ,7 Svizzera ,2 Libia ,8 Stati Uniti ,7 Austria ,9 Algeria ,0 Polonia ,4 Azerbaigian ,4 Turchia ,6 Iran, Repubblica islamica dell' ,1 Romania ,1 Repubblica Ceca ,5 Giappone ,0 (a) Dati provvisori. GRADUATORIA SECONDO LE IMPORTAZIONI pari al 6,0 per cento, di poco superiore alla quota della Spagna (5,8 per cento). Rispetto al 2009, si registrano incrementi verso tutti i maggiori partner commerciali (ad eccezione degli Emirati Arabi Uniti con -1,9 per cento. Le maggiori variazioni riguardano Brasile (+44,1 per cento), Turchia (+42,1 per cento), Hong Kong (+33,6 per cento), Cina (+29,9 per cento), Russia (+23,0 per cento) e Romania (+22,7 per cento). La composizione dei flussi di interscambio per area geografica (Figura 17.1) evidenzia come il principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni sia l Unione europea (57,3 per cento); seguono i Paesi europei non Ue (12,1 per cento), l Asia orientale (7,3 per cento) e l America settentrionale (6,7 per cento). Per le importazioni le principali aree commerciali sono l Unione europea (54,9 per cento), l Asia orientale (12,1 per cento), i Paesi europei non Ue (10,3 per cento) e l Africa settentrionale (6,7 per cento). Per quanto riguarda i principali raggruppamenti di merci secondo la classifi- Valori GRADUATORIA SECONDO LE ESPORTAZIONI 452

9 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Figura 17.1 Esportazioni e importazioni per area geografica - Anno 2010 (composizioni percentuali) Esportazioni Importazioni 12,1% 0,5% 7,3% 1,6% 1,7% 4,8% 3,3% 6,7% Unione europea Paesi europei non Ue Africa settentrionale Altri paesi africani America settentrionale 2,2% 5,7% 2,7% 1,3% 4,0% 57,3% America centro-meridionale Medio Oriente Asia centrale 3,4% 1,6% 6,7% 54,9% 12,1% Asia orientale Oceania e altri territori 10,3% cazione Ateco 2007, i maggiori saldi attivi si rilevano per macchinari e apparecchi n.c.a. ( milioni di euro), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori ( milioni), prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (9.529 milioni), prodotti delle altre attività manifatturiere (8.317 milioni), coke e prodotti petroliferi raffinati (6.154 milioni), apparecchi elettrici (6.115 milioni) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (3.255 milioni). I saldi negativi maggiori si registrano, invece, per prodotti dell estrazione di minerali da cave e miniere ( milioni di euro), computer, apparecchi elettronici e ottici ( milioni), sostanze e prodotti chimici ( milioni), prodotti dell agricoltura, della silvicoltura e della pesca ( milioni), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici ( milioni), mezzi di trasporto ( milioni), prodotti alimentari, bevande e tabacco ( milioni), energia elettrica ( milioni) e legno e prodotti in legno; carta e stampa ( milioni). Le principali tipologie di merci esportate sono i prodotti petroliferi raffinati e medicinali e preparati farmaceutici che segnano nel 2010, rispetto alle vendite all estero dell anno precedente, un aumento, rispettivamente, del 58,1 e del 15,5 per cento (Prospetto 17.4). Per quanto riguarda le importazioni, le principali tipologie di merci movimentate sono il petrolio greggio e gli autoveicoli, con aumenti, rispettivamente, del 44,4 e dell 1,1 per cento. Inoltre, si segnala il forte aumento di importazioni di componenti elettronici pari a +211,2 per cento, dovuto in larga misura agli effetti prodotti dagli incentivi energetici sulle importazioni di pannelli solari. Per quanto riguarda la composizione settoriale dei flussi di interscambio (Figura 17.2) si evidenzia il notevole peso, nella struttura delle esportazioni, dei macchinari e apparecchi n.c.a. (17,8 per cento), dei metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (11,6 per cento), dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (11 per cento), dei mezzi di trasporto (10,2 per cento), delle sostanze e prodotti chimici (6,7 per cento), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (6,6 per cento), degli articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (6,2 per cento) e apparecchi elettrici (5,7 per cento) e prodotti delle altre attività manifatturiere (5,6 per cento). Per le importazioni, quote significative si registrano per prodotti dell estrazione di minerali da cave e miniere (16,2 per cento), mezzi di trasporto (10,3 per cento), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (9,8 per cento), computer, apparecchi elettronici e ottici (8,9 per cento), sostanze e prodotti chimici (8,7 per cento), e prodotti alimentari, bevande e tabacco (6,9 per cento). Considerando la provenienza territoriale delle merci si evidenzia come, nel corso del 2010, il 39,9 per cento delle esportazioni nazionali abbia avuto origine dalle regioni nord-occidentali, il 31,3 per cento da quelle nord-orientali, il 15,8 per cento dalle regioni centrali, il 7,2 per cento dal meridione, il 4,3 per cento dalle isole, mentre il restante 1,5 per cento è attribuito, per carenza di informazioni 453

