Il contributo dei mercati ambientali: quali opportunità?

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1 Il contributo dei mercati ambientali: quali opportunità? 3 a Conferenza Nazionale su Chimica & Energia Renato Valla Head of Trading Electrade SpA Milan October 17, 2012 Auditorium Federchimica

2 Agenda Electrade Spa: chi siamo Mercati ambientali: il protocollo di Kyoto Mercati ambientali: il meccanismo dei certificati bianchi Conclusioni

3 Agenda Electrade Spa: chi siamo Mercati ambientali: il protocollo di Kyoto Mercati ambientali: il meccanismo dei certificati bianchi Conclusioni

4 Electrade Spa: chi siamo Electrade S.p.A. rappresenta oggi un operatore qualificato sui principali mercati energetici mondiali. In Italia è leader nella compravendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, Certificati Verdi e Titoli di Efficienza Energetica sul mercato organizzato e bilaterale In Europa è attiva nel trading di energia elettrica sui mercati di Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria, Grecia e Slovenia come operatore bilaterale, operatore di mercato delle rispettive borse elettriche (Epex Spot, Lagie e Bsp) e responsabile di bilanciamento Nel mondo è operatore sui mercati internazionali della CO 2 in qualità di buyer di progetti CDM in Sud America, Africa e Asia e trader di titoli EUA, CER ed ERU nel mercato dell ETS In Sudamerica ha avviato progetti per la produzione di energia da impianti idroelettrici ecosostenibili

5 Electrade Spa: power trading La divisione Power Trading si occupa di negoziare, sui mercati elettrici europei e OTC, contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e strumenti finanziari con finalità di trading e di hedging Electrade opera sui mercati di Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria, Grecia e Slovenia in qualità di operatore di mercato (borse IPEX, EPEX SPOT, LAGIE, BSP) operatore bilaterale responsabile di bilanciamento Dal 2011, grazie alla crescita dei volumi scambiati, alla solidità e ai risultati ottenuti, Electrade ha deciso di rafforzare la propria presenza sui mercati organizzati dell Europa Centrale ed Orientale

6 Electrade Spa: green markets La divisione Mercati Ambientali gestisce la compravendita sui mercati organizzati e attraverso contratti bilaterali di energia elettrica da fonti rinnovabili e cogenerazione Certificati Verdi e CO-FER Titoli di Efficienza Energetica Inoltre studia soluzioni dedicate per produttori con impianti qualificati IAFR e ICO-FER clienti industriali soggetti obbligati ESCO

7 Electrade Spa: green markets Electrade detiene una partecipazione Consul System S.r.l., Energy Service Company leader nel mercato italiano per numero di titoli di efficienza energetica ottenuti da progetti a consuntivo. Efficienza energetica Consulenza CDM Clienti industriali Oltre 3 millioni TEE generati Steel Oil Refinery Paper Cement Glass Energy Chemical

8 Electrade Spa: power generation Electrade è direttamente impegnata nello sviluppo di progetti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia e all estero sul territorio nazionale è interessata ad investire sia nell acquisizione di progetti che nelle concessioni e nelle autorizzazioni per la costruzione di nuovi impianti di piccola e media taglia a livello internazionale ha interesse ad investire nei Paesi emergenti in un ottica di rispetto ambientale limitato impatto degli impianti sul territorio

9 Electrade Spa: carbon markets La divisione Carbon Markets di Electrade partecipa attivamente ai meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto e all Emission Trading per la riduzione delle emissioni di CO 2 Electrade è interessata a sviluppare progetti di riduzione delle emissioni di CO2 a livello mondiale con partner strategici, project developer internazionali e locali. Opera in qualità di buyer, di progetti CDM per l ottenimento di titoli che attestano la riduzione di emissione di CO 2 al trading di titoli EUA, CER ed ERU sul mercato europeo dell EU-ETS e alla gestione del portafoglio titoli di operatori industriali e soggetti compliance

10 Electrade Spa: carbon markets Italian Player CDM Market ENEL 106 Electrade Edison Asja Ambiente Italia 12 Italcementi Iride Mercato ERG Cementerie Aldo Barbetti Italian Carbon Fund Annual CERs Delivery Portfolio of 29 CDM projects for a total volume of around 10 million CERs up to

