Direttiva Habitat e agricoltura

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1 Natura 2000 ed il ruolo degli agricoltori Oliviero Spinelli Seminario Coldiretti Roma, 11 dicembre 2012

2 Direttiva Habitat e agricoltura Nella Direttiva "Habitat" viene specificato l'obiettivo di conservare non solo gli habitat naturali (quelli meno modificati dall'uomo) ma anche quelli seminaturali (come le aree ad agricoltura tradizionale, i boschi utilizzati, i pascoli, ecc.). Con ciò viene riconosciuto il valore, per la conservazione della biodiversità a livello europeo, di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell'uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra uomo e natura. Alle aree agricole, sono legate numerose specie animali e vegetali ormai rare e minacciate per la cui sopravvivenza è necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo o l'agricoltura non intensiva.

3 Perché è essenziale il ruolo degli agricoltori L attività agricola interessa oltre il 50% del territorio europeo. La parte terrestre della rete Natura 2000 europea include siti, oltre il 18% per cento del territorio dell Unione Europea, del quale il 40% consiste in aree agricole. 52 degli habitat inclusi nella direttiva Habitat su un totale di 231 -sono considerati agricoli, perché dipendono dalle pratiche agricole non intensive e circa la metà (25 su 52) è completamente dipendente dall agricoltura. La biodiversità costituisce la principale fonte di materie prime per l agricoltura. La Rete Natura 2000 ha un valore economico che secondo uno studio recente si aggira intorno i miliardi di euro all anno per l intera rete. Il costo della salvaguardia della biodiversità senza il contributo degli agricoltori sarebbe insostenibile per la pubblica amministrazione.

4 La situazione italiana L Italia possiede ben la metà di tutte le specie vegetali attualmente esistenti in Europa, insieme ad un terzo delle specie animali. Circa il 21% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) presenta caratteri di alto valore naturalistico. L Italia è il paese europeo con il più alto numero di produttori agricoli biologici. La Rete Natura 2000 in Italia è rappresentata da 503 ZPS (Zone di Protezione Speciale) e SIC (Siti di Importanza Comunitaria) di cui 311 coincidenti con ZPS: il tutto occupa una superficie pari a 16,5% del territorio nazionale, con quasi 5 milioni di ettari.

5 La spesa pubblica per lo sviluppo rurale Spesa pubblica programmata : 17,6 miliardi di Spesa pubblica effettiva al 31 ottobre 2012: circa 8 miliardi di di cui circa 4 miliardi di provenienti dal FEASR Rete Rurale Nazionale, 2012 Dati INEA, 2011

6 Le misure dei PSR per Natura 2000 (1) Misure di sostegno alla conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario (Natura 2000) Indennità Natura 2000 (213) in ambito forestale (224) Misure agroambientali (214) Misure che possono avere un beneficio indiretto per la conservazione delle specie e degli habitat e dei servizi ecosistemici Misure per le aree svantaggiate (211, 212) Investimenti non produttivi (216) in ambito forestale (227) Imboschimento di terreni agricoli (221, 222) e non agricoli (223) Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi (226) Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (323)

7 Le misure dei PSR per Natura 2000 (2) Misure SENZA un fuoco diretto, ma che possono avere un impatto positivo indiretto sulla conservazione dellabiodiversità e dei servizi ecosistemici Sostegno agli investimenti per l ammodernamento aziendale (121) Benessere animale (215) Diversificazione attività agricole verso la creazione di nuovi servizi ambientali (311)

8 L asse 2 Miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale Le misure agroambientali (214) e le indennità compensative (211 e 212) rappresentano oltre l 80% dell intera spesa

9 L indennità Natura 2000 (misura 213) Descrizione L obiettivo della misura è la conservazione attiva degli habitat e delle specie presenti nelle ZPS e i SIC, in particolare quelli strettamente connessi al territorio rurale. Interventi finanziati La Misura sopperisce, tramite indennità, al riconoscimento dei maggiori oneri derivanti dal rispetto delle prescrizioni cogenti siti Natura 2000 riguardanti l esercizio dell attività agricola, prevedendo la quantificazione dell'indennità calcolata sulla base dei costi aggiuntivi e del mancato guadagno che l agricoltore la cui azienda ricade in aree Rete Natura 2000, deve sopportare nell espletamento dell attività agricola in seguito all osservanza dei vincoli derivanti dall applicazione delle Direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE rispetto ad una condizione di ordinarietà nelle aree fuori rete Natura corridoi ecologici, investimenti aziendali che valorizzino in termini di pubblica utilità le zone Natura 2000 creazione, conservazione e recupero di zone umide temporanee e permanenti, laghetti e pozze artificiali muretti a secco, siepi Regioni in cui la misura è disponibile Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Valle d Aosta, Veneto, Puglia, Sicilia.