10 Annuario statistico italiano 2011 Prospetto 17.4 Esportazioni e importazioni per attività economica - Anno 2010 (a) (valori assoluti in migliaia di euro e variazioni percentuali) CLASSI DI ATTIVITÀ ECONOMICA GRADUATORIA SECONDO LE ESPORTAZIONI Valori assoluti Variazioni % 2010/2009 Prodotti petroliferi raffinati ,1 Medicinali e preparati farmaceutici ,5 Autoveicoli ,5 Altre parti ed accessori per autoveicoli ,5 Ferro, ghisa e acciaio di prima trasformazione e ferroleghe ,1 Altre macchine di impiego generale n.c.a ,0 Calzature ,8 Altri mobili ,7 Altri indumenti esterni ,5 Altre pompe e compressori ,1 GRADUATORIA SECONDO LE IMPORTAZIONI Petrolio greggio ,4 Autoveicoli ,1 Gas naturale ,0 Medicinali e preparati farmaceutici ,3 Ferro, ghisa e acciaio di prima trasformazione e ferroleghe ,5 Componenti elettronici ,2 Materie plastiche in forme primarie ,0 Altri prodotti chimici di base organici ,4 Prodotti petroliferi raffinati ,4 Computer e unità periferiche ,9 (a) Dati provvisori. Figura 17.2 Esportazioni e importazioni per attività economica - Anno 2010 (composizioni percentuali) Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno; carta e stampa Coke e prodotti petroliferi raffinati Sostanze e prodotti chimici Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Computer, apparecchi elettronici e ottici Apparecchi elettrici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto Prodotti delle altre attività manifatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Altre merci n.c.a. Merci dichiarate come provviste di bordo, merci di ritorno e respinte, merci varie 3,0 1,7 0,4 6,9 6,6 7,0 2,7 2,1 2,3 4,4 6,7 4,7 4,1 3,1 6,2 3,4 3,6 5,7 6,1 2,9 5,6 1,1 0,3 1,4 0,9 1,2 1,3 11,0 8,7 9,8 11,6 8,9 10,3 10,2 16,2 17,

