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1 Intercultura e inclusione scolastica La problematica e il quadro normativo Stefano Gestri Dirigente scolastico Liceo Niccolò Copernico - Prato

2 Contenuti Dati sugli alunni stranieri in Toscana La situazione nel territorio pratese Le etnie presenti Le seconde generazioni Il riparto per ordine di scuola Gli esiti e l abbandono scolastico I principali step legislativi I finanziamenti Le recenti Linee guida L intervento delle Amministrazioni Le azioni chiave Materiali di supporto

3 Gli alunni stranieri in Toscana Al termine dell anno scolastico la percentuale di alunni stranieri rispetto al totale risulta pari al 12,6% Percentuali sopra la media: Prato, e poi Firenze, almeno a livello di scuola primaria e secondaria di primo grado, dove si arriva anche al 26% In Toscana il 49% degli alunni stranieri è nato in Italia; nella scuola primaria si arriva al 70%

4 Dati statistici (I)

5 Dati statistici (II)

6 La situazione di Prato Nell a.s a Prato vi erano 8237 alunni con cittadinanza non italiana (22,4% della popolazione scolastica) 1069 entravano per la prima volta nel sistema scolastico (642 nella scuola dell infanzia, 254 nella primaria, 97 nella secondaria di primo grado) La regione con percentuale di alunni stranieri più elevata è l Emilia Romagna Dopo Prato, la provincia con più alta percentuale di alunni stranieri è Piacenza (20,4%); seguono Mantova (18,5%), Brescia ecc.

7 I trend

8 Le principali etnie 7,1 46,3 19,5

9 La seconda generazione Nell a.s il 71,9% degli alunni stranieri della provincia risultava nato in Italia Nella scuola primaria il dato era dell 84%, nella secondaria di primo grado del 63,7%, nella secondaria di secondo grado del 39,4% Dopo Prato le provincie con maggior numero di alunni stranieri nati in Italia erano Vicenza, Mantova, Biella In Toscana il dato era del 52,2% A livello nazionale il sorpasso è avvenuto nell a.s : 14: gli alunni stranieri nati in Italia sono risultati il 51,7%

10 Gli stranieri per ordine scolastico (I) A fine a.s la maggior parte degli alunni stranieri (2977 unità, pari al 36,9%) frequentava la scuola primaria; seguiva il dato della secondaria di primo grado (23,6%), della secondaria di secondo grado (19,7%), della scuola dell infanzia (19,7%) La percentuale più elevata di stranieri rispetto agli iscritti si registrava nella scuola secondaria di primo grado (25,4%, contro un 14,2% regionale e un 9,6% nazionale); in un Istituto si arrivava al 69,6% Nella scuola primaria gli alunni stranieri erano il 24%, contro un 13,4% regionale e un 10% nazionale; in 5 scuole superavano il 50% Nella scuola dell infanzia gli stranieri erano il 23%, contro un 13,8% regionale e un 10,1% nazionale; in 5 scuole superavano il 50%

11 Gli stranieri per ordine scolastico (II) Nella scuola secondaria di secondo grado gli stranieri erano il 16%, contro un 10,3% regionale e un 6,8% nazionale; il 46% degli alunni stranieri era iscritto in prima, dove rappresentava il 25,6% degli iscritti (in linea con il dato del 24,2% della scuola secondaria di primo grado); nelle quinte la percentuale di stranieri era del 7,5% Negli istituti professionali gli stranieri erano il 21,2%, nei tecnici il 20,4%, nei licei il 10,8% A novembre 2014 gli alunni stranieri risultavano il 23% nella scuola dell infanzia, il 25% nella primaria e nella secondaria di primo grado e il 16,7% nella secondaria di secondo grado