10 Le misure agroambientali (misura 214) Descrizione Interventi finanziati Regioni in cui la misura è disponibile Per gli agricoltori è il principio della volontarietà che prevale per le misure agroambientali. Essi possono scegliere le misure a loro più congeniali nel quadro di programmi agroambientali nazionali o regionali e decidere autonomamente su quali superfici applicarle. L autorità preposta all attuazione delle misure e l agricoltore convengono un preciso elenco di impegni agroambientali attraverso la sottoscrizione di contratti di durata compresafrai5ei7anni.l agricoltorericeveunpremiofissocalcolatosullabasedeicostisostenutiedelmancato introito derivante dagli specifici impegni agroambientali assunti. Gli Stati membri debbono finanziare fra il 20 e il 50% del premio tramite i fondi nazionali. Il resto proviene dal bilancio comunitario. Fertilizzazione bilanciata e avvicendamento, utilizzo della sostanza organica in alternativa all uso sistematico dei concimi chimici Produzioni agricole biologiche Produzioni vegetali estensive Mantenimento di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate, siepi, corridoi ecologici, colture intercalari Conservazione e cura dei fossati di bonifica e creazione di aree umide Tutela di razze autoctone a rischio di abbandono Riconversione dei seminativi e/o recupero e mantenimento dei prati-pascoli Coltivazioni a perdere per l alimentazione della fauna selvatica Mantenimento degli interventi realizzati con la misura 216 Tutte

11 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane Indennità nelle zone con svantaggi naturali (misure ) Descrizione L obiettivo generale è quello di favorire il mantenimento del presidio da parte dell'attività agricola nelle aree svantaggiate di montagna e non, e nel contempo di preservare l'ambiente promuovendo pratiche agricole estensive ed ecocompatibili. Il sostegno previsto dalla misura è finalizzato al mantenimento, in tali aree, di attività di coltivazione e, soprattutto, di allevamento ispirate ai criteri della sostenibilità ambientale, e fornisce un contributo anche alla tutela ed alla preservazione di elementi caratteristici del paesaggio a testimonianza del rapporto di coerenza che sussiste tra le attività agricole e l ambiente naturale. Interventi finanziati Regioni in cui la misura è disponibile La misura prevede la concessione di una indennità annua per la conduzione di superfici destinate a coltivazioni per l alimentazione del bestiame. Mantenimento dell agricoltura di tipo tradizionale, come lo sfalcio e il pascolo nelle aree svantaggiate Colture foraggiere Colture arboree specializzate Mantenimento del pascolo permanente Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria Abruzzo, Alto Adige, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino Valle d Aosta e Veneto (eccetto la 212)

12 Il sostegno agli investimenti non produttivi(misura 216) Descrizione Interventi finanziati Regioni in cui la misura è disponibile Prevede la realizzazione di interventi specifici che valorizzino, in termini di pubblica utilità, le zone Natura 2000 ed altri siti di elevato pregio naturale, al fine di consentire in esse l incremento o la ricostituzione della biodiversità, la difesa delle aree da eventuali dissesti idrogeologici ed investimenti finalizzati a minimizzare i conflitti tra attività agricola e fauna selvatica. La misura mira ad aumentare sia il grado di naturalità del territorio rurale che la fruizione delle risorse naturali. In particolare, si intendono raggiungere gli obiettivi mediante la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti non remunerativi da attuare al fine della creazione di ambienti idonei al rifugio e riproduzione della fauna selvatica; del miglioramento della fruizione a scopo educativo, didattico e turistico degli habitat; del miglioramento della qualità delle acque; dell incremento della presenza di corridoi ecologici, fasce tampone, siepi e boschetti; della salvaguardia della biodiversità intrinseca alle colture foraggere prative. L aiuto è devoluto come contributo agli investimenti effettuati. Interventi di miglioramento ambientale e di ingegneria naturalistica Realizzazione di sistemi macchia-radura Realizzazione di colture a perdere per la fauna Creazione, conservazione e recupero di zone umide temporanee e permanenti, di stagni e laghetti, prati allagati, Ricostituzione di corridoi ecologici, fasce boscate, fasce fluviali ripariali arboreo-arbustive Ricostituzione di elementi storici del paesaggio(muretti a secco, siepi, filari, boschetti, ecc.) Recupero dei fontanili Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Valle d Aosta, Veneto