11 Agenda Electrade Spa: chi siamo Mercati ambientali: il protocollo di Kyoto Mercati ambientali: il meccanismo dei certificati bianchi Conclusioni

12 Protocollo di Kyoto Sottoscrizione Protocollo Kyoto UNFCCC 11/12/1997 Entrata in vigore 16/02/2005 con la ratifica della Russia Obbligo di riduzione delle emissioni almeno del 5% rispetto all anno base 1990 Settori coinvolti: - Attività energetiche - Produzione e trasformazione metalli ferrosi - Industria dei prodotti minerali - Impianti per la fabbricazione di prodotti ceramici - Impianti industriali per la fabbricazione della carta

13 Meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto Clean Development Mechanism (CDM) Emission Trading Scheme (ETS) Joint Implementation (JI) Meccanismi flessibili del Protocollo

14 Meccanismi flessibili: ETS Direttiva 2003/87/CE: Mercato dello scambio delle quote di emissione ETS DIRITTI DI EMISSIONE PNA assegna le quote di emissione (EUAs) ad ogni impianto 1 quota = 1 tonn/co2 eq EMISSION TO CAP Ciascun produttore restituisce un numero di quote pari alla differenza tra quanto emesso e quanto allocato CICLO ANNUALE DELL ETS FEBBRAIO assegnazione quote impianto per anno seguente MARZO invio report emissioni generate anno precedente APRILE il gestore consegna un numero di quote pari alle emissioni anno prima MAGGIO pubblicazione emissioni sul sito web Registro Comunitario CARBON MARKET Scambio dei diritti di emissione e dei crediti EUAs, CERs (CDM) ed ERUs (JI)

15 Piano Nazionale di Allocazione Redatto dagli Stati membri per fissare un tetto massimo nazionale di quote allocate alle imprese nei diversi periodi di riferimento Riflette i target di riduzione stabiliti dal Protocollo di Kyoto Definisce le quantità specifiche di CO2 consentite per i singoli impianti nei settori soggetti alla Direttiva 2003/87/CE Per ogni installazione le allocazioni devono tener conto del potenziale di riduzione delle emissioni e non devono essere in quantità superiore al necessario Ogni impianto è tenuto a rispettare il tetto di quote assegnato nel periodo di riferimento. Eventuali eccedenze potranno essere vendute sul mercato; eventuali mancanze dovranno essere acquisite attraverso uno dei meccanismi disponibili Fase I ( ) Allocate gratuitamente il 95% delle quote di emissione (il 5% asta) Fase II ( ) Allocazione a mezzo d asta per il settore energetico e raffinazione. Allocazione gratuita 80% (20% asta) per tutti gli altri settori ITALIA - PNA approvato il 22/02/ Impegno riduzione 6,5% (1990) ITALIA - PNA approvato il 15/05/ Impegno riduzione 12,2% (totale quote 195,8 Mtonn)

16 Meccanismi Flessibili: CDM e JI CDM Consente ai paesi industrializzati di realizzare progetti in paesi in via di sviluppo (baseline&credit) JI Consente ai paesi industrializzati di realizzare progetti in altri paesi dello stesso gruppo (baseline&credit) CERs = emissioni baseline - emissioni progetto CERs rivenduti sul mercato/accumulati Promozione sviluppo sostenibile nei paesi terzi Riduzione del costo di abbattimento delle emissioni Contratti di compravendita ERPA ERUs = emissioni baselline - emissioni progetto ERUs rivenduti sul mercato/accumulati Riduzione dei costi complessivi di adempimento ai vincoli del protocollo di Kyoto, permettendo l abbattimento delle emissioni lì dove è economicamente più conveniente Paesi soggetti a vincolo di riduzione Paesi soggetti a vincolo di riduzione Italia CERs PVS Italia Progetto Progetto Brasile ERUs Romania Investimento Paesi non soggetti a vincolo di riduzione Investimento Paesi con economia in transizione

