ISTITUTO COMPRENSIVO DI RODENGO SAIANO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI RODENGO SAIANO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO Via Brescia, RODENGO SAIANO (BS) Tel / Fax ddrodeng@provincia.brescia.it PEC: segreteria@pec.icrodengosaiano.it PIANO DI INTEGRAZIONE E DI INCLUSIONE DELL ISTITUTO Anno scolastico 2012/ 2013 PREMESSA Integrazione e diversità Gli alunni con disabilità si trovano ormai inseriti all interno di un contesto sempre più variegato dove la discriminazione tradizionale (alunni con disabilità/alunni senza disabilità) non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre classi all interno delle quali sono sempre più numerosi gli alunni con BES. (Bisogni Educativi Speciali) per i quali con continuità o per determinati periodi, per motivi fisici,biologici,fisiologici o anche psicologici e sociali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Il termine integrazione supera il concetto di inserimento e accettazione del diverso perché lo stesso prefisso presuppone uno scambio, una relazione paritetica fra le diverse figure che intervengono nel rapporto. La realizzazione dell integrazione è un processo che implica la collaborazione tra più figure professionali e istituzionali (ASL, famiglia, Ente Locale, Associazioni presenti sul territorio.). Parlando più direttamente del contesto scolastico, deve essere chiaro, inoltre, che il progetto di integrazione non è di esclusiva competenza dell insegnante di sostegno; la realizzazione del progetto deve essere estesa al gruppo docente o al consiglio di classe in quanto i soggetti disabili sono parte integrante della classe. Solo questa consapevolezza porta al superamento dell atteggiamento di delega e quindi all acquisizione di un diverso atteggiamento in cui contitolarità, corresponsabilità e collegialità assumono un vero significato nella gestione delle problematiche comuni. CRITERI GENERALI L integrazione degli alunni disabili, DSA, ADHD, con funzionamento cognitivo limite e BES Ogni progetto di integrazione dovrebbe tendere a favorire, valorizzare e sviluppare l interazione tra la scuola, la famiglia, il servizio ASL e il territorio mediante una rete di interventi collegati e finalizzati a: 1. valorizzare le abilità e sviluppare le potenzialità di ogni alunno che presenta una richiesta di speciale attenzione; 2. agire sulla globalità della persona, quindi sul suo processo di apprendimento, sulle sue capacità di comunicare, di stabilire relazioni affettive e sociali. Il Progetto d Integrazione dovrà individuare accuratamente i bisogni educativi esistenti, servendosi degli strumenti, delle competenze e della collaborazione previsti dalla normativa vigente: - la diagnosi funzionale, redatta dagli operatori dell ASL; - il Profilo Dinamico Funzionale, elaborato da operatori scolastici, specialisti ASL e genitori, per individuare il potenziale di sviluppo e le operazioni per promuoverlo; - l allegato E contenente gli accordi preliminari del piano educativo individualizzato; - il Piano Educativo Individualizzato, contenente l itinerario educativo predisposto per ciascun alunno disabile.