11 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione nella fonte dei dati, a regioni diverse e non specificate. Considerando la destinazione territoriale delle merci acquistate dall estero, si riscontra come, nello stesso anno, il 41,8 per cento sia diretto verso le regioni nord-occidentali dell Italia, il 21,2 per cento verso quelle nord-orientali, il 15,9 per cento verso le regioni centrali; mentre il meridione e le isole ne assorbono, rispettivamente, il 7,4 e il 6,7 per cento, il restante 7 per cento è attribuito alle regioni diverse e non specificate. Operatori economici del commercio estero ed imprese esportatrici Gli operatori economici che hanno realizzato vendite all estero nel corso del 2010 risultano, sulla base di dati ancora provvisori, pari a unità. Considerando la distribuzione per classi di fatturato di tali operatori si evidenzia un elevata numerosità ( operatori) nella classe inferiore di fatturato all export (fino a 75 mila euro) con un modesto contributo al valore complessivo delle esportazioni, pari allo 0,6 per cento (Prospetto 17.5). Di contro, sono gli operatori inclusi nelle classi di fatturato superiori a 15 milioni di euro, i quali realizzano il 68,2 per cento delle vendite sui mercati esteri. Prospetto 17.5 Operatori ed esportazioni di merci per classe di valore - Anni (numero di operatori, valore delle esportazioni in milioni di euro) CLASSI DI VALORE DELLE ESPORTAZIONI (a) (in migliaia di euro) OPERATORI oltre Totale VALORE DELLE ESPORTAZIONI oltre Totale (b) Altre operazioni (c) Esportazioni nazionali (a) Dati provvisori. A partire dal 2007 le soglie di esclusione statistica per le transazioni extra Ue sono state innalzate. Ciò ha comportato una riduzione del numero di operatori; tale contrazione si rileva nelle prime due classi di valore. (b) Esportazioni effettuate da operatori identificati. (c) Esportazioni effettuate da operatori non identificati. Il 44,7 per cento degli operatori esporta merci verso un unico mercato e il 14,6 per cento opera su oltre dieci mercati. Risulta comunque diffusa la presenza degli operatori nelle principali aree di scambio internazionale. Ad esempio, nel 2010 si sono registrate presenze di esportatori italiani sul mercato comunitario, nei Paesi europei non Ue, in Asia orientale e in America settentrionale. Le imprese esportatrici, nel 2009, ammontavano a unità (Pro- 455

12 Annuario statistico italiano 2011 spetto 17.6), attive per il 48,6 per cento nelle attività manifatturiere (coprendo l 82,4 per cento del valore complessivo delle esportazioni), per il 39,9 per cento nel commercio e per l 11,4 per cento nelle altre attività economiche. La quota delle imprese esportatrici sul totale delle imprese attive cresce significativamente all aumentare della dimensione di impresa, espressa in termini di addetti, passando dal 2,6 per cento nel caso delle micro-imprese (1-9 addetti) a oltre il 50 per cento nel caso delle imprese con più di 100 addetti. Prospetto 17.6 Imprese esportatrici, addetti e relative esportazioni per classe di addetti - Anno 2009 (valore delle esportazioni in milioni di euro e composizioni percentuali) Imprese Addetti CLASSI DI ADDETTI Numero Quote % su imprese attive Numero Quote % su imprese attive Esportazioni DATI ASSOLUTI E QUOTE 1-9 (a) , , , , , , , , , , , , e oltre , , Addetti non specificati (b) Totale , , Non residenti (c) COMPOSIZIONI PERCENTUALI 1-9 (a) 61,6-8,6-7, ,6-9,6-6, ,1-14,1-11, ,9-10,3-11, ,2-12,7-17, ,6-8,3-12,4 500 e oltre 0,5-36,5-32,7 Addetti non specificati (b) 0, ,9 Totale 100,0-100,0-100,0 (a) Le classi di addetti 1-3 e 4-9 sono state accorpate in una unica classe, inoltre sono state escluse le unità legali diverse dalle imprese e dalle branch operative. (b) La classe include l'insieme residuale di unità legali diverse dalle imprese e dalle branch operative che non è stato possibile ricollocare nell'ambito del gruppo di imprese per cui operano. (c) I dati si riferiscono alle imprese, attive alle esportazioni, non residenti in Italia. Struttura ed attività delle imprese a controllo estero residenti in Italia e delle imprese a controllo nazionale residenti allʼestero Le imprese a controllo estero residenti in Italia nel 2008 erano e impiegavano quasi 1,3 milioni di addetti, realizzando un fatturato di 489,3 miliardi di euro e un valore aggiunto di 88,4 miliardi di euro. Queste imprese contribuiscono ai principali aggregati economici nazionali dell industria e dei servizi con il 7,1 per cento degli addetti, il 15,7 per cento del fatturato, il 12,4 per cento del valore aggiunto. L apporto del capitale estero è rilevante anche per la spesa in ricerca e sviluppo delle imprese residenti in Italia (24,6 per cento) e per le esportazioni e importazioni nazionali di merci, pari rispettivamente al 21,6 e al 37 per cento (Figura 17.3). Nello stesso anno, le imprese a controllo nazionale residenti all estero erano , impiegavano quasi 1,5 milioni di addetti, realizzando un fatturato di circa 386 miliardi di euro. Il grado di internazionalizzazione attiva del sistema produttivo italiano può essere valutato sulla base dell incidenza delle attività realizzate all estero da controllate italiane rispetto al complesso di quelle svolte in Italia. Ad esempio, nelle attività manifatturiere, le multinazionali italiane realizzano all estero un fatturato pari al 14,5 per cento di quello conseguito dal complesso delle imprese residenti in Italia, mentre in termini di addetti la percentuale sale al 16,4 per cento. Le controllate italiane all estero presentano una dimensione media molto superiore a quella delle impre- 456