17 Progetti CDM: requisiti minimi Analisi degli impatti ambientali delle attività progettuali (a discrezione del Paese ospitante) Esclusi i progetti nucleari Rilascio dei certificati CERs (a conclusione dell intero ciclo di progetto, a seguito di attività certificate di monitoraggio) Autorizzazione da parte delle Autorità Nazionali Accreditate (DNA) dei paesi coinvolti Dal 2005 conversione di CERs in quote emissione da parte di Stati Membri in cambio dei crediti ottenuti mediante i progetti

18 I Maturazione dei progetti CDM Investimento in un progetto Pagamento immediato in base al numero di CERs previsti all anno per tutta la durata del progetto Rischio per chi compra Ottimo per chi vende Crediti CDM Acquisto crediti da un progetto sviluppato da altri Contratti di opzione Contratti forward prezzo fisso (rischio medio), prezzo variabile (maggiore incertezza) Contratti spot massima flessibilità Vantaggi CDM Diffusione di tecnologia nei PVS, (costi marginali di abbattimento delle emissioni minori rispetto al paese di origine Internazionalizzazione delle imprese e apertura dei mercati

19 Mercato della CO2: approccio strategico per la riduzione delle emissioni

20 Mercato della CO2: monete di scambio 1/2 Compliance Markets Mercato del Protocollo di Kyoto CER ERU AAU VER Mercato Volontario EU Emission Trading Scheme EUA

21 Mercato della CO2: monete di scambio 2/2 Tipologia di certificato EUA European Unit Allowances Caratteristiche Diritti di emissione allocati agli impianti dai Governi degli Stati Membri nell ambito dell ETS attraverso i Piani Nazionali di Allocazione (PNA) valide per il periodo di allocazione, ma anche per la FASE III (post 2012) quotate su piattaforme di scambio organizzate e OTC banking tra fasi: FASE I no, FASE II si AAU Amount Unit Allowances CER Certified Emission Reductions I Paesi che hanno ricevuto le quote di allocazione, attraverso il Piano Nazionale di Allocazione, possono rivenderle ad altri Paesi sotto forma di crediti chiamati Assigned Amount Units non possono essere utilizzate dalle compagnie EU ETS per la loro compliance; non sono sostitutive delle EUAs; possibilità di banking per la fase post 2012; ottenibili da progetti di riduzione delle emissioni in Paesi in Via di Sviluppo Primary CER: originati dal Project Developer Secondary CER: venduti da un acquirente di Primary sulle piattaforme di scambio Limitazione: 5-25% delle quote allocate agli impianti Banking tra fasi: concesso ERU Emission Reduction Units VER Voluntary Emission Reduction Prodotti da progetti JI Spendibili nell ambito dell ETS al pari dei CERs Limitazione: il massimo numero utilizzabile calcolato in quota % rispetto alle allocazioni assegnate a ciascun impianto commodity rilasciata a seguito di progetti di riduzione di CO2 volontari, verificati da una terza parte indipendente appartengono alla normativa Kyoto scambiabili ad un prezzo minimo fissato contrattualmente, su apposite piattaforme di scambio internazionali (voluntary market)

22 Mercato della CO2: tipo di contrattazioni Perchè: coprire il rischio di non compliance (hedging); speculazione Dove: bilateralmente piattaforme elettroniche organizzate Scambi Bilaterali* Forward Trading di CO2 Mercati Organizzati Spot Trasparenza (quantità e prezzo) Efficienza (incontro domanda e offerta) Liquidità (garanzia costante offerte sell e buy) Velocità (scambi real time) Scambi Bilaterali* negoziazioni che avvengono al di fuori dei circuiti borsistici; compravendita dei diritti di emissione che non figurano nei volumi di borsa; effettuati da intermediari, investitori, banche, soggetti ETS al di fuori di un mercato organizzato.

