CROCE ROSSA ITALIANA. Corso per volontari della C.R.I. EDEMA POLMONARE
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- Viviana Fabiola Ruggeri
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1 CROCE ROSSA ITALIANA Corso per volontari della C.R.I. EDEMA POLMONARE
2 Apparato Respiratorio L apporto di ossigeno è garantito mediante inspirazione ed espirazione L O2 esce passa dall alveolo al sangue La CO2 passa dal sangue agli alveoli per DIFFUSIONE
3 EDEMA POLMONARE ACUTO Edema: accumulo di liquido nei tessuti Edema Polmonare acuto: ristagno di liquido all interno degli alveoli polmonari, proveniente dai capillari alveolari (trasudato plasmatico). Dovuto a cause dirette: -Gas tossici -Avvelenamenti cause indirette insufficienza cardiaca)
4 Insufficienza cardiaca (cenni) Si parla di insufficienza cardiaca quando il cuore non riesce più a pompare il sangue in modo adeguato. Il cuore in condizioni normali invia in circolo 5 l di sangue al minuto. Se il cuore perde la sua efficienza diminuisce l apporto l di sangue e quindi di O 2 ai tessuti, ma si creano anche degli squilibri emodinamici. Svariate sono le cause di insufficienza cardiaca: le principali sono la conseguenza di vizi valvolari (mitralica), infarto del miocardio, ipertensione arteriosa.
5 Aspetto del malato fame d aria, d respiro faticoso Può tossire, dalla bocca può emettere escreato schiumoso bianco (talvolta di colore rosato). Cianosi, labbra bluastre, vene del collo congeste, sudorazione profusa Agitato I infortunato cerca naturalmente la posizione seduta Aspetto del malato Il paziente deve essere trasportato urgentemente in ospedale Nell attesa mantenerlo in posizione seduta Tranquillizzare il paziente per quanto possibile.
6 Importante chiamare il 118 segnalando la patologia del soggetto, se ne siamo a conoscenza, descrivendo i sintomi; In questo modo il trattamento del paziente avverrà già sul posto e continuerà durante il trasporto.
7 CROCE ROSSA ITALIANA Corso per volontari della C.R.I. LO STATO DI SHOCK
8 Apparato cardiocircolatorio
9 LO SHOCK Pompa = cuore Tubature = vasi sanguigni Acqua = sangue
10 LO SHOCK Per spiegare questo concetto immaginiamo l apparato cardiocircolatorio come un circuito idraulico chiuso che deve portare acqua calda a tutti i piani di un edificio.
11 LO SHOCK I fattori che determinano la pressione sanguigna sono: Azione di pompa del muscolo cardiaco Volume di sangue circolante Dimensione, elasticità, resistenze periferiche dei vasi
12 LO SHOCK Lo stato di shock è l insieme dei sintomi che possono sopraggiungere quando l organismo l subisce un evento traumatizzante (emorragie, ustioni, fratture, )) o conseguenza di gravi malattie RAPPRESENTA L incapacità del sistema cardio vascolare di fornire un sufficiente apporto di sangue e quindi di ossigeno a tutti i tessuti vitali SI MANIFESTA CON UNA CADUTA DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
13 LO SHOCK Una reazione dell organismo naturale ma pericolosa. Scopo della reazione risolvere i problemi del sistema cardiocircolatorio, che non riesce a fornire un adeguato apporto di sangue (quindi ossigeno) a tutte le parti vitali del corpo. Caratteristiche brusca e rapida diminuzione della pressione (ovvero della perfusione di sangue ai tessuti).
