I sottoprodotti della prima trasformazione dei cereali
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- Anna Ricciardi
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1 I sottoprodotti agroforestali e industriali a base rinnovabile Ancona, settembre 2013 Sessione A CONSISTENZA E ATTUALE IMPIEGO DEI SOTTOPRODOTTI A LIVELLO NAZIONALE I sottoprodotti della prima trasformazione dei cereali Dr Daniele Duca Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Università Politecnica delle Marche
2 I sottoprodotti agroforestali e industriali a base rinnovabile Ancona, settembre 2013 Obiettivo Valutazione dei sottoprodotti delle seguenti attività: lavorazione dei cereali (frumento duro e tenero, riso) produzione della birra Tali sottoprodotti sono richiamati nella Tabella 1A del Tali sottoprodotti sono richiamati nella Tabella 1A del D.M. 6 luglio 2012
3 Lavorazione del frumento INDUSTRIA MOLITORIA 375 molini addetti (2012) Semi di frumento tenero e frumento duro Pulitura Insilaggio Scarti (pula e impurità) 1% Acqua Condizionamento Macinazioni e setacciamenti Crusca 10%, cruschello 4%, tritello 4%, farinaccio 4%, farinetta 2% Sfarinati 75% (farine e semole)
4 Utilizzazione degli sfarinati di frumento duro prodotti dall industria molitoria italiana
5 Utilizzazione degli sfarinati di frumento tenero prodotti dall industria molitoria italiana
6 Stima disponibilità sottoprodotti Sottoprodotto Disponibilità (t/anno) Possibile impiego energetico Biogas Combustione Crusca si si Cruschello si si Tritello si si Farinaccio si si Farinetta si si TOTALE Il PCS è compreso tra 19,6 e 20,0 MJ/kg s.s. e le ceneri vanno dal 6,5% della crusca al 2,6% della farinetta. L umidità media è il 12%.
7 Utilizzo attuale dei sottoprodotti Tutti i sottoprodotti dell'industria molitoria elencati sono idonei all'alimentazione zootecnica e attualmente commercializzati. Farinaccio e farinetta sono facilmente impiegabili in pratica per tutte le categorie mentre crusca e cruschello sono più idonee ai poligastrici. Il settore ha visto ultimamente un aumento di fatturato determinato essenzialmente dall incremento delle quotazioni dei sottoprodotti della macinazione destinati all Industria zootecnica che hanno registrato incrementi significativi soprattutto nel comparto del frumento tenero.
8 4433 aziende risicole ( ha) 96 industrie di raffinazione Lavorazione riso
9 Produzioni italiane di riso Considerando i bilanci di collocamento delle ultime due annate (Ente Nazionale Risi e ), la produzione di riso raffinato si attesta attorno ad un valore di t/a. Tale dato è in linea con i dati di coltivazione del riso (media produttiva di risone di 6,5 t/ha e superficie coltivata in Italia di ha.
10 Stima disponibilità sottoprodotti Sottoprodotto Disponibilità (t/anno) Possibile impiego energetico Biogas Combustione Lolla si si Pula e farinaccio si si Gemma si si Rotture si si La lolla di riso ha un PCS medio pari a MJ/kg ss. La sua bassa densità oscilla tra i 132 e i 140 kg/m³. Le ceneri, costituite quasi interamente da ossido di silicio, si aggirano intorno al 17% mentre l'umidità intorno al 10%. La pula vergine e commerciale ha un PCS pari a circa 20 MJ/kg ss e il 9% di ceneri. Ha una umidità del 10%. Il farinaccio è simile: ha umidità del 12%, PCS 21,8 MJ/kg ss, ceneri 11,5%.
11 Utilizzo attuale dei sottoprodotti Lolla lettiere o combustibile(zone a vocazione risicola) pacciamatura fabbricazione di vasi ceneri produzione di cemento o refrattari Gemma di riso e rotture alimentazione animale Farinaccio e pula alimentazione animale(ruminanti)
12 Produzione birra Malto Acqua Cereale non maltato Luppolo Produzione mosto Trebbie Separazione del torbido Lievito Lievito raccolto Raffreddamento del mosto Fermentazione e stagionatura t di malto t di cereali non maltati per 13 milioni di hl di birra Acqua Filtrazione e confezionamento Birra
13 Produzione birra e stima sottoprodotti Materie prime Quantitativo 2011 Malto d'orzo t Cereale non maltato t Luppolo t Lievito t Acqua 52,00 x 10 6 hl Prodotti e sottoprodotti Quantitativo 2011 Birra 13,41 x 10 6 hl Trebbie(umidità 90%) Lievito di birra Dati ASSOBIRRA relativi al 2011
14 Stima disponibilità sottoprodotti Possibile impiego Disponibilità Sottoprodotto energetico (t/anno) Biogas Combustione Trebbiedellabirra si no L'umidità delle trebbie si attesta nel range 75-90% e le ceneri 0,8-1,4%.
15 Utilizzo attuale dei sottoprodotti Le birrerie mettono normalmente a disposizione le trebbie fresche. Queste possono essere utilizzate in ambito zootecnico e in modo economicamente vantaggioso solo dagli allevamenti posti a breve distanza dall'industria. L'alto contenuto di fibra grezza ne limita l'impiego prevalentemente ai ruminanti. Una possibilità per agevolarne l'impiego zootecnico è procedere all'insilamento. In ambito energetico le trebbie possono essere impiegate per la produzione di biogas.
16 Riepilogo disponibilità annuale dei sottoprodotti Prima lavorazione dei cereali t Lavorazione del riso t Trebbie di birra t La disponibilità reale per applicazioni energetiche potrebbe risultare assai diversa
17 Sottoprodotti tabacco Residui di coltivazione Parametro var Bright var Burley Totale Piante/ha(#) Superficie coltivata 2013(ha) Residui tal quali: media 200 gr/pianta(t) Sostanza secca: 20% del tal quale(t) Residui di lavorazione Parametro var Bright var Burley Totale Produzione 2013(t) Calo: umidità, sostanze estranee, etc.(%) 10% 16% - Netto da trasformare(t) Perdite lavorazione(%) 24% 24% - Sottoprodotti lavorazione al 13% umidità(t) Dati APTI 2013
18 Considerazioni finali uno dei punti di forza dell'utilizzo di sottoprodotti di origine industriale è la loro disponibilità localizzata nello spazio e distribuita nel corso dell'anno poiché in generale i sottoprodotti analizzati hanno già un collocamento più o meno valorizzante, va valutata caso per caso l'opportunità di un loro impiego alternativo
19 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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