Impianti sportivi (Norme di Installazione)
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- Annunciata Valentini
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1 Norme di installazione (le disposizioni indicate si riferiscono ad un impianto sportivo classificato come locale di pubblico spettacolo; se così non fosse, seguire le indicazioni per un impianto ordinario) Protezione contro i contatti diretti: o Isolamento delle parti attive; o Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata di mano il grado di protezione non deve essere inferiore a IPXXD. Se gli involucri e le barriere sono montate dall installatore sul posto, occorre che fra queste e le parti attive a bassa tensione ci sia una distanza di almeno 4 cm. o L utilizzo delle protezioni parziali (mediante ostacoli e distanziamenti) è ammesso solo in ambienti non accessibili al pubblico o in un armadio chiuso a chiave, dove però non ci siano interruttori di emergenza od altri componenti elettrici da manovrare da parte di persone non addestrate; o Protezione addizionale mediante interruttori differenziali con Idn non superiore a 30 ma Protezione contro i contatti indiretti: o Interruzione automatica dell'alimentazione attraverso l impiego di dispositivi differenziali con Idn di norma non superiore a 30 ma; o Deve essere verificata la relazione UL<= RE x Idn dove: UL = tensione limite di contatto (50 V), RE = resistenza di terra, Idn = corrente nominale del dispositivo differenziale. o Nei sistemi TN deve essere verificata la relazione I a <=U 0 /Z S dove: U 0 é la tensione nominale in valore efficace tra fase e neutro in volt dell'impianto relativamente al lato bassa tensione, Z S é l'impedenza totale in ohm dell'anello di guasto che comprende il trasformatore il conduttore di fase e quello di protezione tra il punto di guasto e il trasformatore, I a la corrente in ampere che provoca l'intervento del dispositivo di protezione entro il tempo indicato dalle Norme CEI 64-8 nella tab. 48/A dell'articolo (per i circuiti terminali di impianti con tensione verso terra di 230 V i tempi di
2 intervento non devono essere superiori a 0,4 s, tempi superiori sono ammessi per i circuiti di distribuzione e, solo a particolari condizioni, anche per i circuiti terminali); Grado di protezione minimo: o Nel caso di torrette o scatole, contenenti prese a spina, che affiorano dal pavimento, il fissaggio al pavimento deve essere tale da garantire almeno il grado di protezione IP52 (in genere il costruttore deve fornire le indicazioni di montaggio necessarie per ottenere tale grado di protezione); o Se sul pavimento non si prevedono operazioni di pulitura con liquidi, è sufficiente che le prese a spina siano chiuse stabilmente con un coperchio di una scatola dalle seguenti caratteristiche: Se l inserzione delle spine avviene orizzontalmente, occorre un grado di protezione IP4X sul contorno del coperchio e IP2X nel punto di entrata dei cavi; Se l inserzione delle spine avviene verticalmente, occorre un grado di protezione IP5X sia sul contorno del coperchio che nel punto di entrata dei cavi; o Se il luogo è all esterno, le prese a spina installate devono avere grado di protezione almeno IP43 se c è eventualità di pioggia, e IP44 se c è l eventualità di spruzzi; o In tutti i casi generali, all interno dei locali, le apparecchiature è bene abbiano un grado di protezione almeno IP4X. Tipo di posa condutture: o Le condutture devono essere realizzate in moda da ridurre al minimo la probabilità di innesco e di propagazione dell incendio nelle condizioni di posa. Per soddisfare questi requisiti occorre che le condutture siano conformi a quelle utilizzate per i luoghi a maggior rischio in caso di incendio (vedi scheda collegata); o Anche una conduttura (cavo + tubo protettivo) incassata nella muratura costituisce un sistema che non propaga l incendio;
3 o I cavi devono essere protetti contro i danneggiamenti meccanici fino ad una altezza di 2,5 m dal pavimento; o Per la posa delle condutture dell impianto di illuminazione vedere la scheda Esempi di cavi utilizzabili: o In caso di condutture incassate nella muratura o a vista costituite da involucri metallici con grado di protezione almeno IP4X: si possono utilizzare cavi senza particolari requisiti; o In caso di condutture a vista con involucri non metallici con grado di protezione almeno IP4X: si possono utilizzare cavi unipolari o multipolari non propaganti la fiamma se installati individualmente (CEI 20-35); o In caso di condutture a vista con involucri metallici con grado di protezione minore di IP4X: si possono utilizzare cavi unipolari o multipolari non propaganti l incendio (CEI 20-22); o In caso di condutture a vista senza particolari requisiti: si possono utilizzare cavi ad isolamento minerale (CEI 20-39), oppure cavi multipolari non propaganti l incendio con conduttore di protezione (CEI 20-22), o ancora cavi non propaganti la fiamma se distanziati tra loro non meno di 250 mm; o Non esistono obblighi di installazione di cavi a ridotta emissione di fumi e gas tossici corrosivi (tipo N07G9-K o FM9 450/750 V). Ne è comunque consentito l