23 Mercato della CO2: principali borse Le principali borse di CO2 europee che forniscono un servizio all interno dello scambio previsto dal sistema EU ETS sono: EEX (Spot, forward, OTC), ECX (principalmente derivati CO2), BLUENEXT (Spot, forward), Nordpool (Spot, forward) Nord Europa Regno Unito Francia Germania

24 Mercato della CO2: drivers del prezzo delle EUA Questioni politiche e regolatorie Fattori fondamentali Piano Nazionale di Allocazione Impatto condizioni climatiche EU Linking Directive Prezzo EUAs Emission to cap ratio Banking/Borrowing quote di emissione Tasso del fuel switching

25 Drivers di prezzo: questioni politiche e regolatorie Piano Nazionale di Allocazione emissioni > cap cortezza di mercato emissioni < cap lunghezza di mercato indicatore del livello di trading EU Linking Directive Link tra l ETS e i meccanismi flessibili (CDM, JI) incentivo trasferimento tecnologie pulite dai Paesi industrializzati ai Paesi in Via di Sviluppo Cap importazioni CER/ERU (aumento offerta crediti CERS comporta impatto negativo sui prezzi delle EUAs) Banking/Borrowing quote di emissione Banking possibilità di utilizzare quote ottenute anche in periodi successivi effetto positivo controbilanciato dalla diminuzione della liquidità nel caso in cui molti partecipanti accumulano le quote non scambiandole Borrowing anticipare l utilizzo delle quote al periodo precedente rispetto a quello al quale le quote si riferiscono aumento di flessibilità, riduzione dei costi di adempimento per le imprese, impatto liquidità

26 Drivers di prezzo: fattori fondamentali Impatto condizioni climatiche impatto sui prezzi EUAs a medio termine aumento delle emissioni a causa delle condizioni climatiche avverse, aumenta ila richiesta di EUA il freddo comporta aumento del consumo di energia, aumento emissioni CO2 precipitazioni e velocità del vento impattano sulla produzione di energia generata da combustibili non fossili, riducendo in tal modo la domanda di EUA Emission to cap ratio (Emissioni Cap)/ Cap ratio >0 cortezza del mercato, prezzo EUAs aumenta ratio < 0 lunghezza del mercato, prezzo EUAs diminuisce Tasso del fuel switching carbone = 2,5% più inquinante del natural gas produzione di energia dal carbone aumenta la richiesta dei crediti di Co2 Correlazione positiva oil carbon se il prezzo dell oil diminuisce, i produttori switchano a gas naturale, riducendo la domanda di crediti di carbonio

27 Mercato della CO2: indicatori dei prezzi EUA e CER 1/2 Indicatore Domanda crediti CO2 Offerta crediti CO2 P EUAs P CERs Crescita economica PNA Target di riduzione (stringente) Domanda di energia Clima (temperature basse) Clima (vento/sole che incentiva la produzione da fonti rinnovabili, alternativa alla produzione termoelettrica) - - -

28 Mercato della CO2: indicatori dei prezzi EUA e CER 2/2 Indicatore Domanda crediti CO2 Offerta crediti CO2 P EUAs P CERs Progetti CDM registrati Crediti CERs rilasciati Costo delle tecnologie ecofriendly Aste quote di emissione Scorte crude oil (rapporto DOE) - - -

29 Mercato della CO2: fattori che influenzano il prezzo dei CERs Fattore Mercato primario Mercato secondario Livello domanda/offerta da parte delle compagnie EU e dei governi Dinamiche del prezzo (correlazione forte con i prezzi dei EUAs) X X Termini del contratto ERPA Costi marginali per riduzione emissioni Fase del ciclo di vita del progetto (maturity del progetto) Livello del price floor cinese* X X X X Price floor cinese* Strategia del governo cinese sul minimo prezzo CER Progetti CDM in Cina attraenti per l alta concentrazione di elevati volumi di CO2 I sellers utilizzano il price floor cinese per le loro negoziazioni Stimato attorno agli 8-10,50 /tonn, dipende dalla tipologia del progetto