14 LO SHOCK L acqua calda (quindi il sangue e l ossigeno) NON arriverà a tutti i piani (cervello) se: C è una falla con perdita d acqua Le tubature si allargano in maniera eccessiva La pompa si rompe o funziona male
15 LO SHOCK Quindi un qualsiasi fattore che colpisca in maniera grave uno dei seguenti 3 elementi può portare a shock: Diminuzione del volume di liquidi (perdita d acqua) Aumento del volume dei vasi (le tubature che si allargano) Diminuzione della capacità contrattile del cuore (la pompa che si rompe o funziona male)
16 LO SHOCK DIMINUZIONE DEL VOLUME DI LIQUIDI: cause Emorragie imponenti Ustioni gravi ed estese Disidratazione importante N.B.: lo shock dovuto a perdita di liquidi è IPOVOLEMICO
17 LO SHOCK AUMENTO DEL DIAMETRO DEI VASI: cause A. Cause neurogene B. Cause allergiche C. Cause settiche
18 A. Cause neurogene LO SHOCK I vasi hanno una certa tonicità controllata dal sistema nervoso. In seguito a traumi violenti il sistema nervoso può non essere più in grado di espletare questa funzione (es: traumi cranici, traumi del midollo spinale) N.B.: lo shock dovuto a queste cause è NEUROGENO
19 LO SHOCK B. Cause allergiche L introduzione nell organismo di una sostanza estranea fa scatenare una reazione che comporta la produzione di istamina, una sostanza con forte azione vasodilatatrice. N.B.: lo shock dovuto a queste cause è ANAFILATTICO
20 LO SHOCK C. Cause settiche Batteri introdotti nel circolo sanguigno possono liberare tossine che danneggiano le cellule dei vasi provocando vasodilatazione. N.B.: lo shock dovuto a queste cause è SETTICO
21 LO SHOCK DIMINUZIONE DELLA CAPACITA CONTRATTILE DEL CUORE: cause PATOLOGIE CARDIACHE In questo caso c è un insufficienza della pompa cardiaca che non è più in grado di imprimere al sangue sufficiente spinta. N.B.: lo shock dovuto a questo meccanismo è CARDIOGENO
22 LO SHOCK LO SHOCK è un CIRCOLO VIZIOSO Compensazione con aumento frequenza cardiaca e respiratoria vasocostrizione periferica. Calo della Pressione Calo della Pressione Aumento dell emorragia
23 LO SHOCK LO SHOCK è un CIRCOLO VIZIOSO È quindi una condizione IN EVOLUZIONE, che si sviluppa a tappe: avanza lentamente sino a diventare irreversibile È possibile fare qualcosa per prevenire l insorgenza dello shock, ma si può fare poco per curarlo, anche in ambiente ospedaliero, una volta che si è innescato il circolo vizioso che lo auto-mantiene
24 LO SHOCK VALUTAZIONE SOSPETTARLO SEMPRE in caso di TRAUMA SOSPETTARLO SEMPRE in caso di gravi EMORRAGIE SOSPETTARLO SEMPRE in pazienti con PROBLEMI CARDIACI SOSPETTARLO SEMPRE in caso di USTIONI ESTESE SOSPETTARLO SEMPRE in caso di REAZIONI ALLERGICHE VALUTARE (MANIFESTAZIONI) Senso di angoscia, paura, irrequietezza Debolezza, Nausea, Sete, Vertigini, Freddo Polso rapido e debole Respirazione superficiale e rapida Pressione sanguigna max < 90 mmhg Alterazione coscienza, Pallore, Sudore
25 LO SHOCK COSA FARE TRANQUILLIZZARE LA PERSONA ELIMINARE LA CAUSA arrestando l emorragia, riducendo il dolore POSIZIONE ANTI-SHOCK COPERTURA TERMICA il paziente non deve perdere calore CHIAMATA DI SOCCORSO lo Shock è un evento Grave VALUTARE CONTINUAMENTE lo shock è una condizione in rapida evoluzione
26 DOMANDE???
27 A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) EMORRAGIE
28 ARGOMENTI: 1) classificazione delle emorragie 2) primo soccorso e tecniche di emostasi
29 EMORRAGIE: 1) classificazione in base al tipo di vaso (arteriose, venose, capillari) 2) in base alla sede del sanguinamento (o percorso): esterne, interne, esteriorizzate
30 AUTOPROTEZIONE: evitare il contatto diretto con liquidi biologici come sangue, urine, vomito: esiste il rischio di trasmissione di malattie infettive
31 PRIMO SOCCORSO: 1) compressione diretta e sollevamento dell'arto 2) applicare bendaggio compressivo
32 3) punti di compressione a distanza
33 CONTUSIONI Conseguenza di un urto (botta), sono un tentativo del'organismo di riparare i danni dirottando sulla zona sangue e liquidi ECCHIMOSI: comunemente detti lividi, il sangue esce dai vasi ma la cute rimane integra (la classica botta ) EMATOMA: è una raccolta di sangue nei tessuti, di maggiore entità PRIMO SOCCORSO: tenere ghiaccio o un impacco freddo sulla zona
34 AMPUTAZIONI In genere riguardano un arto, sono un evento particolarmente drammatico La priorità va al soccorso alla persona amputata: tamponare l'emorragia Reperire la parte amputata, pulirla, porla in un sacchetto e chiuderlo bene Metterlo in un contenitore con acqua e ghiaccio Consegnarlo al personale dell'ambulanza o portarlo allo stesso ospedale
35 EMORRAGIE INTERNE: SEGNI E SINTOMI: debolezza, sudorazione, cute pallida e fredda, sete intensa... eventuali segni del trauma PRIMO SOCCORSO: persona distesa, coprire per evitare dispersione di calore, ricovero urgente
36 EMORRAGIE ESTERIORIZZATE: EMATEMESI: sangue nel vomito EMOTTISI: sangue nella tosse MELENA: sangue nelle feci, di colore rosso scuro, simile a fondi di caffè EMATURIA: sangue nelle urine METRORRAGIA: sangue dalla vagina, fuori del periodo mestruale OTORRAGIA / RINORRAGIA: sangue dalle orecchie o dal naso, in seguito ad un trauma cranico. NON TAMPONARE!