12 Il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado

13 Il ritardo scolastico

14 Il rischio di divenire NEET (Not in Education, Employment or Training)

15 Dati provinciali a confronto

16 Il quadro normativo (I) Costituzione (1948), art. 10: in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della repubblica Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948 Accordo di Schengen fra Benelux, Francia e Germania (1985), poi divenuto convenzione di Schengen (1990, in vigore nel 1995, dal 1999 nel quadro istituzionale dell UE): libera circolazione dei cittadini in stati membri dell UE (eccetto Regno Unito e Irlanda) e stati terzi (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechstein) Convenzione sui diritti dell infanzia, 1989 (ratifica dell Italia: 1991)

17 Il quadro normativo (II) L. 40/1998 sull immigrazione D.Lgs.. 286/1998: testo unico in materia di immigrazione D.P.R. 394/1999: regolamento attuativo Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (CEFR), Consiglio d Europa, 2002 L. 189/2002: conferma le procedure Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, febbraio 2006 La via italiana per la scuola interculturale e l integrazione degli alunni stranieri, ottobre 2007, a cura dell Osservatorio nazionale, istituito nel 2006 L. 169/2008: introduce l insegnamento di Cittadinanza e Costituzione

18 Il quadro normativo (III) L integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa, 2009, indagine condotta da Eurydice C.M. 2/2010: indicazione di massima di non superare il 30% di stranieri per classe (tranne, per decisione dell USR, in presenza di adeguate competenze linguistiche); incarico agli USR di regolarizzare i flussi di iscrizione, con conferenze di servizio e coinvolgimento di prefetture e EE.LL. (per i necessari servizi) Decreto del Ministero dell Interno (in attuazione della L. 94/2009): gli iscritti a scuole italiane non devono superare presso i CTP il test di conoscena dell italiano a livello A2 per il rilascio del permesso di soggiorno (anzi sono esonerati se hanno conseguito un diploma di scuola secondaria di primo o secondo grado)

19 Il quadro normativo (IV) D.M. 249/2010: il laureato in Scienze della formazione primaria (corso magistrale) deve conoscere la Pedagogia interculturale Guida per lo sviluppo e l attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale, Consiglio d Europa, 2010 D del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: istruzione e formazione nei paesi extracomunitari di origine, con italiano fino alla certificaziione A1, sicurezza sul lavoro, cittadinanza; possibile completamento presso i CPIA

20 I finanziamenti Fondi comunali per il diritto allo studio Fondi MIUR per scuole in aree a forte processo immigratorio (ex art. 9 CCNL comparto scuola ) Ipotesi di Contratto nazionale integrativo per la formazione del personale docente educativo e ATA, : finanziamenti per la formazione del personale nelle aree a rischio, a forte processo migratorio o frequentate da nomadi D.L. 104/2013: 10 milioni di euro per il miglioramento della didattica nelle zone con maggior rischio socio- educativo

21 Le Linee guida del 2014 (I) Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, I parte -Il contesto Tasso di crescita degli stranieri (da a in dieci anni), in rallentamento Il MIUR rileva i dati dal 2007 Alunni con cittadinanza non italiana (anche se nati in Italia, con genitori non italiani); alunni con ambiente familiare non italofono; minori non accompagnati (privi di assistenza di genitori o adulti legalmente responsabili; talora presi in affido); figli di coppie miste (con cittadinanza italiana); arrivi per adozioni internazionali; rom, sinti e caminanti (per lo più provenienti dall Est Europa; con o senza cittadinanza europea); studenti universitari (3,8% nell anno accademico , 12, in aumento)

22 Le Linee guida del 2014 (II) Accesso alla scuola secondaria di secondo grado consistente solo nell ultimo decennio Nella scuola secondaria di primo grado la seconda generazione rappresenta un terzo degli stranieri Legge sulla cittadinanza (1992): occorre aspettare i 18 anni II parte - Indicazioni operative Iscrizione Iscrizione a inizio anno: il MIUR ha tradotto in inglese (presto anche in altre lingue) le istruzioni; iscrizione anche senza codice fiscale Iscrizione in corso d anno: su delibera motivata del Collegio dei docenti al più alla classe inferiore o superiore a quella anagrafica I minori non accompagnati vanno segnalati all Autorità pubblica competente