13 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Figura 17.3 Principali aggregati economici delle imprese a controllo estero residenti in Italia - Anno 2008 (a) (in percentuale del complesso delle attività realizzate dal complesso delle imprese residenti in Italia) , , ,3 24,6 22,5 22,3 21,6 27, ,3 7,0 7,1 17,2 15,7 14,0 14,1 11,912,812,4 12,5 10,8 17,8 0 Addetti Fatturato Valore aggiunto Investimenti Spesa in R&S Esportazioni di merci Industria Servizi Totale Importazioni di merci (a) Le quote di fatturato, valore aggiunto e investimenti sono al netto della sezione J. se a controllo nazionale residenti in Italia sia nell industria (110,3 addetti) sia nei servizi (48,5 addetti). Queste caratteristiche dimensionali risultano tuttavia di poco inferiori alle imprese a controllo estero che operano in Italia (Figura 17.4). Figura 17.4 Dimensione delle imprese a controllo nazionale residenti allʼestero e di quelle a controllo nazionale o estero residenti in Italia per macro-settore - Anno 2008 (addetti medi per impresa) , , ,5 74,3 71,3 88,1 Imprese a controllo nazionale residenti all'estero Imprese a controllo nazionale residenti in Italia Imprese a controllo estero residenti in Italia ,6 3,1 3,7 Industria Servizi Totale 457

14 Annuario statistico italiano 2011 Tavola Interscambio commerciale per area geografica e principali paesi - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) PAESI AREE GEOGRAFICHE Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) EUROPA , , Unione europea , , Uem , , Austria , , Belgio , , Bulgaria , , Cipro , , Danimarca , , Estonia , , Finlandia , , Francia , , Germania , , Grecia , , Irlanda , , Lettonia , , Lituania , , Lussemburgo , , Malta , , Paesi Bassi , , Polonia , , Portogallo , , Regno Unito , , Repubblica Ceca , , Romania , , Slovacchia , , Slovenia , , Spagna , , Svezia , , Ungheria , , Provviste di bordo Ue , Paesi europei non Ue , , Norvegia , , Russia , , Svizzera , , Turchia , , AFRICA , , Africa settentrionale , , Algeria , , Egitto , , Libia , , Marocco , , Tunisia , , Altri paesi africani , , Nigeria , , Repubblica del Sudafrica , , Fonte: Esportazioni e importazioni dei principali paesi, aree geografiche e geoeconomiche (E) (a) Dati provvisori. 458

15 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Tavola 17.1 segue - Interscambio commerciale per area geografica e principali paesi - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) PAESI AREE GEOGRAFICHE Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) AMERICA , , America settentrionale , , Canada , , Stati Uniti , , America centro-meridionale , , Argentina , , Brasile , , Cile , , Messico , , Venezuela , , ASIA , , Medio Oriente , , Arabia Saudita , , Emirati Arabi Uniti , , Iran (Repubblica islamica dell') , , Israele , , Libano , , Siria , , Asia centrale , , India , , Asia orientale , , Cina , , Corea del Sud , , Giappone , , Hong Kong , , Indonesia , , Malaysia , , Singapore , , Taiwan , , Thailandia , , OCEANIA E ALTRI TERRITORI , , Australia , , Nuova Zelanda , , MONDO , , Fonte: Esportazioni e importazioni dei principali paesi, aree geografiche e geoeconomiche (E) (a) Dati provvisori. 459