37 EPISTASSI (sangue dal naso): reclinare il capo in avanti per far defluire il sangue, comprimere la narice interessata, eventualmente impacchi con ghiaccio
38 ?
39 CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) APPROCCIO AL TRAUMATIZZATO Trauma spinale, cranico, toracico, addominale A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi
40 ARGOMENTI: 1) definizione di trauma 2) epidemiologia e prevenzione 3) meccanismi e tipi di lesione 4) approccio e valutazione del traumatizzato 5) primo soccorso
41 COS'E' IL TRAUMA: Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...): l'apparato scheletrico (fratture) le articolazioni (distorsioni, lussazioni) il sistema muscolare (strappi, stiramenti) la cute (ferite, abrasioni...)
42 POLITRAUMATIZZATO: paziente che presenta una o più lesioni traumatiche ad organi o apparati differenti con compromissione delle funzioni vitali (o a rischio di compromissione di queste)
43 APPARATO OSTEOSCHELETRICO SISTEMA MUSCOLARE
44 ANATOMIA: Le ossa : sono la struttura più dura e resistente dell'organismo umano, svolgono in particolare la funzione di sostegno e protezione di organi interni. Le articolazioni : formate dalle estremità delle ossa che vengono a contatto, rivestite da un tessuto particolare, la cartilagine articolare e dai legamenti, fasci di tessuto connettivo di varie forme e dimensioni, che consentono solo uno specifico tipo di movimento. I muscoli - rappresentano dal 40 al 50% del peso corporeo. Permettono la locomozione del soggetto e lo scorrimento di sostanze organiche interne come sangue e cibo. Sono di due tipi: i muscoli volontari, di natura striata e che permettono il movimento del soggetto. Sono legati alle ossa tramite tendini (strutture ligamentose dotate di particolare robustezza); i muscoli involontari, che sono invece di natura liscia
45 EPIDEMIOLOGIA: il trauma è la principale causa di morte per la popolazione fino a 40 anni di età (la quarta complessivamente...) causa frequente inoltre di invalidità e di elevati costi sanitari e sociali Incidenti stradali......incidenti sul lavoro......incidenti domestici......incidenti dello sport...