30 Soluzioni di trading: spread spot EUA-CER 7 Spread Spot EUA - CER ( )

31 Soluzioni di trading: profitti con SWAP EUA CER Spread EUA DEC 2012/CER DEC 2012 = 6,21 /tonn quotazione 15 ottobre 2012 Obiettivo: fare profitto attraverso lo Swap EUA/CER per quei clienti che abbiano ancora la possibilità di usare CER nella % indicata nel PNA riportato sotto sulla base del proprio settore di appartenenza. Settore industriale = società settore elettrico Conto APAT = ha ricevuto tonn di EUA % CERs utilizzabile per compliance = 19,30% Operazione di scambio Swap = tonn di EUA con tonn di CER Rischio cliente = nessuno Profit = 6,21 /tonn (prezzi concorrenti di EUA e CER), profitto pari a /tonn Fonte: UNFCC Prima operazione Seller: Cliente Buyer: Mercato S.p.A Commodity: EUA Quantità: tonn Prezzo: 7,70 /ton Ricavo: /tonn Seconda operazione Seller: Mercato S.p.A Buyer: Cliente Commodity: CER Quantità: tonn Prezzo: 1,49 /ton Ricavo: /tonn Net Present Value = /tonn

32 Soluzioni di trading: profitti con SWAP EUA CER A chi serve Aziende che si trovano in posizione neutra lunga di quote Obiettivo Monetizzare il differenziale di prezzo tra EUAs e CERs E possibile per le aziende vendere un quantitativo di EUAs sul mercato, acquistando contestualmente CERs, per la % garantita dalla normativa. Il vantaggio di tale operazione consiste nello sfruttamento del differenziale di prezzo delle due commodities. ESEMPIO Azienda: cartiera % utilizzo CERs: 7,5% Allocazione annua: tonn/co2 Compliance: lunghezza di EUAs Operazione: vendita di EUA (7,5% * ) e acquisto di CERs. L azienda paga /tonn (3.750 CERs * 1,49 /tonn) e incassa /tonn (3.750 * 7,70 /tonn). Incassa il netto dell operazione pari a /tonn senza alcun rischio normativo e operativo.

33 Soluzioni di trading: acquisto Primary CERs A chi serve Aziende che si trovano in posizione corta di quote Obiettivo Coprirsi ad un costo inferiore rispetto alla quotazione dell EUA Viene data la possibilità alle aziende di approvvigionarsi, previa PRENOTAZIONE, di certificati generati da progetti CDM, NON ancora rilasciati dalle Nazioni Unite. Il prezzo di questa commodity varia tra gli 1 e gli 2 /tonn e prevede la consegna delle quote già partire dal 2010; il contratto potrà essere utilizzato per la compliance una volta registrato presso l organo di vigilanza per i progetti CDM (Executive Board).

34 Soluzioni di trading: acquisto Secondary CERs A chi serve Aziende che si trovano in posizione corta di quote Obiettivo Coprirsi ad un costo minore 1 CER = 1 EUA = 1 tonn/co2 1 EUA = 7,70 /tonn 1 CER = 1,49 /tonn Risulta più conveniente approvvigionarsi sul mercato di una commodity meno costosa a parità di possibile utilizzo in termini di compliance. Tale operazione è possibile entro la % definita dal PNA per l utilizzo dei crediti CERs.

35 Soluzioni di trading: lending A chi serve A tutte le aziende a prescindere dalla loro posizione corta neutra - lunga Obiettivo Ottenere un premio per il prestito delle quote L azienda effettua un trasferimento di allowances alla propria controparte a Giugno 2011 ad esempio. A febbraio 2012 la controparte restituisce le quote trasferite a Giugno 2011 e restituisce un extra di quote (ad esempio tra l 1,5 3%). Di fatto l azienda presta le proprie quote ad una controparte per un PREMIO.

36 Agenda Electrade Spa: chi siamo Mercati ambientali: il protocollo di Kyoto Mercati ambientali: il meccanismo dei certificati bianchi Conclusioni

37 Il meccanismo dei certificati bianchi I TEE (DM 20 luglio 2004) permettono: un risparmio di energia primaria; riduzione della dipendenza energetica dall estero e maggiore sicurezza di approvvigionamento; riduzione dell inquinamento; maggiore controllo dei picchi di domanda elettrica e possibilità di ridurre il rischio di blackout; aumento dell offerta di prodotti e servizi energetici orientati all efficienza negli usi dell energia. Soggetti coinvolti: Distributori di energia elettrica e gas naturale con più di clienti finali Le Energy Service Company (ESCo)