16 Annuario statistico italiano 2011 Tavola Interscambio commerciale per attività economica - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA, DELLA SILVICOLTURA E DELLA PESCA , , Prodotti agricoli, animali e della caccia , , Prodotti di colture agricole non permanenti , , Prodotti di colture permanenti , , Piante vive , , Animali vivi e prodotti di origine animale , , Prodotti della silvicoltura , , Piante forestali e altri prodotti della silvicoltura , ,7 6 3 Legno grezzo , , Prodotti vegetali di bosco non legnosi , , Prodotti della pesca e dell'acquacoltura , , PRODOTTI DELL'ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE , , Carbone (esclusa torba) , , Antracite , , Lignite Petrolio greggio e gas naturale , , Petrolio greggio , , Gas naturale , , Minerali metalliferi , , Minerali metalliferi ferrosi , Minerali metalliferi non ferrosi , , Altri minerali da cave e miniere , , Pietra, sabbia e argilla , , Minerali di cave e miniere n.c.a , , PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE , , PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO , , Prodotti alimentari , , Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne , , Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati , , Frutta e ortaggi lavorati e conservati , , Oli e grassi vegetali e animali , , Prodotti delle industrie lattiero-casearie , , Granaglie, amidi e prodotti amidacei , , Prodotti da forno e farinacei , , Altri prodotti alimentari , , Prodotti per l'alimentazione degli animali , , Bevande , , Tabacco , , PRODOTTI TESSILI, ABBIGLIAMENTO, PELLI E ACCESSORI , , Prodotti tessili , , Filati di fibre tessili , , Tessuti , , Altri prodotti tessili , , Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) , , Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia , , Articoli di abbigliamento in pelliccia , , Articoli di maglieria , , Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili , , Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte , , Calzature , , LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO; CARTA E STAMPA , , Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio , , Legno tagliato e piallato , , Prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio , , Fonte: Cessioni e acquisti di beni nell ambito dei paesi Ue (R); Commercio speciale export/import extra Ue (R) (a) Dati provvisori. 460

17 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Tavola 17.2 segue - Interscambio commerciale per attività economica - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) Carta e prodotti di carta , , Pasta-carta, carta e cartone , , Articoli di carta e di cartone , , Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati , , COKE E PRODOTTI PETROLIFERI RAFFINATI , , Prodotti di cokeria , , Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio , , SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI , , Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie , , Agrofarmaci e altri prodotti chimici per l'agricoltura , , Pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici (mastici) , , Saponi e detergenti, prodotti per la pulizia e la lucidatura, profumi e cosmetici , , Altri prodotti chimici , , Fibre sintetiche e artificiali , , ARTICOLI FARMACEUTICI, CHIMICO-MEDICINALI E BOTANICI , , Prodotti farmaceutici di base , , Medicinali e preparati farmaceutici , , ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE, ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI , , Articoli in gomma e materie plastiche , , Articoli in gomma , , Articoli in materie plastiche , , Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi , , Vetro e prodotti in vetro , , Prodotti refrattari , , Materiali da costruzione in terracotta , , Altri prodotti in porcellana e in ceramica , , Cemento, calce e gesso , , Prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso , , Pietre tagliate, modellate e finite , , Prodotti abrasivi e di minerali non metalliferi n.c.a , , METALLI DI BASE E PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINE E IMPIANTI , , Prodotti della metallurgia , , Prodotti della siderurgia , , Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato) , , Altri prodotti della prima trasformazione dell'acciaio , , Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari , , Prodotti della fusione della ghisa e dell'acciaio , , Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature , , Elementi da costruzione in metallo , , Cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo , , Generatori di vapore, esclusi i contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda , , Armi e munizioni , , Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta , , Altri prodotti in metallo , , COMPUTER, APPARECCHI ELETTRONICI E OTTICI , , Computer e unità periferiche , , Apparecchiature per le telecomunicazioni , , Prodotti di elettronica di consumo audio e video , , Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi , , Fonte: Cessioni e acquisti di beni nell ambito dei paesi Ue (R); Commercio speciale export/import extra Ue (R) (a) Dati provvisori. 461