46 PREVENZIONE: informazione (cultura della sicurezza)......legislazione (626 e successive)...buon senso!!!
47 PRIMO SOCCORSO NEL POLITRAUMA AUTOPROTEZIONE MECCANISMO DELLA LESIONE VALUTAZIONE PRIMARIA (A B C D - E) CHIAMATA DI SOCCORSO AL 118 VALUTAZIONE SECONDARIA SOCCORSO PSICOLOGICO, ASSISTENZA ATTESA DEI SOCCORSI QUALIFICATI
48 SICUREZZA!!! Nel soccorrere un traumatizzato è particolarmente importante l'autoprotezione: è facile immaginare che lo stesso evento che gli ha causato l'infortunio possa essere pericoloso anche per noi. La sicurezza deve essere oggetto di un'attenzione continua: una situazione che al momento sembri sicura può in realtà in un secondo momento diventare pericolosa (rischio evolutivo)
49 MECCANISMO DELLA LESIONE (DINAMICA) Importante è anche capire la dinamica dell'incidente: è utile comunicare con precisione l'accaduto al personale dell'ambulanza o del Pronto Soccorso. E' stato investito da un auto o è caduto da solo? Indossava le cinture di sicurezza? E' inciampato o è caduto a causa di un malore precedente? E' caduto da quale altezza? Comunicare queste informazioni nella CHIAMATA AL 118
50 TRAUMA SPINALE: la colonna vertebrale è costituita dalle vertebre, sovrapposte ed articolate tra loro e sostenute da un complesso apparato muscolare e legamentoso le lesioni vertebrali possono facilmente complicarsi con lesioni midollari, per cui è meglio trattare con estrema prudenza un soggetto con sospetto di lesione della colonna vertebrale gli incidenti stradali causano la maggior parte di queste lesioni; inoltre vengono provocate da episodi di violenza, cadute, incidenti a seguito di tuffi e infortuni sul lavoro o nello sport sebbene la maggior parte di questi traumi del midollo spinale si verifica durante l evento traumatico (l incidente), le lesioni al midollo spinale possono verificarsi anche successivamente, in seguito a movimenti della colonna vertebrale dopo il trauma originale
51 TRAUMA SPINALE : Il trauma è stato causato da una forza sufficiente a determinare una perdita di coscienza. Il trauma ha riguardato la parte superiore del corpo, in particolare la testa e il collo Il trauma ha determinato uno stato di coscienza alterato NON MUOVERE L'INFORTUNATO!!!
52 LESIONE DELLE VERTEBRE CERVICALI E' il rischio principale e spesso sottovalutato: una lesione dei centri nervosi adiacenti comporta morte o invalidità permanente... E' pertanto necessario comportarsi sempre come se fosse presente
53 VALUTAZIONE PRIMARIA A Coscienza, pervietà delle vie aeree, immobilizzazione della testa A oltre a valutare la coscienza (senza muoverlo!!!) e la pervietà delle vie aeree come in ogni infortunato occorre evitare movimenti, soprattutto del capo, che possano aggravare la lesione già presente Togliere quanto può ostruire la respirazione (terra, sangue, saliva...); se è prono o di lato lasciarlo senz'altro com'è
54 MANTENERE IMMOBILIZZATA MANUALMENTE LA TESTA... Evitare movimenti dell'infortunato NON RIMUOVERE IL CASCO! se non in casi estremi, per manovre di rianimazione, e SOLO se in due ed entrambi addestrati a farlo!!!
55 VALUTAZIONE PRIMARIA B Respira (si, no, come?) B valutate eventuali alterazioni della respirazione, soprattutto come conseguenza di traumi toracici. Nel caso iniziate la BLS VALUTAZIONE PRIMARIA C Circolo (cute, emorragie) C valutate la circolazione: eventuali segni di shock, colorito pallido, cute fredda e sudata. Tamponate rapidamente eventuali emorragie arteriose (sangue rosso vivo, che esce a fiotti)
56 VALUTAZIONE PRIMARIA D Deficit neurologico D - Chiedete se ha perso i sensi, se si ricorda cosa è successo, osservate se si dimostra confuso o disorientato. Una perdita di coscienza anche breve, o un'alterazione della stessa, è da considerarsi un'aggravante VALUTAZIONE PRIMARIA E Esposizione e protezione termica E scoprire le parti del corpo dove si sospetta un'emorragia o una lesione da valutare; nello stesso tempo coprire e proteggere dal freddo
57 CHIAMATA DI SOCCORSO AL 118: comunicando il luogo, il tipo di incidente, il numero di feriti, le loro condizioni (cosciente? respira?), se esistono condizioni di pericolo... Se incosciente, non respira, gravi emorragie, grave incidente... parametri vitali alterati interrompere la valutazione per chiamare subito il 118
58 VALUTAZIONE SECONDARIA: ESAME dalla TESTA ai PIEDI: per identificare lesioni, ferite, emorragie.. SOCCORSO PSICOLOGICO restare vicino alla persona ferita, parlandogli, rassicurandola (sono stati avvisati I soccorsi), controllando che non peggiori...
