GITA AL RIFUGIO SALVIN...

Transcript

1 GITA AL RIFUGIO SALVIN... Il 7 e l'8 ottobre 2010 Noi (la 3ASS) siamo andati in gita al rifugio Salvin!.di Alessia Aimone

2 1 GIORNO Ci siamo trovati alle 7:45 circa nel cortile della scuola e dopo l'appello della professoressa D'Ambrosio ci siamo divisi in due gruppi: uno si è recato con D'Ambrosio e Perucca nella piazza delle medie per prendere il pullman e l'altro gruppo, formato da 8 persone me compresa, si è recato davanti all'asilo per salire sul pulmino della mia squadra perchè mio papà si è offerto di portarci dal momento che non c'era posto per tutti sull'altro pullman. A Monastaro di Lanzo siamo scesi dai pullman e abbiamo formato gruppi da 3. Le professoresse hanno dato ad ogni gruppo una cartina delle Valli di Lanzo,una cartina del percorso che avremmo dovuto affrontare e una bussola. Il nostro compito era di aggiungere alla cartina del percorso tutti i particolari che non erano segnati che avremmo trovato lungo la strada. Dopo aver individuato sulla cartina il punto in cui ci trovavamo ci siamo incamminati; la meta era raggiungere il santuario di Marsaglia. Nel mio gruppo c'erano Melania e Guido e durante la camminata, Giudo ha trovato un fungo:

3 Arrivati a Marsaglia abbiamo pranzato, giocato a carte e fatto qualche foto, insomma ci siamo riposati. Prima di ripartire alla volta del rifugio, abbiamo confrontato con la professoressa Perucca ciò che avevamo notato sul percorso e ci ha mostrato la strada che dovevamo ancora percorrere. Successivamente le professoresse ci hanno diviso in due gruppi. Un gruppo avrebbe preso la strada normale con la D'Ambrosio e l'altro gruppo il sentiero con la Perucca. Io ero nel gruppo che doveva prendere il sentiero; durante la scalata i ragazzi hanno raccolto i funghi (tra i quali spiccavano dei bellissimi porcini) e abbiamo incontrato un gregge di capre che ci hanno seguiti fino al rifugio.

4 I primi ad arrivare siamo stati noi! Mentre aspettavamo gli altri abbiamo fatto amicizia con Betty e Toby: Quando anche l'altro gruppo è arrivato, le professoresse ci hanno assegnato le stanze, io ero con Martina Ozella, Anna e Lavinia e quindi siamo andati a fare merenda...il thè era buonissimo, d'altronde era stato fatto da Susy, la proprietaria del Salvin, che di thè se ne intende: infatti è inglese! Dopo la merenda abbiamo fatto Orienteering. Questa attività consiste nel trovare delle lanterne orientandosi in un luogo con l'aiuto di una cartina e una bussola. La professoressa Perucca ha apportato una variante per rendere l'attività più complicata: al posto di darci i numeri delle lanterne e l'indicazione di dove si trovavano, ci ha dato solo un'indicazione approssimativa di dove le aveva posizionate e stava a noi scrivere il numero e la posizione (Nord-Sud-Est-Ovest) della lanterna in base all'oggetto a cui erano attaccate. Dopo l'orienteering ci siamo lavati, cambiati e riposati. Mentre eravamo in camera è arrivata la Professoressa Mossù con il compagno che ci ha

5 raggiunti per cenare e transcorrere con noi la serata. La cena, devo ammettere, è stata ottima! Dopo la cena la professoressa ci ha fatto un gioco : in un barattolo ha messo 1) nocciole 2) semi di zucca 3) zucchero in questo ordine! 4) Vino il barattolo è la metafora della nostra vita, le nocciole simboleggiano i nostri impegni di cui non possiamo fare a meno, i semi di zucca e lo zucchero sono simbolo degli hobby e il vino è come se fosse l'insieme di tutte le altre azioni che durante la giornata compiamo. Lo scopo di questo gioco era farci capire che la nostra vita SEMBRA piena di impegni primari (nocciole) ma che se ci impegniamo riusciamo a far spazio agli hobby (semi di zucca e zucchero) e infine che c'è sempre tempo per stare insieme agli altri (vino). Dopo questa dimostrazione siamo stati tutti insieme, c'era chi giocava a carte, chi faceva giochi da tavola e documentava la gita attraverso magnifiche foto bevendo Vin brulè Alle 22:30 circa la professoressa Perucca ha deciso di andare a fare una passeggiata notturna. Il cielo era stellato, non c'erano rumori se non le nostre voci. Guardando la vallata riuscivamo a scorgere le luci di Torino. Era magnifico! In questa passeggiata siamo stati accompagnati da Toby e dal gattino del rifugio. 2 GIORNO Sveglia alle 7:30. Ritrovo per la colazione ore 8:00. Dopo la colazione ci siamo preparati e siamo partiti alla volta dei Laghi di Monastero con Beppe, il proprietario del rifugio, Betty e Toby. Durante la camminata ci siamo fermati più volte ad aspettare chi era in

6 difficoltà. A metà salita abbiamo avuto la fortuna, prima che salisse la nebbia, di vedere un capriolo scendere dall'altro versante della montagna. La cresta della montagna era a 2000m d'altezza; circondati dalla nebbia abbiamo fatto una sosta per aspettare chi era indietro. Dopo la pausa abbiamo ripreso il cammino.ai laghi di Monastero abbiamo pranzato e dopo mezz'ora siamo ripartiti per tornare a Chiaves dove ci aspettava il pullman. Durante la discesa siamo passati sulla strada sterrata dove passano le automobili. Parlando, scherzando e cantando il tempo è passato più velocemente. A Prati della Fontana ci siamo riuniti per cercare sulla cartinail punto in cui ci trovavamo. Il panorama era bellissimo: si vedevano la Val Grande e la Val d'ala e la Perucca ci ha fatto notare che si vedeva il versante in cui ci trovavamo l'anno scorso in gita al Lungimala! L'ultima parte di discesa è stata dura perché la fatica si faceva sentire...

7 ...nell'ultimo pezzo abbiamo inontrato loro:...in montagna non si può non incontrare una mandria di mucche! Dopo un giorno di camminata siamo arrivati a Chiaves e il Pullman era come la salvezza e finalmente tornavamo a casa con il nostro male ai piedi e alle gambe ma con grande soddisfazione. In questa gita mi sono divertita molto e credo che l'intento delle professoresse sia riuscito: far unire a noi i nuovi arrivati.