18 Annuario statistico italiano 2011 Tavola 17.2 segue - Interscambio commerciale per attività economica - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) Strumenti per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche , , Strumenti ottici e attrezzature fotografiche , , Supporti magnetici ed ottici , , APPARECCHI ELETTRICI , , Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità , , Batterie di pile e accumulatori elettrici , , Apparecchiature di cablaggio , , Apparecchiature per illuminazione , , Apparecchi per uso domestico , , Altre apparecchiature elettriche , , MACCHINARI ED APPARECCHI N.C.A , , Macchine di impiego generale , , Altre macchine di impiego generale , , Macchine per l'agricoltura e la silvicoltura , , Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili , , Altre macchine per impieghi speciali , , MEZZI DI TRASPORTO , , Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi , , Autoveicoli , , Carrozzerie per autoveicoli; rimorchi e semirimorchi , , Parti ed accessori per autoveicoli e loro motori , , Altri mezzi di trasporto , , Navi e imbarcazioni , , Locomotive e materiale rotabile ferro-tranviario , , Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi , , Veicoli militari da combattimento Mezzi di trasporto n.c.a , , PRODOTTI DELLE ALTRE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE , , Mobili , , Prodotti delle altre industrie manifatturiere , , Gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate , , Strumenti musicali , , Articoli sportivi , , Giochi e giocattoli , , Strumenti e forniture mediche e dentistiche , , Altri prodotti delle industrie manifatturiere n.c.a , , ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA , , ALTRE MERCI N.C.A , , MERCI DICHIARATE COME PROVVISTE DI BORDO, MERCI NAZIONALI DI RITORNO E RESPINTE, MERCI VARIE , , TOTALE , , Fonte: Cessioni e acquisti di beni nell ambito dei paesi Ue (R); Commercio speciale export/import extra Ue (R) (a) Dati provvisori. n.c.a. = Non classificate altrove. 462

19 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Tavola Interscambio commerciale per raggruppamento principale di industria (Rpi) - Anni (valori assoluti in milioni di euro e composizioni percentuali) GRUPPI Valori assoluti Composizioni percentuali (a) (a) ESPORTAZIONI Beni di consumo ,0 27,7 30,2 29,4 Beni di consumo durevoli ,1 6,7 6,6 6,3 Beni di consumo non durevoli ,8 20,9 23,6 23,1 Beni strumentali ,8 33,8 33,5 32,3 Prodotti intermedi ,4 33,9 32,8 33,4 Energia ,8 4,6 3,5 4,8 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 IMPORTAZIONI Beni di consumo ,2 22,8 27,7 25,2 Beni di consumo durevoli ,4 3,1 3,7 3,5 Beni di consumo non durevoli ,8 19,7 24,0 21,8 Beni strumentali ,5 24,0 24,5 22,1 Prodotti intermedi ,1 33,2 30,4 33,8 Energia ,2 20,0 17,5 18,9 Totale ,0 100,0 100,0 100,0 SALDI Beni di consumo Beni di consumo durevoli Beni di consumo non durevoli Beni strumentali Prodotti intermedi Energia Totale Fonte: Cessioni e acquisti di beni nell ambito dei paesi Ue (R); Commercio speciale export/import extra Ue (R) (a) Dati provvisori. 463

20 Annuario statistico italiano 2011 Tavola Esportazioni e importazioni per regione - Anni (valori in milioni di euro) REGIONI (a) Italia nord-occidentale ESPORTAZIONI Piemonte Liguria Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Italia nord-orientale Trentino-Alto Adige/Südtirol Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Italia centrale Toscana Umbria Marche Lazio Italia meridionale Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Italia insulare Sicilia Sardegna Nord-Centro Mezzogiorno Regioni diverse e non specificate ITALIA IMPORTAZIONI Italia nord-occidentale Piemonte Liguria Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Italia nord-orientale Trentino-Alto Adige/Südtirol Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Italia centrale Toscana Umbria Marche Lazio Italia meridionale Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Italia insulare Sicilia Sardegna Nord-Centro Mezzogiorno Regioni diverse e non specificate ITALIA Fonte: Esportazioni e importazioni secondo la provincia di destinazione e di origine delle merci (E) (a) Dati provvisori. 464

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