13 Sviluppo, tutela e riqualificazione del patrimonio rurale(misura 323) Descrizione Si prefigge di realizzare interventi volti, da un lato,alla sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, dell educazione ambientale, della tutela dell ambiente e della migliore conoscenza del patrimonio naturale e culturale, e dall'altro, alla valorizzazione dei siti Natura 2000 e di altri siti di grande pregio naturale. Il sostegno è concesso come contributo alle spese sostenute. Interventi finanziati Salvaguardia e valorizzazione degli alpeggi Ricostituzione di elementi storici del paesaggio(muretti a secco, siepi, filari, boschetti, ecc.) Recupero e valorizzazione, con finalità di turismo didattico, culturale e ricreativo, comunque a scopo non lucrativo, di antiche strutture ed attrezzature legate all agricoltura ed all artigianato rurale (antichi frantoi e cantine, mulini, forni, cisterne, lavatoi, fontane, ecc.) Regioni in cui la misura è disponibile Abruzzo, Alto Adige, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Puglia, Toscana, Trentino, Valle d Aosta, Veneto

14 I problemi Mancanza di consultazione tra amministrazioni locali e aziende agricole nell elaborazione dei piani di gestione dei siti. Poca comunicazione tra esperti scientifici, amministrazioni pubbliche e comunità agricola. Mancanza di coordinamento tra i settori dell amministrazione pubblica che si occupano di agricoltura e ambiente. Pratiche per ottenere i finanziamenti lunghe e complicate. Mancanza di un approccio strategico nella progettazione pluriennale. Finanziamenti inadeguati. L indennità Natura 2000 non compensa adeguatamente gli agricoltori.

15 Proposta di regolamento sviluppo rurale (1) Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) La proposta di regolamento si concentra sull opportunità di continuare a concedere un sostegno agli agricoltori e ai silvicoltori che devono sottostare, nelle zone interessate, a particolari vincoli derivanti dall'applicazione della direttiva 2009/147/CE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici e della direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di contribuire all'oculata gestione dei siti Natura Il sostegno deve essere subordinato a determinati requisiti indicati nel programma di sviluppo rurale, che vanno al di là dei pertinenti criteri e requisiti obbligatori. Gli Stati membri devono inoltre tener conto delle specifiche esigenze delle zone Natura 2000 nell'impostazione generale dei programmi di sviluppo rurale. Priorità dell'unione in materia di sviluppo rurale (4) Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: -salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l'altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell'assetto paesaggistico dell'europa; - migliore gestione delle risorse idriche; - migliore gestione del suolo.

16 Proposta di regolamento sviluppo rurale (2) Indennità Natura 2000 Le indennità previste dalla misura sono erogate annualmente, per ettaro di SAU o per ettaro di foresta, per compensare i costi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli occasionati, nelle zone interessate, dall'applicazione delle direttive 92/43/CEE, 2009/147/CE e 2000/60/CE. Il sostegno è concesso rispettivamente agli agricoltori e ai proprietari di foreste privati o alle loro associazioni. In casi debitamente giustificati può essere concesso anche ad altri gestori del territorio. Il sostegno agli agricoltori in relazione alle direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE è concesso unicamente per i vincoli derivanti da requisiti che vanno al di là delle buone condizioni agronomiche e ambientali. Le indennità sono concesse per le seguenti zone: (a) le zone agricole e forestali Natura 2000 designate ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE; (b) altre aree naturali protette delimitate soggette a vincoli ambientali relativi all'attività agricola o silvicola, che contribuiscono all'attuazione dell'articolo 10 della direttiva 92/43/CEE. Tali aree non superano, per programma di sviluppo rurale, il 5% delle zone Natura 2000 designate ricompresse nello stesso territorio.

17 Grazie per l attenzione Secondo gli economisti ogni anno si perde il 3% del Pila causa della perdita di biodiversità. Ciò costa all'ue 450 miliardi di euro all'anno. Rispetto a queste cifre investire 5,8 miliardi di euro l'anno nel progetto Natura 2000 è un affare. Gerben-Jan Gerbrandy

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