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41 ADATTAMENTO MORFO- FUNZIONALE DEL CAMMELLO (Camelus dromedarius) AI CLIMI ARIDI In condizioni di caldo secco la bassa umidità atmosferica facilita l'evaporazione, ed il raffreddamento così ottenuto può essere molto efficace. In queste condizioni però l'entità del raffreddamento evaporativo viene fortemente limitato dalla penuria di acqua. In tali ambienti durante il giorno il calore del sole è intenso e la vegetazione fornisce poca ombra; dopo il tramonto la temperatura ambientale scende vertiginosamente, anche d'estate, ed il calore viene irradiato nel cielo terso. Su aree anche immense non vi sono superfici d'acqua e possono trascorrere anni senza piovere.

42 ADATTAMENTO MORFOLOGICO 1. Taglia Rapporto tra massa corporea e superficie corporea a) tasso metabolico basale proporzionale al "metabolic body size" (W0.75) b) scambio termico con l'ambiente circostante proporzionale alla superficie corporea (W0.67) c) turn-over dell'acqua corporea e metabolismo idrico proporzionali alla massa corporea (W0.82) 2. Mantello "Tipo corto-liscio con colorazione bianco-chiara" elevata capacità riflettente, abbastanza robusto da fungere da barriera contro la temperatura esterna, ma non troppo da impedire od ostacolare la perdita di calore attraverso l'evaporazione cutanea; possibilità di disperdere calore per convezione. T cutanea > T corporea di 1-2 C. Gradiente termico tra cute e superficie <4 C regioni dorsali, 2-3 C regioni addominali 3. Arti Lunghezza: protezione dall'intensa riflessione di calore dal terreno (caratteristica di ambienti poco ombreggiati con cieli particolarmente tersi). Conformazione del piede da digitigrado piuttosto che da ungulato (adatta a terreni instabili e friabili, locomozione agile in presenza di arbusti e boscaglia, nelle zone savaniche, con minor dispendio energetico muscolare.

43 ADATTAMENTO MORFOLOGICO 4. Narici Presenza di sfinteri di costrizione (possono mantenersi chiuse per lunghi periodi, limitando evaporazione di acqua e impedendo ingresso di polveri e insetti). Nei maschi il faringe è anche un organo sessuale secondario, con palato molle particolarmente carnoso. 5. Reni Anse di Henle relativamente lunghe, che si approfondiscono molto nella parte midollare (maggior riassorbimento di acqua e maggiore possibilità di concentrare l'urina tramite i meccanismi a controcorrente). 6. Prestomaci Contenuto ruminale fino al 15% del pv, acqua 83% della parte semisolida e 89% della parte fluida: con 300kg pv il rumine può contenere fino a 40lt di acqua, parte della quale, come nel caso di altri organi e tessuti, può essere disponibile in casi di scarso approvvigionamento idrico (non si tratta quindi di una vera e propria riserva di acqua tal quale, accantonata in organi specifici).

44 ADATTAMENTO FISIOLOGICO 1. Termoregolazione Grande variabilità della T corporea (ora del giorno, condizioni climatiche, stato di idratazione). Regolazione istantanea: modelli comportamentali connessi con la ricerca di situazioni microclimatiche favorevoli (zone ombreggiate, fresche, ventilate, abbeverata, pascolamento in direzione dei raggi solari, ecc.) Adattamento fisiologico e metabolico: ipertermia fisiologica durante il giorno, termodispersione durante la notte mediante convezione, conduzione, irraggiamento, senza costi metabolici. L'ipertermia risulta tanto più spinta quanto più l'animale è disidratato. Da 35 a 41 C! L'escursione di 6 C comporterebbe un accumulo di 2700 kcal che disperse per via evaporativa al ritmo di 580 kcal/l acqua, darebbero un totale di 4.6 l (entità del risparmio idrico giornaliero).