uso, una volta assolte le prescrizioni riguardanti l incendio; o Esiste un solo caso di richiesta legislativa di cavi resistenti al fuoco. Deriva dal titolo IV, articolo 4.6 del DM 19/08/96 dove negli edifici di altezza antincendio superiore a 24 m, deve essere previsto almeno un ascensore antincendio da realizzarsi secondo quanto disposto al punto 6.8 del DM 9/4/94 (prevenzione incendi negli alberghi). Andando a vedere questo punto 6.8 ci accorgiamo che, al comma 5 viene affermato i montanti dell'alimentazione elettrica normale e di sicurezza del locale macchinario devono essere protetti contro l'azione del fuoco e tra di loro nettamente separati. In pratica viene richiesto l utilizzo di cavi resistenti al fuoco per poter mantenere l alimentazione degli ascensori antincendio, durante un incendio. o I cavi di collegamento con apparecchi mobili e trasportabili devono avere la minima lunghezza possibile; a tale scopo le prese fisse devono essere installate il più vicino possibile alla posizione in cui sarà utilizzato l apparecchio mobile o trasportabile. La lunghezza del cavo, in generale, deve essere sufficiente per la connessione diretta agli apparecchi mobili. È comunque consentito l impiego di prolunghe purché provviste di presa con dispositivo di blocco (interblocco) per correnti superiori a 16 A; per correnti
4 fino a 16 A la presa a spina mobile deve essere fornita di un dispositivo di ritenuta che ne impedisca il distacco involontario. E consentito l uso di ciabatte purché costruite in conformità alle norme CEI. I cavi devono essere flessibili e del tipo non propagante la fiamma (Norma CEI 20-35) o Per i cavi dell impianto di illuminazione vedere la scheda sull illuminazione sportiva. Tipologia e normativa di riferimento del quadro elettrico: o Il quadro può essere del tipo ad uso domestico e similare, rispondente alla norma CEI 23-51, se la corrente nominale I nq in entrata non è superiore ai 125 A, la tensione nominale non è superiore ai 440 V e la corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione non supera i 10 ka oppure i 15kA quando il quadro è protetto mediante dispositivo limitatore; o Se le condizioni precedenti non sono verificate occorre realizzare un quadro rispondente alla norma CEI 17-13/1; o Secondo il DM 19/08/96 il quadro elettrico generale deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall incendio. La norma CEI 64-8/752 specifica però la condizione di non accessibilità al pubblico, anche ad esempio con un portello chiuso a chiave in un locale con pubblico. Sul fronte dei pannelli e sul retroquadro devono essere disposti cartelli o targhette che diano una chiara indicazione della funzione dei diversi elementi e delle posizioni di aperto e chiuso degli interruttori. o I quadri secondari devono essere chiusi in modo da evitare la possibilità di penetrazioni di corpi estranei, disposti in modo che la loro manovra sia facile e possibilmente ubicati in ambienti non accessibili al pubblico. Opportune protezioni devono impedire che possano essere manovrati da persone estranee al personale autorizzato e come per il quadro generale, devono essere muniti di indicazioni delle funzioni dei vari componenti. Livello di illuminamento medio mantenuto richiesto: Per una valutazione precisa occorre consultare le norme UNI e le raccomandazioni CIE e AIDI relative alle diverse tipologie di impianto. A titolo di esempio riportiamo alcuni valori: o Illuminazione di un campo da tennis all'aperto:
5 Per impianti di illuminazione di classe II 300 lx di illuminamento Per impianti di illuminazione di classe III 200 lx di illuminamento orizzontale medio con 0,6 di uniformità; o Illuminazione di un campo da atletica per gare di corsa all'aperto: Per impianti di illuminazione di classe II 200 lx di illuminamento Per impianti di illuminazione di classe III 100 lx di illuminamento o Illuminazione di un campo da calcio, pallavolo, pallacanestro, pallamano, rugby, football americano all'aperto: Per impianti di illuminazione di classe II 200 lx di illuminamento orizzontale medio con 0,6 di uniformità; Per impianti di illuminazione di classe III 75 lx di illuminamento o L'illuminazione delle zone riservate agli spettatori deve essere almeno di 10 lx per garantire una buona visione e per ragioni di sicurezza o emergenza; o Illuminazione negli impianti sportivi nei quali sono previste riprese televisive a colori: la norma UNI 9316 prevede tre livelli di illuminamento: internazionale occorre un illuminamento verticale medio di 2500 lx in direzione delle telecamere principali e 1700 lx nelle altre direzioni (classe 1); nazionale occorre un illuminamento verticale medio di 1500 lx in direzione delle telecamere principali e 1000 lx nelle altre direzioni (classe 2); locale occorre un illuminamento verticale medio di 800 lx in direzione delle telecamere principali e 500 lx nelle altre direzioni (classe 3); Negli impianti di classe 1 e 2 deve essere previsto un sistema di illuminazione sussidiaria in grado di fornire illuminamenti minimi verticali almeno pari a 800 lx in tutte le direzioni.
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