23 Le Linee guida del 2014 (III) Documentazione Anche gli stranieri possono autocertificare i propri dati anagrafici Se mancano le vaccinazioni, si accoglie a scuola; se la famiglia non provvede lo si comunica all ASL In mancanza di certificazioni scolastiche si puo contattare l autorità diplomatica o consolare Valutazione Direttiva ministeriale (sui Bisogni Educativi Speciali) e circolari e note successive: piano didattico personalizzato (soprattutto per i neoarrivati ultratredicenni di lingua non latina) Per l esame al termine del primo ciclo è possibile prevedere la presenza di docenti o mediatori culturali competenti

24 Le Linee guida del 2014 (IV) Orientamento In Italia libertà di scelta garantita dagli anni 80 L orientamento deve iniziare almeno dall ultimo anno della scuola secondaria di primo grado Fra i licei lo scientifico è l unico che attrae gli stranieri Si parla si segregazione formativa o scolastica Italiano come lingua seconda Pratiche ormai ventennali Il modello europeo di insegnamento agli alunni alloglotti è quello integrato (Eurydice, 2004 e 2009) Italiano L2 per la comunicazione: servono 2 ore al giorno per 3-4 mesi Laboratorio di italiano L2 (livelli A1-A2): A2): orario a scalare, più denso nei primi 2-3 mesi; per l acquisizione delle circa 2000 parole più usate

25 Le Linee guida del 2014 (V) Italiano lingua veicolare di studio Nella fase ponte si possono usare glossari plurilingui Ogni docente deve essere facilitatore di apprendimento Si possono usare scede d ingresso in versione bilingue per cogliere capacità logico-matematiche e di comprensione di un testo Si stanno diffondendo fiabe e storie bilingue o plurilinue Utile può essere l evidenziazione dei prestiti linguistici (ad esempio fra l arabo e l italiano) Formazione del personale scolastico E importante la capacità di mediazione didattica, anche nel settore scientifico

26 Le Linee guida del 2014 (VI) Istruzione degli adulti Dal 1997 sono stati molto attivi i CTP (con metà circa degli studenti - 2/3 nel Centro-Nord - stranieri) Oggi l istruzione spetta ai CPIA in collaborazione con i Centri per l impiego Sono utili anche i corsi serali degli Istituti tecnici e professionali I test linguistici per il permeso di soggiorno sono predisposti sulla scia degli studi di glottodidatiica delle Università per stranieri di Siena e Perugia Nei paesi europei più attenti si predispongono pacchetti formativi di diverse centinaua di ore

27 Le Linee guida del 2014 (VII) Portale Integrazione Migranti: progetto interministeriale coordinato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; tocca i temi lingua italiana, lavoro, casa, salute, minori stranieri e mediazione interculturale

28 L approccio pratese all intercultura Da circa un ventennio le scuole pratesi si sono attivate per fronteggiare le problematiche relative al crescente numero di alunni stranieri Dopo varie esperienze progettuali a livello dei singoli Istituti, la costituzione di reti è risultata la via migliore da seguire Nel 2007 fra tutte le scuole della provincia (anche paritarie), gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale, la Regione e gli Enti Locali nasce un Protocollo d intesa per l accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese ; prima biennale e poi triennale, l iniziativa ha poi acquisito il nome di Accordo Più recentemente le attività concertate sono state riunite sotto la denominazione di progetto SIC (Scuola Integra Culture): capofila è la Provincia

29 Le azioni chiave intraprese Attività di accoglienza Laboratori di italiano L2 (sia a livello BICS - Basic Interpersonal Communication Skills - che CALP - Cognitive Academic Language Proficiency) Sostegno fra pari durante l intero anno scolastico Formazione specifica del personale docente Formazione interculturale del personale ATA Educazione linguistica e culturale dei genitori stranieri per lo sviluppo di una cittadinanza attiva

30 Materiale di supporto Osservatorio scolastico della Provincia di Prato: La scuola pratese: rapporto 2014 (marzo 2015) MIUR: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano (ottobre 2014) European Commission: Educational e Training Monitor (2014)

31 Grazie dell attenzione

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