38 Il meccanismo dei certificati bianchi I certificati bianchi sono emessi dal GME a favore dei soggetti che hanno conseguito i risparmi energetici prefissati; l emissione dei titoli viene effettuata sulla base di una comunicazione dell AEEG che certifica i risparmi conseguiti; l AEEG verifica e controlla che i progetti siano stati effettivamente realizzati in conformità con le disposizioni dei decreti e delle regole attuative definita dall AEEG stessa Progetti con valutazione standardizzata Progetti con valutazione analitica Progetti con valutazione a consuntivo

39 Il meccanismo dei certificati bianchi ENEA/AEEG Le attività ENEA riguardano: Attività di istruttoria a supporto delle decisioni in merito all approvazione di PPPM Attività di verifica tecnica finalizzata alla quantificazione dei risparmi conseguiti dai progetti Attività di controllo per verificare la correttezza e veridicità delle dichiarazioni GTR (gruppo tecnico ristretto) e collegio di esperti di tecnologie e/o processi settoriali interni ENEA o esterni

40 Il meccanismo dei certificati bianchi

41 Il mercato dei certificati bianchi: prezzi 120 prezzo di riferimento ( /tee)

42 Il mercato dei certificati bianchi: volumi certificati scambiati

43 Il mercato dei certificati bianchi: risultati Risparmi energetici certificati al 31 dicembre 2011, fonte AEEG : tee Ripartizione tipologia % 9% 24% 67% Tee I Tee II Tee III Ripartizione metodologia % 3% 23% 74% Standard Analitico Consuntivo

44 Opportunità progetti a consuntivo Finalità dei progetti a consuntivo I TEE incentivano Il miglioramento dell efficienza energetica negli usi finali Il contenimento delle perdite di energia I TEE non incentivano La replica di impianti giunti a fine vita La correzione di errori di progettazione L adeguamento alla normativa La proposta a consuntivo è caratterizzata dalla individuazione di un algoritmo per la valutazione dei risparmi La formulazione di un algoritmo ad hoc, dei relativi parametri fissi e variabili è oggetto di proposta, insieme al programma di misura che si intende adottare Non è la tipologia di intervento di energy saving che viene effettuato in azienda che garantisce l ottenimento dei certificati bianchi ma è la dimostrazione che lo stesso rappresenta una BAT

45 Agenda Electrade Spa: chi siamo Mercati ambientali: il protocollo di Kyoto Mercati ambientali: il meccanismo dei certificati bianchi Conclusioni

46 Conclusioni Carbon markets: i progetti CDM rappresentano oggi l unico strumento utilizzabile all interno del sistema EU-ETS per compliance e che sarà utilizzato nei nuovi sistemi Cape and Trade di Nuova Zelanda, Australia, Cina, etc Opportunità per gli Associati Federchimica: Visione globale sulla gestione del portafoglio CO2 attraverso un processo di education Gestione integrata di tutti i certificati ambientali Ottimizzare il portafoglio attraverso la partecipazione a progetti CDM Uno sguardo al mercato volontario

47 Conclusioni Certificati bianchi: rappresentano un importante opportunità di cambiamento e crescita da saper cogliere per attivare un circuito virtuoso nel quale risparmio, energia e sostenibilità diventano fattori di sviluppo e competizione Opportunità per gli Associati Federchimica: Metodologia per il monitoraggio e la misura dei consumi e dei risparmi Certificazione dei risparmi conseguiti dal 2005 Migliorare l efficienza energetica negli usi finali Investire in nuova efficienza grazie all efficienza

48 Grazie per l attenzione Electrade S.p.A. Sede Legale Via Campo Marzio Bassano del Grappa (VI) P.IVA Sede Operativa Via A. Solari Milano Renato Valla Head of Trading mob tel fax renato.valla@electrade.it tel fax

49 Il contributo dei mercati ambientali: quali opportunità? 3 a Conferenza Nazionale su Chimica & Energia Renato Valla Head of Trading Electrade SpA Milan October 17, 2012 Auditorium Federchimica

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