59 TRAUMA CRANICO Lesioni alla testa dovrebbero essere sospettate quando si verifica uno dei seguenti casi: La vittima è caduta da un altezza maggiore della sua. Quando è stata trovata, la vittima era incosciente. La vittima ha riportato una lesione da corpo contundente (ad esempio, a causa di un impatto con o per sbalzamento fuori da una macchina). La lesione è stata causata da un tuffo, un fulmine o elettrocuzione, o la protezione per la testa o il casco della vittima erano rotti o non adatti. La vittima ha subito una lesione da sport causata da un forte impatto. Segni e sintomi di un trauma cranico: sonnolenza: l'infortunato fatica a stare sveglio, sente gli occhi pesanti. cefalea: dolore al capo, ed ancora più' preoccupante l'insorgenza di vomito. agitazione: si fatica a comunicare con l'infortunato, è ripetitivo, può essere addirittura aggressivo l'attività respiratoria può essere normale, accelerata (tachipnea) o rallentata (bradipnea)
60 TRAUMA CRANICO Primo soccorso - acquisire informazioni sul meccanismo del danno, se si sia verificata un alterazione dello stato mentale e sulla presenza e durata dello stato di incoscienza. Poiché i segni e i sintomi possono essere transitori, le osservazioni dei primi soccorritori sulla scena forniscono al personale sanitario importanti informazioni per il trattamento successivo. Se si sospetta un trauma cranico: Stabilire se la posizione della vittima rappresenta un pericolo per lei o per voi, e nel caso spostarla. Valutare ABC e fornire RCP a vittime non coscienti e che non respirino Valutare il rischio di vomito e la capacità di mantenere pervie le vie aeree. Valutare e controllare il sanguinamento. Mantenere la temperatura corporea della vittima. Evitare movimenti della colonna vertebrale, specie del capo, meglio se immobilizzandolo
61 TRAUMA AL TORACE I traumi al torace possono essere classificati in: chiusi: - diretti: lesione realizzata nel punto in cui agisce il trauma - indiretti: trasmissione al torace di una forza che ha agito in altra sede aperti penetranti: - quando vi è comunicazione tra l'esterno e l'interno del torace Possono far pensare ad un trauma toracico: lesioni craniche e lesioni addominali associate segni lasciati dalle cinture di sicurezza asimmetria nell'espansione della gabbia toracica Segni e sintomi - Un infortunato con trauma toracico di solito manifesta: dolore durante un'attività respiratoria profonda, o con la tosse, o che aumenta con la palpazione del torace dispnea cianosi o pallore cutaneo, sudorazione, agitazione, polso accelerato
62 TRAUMA AL TORACE Primo soccorso Eseguire un rapido esame del ferito e valutare l'abc se il paziente è stabile far assumere al paziente una posizione semiseduta per facilitare la discesa del diaframma e migliorare la ventilazione in caso di corpo estraneo penetrato in torace lasciare l'oggetto in sede coprire il paziente tenere sotto controllo i parametri vitali
63 TRAUMA ADDOMINALE E' un trauma che può causare gravi danni agli organi interni all'addome, con possibili emorragie interne difficilmente individuabile da un primo soccorritore. Segni di un locale trauma addominale lesioni cutanee - ferite - ematomi - ecchimosi dolore addominale spontaneo dolore addominale alla palpazione Ricercare i sintomi di un'emorragia interna: segni di shock pallore: osservare la cute sudorazione: toccare la cute
64 TRAUMA ADDOMINALE Primo soccorso: In caso di ferita addominale coprire la ferita con materiale da medicazione sterile, in caso di sanguinamento della parete addominale si proverà con una medicazione compressiva, inutile in caso di un'emorragia interna esteriorizzata. Nel caso di fuoriuscita degli intestini non si deve assolutamente cercare di riposizionarle all'interno della cavità addominale ma bisogna coprire le visceri con un telo, il più possibile sterile. Nel caso vi sia infisso un oggetto esterno conficcato esso dovrà essere lasciato in loco e si dovrà cercare di stabilizzarlo per il successivo trasporto. Posizionare il ferito in decubito dorsale con il capo leggermente sollevato e gli arti inferiori flessi. Coprire il paziente
65 ...RIASSUMENDO: 1) SICUREZZA, sia come prevenzione, che nell'approccio ad un incidente 2) NON MUOVERE l'infortunato vittima di un grave trauma (politraumatizzato) 3) VALUTARE le lesioni principali, se possibile semplici manovre di primo soccorso 4) CHIAMATA AL 118 dando le informazioni del caso 5) SOSTEGNO PSICOLOGICO E ASSISTENZA, ovvero rassicurandolo, tenendolo al caldo, standogli vicini
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APPROCCIO AL TRAUMATIZZATO
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