2 -la segnalazione redatta dal team equipe della scuola primaria e dal consiglio di classe con stesura del PDP (anche per breve periodo) -certificazione dei DSA con relativo PEP I criteri pedagogici e organizzativi del seguente piano di integrazione sono : Contitolarità e corresponsabilità L insegnante di sostegno partecipa a pieno titolo all elaborazione e alla verifica di tutte le attività di competenza del Consiglio d Interclasse e del Collegio dei Docenti. Tutti i docenti (anche quelli che se ne occupano indirettamente dal punto di vista istituzionale, come per esempio nel servizio mensa) sono coinvolti nella presa in carico dell alunno disabile e nell attuazione del progetto educativo che lo riguarda. Ciò significa che non si deve e non si può delegare al solo insegnante di sostegno l attuazione del progetto educativo individualizzato, poiché l alunno verrebbe isolato, anziché integrato nel gruppo classe. Per contitolarità si intende anche la possibilità dell insegnante di sostegno di partecipare a progetti che prevedano il suo intervento nella gestione di attività rivolte all intero gruppo classe. L equipe pedagogica per la primaria e il consiglio di classe per la secondaria elaboreranno il PEP e il PDP per le altre categorie di alunni in difficoltà. Flessibilità educativa I progetti di integrazione e di inclusione richiedono un organizzazione didattica flessibile, che deve tendere al superamento del riferimento rigido alla classe, all apertura di possibilità operative multiple: gruppi di attività, di potenziamento, di livello, semi-classi. Il contesto educativo Per diventare autenticamente ambiente educativo di apprendimento, la scuola deve curare il clima di accoglienza verso l alunno in difficoltà (disabilità o svantaggio) nella classe e fuori dalla classe, evitando situazioni di rifiuto. Continuità educativa Gli alunni disabili quelli che richiedono una speciale attenzione, proprio in quanto pongono alla scuola una domanda più complessa di aiuto, necessitano di una particolare attenzione, volta a realizzare un progetto individualizzato che consenta un esperienza scolastica di ampio respiro anche nel passaggio da un grado all altro d istruzione, priva di fratture e sempre coerente con gli individuali bisogni e i personali ritmi di apprendimento. Per quanto sarà possibile, l insegnante di sostegno e i docenti delle classi dovranno garantire la continuità dell intervento educativo sugli alunni affidati realizzando anche progetti specifici in occasione del passaggio ad un diverso grado scolastico (CM1/1988). L assistenza per l autonomia e la comunicazione. Per gli alunni H l intervento delle assistenti dovrebbe promuovere...l'effettiva partecipazione attiva dell'alunno disabile a tutte le attività scolastiche, ricreative e formative. e l'acquisizione delle abilità necessarie per la conquista dell'autonomia a vari livelli. Le assistenti vengono assegnate alla scuola dall Amministrazione Comunale sulla base della rilevazione dei bisogni che il G LH I d Istituto effettua ogni anno entro la fine dell anno scolastico.
3 L assistente per l autonomia opera nella scuola svolgendo attività assistenziali ed educative con i bambini certificati anche attraverso un rapporto individualizzato che si realizza mediante diverse modalità : - intervento all interno della classe di appartenenza - intervento in uno spazio specifico, all interno della scuola L assistente, su richiesta dei docenti, può partecipare ad incontri di coordinamento con l insegnante di sostegno e con il gruppo docente. L assistente deve partecipare agli incontri con gli operatori della neuropsichiatria infantile e i terapisti. Gli assistenti (o una loro rappresentanza) devono partecipare agli incontri del GLH. Gli incontri di coordinamento menzionati sono funzionali al raggiungimento dei seguenti obiettivi: - integrarsi all interno del gruppo di insegnamento; - stabilire e condividere gli atteggiamenti educativi da tenere con il soggetto certificato e più in generale con i compagni; - concorrere all analisi della situazione del caso; - conoscere l organizzazione della scuola e, in particolare, di alcuni momenti che devono essere gestiti da tale educatrice ( per esempio l organizzazione della mensa e della ricreazione attiva interna e esterna); - partecipare alla predisposizione dei percorsi educativi. La responsabilità