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46 ADATTAMENTO FISIOLOGICO 2. Sudorazione Sudore ricco di bicarbonati, urea, sodio, potassio, cloruri. Ghiandole sudoripare su tutta la superficie corporea eccetto labbro superiore, perimetro delle narici e regione perianale. Circa 200/cm 2. Entità dipendente dallo stato di idratazione, dagli individui, dalla regione corporea (max parte esterna dell'orecchio, min addome). Respirazione bifasica durante il riposo e l'esercizio leggero, movimenti indipendenti dei muscoli toracici rispetto agli addominali (=cavallo). Mantenimento di un elevato flusso di aria durante inspirazione ed espirazione, mantenimento della frequenza respiratoria adattando e controllando l'entità della contrazione muscolare (assenza di pause alla fine di ciascuna fase del ciclo respiratorio). I meccanismi della ventilazione risultano indipendenti dai movimenti della gabbia toracica che sono normalmente associati con la locomozione.

47 3. Controllo ormonale della ritenzione idrica da parte del rene ADATTAMENTO FISIOLOGICO Filtrazione glomerulare di un cammello idratato regolarmente ml/kg/min (pecore min ). In generale scarsa capacità del rene di eliminare acqua e sodio: ciò permette di ritardare gli effetti della privazione di acqua. ADH - concentrazione plasmatica, emivita e clearance simili ad altre specie; maggiore sensibilità all'azione antidiuretica (per ottenere gli stessi effetti antidiuretici nel dromedario sono necessarie quantità di ADH 2 volte inferiori a quelle della pecora e 10 volte inferiori a quelle delle bovine). Sistema renina-angiotensina-aldosterone - pronto innalzamento dell'aldosteronemia in seguito alla reidratazione ed al carico idrico (attenuazione dell'osmolarità del plasma e quindi dell'entità della diuresi). Il cammello sottoposto a carico salino, pur con l'inibizione della renina plasmatica, non è in grado di aumentare l'escrezione renale come altri animali (capre), probabilmente a causa della scarsa filtrazione glomerulare. ANP - la concentrazione plasmatica non aumenta in seguito ad un carico salino, nonostante l'aumento della volemia. Sembra pertanto che in condizioni fisiologiche il PNA contribuisca poco alla regolazione della escrezione renale di sodio.

48 ADATTAMENTO FISIOLOGICO 4. Eritrociti Resistenza globulare 2-3 volte superiore a quella di altri animali (soprattutto in condizioni di disidratazione). NaCl 0.3%: 65-70% animale idratato; 45-47% dopo 4-7gg di mancanza acqua di abbeverata. Aumento vita media eritrocitaria: da gg a 150 gg. Riduzione dei diametri eritrocitari. Riduzione della quantità media di emoglobina. Riduzione valore ematocrito. Minore attività del tessuto emopoietico (rallentamento metabolico generale o specifica depressione dell'attività eritropoietica del midollo osseo quale conseguenza degli elevati livelli uremici che accompagnano la disidratazione).

49 ADATTAMENTO FISIOLOGICO 5. Metabolismo Alle difficoltà di approvviggionamento idrico si accompagna una scadente qualità dei foraggi, con tenore proteico particolarmente basso: migliore utilizzazione dell'azoto ureico convogliato nel rumine con la saliva. La maggior parte dell'urea - 96% - (sia endogena che esogena) viene riutilizzata dalla micropopolazione ruminale (ciclo salivare dell'azoto). Sintesi di tutti gli amminoacidi, compresi gli essenziali. Glicemia simile a quella dei monogastrici. Gobba: accumulo adiposo fino a kg (dip. stato di nutrizione); molto scarso d'acqua (media 10%). Energia:9000kcal/kg. Produzione di energia accompagnata a produzione di acqua metabolica. Tempo di dimezzamento del deposito adiposo, in condizioni di digiuno prolungato, di circa 80gg, contro i 40-50gg delle analoghe riserve energetiche di uno zebù o di una pecora.

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