educativo-didattica del progetto è comunque totalmente a carico dei docenti. Per un quadro più completo si rimanda al profilo professionale inserito all interno dell accordo di programma territoriale del distretto di Brescia Ovest 2. Quanto è stato esposto nella premessa e, in particolare, nella parte finale nasce dalla consapevolezza che non si realizza l integrazione degli alunni disabili se contemporaneamente non si integrano tutte le figure che si occupano di loro. Per gli alunni non italofoni è previsto il lavoro svolto da una funzione strumentale in collaborazione con una commissione intercultura per rilevare i bisogni, organizzare gli interventi di alfabetizzazione, attuare i progetti di accoglienza, secondo questi obiettivi: 1. Utlizzare la lingua italiana nelle fondamentali funzioni comunicative; 2. Inserirsi e integrarsi nella struttura scolastica; 3. Conoscere i fondamentali aspetti della società italiana; 4. Raccontare le proprie esperienze; 5. Far conoscere la propria cultura
4 ANALISI DEI BISOGNI a.s Nell Istituto sono presenti 20 alunni certificati : 14 frequentano la scuola primaria e 6 la scuola secondaria. E stato richiesto il rapporto 1:1 per 4 alunni dell istituto, ma tale risorsa aggiuntiva è stata assegnata pienamente soltanto ad un caso della scuola secondaria; agli altri casi sono state assegnate più ore ( 16 a un caso alla primaria, 14 a 2 altri casi e 9 ore per altri 4 casi alla secondaria). Di seguito è riportata una tabella riassuntiva della rilevazione dei casi certificati e dei B.E.S. dell istituto: Certificati 104, dsa,. In fase di certificazione (P.D.P. già presi in carico) B.E.S. (P.E.P. e P.D.P. già presi in carico) H. D.S.A. H. D.S.A. A.D.H.D. svantaggio LINGUIST. SOCIO- CULT. PRIMARIA SECONDARIA ALTRO LE RISORSE PROFESSIONALI E I CRITERI PER LA LORO DISTRIBUZIONE a.s Al nostro istituto sono stati assegnati 8 insegnanti di sostegno. Cinque docenti specializzati lavorano presso la scuola primaria ( tre cattedre di 24 ore settimanali, una cattedra di 8 ore e un altra di 14) mentre tre lavorano alla scuola secondaria di primo grado (tre cattedre a 18 ore settimanali ciascuna). I criteri seguiti per la distribuzione delle risorse sono i seguenti : - garantire i bisogni di intervento individualizzato; - valorizzare le competenze degli insegnanti presenti nella scuola; - garantire la continuità dell intervento educativo-didattico; - affidare all insegnante di sostegno un ambito curricolare quando è possibile o si evidenzi la necessità; - garantire il maggior numero possibile di ore ai casi che hanno ottenuto il rapporto 1:1; - garantire ai casi un minimo di 6 ore;
5 - ridurre al minimo i gruppi di riferimento per i docenti di sostegno. Gruppo di lavoro H GLI NOTA BENE Le integrazioni sui B.E.S. Sono state deliberate in commissione H. ( ), Collegio Docenti ( ), G.L.H. ( ) Per l anno scolastico si prevede la presenza dei suddetti casi certificati e con segnalazione B.E.S. Certificati 104, dsa,. In fase di certificazione (P.D.P. già presi in carico) B.E.S. (P.E.P. e P.D.P. già presi in carico) H. D.S.A. H. D.S.A. A.D.H.D. svantaggio LINGUIST. SOCIO- CULT. PRIMARIA SECONDARIA ALTRO All amministrazione comunale e all Assistenza verrà richiesto per diritto allo studio il finanziamento per l attivazione dei seguenti progetti: Progetti specifici per la richiesta dei fondi del diritto allo studio SCUOLA PRIMARIA CLASSE PROGETTO COSTO 1 PSICOMOTRICITA 790,00 1 PSICOMOTRICITA 790,00
6 2C CIRCOLIAMO 1617,04 3A LAB. PSICOMOTRICITA 750,00 3A LAB. MUSICOTERAPIA 906,00 3B ATTIVITA MOTORIA IN 1146,00 ACQUA 4A COLLABORARE PER 1040,00 INTEGRARE 4B COMUNICAZIONE AUMENTATIVA 4B PET THERAPY 1512,50 4C TEATRO 1179,75 5A INSIEME PER EDUCARE 1820,00 TUTTI I DISABILI POTENZIAMENTO 1000,00 LABORATORI DI SOSTEGNO TOTALE 13091,29 540,00 o finanziato dalla regione SCUOLA SECONDARIA CLASSE PROGETTO COSTO TERZA MEDIA (ALUNNA F.G.) IL TUTTO E PIU CHE LA SOMMA DELLE PARTI 620,52 EURO -12 ORE (COMUNE DI OME) TERZA MEDIA (ALUNNA IL TUTTO E PIU CHE LA 620,52 EURO C. P.) SOMMA DELLE PARTI TUTTI I DISABILI POTENZIAMENTO 800 EURO LABORATORI SOSTEGNO TUTTE LE CLASSI AVVICINAMENTO AL 1815 EURO TEATRO ( 3 SPETTACOLI) 4 CLASSI PRIME SE TI CONOSCO NON MI 2040 EURO FAI PAURA 1 CLASSE PRIMA IO+TU = NOI 510 EURO (GENITORI) CLASSE 2B 1000 EURO (CIRCA)
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